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venerdì 17 settembre 2010

Digitale in Veneto: slitta lo switch off















SLITTA A FINE NOVEMBRE IL PASSAGGIO ALLA TV DIGITALE IN VENETO.


ROMA, 4 AGOSTO 2010 - Posticipata di oltre un mese la data in cui si effettuerà in Veneto il passaggio definitivo dalla tecnica analogica alla tecnologia digitale, con il graduale spegnimento di tutte le trasmissioni televisive in analogico. Lo ha reso noto il ministero dello Sviluppo economico spiegando che il Comitato Nazionale Italia Digitale (composto dai rappresentanti dell'Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni, delle Regioni, delle associazioni di Tv locali e delle emittenti nazionali, dei produttori e distributori, dei consumatori e presieduto dal vice ministro Paolo Romani), ha concordato sulla data proposta dal ministero che sancisce il posticipo dell'inizio delle operazioni in tutto il Nord Italia, al fine di garantire le condizioni necessarie perché sia possibile il passaggio alla nuova tecnologia in un'area tanto vasta e complessa. Lo switch off nella Regione Veneto avverrà dal 27 novembre al 15 dicembre (invece dell'iniziale previsione di metà ottobre); stesse date per il Friuli Venezia-Giulia e l'Emilia Romagna. In Piemonte Orientale e Lombardia avverrà dal 25 ottobre al 26 novembre; in Liguria è stato, invece, posticipato al primo semestre del 2011, anche al fine di valutare la compatibilità radioelettrica con l'area tecnica toscana. La complessità tecnica del Piano nazionale di assegnazione delle frequenze, elaborato dall'Agcom, e i conseguenti problemi con le emittenti locali, hanno dilatato i tempi e impedito sino ad oggi la convocazione dei tavoli tecnici regionali propedeutici alle relative delibere di pianificazione e all'assegnazione delle frequenze da parte del ministero. Il Piano, infatti, è stato approvato e pubblicato sul sito solo il 28 giugno 2010. Questo, assieme alle incertezze relative alla numerazione automatica dei canali – il regolamento è stato approvato dall'Autorità il 17 luglio s corso - hanno reso necessario, nel rispetto delle esigenze di tutti gli attori del processo (comprese le imprese della produzione e distribuzione degli apparati), il rinvio a una data che consentirà, in ogni caso, di ultimare il passaggio in tutte le aree in oggetto entro il 2011. Il Piano di assegnazione deciso dall'Agcom è stato fortemente contestato dalle emittenti televisive del Veneto, le quali hanno denunciato il rischio di restare senza frequenze, o con frequenze tali da pregiudicare la prosecuzione dell'attività. Alla protesta si è associato anche il presidente della Regione, Luca Zaia. Anche l'Ordine dei giornalisti del Veneto, nelle scorse settimane, ha scritto al viceministro Romani e all'Agcom sollecitando una revisione del Piano di assegnazione, al fine di salvaguardi l'emittenza locale della regione, e con essa il pluralismo dell'informazione. Soddisfazione per il rinvio è stata espressa dal capogruppo del Pdl in Regione Venet o, Dario Bond, mentre secondo i consiglieri regionali veneti del Pd, Sergio Reolon e Piero Ruzzante lo slittamento è di durata talmente breve che rischia di non consentire la soluzione dei problemi.

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