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ape_bistrot.jpgL’Ape Bistrot ha un elegante abito granata, tre ruote bianche e nere e un piccolo banco di vetro. Serve ostriche e champagne. Compare attorno alle sette di sera come un miraggio in mezzo al via vai calloso del viale Monte Nero. Si ormeggia quasi sempre allo sbocco di viale Lazio, dove il bivio compone una modesta ansa pedonale. Basta  un minuto per squadernare il campionario di lusso portatile, catturando l’immancabile stupore dei passanti.
“Capita spesso che persino gli automobilisti rallentino per guardare da vicino cos’è questa strana macchina”, racconta divertita la biondissima Elisabetta Cossu, che ha ideato l’Ape Bistrot e l’ha realizzata col concorso di altri soci (tra i quali spicca il marchio Giacomo, piccolo impero gastronomico di via Sottocorno con dépendace all’Arengario).

L’orario di apertura non è infinito, perché la “licenza itinerante” di cui dispone il veicolo limita la sosta a 120 minuti. Ma c’è tutto il tempo per un aperitivo, servito in grembiule e papillon da un impettito giovanottone nero.
Il menu prevede un paio di alternative allo champagne (che costa 10 euro a flûte). Ma forse andrebbero rivisti i prezzi: i 7 euro per il prosecco, in particolare, sono davvero troppi (5 per un calice di vino bianco). In compenso, Elisabetta elargisce ad ogni ordinazione piattini con salatini ungheresi, tartinette e altri piccoli bocconi. Per le ostriche, invece, si paga a parte (4 euro l’una).

Che effetto fa sorseggiare champagne a bordo strada, sotto gli occhi di tutti? È un’esperienza divertente e straniante. Ci si sente un po’ come Ernesto Calindri nel celebre carosello. E speriamo che serva anche questo per combattere il logorio della vita moderna.

 

(nella foto, l’Ape Bistrot: per sapere dove sosta o per informazioni, consultare il sito www.apebistrot.it/)

 

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vero73 15 maggio 2011 | 12:39

Sono passata per caso in macchina e sono stata folgorata! Elisabetta se ne è accorta e con un bel sorriso si è avvicinata porgendomi la cartolina! Non ho potuto resistere, troppa curiosità….. Mi ha servito un ottimo prosecco (caro? in media con tutti i posti, in zona in baracci squallidi risparmi due euro) e un delizioso piattino di prelibatezze calde. Cosa vuoi di più? Per un momento mi è sembrato di non essere neanche a Milano (e qs anche per la cordialità e la gentilezza di chi mi ha accolta!). Grande idea! Brava, continua così!!

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Lettore_737077 14 maggio 2011 | 14:13

Vivo in zona Porta Romana e mi sono fermata con una amica incuriosite dalla gente che c’era…che bella scoperta che e’ stata! L’ho trovata proprio un’idea originale, carina ed innovativa, qualcosa di diverso finalmente dai soliti locali con qualita’ del cibo da aperitivo ormai fin troppo scadente (e ormai anche fin troppo affollati dove non si riesce neanche a fare due chiacchere e i baristi sono isterici)! Sono ben disposta anche a pagare qualcosina in piu’ se posso gustarmi un buon prosecco accompaganto da tartine e salatini (concordo che le mandorle salate sono strepitose!!) di quella qualita’ e freschezza…

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Tafano67 12 maggio 2011 | 13:21

Bhè se lo mettiamo a paragone con in tristemente noti EPPIAUAR c’è un’abisso..
Mi sono accasato proprio agli albori di questa pessima abitudine di stravolgere sia l’aperitivo che la cena e le rare volte che con qualche amico ci incappo la tristezza mi avvolge.
Come si puo’ definire aperitivo questa cosa non lo so proprio. Spesso mi domando: “avranno sti locali i dovuti permessi per somministrare cibi caldi e cotti?”

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gaby19 12 maggio 2011 | 12:12

Io ci sono andata già un paio di volte. Condivido che finalmente c’è una qualità decisamente superiore alla media per quanto riguarda gli “stuzzichini” mandorle salate strepitose e tartine freschissime. E’ ovvio che nei tanto contestati 7 euro bisogna farci stare anche la qualità del cibo! Meglio un buon bicchiere di vino che un negroni fatto male e allungato con patatine industriali!!! Le ostriche, di cui sono ghiotta, le so abbastanza riconoscere e…vi garantisco che ne ho mangiate un po’ e sono ancora viva e vegeta!!! Ma la cosa che trovo divertente è che in una città come Milano, dove socializzare col vicino di tavolo sembra un’utopia … questa formula fa la magia! Si finisce sempre col chiacchierare con passanti, avventori e curiosi, grazie anche alla simpatia di Elisabetta che,con grande discrezione ed attenzione,riesce a creare un’atmosfera amichevole e rilassante …perfetta per godersi le meritate “bollicine” a fine giornata …Eleganti, leggere e … sane!
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isotta75 11 maggio 2011 | 23:11

Mi sono incuriosita passando in viale montenero in motorino con un amico. Ci siamo fermati e abbiamo trascorso un’ora diversa e divertente sorseggiando champagne e deliziose tartine. E’ finalmente un’idea che ci porta a vivere per strada, come già accade in altre città.

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Valerio M. Visintin 11 maggio 2011 | 18:22

Chiedo venia: l’amico che era con me, conferma che non si trattava di un piattino di plastica. Abbiate pazienza, l’età avanza.

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cicciognac 11 maggio 2011 | 18:18

Vorrei spezzare una lancia a favore di questa iniziativa…E’ sicuramente qualcosa di diverso, di gusto e con quel pò di raffinatezza che si sta perdendo per le strade (ed i locali) di Milano. A tal proposito mi permetto di correggere l’ottimo Visentin: ci sono stato ieri sera e non ho trovato un solo oggetto di plastica! I piattini sono in ceramica e tutto il resto è del livello che ci si aspetta da un’iniziativa del genere (ostriche servite con forchettina in metallo, sul piattino con spicchio di limone e tritapepe…). Concordo invece circa il prezzo del prosecco, forse 7 euro per un calice sono troppi…a quel punto mi schiero con Visentin per una ottima flute di Philipponat! Va anche detto, però, che girando per Milano ti vedi servire presunti cocktail allungati con chili di ghiaccio, foglie varie e zucchero di canna che sembrano minestroni, il tutto a 8 euro!! Ah già , accompagnati dagli avanzi della pasta del giorno in piattini – quelli sì -di plastica!

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Valerio M. Visintin 11 maggio 2011 | 15:15

I salatini (un piattino di plastica con quattro o cinque bocconi) sono effettivamente di Giacomo e sono offerti. Quanto al prosecco, visto che è disposta a un esborso non morbidissimo, le consiglio di aggiungere 3 euro e di tradirlo a favore dello champagne.

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Valerio M. Visintin 11 maggio 2011 | 15:11

E’ itinerante per statuto di licenza e perché ha le ruote. Ma è abbastanza logico che abbiano scelto un punto d’attracco abituale, se non altro per farsi conoscere. Tanto più che, come rimarcava giustamente Ambrogio qualche commento fa, Milano ha una mappa di strade vietate a questo genere di commercio.

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pangolino 11 maggio 2011 | 14:18

Concordo in pieno con Dorima: un po’ snob, molto milanese, ma idea davvero carina!
Almeno qualcosa si muove sotto il nostro cielo grigio, e per una volta non è un lounge bar.
Una domanda: i salatini e le tartinette offerte, sono di Giacomo pasticceria?
Se sì, ci vado già stasera: niente cumuli di paste fredde o inquietanti insalate di riso, bensì bocconcini di pasticceria… Un sogno!
E per una volta (ma una sola) gli posso dare anche 7 euro per un prosecchino.