LOCALITA’ BARESI – RONCOBELLO (BG)

EDIFICIO DEL TORCHIO E Mulino

 

intervento di restauro CONSERVATIVO

 

relazione metodologica

 

 

          L’intervento prevede un insieme di opere per l’accurato restauro conservativo teso alla salvaguardia del bene.

La metodologia che si propone prevede l’utilizzo di tecniche e materiali totalmente coerenti con la tradizione e la metodologia costruttiva con mantenimento e messa in luce dei passaggi evolutivi dei singoli elementi edilizi preesistenti.

 

          Il progetto è redatto sulla base di dettagliati rilievi ed accurate indagini sui sistemi costruttivi e sullo stato di conservazione gli elementi.

Sono previsti interventi e metodologie specifiche in relazione alle casistiche materico-patologiche riscontrate, meglio descritte nelle schede di intervento.

La localizzazione dei vari interventi è individuata graficamente negli allegati:

F   “Indagine materica e tipologie di intervento”

H “Progetto di restauro”

I    “Schede di intervento”

 

          I capitoli di intervento, con le caratteristiche tecniche-esecutive previste, si possono riassumere come segue:

 

COPERTURA

1.      Rimozione lastre di ardesia con accantonamento per successivo riutilizzo,

2.      Verifica dello stato fisico-materico dei manufatti e della sicurezza statica,

3.      Pulitura dei manufatti da recuperare con spazzole di saggina ed aria compressa a bassa pressione,

4.      Sostituzione degli elementi eccessivamente degradati o inserimento di nuovi in collaborazione con quelli ammalorati con caratteristiche e dimensioni analoghi agli esistenti, inseriti nell’alloggiamento murario previa pulizia e rettifica,

5.      Realizzazione di reggiature di consolidamento e giunzione delle parti lignee,

6.      Sostituzione delle tavole di assito ammalorato con tavole simili alle esistenti, trattamento di consolidamento dei manufatti lignei con antitarlo antimuffa ed impregnante,

7.      Sostituzione delle lattonerie esistenti e realizzazione di nuove ove necessario allo scopo di prevenire infiltrazioni delle acque meteoriche,

8.      Ricollocazione delle lastre di ardesia recuperate con integrazione di elementi mancanti con nuove di caratteristica cromatica  e dimensione simile alle esistenti.

 

IMPALCATI

MANUFATTI LIGNEI

1.      Verifica dello stato fisico-materico dei manufatti e della sicurezza statica,

2.      Pulitura dei manufatti da recuperare con spazzole di saggina ed aria compressa a bassa pressione,

3.      Sostituzione degli elementi eccessivamente degradati con nuovi identici per dimensione ed essenza, inseriti nell’alloggiamento murario previa pulizia e rettifica,

4.      Trattamento antifungo ed antimuffa con applicazione di idonei prodotto previo trattamento di grassaggio per eliminazione di depositi più resistenti.

Ferri, reggiature  e chiodi

1.      Pulizia manuale e/o meccanica con spazzolatura, scartavetratura e microsabbiatura a bassa pressione, lavaggio con solventi, emulsioni e componenti detergenti stesi con mezzi e tecniche appropriate,

2.      Saldatura e stuccatura delle fessure e/o dei giunti,

3.      Trattamento protettivo antiruggine con olio  di lino cotto.

 
paramenti murari con pietra a vista

1.      Eliminazione della vegetazione infestante tra i giunti,

2.      Accurato controllo delle stilature e rimozione delle malte decorse,

3.      Pulitura delle superfici lapidee mediante spazzolatura con spazzole di ottone per la rimozione di velature di sporcizia, nerofumo ecc., seguiti da abbondante risciacquo con acque di rete,

4.      Ripristino delle porzioni di  paramento scosse mediante l’utilizzo di materiale lapideo simile per cromia e dimensioni a quello originario (se laterizio lo stesso criterio) con malte idrauliche,

5.      Chiusura  delle fessurazioni mediante l’inserimento di elementi lapidei integrati con malta di grassello di calce priva di sali adeguata al tono originario tramite cariche di marmi policromi e sabbie di granulometria differenziata,

6.      Stilatura sottolivello delle fughe precedentemente rimosse con malta costituita da calce priva di sali additivata con polveri di marmo di idonea granulometria  e cromia  per ottenere un composto simile all’esistente.

 

PARAMENTI MURARI INTONACATI

1.      Verifica dello stato di coesione delle malte con eliminazione delle parti eccessivamente decoese

2.      Pulitura delle superfici con acqua nebulizzata a bassa pressione e spazzole morbide,

3.      Consolidamento delle porzioni di intonaco esistente con iniezioni puntuali con malta di calce,

4.      Integrazione delle lacune con intonaci a base di calce idraulica priva di sali solubili applicata a due riprese.

 


ELEMENTI LAPIDEI

1.      Interventi di pulitura con acqua nebulizzata deionizzata a bassa pressione o microsabbiatura,

2.      Stuccatura di fessurazioni e piccole crepe con malta di calce caricata con resina acrilica e polveri di marmo,

3.      Ripristino dei cedimenti strutturali con rinforzi, perni e piccole strutture collaboranti in acciaio assicurati con malti a base epossidica per rinforzi non in vista e malte di calce caricate con resine acriliche e polvere di marmo per ancoraggi di superficie,

4.      Consolidamento con applicazione di estere etilico o resina acrilica in solvente,

5.      Protezione finale con idrorepellente in solventi organici applicato a spruzzo o a pennello fino ad assorbimento.

 
ELEMENTI LIGNEI

1.    Interventi di pulitura, revisione e consolidamento necessari per garantirne una buona tenuta migliorandone le caratteristiche funzionali,

2.    Pulitura tramite abrasivatura delle superfici anche con utilizzo di appositi svernicianti, stuccatura e rasatura con sostituzione delle parti eccessivamente degradate, incollatura o fissaggio mediante viti e bulloni, rinzeppamento dei fori,

3.    Verniciatura dei manufatti con applicazione di una prima mano di vernice a smalto con lieve aggiunta di acquaragia, leggera pomiciatura a panno, applicazione di una seconda mano di vernice a smalto con esclusione di diluente.

 

PAVIMENTAZIONE IN PIETRA

1.      Verifica della stabilità del supporto di appoggio delle pietre,

2.      Eventuale rimozione del sottofondo di appoggio e ripristino del supporto  con inerti di calce e sabbia e ricollocazione delle lastre esistenti,

3.      Pulitura della superficie mediante lavaggio con acqua e spazzolatura,

4.      Sigillatura dei giunti particolarmente sentiti con malta addittivata a resina e inerte di cromia simile alla pavimentazione.

 

PAVIMENTAZIONE IN TERRA

1.      Compattamento delle parti smosse e verifica delle pendenze e degli scoli di eventuali acque meteoriche o di condensa formatesi all’interno dell’edificio,

2.      Consolidamento del piano di calpestio mediante la stesura di inerte a spacco vibrato e da mescolarsi al piano di terra.

 


ELEMENTI DEI MECCANISMI

Si fa riferimento a tutti gli elementi mobili (ruote, sostegni, sospendite, funi ) che costituivano gli  strumenti per la macinatura e la torchiatura.

Gli interventi necessari al ripristino della funzionali degli strumenti di lavoro verranno precisati a seguito di indagine specifica sui singoli componenti.

Si indicano di massima, in analogia con altri interventi analoghi realizzati, le diverse tipologie di intervento che si determineranno:

- manutenzione semplice di elementi  ben conservati,

- manutenzione con integrazione di parti mancanti,

- sostituzione di elementi degradati  e non integrabili con nuovi elementi realizzati con tipologia e

  materiale analogo a quello esistente,

- realizzazione di nuovi elementi mancanti.

 

Opere esterne

INTERVENTI VEGETAZIONALI

1.      Eliminazione della vegetazione infestante (specie arboree ed erbacce) con estirpazione meccanica che non alteri assolutamente i materiali componenti le murature e i paramenti, con taglio a raso con mezzi adatti a basso spreading di vibrazioni,

2.      Trattamento con prodotti chimici con irrorazione delle superfici per eliminazione delle radici e dei semi penetrati in profondità con formulati commerciali specifici tipo Clorotriazina e Metosittriazina che non alterino le strutture murarie.

INTERVENTI SU MANUFATTI

1.      Sistemazione delle disconnessioni ai muri di contenimento ed al canale di adduzione  dell’acqua con rimozione di materiali e depositi incoerenti, pulizia mediante lavaggio con acqua di rete, ancoraggio e consolidamento degli elementi originali smossi, sigillature e stilature con malta cementizia cromaticamente adeguata

 

 

 

Bergamo, ottobre 2004                                                                      IL PROGETTISTA

 

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