IL COSTUME
DIVENTA SCENA
Nelle innumerevoli arti dello spettacolo (danza, teatro,
cinema, opera, festa popolare, o sacra rappresentazione
per citarne alcuni), durante i vari periodi storici, il
“Costume” si trova ad assolvere di volta in
volta funzioni diverse.
Con l’avvento della regia nel xx secolo le funzioni
di un costume scenico possono divenire molteplici e imprevedibili.
Il costume può per esempio avere una funzione di
ricostruzione storica oppure trasmettere un messaggio politico
sociale o semplicemente assolvere a esigenze realistiche.
In tal modo, un costume potrà essere concepito secondo
i canoni del “Naturalismo” (1) per esempio nel
Théatre Libre di André Antoine (2), potrà
rispecchiare gli ideali romantici della bellezza eterea
nel balletto classico ottocentesco (3), o sottostare a rigide
ricostruzioni storiche come avviene per esempio nel film
di Eric Rohmer, del 2001: La nobildonna e il Duca, (pellicola
in costume ambientata nella Parigi della Rivoluzione Francese).
Può accadere anche che il costume assuma significati
plurimi rispondendo contemporaneamente a funzioni diverse
come avveniva per i costumi della Popova ( 4 ) per esempio
in Le “Cocu magnifique” di Crommelynck per la
regia di Mejerchol’d al Teatro D’arte di Mosca
(5) dove per gli attori fu progettata una versione di “prozodezda”.
(6) La prozodezda progettata dalla Popola per la scena,
faceva riferimento alla classe operaia, e ai rigidi meccanismi
della produzione seriale della fabbrica e al tempo stesso
svolgeva una funzione ben precisa condizionando il movimento
degli attori.
Oltre a rispondere a esigenze di praticità, permettendo
per esempio ad un ballerino libertà di movimento,
il costume può svolgere una funzione specifica all’interno
di una dinamica spaziale. Oskar Schlemmer (7) nel suo teatro
affida all’uomo il compito di scandire lo spazio tramite
i movimenti del corpo.
Per Schlemmer “l’uomo e lo spazio hanno leggi
proprie e la danza ha il compito di stabilire un rapporto
tra le leggi che governano l’organismo umano e le
leggi che reggono la struttura dello spazio: - L’uomo
impegnato intensamente in una rappresentazione segue sia
le leggi del suo corpo che quelle dello spazio - . Ma la
danza può stabilire questo rapporto empatetico tra
uomo e spazio solo a condizione che l’uomo superi
i propri limiti naturalistici, potenziando le proprie possibilità
cinetiche attraverso un’adeguata preparazione atletica
ed eliminando con l’aiuto della geometria, del meccanico
e dell’artificiale ogni residuo psicologico e sentimentale.
Il costume, la maschera, il travestimento dell’attore,
sono gli elementi indispensabili per realizzare questo sconfinamento
dell’uomo dai propri limiti naturali : così
egli può porsi in relazione con le leggi dello spazio
tridimensionale rivestendo di forme cubiche le diverse parti
del corpo (testa, busto, braccia, gambe).” (8)
Per trasformare il corpo umano in costume scenico Schlemmer
utilizza quattro tipi di condizionamento : “ a) Le
leggi dello spazio prismatico dato; trasportando le forme
prismatiche sulle forme somatiche umane : per cui testa,
busto, braccia, gambe vengono tramutati in immagini spaziali
prismatiche ottenendo una sorta di architettura semovente.
b) Le leggi funzionali del corpo umano in relazione allo
spazio : che comportano la tipizzazione delle forme corporee
: forma ovale del capo, forma svasata del corpo, forma a
clava degli arti e forma sferica delle articolazioni. Risultato:
la bambola articolata o marionetta. c) Le leggi del movimento
del corpo umano (9) nello spazio : qui si hanno le forme
della rotazione, della direzionalità e delle intersezioni,
le quali danno vita a forme coniche, circolari e ellittiche.
Risultato : un organismo tecnico. d) Le forme espressive
metafisiche come simbolizzazioni delle membra del corpo
umano: la forma a stella della mano aperta, quella a croce
della spina dorsale e delle spalle; e inoltre bifrontismo,
polimorfismo, suddivisione e soppressione di forme”
(10) da cui si ottiene una sorta di smaterializzazione.
|
[1] Movimento artistico letterario della seconda metā dell'Ottocento " che pone come principio primo la natura e in base a essa spiega anche i valori spirituali e intellettuali negando ogni principio trascendente".Enciclopedia generale De Agostini. Novara.1989.
[2] André Antoine (Limoges 1857-1943): fondatore del Téātre Libre nel 1887, pioniere del teatro naturalista.
[3] Rappresentati per esempio dalla celebre danzatrice classica Maria Taglioni. (Stoccolma 1804-1884).
[4] Ljubov' Sergejevna Popola: (Mosca 1889-1924).Pittrice di tendenza cubo-futurista fino al 1915, poi astratto-costruttivista e infine aderente al Suprematismo di Malevich.
[5] V.E.Mejerchol'd: successore di K.Stanislavsky alla direzione del Teatro D'Arte di Mosca.
[6] Prozodezda: sorta di divisa o tuta da lavoro che cambiava aspetto in relazione alla mansione designata, per esempio per un ingegnere era correlata di numerose tasche. Autori Vari. L'abito della rivoluzione. Marsilio. Venezia. 1987.
[7] Oskar Schlemmer: direttore della sezione teatro della scuola del Bauhaus (scuola d'arte multidisciplinare) a Weimar dal 1923 e dal 1926 a Dessau.
[8] O.Schlemmer, Laszlo Moholy-Nagy , Farkas Molnār.Il teatro del Bauhaus . Einaudi. Torino. 1975.
[9] Per esempio nel Balletto Triadico di O.Schlemmer, iniziato nel 1912 a Stoccarda in collaborazione con la coppia di ballerini Albert Burger e Elsa Hotel e il maestro scenografo Carl Schlemmer. La prima rappresentazione nel 1915 al Landestheater di Stoccarda , dove i costumi consistono in parte di imbottiture, in parte di forme rigide in cartapesta tinteggiate a pittura colorata o metallica.
[10] Autori Vari. Il teatro del Bauhaus .1975.Op.Cit.
|
|
|
Pagina 1 di 4
|
|
|