Tuning Scatto AA 400/410 How-To

Dopo aver elencato i Materiali necessari passiamo ora ad elencare le fasi di smontaggio dello scatto e le operazioni da compiere per lappare i piani Antagonisti

 

Esploso in formato .pdf della AA400 Classic

SMONTAGGIO

Iniziamo separando il calcio dalla carabina quindi, con la chiave allen della misura giusta togliamo la guardia, in questo caso una Beeman in ottone tenendola con un dito per evitare di perdere la molla che determina il peso di scatto

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Ecco la famosa molletta che metteremo all’interno di una scatoline insieme agli altri pezzi per evitare lo smarrimento, le viti della guardia invece possiamo rimetterle al loro posto non ci daranno nessun fastidio e eviteremo di perdere anche loro

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Fatto questo muniamoci di un cacciavite con un buon inserto, io utilizzo e preferisco i Bit della wurth, scegliamo un inserto della misura giusta per non rovinare il taglio della testa e togliamo le due viti che tengono ferma la cartella allo scatto, dopo aver tolto le viti e averle riposte nella scatolina insieme alla molla, solleviamo la cartella utilizzando lo stesso cacciavite stando attenti a non piegarla e ci troveremo con lo scatto aperto e pronti per operare sui piani antagonisti

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Non svitare la vite allen che trattiene la mollettina che permette il movimento di ritorno del pezzo che aggancia la massa battente, non serve e si rischia di perderla solamente quindi iniziamo a rimuovere la lama del grilletto e riporla nella scatolina insieme agli altri pezzi

molletta.jpgLama del GrillettoPezzi Riposti nella scatolina salvatutto

Muniamoci ora di un pennarello a punta fine e facendo lavorare lo scatto, iniziamo a segnare i punti dove agiremo con la lappattura dei piani, utile potrebbe essere anche un disegno a matita dove segnare l’area di lavoro ma cosi è più veloce.

Segnatura dei pianiSegnatura dei pianiPiani segnati per la lavorazione

Ecco una foto che mostra l’area dove andare a lavorare

Area interessata alla Lappatura dei piani di scatto

Prendiamo la Pinzetta a becco e iniziamo a rimuovere i componenti dello scatto uno ad uno, ricordandoci di riporli nella scatolina per evitare di essere smarriti, rimuoviamo prima l’ o-ring che tiene fermo il pezzo nel suo alberino e poi il pezzo stesso partendo dal più piccolo in basso, per semplicità ho preferito non smontare l’arma per rimuovere il piano di scatto che tiene ferma la massa battente in posizione di sparo, ma volendo lo potete fare anche se è possibile lucidarlo in sede con un pò di pazienza io personalmente non l’ho toccato.

O-ring primo Piano di scattoEstrazione del Primo Piano di ScattoPrimo piano di ScattoSecondo O-RingSecondo piano di scatto024.jpgTerzo O-ring027.jpgesploso.jpgpezzi_001.jpg

Terminate queste operazioni iniziamo con la scatola di scatto, come si può osservare nella prima foto i pezzi dello scatto lavorano a contatto con una superfice di alluminio e si possono notare le rigature e i segni lasciati dallo scorrere dei piani su di essa, versiamo un pò di benzina dello zippo in un recipiente ( barattolino di vetro ) e con un pennellino, rimuoviamo le tracce di lubrificante e lo sporco che si è accumulato all’interno della scatola di scatto, possiamo anche spruzzare la benzina sulla scatola, ma ricordiamoci di alzare il pezzo che aggancia la massa battente per pulire anche la superfice sotto di esso in maniera accurata.

Rigature della scatola di scattoBenzina e BarattolinoLavaggio a BenzinaPezzo AlzatoLa scatola di scatto Pulita

Adesso accantoniamo per un attimo la carabina e concentriamoci sul lavoro da effettuare, la cosa potrebbe risultare semplice, ma si deve stare molto attenti a conservare la “planarità” dei pezzi, per controllare il lavoro possiamo affidarci al nostro occhio o ricorrere al blu di prussia, come potete osservare dalla foto, si nota la rugosità delle superfici e le bave di troncaggio dall’alberino di fusione, noi dovremo eliminare quella rugosità e per far questo iniziamo a lavorare i pezzi con carta abrasiva partendo dal grid maggiore per arrivare alla più fina. La carta deve essere posta su un piano e bagnata di olio ( quello singer è il top ), controlliamo anche il lavoro con una lente di ingrandimento per riprendere eventuali mancanze di planarità dei pezzi, e purtroppo sui miei come mostro nella foto il difetto era molto grave.

Superfice Rugosa 2° pezzoSuperfice Rugosa 1° pezzoFinitura Grid 1200macro_sup1.jpgSgrosso Terminato

Terminata questa fase di preparazione del pezzo procediamo ancora ad un lavaggio dei pezzi per eliminare la limatura che si potrebbe essere annidata nei fori delle spinette e sul pezzo stesso ricorrendo ancora una volta al barattolino di vetro e alla Zippo, questo questo per evitare che la limatura stessa al passaggio del disco di feltro del dremel non vada a rigare il pezzo, vanificando cosi il nostro lavoro.

Una volta asciugati i pezzi li fisseremo o singolarmente o tutti e due insieme alla morsetta in polimeri e depositeremo su di essi una piccola quantità di retsul 622 che ricordo è una pasta abrasiva fine a base di acqua, usata per lappare le valvole e adattarle alle loro sedi, noi cmq la utilizzeremo senza diluirla prelevandola dal barattolo con l’aiuto di un cacciavitino o un bastoncino di legno, non appena la pasta si secca iniziamo a utilizzare il dremel ad un numero medio di giri per evitare di rimuovere troppo in fretta la pasta, questa operazione deve essere ripetuta almeno una 10ina di volte fino ad ottenere un risultato che reputiamo soddisfacente, come tutti i lavori di fino non si deve avere fretta nell’eseguirlo, ripetere più volte l’operazione porterà già ad un buon risultato finale come vedremo.

Pezzo in morsaRetsul 622 frescaRetsul 622 fresca

pasta_secca.jpgdremel_001.jpgdremel_002.jpgresult_001.jpg

Lo stesso trattamento lo riceveranno anche le punte delle viti che regolano il primo e il secondo tempo questa in primis è la più importante. Per compiere questa operazione dovremo munirci di una chiave allen da 1.5 e avvitare le viti fino a che non spuntino sufficentemente dalla lama, fissiamo la lama in morsa e compiamo la stessa operazione di sgrosso fatta in precedenza sui piani di scatto utilizzando sempre la retsul 622

Lama del Grilletto e retsullama_001.jpg

Terminata anche questa parte diciamo “preparatoria” passiamo ora alla lappatura vera e propria dei pezzi, per questa operazione useremo la Iosso una pasta lappante molto fine prodotta in america e consigliata da molti campioni di Bench Rest anche per la lappatura della canna delle armi da fuoco, è di consistenza molto liquida e di colore Rosa, ricordatevi che contiene anche ammoniaca, quindi per le persone allergiche a questo componente chimico, si consiglia l’uso di guanti in lattice.

Prendiamo un bicchiere di carta o un altro contenitore e versiamo dentro la Iosso dopo aver agitato un pò il tubetto per far legare i componenti, anche in questo caso dopo averla depositata sul pezzo dovremmo aspettare che si sia raffermata un pò prima di utilizzare il disco di feltro del Dremel, la velocità anche qui deve essere non troppo alta ma neanche troppo bassa per lucidare al meglio i pezzi.

iosso_000.jpgiosso_001.jpgiosso_002.jpg

Se tutte le operazioni illustrate sono state effettuate nella maniera migliore il risultato che avrete sotto gli occhi sarà quello di aver ottenuto delle superfici completamente a specchio, quindi attriti ridotti al minimo e nessun impuntamento dello scatto classico di questa arma, ovvio non si arriverà ad avere lo scatto della HW 100 ma la situazione migliorerà di certo

Ecco il risultato finale

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Iniziamo a riassemblare lo scatto e per renderlo ancora più fluido utilizziamo un olio speciale per lubrificare i perni e le asole dei piani di scatto, personalmente uso un olio della Trinity in vendita nei negozi di modellismo dinamico, ma anche la Kyosho e la Tamiya hanno prodotti altrettanto validi in catalogo, non utilizzate olii che permetterebbero alla polvere di addensarsi, questa è una delle particolarità di questi prodotti usati per lubrificare le parti in movimento della automobiline RC

Depositiano una goccia di olio su ogni alberino di supporto dei piani e sulla porzione della scatola di scatto dove essi scorrono e inseriamo il pezzo, poi depositiamo una goccia dentro l’asoletta del pezzo e rimettiamo gli o-ring

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Quindi prendiamo la cartella e la rimettiamo al suo posto senza stringere troppo le viti, ed evitare cosi pressione sugli o-ring che non permetterebbero allo scatto di muoversi liberamente, inseriamo la molletta e rimettiamo al suo posto la guardia, quindi regoliamo di nuovo il primo e il secondo tempo dello scatto e il suo peso mediante le viti poste sotto la lama e sulla guardia adesso il lavoro può considerarsi concluso, e siamo pronti per gustarci il nuovo scatto che vi assicuro non somiglierà più a quello di prima.

 

 

Disclaimer

Se sei un Nottolo o non sei in grado di fare una manutenzione ad un’arma non continuare nella lettura, lavorare sullo scatto di un arma senza cognizione di causa potrebbe essere pericoloso per te e per altre persone Grazie

Lo scrivente non si assume responsabilità per Danni a persone o Cose derivati dalla cattiva esecuzione di quanto scritto in questo articolo, e ricorda inoltre che questo intervento invalida la garanzia fornita dalla casa

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Roberto Vagli ©

 

 

 

 

 

 

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