Porto di Piombino

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando il Porticciolo di Piombino, vedi Porto Antico di Piombino.
Porto di Piombino
Panorama del porto piombinese
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Toscana
Provincia  Livorno
ComunePiombino
MareMar Tirreno
Infrastrutture collegateFerrovia Tirrenica attraverso il tratto Campiglia Marittima-Piombino,
Variante Aurelia attraverso la viabilità ordinaria
TipoPorto turistico, commerciale e industriale
GestoriAutorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale
Profondità fondali7 - 20 m
Accesso difficoltoso con venti diLevante di forte intensità
Rifornimento carburante
Assistenza
Coordinate42°55′45.66″N 10°32′45.28″E / 42.92935°N 10.54591°E42.92935; 10.54591
Mappa di localizzazione: Italia
Porto di Piombino

Il porto di Piombino è situato al confine tra il Mar Ligure e il Mar Tirreno. È terzo porto italiano per traffico passeggeri con linee verso l'isola d'Elba (unico imbarco), la Sardegna, la Corsica e Pianosa. Importante è anche a livello commerciale ed industriale, collegato principalmente alla presenza degli stabilimenti siderurgici di Piombino.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo scalo piombinese utilizzato principalmente come porto di sbarco del minerale di ferro proveniente dall'Isola d'Elba era già presente nel V secolo, in quanto viene menzionato da Claudio Rutilio Namaziano nel 417 come porto di Falesia. Entrato in decadenza nell'alto Medioevo, fu riutilizzato con assiduità dalla costituzione dello Stato di Piombino, nel 1399. Pur trovandosi al di fuori delle mura (circa 3 km dalla Porta a Terra) era il principale scalo cittadino e di tutto lo Stato, utilizzato per i commerci, per la flotta militare e per la flotta pescherecci (lo scalo cittadino di Marina, altro porto piombinese era di modeste dimensioni).

Nel XIX secolo, a seguito della nascita di impianti siderurgici nelle vicinanze di Piombino, il porto ebbe uno sviluppo esponenziale, con la costruzione di un molo e 4 pontili. Durante la Seconda guerra mondiale il porto fu quasi completamente distrutto. Al termine del conflitto, esso fu ricostruito e conobbe un ulteriore sviluppo negli anni sessanta con il graduale sviluppo del turismo verso l'Isola d'Elba. A seguito di ciò il porto oltre che merci divenne anche porto passeggeri,arrivando ad accogliere sempre più persone dirette verso l'Isola d'Elba e,in numero molto minore,Pianosa (quest'ultima da quando è stato possibile sbarcarvi,in quanto prima era un'"isola penitenziario" in cui l'accesso era consentito solo a guardie e detenuti). Nel 2007 Moby S.p.A. apre la linea estiva per Olbia, mentre, nella stessa estate, anche Corsica Ferries Sardinia Ferries apre la linea estiva per Golfo Aranci,che verrà chiusa nel 2009.Con l’inaugurazione delle linee anche per Corsica e Sardegna,il traffico passeggeri nel porto aumenterà notevolmente raggiungendo circa 3 milioni di passeggeri in transito nel periodo estivo,una cifra rimasta più o meno costante dai primi anni 2010 in poi.

Nel 2009 Corsica Ferries Sardinia Ferries apre la linea estiva diretta per Bastia che dal 2011 (anno in cui la compagnia apre i collegamenti per Portoferraio) farà scalo a Portoferraio e nel 2010 la compagnia BluNavy arriva in linea su Portoferraio. Va infine menzionata una modesta aliquota di traffico di pescherecci a strascico. Dall'estate 2017 Corsica Ferries Sardinia Ferries decide di investire sullo scalo toscano, aggiungendo corse per la Corsica, riaprendo la linea diretta per Bastia, la nuova linea per Porto Vecchio (conclusasi al termine dell'estate 2018 e ripresa ad agosto 2020), e riaprendo anche il collegamento per Golfo Aranci.Nell'estate 2020,a causa dell'emergenza COVID-19, Corsica Ferries Sardinia Ferries riapre le linee estive da e per la Corsica e Golfo Aranci solo ad agosto, Moby Lines riduce le partenze per Olbia e Portoferraio. Nel 2021 non viene riconfermata la linea estiva per Porto Vecchio, mentre viene aperta quella per Ile Rousse, sempre a carico del vettore Corsica Ferries Sardinia Ferries. Nell’estate 2022 non è riconfermata la linea per Ile Rousse né per Portovecchio, mentre sono riconfermate le rotte estive degli anni precedenti per Bastia (via Portoferraio),Olbia e Golfo Aranci.

Collegamenti[modifica | modifica wikitesto]

I collegamenti sono per:

Situazione attuale[modifica | modifica wikitesto]

Attualmente il porto di Piombino ha una profondità che varia dai 7 ai 20 metri, è delimitato a Sud da un molo sopraflutto, denominato Batteria, a Nord dal pontile degli stabilimenti siderurgici. Per le altre attività merci, soprattutto prodotti derivati dalla lavorazione degli stabilimenti, vengono utilizzati i pontili "Magona" e "Trieste". Per quanto riguarda i traghetti per l'Isola d'Elba essi impiegano il molo "Dente Nord",la banchina "aliscafo",il molo "Elba Nord","Elba Sud",i due scivoli (solo in casi di sovraffollamento) il molo "Trieste" ,il molo "Batteria" e,talvolta,il “Giuseppe Pecoraro”. Per i passeggeri diretti in Sardegna e Corsica e le navi ro-ro viene usato sempre meno il molo "Batteria",ormai quasi sempre occupato dalle partenze per l’Elba,mentre principalmente è utilizzato il "Giuseppe Pecoraro" ed il suo prolungamento.Nella parte nord del porto è presente una grande area di attracco usata soprattutto da crociere,mentre i 2 prolungamenti del “Giuseppe Pecoraro” sono talvolta utilizzati per il disarmo dei traghetti.Attualmente sono presenti in totale 10 moli per i traghetti,di cui 4 per traghetti di grandi dimensioni,1 banchina d’accosto per l’aliscafo,e una grande area di attracco per servizi di crociera.

Per quanto riguarda il traffico passeggeri a metà degli anni novanta un profondo rinnovamento infrastrutturale per l'accoglienza e la regolamentazione dei passeggeri ha permesso al porto di Piombino di divenire una struttura moderna e funzionale. Per quanto riguarda le merci, la situazione attuale del porto risente fortemente della presenza degli insediamenti siderurgici, che condizionano la struttura e lo sviluppo dell'impianto attuale.

L'Autorità Portuale sta cercando di sviluppare strutture anche per merci diverse da quelle siderurgiche. Le attuali vie di comunicazione e la ristrettezza degli spazi però rappresentano ardui ostacoli a questo sviluppo. Le strade che collegano il porto alla strada statale nr. 1 Aurelia, confluiscono, in località Gagno e per circa un Km, in una sola via di transito, per giunta a due sole corsie; la S.S. 398 a quattro corsie rappresenta la soluzione al problema ma è stata finora realizzata solo per la metà lato entroterra mentre la restante tratta (la più importante perché permetterebbe anche di oltrepassare la strozzatura del Gagno) esiste solo sotto forma di progetto definitivo.

La Ferrovia Campiglia Marittima-Piombino Marittima che collega il porto alla linea Livorno-Grosseto è, nella tratta Piombino Marittima - Piombino - Fiorentina di Piombino, non concepita per un traffico intenso di merci. L'amministrazione provinciale di Livorno e quella comunale di Piombino stanno anche valutando la possibilità di utilizzare i fanghi della bonifica dello stabilimento siderurgico di Bagnoli, al fine di effettuare riempimenti a mare ed ampliare così, anche se in modo piuttosto invasivo, il retroporto, tale progetto non è però ancora diventato esecutivo.

Altre immagini[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]