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PER GUIDO

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Speravamo ostinatamente che ce la facesse, che riuscisse a superare quest’ultimo attacco della malattia, così come aveva fatto già altre volte, che potessimo ancora vederlo con la sua inseparabile macchina fotografica per documentare i nostri momenti, la nostra vita, le nostre iniziative. E invece stavolta non ce l’ha fatta. Qualche giorno fa, andando a trovarlo all’ospedale gli dicevo proprio questo: “Smuoviti da questo letto, perché dobbiamo organizzare il 9 maggio, l’anniversario di Peppino”. L’ho colto nel vivo: ha cercato di balbettare qualcosa, mi ha tenuto stretta la mano per alcuni minuti ed ho sentito in quella stretta, nello stesso tempo, la disperata voglia di rimanere arroccato alla vita e il dolore, la coscienza precisa del sentirsi venir meno, di essere arrivato alla fine della sua storia. Che è una storia lontana, sin da quando, negli anni 70, esponeva in piazza, in alcuni tabelloni, con le foto della speculazione edilizia a Calarossa, incurante del fatto che, tra le persone sotto accusa, poteva esserci anche suo padre. Quella della rottura familiare non è stata una caratteristica solo di Peppino Impastato, ma di gran parte della nostra generazione, che si è trovata a vivere valori diversi da quelli ereditati dai nostri padri.  Guido diede il suo contributo al Circolo OM, un’esperienza che cercò di avvicinare al teatro, soprattutto al teatro politico, i giovani di Terrasini, e poi fu uno di coloro che parteciparono alla nascita e alle attività di Radio Aut assieme a Peppino Impastato e ai suoi compagni. Appartengono a Guido le poche fotografie scattate a Peppino dentro la Radio e, in una di esse Guido e Peppino sono insieme, quasi  in un confronto tra le loro solitudini. Da allora non ha mai smesso di dare un contributo e di mettere il suo impegno al servizio del cambiamento della sua terra, come quando, con la sua partecipazione, assieme a quella di suo fratello Ambrogio, al Gruppo Verde di Terrasini, riuscimmo a mettere in crisi l’intero sistema di potere terrasinese, sino a farlo  dimettere in blocco.  Se fosse vissuto in un altro ambiente avrebbe avuto ben altre possibilità per mettere a frutto le sue grandi capacità di fotografo: alcune sue immagini che si possono trovare sul sito “Colori di Sicilia”, e non solo quelle su Terrasini, costituiscono una preziosa documentazione di angoli, gente, momenti di tutto quello che appartiene alla nostra gente e che spesso, con il tempo, rischia di perdersi nella memoria: Guido ha saputo salvare queste immagini. E appartiene a Guido la creazione e la gestione del sito www.peppinoimpastato.com, che per più di un decennio è stato il punto di riferimento, d’informazione, di contatto di tutto quello che  si organizzava o si pensava negli ambienti della sinistra alternativa, soprattutto nei confronti di tutti quei giovani che hanno visto in Peppino un punto di riferimento. E’ un’attività che Guido ha portato avanti con ostinazione, fermo nel suo proposito di andare oltre le divisioni che ci hanno caratterizzato: “Io sto con chi lavora”, diceva sempre, rifiutando di schierarsi e partecipando alle iniziative in nome di Peppino, indipendentemente da dove provenissero. Negli ultimi anni abbiamo portato avanti assieme un progetto di recupero della memoria di Peppino attraverso la sbobinatura, che Guido ha condotto puntigliosamente, e la pubblicazione delle trasmissioni di Radio Aut, di cui sono usciti due volumi e di altri piccoli libri  di documentazione fotografica, come “Tre anni con Peppino”. Attualmente stava sbobinando le ultime trasmissioni di Radio Aut “La Stangata”. Guido è stato anche il creatore e il direttore della collana “Fiori di campo”, dell’editore Ottavio Navarra, con cui abbiamo pubblicato le poesie di Peppino, un Tributo a Felicia e un  prezioso documento sul progetto di creazione della Radio Dei poveri Cristi di Danilo Dolci del 1970. Siamo stati fortunati a conoscere quest’uomo  di una sensibilità eccezionale, di una dolcezza incredibile, di una coerenza lineare e limpida, di una professionalità e di una tecnica che appartiene solo ai maestri dell’immagine.  Forse la vita non gli ha dato tutto lo spazio che egli meritava, ma noi che gli siamo stati vicini sappiamo chi era e cosa valeva.  Speriamo che il suo immenso patrimonio fotografico da lui raccolto non vada disperso, ma, come avrebbe voluto Guido, messo a disposizione della comunità e utilizzato come documento e momento storico. Voglio ricordarlo con un suo appunto che, qualche giorno dopo la morte di Peppino egli ci fece trovare alla radio e che è un’autentica poesia, forse la sola che egli ha scritto.  

 

SIAMO NOI CHE MORIAMO

 

 

Peppino, ti ricordi quando mi hai aiutato a fare

la trasmissione su Fausto e Iaio?

Tu sapevi usare sempre le parole giuste

per ricordare che il potere ha già fatto molti morti.

Hai pure voluto ricordare l’anniversario di Pinelli,

di Sacco e Vanzetti,

hai sempre pensato a Francesco,

a Walter, a Giorgiana, a Mauro

e a tutti gli altri compagni morti di Stato.

Ora ti aspetto per pensare anche a te,

perché non è vero che sei vivo,

ma siamo noi che moriamo sempre più,

dopo le vostre morti.

 

Guido Orlando, Terrasini  1978   

(Salvo Vitale)

 

( 23 febbraio 2012 )



Ci sono 6 commenti sulla notizia
Giuseppe Ruffino: 23/02/2012 15:02:56
Grazie Salvo Rispondi a questo messaggio
Caro Salvo, non è facile in momenti come questi trovare la forza per scrivere. Tu lo hai saputo fare in modo egregio, circoscrivendo il meglio come quando scrivi che "siamo stati fortunati a conoscere quest’uomo di una sensibilità eccezionale, di una dolcezza incredibile, di una coerenza lineare e limpida ...". E ancora: "Forse la vita non gli ha dato tutto lo spazio che egli meritava, ma noi che gli siamo stati vicini sappiamo chi era e cosa valeva ...". Ecco, proprio ed essenzialmente questo era Guido! Grazie Salvo.
Antonio Riccobono: 23/02/2012 16:12:30
Ciao Guido Rispondi a questo messaggio
Grazie Salvo per aver pubblicato questo personale, ma anche pubblico saluto, per aver lasciato una fotografia a parole di Guido. Persona veramente genuina, sensibile, molto riservato e timido, ma anche molto caparbio. Di Guido ricordo quanto si è sudato per fargli rilasciare una sua dichiarazione per il documentario che è stato fatto da Michele Truglio su Peppino ed i Compagni. Ricordo molto quelle sue immagini, con uno sguardo impaurito dalla telecamera, ma con parole molto toccanti. Ed è proprio con la sua fotocamera in mano, come hai detto tu, che voglio ricordarlo. Un saluto, ma non un addio, a te Guido. A.R.
Peppe Ciuffo: 23/02/2012 16:51:12
... Rispondi a questo messaggio
Grazie Salvo . E un dolce abbraccio a Guido . Non sono bravo con la retorica e non trovo mai le parole giuste per queste occasioni . La cosa che egoisticamente mi conforta è quella di averlo visto l'ultima volta , alla mostra di Danila a Casa Badalamenti e averlo riabbracciato .Nelle ultime due assemblee fatte insieme qualche anno fa, ci eravamo mandati in culo a vicenda . Ma quando ci siamo incontrati abbiamo cominciato a scherzare come ai vecchi tempi , come quando prendevamo per il culo Papetti o Elio Teresi . Ci siamo fatti due risate . Mi raccontava ,ironizzando ,che prendeva morfina dopo una vita di lotte contro le droghe pesanti . eh eh Mi tremano gli occhi solo a pensare alla tranquillità che aveva in volto , nonostante fosse molto provato dalla malattia . Ciao Guido ti voglio bene !
pietro viviano: 23/02/2012 20:46:35
Ciao Guido .... Rispondi a questo messaggio
Guido anche tu??? Siamo noi che moriamo ogni giorno.....bella poesia Salvo un bel modo per ricordare uno dei grandi artisti che Terrasini forse non ha saputo concretamente apprezzare durante la sua vita..... Lo ricorderò attraverso le sue foto,per quel suo vivere in maniera alternativa,per quel suo modo di fotografare la realtà con la sensibilità di un vero artista. Ciao Guido
pietro viviano: 23/02/2012 20:49:28
Ciao Guido .... Rispondi a questo messaggio
Guido anche tu??? Siamo noi che moriamo ogni giorno.....bella poesia Salvo un bel modo per ricordare uno dei grandi artisti che Terrasini forse non ha saputo concretamente apprezzare durante la sua vita..... Lo ricorderò attraverso le sue foto,per quel suo vivere in maniera alternativa,per quel suo modo di fotografare la realtà con la sensibilità di un vero artista. Ciao Guido
sebastiano villafranca tirrena (prov.messina): 25/02/2012 21:06:37
PER GUIGO ORLANDO Rispondi a questo messaggio
GRAZIE SALVO PER AVER FATTO QUEST'ARTICOLO SU GUIDO RICORDANDO UNA SUA POESIA STASERA QUANDO HO LETTO QUESTA TRAGICA NOTIZIA HO PIANTO E CONTINUO A FARLO NON ME NE VERGOGNO ANCHE SE HO 50 ANNI ,PIANGO PERCHE' HO PERSO UN COMPAGNO ED AMICO VERO CARO SALVO LO RICORDERO' PER SEMPRE CON LA SUA FANTASTICA MACCHINA FOTOGRAFICA CON LA SUA GRANDE UMANITA' CON IL GRANDE SORRISO MALGRADO LA MALATTIA NON LO ABBANDONAVA FINO AL TRAGICO EPILOGO MA PER ME CARO GUIDO NON VOGLIO SALUTARTI CON UN ADDIO MA SOLTANTO CON UN ABBRACCIO IMMENSO ED UN CIAO MI RICODERO' PER SEMPRE DI TE ED IL 9 MAGGIO DI OGNI ANNO SARA' ANCHE LA TUA FESTA COSI' COME LO PER PEPPINO E SUA MADRE FELICIA,CIAO GUIDO SPERO CHE UN GIORNO QUANDO PURE IO SARO' DOVE SEI TU ADESSO SPERO DI INCONTRARTI E RIABBRACCIARTI,CIAO GUIDO,GRAZIE SALVO