9 mag 2009

Roma, 4 maggio 2009

SICET sindacato inquilini CISL: Congresso nazionale 6/8 maggio a Cattolica

200 delegati, eletti in 90 congressi territoriali e regionali, dal 6 all'8 maggio a Cattolica presso l'hotel Waldorf Palace, discuteranno di crisi economica ed affitti (le famiglie a rischio sono oltre 1 milione nel paese) con rappresentanti di governo ed opposizione e sindacato.

Dentro la crisi con l’organizzazione, il progetto, la partecipazione, per il diritto alla casa, l’uso sociale e sostenibile del territorio” è il titolo dell’assise che farà discutere il SICET su uno dei maggiori problemi del Paese: quello abitativo che colpisce quasi 5 milioni di famiglie. L’affitto, sul versante inquilini, segnava la crisi anche prima del 2009. Infatti il reddito del 60% dei nuclei in locazione, nel 2007, era inferiore a 20 mila euro annui. Oggi il disagio è costituito da un livello di canoni talmente elevato, cresciuto negli ultimi 8 anni del 130%, da far esplodere il fenomeno degli sfratti per morosità dagli 50 mila nel 2007 a 150 mila nel 2009. Con criticità più forti nelle grandi città, Roma, Milano, Napoli, Firenze, Genova, Bari, dove una abitazione media in affitto, non costa meno di 1.200-1.500 euro al mese. Cifra chiaramente inaccessibile per la maggioranza delle famiglie e in particolare per i pensionati, i giovani che vogliono costruirsi un progetto di vita autonomo e gli immigrati. Questa domanda abitativa, che non trova soluzione nel mercato, si rivolge ai comuni nella richiesta di un alloggio di edilizia residenziale pubblica: 650 mila all’anno e nel contributo per l’affitto 350 mila.

Il SICET Sindacato Inquilini della CISL, in occasione del Congresso Nazionale rilancerà la propria iniziativa sindacale per una offerta abitativa coerente con il quadro socio economico della domanda presente. Il segretario generale nazionale del SICET (dimissionario e ricandidato) Guido Piran ha le idee chiare: “Servono alcune misure immediate per fronteggiare la crisi. Un blocco degli aumenti degli affitti per un anno e 500 milioni di euro da destinare al contributo del fondo affitti, al fine di sostenere gli inquilini a rischio sfratto per morosità”. precisa Piran che ”tra gli interventi strutturali non serve, anzi è dannosa la dismissione dei 900 mila alloggi pubblici". Questa tipologia di offerta, secondo il SICET, oggi più che mai va rilanciata con un sostegno economico che deve essere la priorità della politica abitativa nazionale. Dunque, "subito una nuova legge sulle locazioni private -sollecita il responsabile nazionale SICET- dove a fronte di un sistema contrattuale su due livelli di contrattazione (nazionale in cui si fissano le regole e territoriale dove vengono definiti i canoni) si introduca un nuovo sistema di tassazione sulle locazioni, federalista per il ruolo del Comune nella destinazione delle imposte e dei controlli, attraverso una tassazione unica con all’interno l’aliquota fissa. Il nuovo sistema fiscale -conclude Piran- dovrà stare in equilibrio attingendo risorse dal contrasto all’evasione nel settore, introducendo un conflitto d’interessi tra inquilino e proprietario con vere e significative detrazioni per il conduttore”.

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