Motori

"Chi può non la compra"
Il triste destino dell'elettrica

Un grande concessionario si sfoga: "I ricchi snobbano queste scelte super ecologiche". E se non le comprano loro, per ora, chi le compra?

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Gli ostacoli sulla strada dell'auto elettrica sono infiniti. Si parte da un prezzo iniziale abbastanza impegnativo, dal cosiddetto punto di pareggio alle stelle, ai problemi di non poterla ricaricare che nei box privati eccetera eccetera. Tutte cose di cui abbiamo parlato all'infinito. Ma sul tema piove in redazione la lettera, accorata, di un dealer Nissan che ci propone alcuni interessanti spunti di riflessione. "Avete ragione a scrivere che queste sono macchine care - spiega - mi vorrei soffermare infatti proprio sull'aspetto economico iniziale, facendo un ulteriore approfondimento sul tema Auto elettrica chi può non la compra", evidenziando come ancora una volta, in Italia, diversamente dagli altri paesi, i titolari di patrimonio predicano bene e poi razzolano male. Sono un numero enorme i cosiddetti eco-snob con notevoli disponibilità sia economiche che di infrastrutture private (box, garage,...) che potrebbero benissimo acquistare una vettura elettrica da 38.500 euro, senza particolari problemi per il proprio ed ingente portafoglio, eppure i dati ci dimostrano una crescita molto limitata in rapporto all'entità di questi signori".

Come dargli torto? Ma non è tutto. Il dealer continua sempre più infervorato:  "E allora quando alle tavole rotonde, professori, politici, trend-setters, ecc... dalle disponibilità finanziarie piuttosto elevate parlano di ambiente, di futuro ecologico, di sostenibilità e poi non guidano una vettura elettrica, come personale contributo all'avvio di un cammino che professano, ebbene il dubbio che si tratti di sole parole è molto molto forte. E' frustrante costatare che il blocco allo sviluppo della mobilità elettrica, sulla quale l'industria automobilistica ha investito miliardi di euro offrendo già da due anni un'auto a batteria vera, tecnologicamente avanzata come e meglio di una convenzionale, è rappresentato da una mancanza di volontà nel difendere davvero e non solo a parole il nostro pianeta, iniziando proprio da chi più ha".

La riflessione del concessionario è corretta: i ricchi non hanno proprio voglia di auto elettriche. Per loro non è scattata la corsa - come successe anni fa - per i primi telefonini che all'inizio costavano oltre 1 milione delle vecchie lire e avevano massimo 25 minuti di autonomia. E se, in questa fase di prezzi alti, le auto elettriche non le comprano loro, chi le compra? Non certo le famiglie dei disoccupati o i tanti italiani in difficoltà. Automobilisti che non riescono nemmeno più a fare il pieno ad un'auto vecchia, figurarci immaginare di cambiarla. Con un'auto elettrica da 40 mila euro poi...