14 aprile 2010

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11 febbraio 2010

04/12/2009 - Serata Berlucchi - Presentazione Linea Palazzo Lana


Il maggiordomo mi scortò nel salotto di Palazzo Lana Berlucchi. Le note di Georgia on my mind vibravano nell'aria: Guido Berlucchi era al pianoforte. Rimasi incantato dall'eleganza della sua figura, dalla maestria con cui le sue mani accarezzavano i tasti. Volsi lo sguardo ai muri secolari, ai ritratti di famiglia; notai gli arredi preziosi. Tutto emanava raffinatezza non ostentata. Il conte richiuse il piano, mi salutò con calore e iniziò ad interrogare me, giovane enologo, sugli accorgimenti per migliorare quel suo vino bianco poco stabile. Risposi senza esitazione alle sue domande, e nel salutarlo osai: E se facessimo anche uno spumante alla maniera dei francesi? (cit. Franco Ziliani).

A Palazzo Lana fu dunque riscritto il destino di un territorio: qui Guido Berlucchi e Franco Ziliani, insieme all'amico Giorgio Lanciani, concepirono nel 1954 l'idea del primo Franciacorta. La sontuosa dimora continua la sua opera ispiratrice: oggi i figli di Franco Ziliani, Cristina, Arturo e Paolo, omaggiano i fondatori con i Franciacorta Palazzo Lana, creati nelle annate d'eccellenza con il fiore del mosto, pari al 2% soltanto dei vini base. Prodotti rari e con un segno comune: l'eleganza e la varietà delle note olfattive e gustative, la completezza e l'assenza di eccessi. Franciacorta aristocratici e persistenti nel ricordo, proprio come la dimora da cui prendono il nome. In questa atmosfera quasi fiabesca, proprio sulle note di "Georgia on my mind", Arturo Ziliani (una vera rivelazione come pianista jazz) ha aperto la serata Berlucchi, tenutasi nei nostri locali venerdì 4 dicembre 2009, in occasione della presentazione della linea "Palazzo Lana". La linea Palazzo Lana è stata concepita alla fine del 2004, dopo una vendemmia particolarmente interessante. Quell'anno la selezione dei migliori grappoli, le spremiture soffici e progressive, l'uso del fior fiore dei mosti (35 litri ogni cento chilogrammi d'uva) e l'utilizzo moderato della piccola botte hanno dato vita a vini base eccellenti. Speciali assemblaggi, realizzati nella primavera seguente, hanno contribuito a sviluppare in ciascuna tipologia eleganza distintiva e ampiezza aromatica durante il lungo affinamento in bottiglia: qualità che hanno convinto l'enologo Arturo Ziliani a condividere questa nuova, preziosa selezione con i più attenti estimatori, rendendola disponibile presso alcuni tra i più qualificati indirizzi della Penisola (beh, mi piace sottolinearlo, proprio perché Alla Corte di Bacco è stata una delle sei enoteche prescelte in tutta la Campania!!!!).

Abbiamo preferito concentrare dunque l'attenzione dei nostri amici/ospiti sulla degustazione dei tre Franciacorta (Brut - Satèn - Extreme) senza ulteriori distrazioni; solo a seguire si è dato il via alla cena servita dal Ristorante Pompeo Magno. In abbinamento alle leccornie dello chef, un Ruit Hora Bolgheri Doc 2006 Caccia al Piano Berlucchi, ottenuto da uve Merlot in prevalenza, Cabernet sauvignon e Syrah. Rosso intenso, che dimostra un grande bagaglio polifenolico. Le venature viola denotano la freschezza e la vivacità del prodotto. Al primo impatto, si mostrano molto evidenti le sensazioni di frutti rossi maturi, con forti note di mora, visciola e cassis nero. Seguono sensazioni di tabacco, con aromi speziati di cannella, liquirizia e una leggera nota balsamica. Sapori piacevoli e intensi permangono a lungo in bocca; nel retrogusto il vino conferma le sensazioni percepite al naso. Struttura polifenolica potente e fitta, che lascia una persistente dolcezza finale sul palato. Un ringraziamento particolare ovviamente va ad Arturo; mi permetto di rivolgermi a lui amichevolmente, in virtù della semplicità che lo contraddistingue. Nonostante lo attendesse un viaggio piuttosto faticoso, ha voluto infatti presenziare comunque l'evento, rendendolo speciale con la sua verve e simpatia!! Direi che queste poche righe bastino a far immaginare la portata della serata. Fieri ed orgogliosi del lavoro svolto, speriamo dunque che la lettura dei post del nostro blog possa far nascere il desiderio di venire a farci visita. Meglio toccare con mano, no??





Risposta del Sig. Arturo Ziliani

"Grazie a te, Alfonso, e a tutta la tua equipe ho trascorso una bellissima serata, con le bollicine di Palazzo Lana che insieme alle prelibatezze dello chef accompagnavano le spumeggianti note del tuo pianoforte: complimenti (anche come pianista)!
Il bel locale, accogliente, simpaticamente arredato, e, per l'occasione, letteralmente "tappezzato" di bottiglie di Berlucchi, è stata la cornice ideale per una piacevolissima serata. Spero che anche i tuoi amici abbiamo apprezzato i vini di Palazzo Lana, e mi auguro di aver trasmesso anche a loro l'entusiasmo e la passione che hanno caratterizzato e caratterizzano il lavoro di uomini (in primis mio padre, Franco Ziliani) che hanno fatto di una "anonima" terra bresciana uno dei più dinamici e prestigiosi territori vitivinicoli d'Italia, la Franciacorta.
Grazie ancora e arrivederci a presto a Borgonato ! Ciao !"

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17 luglio 2009

5 giugno 2009 : Oeno-Tour de France


Quando Gennaro Iorio, responsabile Cantine Hotel de Paris di Montecarlo nonché Maitre Sommelier de l'Union de la Sommelerie Française, mi ha proposto questa "sfida", ho accettato senza alcuna esitazione. L'organizzazione di un "Oeno-Tour" de France a Gragnano sarà apparsa ai più una follia, ma il risultato ottenuto è stato al di sopra delle mie aspettative! Non avrei mai immaginato che una terra così legata alle proprie radici (il paese della Pasta e del Vino ) potesse "aprirsi" con entusiasmo al mondo dei vini Francesi.
L'annuncio della presenza di Gennaro si è rivelata senza dubbio un ottimo biglietto da visita, ma non nego di essermi lanciato in questa avventura con una sorta di timore reverenziale. Anche ai più grandi appassionati non capita certo tutti i giorni di degustare ben 15 vini, la cui attenta selezione è stata curata da un uomo che ha fatto della propria passione un mestiere. Gennaro infatti ci ha guidati in un exursus tra le varie regioni vitivinicole francesi: Champagne, Bordeaux, Borgogna, Provenza etc.......... per poi puntare alle terre del Rossese, vitigno autoctono della provincia di Imperia.
Una serata piacevole scevra della solennità che caratterizza una degustazione di vini dei "cugini d’oltralpe"; chiacchiere vivaci che aiutano a saperne di più. Ciascuno dei presenti infatti ha avuto modo di interagire con Gennaro, ponendo quesiti, esprimendo pareri o semplicemente facendo complimenti a quest'uomo che ci ha permesso di fare un viaggio fantastico nelle terre più belle di Francia. Grazie dunque, Gennaro, per essere stato dei nostri e per avermi dato la possibilità di far conoscere una splendida realtà ai miei amici. Non potrei dimenticare inoltre l'infaticabile Giovanni Assante, volto del Maccaronificio Gerardo Di Nola, che ha dato quel tocco di "napoletanità" con la sua pasta e fagioli con le cozze!!!
Chi purtroppo non ha avuto modo di partire con noi, potrà comunque sognare seguendo in Tv lo speciale realizzato con la collaborazione di TeLe A, di cui pubblico i video della serata.
Ringrazio infatti anche la troupe ed il presentatore per il lavoro svolto.
A presto.


8 maggio 2009 : Lungarotti, la passione si fa vino..


Fondata negli anni 60 da Giorgio Lungarotti, l'azienda ha dato vita a una dimensione nuova e trainante per Torgiano e per l'Umbria intera. Noi de Alla Corte di Bacco, abbiamo voluto far scoprire questa terra meravigliosa attraverso la degustazione di una Verticale Rubesco Riserva - Torgiano Rosso Riserva Docg (Annate: 1974/1985/1992/2000/2003); un DOCG dal 1990, il Rubesco, con riconoscimento retroattivo a partire dalla vendemmia 1983; un vino classico ed emblematico della migliore enologia italiana che esprime tipicità ed eleganza esaltate da un lungo affinamento in bottiglia; la bandiera Lungarotti insomma! A guidarci in questa nuova avventura non poteva certo mancare un carissimo amico, Maurizio Pescari, ex responsabile commerciale Italia, il quale ha voluto chiudere con noi la Sua esperienza lavorativa ed umana con Lungarotti. Molte saranno le avventure e le sfide che lo attendono, ma l'azienda che gli ha regalato tante soddisfazioni, gli resterà sempre nel cuore.

La verve che lo contraddistingue ci ha appassionato (da qui il titolo del post : "la passione si fa vino") e ci ha fatto cogliere il meglio di questi vini senza addentrarsi in sterili formalismi che avrebbero di certo snaturato le emozioni che si possono provare nel trovarsi di fronte a 5 annate decisamente strepitose!!! Non posso non menzionare inoltre il suo mini corso di degustazione dell'Olio Extra vergine d'oliva DOP Colli Martani Lungarotti. Avreste mai immaginato che l'olio va bevuto, affinchè se ne possano cogliere tutti i sentori e sapori? Beh, Maurizio ci ha fatto fare anche questo. Ed è stata una vera delizia (senza certo disdegnare il pane senza sale che poi ha accompagnato il resto degli assaggi). Una scoperta di vecchie tradizioni che ha affascinato tutti i nostri ospiti; questo olio infatti esprime deciso le caratteristiche della sua terra d'origine: profumo intenso, colore verde brillante con caldi riflessi dorati, sapore leggermente piccante ed amaro.

Ringrazio quindi tutti i fedelissimi che sono intervenuti, l'Azienda Lungarotti che ho avuto l'onore di presentare per la seconda volta nei miei locali ed in particolare Maurizio Pescari.. personaggio di spicco nel mondo del vino!

Alla prossima.





Commento di Maurizio Pescari :

"Grazie Alfonso per le tue belle parole. Nel nostro lavoro la Passione è tutto e gli amici presenti in enoteca per la serata dedicata a Vigna Monticchio erano davvero pervasi di Passione, ognuno con la sua, magari, ma tutti con Sentimento pronto e condiviso. Ho a casa la bottiglia di Vigna Monticchio 1974 che abbiamo bevuto quella sera. Con le firme di tutti voi, che siete parte vera della mia anima dei vino. Ho vissuto quella serata con uno stato d'animo particolare perchè sapevo in cuor mio che da lì a pochi giorni, dopo otto anni bellissimi, avrei lasciato, con le lacrime agli occhi, Lungarotti, per avviare una nuova esaltante avventura che mi fa guardare avanti con l'entusiasmo di un sognatore e la concretezza di chi conosce ormai la realtà. Sono felice e con me è felice tutta la mia famiglia e lo sono anche tutti coloro che mi vogliono bene. Come te, Alfonso, come voi, gente di Gragnano. Presto torneremo a condividere questi sentimenti, perchè sono dentro di noi e non fanno parte di un'Azienda. Grazie. Maurizio."

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10 marzo 2009

Verticale Vigneto Bellavista Castello di Ama

Non credo di riuscire a trovare parole che possano pienamente esprimere l'emozione che ho provato nell'avere come ospiti Alla Corte di Bacco Marco Pallanti e Lorenza Sebasti. Queste due persone meravigliose hanno saputo trasformare una serata apparentemente formale in un convivio amichevole ed estremamente piacevole. Certamente pochi avranno avuto occasione di degustare una verticale di Chianti Classico DOCG Vigneto Bellavista (annate 2006/2004/2001/1997/1995/1988) accompagnata dalla presentazione in anteprima del Castello di Ama 2006 Chianti Classico DOCG (espressione della venticinquesima vendemmia ad Ama). Fortunati Mortali.(aggiungerei :). Bellavista infatti è la selezione di vigneto più antica ed è sempre stato il fiore all'occhiello dell'Azienda: nel mondo dell'enologia è raro trovare un professionista come Marco che abbia dedicato esclusivamente il suo ingegno e la sua creatività a valorizzare un unico territorio e a trarne un prestigioso prodotto, ottenendo così grandi successi. Ah,.... un pensiero particolare, concedetemelo (Marco non me ne vorrà… :), lo dedico a Lorenza, persona dalla straordinaria cultura e di una semplicità che mette in risalto il suo animo gentile e soprattutto la sua simpatia. Spero di aver reso almeno in parte l'idea di quella che è stata una serata in compagnia di queste due stelle brillanti del mondo del vino. Un ringraziamento ovviamente merita Don Giovanni Assante, icona del maccaronificio Gerardo Di Nola, che con il suo estro e la sua maestria ci ha presi letteralmente per la gola con la sua pasta e fagioli con le cotiche. Cosa poter dire di più... posso solo invitare i lettori del mio blog, qualora si trovassero in Toscana, a fare un salto ad Ama... respirerete aria pulita, cultura e soprattutto brinderete con un Chianti che non ha rivali!!! Garantito!! Al prossimo evento.


Commento di Marco Pallanti :
"Carissimo Alfonso,
sono tornato ieri pomeriggio dal mio viaggio americano e, come vedi dall'orario al quale ti scrivo, sto pagando il prezzo dello scombussolamento del fuso. Ma le tue parole mi hanno fatto troppo piacere e per questo non ho esitato a risponderti. Siamo noi a dirti ancora una volta grazie. Grazie per l'accoglienza, grazie per i tuoi sinceri regali, grazie per come avevi organizzato l'evento. Ma soprattutto grazie per come sviluppi la tua passione per il vino. Conosciamo molti appassionati, anche molto preparati, ma che difettano di una visione d'insieme. Vedono il vino come un mosaico formato da piccole tessere da osservare chirurgicamente nella forma, dimensione e colore. Finiscono col sapere tutto del materiale e della costruzione ma finiscono per perdere inevitabilmente la bellezza dei disegni. La tua visione d'insieme riporta il vino alla dimensione per la quale io lo produco. Perciò, ancora un grazie gigante! Inutile dirti che le porte del Paradiso (come tu affettuosamente lo chiami) sono sempre aperte. Ti, anzi, vi aspettiamo con piacere e sincera amicizia. Un caro ed affettuoso abbraccio ed adesso provo a tornare a dormire. Marco Pallanti
".

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8 febbraio 2009

Le potenzialità dell'Aglianico del Vulture

La passione per la viticoltura è antica nella famiglia Giuratrabocchetti e si tramanda da generazioni. In occasione di questo evento, tenutosi nei nostri locali in compagnia degli affezionati amici de Alla Corte di Bacco, abbiamo avuto il piacere di ospitare in qualità di relatore e di rappresentante dell'Azienda Cantine del Notaio, il Dott. Gerardo Giuratrabocchetti in persona. Questa persona a dir poco squisita ci ha guidati in un viaggio sensoriale e visivo (le immagini di un video rappresentativo gentilmente concesso dall'azienda hanno reso infatti molto più agevole il percorso) intriso della magia della Sua terra (Rionero in Vulture - Basilicata). Non c'è alcun dubbio, i vini di Cantine del Notaio sono il risultato di anni di lavoro e di studio finalizzati ad esplorare tutte le potenzialità enologiche del vitigno e rientrano di diritto nel nostro patrimonio enologico e culturale: basti pensare che l’Aglianico, coltivato sulle pendici di un antico vulcano spento, il Vulture, è un vitigno noto fin dai tempi dell'antica Grecia, cantato addirittura dal poeta latino Orazio!! Insomma non posso far altro che ringraziare il Dott. Gerardo ed il Suo staff per la splendida serata che ha saputo regalare a tutti noi.

Ricevo e pubblico :
Carissimi Alfonso e famiglia, ho visitato il blog così come il vostro interessante sito. Sono, comunque, io a dovervi ringraziare per la bellissima occasione che mi avete gentilmente offerto e che mi ha permesso di descrivere il nostro lavoro e il nostro straordinario territorio del Vulture. La cosa più bella, per me, è stata quella di potervi conoscere ed apprezzare ancora di più per la qualità del vostro lavoro, per l'entusiasmo e la passione che si colgono "epidermicamente". Un abbraccio affettuosissimo a tutti voi, con l'augurio di poterci rivedere presto.

Gerardo Giuratrabocchetti - Cantine del Notaio




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I Grandi Vini dell'Alto Adige

Ancora una volta Alla Corte di Bacco ha voluto puntare in alto, offrendo ai propri affezionati frequentatori o per meglio dire amici, una serata davvero suggestiva all'insegna della qualità e del gusto. L'Azienda San Michele Appiano non ha certo bisogno di presentazioni, essendo annoverata non solo tra le migliori cantine altoatesine, ma anche tra le aziende leader a livello italiano: solo l'etichetta "St. Valentin" è sufficiente, per far fremere d'emozione ogni appassionato ed ogni intenditore di vino!!! Ed è proprio in occasione di tale evento, che ho avuto il grande onore di vantare come ospite il Dott. Hans Terzer, in qualità di illustre rappresentante e portavoce dell'Azienda, che mancava in zona dal 2001 e che, mi piace ricordarlo, è stato inserito tra i dieci migliori winemaker del mondo. Con la Sua grande esperienza ed ineccepibile professionalità, il Dott. Terzer ci ha guidato alla scoperta (..e per qualcuno "ri"scoperta) di vini a dir poco eccezionali. Insomma,cosa potevamo volere di più???

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10 maggio 2008

18 aprile 2008 - Degustazione vini Villa Matilde


Che dire. Una serata davvero ben riuscita! Le premesse erano già ottime in virtù dei vini che avremmo presentato, ma il tutto è stato reso ancora più piacevole dalla graditissima partecipazione della Dott.ssa Maria Ida Avallone. Gli ospiti presenti in sala hanno apprezzato particolarmente la Sua professionalità, ma soprattutto la Sua affabilità nel contatto con le persone. Mi preme dunque condividere questo successo con coloro che hanno reso speciale questo evento, in particolar modo l'Azienda Villa Matilde nella persona appunto di Maria Ida; Gerardo e lo chef del Ristorante Pompeo Magno per la cortese collaborazione, e dulcis in fundo naturalmente lo "staff" de Alla Corte di Bacco!

Commento di Maria Ida Avallone :
Caro Alfonso,
certamente la serata organizzata nel "tuo regno" di Bacco lo scorso 18 aprile per degustare i vini di Villa Matilde è e resterà sempre tra i miei ricordi più belli. Tutto era semplicemente perfetto, dall'accoglienza cordiale e sincera agli ospiti simpatici e motivati, dalla presentazione elegante e curata della sala alla sapiente elaborazione delle pietanze a cura del ristorante Pompeo Magno. Complimenti dunque a te ed a tutti i tuoi collaboratori per la professionalità e la passione con le quali svolgete il vs. lavoro. Continuate così.

Parte l'avventura del progetto Enoround


Con gli affezionati visitatori del mio blog sono felice di condividere emozioni ed alcune immagini scattate in data 11 aprile c.a. nei locali de Alla Corte di Bacco in occasione della presentazione di un progetto tanto ambizioso quanto esclusivo per tutti gli appassionati e non del mondo del vino. Protagonista indiscussa della serata, tra chiacchiere e risate, è sicuramente stata Lei, l'Enomatic. Una macchina da mescita con ben 16 erogatori che permetterà agli aderenti all'iniziativa di degustare con un tour-over settimanale (si spera!!!!!) 16 vini diversi, con la possibilità di scegliere tra tre dosi preimpostate. Il funzionamento della macchina è molto semplice e richiede l'utilizzo di una card ricaricabile dalla quale saranno stornati di volta in volta gli importi relativi alla singola erogazione. Il mio intento è stato quello di dar vita ad un piccolo spazio riservato agli amici che avranno modo di passare qualche ora spensierata parlando di vino e magari ascoltando qualche brano suonato al piano (altra mia grande passione). Per chiunque di voi fosse incuriosito sarò ben lieto di farvi da Cicerone in questa nuova avventura!


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9 febbraio 2008

Verticale Giorgio primo 99-00-01-02-03-04


Una serata eccezionale in compagnia di Giampaolo Motta e Nicoletta Gargiulo, recentemente insignita del titolo di miglior sommelier d'Italia durante lo svolgimento del trofeo berlucchi.
Di seguito le impressioni di Giampaolo :

Caro Alfonso,

due righe per ringraziarti della splendida serata del giorno 8 febbraio 2008 organizzata in onore dei miei vini presso "Alla Corte di Bacco". Che dire, atmosfera cordiale e conviviale, gente simpaticissima e, per me, la sensazione impagabile di risentirsi a casa. Complimenti a tutto lo staff ed al mitico Giovanni Assante per la sua "leggerissima" pasta e fagioli, ma un ringraziamento speciale ad Alfonso per aver creato un' oasi di gusto e cultura enologica. È stato bellissimo vedere con che attenzione e cura sono stati trattati i miei "bambini" e la professionalità di Nicoletta Gargiulo ha aggiunto quel tocco femminile alla serata. Grazie ancora a tutti e spero di rivedervi presto in Toscana per una seconda edizione.

Giampaolo Motta

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13 giugno 2007

Festa della Gastronomia

Cibi raffinati, vini di qualità, nuovi e vecchi sapori per la gara culinaria degli chef più famosi d'Italia. A Vico Equense, in provincia di Napoli, l'annuale festa della tradizione gastronomica italiana ha avuto un enorme successo. Ovviamente non potevo perdermi un evento del genere. Sky ha pubblicato un servizio che voglio condividere con Voi. Non vi nascondo l'imbarazzo nello scoprire di essere stato ripreso....... :)

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22 maggio 2007

Alexandra Belson




Il 19 Aprile ultimo scorso, presso il "Circolo Canottieri Savoia" di Napoli, ho avuto l'onore di conoscere la Sig.ra Alexandra Belson - Tenuta dell'Ornellaia. Nell'occasione abbiamo degustato una verticale di Ornellaia (2001-2002-2003-2004). Con sommo piacere la Sig.ra Belson mi ha pregiato di una Sua visita in enoteca. Si è parlato del più e del meno ed ho potuto constatare la Sua grande passione e professionalità. Al termine della visita, ho avuto modo di "immortalare" quest'evento. La Sig.ra Belson mi ha gentilmente scritto due righe che voglio condividere con Voi :

"Alfonso, ricordo con moltissimo piacere il tempo trascorso recentemente nella tua bellissima enoteca. Mi ha colpito tantissimo la passione con cui fai il tuo lavoro, l'attenzione ai minimi dettagli, la tua grande simpatia, la dedizione alla tua clientela e la ricerca della qualità assoluta. In questo senso mi hai ricordato anche quello che è il nostro 'credo' alla Tenuta dell'Ornellaia! Fa proprio piacere vedere i ns. vini in bella vista in questo luogo incantevole! Ti ringrazio! Spero che tu non abbia dimenticato la tua promessa di prepararmi, alla prossima occasione, un piatto di pasta, fagioli e cozze, e ricordati che sei sempre il benvenuto nella nostra bellissima Tenuta quando i tuoi viaggi ti porteranno nella zona di Bolgheri.
Un abbraccio
Alex(andra) Belson
Sales & Marketing Director
Tenuta dell'Ornellaia Bolgheri Toscana"

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21 maggio 2007

Vitigno Italia 2007

Mi ero preparato a partecipare a questo evento con grande entusiasmo. E' stata un'occasione per salutare tutti gli amici, in particolare Santi Planeta (non poteva mancare l'assaggio dell'annata 2005 del pregevole Chardonnay), il Sig. Dellavalle, ed i fratelli (Aniello e Raffaele) Iovine, produttori storici del "Gragnano" (a mio modesto parere, se non il migliore, sicuramente il più tipicizzato della zona) e di un bianco - Penisola Sorrentina DOC - che, per il rapporto qualità/prezzo, è certamente meritevole di un assaggio. Ad esser sinceri mi aspettavo molto di più da una manifestazione che avrebbe dovuto celebrare "l'autenticità del Vitigno Autoctono Italiano", in quanto, in alcuni frangenti, quest'aspetto ha latitato. Ovviamente la giornata ha avuto anche le Sue note positive, soprattutto quando ho avuto il piacere di partecipare alla storica verticale del Vigna Camarato della Fattoria Villa Matilde (1992-1995-1998-1999-2000-2001-2003), alla presenza della Sig.ra Maria Ida e Salvatore Avallone, i due fratelli che, seguendo le orme paterne, hanno rivalutato il famoso "Falernum" tanto caro ai Romani. La degustazione ha vissuto il suo momento "clou" quando sono intervenuti - a guidare l'evento - il Dott. Cernilli ed il Dott. Riccado Cotarella, che con "somma maestria" ha saputo domare un vitigno storicamente spigoloso come l'aglianico. Tra i vini degustati, mi hanno impressionato particolarmente il Lagrein Linticlarus Riserva 2004 di Tiefenbrunner, il Nocio dei Boscarelli 2003 (nonostante i segni di un'annata particolarmente calda, ha rivelato una particolare morbidezza ed eleganza), il Sagrantino Collepiano 25 anni 2004 di Caprai, il Cenito 2004 di Maffini (il caro amico Luigi con cui abbiamo organizzato tempo fa una degustazione guidata dei Suoi prodotti nel mio locale), ed infine ho gradito una "barricata" di Picolit del Cavalier Dellavalle, che certamente non mancherà di avere una nutrita schiera di sostenitori. Spero che anche Voi abbiate partecipato all'evento e attendo le Vostre impressioni.

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1 aprile 2007

Wine Kit "fai da te"

Articolo tratto da Wine News

E l'acqua si fece vino: non è un nuovo "miracolo di Cana" ma il risultato di un "esperimento" messo in scena al Vinitaly da Coldiretti. L'associazione degli agricoltori ha infatti preparato, per la prima volta in Italia, un falso Chianti da un "wine kit" fai da te, con tutto l'occorrente per ottenere un miracolo promesso in soli in 28 giorni. L'iniziativa è del presidente della Coldiretti Sergio Marini che, dopo aver scritto agli esponenti della Commissione Europea e del Governo italiano interessati, ha voluto cosi denunciare con una dimostrazione pratica l'ultimo, nuovo e pericoloso inganno a danno dei più prestigiosi vini italiani. "Dopo la diffusione in Nordamerica - ha spiegato Marini - dove si sta registrando un vero boom con la moltiplicazione delle ditte produttrici e delle etichette "falsificate", i wine kit sono arrivati anche in Europa dove possono essere acquistati attraverso internet, ma anche in alcuni negozi - come la Coldiretti ha potuto verificare e dimostrare direttamente - in Inghilterra. Il tutto con una spesa compresa tra i 10 ai 16 euro (da 1,67 a 2,67 euro a bottiglia) per un kit da 6 bottiglie e da 20 a 124 euro per un kit da 30 bottiglie. Secondo le ditte produttrici, è possibile realizzare anche a casa un processo che porta alla produzione di vini come il Chianti, il Barolo, il Valpolicella, l'Amarone, il Frascati, il Verdicchio, il Gewurztraminer e molte altre specialità italiane, francesi ed europee per le quali sono fornite addirittura le etichette da applicare sulle bottiglie". Le istruzioni per l'uso contenute nei "wine kit", segnala Coldiretti, sono dettagliate e si chiudono con dei curiosi consigli per i "produttori". Secondo l'associazione oltre al "wine kit" per "taroccare i vini", è agevolmente reperibile in commercio anche l’attrezzatura di "cantina" che si compone di un recipiente di plastica (il contenuto è pari a sei bottiglie di vino) per la fermentazione, completo di tappo e tubo per imbottigliare il prodotto finito (5,3 euro), un idrometro per verificare lo stato della fermentazione in corso (10,3 euro), un termometro per misurare la temperatura dell'acqua (5,8 euro), un set di contenitori sifonati (6,2 euro), uno strumento di pulizia o di sterilizzazione (2,1 euro). L'espansione del fenomeno preoccupa, segnala Coldiretti, anche perché si è registrata una autentica moltiplicazione delle ditte produttrici ma soprattutto perché è crescente la presenza in commercio di "wine kit", che utilizzano impropriamente le denominazioni dei più prestigiosi vini italiani. Si tratta di una offerta che, secondo il presidente della Coldiretti, "danneggia l'immagine della produzione italiana ed europea conquistata nel tempo grazie agli sforzi fatti per la valorizzazione di un prodotto che esprime qualità, tradizione, cultura e territorio. Una situazione inaccettabile per l'Italia e l'Unione Europea che stanno conducendo una difficile battaglia per la difesa delle denominazioni dalla pirateria e dalle falsificazioni nell'ambito delle trattative sul commercio internazionale nel Wto. E' quindi necessario - ha detto ancora Sergio Marini - verificare la compatibilità di questa preoccupante escalation con la normativa italiana e comunitaria al fine adottare tutte le iniziative necessarie per fermare un fenomeno che rischia di danneggiare imprese e consumatori sul mercato globale". Per Marini "il vero grande vino italiano è quello che si fa dall'uva nel territorio e non quello fatto a partire dal mosto a cui va aggiunto acqua di rubinetto".


Io appoggio moralmente la campagna del Sig. Marini....il vero vino è quello del contadino, non quello prodotto artificialmente.

22 marzo 2007

Elena Walch : il vino in Alto Adige

L'altra settimana, con mia grande sorpresa, ho ricevuto una visita in enoteca, una visita di quelle che lasciano il segno.............alzo lo sguardo e mi ritrovo dinanzi la Sig.ra Elena Walch. Non posso trasmetterVi le emozioni provate nel dialogare direttamente con uno dei produttori più autorevoli dell'Alto Adige....

Dopo i convenevoli di rito, inevitabilmente, il discorso scivola, (con mio grande piacere) sui metodi di vinificazione utilizzati in azienda dalla Sig.ra Elena. E' un coinvolgimento totale. Sono quasi in estasi....(chi mi conosce sà che quando si parla di vino, il tempo è tiranno). Resto affascinato e, molto sommessamente, chiedo alla Sig.ra Elena di approfondire il discorso sull'ultimo nato di casa Walch...il Kermesse. Allego scatto dell'evento e Vi rimetto un saluto da parte della Sig.ra Elena :


"Carissimi amanti del vino,
è stata veramente una sorpresa per me, trovare a Gragnano un ambiente dedicato al vino così sofisticato ma al tempo stesso così familiare: "ALLA CORTE DI BACCO". Sarà la personalità dei fratelli Silvestri che con professionalità ma anche con grande entusiasmo dedicano una immensità del loro tempo al vino e riempiono di gioia il loro locale (oltre che a riempirlo di etichette importanti!!!!). Vale la pena vederlo, sarete entusiasti nel trovare oltre a vini big, anche preziose rarità. Sì, i miei vini ci sono e con simpatia presento insieme ad Alfonso, la mia ultima creazione: il KERMESSE 2003, uvaggio rosso delicatissimo ed elegante. Sarete Voi a giudicare e mi raccomando, io che ho visto questa enoteca, Ve la consiglio caldamente!
Elena Walch "


Se avete domande da porre alla Sig.ra Walch, postate un commento. Sarà mia premura fare da tramite......e se volete visitare la mia cantina non esitate a contattarmi.


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28 gennaio 2007

Frode sventata in Veneto

Mi ha particolarmente colpito e indignato al tempo stesso la notizia della scoperta da parte dal brillante Nucleo Antisofisticazione dei Carabinieri di una frode concernente la contraffazione di uno dei vini più richiesti e di moda all'estero, soprattutto nel mercato statunitense: il Pinot Grigio Igt del Veneto. Veniva venduto come tale ma in realtà era un comunissimo vino da tavola. Purtroppo il miraggio del guadagno facile e con poca fatica è sempre attuale. Purtroppo per noi amanti di bacco, e soprattutto per i viticoltori onesti, che lavorano duramente dalla mattina alla sera in vigna ed in cantina, ogni tanto vengono alla luce di queste "schifezze", passatemi il termine. Ritengo che tutto quanto riguarda le sofisticazioni o falsificazioni alimentari, di questo si tratta, dovrebbe essere perseguito penalmente con molti anni di galera. Temo invece che questo individuo se la caverà con una multa, e tra qualche mese continuerà nella sua opera nefanda. Speriamo di no......

11 giugno 2006

Proteste nel mondo del vino

La notizia che da ieri tiene banco fra i consumatori e gli amanti del vino, è la viva protesta di Giacomo Tachis, uno dei massimi enologi italiani. “Il mondo produttivo - ha dichiarato Tachis - sta interpretando male l’uso del legno, che siano le barrique, o i trucioli. Il legno serve solo a passare un pizzico di acido gallico ai vini rossi per strutturarli meglio, e niente di più. Secondo l’enologia classica e seria chi impiega i trucioli commette un errore perché usandoli si fa una concia del vino. Allora tanto vale fare un’infusione di legno e aggiungerlo al vino per aromatizzarlo. L’uso dei trucioli non solo è una truffa ma anche un’interpretazione errata sul piano tecnico dell’enologia e dell’uso del legno”. Giacomo Tachis ha firmato la petizione di Legambiente e Città del Vino, che stanno organizzando grandi iniziative per richiamare l’attenzione sull’uso dei trucioli, una pratica enologica in uso nei nuovi Paesi produttori che l’Unione Europea potrebbe approvare nei prossimi mesi. Personalmente condivido pienamente il pensiero dell'illustre Sig. Tachis, e per sostenere la Coldiretti di Cuneo (che si concretizzarà anche con la raccolta di e-mail) ho inviato un messaggio al seguente indirizzo : solovino@coldiretticuneo.org ! (Vi invito a fare lo stesso se condividete la protesta.) Ovviamente, mi farebbe piacere discuterne con Voi.

25 marzo 2006

Le tue e le mie sensazioni


Ti ha particolarmente colpito un vino? Vuoi condividere le tue sensazioni degustative con la comunità di Alla corte di Bacco? Cosa aspetti allora !! Posta un commento.

24 marzo 2006

Azienda F.lli Tedeschi


La famiglia Tedeschi è giunta alla quinta generazione attiva in campo vitivinicolo in Valpolicella. Il capostipite fu, nel 1824, Nicolò Tedeschi, che stipulò il primo atto d'acquisto d'alcuni vigneti e fu, alla sua epoca, un autentico personaggio, di riconosciuta capacità e statura morale. Anche per tutti gli altri successori la vite ed il vino furono la loro vera ragione di vita ed un modo di tenere alto il buon nome ed il prestigio della famiglia. Lorenzo Tedeschi, ad esempio, simpaticamente soprannominato "damigiana" perché sempre indaffarato a trasportare con il carretto damigiane di vino, quindi Riccardo Tedeschi, considerato dagli abitanti di Pedemonte come un vero e proprio patriarca, e così lungimirante da decidere d'acquistare, già nel 1918, considerandoli come due cru d'elezione, i vigneti di Monte Fontana e di Monte Olmi. Il suo lavoro venne poi proseguito dai due figli Silvino e Renzo, il primo tutto dedito alla cura meticolosa della vigna, il secondo impegnato a portare avanti ed impersonare, insieme alla moglie Bruna, lo "stile Tedeschi", facendo conoscere l'azienda familiare in Italia e nel mondo. E ad introdurre, lui vignaiolo quanto mai rispettoso della migliore tradizione, attento a quel patrimonio d'antica esperienza e sapienza contadina rappresentato dalle lune che crescono e che calano e che vanno sempre rispettate all'epoca dell'imbottigliamento, dai segnali impercettibili lanciati ogni anno dalla vigna, quegli elementi innovativi e razionali, in grado di rendere ancora migliori i suoi vini. La più recente generazione dei Tedeschi è oggi rappresentata dai figli Antonietta, Sabrina e Riccardo, la prima responsabile delle vendite in Italia e nell'amministrazione, la seconda, tecnologo alimentare per anni ricercatrice all'Istituto di San Michele all'Adige, impegnata nella ricerca e nello sviluppo, mentre Riccardo, enologo, oltre ad occuparsi della produzione cura le vendite all'estero. Trascorsi 180 anni circa da quando Nicolò decise che la famiglia dovesse occuparsi di vino e di essere proprietaria di vigneti in Valpolicella, lo spirito dei Tedeschi non è cambiato: sono giustamente più che mai convinti che ogni vino debba essere non solo il più buono possibile, ma il più personale che sia consentito, e avere un proprio stile ed un carattere distintivo ben distinguibile, un vero e proprio "marchio Tedeschi". Per conseguire quest'obiettivo cercano in ogni fase, in vigneto ed in cantina, di assecondare al massimo la natura, senza pensare mai di potersi sostituire in qualche modo a lei e alle sue leggi. Nel recente mese di marzo ho avuto il piacere di conoscere personalmente la Sig.ra Antonietta, che mi ha trasferito sensazioni e profumi della Sua terra. Voglio condividere con Voi l'emozione provata nel leggere una E-mail inviata proprio da Antonietta al Suo rientro in Valpolicella :

"desidero ringraziarVi per la splendida ospitalità che mi avete riservato durante la mia visita a Gragnano: mi ha fatto molto piacere conoscerVi e poter vedere quanto è ben collocato il vino della mia famiglia. La professionalità è sempre frutto di tanto lavoro e di tanta dedizione al proprio lavoro: da Voi sicuramente non manca. Al piacere di poterVi rivedere in Valpolicella, dove sarete miei graditi ospiti, Vi saluto cordialmente."
Antonietta Tedeschi

21 marzo 2006

Tenores : un grande cannonau

Perché questo nome? Il Canto a Tenores in Sardegna è potente e irruente ma allo stesso tempo dolce ed armonioso: come questo vino appunto. È un’espressione di potenza ed eleganza di un territorio. E’ il classico Cannonau di Sennori che non ha accettato compromessi. Va bevuto intorno ai 13/15° C, dopo averlo ossigenato. Interessante è seguirne l’evoluzione ossidativa. Ben accompagna tutti i tipi di selvaggina da pelo e da piuma. Da bere col cinghiale selvatico in bianco e con le zuppe ben asciutte o minestroni.
E Voi, cosa ne pensate?