San Vito Martire siciliano

TESTO A CURA DELLA REDAZIONE DEL GRUPPPO SAN VITO (Facebook)

Mazara del Vallo (Trapani), III sec. – Lucania, 15 giugno 303

memoria Liturgica: 15 giugno

significato nome: Vito = forse forte, virile, che ha in sé vita, dal latino

Storia:

Vito fu un giovane campione della fede dei primi secoli cristiani.
Subì il martirio sotto Diocleziano tra la fine del III e l’inizio del IV sec. d.C.· Il Sacramentario Geronimiano riporta la sua festa il 15 giugno in Lucania
· Papa Gelasio ( V sec) ci informa di una chiesa a Roma a Lui dedicata
· Diverse testimonianze del VI sec. ci informano di chiese a lui dedicate in Sicilia e in Sardegna.
Tra le fonti storiche, la sua festa è attestata
· Sacramentario Gelasiano
· Martirologi storici
· Calendario Marmoreo di Napoli
· Da tutti i Sinassari bizantini

Vita di San Vito Secondo la Passio del VII sec

Della sua vita conosciamo ciò che ci riporta una Passio del VII sec. Secondo la narrazione della Passio, Vito è un fanciullo siciliano di fede cristiana e operatore di grandi prodigi. Valeriano, prefetto della Sicilia, lo fa arrestare con l’aiuto dello stesso suo genitore per costringerlo a rinunciare alla fede. Un angelo lo libera. Insieme al pedagogo Modesto e alla nutrice Crescenza s’imbarca, sotto la guida celeste, alla volta della Lucania, dove sbarca presso la foce del Sele. La sua fama raggiunge la corte dell’Imperatore Diocleziano che lo chiama per guarire la figlia posseduta da un demonio. Nonostante tutto, vittima dell’ingratitudine, Vito è condannato a diverse torture e infine al supplizio della catasta.

VITA DI SAN VITO (tra storia e leggenda)

Vito nacque a Mazara, antica città della Sicilia Occidentale, da Ila idolatra e di nobile stirpe e daBianca, virtuosa Matrona cristiana, il 286 dopo Cristo.
Pochi giorni dopo la nascita di Vito moriva la madre. Iddio dispose gli eventi in modo che al tenero lattante fosse dato per nutrice una cristiana: Crescenzia, donna nobile di nascita, caduta in disgrazia, radicata nella fede cristiana e piena di virtù. Di recente le erano morti il marito e il figlio. Ancora in tenera età, Vito fu affidato al precettore Modesto, perché lo istruisse nelle lettere. Anche Modesto però era un fedele discepolo di Cristo.
Alla scuola della nutrice Crescenzia e del pio Modesto, Vito fece grandi progressi nella coscienza e nella pratica della vita cristiana, tanto da chiedere il battesimo. Ila, venuta a conoscenza della fede di Vito, usò tutti mezzi per riportarlo all’idolatria, ma inutilmente. Reggeva, in quel tempo , le sorti dell’impero Diocleziano, il quale, con feroci editti, voleva fare annegare nel sangue il Cristianesimo.
Valeriano governava la Sicilia in qualità di preside e fu strumento degli imperiali furori.
Vito fu condotto davanti ai tribunali di Valeriano e fu accusato d’essere cristiano. Il preside, prima con le buone maniere, poi con le minacce, cercava di fargli rinnegare la fede e di riportarlo al culto degli dei dell’impero. Visto inutile ogni tentativo, stendendo il suo braccio destro, ordinò che fosse flagellato con le verghe. Si tramanda che, a seguito dell’ordine dato, il braccio di Valeriano sia stato fulmineamente colpito da paralisi e che abbia riacquistato movimento per l’intercessione di Vito.
Turbato da simili avvenimenti, Valeriano riconsegnò Vito al padre, desistendo cos” dalla persecuzione contro il Santo.
I tentativi di ricondurre il figlio alla fede pagana furono ripresi, anche se inutilmente, dal padre. La casa d’Ila diventa per Vito luogo di tentazione e di pericolo per la sua fede.
Il giovane atleta di Cristo per nulla intimorito dalle subite torture fuggì dalla casa paterna con i suoi educatori. Imbarcandosi di notte tempo su di una nave, ormeggiata al vicino lido, per divino favore, guidata dall’Angelo del Signore in veste di nocchiero, si rifugiò a Capo Egitarso (l’odierno Capo San Vito – San Vito Lo Capo) sperando di trovarvi la tranquillità. Dopo qualche tempo, riconosciuto, fu costretto a riprendere la peregrinazione.
Dal Capo Egitarso il Santo giovanetto, in compagnia dei suoi educatori, andò ramingo in diversi luoghi della Sicilia. A lui si attribuiscono vari miracoli. Celebre, fra tanti, quello operato nelle vicine contrade di Regalbuto ove, in nome di Gesù, risuscitò, dalla morte un fanciullo, sbranato e ucciso dai cani. Con Modesto e Crescenzia, s’imbarcò e raggiunse il golfo di Salerno. Suo unico intento era di far conoscere Gesù Cristo. Nella Campania e nella Lucania il Santo giovanetto ammaestrava la gente idolatra alla verità della fede cristiana; molti si convertirono.
Intanto, il figlio di Diocleziano era tormentato maledettamente dal demonio.
Alcuni soldati, allora, per ordine dell’imperatore, andarono in cerca di Vito e, trovatolo presso il fiume Sele, lo condussero a Diocleziano.
Per intercessione di Vito, il figlio dell’imperatore fu liberato dalle vessazioni del demonio. Diocleziano, ingrato, prima con carezze e promesse, poi con
minacce, pretendeva che Vito rinnegasse Gesù per adorare la falsa divinità.
Visto inutile ogni tentativo, lo fece rinchiudere in un’oscura prigione; lo sottopose a varie torture
L’esposizione davanti ad un cane idrofobo; miracolosamente sarebbero sempre usciti illesi. Da ultimo sarebbero stati sottoposti alla terribile tortura della “catasta”. Con tale martirio Vito, Modesto e Crescenzia diedero l’estrema loro testimonianza. Era il 15 Giugno del 299 (o del 304 d.C.)

Reliquie:reliquie del Santo sono a Praga nella cattedrale a lui dedicata

Patronati: PATRONATI DI SAN VITOInvocato in casi di:

  • Epilessia
  • Corea (ballo di San Vito)
  • Isteria
  • Ossessione
  • Idrofobia
  • Tarantismo
  • Lebbra
  • Rabbia
  • Avvelenamento per morsi di vari animali
  • Malattie degli occhi

Invocato contro:

  • Lampi e cattivo tempo
  • Incendi
  • Sterilità
  • Insonnia
  • Enuresi notturna (Incontinenza durante il sonno)
  • Letargia
  • Morso di bestie velenose e idrofobe
  • Scoraggiamento
  • Alluvioni
  • Siccità

Protettore di:

  • Farmacisti
  • Osti
  • Minatori
  • Fabbri
  • Soldati di ventura
  • Birrai
  • Albergatori
  • Bottai
  • Calderai
  • Muti e sordi
  • Vignaioli
  • Attori
  • Ballerini


Città sotto la sua Protezione:
Città che venerano San Vito Martire come patrono

  1. Aieta (Cosenza)
  2. Albano di Lucania (Potenza)
  3. Andalo (Trento)
  4. Aquilonia (Avellino)
  5. Avigliano (Potenza)
  6. Badia Calavena (Verona)
  7. Bagnolo San Vito (Mantova)
  8. Baia e Latina  (Caserta)
  9. Banzi (Potenza)
  10. Barbariga (Brescia)
  11. Barete (L’Aquila)
  12. Barzanò (Lecco)
  13. Bene Lario (Como)
  14. Brenta (Varese)
  15. Burago di Molgora (Milano)
  16. Burgio (Agrigento)
  17. Campobello di Mazara (Trapani)
  18. Capaccio (Salerno)
  19. Careri (Reggio Calabria)
  20. Carini (Palermo)
  21. Carmiano (Lecce)
  22. Castelgrande (Potenza)
  23. Castelguidone (Chieti)
  24. Castello d’Annone (Asti)
  25. Castrì di Lecce
  26. Celle San Vito (Foggia)
  27. Ceranova (Pavia)
  28. Cermenate (Como)
  29. Chiaramonte Gulfi (Ragusa)
  30. Ciminna (Palermo)
  31. Civate (Lecco)
  32. Coli (Piacenza)
  33. Condrò (Messina)
  34. Eboli (Salerno)
  35. Felitto (Salerno)
  36. Forio d’Ischia (Napoli)
  37. Gambugliano (Vicenza)
  38. Gergei (Nuoro)
  39. Gragnano (Napoli)
  40. Laurein – Lauregno (Bolzano)
  41. Lentate sul Seveso (Milano)
  42. Lequile (Lecce)
  43. Lipomo (Como)
  44. Lomazzo (Como)
  45. Lusia (Rovigo)
  46. Macchia di Giarre (Catania)
  47. Marano Lagunare (Udine)
  48. Marigliano (Napoli)
  49. Mascalucia (Catania)
  50. Mazara del Vallo (Trapani)
  51. Mombaroccio (Pesaro Urbino)
  52. Montalto Marche (Ascoli Piceno)
  53. Monte San Vito (Ancona)
  54. Monte Vidon Corrado (Ascoli Piceno)
  55. Montecchio Precalcino (Vicenza)
  56. Monterosso Almo (Ragusa)
  57. Montignoso (Massa Carrara)
  58. Nole Canavese (Torino)
  59. Noventa Vicentina (Vicenza)
  60. Omegna (Verbania)
  61. Ortelle (Lecce)
  62. Partanna (Trapani)
  63. Paularo (Udine)
  64. Piossaco(Torino)
  65. Polesine Parmense (Parma)
  66. Polignano a mare (Bari)
  67. Positano (Salerno)
  68. Rapone (Potenza)
  69. Ravanusa (Agrigento)
  70. Recanati (Macerata)
  71. Regalbuto (Enna)
  72. San Vito (Cagliari)
  73. San Vito al Tagliamento (Pordenone)
  74. San Vito al Torre (Udine)
  75. San Vito Chietino (Chieti)
  76. San Vito dei Normanni (Brindisi)
  77. San Vito di Cadore (Belluno)
  78. San Vito di Fagagna (Udine)
  79. San Vito di Leguzzano (Vicenza)
  80. San Vito lo Capo (Trapani)
  81. San Vito Romano (Roma)
  82. San Vito sullo Ionio (Catanzaro)
  83. Santo Stefano del Sole (Avellino)
  84. Sapri (Salerno)
  85. Settimo (Torino)
  86. Travedona Monate (Varese)
  87. Tricase (Lecce)
  88. Tufillo (Chieti)
  89. Verzino (Crotone)
  90. Viagrande (Catania)
  91. Vita (Trapani)

Legami con altri Santi
: Modesto e Crescenzia

Iconografia: In Sicilia è rappresentato come un giovanetto in toga praetexta (allusione alla sua giovane età) con due cani al guinzaglio simbolo del male e di quanto di doloroso può derivare alla natura umana: malattie misteriose e di non facile cura.
· In Lucania è rappresentato con un leone ai piedi (allusione a una delle torture subite).
· In Italia Centrale è presentato come un nobile patrizio in toga virilis (allusione alla sua nobile origine) e anche in vesti monacali (allusione alla sua consacrazione a Dio).
· In Germania come un giovinetto emergente da una caldaia d’olio bollente (allusione ad un’altra tortura subita).
· Nei paesi nordici è anche rappresentato con un gallo. L’abbazia di Saint Denis presso Parigi, nella Gallia, infatti, aveva accolto nell’VIII sec le sue reliquie.

Devozioni particolari e feste:

  • in sicilia è invocato contro i morsi di cane e si invoca così : Santu Vitu Santu Vitu ia tri voti vi lu dicu vi lu dicu pi su cani ca mi voli muzzicari attaccatici lu mussu cu nu muccaturi russu attaccatici lu sciancu cu nu muccaturi biancu
eventuali canti e preghiere:
Foto e video:
Video festa di Rampone

Siti e altro:

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