Immaginatevi mentre vi svegliate alle sei e trenta del mattino, con i capelli arruffati e gli occhi cisposi, alla disperata ricerca di una tazza di caffè e di un cibo ipercalorico che vi alzi la pressione. Oppure immaginatevi mentre rientrate a casa il venerdì notte, sempre con i capelli arruffati ma con in più il trucco sciolto, dopo una serata di stravizi e gozzoviglie.
In entrambi i casi, troverete il telecomando e accenderete la tv. E nel 90 per cento dei casi vi imbatterete in lei.
Jill Cooper. Che appunto va in onda alle ore più insulse e moleste, con la verve più immotivata di tutto il pianeta (perché sarebbe immotivata alle sei del pomeriggio, figuratevi alle sei di mattina o alle tre di notte) con i suoi mini-show di fitness.
Per voi, simpatici fortunelli che non conoscete Jill Cooper, eccovi una breve descrizione. Immaginate una cavallona che scoppia di salute, coi capelli biondi come Barbie, la voce squillante come Alessandra Mussolini e l’accento di Dan Peterson (anche lei sta da vent’anni in Italia, ma niente: non c’è verso). Immaginate che codesta giovenca del Kansas insista da anni nel voler farvi dimagrire a ogni costo.
Un momento, non ogni costo: in genere il costo varia dai 19.90 € ai 99.90 €, spese di spedizione incluse. Perché Jill è la personal trainer da attrezzo, e gli attrezzi che usa si vendono. E lei ci tiene un sacco. Lei vuole che tu sia magra, che la smetta di tenere il culo sul divano e inizi a sudare sulle molle infernali di Ab Rocket, che ti tiene la schiena in asse mentre ti spacchi di addominali. Capite bene che noi, che sul divano ci viviamo, ci sentiamo punti nel vivo dagli urletti di Jill. Che non si stanca di urlare, di dirci che quell’attrezzo lì ci cambierà la vita, che siamo dei cretini a ostinarci a fare gli addominali come facevano i nostri antenati. Sciocchi, non lo vedete che i vostri antenati sono morti tutti?
Mentre la guardi, e ti chiedi se per caso non sniffi i vapori di Pino Silvestre nelle docce della palestra, per essere così entusiasta di qualsiasi cosa (“Ab Rocket ti sorregge la schiena!”, “Ab Rocket ha tre livelli di intensità!”, “Questo studio ha una porta!”, “Io ho i capelli biondi!”), ti rendi conto che Jill non sta facendo un piegamento che sia uno. Fanno tutto Gina, Pina e Dèboroh, i suoi assistenti. Lei gli va vicino e li incita, ma non si muove…anzi, le leggi negli occhi quella voglia unta di Burger King che probabilmente soddisferà alla fine della registrazione.
E quando tu starai digitando il numero di telefono di Media Shopping perché vuoi degli addominali bellissimi entro luglio, Jill starà ruttando la terza porzione di Onion Rings.
Come tutti i personaggi televisivi di bassa lega, adesso anche Jill ha scritto un libro. Del resto, lo fanno Vespa e Antonella Clerici (anche insieme, ma questi sono altri drammi, che ci riguardano meno), non v’è ragione per cui non lo faccia anche lei.
E quindi eccola, la nuova Bibbia del fitness: Il metodo ANTI-ANTA.
Lasciate perdere la ginnastica con le scope e i piegamenti sulle sedie: la partita per restare in forma e sempreggiovani si gioca tra gli sportelli della vostra cucina.
L’anta è un attrezzo pericoloso. Una folata di vento, un movimento inconsulto, e zac!, ci si apre in faccia lasciando indelebili rughe. O viceversa, si chiude all’improvviso su una mano, sul mignolino del piede, e zac!, dolore –> corrucciamento –> rughe.
Le ante sono le migliori amiche delle rughe. Nelle case americane si sta già provvedendo alla loro progressiva e sistematica eliminazione, in favore di più rilassanti cassettiere e sportelli scorrevoli. Avete mai visto armadi con le ante in Sex & the City? Pensateci.
E pensate a Jill Cooper. La notte, invece di cambiare canale, smontate le ante dei pensili della cucina e cominciate anche voi una nuova vita.
Felici, gggiovani e con la mobilia mutilata.