16 aprile 2024

A PROPOSITO DI LIBERTA' DI PENSIERO


Foto di https://twitter.com/AliAbunimah

13 aprile 2024 Post Potere al Popolo



Questa è l'Università Federico II oggi. Più di cinquecento persone: il Rettore, docenti, ricercatori, personale tecnico-amministrativo, studenti e studentesse. Questa mattina ha avuto luogo uno dei momenti più alti di dibattito democratico nelle nostre università.
Quasi quattro ore di interventi, di botta e risposta, di argomentazioni e riflessioni. Con al centro il tema delle collaborazioni tra università italiane e israeliane, il ruolo delle nostre istituzioni nel genocidio che Israele sta consumando a Gaza, ma anche lo stato della democrazia nel nostro paese, che il governo vorrebbe oscurare a colpi di manganello e criminalizzazione mediatica.
Studenti e studentesse hanno ottenuto dal rettore Lorito che nel prossimo Senato accademico del 24 aprile venga discussa in presenza di una delegazione, un documento redatto dagli studenti che chiede la rescissione delle convenzioni esistenti tra l’ateneo napoletano e le università israeliane. Altro risultato: la promessa di dimissioni del Rettore Lorito dalla fondazione Med-Or, anello di congiunzione tra la ricerca accademica e l'undicesima industria italiana di armi al mondo, la Leonardo.
Tutto ciò è stato possibile non per la buona volontà del Rettore, ma grazie all'occupazione del rettorato da parte della comunità studentesca. Ci hanno ripetuto fino allo sfinimento che gli studenti pro Palestina sono dei violenti, degli antidemocratici, addirittura degli antisemiti, scomodando persino Mattarella in occasione della contestazione all'iniziativa a numero chiuso con il direttore di Repubblica Maurizio Molinari. Ebbene, mentre Molinari è stato sfiduciato per un episodio di censura dalla sua stessa redazione, gli studenti hanno prodotto un importante momento di democrazia.
Quella democrazia di cui si riempiono la bocca Governo e opposizione che in 6 mesi non hanno saputo fare niente di concreto per aprire un dibattito nel paese contro un genocidio in corso.
Gli studenti hanno dimostrato che la democrazia non è una parola vuota. È un fenomeno concreto, che si difende anche con la lotta, con le manifestazioni e le azioni di questi mesi, spesso nel silenzio della stessa "opposizione parlamentare", legata a doppio filo a Israele. E hanno dimostrato che chi si straccia le vesti in nome della democrazia, chiedendo nuove norme liberticide della liberta di espressione e di dissenso, è il suo vero, primo nemico.

"Berlino. La polizia interrompe il congresso sulla Palestina"

     13.04.24 - Redazione Italia

Dopo settimane di martellante campagna terroristica da parte dei media e della politica tedesca contro un incontro definito “intollerabile” dal sindaco di Berlino, il congresso di tre giorni organizzato per discutere del massacro in corso a Gaza e del ruolo tedesco nel supportarlo è stato bloccato e vietato dalla polizia dopo pochi minuti dall’inizio del secondo intervento. Udi Raz, ebreo tedesco portavoce di Jewish Voice for Peace in Germania, è stato arrestato. La polizia ha tagliato l’elettricità alla sala e ha avvisato partecipanti, organizzatori e speakers che sarebbero stati perseguiti legalmente. Definiti “odiatori di Israele”, non si trattava certo di facinorosi o antisemiti, ma di noti professori universitari, politici, medici, scrittori e ricercatori.  Due di loro non hanno potuto nemmeno entrare nel Paese: il governo tedesco ha infatti notificato a Yanis Varoufakis il divieto di ingresso in Germania e persino di parlare in collegamento. Il medico chirurgo palestinese e rettore dell’Università di Glasgow Ghassan Abu Sitta, che per 43 giorni ha prestato soccorso a Gaza con Medici Senza Frontiere, è stato fermato all’aeroporto di Berlino e letteralmente deportato. La polizia ha arrestato anche dei cittadini che protestavano per il trattamento a lui riservato e gli ha proibito di tornare all’aeroporto per un anno. Il senso di colpa per la Shoah e la cieca difesa di Israele stanno portando la Germania a livelli di intolleranza indegni di uno Stato in teoria democratico.

                                                         
"Un’università tedesca ritira l’offerta di lavoro a un’ebrea americana per una lettera pro-palestinese"
 Apr 11, 2024 | Notizie di Kate Connolly, The Guardian,

Un’portante filosofa ebrea americana è stata esclusa da una prestigiosa cattedra all’Università di Colonia dopo aver firmato una lettera in cui esprimeva solidarietà ai palestinesi e condannava le uccisioni compiute dalle forze israeliane a Gaza.

15 aprile 2024

INIZIATIVE IN SOLIDARIETA' CON IL POPOLO PALESTINESE

  

                                                                                 

  

                                                                                              




MESTRE 


08 aprile 2024

Anatomia di un genocidio

 Apr 2, 2024 | Notizie   di Francesca Albanese,

UN Human Rights Council, 25 marzo 2024, "Anatomia di un genocidio"  

Relazione della relatrice speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967, Francesca Albanese*
Sommario
Dopo cinque mesi di operazioni militari, Israele ha distrutto Gaza. Oltre 30.000 palestinesi sono stati uccisi, tra cui più di 13.000 bambini. Più di 12.000 morti e 71.000 feriti, molti con mutilazioni che cambiano la vita. Il settanta per cento delle aree residenziali sono state distrutte. L'ottanta per cento dell'intera popolazione è stato sfollato con la forza. Migliaia di famiglie hanno perso i propri cari o sono stati spazzati via. Molti non potevano seppellire e piangere i loro parenti, costretti invece a lasciare i loro corpi in decomposizione nelle case, in strada o sotto le macerie. Migliaia di persone sono state detenute e sistematicamente sottoposte a trattamenti inumani e degradanti. L'incalcolabile trauma collettivo sarà sperimentato per le generazioni a venire. Analizzando i modelli di violenza e le politiche di Israele nel suo attacco a Gaza, questa relazione conclude che vi sono ragionevoli motivi per credere che la soglia che indica la commissione di genocidio di Israele sia soddisfatta. Una delle scoperte chiave è che la leadership esecutiva e militare di Israele e i soldati hanno intenzionalmente distorto i principi jus in bello, sovvertendo le loro funzioni protettive, nel tentativo di legittimare la violenza genocida contro il popolo palestinese. *
La presente relazione è stata presentata ai servizi della conferenza per l'elaborazione dopo la scadenza in modo da includere le informazioni più recenti.

La relazione completa si può consultare al link
https://www.assopacepalestina.org/2024/04/02/anatomia-di-un-genocidio/  

28 marzo 2024

Onu: cessate il fuoco. Passa la risoluzione con l’astensione Usa - ma .........................................

                               

Folla sugli aiuti umanitari lanciati dal cielo a Gaza 
Ap/Mahmoud Iss  – Ap/Mahmoud Iss

IL VETO STRAPPATO. Netanyahu cancella la visita di una delegazione israeliana a Washington. Guterres: «Un fallimento sarebbe imperdonabile»

«È una giornata storica», così i 10 membri non permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu hanno commentato il passaggio della risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza, e arrivata dopo mesi di veti incrociati di Stati uniti, Russia e Cina. Il risultato è arrivato dopo quattro tentativi, e ha ottenuto 14 voti a favore inclusi quelli della Russia e della Cina, nessun veto, e una sola astensione, arrivata dagli Usa – che non però consente comunque alla risoluzione di procedere.

INIZIATIVE IN SOLIDARIETA' CON IL POPOLO PALESTINESE