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Hamburger_Trussardi.jpgE ora abbiamo anche l’hamburgermania. Un virus recentissimo, in piena espansione. Da dove sia nato non è dato sapere. Certe idee galleggiano nell’aria e qualcuno le raccoglie con imprevedibile simultaneità. Mistero. La cosa certa è che nel Duemilaundici l’hamburger sta dappertutto, come la rucola negli anni Ottanta. Non si ritaglia soltanto nuovi spazi, a lui interamente dedicati (Ham Holy Burger, Mama Burger, Burger Wave…). Ma esce dal mediocre confine dei fastfood: si materializza nelle liste di un grande chef come Andrea Berton (Trussardi), sfrigola nelle cucine di un carosello per vip, come Cavallini; si fa spazio nel menu dei ristoranti carnivori (Mucche & Buoi), giocandosela alla pari con bocconi ben più blasonati.
Nelle ultime due settimane, ho ingurgitato una quantità enorme (forse letale: addio!) di hamburger, testando indirizzi vecchi e nuovi, per poter selezionare i dieci campioni milanesi della categoria.
Badate che la scelta è il frutto di una singola visita. Non è scontato che, nel bene o nel male, il rendimento si mantenga costante, specialmente nei locali di recente apertura.

Per rendere più appetibile il gioco, mi azzardo a suddividere i magnifici dieci in tre fasce di qualità. È un giudizio personale e sindacabilissimo. A voi il diritto di replica.

       Primi (a pari merito)

CAFÉ TRUSSARDI
Piazza della Scala 5

MAMA BURGER
Via Agnello 18

MUCCHE & BUOI
Corso di Porta Ticinese 1

      Secondi (a pari merito)

BURGER WAVE
Via Ascanio Sforza 47

DENZEL
Via Washington 9

HAM HOLY BURGER
Via Palermo 15

      Terzi (a pari merito)

AMERICAN DONUTS
Via Luigi Settembrini 26

BRASSERIE BUXELLES
Viale Abruzzi 33

CALÙ
Via Cesariano 8

MARGY BURGER
Piazza Santo Stefano 4

      (mise en place raffinatissima al Trussardi, nella foto di Gigliola Di Piazza)

 

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Lettore_2591778 21 maggio 2012 | 18:03

Ecco, è nato, provate e giudicate please. TRITA. Piazza 24 maggio,6. Quasi alla pari con gli hamburger americani. Il locale è un buco ma il prodotto è 10.

Valerio M. Visintin 21 maggio 2012 | 20:16

Un buco? Suvvia, non bistratti così il suo stesso locale, signor Cortese. Piuttosto, la prossima volta eviti di fingersi un lettore qualsiasi e si presenti. Le pubblicità occulte non sono eleganti.

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HisDudeness 31 marzo 2012 | 22:18

Provato oggi il 202 The Grill dopo aver letto il suo recente articolo.
Semplicemente il migliore di Milano.

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Pierpino 30 marzo 2012 | 07:45

Ho provato il Mama Burger di Vittor Pisani ….
Never more !!!
Servizio scadente e affrettato, Il Cheesebacon, bè quello del
vecchio caro “Mac” costa un terzo ed è più buono ……
Sorry

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ludovicabra 20 marzo 2012 | 09:40

Gentile Visentin
l’altra sera Al Mercato, che io personalmente trovo eccezionale, ho sentito chiedere da un cliente come mai il suo elenco dei migliori hamburgherai di Milano era appeso nel locale nonostante Al mercato non fosse tra questi.
Il cuoco, mi pare di aver inteso( ero in pieno assaggio e quindi assai impegnata) ha risposto dicendo che era una soddisfazione personale… credo sappiano di essere buoni nonostante non siano recensiti.
Io le chiedo quindi, come favore personale, se non l’ha già fatto, di andarci magari ad inizio settimana quando la coda non c’è, sedersi e farci sapere cosa ne pensa, non si può lasciare una tale soddisfazione ad un cuoco a mio parere così bravo!
Ha voglia? ci fa questo favore?
grazie!

Valerio M. Visintin 20 marzo 2012 | 10:00

Cara Ludovicabra, ho sentito parlare bene di quell’hamburger anche da altri lettori e da altri commentatori. Ci andrò certamente. Anche se il lavoro mi costringe a dare la precedenza alle novità.

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zottetena 19 gennaio 2012 | 19:14

1000 grazie

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Valerio M. Visintin 19 gennaio 2012 | 12:29

La svizzera è una polpetta di carne trita che si mangia al piatto. L’hamburger (importato negli Usa dalla Germania) è invece, nell’accezione comune, un panino tondo che contiene la stessa polpetta di prima, con qualche salsa e altri ingredienti a piacere. A cambiare, insomma, è l’applicazione culinaria.

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zottetena 18 gennaio 2012 | 19:55

Anche se con colpevole ritardo, chiedo: qual e’ la differenza con la svizzera? Domando perche’ veramente non lo so, ma sin d’ora dichiaro che andrò subito dopo a modificare la relativa voce (di vox populi Wikipedia) per Hamburger che recita “L’hamburger (chiamato in Italia anche svizzera o pressata)…”
Quanto sopra realmente senza intento polemico!!

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Aziraphale 8 dicembre 2011 | 14:56

Come primo commento su questo blog, volevo complimentarmi per questi ‘Itinerari’: più di una volta mi hanno dato lo stimolo di provare dei locali diversi dal mio solito ‘giro’ e di visitare alcune parti di Milano che non conoscevo.
Detto questo, posso sfacciatamente chiedere un ‘Itinerario’ sulle sale da the (tè? tea?)? E’ una tipologia difficile da trovare tra i locali dedicati ad aperitivi, brunch e wine tasting.
Sul tema degli hamburger, il mio voto va ad ‘American Donuts’ vicino a piazza Cincinnato: hamburger eccellente e personale cortese ed attento.

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Valerio M. Visintin 5 dicembre 2011 | 16:37

Non c’è motivo di chiedere scusa per lo sfogo. Penso che ognuno possa coltivare e legittimamente dichiarare le proprie avversioni alimentari, gentile Zottetena. Ma anche le passioni hanno diritto al medesimo rispetto. Un hamburger ben fatto non assurge magari a fasti gloriosi, ma può essere un boccone gradevole. Non confondiamolo, però, con la “svizzera”, che è un’altra cosa.

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zottetena 5 dicembre 2011 | 15:26

che BRIVIDI, non per il tempo eccessivamente mite, ma per una moda che mi fa accapponare la pelle.
Ho sempre odiato gli hamburger, fin da piccolissimo, quando la mamma metteva in tavola la fatidica ‘svizzera’ era per me lugubre sinonimo di cibo premasticato, da sconosciuti per di piu’.
In tempi successivi l’avversione mi e’ costata l’esclusione dai raffinati (arghhh) e griffati (riarghh) circoli adolescenziali di paninari che si perdevano in sofismi cerebrolesi inneggiando a Burghy, Wendy, King e Mc…e ancora ringrazio Dio!
E adesso mi ritrovo gli illuminati, gli ansanti dichiarati precursori del ritorno della polpetta ammericana (ma de cheee??).
Chiedo scusa per l’insensato sfogo, ma io che mi picco di riuscir a mangiar tutto, solo due cose odio tanto da non darmi possibilita’ di sorvolare: la barbabietola e la svizzera (con la minuscola), tanto da costringermi a chiedervi, per la seconda: e’ vera gloria?