CURIOSITA'

Esami preconcezionali     Pap-test     Crescita fetale

Cardiotocografia          Translucenza nucale (NT)     Ecocardiografia fetale

Eco 3D real-time     Acido folico e gravidanza     Isteroscopia diagnostica

Monitoraggio ovulazione     Peso ideale     Psicologia della gravidanza

Altri aspetti della gestazione (cura del corpo, vita sessuale, nausea...)

 

Esami preconcezionali

Quali esami di laboratorio sono consigliabili prima di pianificare la nascita di un bambino?
Vengono di seguito elencati tutti gli esami che il ginecologo vi richiederà quando vi rivolgete a lui con l’intenzione di pianificare nel migliore dei modi il concepimento e la nascita di un bambino. Diagnosticare in tempo possibili malattie permette di evitare spiacevoli complicazioni future.

COPPIA

Se il fattore Rh della donna è negativo, anche l’uomo dovrà effettuare il test.
Se sono entrambi negativi non ci sono problemi.
Se il partner è positivo, la donna con Rh negativo, una volta rimasta incinta, dovrà eseguire ogni mese il test di Coombs indiretto per valutare l’eventuale insorgenza di complicazioni conseguenti all'azione degli anticorpi contro il fattore Rh.
Se la futura mamma appartiene al gruppo O e il partner al gruppo A, B o AB, potrebbe verificarsi una lieve incompatibilità, tra il sangue materno e quello del feto se questi ha ereditato il gruppo sanguigno paterno. In questo caso il bambino andrà seguito con estrema attenzione al momento della nascita, eventualmente mettendolo nella culla termica poichè potrebbe avere un ittero più inteso di quello fisiologico.

Si esegue in caso l’esame dell’emocromo abbia evidenziato variazioni morfologiche o di volume dei globuli rossi. Il rischio associato è che questi globuli rossi difettosi abbiano un ciclo vitale più breve senza che il midollo riesca a supplire le perdite. L’esame è in grado di accertare il tipo di anemia di cui è affetta la donna, consentendo quindi di identificare una cura adatta. Se la donna è positiva viene prescritto questo test anche al partner.

L’esame verifica se la donna è portatrice di un’alterazione della emoglobina, una molecola contenuta nel globulo rosso, che contiene ferro ed è fondamentale per il trasporto dell’ossigeno. Questo esame evidenzia se la donna è portatrice sana o è affetta da anemia mediterranea (talassemia), anemia falciforme o favismo (alterazione dell’Hb frequente in Sardegna). Se la donna risulta essere portatrice, è necessario il controllo incrociato dei due partner. Se entrambi risultassero positivi, c’è il rischio che la malattia si trasmetta al nascituro, quindi la gravidanza dovrà essere monitorata.

Quando è la donna ad essere sieropositiva, una gravidanza può essere programmata, a patto di adottare scrupolosamente le attuali terapie. Queste vanno cominciate subito, e protratte ben oltre tutti i nove mesi di attesa. In questo modo si abbassa notevolmente la possibilità di trasmissione del virus, anche se non si annulla del tutto.

Quando è il partner ad essere sieropositivo, si ricorre invece alla fecondazione medico-assistita, che prevede una particolare tecnica di lavaggio degli spermatozoi in grado di eliminare il virus.

Questo esame permette la valutazione sierologica di un'infezione in atto, recente o pregressa da Treponema pallidum, agente della sifilide, malattia a trasmissione sessuale che negli ultimi anni ha fatto la sua ricomparsa. Questa infezione è ad alto rischio per il feto al quale può causare danni cutanei e alterazioni neuromuscolari. L’infezione è doppiamente rischiosa in quanto può facilmente essere “mascherata” in corso di terapia antibiotica.

In caso di positivita' il test va confermato attraverso altri test diretti per il treponema (FTA-ABS).Se anche questi sono positivi, bisogna ritardare il concepimento e sottoporsi ad una terapia antibiotica adeguata

DONNA

Si esegue nella donna con gruppo sanguigno Rh negativo per valutare l’eventuale presenza nel sangue di anticorpi antieritrociti, che potrebbero attaccare i globuli rossi del feto in caso questi fosse Rh positivo.
Il problema non nasce in genere alla prima gravidanza, perché la donna non fa in tempo a produrre sufficienti anticorpi per danneggiare il feto, a meno che non abbia avuto un precedente aborto o non abbia subito una trasfusione.

Valuta l’immunità nei confronti della rosolia che danneggia il feto quando contratta nei primi 3 / 4 mesi. Se la donna non risulta immunizzata dovrà fare la vaccinazione e rimandare di almeno 3-6 mesi la gravidanza, previo un altro esame di controllo.

La toxoplasmosi è una malattia parassitaria che nella donna sana non dà nessun sintomo, ma può essere pericolosa per il feto, a cui può causare problemi al sistema nervoso centrale e alla funzionalità visiva, se contratta durante il primo trimestre di gravidanza. Non esiste una vaccinazione, e per evitare il contagio la donna deve, non appena decide di restare incinta, evitare di toccare i gatti (che sono portatori del parassita) e di mangiare carne cruda o poco cotta, salumi e vegetali crudi non accuratamente lavati.

Sono esami del sangue indispensabili per evidenziare un'eventuale anemia della donna che va corretta prima di iniziare la gravidanza. La presenza di anemia implica un difetto nel trasporto dell’ossigeno, che è indispensabile per il feto. Prevede il controllo di emoglobina (Hb), globuli rossi (GR) e bianchi (GB), piastrine (PLT), ematocrito (parte solida del sangue HCT), formula leucocitaria (LC), indice di saturazione dei globuli rossi. Se la donna è positiva viene prescritto questo test anche al partner.

Si tratta di un esame innocuo e di semplice esecuzione. Consiste nel prelievo, mediante una spatola, di alcune cellule, miste a muco, che si trovano sulla superficie del collo uterino (cervice) e all'interno del canale cervicale.
Il Materiale prelevato viene “strisciato” su di un vetrino e "fissato" con una soluzione, a base alcolica, quindi colorato (metodo di Papanicolau) ed osservato al Microscopio.
L’esame è in grado di evidenziare le lievi atipie cellulari che possono precedere, talvolta anche di alcuni anni, la formazione di una neoplasia del collo dell'utero (lesioni precancerose ).
Inoltre serve per accertare se vi sono infezioni virali, per esempio causate dal Papova Virus (HPV), che è un virus oncogeno.
Il Pap Test può evidenziare anche :

- alterazioni meno gravi, quali la presenza di Batteri, (distinguendoli in base alla loro forma, es. cocchi, bastoncelli ecc) Miceti (Candida) , Trichomonas V., ecc.
- Il Pap Test può valutare anche la presenza ed il grado di infiammazione delle Cellule Cervicali.

Per questo motivo il Pap Test ha una grande funzione preventiva, ed è il più importante efficace e prezioso mezzo di screening in grado di individuare le Donne a rischio per una Neoplasia del Collo Uterino

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Aspetti psicologici della gravidanza

Gli studiosi che si sono occupati degli aspetti psicologici della gravidanza, concordano sul riconoscere che la gravidanza, in particolare la prima, rappresenta un momento di svolta irreversibile nella vita di una donna.
L'avviio di questo evento è preceduto da due importanti aspetti: il desiderio di gravidanza che induce la donna a cercare prevalentemente delle conferme narcisistiche rispetto al propria capacità corporea di generare, e il desiderio di maternità che è legato all'identità della donna e al significato che ha per lei divenire madre.
Ciò distingue ogni donna nel suo disegno procreativo, dove ognuna porta con sé il proprio vissuto, il proprio istinto e l'esperienza personale che la contraddistingue dalle altre, rendendo questo evento unico e irripetibile, anche se ha già avuto altre gravidanze.
Per questo la gravidanza diventa un'importante conferma del proprio sentimento di identità.
Il bipolarismo che accompagna questo evento riguarda due momenti; quello della maturazione, motivato dalla spinta a raggiungere un ruolo nuovo e a concretizzare la propria progettualità, superando la funzione narcisistica del desiderio tipico della fase che la precede, e quello regressivo, associato ad un maggior bisogno di sicurezza e di affetto per poter gestire l'ansia che accompagna questo processo trasformativo che induce la donna ad abbandonare una condizione conosciuta per affrontarne una completamente nuova. Un buon equilibrio tra questi due momenti permette alla donna di vivere la gravidanza in modo armonico, in questo prevale l'accettazione e contemporaneamente la capacità di gestire le proprie ambivalenze (lo desidero e contemporaneamente lo rifiuto per paura). A differenza, quando predomina la componenete regressiva, la donna si trova di fronte a una maggior difficoltà nell'adattarsi a questa nuova realtà e se l'ambivalenza prevale, può avvertire su un piano psicologico maggiori ansie e senso di insicurezza, una maggior vulnerabilità o nell'ambito somatico il persistere dei distrubi tipici dei primi mesi di gravidanza come nausee, vomito ecc.
Un altro fattore importante riguarda le trasformazioni del corpo che la gravidanza implica. Esse richiedono una ristrutturazione dell'immagine corporea di sé, sia nella "rappresentazione mentale" (le rappresentazioni del proprio corpo nella mente, delle persone significative della propria vita, le rappresentazioni che rispecchiano i modelli socioculturali dominanti) che nella sua "dimensione percettiva", considerando in particolare il cambiamento della percezione dello spazio interno che da vuoto diventa pieno della presenza del bambino, non solo nella sua dimensione fisica ma anche in quella relazionale, così come il cambiamento della percezione dei confini corporei entrambi influenzate dalla propria esperienza emotiva che induce la donna ad un complesso lavoro di elaborazione interna.
La gravidanza non rappresenta solo una conferma della propria identità, ma richiede anche l'identificazione in un nuovo ruolo che permette la scoperta di potenzialità individuali e nuove relazioni affettive. Durante la gravidanza la donna mette in atto un processo di riorganizzazione, non solo degli spazi esterni ma soprattutto di quelli interni per permettere il crearsi di un'immagine mentale del proprio bambino e di sé come genitore capace di accoglierlo nel momento in cui farà il suo ingresso nel mondo reale al momento della nascita.

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Ecografia e crescita fetale

La crescita fetale rappresenta un aspetto fondamentale per i genitori. Molte delle ansie della coppia derivano proprio dalla paura che il loro piccolino possa non crescere abbastanza. L'epoca della gravidanza si calcola semplicemente contando i giorni dal primo giorno della mestruazione e convertendoli in settimane (anche se così facendo si "addebitano" al feto 14 giorni in più rispetto alla sua reale età). Il risultato ottenuto è definito "epoca anamnestica" (l'epoca ecografica" invece è stabilita in base alle reali dimensioni dell'embrione-feto calcolate ecograficamente).

Tale valore (epoca anamnestica), ipotizza un ciclo di 28 giorni con un'ovulazione al 14 giorno. In realtà la durata del ciclo e l'epoca dell'ovulazione sono molto variabili ed è infrequente che siano costanti.
Considerando che l'ovulazione rappresenta lo scoppio del follicolo con la fuoriuscita dell'ovulo, si comprende come un anticipo o un ritardo d'alcuni giorni di tal evento, possa essere responsabile di un'epoca anamnestica maggiore o minore rispettivamente per variazione del momento del concepimento (quando lo spermatozoo incontra l'ovulo e si forma in pratica un embrione). In altre parole per avere corrette informazioni riguardanti la crescita durante la gravidanza, è necessario eseguire un'ecografia precoce (es. 8 settimana); in assenza di patologie come per es. minacce d'aborto o anomalie cromosomiche, un embrione con dimensioni inferiori a quanto atteso sarà spesso il risultato di un'ovulazione ritardata (e quindi non di un ritardo di crescita) e viceversa, (nel caso in cui le dimensioni embrionali fossero maggiori rispetto a quanto calcolato in base alla data dell'ultima mestruazione).

Nelle prime settimane è misurata la distanza vertice-sacro dell'embrione. Con il progredire della gravidanza, si misureranno il diametro biparietale (distanza fra le orecchie) (DBP), la circonferenza cranica (CC), la circonferenza addominale (CA) e la lunghezza del femore (FL). Dalla media di queste misure, l'apparecchio ecografico calcolerà l'epoca ecografica che sarà confrontata con quella anamnestica le quali idealmente dovrebbero coincidere il più possibile. Esistono anche tabelle in tal senso. A volte anche un errore di un millimetro nel prendere la misura potrà causare una variabilità d'alcuni giorni nell'epoca ecografica. Per questa ragione le misure dovranno essere interpretate con una certa "elasticità" soprattutto se saranno campionate da medici diversi operanti con apparecchiature differenti.

Il peso fetale è calcolato in base alle misure fetali prima elencate. è quindi un valore derivato ed ha scarsissima utilità pratica perché rispecchia con un'ampia variabilità (anche di 400 grammi in più o in meno secondo i casi), i dati acquisiti con le singole misure.L'altezza fetale si calcola in genere moltiplicando per sei la lunghezza del femore in cm ed aggiungendo quattro.Fino alla 36 settimana la crescita fetale seppure armonica, privilegia la testa e le ossa lunghe; da tal epoca in poi invece sarà la circonferenza addominale che in proporzione crescerà maggiormente.

Prima di arrivare alle conclusioni, occorre parlare del doppler.

Il doppler eseguito sia nel cordone ombelicale ma anche in altre strutture e distretti fetali, come l'arteria cerebrale media, il dotto venoso, la vena cava inferiore ecc, permette di valutare il circolo del sangue, e secondo questo, consente di stabilire se il nutrimento del bambino è ottimale.In pratica e semplificando, si calcola già dalla 18 settimana circa, il cosiddetto RI o indice di resistenza, al livello di una delle due arterie ombelicali del cordone o funicolo (ricordo che il cordone ombelicale che s'inserisce da un lato alla placenta e dall'altro all'ombelico del feto, contiene normalmente due arterie che veicolano il sangue povero d'ossigeno alla placenta affinché sia ossigenato, ed una vena la quale fornisce sangue ossigenato al bambino). Tale indice di solito abbastanza alto inizialmente (circa 0,80) subisce con il proseguire della gravidanza una graduale riduzione, indice di benessere fetale, raggiungendo verso il termine valori di circa 0.60 o anche meno (esiste ad ogni modo un'ampia variabilità). La diminuzione dell'indice di resistenza occorre giacché le resistenze placentari diminuiscono, favorendo così il flusso ematico.
In genere le alterazioni doppler precedono d'alcuni giorni i ritardi di crescita e quindi un doppler normale è sempre di buon auspicio.Alla luce di quanto detto, cercherò ora di trarre delle conclusioni.

Il feto presenta un'epoca ecografica maggiore rispetto a quell'anamnestica:

- Se tale incremento era già presente all'epoca della prima eco, si tratta di un'ovulazione anticipata o in ogni modo di un anticipo nel concepimento-annidamento

In tal caso la data del parto potrebbe essere quella calcolata in base alle dimensioni reali (epoca ecografica).

- Durante la prima ecografia, i valori dell'epoca anamnestica e quelli dell'epoca ecografica erano simili o uguali.

In questo caso il bambino cresce di più perché è di costituzione robusta, o perché la mamma mangia troppo o più raramente perché c'è un diabete materno. In questi casi anche se il feto è più grande, non necessariamente nascerà prima.
 


Il feto presenta un'epoca ecografica minore rispetto a quell'anamnestica:

- Se tale diminuzione era già presente all'epoca della prima eco, si tratta di un'ovulazione ritardata o in ogni modo di un ritardo nel concepimento-annidamento. In tal caso la data del parto potrebbe essere quella calcolata in base alle dimensioni reali (epoca ecografica).

- Durante la prima ecografia, i valori dell'epoca anamnestica e quelli dell'epoca ecografica erano simili o uguali.

In questo caso potrebbe realmente esserci un ritardo di crescita.

 

Tenere però presente che spesso una settimana in meno (o in più) non necessariamente identifica una patologia, potendo rappresentare una normale variabilità. In questi casi considerare inoltre la possibilità che le misure non siano state prese con precisione ed eseguire il doppler. Nei casi dubbi ripetere l'eco dopo una settimana per valutare la presenza del normale incremento settimanale. Ovviamente, come già specificato all'inizio, in caso di ritardo di crescita svelato precocemente (es. 8-9 settimana) occorrerà sempre escludere una minaccia d'aborto o qualche problema fetale. In genere un'eco transvaginale ed un doppler - color doppler, permettono di solito di escludere patologie fetali sottostanti responsabili di un ritardo precoce di crescita.

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La Cardiotocografia

La cardiotocografia, uno dei parametri fondamentali del Profilo Biofisico Fetale, registra la frequenza cardiaca del feto e le sue variazioni, rispetto alla linea di base, in relazione all’attività contrattile dell’utero considerata come parametro di valutazione del benessere fetale. Il battito cardiaco fetale viene solitamente rilevato con tecnica Doppler, posizionando una sonda a ultrasuoni sull'addome materno in corrispondenza della schiena fetale, il più possibile vicino alla zona dove si trova il cuore. Il tracciato corrispondente compare nella parte superiore della striscia di carta. È possibile anche, fissando un elettrodo sull'estremità cefalica, ottenere la rilevazione dell'attività elettrica del cuore fetale e, tramite un'elaborazione elettronica, trasformarla in una registrazione della frequenza. Quest'ultima metodica, chiamata elettrocardiografia fetale, si può usare solo durante il travaglio di parto e quando le membrane sono rotte.

Tracciato cardiotocografico normale





Le variazioni di consistenza della parete uterina (contrazione e rilasciamento) sono registrate con una sonda meccanica posta sul fondo uterino (in alto), che rileva il tono del miometrio, la muscolatura dell'utero, e registrate graficamente sulla parte inferiore della striscia di carta.

Il cardiotocografo consente così di ottenere 2 tracciati, registrati contemporaneamente sulla stessa striscia di carta, uno sopra l'altro, relativi alle variazioni della frequenza cardiaca del feto (FCF) e all'attività contrattile uterina.

L'esame cardiotografico serve a monitorare il benessere fetale e, particolarmente, a evidenziare una sofferenza fetale acuta. La registrazione ha una durata di circa 20 minuti, può essere ripetuta una seconda volta nei casi dubbi e anche per lunghi periodi durante il travaglio di parto.

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Calcolo del peso ideale in gravidanza

Esistono numerose tabelle del peso ideale in relazione all’età, sesso e statura. Noi vi forniamo alcune regole per aiutarvi a calcolare in modo semplice il vostro peso ideale.

Misurate la circonferenza del vostro polso con un centimetro da sarta. Otterrete 3 valori:
superiore a 18 cm per le brevilinee
tra 14 e 18 cm per le normolinee
inferiore a 14 cm per le longilinee

Moltiplicate la vostra altezza in metri per 68

Per ottenere il vostro peso ideale in Kg, sottraete dal valore ottenuto:

51,5 se siete brevilinee
58 se siete normolinee
61 se siete longilinee

Esempio:
per una donna alta 1,63 metri con un polso di 16 cm

il peso ideale è:
(1,63 x 68) - 58 = 52,8 Kg

 

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Translucenza nucale (NT)

La Translucenza Nucale è una ecografia che viene eseguita fra la 11ª e la 14ª settimana e consente di determinare il rischio statistico per  la sindrome di Down e altre patologie cromosomiche più rare.
Consiste nel misurare la distanza fra i muscoli paravertebrali e la cute nella regione posteriore del collo. Questa distanza o meglio questo spessore aumenta proporzionalmente con il rischio di sindrome di down e secondo alcuni anche con il rischio futuro di patologie cardiache.

Dove farla

La translucenza nucale richiede una certa perizia ed una notevole manualita. Le linee guida per l'esecuzione dell'esame sono state stabilite dalla Fetal Medicine Foundation che accredita i medici all'esecuzione dell'esame solo dopo un opportuno training.
Ecco perchè viene eseguita da operatori accreditati.

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Ecocardiografia fetale

L’ecocardiografia fetale è un esame che permette la valutazione del cuore del feto attraverso la pancia materna, utilizzando onde sonore con una tecnica analoga a quella di una normale ecografia. Si può eseguire dalla 16.ma settimana fino al termine della gravidanza, è assolutamente non pericoloso e non doloroso sia per la mamma che per il feto. I migliori risultati per qualità e tempi operativi si ottengono tra la 20.ma e la 22.ma settimana.

A cosa serve

L'esame permette di diagnosticare la presenza di cardiopatie congenite nel feto e di valutare la funzione cardiaca, che è indicatore del benessere fetale.


Come si esegue

L’esame, che può essere effettuato ambulatorialmente, richiede un tempo abbastanza lungo, circa 30/45 minuti per essere effettuato, in quanto il cuore è un organo complesso, e non è facile studiarlo in tutte le sue componenti in modo esauriente.

Inoltre è necessario che chi effettua l’esame abbia una competenza adeguata in cardiologia pediatrica, e sia in grado, in caso venga individuato un problema cardiaco, di fornire ai genitori le più complete informazioni sul significato che questo problema avrà sulla vita del nascituro prima e dopo la nascita, sulle possibilità di cura e così via.

Di solito si tratta di un cardiologo pediatra o di un ostetrico specializzato in questo tipo di diagnosi che lavora in collaborazione con un cardiologo pediatra, aggiornato sui progressi delle cure mediche e chirurgiche dei problemi cardiaci del bambino.

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Monitoraggio della ovulazione

Il monitoraggio ecografico dell'ovulazione rappresenta una metodica di Procreazione Medicalmente Assistita di I livello che assolve ad un compito nel contempo diagnostico e terapeutico. Essa consiste nel monitorare la crescita del follicolo o dei follicoli ovarici in cicli spontanei o stimolati fino a mettere in evidenza il momento in cui avviene l'ovulazione. Da un punto di vista diagnostico ciò consente di evidenziare la presenza o meno dell'ovulazione, mentre da un punto di vista terapeutico mirando i rapporti sessuali in corrispondenza del momento ovulatorio, è possibile aumentare le probabilità di ottenere una gravidanza.L'imminenza dell'ovulazione viene dedotta in prima istanza dalle dimensioni raggiunte dal follicolo, nonchè da altri segni ecografici quali la comparsa di modificazioni dell'aspetto della parete o la visualizzazione del cumulo ooforo.
 

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Pap-test

Il Pap test (o citologia cervicovaginale) è un esame citologico che indaga le alterazioni delle cellule del collo dell'utero.

Il suo nome deriva dal medico greco-americano Georgios Papanicolaou (1883-1962), il padre della citopatologia, che sviluppò questo test per la diagnosi rapida dei tumori del collo dell'utero. Da allora il Pap test è rimasto pressoché invariato.

Il Pap test è un test di screening, la cui funzione principale é quella di individuare nella popolazione femminile donne a rischio di sviluppare un cancro del collo uterino.

Il prelievo dev'essere effettuato lontano da rapporti sessuali, dalle mestruazioni, dall'impiego di irrigatori vaginali, ovuli o candelette. L'esame può essere effettuato anche durante la gravidanza. In base alle linee guida europee e della Commissione Oncologica Nazionale, nella fascia di età compresa tra 25 e 65 anni sarebbe opportuno effetturare il test almeno ogni tre anni . Negli Stati Uniti si esegue ogni 12 mesi.

 

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Isteroscopia diagnostica

L’isteroscopia diagnostica è una tecnica ambulatoriale, si esegue utilizzando un sottile telescopio che inserito nella cervice uterina permette di esplorare il canale cervicale, la cavità uterina e visualizzare la pervietà degli osti tubarici. Per la distensione della cavità uterina si utilizza soluzione fisiologica sterile. Non è necessario eseguire preparazione particolare né anestesia locale. Tutte le donne possono eseguire l’isteroscopia. Le donne in menopausa in qualunque giorno, le donne in età fertile nella fase precoce post-mestruale.
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Acido folico in gravidanza

L'acido folico è una sostanza molto importante per la produzione dei globuli rossi del sangue e per la formazione del tessuto del sistema nervoso centrale. Numerosi studi hanno dimostrato che una sua carenza può causare nel feto problemi al tubo neurale, cioè a quella struttura da cui nascono la spina dorsale, il midollo spinale e il sistema nervoso. La conseguenza più temibile di questa carenza è la "spina bifida", una malformazione congenita in cui parte del midollo spinale fuoriesce (come un'ernia) attraverso un difetto della parte posteriore ossea della spina dorsale, in genere situata nella regione lombo-sacrale, subito sopra il sederino. Il fabbisogno giornaliero di acido folico di una donna è in genere di circa 200 microgrammi, ma in gravidanza sale notevolmente arrivando a 600-700 microgrammi. L'acido folico, sotto forma di sostanze chiamate folati, si ritrova in numerosi alimenti di origine vegetale come i legumi, la frutta secca (noci, nocciole, mandorle), gli ortaggi (soprattutto cavoli, barbabietole, asparagi, spinaci, verze, cavolini), i cereali integrali, il lievito di birra. Ma il fabbisogno quotidiano è difficile da raggiungere in gravidanza per cui è necessario un supplemento farmacologico. È bene iniziare ad assumere acido folico anche quando si programma una gravidanza (qualche mese prima del concepimento) e continuare almeno fino al terzo mese di gestazione, perché il periodo di maggiore rischio per l'insorgenza della spina bifida sono proprio i primi tre mesi.

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Altri aspetti della gestazione

(cura del corpo, vita sessuale, nausea e vomito...)

CURA DEL CORPO
I bagni e le docce saranno fatte, a seconda delle necessità, una volta al giorno. Il bagno non è controindicato: è necessario tuttavia evitare le temperature eccessive e le immersioni prolungate. I capelli possono essere lavati ogni volta che si desidera. Nulla controindica l'ondulazione permanente, devono essere evitate invece le tinture dei capelli.
Le irrigazioni vaginali sono da evitare; al contrario è raccomandata una meticolosa toilette dei genitali esterni con sapone neutro.
L'igiene dentale è importante: è frequente la gengivite gravidica, a volte emorragica; essa si cura attraverso una corretta igiene della bocca e dei denti : lavarsi accuratamente i denti , due volte al giorno con uno spazzolino morbido.
L'igiene dei seni prevede una toilette quotidiana durante la doccia o il bagno. Se si nota una secrezione di colostro, si raccomanda di pulire attentamente i capezzoli, di asciugarsi bene e di proteggergli con una compressa di garza sterile; per prevenire le smagliature si consiglia di fare due applicazioni quotidiane di crema specifica avendo cura di massaggiare delicatamente.
L'esposizione al sole non è raccomandata perché accentua la maschera gravidica che può lasciare segni indelebili, provoca rapidamente degli eritemi, dato che la pelle è resa fragile dall'impregnazione degli ormoni, aumenta il rischio di varici agli arti inferiori.

L'ABBIGLIAMENTO
Deve essere adatto alle modifiche del corpo; vestiti comodi ed ampi in modo da non comprimere e adatti alla stagione; è consigliato un reggiseno che si adatti al volume crescente del seno; per le calzature si consiglia un tacco di 5 cm circa perché tacchi troppo alti aggravano l'incurvatura dorsale della colonna vertebrale e potrebbero essere causa di cadute, mentre i tacchi piani causano un affaticamento della volta plantare; calze strette e giarrettiere ostacolano il ritorno venoso per cui sono vietate.

LA VITA SESSUALE
Durante il periodo dell'attesa, la coppia tende a modificare le proprie abitudini sessuali, nel timore di nuocere in qualche modo al bambino nel pancione. In realtà i rapporti sessuali non comportano alcun rischio per il feto. che si trova nel sacco amniotico all'interno dell'utero: quest'organo non può essere raggiunto dal liquido seminale. Si possono però presentare alcune situazioni nelle quali è bene evitare il rapporto completo, ecco le più frequenti:
- perdite di sangue che potrebbero essere dovute a una stimolazione da parte del partner troppo intensa, ma potrebbero anche segnalare una minaccia di aborto;
- placenta previa, cioè inserita bassa. Questa posizione può provocare il distacco precoce della placenta (l'organo che nutre il feto) dalle pareti dell'utero;
- minaccia di aborto, occorre prestare attenzione anche nel caso in cui si è avuto un precedente aborto spontaneo;
- cerchiaggio cervicale, questa tecnica è utilizzata per chiudere il collo dell'utero in caso di aborti o di collo uterino dilatato;
- rischio di parto prematuro, o che ci siano già stati, in precedenza, parti pretermine;
- gravidanza plurima, cioè se si attendono due o più bambini. E' consigliato negli ultimi mesi di gestazione, per evitare il parto prematuro il rapporto completo
I rapporti sessuali sono permessi anche fino all'ultimo periodo della gravidanza, a meno che il collo dell'utero non sia abbastanza dilatato. In questo caso, infatti, ci potrebbe essere il rischio di una rottura del sacco amniotico con conseguente inizio di travaglio di parto.
Nel primo trimestre si possono mantenere le proprie abitudini sessuali: i cambiamenti fisici della donna non ostacolano i movimenti. Questo periodo, però, è il più delicato per il feto, meglio quindi evitare i movimenti troppo intensi e la penetrazione particolarmente vigorosa.
Il secondo trimestre è il periodo più favorevole per la donna perché la zona genitale è molto recettiva: aumenta l'afflusso di sangue e i genitali diventano più sensibili, inoltre, le preoccupazioni del parto sono ancora lontane e la coppia può dedicarsi a sé: è il momento adatto per provare modi diversi di fare l'amore, che non comprimano il pancione. Si può, per esempio, adagiarsi fianco a fianco oppure sperimentare varie posizioni nelle quali la compagna è sopra l'uomo.
Nell'ultimo trimestre non è necessario rinunciare a i rapporti sessuali ma la penetrazione può essere fastidiosa. Si può allora lasciare andare la fantasia e trarre piace dalla stimolazione manuale.

L'ATTIVITA' QUOTIDIANA
Potrà esser continua in modo ragionevole evitando di poetare carichi troppo pesanti, di fare fatiche eccessive, di stare in piedi per lungo tempo, di assumere posizioni insicure col rischio di cadere.

GLI SVAGHI
Sono consigliate le passeggiate soprattutto quelle all'aria aperta; seguire attività sportive (come il nuoto) è assolutamente compatibile con la gravidanza; al contrario competizioni sportive e alcuni sport faticosi (sci, equitazione, etc.) sono sconsigliati.
E' raccomandata una ginnastica adatta allo stato gravidico perché mantiene il tono della muscolatura addominale e lombare , ammorbidisce il perineo etc. Verso la fine della gravidanza sono particolarmente indicati gli esercizi respiratori praticati secondo gli schemi della preparazione al parto.
I viaggi sono permessi, a condizione che la durata non sia eccessivamente lunga e che il mezzo di trasporto sia confortevole: la macchina, poiché costringe a posizioni sedute prolungate e ripetute vibrazioni, deve essere evitata, anche se ben molleggiata; per i lunghi tragitti sono preferibili il treno (in posizione distesa, quindi il vagone letto ) e l'aero.

L'USO DEL TABACCO IN GRAVIDANZA
E' risaputo che il fumo di sigaretta è dannoso per la salute degli individui, figuriamoci per quella del feto. Uno dei principali e provati effetti delle sigarette in gravidanza è quello sul peso del neonato: i bambini nati da madri fumatrici presentano alla nascita un peso inferiore del 20-30% rispetto ai neonati di madri non fumatrici. Il ritardo nella crescita si può evidenziare già a partire dal sesto mese di gravidanza. Secondo gli studi più recenti, sono sufficienti 10 - 15 sigarette al giorno per diminuire notevolmente la crescita del bambino nell'utero. Alcune ricerche hanno persino evidenziato un certo ritardo nella crescita del feto nelle madri non fumatrici che però convivevano con forti fumatori (20 - 30 sigarette al giorno) e, quindi, sottoposte al cosiddetto fumo passivo. Il consiglio è quello di smettere, anche gradualmente, di fumare per tutto il periodo della gravidanza e dell'allattamento. In certi casi, può risultare quasi impossibile abbandonare questa cattiva abitudine. Se proprio non ci si riesce, occorre almeno limitarsi e fumare al massimo tre sigarette al giorno, da distribuire durante tutta la giornata scegliendo quelle a basso contenuto di nicotina.

NAUSEA E VOMITO
Nausea e vomito possono essere frequenti nei primi mesi di gravidanza, a seguito dei cambiamenti che intervengono nella produzione degli ormoni. La fatica, gli odori, lo stress, un'alimentazione non regolata possono facilmente provocare un senso di nausea.
Per ridurre questo disturbo è utile:


1) mangiare cibi ricchi di carboidrati (come i cereali, qualche biscotto, ...) prima di alzarsi, al mattino, per aumentare il livello di zucchero nel sangue;
2) bere liquidi tra un pasto e l'altro;
3) evitare i cibi fritti, piccanti, e le bevande contenenti caffeina;
4) rilassarsi durante il pasto.



BRUCIORE DI STOMACO
Il bruciore di stomaco può essere causato dall'aumentata pressione intra-addominale dovuta alla crescita di volume dell'utero. E' importante stare in posizione corretta, evitare di assumere cibi che possono aumentare la produzione di acidità nello stomaco
In particolare:


1) fare piccoli e frequenti pasti (invece di pochi pasti abbondanti);
2) limitare l'assunzione di liquidi durante i pasti;
3) evitare cibi fritti o piccanti;
4) evitare bevande gassate o contenenti caffeina;
5) non sdraiarsi subito dopo il pasto;
6) si possono assumere tranquillamente antiacidi e bicarbonato di sodio.



STITICHEZZA
Sono tre i principali fattori responsabili dell'aumentata incidenza della stitichezza durante la gravidanza: la produzione di progesterone che rilascia i muscoli gastro-intestinali con diminuzione della peristalsi; la pressione dovuta all'aumentato volume uterino; l'uso di supplementi di ferro.
Per migliorare la funzionalità intestinale è importante:


1) aumentare l'apporto di fibre dietetiche, che aumentano la massa fecale, favoriscono il transito intestinale e l'evacuazione,
2) aumentare l'assunzione di liquidi;
3) non dimenticare un pò di attività fisica, che migliora la mobilità gastro-intestinale

 

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Ecografia 3D real-time

Da alcuni mesi, presso lo Studio Medico Rizzo, è possibile spiare nel piu' recondito dei misteri: una vita portata in grembo . E' possibile vedere il proprio bambino muoversi, toccarsi ed osservare le espressioni del suo corpo, entrare in diretto contatto visivo con lui fino ad indovinarne le somiglianze. Si tratta di un'ecografia tridimensionale in movimento (3D real-time), un'ecografia particolarmente sofisticata. Fino ad ora tutte le ricostruzioni tridimensionali sono state fortemente limitate dal fatto che non potevano essere rilevate "in tempo reale". Nella nostra sede di Scala Torregrotta (località dove è sito lo studio) il 3D real-time viene eseguito su richiesta della gestante.

 

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