In passato l’Afghanistan era un paese bello e amichevole, famoso nella comunità dei viaggiatori per la sua impareggiabile ospitalità, per la fantastica cucina, per le splendide escursioni e... ebbene sì, diciamolo pure, per il suo hashish leggendario. Ora le cose sono molto cambiate. Dopo più di 20 anni di guerra il territorio afghano è cosparso di mine, e molti dei monumenti e minareti più belli sono ridotti a cumuli di macerie. Il conflitto ha lasciato dietro di sé una povertà che ha imposto un pesantissimo tributo alla popolazione e ha incoraggiato il furto e la vendita di tesori nazionali di valore inestimabile. Dal 1996 al 2001 la teocrazia musulmana ortodossa dei talebani assunse il controllo del paese e diede rifugio a terroristi quali il facoltoso esule saudita Osama bin Laden. L’Afghanistan divenne oggetto dell’ira del mondo occidentale in seguito al bombardamento di due ambasciate statunitensi e, più recentemente, agli attentati terroristici contro il World Trade Center e il Pentagono. Oggi il paese sta compiendo piccoli passi verso il ritorno alla normalità. Il cammino da percorrere non è facile e disseminato di ostacoli. Ma gli afghani desiderano la pace più di ogni altra cosa e la loro capacità di recupero è la migliore garanzia per il futuro.

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