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RADIAZIONI COSMOTELLURICHE, INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO , RADON

La scoperta delle radiazioni cosmotelluriche e dei suoi effetti sugli organismi viventi è piuttosto recente anche se l’esistenza di queste forze cosmiche e telluriche era già stata intuita molto prima.

Nel 1937 Peyré di Bagnoles-de-l’orne (F) segnalò al Congresso Internazionale della stampa scientifica l’esistenza di raggi tellurici in fasce verticali, parallele e perpendicolari al meridiano magnetico, formanti una scacchiera di circa 8m di lato, e nel 1947 pubblicò un libro sui raggi Peyré e il loro rapporto con le malattie dell’uomo, degli animali e delle piante e in particolare con il cancro.

Si dovette arrivare negli anni 70 perché il dr. Ernest Hartmann dell’università di Heidelberg (RFA) avviasse molti lavori di ricerca che confermarono l’esistenza di queste griglie reticolari che si sovrappongono e interferiscono reciprocamente provocando radiazioni molto nocive in particolari luoghi. Oltre al reticolo di Hartmann sono state individuate altre maglie geomagnetiche come la rete di Curry, ma il reticolo di Hartmann ha nei punti di incrocio un’azione energetica più intensa ed è pertanto quello più studiato sino ad oggi.

Caratteristiche della rete Hartmann

La rete H forma un vasto insieme di “muri invisibili” simili a una quadrettatura di dimensioni apparentemente fisse che avvolge tutta la superficie del globo terrestre e attraversa la biosfera. Le fasce verticali costituenti questa rete hanno una larghezza di 20 cm circa e seguono le direzioni geomagnetiche del globo. In Italia le distanze tra due fasce di raggi tellurici sono comprese tra 1,80 e m 2,30 nel senso Nord-Sud e tra m 2,50 e m 3,20 nel senso Est-Ovest.

Quando il luogo è patogeno la rete si deforma, le distanze tra le fasce variano e il campo elettromagnetico è elevato. Le cause possono essere ambientali ( linee elettriche ad alta tensione la cui sfera d’azione può arrivare sino a 1 km, trasmettitori televisivi, telefonia cellulare, linee ferroviarie e tranviarie) o derivare da anomalie del sottosuolo (corsi d’acqua sotterranei, faglie, caverne, falde freatiche,giacimenti di minerali, sacche di gas, fogne).

Normalmente all’interno dei rettangoli che formano la rete si trova una zona neutra. Nei punti d’incrocio, intersezione delle linee Nord-Sud e delle linee Est-Ovest (nodi di Hartmann) il campo magnetico è molto elevato, mentre sui raggi è più debole. Il campo elettromagnetico varia secondo le ore del giorno e aumenta prima di forti depressioni atmosferiche.

Quando si sommano diversi fattori come anomalie del sottosuolo, terreno argilloso, presenza di elettrodotti , di ripetitori radio e TV, di apparecchiature elettriche e impianto elettrico non schermato all’interno dell’abitazione, di umidità e masse metalliche o superficie riflettenti, ecc., la permanenza prolungata su un nodo di Hartmann, o anche su un “muro invisibile", provoca un’alterazione dei sistemi di regolazione dell’organismo che nel lungo e medio termine può avere delle gravi conseguenze sulla salute. Studi epidemiologici indicano che nel 60-70% dei casi , l’esposizione cronica ad un campo elettromagnetico superiore a 0,2 microTesla concorre alla comparsa di gravi malattie degenerative.

Quando la griglia si deforma, dilatandosi, il radon affiora dal suolo più facilmente generando soprattutto raggi gamma. Il radon è un gas radioattivo molto dannoso, più nocivo del fumo, ed è correlato al cancro dei polmoni. In alcune zone granitiche il tasso è molto elevato, attraversa il suolo e qualsiasi ostacolo e rimane imprigionato nei luoghi chiusi accumulandosi. Sembra che generi anche metalli tossici come il piombo, il bismuto, il polonio, ecc…,che rimanendo in sospensione nell’aria, possono essere inalati. Nei luoghi ventilati la concentrazione di radon rimane bassa.

I DANNI ALLA SALUTE

Se si dorme in un ambiente dove il campo elettromagnetico è elevato, l’organismo umano fa da vero e proprio accumulatore perché durante il sonno l’organismo è più ricettivo, la posizione orizzontale senza contatto con il suolo non consente di scaricare elettricità e nelle ore notturne l'intensità della rete H è maggiore. Inoltre trascorriamo molto tempo della nostra vita a letto.

Durante il sonno, la ghiandola pineale, situata nella parte posteriore del cervello, produce la melatonina, ormone che regola oltre l’umore, il sistema endocrino e riproduttivo. La produzione di melatonina è massima durante la fase di rigenerazione notturna poiché la luce inibisce il funzionamento della ghiandola pineale. La melatonina agisce come scavenger dei radicali liberi e sembra essere in grado di proteggere l’organismo dai tumori. La sua riduzione in soggetti esposti in modo prolungato alle radiazioni elettromagnetiche, spiegherebbe , oltre la promozione di tumori, i vari disturbi riproduttivi e neurologici segnalati da alcune ricerche epidemiologiche.

Le conseguenze non sono immediate, ma è a lungo e medio termine che si manifestano disturbi vari e malattie anche gravi.

Lo stato prepatologico talvolta è asintomatico e talvolta si presenta con sintomi tanto differenziati da non consentire di individuarne la causa.

Le statistiche si riferiscono a:

disturbi deboli: agitazione, sensazione di caduta nell’addormentarsi, piedi gelati, crampi, palpitazioni, calo energetico, nervosismo, incubi, starnuti ripetuti, risvegli prematuri;

sintomi funzionali complessi: insonnia tenace, asma, stati anginosi, dolori regione dorsale renale, astenia mattutina, cefalee, insonnia tenace, asma, stati anginosi, dolori persistenti, nevralgie, reumatismi, artrosi;

malattie gravi: sclerosi a placche, patologie cardiovascolari, forme cancerose.

(tratto dagli atti del 1° convegno della Camera Tecnica Sanitaria della Lombardia)

Nel documento “Rischio cancerogeno associato a campi magnetici a 50/60Hz” dell’Istituto Superiore di Sanità italiano sono riportati anche i risultati di alcuni ultimi studi epidemiologici che hanno riguardato persone più esposte. Gli studi hanno evidenziato un significativo incremento di tumori cerebrali, leucemie, tumori ormonodipendenti (mammella, utero, prostata), depressioni, diminuzione della risposta immunitaria , amplificazione del danno ossidativi del DNA.

La maggior parte degli studi riguardano la relazione tra campi elettromagnetici e leucemia infantile. Secondo le indagini i soggetti esposti a campi magnetici d’intensità uguale o superiore a 0,2 microTesla hanno il doppio di probabilità di ammalarsi di leucemia rispetto ai non esposti.

Come agiscono le radiazioni elettromagnetiche sugli organi del corpo

Certi danni sono dovuti al riscaldamento dei tessuti ( radiofrequenze e microonde). La gravità di questo tipo di effetto sta nel fatto che questo riscaldamento avviene internamente al corpo e non viene percepito dagli organi sensoriali e di conseguenza l’organismo non può attivare i meccanismi di compensazione. Gli organi come la cornea e le ghiandole sessuali, con scarsa circolazione sanguigna e bassa conducibilità termica (fattori negativi ai fini di una efficace dispersione del calore) sono i più colpiti:

il cristallino da trasparente, per effetto del rialzo termico, a poco a poco diventa opaco;

I testicoli reagiscono al riscaldamento diminuendo la vitalità e il numero degli spermatozoi, le ovaie perdono il controllo del ciclo mestruale.

Altri danni sono dovuti all’interazione delle onde con organi come cuore , cervello e sistema nervoso il cui funzionamento è basato su correnti elettriche, anche se di modesta entità:

Il cervello e il sistema nervoso funzionando entrambi a corrente continua avvertono in modo sensibile gli effetti dei campi elettromagnetici che si manifestano con irritabilità, insonnia, depressione,crampi;

Il lavoro elettrico del cuore viene alterato e si manifestano aritmie e tachicardie.

Altri danni ancora , come i tumori, sono conseguenza di cambiamenti provocati da campi elettrici e magnetici sul patrimonio genetico delle cellule:

I tumori sarebbero l’effetto finale di una esposizione cronica .

LA LEGGE

I limiti di esposizione in vigore sono basati solo sugli effetti immediati da esposizioni a forti intensità di campo elettromagnetico di breve durata. Non sono pertanto considerati gli effetti da esposizione nel lungo periodo , seppure a intensità più basse, come è stato anche rilevato dalla Commissione CEE al Parlamento Europeo (doc. A3-0238 del 5-5-94) che annota anche rischi d’aborto spontaneo fra le donne esposte a campi magnetici di bassa intensità.

L’inadeguata normativa in vigore per gli elettrodotti indica dei limiti massimi di esposizione in 100 microTesla e distanze da rispettare per i campi elettromagnetici a bassa frequenza di 28, 18 e 10 metri dal filo rispettivamente per elettrodotti da 380, 220 e 132 KV.

Nel documento dell’Istituto Superiore di Sanità ISTISAN 98/31 e nel documento dell’Istituto per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro “ Documento Congiunto Ispels-Iss”del 3.3.98, si indica il limite di 0,1 – 0,5 microTesla per prevenire il rischio di tumori nell’infanzia, al di sopra del quale, secondo la maggior parte degli studi epidemiologici, è rilevabile un rischio relativo di aumento dei casi di leucemia infantile superiore all’unità.

 

VOLETE SAPERE SE LA VOSTRA CASA E’ INQUINATA DA ONDE ELETTROMAGNETICHE E GEOPATICHE ?

Se abitate in una zona industriale, o vicino ad un’autostrada, o in un quartiere rumoroso e trafficato, l’inquinamento chimico e acustico è sicuramente presente. Se nel raggio di 1 Km ci sono anche linee elettriche ad alta tensione, ripetitori radiotelevisivi, cabine di trasformazione dell’Enel, impianti radar, o se la casa è situata vicino a una linea ferroviaria o tranviaria, sarebbe meglio cambiare alloggio perché il risanamento ambientale all’interno dell’abitazione potrebbe non essere sufficiente a garantire l’immunità da patologie derivanti dall’ambiente. Sarebbe comunque utile una valutazione delle capacità reattive e di difesa delle persone che vivono nella casa.

Se abitate in campagna, osservate l’ambiente circostante, gli animali e le piante. Alcuni animali sono attratti dalle onde nocive, altri fuggono.

Per esempio, i gatti ricercano i punti dove l’irraggiamento del suolo è intenso e non unicamente i posti confortevoli. Le formiche, soprattutto quelle nere, sono attratte dalle zone geopatogene. Spesso si possono osservare grossi formicai sui nodi della “rete H”. Le termiti si riproducono  abbondantemente sui nodi geopatogeni se nel sottosuolo si trova una falda freatica o un corso d’acqua che rendono il nodo ancora più nocivo. Le api, se poste su di un nodo della “rete H" hanno un’attività frenetica e producono una quantità tripla di miele.

Al contrario i cani fuggono dalle zone geopatogene. Conigli, galline, cavalli, mucche, ecc..., in cattività su zone geopatogene, subiscono effetti negativi. Si pensa che numerosi animali che risentono negativamente le onde nocive avvertano l'avvicinarsi di un sisma perchè, secondo l'intensità del sisma in preparazione, le maglie della "rete H" si allargano in un arco di tempo che va da qualche ora ad una settimana.

Gli alberi, in un luogo perturbato crescono male. Sul tronco appaiono rigonfiamenti, proliferazioni di muschi (nelle zone sane il muschio si sviluppa solo sulla parte del tronco esposto a Nord), il tronco è cavo, sdoppiato, i rami sono contorti. La maggior parte delle piante ingialliscono e perdono il loro vigore; ma le resinose, l'ortica, la dieffenbachia e altre, crescono bene anche nei luoghi dove l'irraggiamento tellurico è intenso.

Crepe nei muri che partono dal basso, macchie di umidità a forma di campana provenienti dal basso e che si verificano dopo piogge e temporali, “pastiglie” nerastre sulle pareti ( le macchie d’umidità provenienti sia da un fenomeno di condensazione sia da una cattiva impermeabilità del muro sono continue e più estese in superficie ), odore di muffa, indicano la presenza di corsi d’acqua sotterranei, falde freatiche o faglie.

Se abitate in città i segni delle anomalie del sottosuolo non sono quasi mai visibili.

L’inquinamento elettromagnetico è amplificato dalle onde di forma provenienti dall’architettura e dall’arredamento, dai materiali conduttori, dalle apparecchiature elettriche ed elettroniche domestiche, dall’impianto elettrico non schermato e ad anello, dall’umidità.

Secondo le ricerche del prof. H.L. Koening titolare della cattedra di elettrofisica all’Università di Monaco (R.F.A) raccolte nel libro “Unsichtbare Umwelt (L’ambiente invisibile), l’inquinamento “indoor” sarebbe sufficiente a provocare con il tempo dei malesseri, una predisposizione agli stati infettivi, una cattiva circolazione sanguigna, insonnia, mal di testa, dolori muscolari.

 

 

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