Bologna, 13 settembre 2011 - SOVRAFFOLLAMENTO al canile di Sasso Marconi «Se continuano gli abbandoni saremo costretti a consegnarli agli accalappiacani». Lo affermano i volontari dell’associazione animalista ‘Il Vagabondo’, responsabili del Canile di Sasso Marconi. «Qui a Sasso Marconi la situazione è molto diversa rispetto a Marzabotto — dice Anna Fiorani, vice-presidente del canile — da tempo alcuni ‘staffettisti’ hanno avviato trasferimenti di animali, probabilmente dal Sud, per affidarli o venderli nel bolognese, ma costantemente quelli che restano invenduti vengono abbandonati di fronte all’ingresso del nostro canile». Una situazione molto difficile da gestire per i volontari del ‘Vagabondo’ che, solo nei primi giorni di settembre, hanno dovuto trovare un posto per ben sette nuovi cani abbandonati, quattro cuccioli e tre adulti. La volontaria Alessandra Tozzola mentre ci mostra uno degli ultimi arrivati, con grande rammarico afferma: «Se riceveremo altri animali non saremo più in grado di aiutarli e per forze maggiori saremo costretti a consegnarli agli accalappiacani. E’ diventato un lavoro insostenibile sia dal profilo lavorativo che da quello economico».

DELLO STESSO parere anche Sonia Allori che dice: «Siamo animalisti e ci mettiamo tutte le nostre forze e il nostro tempo per cercare di aiutare gli animali in difficoltà, ma questi continui abbandoni stanno degenerando la situazione, ormai diventata ingestibile». Per concludere i volontari dell’associazione ‘Il Vagabondo’ hanno lanciato un appello a tutti gli ‘staffettisti’: «Evitate di venire nel canile fingendovi di essere interessati ad adottare un cucciolo, quando in realtà desiderate esclusivamente avere informazioni sui cani trasportati. Vi consigliamo di provare a venire a lavorare nel canile per rendervi conto di quanto sia difficile il percorso di reinserimento degli animali abbandonati».
I volontari del ‘Vagabondo’ da tempo operano sul territorio e si occupano di gestire il ricovero e la cura dei cani abbandonati, trovando loro una nuova collocazione all’interno di un nucleo famigliare. Presso il canile, dispongono di numerosi box in grado di contenere cani di taglia e aggressività differenti, e della presenza di educatori cinofili e veterinari.