La storia Porta la firma di un botanico di casa a Leno il rimedio che sta diventando un «caso» economico

Zanzare addio con la «catambra»

Porta la firma di un botanico di Leno il rimedio che sta diventando un «caso»: pianta inodore per le narici umane, respinge i fastidiosi insetti

La storia Porta la firma di un botanico di casa a Leno il rimedio che sta diventando un «caso» economico

Zanzare addio con la «catambra»

Porta la firma di un botanico di Leno il rimedio che sta diventando un «caso»: pianta inodore per le narici umane, respinge i fastidiosi insetti

Il botanico Giovanni Ambrogio (Foto Cavicchi)Il botanico Giovanni Ambrogio (Foto Cavicchi)
Giorni d'afa. Momento buono per affrontare il fenomeno Catambra, nemica delle zanzare. Mamma mia voleva tenerle lontane con uno scroscio d'aceto e una fetta di limone in un piatto, o metà cipolla trafitta da chiodi di garofano. Rimedi empirici, come la citronella e i gerani sul davanzale, per tacere di spruzzi d'estratto di bergamotto, decotti di menta e basilico da spalmare sulla pelle come si fa col pesto sullo spaghetto.

La Catambra, regina del momento, annulla questi e altri consigli di nonna: «Grattare sulle pietanze lievito di birra, come formaggio. Stordire gli insetti con cibi zeppi di vitamina C, che danno al sudore odore insopportabile. Ingozzarsi di aglio e peperoncino». Scappavano le zanzare ma pure i cristiani. Furoreggia invece oggi la Catambra, pianta senza profumo, che emana odore pestifero per le zanzare e non sfiora narici umane. Pianta da laboratorio, e da business, per martellante réclame. La crisi non la tocca; si vende bene. Nata in un vivaio di Leno, mira a sostituire zampironi, incensi e persino una lampada gialla che - dicono - tiene le zanzare lontane un metro.
Abracadabra... anzi: AbraCatambra...

(Foto Cavicchi)(Foto Cavicchi)
Ecco il rimedio ecologico préte-a-porter , la sfida natura-ultrasuoni (scaricabili dal cellulare) - sarà vero? - da diffondere tramite un ciondolo, da adagiare, se ci garbasse, a un abito antizanzara (già in vetrina), in tessuto impregnato di resina acrilica repellente. Quando è sceso in campo «Ambiente ed Ecologia» del Comune, con strategie di lotta alla «zanzara tigre», ha suggerito come costruire (o acquistare) una Bat box. Bat sta per batman, (pipistrello); box è la casetta per accogliere, qualora gradisca l'invito, il topino con le ali goloso di zanzare. Questa è tutta un'altra storia.

Vado al sodo. Cerco Giovanni Ambrogio, papà della Catambra. Originario di Offlaga, è approdato a Leno, patria del gesuita Giulio Aleni che alla fine del 1500 spiegò ai cinesi l'Europa e l'America. Ambrogio crede a un eterno paradiso terrestre. Crede che il buon Dio, con il regno vegetale, ci conceda cibo ed ogni rimedio, solo a saperli scovare. Da qui la scoperta della ornamentale Catambra, avvicinabile a un clone della catalpa selvatica, pianta portainnesto in tre possibili punti: alla base, a un metro e mezzo d'altezza, sopra i due metri.
Nasce la Catambra e dopo breve acclimatamento rilascia il catalpolo (famiglia glicosidi fenitil- alcoolici) che respinge le zanzare per l'odore, quattro volte superiore a quello sprigionato della catalpa. Come? Perché? Questo il segreto che Ambrogio non svela. Nell'anno la Catambra mette e perde le foglie, ma non fiorisce come la pianta madre. Non ha semi, né si riproduce; resta esemplare unico. Una lettera del Cnr di Bologna, fra le tante, ne testimonia i pregi: «Piantare la Catambra è un modo efficace per combattere le zanzare e ridurre l'eccesso di anidride carbonica nell'aria». «Diffidate dalle imitazioni dei furbetti - avvisa il botanico - Qualcuno vende per Catambra piante simili senza effetti benefici. Quella dei miei vivai ha impresso sul fusto un timbro indelebile e sulla chioma porta una etichetta antistrappo. Mi difendo così dalle imitazioni».

Costanzo Gatta24 giugno 2012 (modifica il 25 giugno 2012)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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