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| 10/02/2011
TRIBUNALE DI LUCERA
Prima udienza dibattimentale
logo comitato salute e territorio

Giovedì 10 Febbraio u.s. si è svolta presso la Sezione penale del Tribunale di Lucera la prima udienza dibattimentale del secondo processo sul caso di Giardinetto, il sito di proprietà della I.A.O s.r.l. in cui sono state stoccate da anni migliaia di tonnellate di rifiuti pericolosi. I carotaggi effettuati dalla Guardia di Finanza nell’area dello stabilimento, dopo un ulteriore sequestro alla fine del 2009 disposto dalla Procura di Lucera, hanno rilevato infatti la presenza di fanghi provenienti da diverse zone contenenti cadmio, cromo esavalente, benzene e amianto per lo più di origine industriale. La situazione si configura, dunque, come un vero e proprio disastro ambientale, soprattutto alla luce delle numerose morti per cancro susseguitesi nella zona.

Il Collegio Giudicante, presieduto da Giancarlo Pecoriello e composto anche da Stefano Celentano e Monica Sgarro, era chiamato in quella sede a decidere sulla ammissibilità delle 17 richieste di parte civile presentate, tra cui quella dell’Associazione Salute e Territorio rappresentata dall’Avv. Pasquale Sarcone. Nonostante il rinvio chiesto dagli avvocati della difesa (Gianluca Ursitti per Giuseppe De Munari, Michele Fares e Giampaolo Sechi per Vincenzo Piccirillo e Vito Balice) e le loro opposizioni in merito, i Giudici hanno accettato in tempi brevissimi tutte le istanze. Oltre a Salute e Territorio diversi sono i soggetti pubblici e privati: il Comune di Troia, il Comune di Castelluccio Dei Sauri, alcuni privati confinanti con l’area incriminata e altri che vivono direttamente il dramma di gravi malattie, Legambiente, il CSN - Centro studi naturalistici, l’Associazione Codici - Centro per i diritti del cittadino, l’Associazione Udico - Unione Difesa Consumatori. Da parte sua, il Pubblico Ministero Pasquale De Luca non solo non ha opposto obiezioni, ma ha espresso la massima soddisfazione nel constatare finalmente di non essere più il solo a denunciare una vicenda tanto grave.

Il processo ha preso poi immediatamente avvio con la consegna da parte del PM delle prove documentali dei reati contestati e di una lunghissima lista di testimoni. Sono questi gli elementi a cui i rappresentanti delle numerose parti civili faranno ricorso con modalità differenti nelle prossime udienze.

Il Collegio ha infine incaricato il Prof. Salvatore Masi, docente di ingegneria sanitaria e ambientale all’Università di Potenza, di svolgere una nuova perizia per chiarire la gravità della situazione attuale e ha fissato il termine perentorio del 15 Marzo p.v. affinché le parti possano formulare in merito specifici quesiti da sottoporre all’attenzione dell’esperto.

Pur dovendo evidenziare la grave assenza della Provincia di Foggia, del Comune di Orsara e di quello di Bovino, il secondo processo sul caso Giardinetto si è aperto nel migliore dei modi non solo per l’Associazione Salute e Territorio, di cui il Presidente Pecoriello ha ricordato l’impegno continuo per ottenere la bonifica del sito, ma più in generale per tutta la popolazione che è ormai stanca del silenzio  e della rassegnazione che hanno avvolto la questione negli scorsi anni.

In attesa della prossima udienza fissata per il 31 Marzo 2011, l’Associazione Salute e Territorio si preparerà perciò ad affrontare una battaglia legale che sarà certamente lunga e dura ma che, come sempre, la vedrà in prima linea nella difesa del diritto della persona ad un ambiente di vita sano e al rispetto della legge.

(Le foto che illustrano il servizio sono tratte dal sito di Terra Nostra: http://www.italiaterranostra.it)

 

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