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Romney vende azioni 'scomode', patrimonio 250 mln

Jeb Bush dice no alla possibile vicepresidenza e candida Rubio

03 giugno, 21:22
Romney Romney
Romney vende azioni 'scomode', patrimonio 250 mln

NEW YORK - Nonostante l'anno scorso abbia liquidato un numero importante di azioni del suo portafoglio investimenti, la fortuna personale del candidato repubblicano alla Casa Bianca, Mitt Romney, si attesta ancora intorno ai 250 milioni di dollari. A rivelarlo è un rapporto finanziario rilasciato ieri dai responsabili della sua campagna elettorale.

Del pacchetto di azioni vendute dall'ex Governatore del Massachusetts fanno parte partecipazioni in aziende come Boeing, Pepsico e Volkswagen - secondo quanto riportano i media americani - ma anche anche società come Komatsu e Schlumberger (spesso in affari con l'Iran), Fresenius Medical Care (società di ricerca tedesca che ha svolto diverse ricerche sulle cellule staminali) e imprese con sede in Cina, come Hang Lung e ancora la Komatsu. Si tratta di realtà imprenditoriali - commentano alcuni osservatori - che in diversi casi appaiono contrastanti con le posizioni elettorali assunte da Romney.

Il portavoce della campagna del candidato repubblicano, Andrea Saul, tuttavia ha sottolineato che questi investimenti fanno parte di un 'blind trust' gestito da un avvocato di Boston e che l'ex Governatore non ha alcun coinvolgimento diretto nel patrimonio investito. Già durante la sua prima corsa presidenziale nel 2007, il candidato repubblicano aveva assicurato i critici che il suo portafoglio azionario non sarebbe stato in contrasto con le posizioni tenute dal partito in campagna elettorale. Ma il nuovo rapporto rivela che Romney ha conservato titoli considerati 'scomodi' ben oltre il 2007.

JEB BUSH DICE NO A VICEPRESIDENZA E 'CANDIDA' RUBIO - Il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Mitt Romney, potrebbe presto decidere chi sarà il suo vice se verrà eletto presidente. Forse prima dell'estate, rompendo così una tradizione secondo cui l'indicazione dovrebbe avvenire nel corso della Convention.

Ma l'ex governatore della Florida, Jeb Bush, sembra sfilarsi definitivamente dalla corsa: "Non sarò un candidato alla vicepresidenza", ha ribadito il fratello mionore dell'ex presidente George W. Bush. Questa volta Jeb sembra categorico.

"Non so quante volte devo ripetervelo - ha detto ai reporter - non sono un candidato e non è una cosa che succederà e non mi verrà chiesto". Eppure lo scorso mese di aprile, Bush junior in un'intervista aveva detto che avrebbe considerato la vice presidenza, pur specufivando di non sapere se un'eventuale scelta sarebbe stata la cosa giusta per lui. Bush è stato molto popolare durante i suoi due mandati da governatore in Florida, ed era tenuto in alta considerazione soprattutto dalla comunità dagli ispanici, un gruppo che sia i democratici sia i repubblicani corteggiano in vista delle prossime elezione presidenziali.

Per questo - secondo molti osservatori - Jeb avrebbe potuto aiutare Romney a intercettare molti dei voti nel 'Sunshine State', da sempre uno dei più incerti. L'ex governatore della Florida ha tuttavia un'idea di chi dovrebbe essere in ticket con Romney: il senatore della Florida Marco Rubio: "Sarebbe lui la mia scelta - ha affermato - perchgé Marco porterebbe un'energia incredibile. E' un mio amico e penso che sia una persona straordinaria".

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