Mastoplastica additiva

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Esempio di mastoplastica additiva, confronto da sinistra tra prima e dopo

La mastoplastica additiva, chiamato anche ingrandimento del seno, è un intervento di chirurgia plastica che coinvolge il seno ed uno degli interventi estetici più richiesti dalle adolescenti insieme alla liposuzione.[1]

La predisposizione e la dimensione del seno piccolo sono per lo più genetiche. La mastoplastica additiva rappresenta una possibilità per adeguare in modo armonico il seno considerato troppo piccolo rispetto all'immagine corporea generale o desiderata, intervento la cui crescita è stata del 300% dal 1997 al 2007.[2]

In bianco il posizionamento della protesi

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Vi sono state diverse tappe per quanto riguarda la mastoplastica additiva: il primo intervento in assoluto di tale genere fu nel 1895 da Vincenz Czerny[3]. In tempi più recenti Gonzales-Ulloa nel 1960 e Regnault nel 1966 hanno provato i primi interventi combinati di mastolastica e mastopessia[4], mentre di quegli anni è l'introduzione delle protesi a soluzione salina, provate per la prima volta in Francia nel 1964, grazie a H. G. Arion.[5]

Diffusione[modifica | modifica wikitesto]

L'operazione è diventata sempre più comune,[6] negli USA è stato stimato che più di un milione di donne hanno avuto nella loro vita un intervento di mastoplastica additiva[7] mentre nella sola Inghilterra si sono avuti 13.000 casi certificati di intervento nel 2001.[8]

Indicazioni[modifica | modifica wikitesto]

In base alla silhouette individuale saranno prese in considerazione dal medico aspettative di vario tipo, ed escluse le proposte esagerate. Oltre alla ipoplasia mammaria giovanile (congenitale) spesso si riscontra pure il desiderio di un cambiamento della forma del seno in donne che hanno terminato una gravidanza e/o eventualmente un periodo di allattamento prolungato.[9] Dopo questi avvenimenti si può assistere ad una cosiddetta atrofia involutiva della ghiandola del seno. In questi casi vi è solitamente un rilassamento della pelle precedentemente dilatata durante la gravidanza o la fase di allattamento. Ne risulta l'impressione di un seno cadente e meno turgido. Di regola possono essere ottenuti ottimi risultati tramite il riadattamento del volume per mezzo dell'impianto di una protesi. Nei casi di rilassamento marcato della pelle talvolta è necessario anche un rassodamento (mastopessia) per ottenere un risultato ottimale.

Nei casi di asimmetria marcata dei seni la mastopessia additiva rappresenta uno dei mezzi possibili per migliorare la forma corporea.

Le protesi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Protesi mammarie.
Immagine di protesi riempite di gel al silicone

Tutte le protesi mammarie sono costituite da un involucro di silicone, mentre il contenuto dello stesso può variare: attualmente vengono utilizzate protesi contenenti un gel coesivo di silicone, le più utilizzate[10] per via della difficoltosa fuoriuscita di materiale nei tessuti o, in alternativa, soluzione fisiologica di acqua salina. Ne esistono di svariate dimensioni e forme.

Le protesi contenenti acqua salina contengono una soluzione fisiologica molto simile alla composizione dei liquidi del corpo umano. Spesso questo liquido viene introdotto nella protesi soltanto durante l'intervento. Il vantaggio di queste protesi consiste nel maggiore riassorbimento del contenuto in caso di rottura di protesi.[11] Lo svantaggio consiste nella consistenza meno naturale del risultato. Recentemente si provano soluzioni a base di idrogel di poliacrilammide, non priva di effetti negativi per l'organismo[12], dovuti anche ad errati interventi[13] e alla sua composizione (il gel è composto per lo più di acqua).[14] La scelta del metodo di mastopessia additiva che sarà utilizzato in questo caso dipenderà dalla situazione anatomica, dalle sue aspettative e dalle raccomandazioni del chirurgo plastico.

L'intervento[modifica | modifica wikitesto]

Fase operatoria[modifica | modifica wikitesto]

Confronto del petto dopo la fase post-operatoria

L'incisione cutanea varia tra 4–7 cm di lunghezza e si troverà nel solco sottomammario o sul margine dell'areola, che comporta una piccola cicatrice,[15] o in alcuni casi a livello dell'ascella con o senza[16] endoscopia. Sarà comunque posizionata in modo da apparire il meno possibile. Attraverso questa incisione viene preparata la zona dove la protesi sarà più tardi posizionata: questo può essere direttamente dietro la ghiandola mammaria o dietro il muscolo grande pettorale a dipendenza dell'indicazione. Per ridurre eventuali rotture della capsula si sono sperimentate negli anni varie tecniche, come quella dell'incisione del muscolo obliquo esterno.[17]

Prima di richiudere la cute vengono introdotti dei drenaggi che permettono di aspirare sangue o siero.

Fase post-operatoria[modifica | modifica wikitesto]

Una medicazione rigida fisserà la posizione delle protesi comprimendo leggermente la zona operatoria, unitamente ad un reggiseno idoneo a sostegno medio (di tipo sportivo). Dopo 3/4 giorni verrà tolta la fasciatura.

Possibili rischi[modifica | modifica wikitesto]

Mammografia, un esame con bassi raggi X utile per l'individuazione di un possibile carcinoma: la mastoplastica additiva riduce l'efficacia di tale esame

Fra le possibili complicanze dell'intervento si riscontrano:

  • Comparse di ematoma[18]
  • Infezioni alla mammella e zone limitrofe, come gli ascessi ma anche infezioni fungine.[19]
  • Rottura dell'impianto, se la composizione è di silicone non mostra sintomi alla donna ed è di difficile diagnosi[20][21]
  • Linfoadenopatia[20]
  • Cicatrici[18][22]
  • Dolore, che in forma cronica può essere osservato anche per 6 mesi-1 anno dall'operazione.[23][24]
  • Cancro alla mammella, la cui incidenza sta aumentando anche nel 2007[6], a carattere invasivo e con formazione di metastasi.[25] ma vi sono studi contrastanti,[9] dove affermano invece la non corrispondenza o meglio il non aumentato rischio di incidenza.[26] Studi hanno poi specificato che le complicanze sono riguardanti la diminuzione dell'efficacia di determinati esami clinici, come la mammografia, per una rapida individuazione di un possibile carcinoma al seno.[27]
  • Slittamento della protesi.[28][29]
  • Simmastia, assai rara, causata dall'avvicinamento verso lo sterno delle protesi mammarie che formano quasi un unico seno.[28]
  • Perdita di sensibilità nella zona del capezzolo e del seno.[28][30]
  • In recenti studi si stanno valutando anche gli effetti negativi che possono avere sulla gravidanza per la possibile presenza del silicone nel sangue.[31]

Per valutare la presenza di tali complicanze si utilizzano alcuni esami fra cui l'ultrasonografia,[32] mentre per comprendere l'eventuale rottura della protesi si utilizza l'imaging a risonanza magnetica.[33]

Farmaci[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni farmaci attenuano diverse manifestazioni dannose dell'intervento, come nausea, sensazione di vomito e dolore, come il parecoxib (40 mg)[23] o il metilprednisolone (125 mg) che fornisce risultati migliori.[34]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Zuckerman D, Abraham A., Teenagers and cosmetic surgery: focus on breast augmentation and liposuction, in J Adolesc Health., vol. 43, 2008, pp. 318-324.
  2. ^ Figueroa-Haas CL., Effect of breast augmentation mammoplasty on self-esteem and sexuality: a quantitative analysis, in Plast Surg Nurs., 27 (1), gennaio - marzo 2006, pp. 16-36.
  3. ^ Czerny V, Plastischer Ersatz der Brusthus durch ein Lipoma, in Zentralbl Chir, vol. 27, 1895, p. 72.
  4. ^ Spear SL, Pelletiere CV, Menon N., One-stage augmentation combined with mastopexy: aesthetic results and patient satisfaction, in Aesthetic Plast Surg., settembre 2004.
  5. ^ Arion HG, Retromammary prosthesis, in C R Soc Fr Gynecol, vol. 5, 1965.
  6. ^ a b McIntosh SA, Horgan K., Augmentation mammoplasty: effect on diagnosis of breast cancer., in J Plast Reconstr Aesthet Surg., vol. 61, 2008.
  7. ^ Cook RR, Delongchamp RR, Woodbury M, The prevalence of women with breast implants in the United States,, in J Clin Epidemiol, vol. 48, 1995.
  8. ^ Hoshaw SJ, Klein PJ, Clark BD, Breast implants and cancer: causation, delayed detection, and survival., in Plast Reconstr Surg, vol. 107, 2001.
  9. ^ a b Renzo Dionigi, Chirurgia basi teoriche e Chirurgia generale Pag 1266, Milano, Elsevier-Masson, 2006, ISBN 978-88-214-2912-5.
  10. ^ Khan UD., Bilateral areoleor depigmentation after augmentation mammoplasty: a case report and literature search, in Aesthetic Plast Surg., vol. 32, gennaio 2008, pp. 143-146..
  11. ^ Prado A, Andrades P, Leniz P., Implications of transaxillary breast augmentation: lifetime probability of breast cancer development and sentinel node mapping interference., in Aesthetic Plast Surg. ., vol. 31, luglio-agosto 2007, pp. 317-319.
  12. ^ Lin J, Qian YL, Yang Q, Zhang YX, Yang C, Zhang B, Zhu C., Clinical analysis of complications of polyacrylamide hydrogel injection for augmentation mammoplasty in 118 cases, in Zhonghua Zheng Xing Wai Ke Za Zhi., vol. 2, marzo 2007, pp. 101-102.
  13. ^ Yue Y, Luan J, Qiao Q, Mu LH, Fan F, You JJ, Wang S., Retrospective analysis of complications of breast augmentation with injected polyacrylamide hydrophilic gel in 90 cases, in Zhonghua Zheng Xing Wai Ke Za Zhi., vol. 3, maggio 2007.
  14. ^ Lui CY, Ho CM, Iu PP, Cheung WY, Lam HS, Cheng MS, Liu HL., Evaluation of MRI findings after polyacrylamide gel injection for breast augmentation., in AJR Am J Roentgenol., vol. 191, 2008.
  15. ^ Yu L, Wang J, Zhang B, Zhu C, Endoscopic transaxillary capsular contracture treatment, in Aesthetic Plast Surg., vol. 32, marzo 2008, pp. 329-332.
  16. ^ Munhoz AM, Fells K, Arruda E, Montag E, Okada A, Aldrighi C, Aldrighi JM, Gemperli R, Ferreira MC., Subfascial transaxillary breast augmentation without endoscopic assistance: technical aspects and outcome., in Aesthetic Plast Surg.., vol. 30, settembre-ottobre 2006, pp. 503-512.
  17. ^ Yang D, Wang X, Xia S, Augmentation mammaplasty through the external oblique muscle route, in . Zhonghua Zheng Xing Shao Shang Wai Ke Za Zhi., vol. 13, 1997, pp. 188-190.
  18. ^ a b Joseph C. Segen, Concise Dictionary of Modern Medicine Pag 454, New York, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3917-3.
  19. ^ Wright PK, Raine C, Ragbir M, Macfarlane S, O'donoghue J., The semi-permeability of silicone: a saline-filled breast implant with intraluminal and pericapsular Aspergillus flavus., in J Plast Reconstr Aesthet Surg., vol. 59, 2006, pp. 1118-1121.
  20. ^ a b Khan UD., Left unilateral breast autoinflation and intraprosthetic collection of sterile pus: an unusual operative finding of silicone gel bleed with silicone lymphadenitis., in Aesthetic Plast Surg., vol. 32, 2008, pp. 684-687.
  21. ^ igorpellegatta.com, https://igorpellegatta.com/rottura-protesi-seno-chirurgo-plastico/.
  22. ^ igorpellegatta.com, https://igorpellegatta.com/mastoplastica-additiva-senza-cicatrici-visibili/.
  23. ^ a b Romundstad L, Breivik H, Roald H, Skolleborg K, Romundstad PR, Stubhaug A., Chronic pain and sensory changes after augmentation mammoplasty: long term effects of preincisional administration of methylprednisolone, in Pain., vol. 124, 2006, pp. 92-99..
  24. ^ igorpellegatta.com, https://igorpellegatta.com/recupero-dopo-intervento-di-mastoplastica-additiva/.
  25. ^ Handel N., The effect of silicone implants on the diagnosis, prognosis, and treatment of breast cancer., in Plast Reconstr Surg., vol. 120, dicembre 2007.
  26. ^ Brisson J, Holowaty EJ, Villeneuve PJ, Xie L, Ugnat AM, Latulippe L, Mao Y., Cancer incidence in a cohort of Ontario and Quebec women having bilateral breast augmentation., in Int J Cancer., vol. 118, giugno 2006, pp. 2854-2862.
  27. ^ Tuli R, Flynn RA, Brill KL, Sabol JL, Usuki KY, Rosenberg AL., Diagnosis, treatment, and management of breast cancer in previously augmented women., in Breast J., vol. 12, luglio-agosto 2006, pp. 343-348.
  28. ^ a b c (EN) Le complicanze della mastoplastica additiva - Chirurgia Estetica Seno | Pallaoro Medical Laser, su www.pallaoro.com. URL consultato il 12 giugno 2017.
  29. ^ igorpellegatta.com, https://igorpellegatta.com/rotazione-protesi-seno-chirurgo-plastico/.
  30. ^ igorpellegatta.com, https://igorpellegatta.com/capezzoli-e-mastoplastica-additiva/.
  31. ^ Zoccali G, Lomartire N, Mascaretti G, Giuliani M., Silicone gel mammary prostheses: immune pathologies and breastfeeding, in Clin Exp Obstet Gynecol., vol. 35, 2008.
  32. ^ Wang HY, Jiang YX, Qiao Q., Ultrasonographic value for the complications of breast augmentation with injectable polyacrylamide hydrogel technique, in Zhonghua Zheng Xing Wai Ke Za Zhi., vol. 23, marzo 2007, pp. 97-100..
  33. ^ Tark KC, Jeong HS, Roh TS, Choi JW., Analysis of 30 breast implant rupture cases., in Aesthetic Plast Surg., vol. 29, 2005, pp. 460-469.
  34. ^ Romundstad L, Breivik H, Roald H, Skolleborg K, Haugen T, Narum J, Stubhaug A., Methylprednisolone reduces pain, emesis, and fatigue after breast augmentation surgery: a single-dose, randomized, parallel-group study with methylprednisolone 125 mg, parecoxib 40 mg, and placebo., in Anesth Analg., vol. 102, febbraio 2006, pp. 418-425.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Joseph C. Segen, Dizionario di medicina moderna, Milano, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3917-3.
  • Devis Bellucci, Materiali per la vita. Le incredibili storie dei biomateriali che riparano il nostro corpo.,cap. 7 Silicone, 2022, Bollati Boringhieri, Torino, ISBN 978 88339 3778 6

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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