Torreorsina

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Torreorsina
frazione
Torreorsina – Veduta
Torreorsina – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Umbria
Provincia Terni
Comune Terni
Territorio
Coordinate42°34′24″N 12°44′08″E / 42.573333°N 12.735556°E42.573333; 12.735556 (Torreorsina)
Altitudine326 m s.l.m.
Abitanti431[1] (al 21 ottobre 2021)
Altre informazioni
Cod. postale05100 (Collestatte)
Prefisso0744
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Torreorsina
Torreorsina

Torreorsina (oppure Torre Orsina) è una frazione del comune di Terni, in provincia di Terni, situata a 11 km dal capoluogo. L'abitato sorge sulla sommità del colle Santa Maria (326 m s.l.m.). Secondo i dati del censimento del 2001, gli abitanti sono 281.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'antico borgo medievale, arroccato su di un colle come tutti gli altri centri storici della Valnerina, dista appena 11 km dalla città di Terni. Le sue origini si fanno risalire all'XI secolo quando, dopo la distruzione del castello di Collestatte per mano di un esercito al soldo dell'Abate di Farfa, tredici famiglie si trasferirono sul vicino Colle (o Monte) Santa Maria, costruendo un agglomerato che prese il nome di Villa Sanctae Mariae. Distrutto nel 1264, durante le lotte tra guelfi e ghibellini, nel 1270 la Comunità di Collestatte dona al ducato di Spoleto il poggio con i ruderi di Santa Maria per erigervi nuove fortificazioni.

Attorno ad una torre superstite, le poche famiglie rimaste costruirono il Castrum Turris, che dal 1271 diviene un unico feudo insieme a Collestatte, feudo retto dalla famiglia Orsini del ceppo detto di Castello. Nel 1586 il paese ottiene dal proprio signore, Corradino Orsini duca di Bomarzo, un proprio sigillo con stemma araldico, composto da una torre sormontata da una rosa con intorno la scritta TVRRIS VRSINAE.

Nel 1627 Turris Ursinae ottiene l'autonomia da Collestatte e per tre secoli tiene liberi Consigli finché il suo territorio non viene aggregato, nel 1927, a quello del Comune di Terni. Torre Orsina rimane in mano degli Orsini di Castello fino al 1640, quando Orazio Orsini vende la sua parte di feudo ai Guidi di Bagno; nel 1656 passa poi ai Mattei Orsini, duchi di Paganica, e successivamente al Conte Cerbelli di Nepi, che lo cede nel 1752 ai conti Manassei di Terni. Questi avevano già dal 1662 acquistato la metà della giurisdizione su Collestatte e Torre Orsina, nelle parti di proprietà degli Orsini di Monterotondo, dei Sassatelli di Imola, dei Valignani di Chieti e dei Savelli di Roma.

Sulla piazza principale di Torreorsina, dedicata a san Rocco, patrono del paese, si affaccia la tardo-rinascimentale chiesa di Santa Maria Assunta (prima dedicata a san Rocco), costruita nel 1580 che all'interno presenta una navata unica con transetto e cappelle laterali tutta coperta da volta a botte. La cupola poggia all'incrocio con il transetto; uno schema architettonico confacente alle esigenze controriformistiche scaturite dal Concilio di Trento. Sull'altare maggiore una Gloria di San Rocco, di scuola romana. Sotto l'altare è conservato il corpo del soldato martire Teodoro, estratto dalle catacombe di San Saturnino, ossia cimitero di Trasone in Roma, donato al clero di Torreorsina nel 1764. L'anno seguente viene acclamato compatrono e nel 1769 ne viene ordinata la statua lignea a Matteo scultore tedesco in Roma, vestita di una tunica impreziosita dai gioiellieri romani Carlo Sartori e Filippo Pozzi. Altra interessante tela raffigura la Madonna con Bambino tra i SS.Giuseppe e Giovanni Battista.

Notevole per la sua fattura ed unica fra i paesi dei dintorni è la porta rinascimentale in travertino bianco, voluta dagli Orsini a chiusura del Borgo quando ne ampliarono il recinto murario. Il nucleo medievale si sviluppa in forma ellittica con vicoli e caratteristici archi che si diramano a partire dal fulcro centrale costituito dall'antica parrocchiale di Santa Maria de Turre, oggi chiamata S. Antonio. Nel Borgo costituito da palazzi costruiti tra il XVI e il XVIII secolo spicca il Palazzo feudale innalzato dagli Orsini, ma il cui aspetto settecentesco si deve alla trasformazione voluta dai Manassei con uno splendido salone nobile completamente affrescato intorno al 1765, con vedute di Collestatte e Torre Orsina e, sulla piazzetta il Casino Manassei costruito nel 1778 con un orologio a sei ore sul fastigio.

Sul colle superiore da cui si gode la veduta panoramica della Cascata delle Marmore, e di tutti i paesi limitrofi che sorgono lungo la valle del Nera, è stato realizzato un museo all'aperto con tredici opere scultoree di Aurelio de Felice, nativo di questi luoghi.

Già comune autonomo, denominato Torre Orsina e facente parte fino al 1927 della provincia di Perugia, fu accorpato nello stesso anno dall'attuale comune[2].

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'economia della frazione dipendeva, in passato, dalla coltivazione dei campi, dall'allevamento e dalla coltivazione degli ulivi. Dopo la seconda guerra mondiale la popolazione del borgo ha spostato il proprio interesse verso l'industria e verso la città di Terni. Con l'istituzione dell'area protetta del Parco fluviale del Nera, nel 1995, c'è stata un'inversione di tendenza della popolazione locale che è tornata a guardare cautamente all'agricoltura specie a quella di tipo biologico.

Festività[modifica | modifica wikitesto]

Il paese ricorda e festeggia due santi patroni: san Rocco e san Teodoro martire. Le celebrazioni religiose e commemorative iniziano il 16 agosto con san Rocco e si concludono una settimana più tardi con san Teodoro. Durante questi sette giorni di festa il borgo affianca ai riti religiosi momenti di allegria e convivialità con le rievocazioni storiche in costume del '700, con spettacoli e degustazioni culinarie.

Gruppo Musici Torreorsina[modifica | modifica wikitesto]

Il primo gruppo ufficiale di musici nato a Torreorsina, nato quasi per gioco nel 2008, si esibisce per la prima volta per la festa patronale nell'estate del 2009 riscuotendo un successo tale da motivare i ragazzi a continuare questa esperienza con l'intento di migliorare nel tempo. I componenti con il quale nasce il gruppo inizialmente sono soltanto 7, così suddivisi: 2 rullanti, 3 semi imperiali e infine 2 imperiali. Successivamente si sono aggiunte 3 mazze che hanno contribuito alla crescita numerica e qualitativa del gruppo.

Nel 2014 il gruppo si è arricchito di 3 nuovi membri questa volta non con i tamburi ma con le chiarine. Una scommessa lanciata alla fine della festa patronale del 2013 da 3 'tre incoscienti' che non sapevamo neanche cosa fosse una tromba, e vinta nel Febbraio 2014 quando il 'Gruppo Musici Torre Orsina' ha fatto la sua prima uscita con le chiarine.

Appena dopo, il gruppo dei tamburi si è arricchito di un nuovo elemento giunto da una realtà importante e dopo una lunga carriera percorsa in quel di Narni, città che annovera diversi gruppi musici blasonati.

Le plurime ed importanti partecipazioni al prestigioso Carnevale Romano ed il rinomato Palio del Velluto di Leonessa, hanno permesso al gruppo di diventare una realtà tra le più conosciute nell'ambito musico-storico, con pezzi inediti eseguiti in un mix di un ritmo cadenzato e nello stesso tempo vivace, rallegrato da squilli di trombe araldiche che rendono l'insieme con le percussioni una piacevole sinfonia.

Caratteristica del gruppo, è il lancio al pubblico giunto ad assistere all'esibizione, di una rosa gialla, emblema di Torreorsina insieme ad una torre, effettuato al termine del pezzo simbolo del gruppo stesso e denominato "OTTAVIANO", creato dal sodalizio artistico creatosi tra i tamburi e le trombe. Molto suggestivi e commoventi sono, gli 8 otto colpi di mazza arricchiti da tre squilli di chiarina che simboleggiano il nome del caro amico tragicamente scomparso e molto amato nel paese.

Nel 2015, il gruppo trombe vede arricchire ancora di più il suo bagaglio musicale con l'ingresso di un ulteriore elemento, chiarina di invidiabile esperienza, con alle spalle due lustri di collaborazione attiva con il gruppo musici ente corsa all'anello. Nello stesso anno, il gruppo inizia a raccogliere i primi frutti del meticoloso lavoro svolto da uno dei leader storici, nell'ambito del gruppo tamburini Ottaviano bernardini composto dalle piccole leve. vengono di fatti promossi al gruppo principale tre promettenti giovani percussionisti, di cui, un rullante, un semi imperiale ed un ulteriore alla mazza.

Sulle ali dell'entusiasmo del gruppo maggiore, nel 2011 si è costituito quello dei tamburini dei piccoli, fortemente voluto da un nostro caro amico che inorgoglisce ancora di più il nostro piccolo paese. Il gruppo nel 2013 ha preso il nome 'Piccoli Tamburini Ottaviano Bernardini' che sicuramente ci guarda da lassù e sarà sicuramente orgoglioso di questi nostri piccoli artisti.[senza fonte]

Luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • La chiesa di Santa Maria Assunta;
  • La fontana in piazza S. Rocco;
  • La chiesa di Sant'Antonio;
  • Porta d'ingresso al borgo;
  • Palazzo e Casino Manassei;
  • Le caratteristiche costruzioni medievali addossate l'una all'altra dette "buchi";
  • Il sentiero panoramico degli scoglietti;
  • Il parco "Aurelio De Felice".

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Torre Orsina è servita da una delle linee più importanti di Terni: la linea 7. Questa linea collega il centro alla Cascata delle Marmore passando per Papigno e raggiungendo Torre Orsina come capolinea.

Attraversata dalla strada statale 209 "Valnerina", Torreorsina era servita, nel periodo compreso tra il 1909 e il 1960, dalla tranvia Terni-Ferentillo, un'infrastruttura nata per agevolare il trasporto delle merci e delle persone lungo la valle della Nera che risultò determinante ai tempi dell'industrializzazione della stessa[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b dawinciMD - Consultazione dati del 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni, su dawinci.istat.it. URL consultato il 6 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2012).
  2. ^ R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1, art. 4
  3. ^ Adriano Cioci, La tramvia Terni-Ferentillo, Kronion, Bastia Umbra, 1989.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Giardi, Note storiche su Torre Orsina e sulle chiese di S.Antonio e S.Maria Assunta, ciclostilato in proprio, Terni 1985;
  • Andrea Giardi, Da una ricerca storica... in Notiziario della VI Circoscrizione, An. IV n.2, dicembre 1986;
  • Notizie documentali raccolte negli Archivi Comunale e Notarile all'Archivio di Stato in Terni, all'Archivio Vescovile di Spoleto.

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