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AAROI Sardegna

AIMOS

Insieme Contro il Dolore

 

 

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  2009     - 2008  - 2007 2006
 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 30 del 08-12-23

Nessun calo dei trapianti

 

Nessun calo dei trapianti

"Negli ultimi mesi abbiamo avuto più donatori d'organo rispetto a quelli precedenti. Insomma, dopo l'articolo pubblicato a settembre dall'Osservatore Romano non abbiamo affatto registrato una frenata". Lo dice il direttore del Centro nazionale trapianti, Alessandro Nanni Costa, che già a 'Econews' aveva criticato il contenuto di un articolo pubblicato ieri. "Ci sono una serie di informazioni non esatte nell'articolo di oggi (ieri ndr) su 'La Repubblica'. Non credo che la posizione dell'Osservatore Romano abbia creato danno. Ce lo dicono i numeri: la donazione è costante. Certo l'opposizione esiste, ed è un problema reale. A fronte di un notevole aumento delle segnalazioni, infatti, dobbiamo constatare nell'ultimo anno una crescita del 'no' a donare organi". I dati però parlano chiaro. "La proiezione per il 2008 ci permette di dire che il numero dei donatori i cui organi sono stati portati in sala operatoria è leggermente cresciuto. Abbiamo avuto più donatori segnalati, praticamente un record: 40 per milione. Ma anche qualche opposizione in più, così alla fine il numero dei donatori portati in sala operatoria è solo leggermente aumentato". Un altro problema per i trapianti è anche il fatto che ci sono sempre più donatori anziani, che hanno un grado di idoneità degli organi un po' inferiore. "Questo vuol dire meno organi disponibili", precisa l'esperto. Insomma, la situazione è di "sostanziale di stabilità, con un aumento dei donatori segnalati, quelli cioè per i quali è stato terminato l'accertamento di morte cerebrale. Dunque i rianimatori stanno lavorando di più. Ma sono aumentate le opposizioni", pur "con una limitata perdita di organi: parliamo del 3-4 per cento. Dobbiamo analizzare il fenomeno tenendo bene in mente i 9.500 pazienti in attesa di un organo. Insomma, dobbiamo aumentare il numero dei trapianti. Non voglio infatti difendere una situazione di stabilità che è insufficiente per i pazienti in attesa di trapianto", conclude Nanni Costa. (DoctorNews) 

 

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 29 del 08-12-06

22.500 firme per la libertà di cura

 

22.500 firme per la libertà di cura

Sta riscuotendo molta attenzione l'appello in favore della libertà di cura promosso da Ignazio Marino, presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul Ssn del Senato. In soli tre giorni oltre 22.500 persone hanno sottoscritto il documento: cittadini comuni, ma anche tante le personalità della società civile che hanno voluto comparire tra i primi firmatari. "L'obiettivo dell'appello - commenta Marino - è raccogliere quante più adesioni possibili per sensibilizzare il Parlamento che si appresta a discutere e votare una legge sulle dichiarazioni di fine vita. Su temi tanto delicati è fondamentale che si tenga conto delle opinioni di tutti e di tutti i diversi orientamenti espressi dalla società". Sino a fine gennaio sarà possibile sottoscrivere l'appello sul sito www.appellotestamentobiologico.it e in occasione di dibattiti pubblici sul tema. Hanno già firmato Rita Levi Montalcini, Eugenio Scalfari, Giuliano Amato, Guglielmo Epifani, Stefano Rodotà, Silvio Garattini, Marcello Lippi, Luciana Littizzetto e Maurizio Costanzo. Quest'ultimo sostiene che "non potendo decidere la nostra nascita abbiamo il diritto di 'gestire' la nostra morte, evitando accanimenti terapeutici. Il cittadino deve essere libero di decidere sulla propria salute e quindi sulle proprie cure". Una battaglia sposata anche dal teologo Vito Mancuso, che aderisce "perché credo che la vita umana è sacra e che la sua espressione più alta è la libertà" (Doctor News). 

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 28 del 08-11-05

APPLICAZIONE cONTRATTO

 

L’Aaroi ha chiesto l’applicazione del nuovo contratto in data 27/10 e ieri ha avuto assicurazioni dall’Assessorato alla Sanità che verrà applicato entro trenta giorni.

 

In G.U. il nuovo contratto Riguarda il periodo che va dal primo gennaio 2006 al 31 dicembre 2009 per la parte normativa, ed è valido dal primo gennaio 2006 fino al 31 dicembre 2007 per la parte economica

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 3 novembre il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro della dirigenza medico-veterinaria del Ssn, dopo l'accordo sottoscritto il 17 ottobre scorso dai sindacati di categoria e dall'Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni). Il contratto riguarda il periodo che va dal primo gennaio 2006 al 31 dicembre 2009 per la parte normativa, ed è valido dal primo gennaio 2006 fino al 31 dicembre 2007 per la parte economica. "Gli effetti giuridici - si legge all'articolo 2 del contratto pubblicato in Gazzetta - decorrono dal giorno successivo alla data di stipulazione, salvo diversa prescrizione, e i contenuti economici e normativi sono applicati dalle aziende ed enti destinatari entro trenta giorni dalla data di stipulazione". Le parti hanno inoltre stabilito che, "alla scadenza, il contratto si rinnova tacitamente di anno in anno qualora non ne sia data disdetta da una delle parti con lettera raccomandata almeno tre mesi prima di ogni singola scadenza. In caso di disdetta, le disposizioni contrattuali rimangono in vigore fino a quando non siano sostituite dal successivo contratto collettivo". Oltre a quello dei medici, è pubblicato in Gazzetta Ufficiale anche il contratto collettivo nazionale di lavoro del personale della dirigenza sanitaria, professionale, tecnico e amministrativa del Servizio sanitario nazionale. Accordo anche questo siglato il 17 ottobre, e relativo al quadriennio normativo 2006-2009 e al biennio economico 2006-2007. 

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 27 del 08-11-03

TAR Umbria - Perugia- La specializzazione non fa anzianità

 

TAR Umbria - Perugia

La specializzazione non fa anzianità

Il rapporto tra medico specializzando e Scuola di specializzazione, anche se espressamente qualificato come "contratto di formazione lavoro" non può essere ricondotto alla figura tipica del contratto di formazione lavoro e ciò in quanto le attività pratiche svolte dal medico specializzando iscritto ad una scuola di specializzazione universitaria sono un'occasione di perfezionamento e approfondimento della preparazione professionale rientranti nei doveri propri dell'iscritto, con la conseguenza che dal loro svolgimento non nasce alcun onere di retribuzione da parte dell'università, né è configurabile alcun rapporto di pubblico impiego, nemmeno in via di fatto. (Avv. Ennio Grassini -www.dirittosanitario.net)

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 26 del 08-10-29

Sentenza della cassazione relativa al diritto di rifiuto della trasfusione dei pazienti " testimoni di Geova

 

Sentenza della cassazione relativa al diritto di rifiuto della trasfusione dei pazienti " testimoni di Geova

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 25 del 08-10-28

RIFIUTO E RINUNCIA CONSAPEVOLE AL TRATTAMENTO SANITARIO

 

"RIFIUTO E RINUNCIA CONSAPEVOLE AL TRATTAMENTO SANITARIO NELLA RELAZIONE PAZIENTE-MEDICO

Parere del Comitato Nazionale per la Bioetica del 24 ottobre 2008

Il Comitato Nazionale per la Bioetica nella seduta plenaria odierna ha

approvato con la sola astensione di tre membri il parere "Rifiuto e rinuncia consapevole al trattamento sanitario nella relazione paziente-medico", curato dai prof. Stefano Canestrari, prof. Lorenzo d'Avack e prof.ssa Laura Palazzani. A fronte di una ampia casistica in merito al tema trattato, il CNB ha ritenuto opportuno affrontare la questione del rifiuto (richiesta di non inizio) e della rinuncia (richiesta di sospensione) di trattamenti sanitari salva-vita da parte del paziente cosciente e capace di intendere e di volere, adeguatamente informato sulle terapie, in grado dì manifestare in modo attuale la propria volontà. Non si è, di contro, tenuto conto di situazioni che possono riguardare pazienti incapaci di esprimere una scelta consapevole e giuridicamente rilevante (minori, malati di mente, pazienti in stato vegetativo persìstente, ecc). Nell'ambito della situazione esaminata è stato opportuno differenziare, poi, la posizione del paziente autonomo in grado di sottrarsi alla terapia indesiderata senza coinvolgere terzi da quella del paziente che si trova in condizioni di dipendenza tali da rendere necessario l'intervento del medico.

All'interno del presente Comitato sono emerse diverse opinioni, sia a livello bioetico che biogiuridico, alcune divergenti altre condivise.

- Per quanto concerne il rifiuto o la rinuncia alle terapie c.d. salva-vita, alcuni membri si richiamano al principio secondo cui la vita umana costituisce un bene indisponibile, da tutelare e preservare sempre, garantendo adeguate cure mediche.

Ritengono, pertanto, che il paziente in condizione di autonomia, pur avendo la legittimità che gli proviene dal diritto di rifiutare le cure (non essendo il trattamento sanitario coercibile), abbia l'obbligo morale di vivere, avendo una responsabilità verso sé e la società. In caso di dipendenza, per la stessa ragione morale, ma anche per altre più propriamente giuridiche che richiamano l'art. 32, co. 1 della Carta cost.; l'art. 5 e.e. e gli artt. 579-580 c.p., non è ritenuta ammissibile la rinuncia di terapie da parte di un paziente in condìzione dì dipendenza, che si traduce nella richiesta al medico di svolgere una attività emissiva o commissiva che lo conduca alla morte.

- Diversa la posizione di altri membri che considerano la vita come un bene senza dubbio primario e meritevole della massima tutela ma non per questo assoggettato ad un regime di assoluta indisponibilità, dovendosi tenere in considerazione il valore che il singolo vi attribuisce, alla luce dei principi e delle scelte morali che riflettono il senso che ognuno conferisce alla propria esistenza. Pertanto, in nome del principio del consenso/dissenso informato del paziente e della prevalenza nell'ambito del rapporto con il medico o con l'equipe medica, ritengono che sia moralmente e giuridicamente giustificabile la richiesta di rifiuto o di rinuncia al trattamento sanitario da parte di un paziente sia autonomo che in situazione di dipendenza. Nel formulare la loro posizione hanno tenuto anche conto della lettura in chiave personalista della Carta costituzionale (artt. 13 e 32, co. 2) e dell'ordinamento giuridico che, è stato sottolineato, deve ricevere una interpretazione costituzionalmente orientata.

- Malgrado quelle divergenze, il Comitato è pervenuto alla formulazione di alcuni principi prevalentemente condivisi, che possono essere così sintetizzati.

1) II medico è destinatario di un fondamentale dovere di garanzia nei confronti del paziente, e deve sempre agire previo consenso di quest'ultimo rispetto al trattamento da attivare o attivato.

2) Fra i doveri etici, giuridici e professionali del medico rientra anche la necessità che la formale acquisizione del consenso non si risolva in uno sbrigativo adempimento burocratico, ma sia preceduta da un'adeguata fase di comunicazione e interazione fra il soggetto in grado di fornire le informazioni necessarie (il medico) ed il soggetto chiamato a compiere la scelta (il paziente). Ne consegue anche la condanna di ogni prassi di abbandono terapeutico.

3) II medico deve sempre elaborare a livello sia epistemologico che bioetico una duplice

consapevolezza: da una parte, quella per cui ogni forma di accanimento clinico si configura come illecita; dall'altra, che il dovere del medico di non assumere atteggiamenti paternalistici o lato sensu autoritari nei confronti dell'assistito vada coniugato con una particolare attenzione per le esigenze della cura, affinché il rifiuto o la rinuncia del paziente a terapie salvavita rimangano pur sempre un'ipotesi estrema.

4) Considerato che non di rado, risulta particolarmente difficile accertare in concreto l'effettiva sussistenza di un accanimento clinico-diagnostico, una adeguata valutazione del caso da parte del medico deve tenere conto della competente richiesta di sospensione dei trattamenti da parte del paziente.

5) Nel caso di paziente in condizione di dipendenza che esprime consapevolmente la rinuncia alle cure che richiede un comportamento attivo da parte del medico va riconosciuto il diritto a quest'ultimo di astensione da comportamenti ritenuti contrari alle proprie concezioni etiche e professionali. Il paziente ha in ogni caso il diritto ad ottenere altrimenti la realizzazione della propria richiesta all'interruzione delle cure, anche in considerazione dell'eventuale e possibile astensione del medico e dell'equipe medica.

Va ancora detto che alcuni Colleghi del CNB non si sono interamente ritrovati nelle diverse posizione bioetiche e biogiuridiche esposte nel parere e, pertanto si sono riservati di evidenziare le loro ragioni di dissenso in apposita postilla che verrà pubblicata con il documento stesso.

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 24 del 08-10-27

L’EPIDURALE A CARICO DEL SSN

 

“L’EPIDURALE A CARICO DEL SSN: UNA BATTAGLIA VINTA DAGLI ANESTESISTI RIANIMATORI”

Epidurale a carico del Servizio Sanitario Nazionale. “Una battaglia vinta– dice Vincenzo Carpino, Presidente dell’Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani (AAROI) – da noi Anestesisti Rianimatori che da anni sostenevamo, in un mare di polemiche, che dovesse essere evitato un dolore gratuito alla donna nel travaglio e al momento del parto. E’ stato riconosciuto quello che l’AAROI da sempre ha sostenuto e cioè il diritto della donna a partorire senza dolore. Con l’epidurale gratuita su tutto il territorio nazionale, come prevede l’intesa di massima sulla nuova definizione dei LEA, cioè Livelli Essenziali di Assistenza, gli Anestesisti Rianimatori, che questa metodica sanno ben praticare, sostengono che viene tutelata la salute della donna garantendo il diritto a nascere senza rischi e di non subire l’imposizione del cesareo”. “Adesso attendiamo – aggiunge Carpino – che il provvedimento venga approvato anche dalla Conferenza Stato Regioni. Sarebbe assurdo e addirittura ingiurioso nei confronti della donna se qualche Regione decidesse autonomamente di non garantire l’epidurale a titolo gratuito. Non possiamo avere le tante Italia del dolore”.

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 23 del 08-10-19

FIRMA ALL'ARAN

 

E’ da ieri in vigore il nuovo contratto della sanità. La firma definitiva è arrivata venerdì all’Aran dopo il via definitivo della Corte dei Conti. Per il primo biennio 2006 – 2007 aumenti medi lordi mensili di 260€. Arretrati da 3.500€ sino a 9000.

Anche l’Aaroi ha messo una firma tecnica per poter partecipare alla contrattazione regionale e aziendale.

In busta paga

incarico

Aumento mensile lordo

arretrati

Struttura complessa

389,89

9066,27

Struttura semplice

302,89

7065,27

Incarico professionale

214,79

5038,97

Dirigente equiparato

214,79

5038,97

Dirigente inf. a 5 anni

149,00

3525,80

Sole 24 ore

 

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 22 del 08-10-10

A Marino la Commissione d'inchiesta sul SSN

 

A Marino la Commissione d'inchiesta sul SSN

Il chirurgo e senatore del Pd Ignazio Marino è stato nominato, dal presidente del Senato Renato Schifani, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale. Succede ad Antonio Tomassini (Pdl)

"Credo che la Commissione d'inchiesta - è il primo commento del neo-presidente - rappresenti un importante strumento di controllo per il nostro sistema sanitario caratterizzato da grandi diversità a livello regionale. Le verifiche e le indagini che saranno condotte permetteranno di portare alla luce le anomalie di alcuni sistemi regionali, che determinano, alla fine, disparità intollerabili per i cittadini i quali dovrebbero invece essere garantiti tutto allo stesso modo, come prevede la Costituzione. Mi auguro - aggiunge - che con la collaborazione di tutti i membri della Commissione riusciremo ad indicare le situazioni che necessitano di essere denunciate ma soprattutto correggerle. L'obiettivo - conclude Marino - è quello di difendere quel bene prezioso per tutti noi che è il nostro Servizio sanitario nazionale".
Diversi i compiti che la Commissione è chiamata a svolgere. Tra i più significativi: quello di valutare le dinamiche della spesa sanitaria regionale, verificare l'appropriatezza delle prestazioni e l'esistenza di eventuali sprechi. E ancora, quello di verificare lo stato di realizzazione delle reti dell'assistenza territoriale e domiciliare e la qualificazione dell'assistenza ospedaliera in direzione dell'alta specialità. "
Tra le altre attività di indagine di cui si occuperà la Commissione - riferisce nella nota Marino - è importante segnalare quella sullo stato di attuazione e sul funzionamento della rete di emergenza-urgenza (118) e di tutta l'organizzazione ospedaliera di pronto soccorso e di rianimazione anche in relazione alle attività di trapianto d'organi. Altro compito della commissione sarà quello della valutazione dei trattamenti sanitari su base regionale o della singola azienda sanitaria e quella sull'effettiva applicazione della legge 120 sulla libera professione intramuraria dei medici".

 

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 21 del 08-08-04

Non firmato rinnovo contratto

 

Firmato rinnovo contratto medici, no da Cgil e anestesisti

Roma, 31lug. (Adnkronos Salute) - Accordo raggiunto sul contratto dei 120 mila dirigenti medici e veterinari del Ssn. Dopo 6 mesi di trattative, l'ipotesi di rinnovo, che riguarda il quadriennio normativo 2006-2009 e il biennio economico 2006-2007, è stata firmata dalla gran parte dei sindacati di categoria. Gli anestesisti dell'Aaroi e la Cgil medici, invece, hanno respinto il testo al mittente, per la mancanza di garanzie sul diritto ai turni di riposo. Il contratto fissa un aumento in busta paga di 260 euro lordi. Secondo l'iter, che prevede ora una serie di passaggi (Comitato di settore delle Regioni, Corte dei Conti e Consiglio dei ministri), entro 55 giorni dovrà arrivare la firma definitiva, presumibilmente a settembre. In questo caso gli arretrati ammonteranno a 8 mila euro lordi per i primari e a 3.200 euro per i dirigenti con meno di 5 anni di anzianità. L’AAROI non firma l’ ipotesi di accordo del CCNL quadriennio 2006-2009 e primo biennio economico 2006-2007

Cronaca delle fasi finali della trattativa contrattuale

Giovedì 24 luglio i capi delegazione dei Sindacati più rappresentativi dell’area della dirigenza medica si sono confrontati con i dirigenti dell’ARAN per discutere il nuovo testo del rinnovo del contratto relativo al quadriennio normativo 2006-2009 e al primo biennio economico 2006-2007 ritenendolo insufficiente ed inadeguato, in particolare sull’orario di lavoro e sulle sanzioni disciplinari.

Martedì 29 luglio in presenza di tutte le delegazioni, si è entrati nel merito degli articoli controversi, chiedendo la cancellazione di tutti i riferimenti sulle sanzioni disciplinari, mentre sull’orario di lavoro l’AAROI ha chiesto il riposo di 11 ore dopo un turno di notte dichiarandosi d’accordo sulla possibilità che i riposi fra un turno e l’ altro siano definiti a livello della trattativa aziendale.

Mercoledì 30 luglio l’ARAN ha manifestato un’ampia disponibilità ad eliminare gli articoli sulle sanzioni disciplinari mentre, in tema di riposi tra due turni di lavoro, si è irrigidita in particolare sulle 11 ore dopo un turno notturno precisando che anche questo punto si sarebbe dovuto discutere e risolvere in contrattazione decentrata.

Mentre tutti gli altri sindacati del tavolo hanno condiviso sostanzialmente il contenuto dell’articolo proposto dall’ ARAN, AAROI e CGIL, in mancanza di una precisa garanzia sul numero delle ore di riposo dopo un turno notturno, hanno chiesto una pausa di riflessione riservandosi di dare una risposta definitiva alla ripresa dei lavori.

Giovedì 31 luglio, dopo un esame tecnico di tutti gli articoli del testo contrattuale, sui quali l’AAROI ha espresso un sostanziale accordo, tuttavia l’assenza della garanzia richiesta (un numero di ore di riposo pari almeno alle ore notturne lavorate) ha determinato la decisione di non firmare l’ Ipotesi di accordo, in attesa di una approfondita valutazione che il nostro Consiglio Nazionale effettuerà sabato 6 settembre, anche sulla base dei suggerimenti dei nostri iscritti.

Abbiamo cercato in tutti i modi di garantire a tutti i nostri colleghi impegnati in Sala operatoria e nei Centri di Rianimazione e Terapia Intensiva un adeguato e giusto riposo dopo un turno di lavoro notturno.

Vedremo cosa succederà nei prossimi mesi in merito alla firma definitiva del contratto.

 

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 20 del 08-07-28

Ritiro dei LEA

 

Sanità: Cittadinanzattiva, irresponsabile ritiro dei LEA

(AGI) - Roma, 24 lug. - Giudizio estremamente negativo da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato in merito al ritiro da parte del Governo del decreto sui Lea. “Questo e’ un atto di irresponsabilita’ grave, in particolare nei confronti delle donne e dei soggetti deboli”, afferma Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva. Fuori dai Lea il parto indolore, il vaccino per la prevenzione del tumore al collo dell’utero, le cure odontoiatriche per gli indigenti, l’assistenza per molti pazienti cronici e affetti da malattie rare, l’assistenza domiciliare. “I livelli essenziali di assistenza sono fondamentali per garantire l’unitarieta’ del sistema e, con questo atto, si aggraveranno, di fatto, le disuguaglianze dei cittadini a seconda della regione di residenza. Finora dal Governo arrivano solo provvedimenti negativi nel campo della salute e nessuna disponibilita’ all’ascolto di quanti lavorano a fianco dei cittadini. 

Ci piacerebbe - conclude Petrangolini - che il Ministero del Welfare lanciasse segnali sul fronte dei controlli, piuttosto che su quello dei tagli: le risorse possono essere trovate con la lotta alla corruzione, agli sprechi e alle inefficenze della sanita’. E chiediamo che ci sia data voce in capitolo nel momento in cui saranno definiti i nuovi Lea, recuperando quello che ieri e’ stato stracciato in modo cosi’ irresponsabile nei confronti dei cittadini”. (AGI)

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 19 del 08-07-25

Rischio 120mila interventi

 

Ottobre a rischio 120mila interventi

L'autunno si annuncia difficile per la sanità italiana: potrebbero saltare circa 120 interventi programmati al giorno - urgenze escluse - ed essere cancellate la maggior parte delle visite ambulatoriali negli ospedali. I medici del Servizio sanitario nazionale infatti, come forma di protesta contro la Finanziaria, potrebbero osservare strettamente l'orario di lavoro previsto dal contratto, ovvero 38 ore settimanali comprensive della formazione, negando la disponibilità agli straordinari e bloccando di fatto attività che si basano ormai sul lavoro 'fuori orario'. Lo prevede una delle iniziative sindacali, annunciate per l'autunno dalla dirigenza medica e veterinaria del SSN in una conferenza a cui hanno partecipato otto sigle di categoria ieri a Roma. "Ogni giorno - spiega Marco Chiarello, vicesegretario del sindacato degli anestesisti rianimatori Aaroi - sono 90 mila le sale operatorie aperte, che garantiscono una media di circa 4 interventi al giorno. In totale 360 mila operazioni". Ma gli anestesisti sono in numero insufficiente. Per farle funzionare, quindi, i professionisti garantiscono straordinari, a volte persino non pagati, "per il 30% complessivo delle ore. Ma non siamo più pronti a offrire la nostra disponibilità a fronte delle misure punitive per la professione presenti nella Finanziaria", conclude Chiarello sottolineando che comunque, anche durante la protesta, saranno sempre garantite le urgenze, che rappresentano tra l'8% e il 15% del totale degli interventi. Le liste d'attesa si allungheranno, prevede Chiarello: "chi ha prenotato un intervento rinviabile, come quello per un'ernia, dovrà aspettare magari altri sei mesi". Un problema simile potrebbe presentarsi per le attività ambulatoriali, spiega Stefano Biasioli della Cimo. Applicando l'orario di lavoro effettivo senza disponibilità agli straordinari, sottolinea, "a saltare per prime saranno proprio le visite ambulatoriali". E sarà difficile per le aziende "garantire i servizi, visti i tagli e l'impossibilità di assunzione ".

 

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 18 del 08-07-23

Rappresentatività delle Organizzazioni Sindacali

 

Rappresentatività delle Organizzazioni Sindacali

Il Comitato Direttivo dell’ARAN in data 25 giugno, ai sensi dell’art. 43 del D.lgs 165/2001, ha provveduto ad accertare la rappresentatività delle Organizzazioni Sindacali dell’Area della Dirigenza medica per il biennio economico 2008-2009. Il numero delle deleghe è quello censito al 31 dicembre 2006, mentre la composizione delle Organizzazioni Sindacali, per effetto dei mutamenti associativi avvenuti (fusioni o incorporazioni) è riferita al 31 dicembre 2007.

In particolare sono risultate rappresentative e di conseguenza ammesse ai tavoli di contrattazione nazionale per il biennio 2008-2009, avendo raggiunto la percentuale del 5%, le seguenti Organizzazioni Sindacali:

n. deleghe al 31/12/2006

ANAAO Assomed 15.987

CIMO Asmd 8.933

AAROI 7.277

CGIL medici 7.228

Federazione Veterinari e Medici 6.059

CISL medici 5.277

FASSID (AIPaC-SNR-SIMET) 4.485

FESMED 4.345

ANPO-ASCOTI-FIALS medici 4.218

Grande stupore ha suscitato l’esclusione della UIL medici.

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 17 del 08-07-21

Convocazione dirigenti medici

 

Sacconi convoca i medici dirigenti

Mercoledì incontro tra il ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, e i sindacati della dirigenza medica e veterinaria del SSN. Sempre la prossima settimana i sindacati della dirigenza medica e veterinaria del Ssn saranno impegnati nella difficile trattativa del rinnovo contrattuale con l'Aran. Una negoziazione che, dopo lo stop di aprile, ha ripreso il via.

 

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 16 del 08-07-18

Trattativa contratto

 

Riprende trattativa contratto medici, orario e sanzioni nodi da sciogliere

Roma, 17 lug. (Adnkronos Salute) - Riparte la trattativa per il rinnovo del contratto della dirigenza medica e veterinaria del Ssn. Nell'incontro di oggi all'Aran, l'Agenzia ha presentato una bozza di contratto ai sindacati di categoria. Una bozza che, a quanto apprende l'ADNKRONOS SALUTE, ricalca grosso modo quella già presentata ad aprile prima dello stop delle trattative, con l'aggiunta di due parti in bianco: una relativa alle sanzioni disciplinari e una all'orario di lavoro. I due nodi che tre mesi fa avevano di fatto bloccato il confronto. L'appuntamento con l'Aran è ora fissato alla fine della prossima settimana, presumibilmente giovedì o venerdì, alla presenza dei capi delegazione. Se per quella data verranno poste le basi per un accordo, il 29 luglio si aprirà un tavolo no-stop che dovrebbe portare alla 'fumata bianca' del nuovo contratto. Per la parte economica le basi dell'accordo dovrebbero rimanere quelle già concordate. Vale a dire un aumento lordo mensile di 260 euro, più gli arretrati a partire da febbraio 2007

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 15 del 08-07-11

Allarme ricoveri

 

Sole 24 Ore - 10.07.2008Ed. Nazionale (pag. 7)

Ancora troppi addetti

Ma il vero allarme arriva dai ricoveri

In cinque anni oltre 31mila posti-letto in meno negli ospedali del Servizio sanitario nazionale. Ma ancora i ricoveri sono troppi, oltre gli standard di legge. Con un particolare in più: anche se le assunzioni sono al contagocce, il personale per posto-letto continua a crescere.

Gli ultimi dati disponibili parlano chiaro: nel 2005 i posti letto sono sempre meno, ma soprattutto nel pubblico dove si concentra tutto il calo delle manovre di razionalizzazione delle Regioni, mentre quelli del privato accreditato restano sempre pressoché stabili. Non mancano tuttavia gli aspetti positivi: calano i ricoveri ordinari per acuti e aumentano quelli in day hospital, scende la degenza media e le Regioni si avvicinano sempre più al parametro del Patto per la salute 2007-2009 di 4,5 posti letto ogni mille abitanti.

È in questo quadro di luci e ombre che si inseriscono gli emendamenti alla manovra 2009, con l'ipotesi di tagliare ancora di più i posti-letto, di aumentare l'assistenza in day hospital e magari quella ambulatoriale. Con l'obiettivo dichiarato di ridurre spesa e organici delle aziende del Ssn.

Il primo indice che con la manovra potrebbe subire un'ulteriore riduzione è quello fissato nel Patto per la salute 2007-2009 di 4,5 pi ogni mille abitanti (di cui 1 pi per lungodegenza e riabilitazione). Nelle Regioni si va da un minimo di 3,6 pi per mille abitanti della Campania al massimo di 5,7 nel Lazio. Ma gli esperti sostengono che non sempre la dotazione inferiore è sinonimo di efficienza, perché, quando i posti letto sono troppo pochi, può anche voler dire che l'assistenza è carente.

L'indice che fa saltare davvero i conti delle Regioni è invece quello dei ricoveri per acuti (in regime ordinario e in day hospital) ogni mille abitanti. Da anni lo standard di riferimento è di 180, ma la media italiana, senza contare i ricoveri fuori Regione, è di 190 (207 con i ricoveri fuori Regione), con picchi che vanno da 140 nella provincia autonoma di Trento, 144 in Valle d'Aosta e 149 in Friuli, fino ai 241 ricoveri per mille abitanti in Sicilia, 235 in Abruzzo e 226 nel Lazio. Un indice, questo, che dà anche la dimensione di un utilizzo eccessivo e improprio dell'ospedale rispetto al territorio.

Il numero di posti letto è anche un parametro strutturale decisivo per la tenuta dei conti sanitari. Tanto è vero che, nelle Regioni sottoposte ai Piani di rientro dal deficit, molti interventi prevedono la soppressione di intere strutture e non solo di quelle più piccole, ma anche di aziende ospedaliere. L'ultimo caso è quello del Lazio, in cui l'ipotesi della Regione per far quadrare i conti è chiudere del tutto ospedali come il centralissimo San Giacomo, lo storico Forlanini o l'azienda ospedaliera San Filippo Neri di Roma. Il risparmio sarebbe del 70% della spesa attuale, visto che il 30% sono costi di personale che verrebbe riutilizzato in mobilità.

Le ipotesi di emendamento alla manovra 2009, tuttavia, prevedono anche una riduzione del personale. Attualmente c'è una media di 2,5 unità di personale ogni posto letto, di cui circa 0,5 sono medici e 1,1 infermieri. Nelle Regioni la distribuzione va dal minimo di 1,9 unità della Basilicata alle 3,3 di Bolzano. Secondo gli esperti, però, una revisione delle piante organiche dovrebbe puntare non solo sulla rideterminazione degli organici di personale sanitario, ma anche di quello amministrativo. Non a caso, l'ultimo «Rapporto Osserva salute 2007» dell'università Cattolica ha sottolineato come una percentuale eccessiva di amministrativi sul totale del personale si traduca in un minore numero di operatori dedicati alle cure e, quindi, in una minore efficienza dei servizi con costi comunque elevati. Nelle Regioni, rispetto a un'incidenza media nazionale dell’1,8% di personale amministrativo, si va dal 9,2% del Molise al 15,5% della Valle d'Aosta. E questo, secondo il rapporto «Osservasalute», è uno dei pochi indicatori sganciato dalla regola del divario Nord-Sud.

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 14 del 08-07-07

Sanatoria dei contributi EMPAM

 

Sanatoria dei contributi EMPAM per la libera professione

Scadenza 31 luglio

L’Enpam ha riaperto i termini per sanare i contributi dovuti per la libera professione per gli anni 2002 -2006, con possibilità di optare per il contributo ridotto del 2% anziché del 12.50%. Per fare ciò occorre presentare domanda entro il 31 luglio 2008. Nella attività libera professionale rientrano i gettoni e le consulenze svolte su richiesta dell’azienda sanitaria.

 

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 13 del 08-07-07

Criticità della manovra economica

 

Le criticità della manovra economica per i medici

L'Anaao scrive alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera e chiede audizione.

 

Oggetto: disegno di legge AC 1386, di conversione del decreto legge n. 112 del 2008, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria
(Relatore per la V Commissione: Marino Zorzato PdL
Relatore per la VI Commissione: Giorgio Jannone PdL)

On. Deputati, in qualità di segretario Nazionale dell'Anaao Assomed (Associazione maggiormente rappresentativa dei medici dirigenti del Servizio sanitario nazionale) mi permetto di richiamare la Vostra attenzione su alcuni punti del DL 112/08 capaci di esercitare una ricaduta negativa sulla organizzazione del lavoro dei Medici dipendenti del SSN e di mettere in crisi l'equilibrio del sistema sanitario.

In particolare:

Articolo 41 (Modifiche alla disciplina in materia di orario di lavoro)
Il comma 13 che esclude, per il solo personale delle aree dirigenziali degli Enti e delle Aziende sanitarie, la applicazione degli articoli 4 e 7 del Dlgs 66/2003 elimina in un sol colpo gli standards minimi di sicurezza, dettati da una Direttiva Europea, nell'organizzazione del lavoro dei Medici Ospedalieri per quanto riguarda orario medio settimanale e durata del periodo di riposo tra due turni consecutivi.
Un tale provvedimento ignora del tutto la correlazione, evidenziata da numerosi studi, tra prolungamento del tempo di lavoro e rischio di errore clinico , lede il diritto dei Medici del SSN alla tutela della propria integrità psico-fisica, rende inagibile quello dei cittadini a ricevere prestazioni sanitarie con il più elevato standard di sicurezza  accrescendo il rischio clinico negli ospedali.
Senza contare il mancato rispetto degli obblighi assunti con la firma apposta dal Governo italiano sul Trattato di Lisbona, sulla Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea e sulla recente dichiarazione congiunta “La salute in tutte le politiche” che richiamano, in più punti, il diritto alla protezione della salute umana attraverso la fissazione di norme elevate di qualità e sicurezza e il diritto di ogni lavoratore ad avere una limitazione della durata massima del lavoro e congrui periodi di riposo giornalieri e settimanali.
Il rinvio al contratto nazionale di lavoro, scaduto da 30 mesi e non rinnovato per volontà della parte pubblica, ha il sapore della beffa.

Articolo 49 (Lavoro flessibile nelle pubbliche amministrazioni)
Articolo 66 (Turn over)

Non si comprende dal testo se queste norme si applicano anche al Servizio Sanitario Nazionale e al sistema delle autonomie locali.
Occorre tener conto dell'enorme numero di precari che operano sia nel SSN che nelle pubbliche amministrazioni quali il Ministero della Salute, la cui opera costituisce una risorsa fondamentale per la tenuta del sistema e per il mantenimento del diritto alla salute.
Il combinato disposto dell'articolo 49 che impone contratti di lavoro a tempo indeterminato per il fabbisogno ordinario e dell'articolo 66 che riduce la possibilità di assunzione  (turn over)  ad una percentuale dei cessati può determinare il licenziamento di migliaia di operatori e il conseguente collasso dell'intero sistema.
E' necessaria una chiara esclusione del servizio sanitario nazionale dalle previsioni degli articoli 49 e 66 e una deroga alle limitazione del turn over per il Ministero della Salute che mantiene la propria operatività in virtù del lavoro di molti dirigenti a tempo determinato che da anni attendono una stabilizzazione.

Articolo 61 comma 10
(Potenziamento degli strumenti di controllo e monitoraggio della spesa della Corte dei Conti)

Il finanziamento previsto per il rinnovo dei contratti (500 milioni di euro per il 2008 e 2740 per il 2009) precostituisce di fatto un ulteriore differimento nel biennio dell'erogazione delle risorse contrattuali, proprio nel momento in cui sarebbe necessario un sollecito rinnovo per compensare almeno gli incrementi del tasso inflattivo.
Inoltre, questo provvedimento si associa ad un DPEF che non prevede sconti fiscali fino al 2013 e che ha programmato per i rinnovi contrattuali un aumento del 3,2% per l'intero biennio, per di più differito al 2009. Un aumento stipendiale che non compensa nel biennio nemmeno l'incremento del tasso d'inflazione della sola annualità 2008.

Articolo 71
(Assenze per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni)

Per i pubblici dipendenti “nell'ipotesi di assenza per malattia protratta per un periodo superiore a dieci giorni, e, in ogni caso, dopo il secondo evento di malattia nell'anno solare l'assenza viene giustificata esclusivamente mediante presentazione di certificazione medica rilasciata da struttura sanitaria pubblica”.
Il che significa, se le parole hanno un senso, incentivare l'afflusso di cittadini alle strutture di Pronto Soccorso (che già oggi registrano 30 milioni di accessi all'anno) con notevole aggravio di lavoro per Medici, già oberati di compiti e responsabilità, distratti dalla diagnosi e cura di situazioni cliniche urgenti per dedicarsi ad attività di tipo medico legale con il rischio di contribuire alla paralisi dell'intero sistema di emergenza ed urgenza.
Senza contare la impossibilità clinica per molti di recarsi alla “struttura sanitaria pubblica” o, invece, il rischio concreto di aggravamento della patologia determinante la assenza.
Non
valutare le ricadute organizzative su di un sistema già sottoposto a crescenti tensioni, anche sotto il profilo del contenzioso penale, di norme legislative aggrava le criticità esistenti. Rimane, comunque, inaccettabile spostare il carico di lavoro certificativo sulle spalle dei Medici Dipendenti ai quali non viene garantito da 3 anni il rinnovo del  patto entro cui operano in qualità di professionisti all'interno del SSN rappresentato dal CCNL.
Si determina, inoltre, una evidente discriminazione tra dipendenti pubblici e privati, nel momento in cui la certificazione del medico di famiglia viene ritenuta valida ed esaustiva per questi ultimi mentre non lo è quando viene redatta a beneficio dei primi.

Articolo 72
(Personale dipendente prossimo al compimento dei limiti di età per il collocamento a riposo)

Il Governo rimette all'assoluta discrezionalità dei vertici politici di tutte le pubbliche amministrazioni il mantenimento in servizio o il pensionamento coatto di tutti i dirigenti con almeno quarant'anni di contributi versati. Allo stesso modo anche il mantenimento in servizio dai 65 ai 67 anni diventa discrezionale per l'amministrazione.
Da oggi i medici ospedalieri, ma non quelli universitari che godono di particolari privilegi genetici e di casta, tra i pubblici dipendenti quelli maggiormente colpiti dal provvedimento per avere a proprie spese spesso riscattato gli anni di laurea, si trovano sotto la spada di Damocle del licenziamento, esposti ai cambi di maggioranze politiche, e quindi  ad ogni possibile pressione e ricatto da parte dei direttori generali, magari perché occupano un posto oggetto di qualche desiderio,  con grave limitazione della propria autonomia professionale.
In tale modo non solo avremo,in controtendenza con le politiche previdenziali, sessantenni a carico dell'INPDAP ed ospedali svuotati di competenze ed esperienze professionali. Ma si legittima per via legislativa l'ingerenza dei partiti nella sanità aprendo la strada al Medico politicamente targato, scelto, e confermato, non per meriti professionali ed esigenze organizzative ma per appartenenza politica con buona pace del principio fondamentale di imparzialità della pubblica amministrazione.

L'Anaao Assomed fa appello al Parlamento perché voglia, in sede di conversione in legge, cancellare le norme punitive del lavoro dei Medici Dipendenti ed irrispettose del loro ruolo professionale di tutela di un bene costituzionalmente garantito e chiede una audizione in merito alle SSVV.

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 12 del 08-06-20

Eliminati certificati inutili

 

Sanità: addio certificati inutili, finanziaria taglia su burocrazia

Roma, 19 giu. (Adnkronos Salute) - 'Taglia' anche sulla burocrazia, la manovra economica 2009-20011 varata ieri, in tempi da record, dal Governo.

Saranno molte, infatti, le certificazioni di idoneità di lavoro e vaccinali cancellate. E diventerà più semplice anche ottenere il certificato di maternità, necessario per attestare l'astensione delle lavoratrici dal mese precedente al parto, che potrà essere rilasciato anche dal ginecologo di fiducia privato e non solo, come accaduto fino ad ora, da uno specialista del Servizio Sanitario nazionale.

Queste le novità:

LIBRETTO SANITARIO - Addio anche al libretto sanitario fino ad oggi richiesto al personale che si occupa di alimenti, dalla preparazione alla distribuzione. A questi lavoratori, comunque, bisognerà garantire un'adeguata preparazione igienico sanitaria prima dell'avvio dell'attività e aggiornamenti periodici.

Sono cancellate, poi, le norme che prevedono la tessera sanitaria per le persone addette ai lavori domestici e alle visite mediche preventive per il lavoratore apprendista.

VACCINAZIONI - Per quanto riguarda le vaccinazioni non sarà più necessario la presentare, quando si comincia la scuola dell'obbligo, la certificazione per le vaccinazioni antidifterica e antitetanica, antipoliomelitica e contro l'epatite virale B. Saranno i dirigenti scolastici a trasmettere all'azienda sanitaria locale, per la certificazione delle vaccinazioni, gli elenchi degli iscritti al primo anno delle scuole primarie e degli alunni iscritti per la prima volta.

CERTIFICATI - Tra i certificati cancellati quello di idoneità fisica per l'assunzione nel pubblico impiego o per l'ammissione al servizio civile nazionale. Ma anche quello di sana costituzione fisica, per ottenere, da parte di alcune categorie di dipendenti pubblici, di sovvenzioni in cambio della cessione del quinto della retribuzione. Ecco nel dettaglio tutti i certificati cancellati: Sana e robusta costituzione per l'iscrizione agli

istituti magistrali e ai corsi per infermiere, per la presentazione della domanda di partecipazione a concorsi indetti dalla Corte dei conti, per ottenere l'abilitazione alle funzioni di ufficiale della riscossione. Sana costituzione per i farmacisti; idoneità psico-fisica all'attività di maestro di sci; idoneità fisica al mestiere di fochino (che effettua il brillamento di mine con innesco elettrico e a fuoco); buona salute per la pratica sportiva non agonistica organizzata dagli istituti scolastici in attività para- scolastiche, ovvero organizzata dal Coni, da società sportive affiliate alle federazioni sportive nazionali, oppure dagli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni. E ancora: idoneità fisica e psichica per la nomina a giudice onorario e a giudice onorario aggregato; idoneità fisica richiesta per il responsabile tecnico delle attività di riparazione dei veicoli e dei complessi di veicoli a motore.

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 11 del 08-06-06

Trattative o sciopero

 

AAROI, trattativa o sciopero

Gli anestesisti e rianimatoriospedalieri sul piede di guerra. Se a breve non ripartirà la trattativa per il rinnovo del contratto della dirigenza medica e veterinaria, minacciano infatti di usare le 'maniere forti'. "Se la situazione contrattuale non si sbloccherà a breve, saremo costretti allo sciopero". Parola di Vincenzo Carpino, presidente dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi), stanco dei ritardi che sta registrando la trattativa, bloccata ormai da circa due mesi. "I giorni passano ma non arriva la convocazione - sottolinea in una nota Carpino - e così ci si avvia ai tre anni dalla scadenza del contratto. Un ritardo - aggiunge - dovuto all'Aran che unilateralmente ha interrotto le trattative. Quel che è più grave è che a fare le spese di questo inspiegabile ritardo sono i malati che stanno pagando una realtà sanitaria che vede i medici al limite del collasso. Sorge il sospetto che la mancata convocazione sia dovuta alla scarsa volontà della Conferenza dei presidenti delle Regioni, degli assessori della Sanità e del Comitato di settore per la sanità di riavviare le trattative. Ci piacerebbe sapere almeno le motivazioni". La situazione, per il numero uno dell'Aaroi, sembra arrivata a un punto di non ritorno. "La pazienza - conclude Carpino - è arrivata al limite oltre il quale non rimane che ricorrere, come purtroppo spesso siamo stati costretti, allo sciopero. E' triste constatare che solo con le minacce e con le maniere forti si possa essere ascoltati"

 

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 10 del 08-06-05

34 case della salute Sardegna

 

In Sardegna sorgeranno 34 case della salute

Si tratta di strutture sottoutilizzate gia' operanti sul territorio.

La Giunta regionale ha dato il via libera alla nascita di 34 Case della salute. Si tratta di strutture sanitarie gia' operanti sul territorio, ma attualmente sottoutilizzate, che saranno ristrutturate o riconvertite, ma anche di eventuali altre strutture pubbliche attualmente disponibili ed utilizzabili per i servizi alla persona.Nelle Case della salute opereranno, di norma, i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i medici di continuita' assistenziale (guardie mediche), gli specialisti ambulatoriali, il personale dell'emergenza territoriale (punto di soccorso mobile 118), nonche' il personale dei servizi sociali dei Comuni che operano per la pianificazione dei PLUS. In ogni Casa della salute ci sara' uno sportello unico di accesso e orientamento all'insieme delle prestazioni (PUA) e la possibilita' di prenotare prestazioni specialistiche ambulatoriali e di ricovero. Per ogni struttura e' prevista la presenza delle principali branche cliniche, la diagnostica di laboratorio (punti prelievo), ecografia di base e, dove opportuno, la radiologia.'La Casa della salute - ha spiegato l'assessore della Sanita' Nerina Dirindin - deve essere riconoscibile e accessibile per il cittadino. E' il luogo dove si concentrano servizi e attivita' che ora, spesso, sono frammentati e dispersi. Deve garantire l'integrazione con tutti i servizi e le altre strutture del Servizio sanitario e rappresentare il principale modello di organizzazione della medicina del territorio e la sede privilegiata dell'integrazione socio-sanitaria'.

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 09 del 08-05-26

Partorire senza dolore

 

Partorire senza dolore: indagine conoscitiva del AAROI Sardegna

Il nuovo piano sanitario regionale ha individuato tra i suoi obiettivi prioritari la necessità di riqualificare i punti nascita regionali, al fine di garantire una migliore tutela della donna e del nascituro. In piena coerenza con il piano sanitario nazionale ha anche esplicitato la necessità di individuare percorsi clinico-assistenziali che garantiscano la possibilità di partorire, laddove la donna lo desideri, con un controllo del dolore e con una sicurezza maggiore per lei e il bambino.

Gli anestesisti, condividono tali obiettivi e da alcuni anni con le loro associazioni culturali investono in formazione, ricercano protocolli comuni d'assistenza, propongono comportamenti da condividere con gli ostetrici e ginecologi, al fine di facilitare la nascita di specifiche equipe multidisciplinare.

In questo percorso si inserisce il recente incontro del 24 Maggio ad Arborea, “Anestesia e donna gravida”, che ha visto impegnati il Dott. Danilo Celleno e la Dott.ssa Maria Grazia Frigo del Fatebenefratelli di Roma e 120 anestesisti sardi. La giornata ha anche offerto la possibilità di analizzare la situazione regionale nei confronti del cosiddetto percorso nascita, alla luce del Piano Sanitario Regionale per gli anni 2006-2008, del Piano Sanitario Nazionale e delle linee guida.

La Regione Sardegna a tale proposito offre una serie di peculiarità, non ultime quelle geografiche, per cui, in rapporto a quella che è la popolazione generale, presenta un numero elevato di “punti nascita”, la maggior parte dei quali riconducibili a strutture di primo livello. Ed è soprattutto in tali strutture, nonostante la carenza cronica di personale, che si assiste ad una chiara inversione di tendenza, come ad esempio nell'Ospedale di Bosa che vede ridursi il numero di parti espletati con il Taglio Cesareo a fronte di un numero sempre più elevato di parti spontanei in partoanalgesia.

Ricordiamo che secondo gli esperti potrebbe essere proprio la partoanalgesia lo strumento da utilizzare per migliorare gli standard di qualità e per ricondurre la nascita ad un evento naturale riducendo il ricorso al taglio cesareo. Infatti questa ultima tecnica nella nostra regione, al pari di altre regioni del centro e Sud Italia, sfiora punte del 40% contro il 15-20 % suggerito dall'OMS.

Proprio la forte motivazione dei colleghi di Bosa, attraverso un processo di riqualifazione comune a tutta l'equipe ed in modo multidisciplinare, ha condotto questo piccolo ospedale ad risultati eccellenti nel percorso di assistenza alla donna gravida, nonostante le scarse risorse logistiche e di personale.

Da un'indagine condotta dal gruppo scientifico dell'AAROI Sardegna risulta che in tutta l'isola le strutture che eseguono la partoanalgesia, di routine e gratuitamente, sono l'Ospedale Brotzu e il S. Giovanni di Dio di Cagliari, le cliniche private S.Anna e S. Elena, l'Ospedale civile di Bosa, il Policlinico Sassarese con un sevizio a pagamento; mentre nelle restanti strutture la partoanalgesia non viene assicurata di routine, a causa della mancanza di Anestesisti dedicati e pertanto risulta una procedura saltuaria spesso legato all'impegno di singoli sanitari.

L'AAROI chiede un impegno a breve termine perché almeno un punto nascita per ogni Azienda Sanitaria Locale possa garantire la partoanalgesia alle donne che lo richiedono, uniformando i protocolli operativi e sanitari, sollecitano una particolare attenzione sui quattro punti nascita di Sassari, Nuoro e Cagliari che hanno un'attività di oltre 1000 parti anno, con caratteristiche di punto nascita di terzo livello.Anche dalla lettura dei recenti atti aziendali, in alcune Asl si osservano alcuni segnali di rinnovata attenzione al problema. Crediamo che il percorso debba prevedere degli investimenti adeguati, debba essere condiviso dall'equipe per le diverse specialità attraverso un percorso formativo, debba trovare un equilibrio economico sia per le aziende che per gli operatori, debba coinvolgere un gruppo e non singoli professionisti, debba poter assicurare assistenza per tutte le 24 ore del giorno almeno nei punti nascita di terzo livello. Le diverse società scientifiche sono concordi nell'ammettere che la mortalità e la morbilità della gravida potrebbe essere fortemente ridotta da un miglioramento dello standard assistenziale e dalla presenza in sala parto di un medico esperto nella gestione dell'emergenza. Questa figura potrebbe aiutare a migliorare tali standard e non a medicalizzare un evento naturale quale è la nascita di un bambino. Il percorso della parto analgesia, mentre restituisce confort alla donna, induce anche un miglioramento delle standard di assistenza e di sicurezza con riduzione dei tagli cesarei.

L'AAROI manterrà l'attenzione sul problema attraverso un monitoraggio dei vari punti nascita in Sardegna e con un gruppo di studio che porterà avanti un'indagine conoscitiva eseguita in maniera capillare nei vari presidi ospedalieri. Promuoverà infine protocolli comportamentali condivisi tra Anestesisti, Ginecologi ed Osteriche, da divulgare in tutto il territorio, partendo dai consultori con il fine di creare una buona informazione per tutte le donne che affrontano il percorso nascita.

Paolo Castaldi; Alessandra Meloni, Sara Ottalevi (AAROI Sardegna)

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 08 del 08-05-13

Nessuna nomina viceministri

 

Nessuna nomina viceministri

Al momento il Cdm non ha indicato nessun viceministro, che verrà scelto successivamente. I due sottosegretari alla sanità sono:

Ferruccio Fazio, medico nucleare appassionato di fotografia e immersioni, è nato a Garessio (Cn) il 7 agosto del 1944. E l'unico 'tecnico' dei 4 sottosegretari al Welfare. Si è laureato in Medicina e chirurgia all'università di Pisa nel 1968. Ha conseguito la specialità in Medicina nucleare nel 1970 e in malattie dell'apparato respiratorio nel 1975. Sposato con Margherita Colnaghi, ha due figli: Alessandro di 20 anni e Arianna di 18. Attualmente è primario di Medicina nucleare e radioterapia all'Istituto scientifico universitario San Raffaele, ordinario di diagnostica per immagini e radioterapia all'ateneo degli Studi di Milano-Bicocca e direttore dell'Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr).

L'onorevole Francesca Martini (Lega Nord) è nata a Verona il 31 agosto 1961. Laureata in lingue e letterature straniere è stata dirigente pubblico, poi responsabile della segreteria federale settore famiglia e affari sociali della Lega Nord. Quindi responsabile nazionale enti locali padani dal 1998 al 2001. Prima di venire nominata sottosegretario al Welfare, ricopriva il ruolo di assessore alle Politiche sanitarie della Regione Veneto ed è stata eletta alla Camera dei deputati nella XVI legislatura.

Per adesso la sanità

sembrerebbe essere stata declassata da una forte sede ministeriale a un ufficio di sottosegretariato. Se i sottosegretari avranno le competenze e la delega di occuparsi seriamente di sanità ben vengano e gli facciamo i migliori auguri. Comunque non c'è più tempo da perdere, e prima di ogni altra cosa l'Esecutivo deve riprendere la trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro, ormai scaduto da oltre due anni e interrotta per la combinata responsabilità di Aran e Regioni".

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 07 del 08-05-02

Sciopero dei medici e dei veterinari

 

Sempre più concreto lo sciopero dei medici e dei veterinari

Il rinnovo del contratto dei dirigenti medici e veterinari è a un punto di stallo e l'intersindacale minaccia lo sciopero. In una nota congiunta, Anaao Assomed, Cimo Asmd, Federazione Medici Uil Fpl, Cgil Fp Medici, Civemp, Federazione Cisl Medici Cosime, Fesmed e Umsped ricordano che il 10 aprile scorso "la parte pubblica ha abbandonato il tavolo della trattativa all'Aran per il rinnovo del biennio economico 2006-2007 del contratto di 120.000 dirigenti medici e veterinari, annunciando che sarebbe ripreso subito dopo le elezioni, entro 10-15 giorni. Tutto invece e' ancora fermo". "Peraltro - secondo l'intersindacale - e'

partito tra Aran e Regioni un indecoroso 'gioco del cerino', che indicherebbe nella divisione tra i sindacati la ragione dello stop della trattativa. Per chiarezza ribadiamo, invece, che tutti i sindacati hanno condiviso e presentato alla parte pubblica una proposta per superare il nodo principale della trattativa legato alla applicazione del decreto legislativo n. 66 del 2003 sui turni di riposo da svolgersi dopo la guardia notturna e sulle pause tra i due turni quotidiani. Una proposta ritenuta soprattutto di salvaguardia nei confronti dei cittadini. Aran e Regioni, pero', non si sono espresse sulla posizione dei sindacati e per questo abbiamo proclamato lo stato di agitazione, che saremo costretti a trasformare in una giornata di sciopero se la parte pubblica continuera' a mantenere un atteggiamento non disponibile al confronto".

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 06 del 08-04-14

Irrigidimento dell'Aran

 

Molto grave l'irrigidimento dell'Aran

"L'irrigidimento dell'Aran, proprio quando eravamo in dirittura di arrivo e stavamo chiudendo un contratto, è molto grave". Parola di Vincenzo Carpino, presidente dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi), che commenta così la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto della dirigenza medica e veterinaria del Ssn, venerdì all'Aran."Siamo stati costretti - sottolinea in una nota Carpino - a rompere le trattative e a proclamare lo stato di agitazione cui farà seguito uno sciopero se non si tornerà al tavolo del confronto. Dopo due giorni di trattative serrate, riuscendo a raggiungere un'intesa su molti punti del contratto, compresa la parte economica, siamo stati costretti ad abbandonare il confronto quando l'Aran si è irrigidita sull'orario di lavoro dei medici. La controparte non ha infatti accettato la nostra richiesta di concedere congrue ore di riposo ai medici dopo un turno di lavoro. Un riposo - conclude Carpino - per la tutela della salute del medico, ma anche del paziente".

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 05 del 08-04-11

Stato agitazione

 

Medici in stato agitazione

La decisione dopo il nulla di fatto nell'incontro di ieri con l'Aran su rinnovo contratto Medici in stato di agitazione. Lo hanno proclamato i sindacati della dirigenza medica e veterinaria del Ssn, dopo la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto ieri all'Aran. "La sospensione unilaterale della trattativa da parte dell'Aran - sottolineano le sigle in un comunicato congiunto - costituisce un fatto di estrema gravità, al quale tutti i sindacati rispondono con la dichiarazione dello stato di agitazione". I sindacati, inoltre, "richiamano al senso di responsabilità la parte pubblica per l'immediata riapertura delle trattative, al fine di evitare un ulteriore inasprimento del confronto fino alla proclamazione dello sciopero nazionale". Il rinnovo del contratto della dirigenza medica e veterinaria, scaduto da 28 mesi, è dunque "naufragato in dirittura di arrivo", constatano con amarezza le sigle. "A un passo dalla conclusione dell'accordo - spiegano - hanno pesato l'inadeguatezza dell'Aran e la rigidità delle Regioni. A nulla è servita la disponibilità manifestata unitariamente da tutti i sindacati medici e veterinari a trovare una soluzione equilibrata riguardo al recepimento del Decreto legislativo 66/2003 (orario di lavoro e turni di riposo) che garantisse i diritti dei medici, la sicurezza delle cure e la qualità dell'assistenza ai cittadini".(DoctorNews)

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 04 del 08-04-08

Schermaglie

 

Schermaglie e niente di più

Nulla di rilevante al terzo incontro tra l'ARAN e le OO.SS. della Dirigenza Medica e Veterinaria. Dopo una penosa attesa legata alla presenza della delegazione ANPO, peraltro non convocata, ed alla concitata fase di chiarimenti "dietro le quinte" con i funzionari dell'ARAN con l'esito di un allontanamento della delegazione medesima, la giornata è strascorsa senza nulla di nuovo. L'ARAN, che aveva promesso per questa settimana un primo testo sul quale poter avviare la fase finale della contrattazione, non ha distribuito nulla; si e limitata a scorrere i punti normativi, peraltro già affrontati nella riunione precedente, senza fornire approfondimenti di alcun genere. Le OO.SS. hanno ribadito le perplessità sul metodo, chiedendo sia una definitiva decisione in merito al "problema ANPO" che la assoluta necessità di ragionare su un testo scritto.

Un "giro di tavolo" ha comunque ribadito:

- la contrarietà a rivedere gli  aspetti relativi all'orario di lavoro, prevedendo la discussione solo sui contenuti della legge 66/03 (periodi di riposo dopo turnazioni);

- la predisposizione a ragionare sui paletti da inserire in tema di

relazioni sindacali per una certa e rapida contrattazione decentrata integrativa;

- la forte perplessità (assoluta contrarietà

dell'AAROI) ad istituire un regolamento disciplinare per i Medici;

- la necessità di predisporre un assetto migliorativo per il part-time.

L'ARAN, al termine del breve confronto, ha espresso la volontà di convocare le OO.SS. Mediche e Veterinarie per due giorni consecutivi (probabilmente per mercoledi 9 e giovedi 10 aprile), specificando tuttavia che non si farà condizionare dai tempi elettorali.

 

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 03 del 08-04-03

I sindacati all'ARAN

 

Oggi i sindacati all'ARAN

Proseguono le trattative per il rinnovo del contratto della dirigenza medico-veterinaria del Ssn. L'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran ) ha infatti convocato per domani alle 10 i sindacati di categoria.

All'ordine del giorno dell'incontro, il terzo dopo quelli del 25 febbraio e del 26 marzo, il rinnovo del contratto nazionale (Ccnl) della dirigenza relativo al quadriennio normativo 2006-2009 e al biennio economico. Un confronto che dovrebbe consentire di chiudere alcuni aspetti del contratto, in primo luogo la parte economica, quella relativa al biennio 2006-2007. Il nuovo contratto dovrebbe portare a un aumento nelle buste paga dei medici dirigenti pari a circa 260 euro lordi mensili.

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 02 del 08-03-28

Contratto per 220 mila

 

Con atti di indirizzo contratto per 220 mila

Contratti più vicini per circa 220 mila medici. Dopo il via libera del Consiglio dei ministri dell'atto d'indirizzo per la medicina del territorio, che si aggiunge a quello per i medici dipendenti, è ora possibile, infatti, avviare la trattative per il rinnovo di convenzioni e contratti. A dirlo è Amedeo Bianco, presidente della Federazione degli Ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo), commentando l'approvazione, 'a sorpresa' in Cdm, del provvedimento atteso da tempo da medici di famiglia, pediatri e specialisti ambulatoriali e che non era all'ordine del giorno. "E' una buona notizia per tutti i medici - spiega Bianco al margine, ieri a Roma, della presentazione del programma del Pd per la sanità - e chiude finalmente il cerchio: c'è l'atto d'indirizzo della dipendenza e quello per la convenzione. Quindi circa 220.000 camici bianchi, tra territorio e ospedale, hanno lo strumento per rinnovare i contratti, anche se lo chiuderanno ormai ampiamente scaduto. Purtroppo ci sono pesanti ritardi, ma è un enorme passo avanti".

 

 

Newsletter AAROI Sardegna  n° 01 del 08-03-28

Contratto dirigenza medica
 

Contratto dirigenza medica in dirittura d'arrivo

Roma, 26 mar. (Adnkronos Salute) - Decisi passi in avanti per il rinnovo del contratto della dirigenza medico e veterinaria del Ssn. Sarebbe infatti pronto un testo di integrazione all'atto di indirizzo, messo a punto dal Comitato di settore, che sarà discusso nel Cdm di venerdì. Un testo che consentirebbe di chiudere alcuni aspetti del contratto, in primo luogo la parte economica, quella relativa al biennio 2006-2007, prima delle elezioni politiche di aprile. "Un testo che - come spiega all'ADNKRONOS SALUTE Massimo Cozza, segretario nazionale della Fp Cgil medici, se verrà approvato dal Cdm, dovrebbe portare a un aumento nelle buste paga dei medici dirigenti pari a circa 260 euro lordi mensili". E' quanto è emerso dall'incontro di oggi tra l'Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e i sindacati di categoria.Oltre all'aspetto strettamente economico, è stato anche deciso di chiudere in fretta anche la parte del contratto relativa all'orario di lavoro. "Una materia questa - spiega Cozza - che è stata indicata come una priorità da affrontare, anche se non è stata discussa nel merito". Per arrivare a chiudere in fretta la parte economica, i sindacati hanno deciso di utilizzare in maniera diversa le risorse già stanziate. "Abbiamo deciso - spiega Cozza - di privilegiare la parte fondamentale, vale a dire quella costituita dal tabellare e dalla posizione professionale, destinando a queste anche quelle risorse che nell'atto di indirizzo erano vincolate alla distribuzione del risultato". Soddisfazione è stata espressa anche dal segretario nazionale dell'Anaao Assomed, Carlo Lusenti. "E' stato un incontro costruttivo - confida Lusenti all'ADNKRONOS SALUTE - in cui è stata ribadita la volontà reciproca e unanime di provare a chiudere in fretta la trattativa. Prima delle elezioni politiche di aprile". Il prossimo appuntamento all'Aran è vincolato al pronunciamento del Cdm in programma venerdì. "Se tutto va come ci aspettiamo - confida Cozza - il prossimo appuntamento dovrebbe cadere nei primi giorni di aprile".

 

 

Newsletter AIMOS n° 01 del 13-02-2008

CREDITI ECM TRIENNIO 2008-2010

 

II numero dei crediti da acquisire nel triennio 2008-2010 è fissato in 150 (minimo 30 e massimo 70 crediti per anno).

Dei 150 almeno 90 dovranno essere "nuovi" crediti, mentre fino a 60 potranno derivare dal riconoscimento di crediti maturati negli anni della sperimentazione 2004, 2005, 2006, 2007. Per gli argomenti di interesse generale, ma pertinenti con l'attività professionale, sarà possibile acquisire crediti fino ad un massimo complessivo del 20% del debito triennale. Con le attività di docenza (stage, tutoring, presentazione a convegni e pubblicazioni scientifiche) sarà invece possibile acquisire crediti fino ad un massimo complessivo del 35% del debito triennale. Ogni operatore sanitario potrà scegliere fra una formazione di tipo residenziale (convegni, congressi, corsi, seminari) o una residenziale interattiva (gruppi di discussione, discussioni casi clinici). Oppure potrà optare per una "formazione sul campo" (tirocini, affiancamento di supervisore). Potrà fare ricorso a gruppi di miglioramento (commissioni, linee guida), ad attività di ricerca (gruppi di studio finalizzati), all'auto apprendimento senza tutor (riviste scientifiche, programmi dì formazione a distanza) oppure con tutor. Infine potrà seguire stage, fare presentazioni a convegni o pubblicare su riviste scientifiche.

 

 

2007

Newsletter n° 1 ( del 17-04-2007) - Newsletter n° 2 ( del 23-04-2007) Newsletter n° 3 ( del 07-06-2007) - Newsletter n° 4 ( del 19-06-2007) 

 

2006

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