Comacchio

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Comacchio
comune
Comacchio – Stemma
Comacchio – Bandiera
Comacchio – Veduta
Comacchio – Veduta
Panorama di Comacchio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Ferrara
Amministrazione
SindacoPierluigi Negri («Lista Civica 2020», centro-destra) dal 22-9-2020
Territorio
Coordinate44°42′N 12°11′E / 44.7°N 12.183333°E44.7; 12.183333 (Comacchio)
Altitudinem s.l.m.
Superficie284,13 km²
Acque interne32,41 km² (11,41%)
Abitanti22 037[2] (30-11-2023)
Densità77,56 ab./km²
FrazioniLido degli Estensi, Lido degli Scacchi, Lido delle Nazioni, Lido di Pomposa, Lido di Spina, Lido di Volano, Porto Garibaldi, San Giuseppe, Vaccolino, Volania, Le Valli[1]
Comuni confinantiArgenta, Codigoro, Lagosanto, Ostellato, Portomaggiore, Ravenna (RA)
Altre informazioni
Cod. postale44022, 44029
Prefisso0533
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT038006
Cod. catastaleC912
TargaFE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 400 GG[4]
Nome abitanticomacchiesi
Patronosan Cassiano
Giorno festivo13 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Comacchio
Comacchio
Comacchio – Mappa
Comacchio – Mappa
Sito istituzionale

Comacchio (Cmâc' [kˈmaːtʃ] in dialetto comacchiese[5]) è un comune italiano di 22 037 abitanti[2] della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna.

Territorio e clima[modifica | modifica wikitesto]

«... e la città ch'in mezzo alle piscose / paludi, del Po teme ambe le foci, / dove abitan le genti disiose / che 'l mar si turbi e sieno i venti atroci.»

Nata come città lagunare, l'insularità di Comacchio ha avuto fine nel 1821, quando venne costruito il terrapieno stradale che la collega ad Ostellato.

Insieme a Goro e Codigoro rappresenta uno dei tre soli comuni costieri della regione storica d'Emilia.

Origine del nome[modifica | modifica wikitesto]

L'etimologia del nome è incerta (greco-latino cumaculum ovvero "piccola onda"; "raggruppamento di dossi" in etrusco).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Trepponti
Scorcio del centro storico

Antichità[modifica | modifica wikitesto]

Nell'Età del Ferro la linea di costa si trovava a circa 5 km ad ovest del luogo dove sorse il centro abitato. Il litorale non era molto distante dal sito della città etrusca di Spina. In età romana imperiale l'avanzamento della linea di costa verso est produsse un'ampia laguna. Inizialmente disabitata, fu colonizzata dagli abitanti dei dintorni come luogo di rifugio dalle pericolose incursioni dei popoli barbari. Furono colonizzate per prime tredici piccole isole (cordoni dunosi litoranei) formatesi dall'intersecarsi della foce dell'antico corso del Po col mare.

Il centro abitato vero e proprio ebbe quasi certamente origine da un castrum posto lungo l'antico corso del Po sorto tra il VII e l'VIII secolo[7]. Il cristianesimo vi si diffuse provenendo dalla vicina Ravenna. A testimonianza del periodo tardo-romano (V-VI secolo) restano i monasteri di Santa Maria in Padovetere (nella Valle Pega) e Santa Maria in Aula Regia. Successivamente fu fondata la diocesi. Il primo vescovo conosciuto di Comacchio fu Vincenzo, attestato all'inizio dell'VIII secolo.
In seguito all'invasione longobarda, iniziata nel 568, tutti i territori circostanti il Delta del Po furono perduti dall'Impero romano. Ma non Comacchio, che fu saldamente difesa dai Bizantini. Unico centro commerciale dell'area deltizia, Comacchio continuò a ricevere i rifornimenti di olio e spezie dalle navi provenienti da Costantinopoli[8]. In questo periodo si sviluppò, sia sul piano dell'urbanistica sia su quello dell'economia, come città lagunare. Arrivò a disporre di un'importante flotta navale.

Tra il VII e l'VIII secolo il territorio di Comacchio venne donato ai monaci di san Colombano, che vi allestirono il porto fluviale. Inoltre migliorarono lo sfruttamento delle saline, il cui prezioso prodotto era trasportato in tutto il nord d'Italia. Nel 715 la città concluse un trattato commerciale con i Longobardi. Nel capitolare vennero descritte le norme e le tasse a carico dei comacchiesi per poter esercitare il commercio del sale nelle regioni della Pianura padana sottomesse all'autorità longobarda. I Longobardi ne fecero un loro possedimento diretto con re Liutprando († 744). In epoca carolingia, cioè dall'anno 774 al IX secolo, la proprietà delle saline fu distribuita fra l'Abbazia di Bobbio ed i monasteri di San Pietro in Ciel d'Oro di Pavia, della Novalesa, Leno, San Sisto di Piacenza e del vescovado di Reggio Emilia.[9]

Nei secoli dal VII al IX Comacchio dispose di una delle più potenti flotte dell'Adriatico[10]. Le navi di Comacchio ottennero il monopolio dei commerci padani. Si trattava di imbarcazioni lunghe mediamente 15 metri e larghe 2,70 metri, a fondo piatto e con un pescaggio di circa 80 cm[11]. Nell'810 Carlomanno prese in prestito le navi comacchiesi per portare il suo attacco a Venezia[12].

Venezia non accettò la presenza di un'avversaria nella sua stessa area geografica[13]. Nell'anno 866 i veneziani occuparono Comacchio e la saccheggiarono per la prima volta. Nell'875 Venezia stessa fu minacciata dalle incursioni dei saraceni, i quali si scagliarono contro Comacchio, incendiandola.

Dal Mille ad oggi[modifica | modifica wikitesto]

Comacchio fu assediata e conquistata dalla Serenissima per ben cinque volte nel corso dell'Alto Medioevo finché entrò nei territori controllati dagli Este a partire dal 1299. Con la devoluzione di Ferrara allo Stato Pontificio e la fine del ducato estense, nel 1598, l'intera provincia, Comacchio compresa, rientrò tra i possedimenti della Santa Sede. Papa Clemente VIII unì la città valliva al territorio nella neonata Legazione di Ferrara. Fece parte dello Stato Pontificio fino al marzo 1860, quando i territori dell'ex Legazione delle Romagne furono annessi al Regno di Sardegna per effetto dei plebisciti.

Stemma storico della città, in campo d'oro. Risalente ad almeno il 1901, il campo d'oro è rimasto in uso solo sullo stemma della provincia.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Comacchio è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della medaglia di bronzo al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale

Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Antichissima Città del Delta Padano, sopportò con animo intrepido i lunghi mesi di lotta che la videro insorgere contro l'occupazione nazifascista. Pur avendo il centro abitato e i fiorenti centri agricoli del territorio comunale subite violente devastazioni per bombardamenti, la sua indomita gente,minacciata di forzato esodo, sdegnosamente reagiva con strenua decisione alla tracotanza nazista, infliggendo, nelle immediate retrovie del fronte, gravi perdite alle forze armate nemiche con il risultato di attenuare nella zona la sua operatività. All'insurrezione popolare dell'aprile 1945 contribuiva fattivamente alla liberazione del proprio territorio, riconfermando il retaggio delle sue luminose tradizioni patriottiche. Comacchio, settembre 1943 - aprile 1945»
— 7 aprile 1986[14]

Fra i cittadini di Comacchio, la massima onorificenza al valor militare è stata concessa al partigiano Edgardo Fogli.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Il Duomo (Basilica di san Cassiano).

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Veduta prospettica del complesso dei Trepponti.
A sinistra il mercato del pesce
a destra la sede della Civica Scuola di Musica
Una strada di Comacchio.

I ponti sono l'elemento qualificante del centro storico di Comacchio, dato che il centro abitato antico sorgeva su piccole isole collegate le une alle altre.

  • Complesso architettonico dei Trepponti. Creato nel 1634 dall'architetto Luca Danesi, è costituito da cinque ampie scalinate (tre anteriori e due posteriori), culminanti in un piano in pietra d'Istria; è il simbolo di Comacchio;
  • Ponte degli Sbirri, XVII secolo;
  • Palazzo Bellini, XIX secolo, ospita la Galleria d'Arte Contemporanea, l'Archivio Storico, la biblioteca e gli uffici dell'assessorato alle istituzioni culturali;
  • Torre dell'Orologio (risalente al Trecento);
  • Loggia dei Mercanti o del Grano;
  • Ospedale degli infermi, imponente architettura neoclassica del XVIII secolo, realizzata da Antonio Foschini e Gaetano Genta. Ospita dal 2017 il Museo Delta Antico, che conserva una collezione di 2000 reperti che coprono l'ampio periodo dalla Protostoria al Medioevo.
    Vi è esposto anche il carico di una nave commerciale di epoca imperiale riemersa nel 1981, precedentemente visibile in un museo dedicato.[15] Al 2023, a 42 anni dal ritrovamento, il relitto risulta ancora in fase di "restauro" e "consolidamento" e la sua visione è interdetta al pubblico[16][17];
  • Loggiato dei Cappuccini, formato da 142 archi sostenuti da altrettante colonne di marmo e lungo oltre 400 metri.
  • Museo Remo Brindisi a Lido di Spina.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Valli di Comacchio.
"Museo Alternativo Remo Brindisi", interno.

Il Centro Visite del Parco del Delta del Po organizza escursioni nelle Valli di Comacchio, per mostrare le antiche pratiche di gestione della valle, pesca e marinatura delle anguille e delle acquardelle, e contrasto della pesca di frodo. All'interno della Manifattura dei Marinati sono visibili gli antichi camini, le friggitorie per le acquardelle, i locali e gli attrezzi per il trattamento e lo stoccaggio del pesce.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[18]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2022 i residenti stranieri sono 1.273, pari al 5,79% della popolazione.[19]

Religione[modifica | modifica wikitesto]

Comacchio è stata sede vescovile della Chiesa cattolica dall'VIII secolo al 1986, quando è stata unita all'arcidiocesi di Ferrara nell'arcidiocesi di Ferrara-Comacchio. Il duomo di Comacchio, già cattedrale della diocesi, dal 1986 è concattedrale dell'arcidiocesi. Nel comune sono presenti undici parrocchie[20]

Il principale luogo di devozione mariana è il santuario di Santa Maria in Aula Regia, attestato fin dal X secolo. Celebri sono le riproduzioni della Vergine, eseguite nella prima metà del ventesimo secolo dallo scultore ferrarese Cleonte Chinarelli.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Museo[modifica | modifica wikitesto]

  • Museo Delta Antico: allestito all'ex Ospedale degli infermi, espone oltre a molti altri reperti, il carico della nave romana Fortuna Maris, precedentemente esposto a Palazzo Bellini nel Museo della Nave Romana. Il relitto della nave era stato ritrovato nel 1981 nei pressi di Comacchio. In esso sono state rinvenute anfore, bicchieri, coppe e balsamari oltre ad attrezzi per la manutenzione della nave e per il commercio e oggetti per la preparazione del cibo a bordo.
  • Museo della Manifattura dei Marinati: museo dedicato al ciclo di lavorazione di anguille e acquadelle.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Carnevale sull'acqua (2019).
  • Dal 2012 si tiene il «Carnevale sull'acqua», manifestazione carnevalesca dove barche, allestite come carri allegorici da associazioni del territorio, sfilano per i canali del centro storico. Negli anni la manifestazione è cresciuta costantemente, attirando sempre più visitatori.
  • Sagra dell'Anguilla, evento che dal 1999 richiama ogni anno a Comacchio numerosi visitatori.
  • Dal 2006 si tiene annualmente la Fiera Internazionale del birdwatching. In questa fiera si espongono le varie ricette dell'anguilla che viene pescata nelle Valli di Comacchio.
  • A vien la vacie, evento durante l'Epifania dove si dà fuoco alla Befana dinanzi ai Trepponti.

Gastronomia[modifica | modifica wikitesto]

  • L'anguilla marinata tradizionale delle Valli di Comacchio è presidio SlowFood
  • Focaccia alla zucca violina
  • Ciambellini comacchiesi (piccole ciambelle di pane ferrarese)
  • Topino d'ognissanti (un biscottino a forma di topo che viene preparato i primi due giorni di novembre, lo stesso impasto dei "buratelli dolci")

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Lidi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Lidi di Comacchio.

Comacchio è conosciuta anche per i suoi sette lidi, distribuiti in ampi arenili lungo la costa dalle foci del fiume Reno fino al Po di Volano, interessando il Parco regionale Delta del Po. Essi sono (da nord a sud):

Trepponti - scorcio pittoresco

La più antica di queste località è Porto Garibaldi; quella di più recente costituzione il Lido di Volano.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Le principali attività sono attualmente connesse al turismo, soprattutto estivo nei suoi sette lidi, alla pesca commerciale, alla vallicoltura e, nel passato, della produzione del sale il cui commercio costituì motivo di aspre contese con la Serenissima Repubblica di Venezia. Molto importante anche l'attività legata alla manifattura delle anguille marinate.

Comacchio è apprezzata, sul piano del turismo, per aver mantenute intatte nel tempo buona parte delle proprie caratteristiche architettoniche caratterizzate dalla presenza di canali, palazzi antichi e di ponti monumentali (il più caratteristico dei quali è quello di Trepponti) che le conferiscono l'aspetto tipico delle città lagunari che si trovano più a nord, ad esempio Chioggia e altre città della laguna veneta. Per questo motivo è nota anche come la Piccola Venezia.[21]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Barche per trasporto urbano nel centro storico

Oltre che dalle vie d'acqua in virtù della collocazione all'interno del delta del Po, Comacchio è storicamente servita dalla strada oggi provinciale SP 1a/1b che collega Ostellato con Porto Garibaldi; nella seconda metà del Novecento ad essa si è aggiunto il Raccordo autostradale 8, che a Comacchio presenta un'uscita dedicata.

Fra il 1911 e il 1945 la località era servita anche da una stazione della tranvia a vapore Ostellato-Porto Garibaldi, gestita dalla Società Anonima delle Ferrovie e Tramvie Padane (FTP), poi sostituita dall'attuale autoservizio.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gonfalone civico
Gonfalone civico
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
6 dicembre 1993 28 maggio 2002 Alessandro Pierotti PDS Sindaco
28 maggio 2002 6 dicembre 2004 Giglio Zarattini DS Sindaco [22]
6 dicembre 2004 5 aprile 2005 Gianni Persanti DS Vicesindaco f.f.
5 aprile 2005 12 aprile 2010 Maria Cristina Cicognani DS/PD Sindaco [23]
12 aprile 2010 25 novembre 2011 Paolo Carli PdL Sindaco [24][25]
25 novembre 2011 21 maggio 2012 Pinuccia Niglio Commissario
21 maggio 2012 31 marzo 2020 Marco Fabbri M5S/
Indipendente
Sindaco [26] Rieletto il 21 maggio 2017
31 marzo 2020 22 settembre 2020 Denis Fantinuoli Indipendente Vicesindaco f.f. [27][28]
22 settembre 2020 In carica Pierluigi Negri Indipendente
di centrodestra
Sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Comacchio è gemellata con la città croata di Cherso, nell'isola omonima, con la città palestinese di Beit Sahour, con Nola (NA) e con Polanica-Zdrój nella terra di Kłodzko in Polonia.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

La formazione calcistica comacchiese, l'A.S.D. Comacchiese 2015, milita attualmente nel Campionato di Promozione disputando le partite casalinghe presso lo Stadio Raibosola, dotato di pista d'atletica.

La squadra di pallavolo maschile della città, la Trepponti Volley, disputa dalla stagione 2011/2012 il campionato di Serie D, così come la squadra di pallavolo femminile Ars2000.

Negli sport da combattimento, il Kick boxing ha una tradizione trentennale, legata alla famiglia Luciani ("Tiger Club") che ha conquistato numerosi titoli italiani ed europei.

Il Canoa Club Comacchio ogni anno organizza il Canoa Cross. Nel 2012 si è disputata la 25ª edizione.

Ogni anno si svolge il Gran Premio Internazionale Podistico "Undici Ponti". Il percorso si snoda all'interno del centro storico passando per i ponti della cittadina con una lunghezza totale di 9,5 km. Nel 2011 è stata corsa la 45ª edizione.

Per due volte, nel 1982 e nel 1983, Comacchio è stata sede di arrivo di una tappa del Giro d'Italia. Altre due volte (nel 1967 e nel 1973) il Giro ha posto il traguardo di tappa sul territorio comunale, con arrivo rispettivamente al Lido degli Estensi e al Lido delle Nazioni.

Tappe del Giro d'Italia con arrivo a Comacchio
Anno Tappa Partenza km Vincitore di tappa Maglia rosa
1982 15ª Urbino 190 Bandiera dell'Italia Silvestro Milani Bandiera della Francia Bernard Hinault
1983 Mantova 192 Bandiera dell'Italia Guido Bontempi Bandiera della Svizzera Urs Freuler

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Comacchio - Statuto
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Il dialetto di Comacchio ha un'evoluzione storica propria; non è identificabile col ferrarese solo perché Comacchio è in provincia di Ferrara.
  6. ^ Un'iscrizione con questa citazione campeggia su una delle torri fortificate di Trepponti.
  7. ^ Storia, su comune.comacchio.fe.it. URL consultato il 10 agosto 2022.
  8. ^ Henri Pirenne, Maometto e Carlomagno [1937], Laterza, Roma-Bari 1984, pag. 167.
  9. ^ Diploma dell'imperatore Ludovico II del 860. Ludovici II Diplomata, a cura di Konrad Wanner, Fonti per la Storia dell'Italia Medievale, Antiquitates, Roma 1994, p. 127, n. 31.
  10. ^ Frederic C. Lane, Storia di Venezia, Edizioni Einaudi, 1978, Torino, pag. 9.
  11. ^ Fabio Romanoni, La guerra d’acqua dolce. Navi e conflitti medievali nell’Italia settentrionale, Bologna, CLUEB, 2023, p. 27, ISBN 978-88-31365-53-6.
  12. ^ Henri Pirenne, op.cit. [1937], pag. 168.
  13. ^ Frederic C. Lane, Storia di Venezia, Edizioni Einaudi, 1978, Torino, pag. 29: "L'alto Adriatico e le acque che furono sempre di importanza vitale per Venezia possono essere delimitati da una linea collegante Pola, sulla punta meridionale dell'Istria, con la città di Ravenna. Entro questo golfo di Venezia non c'era posto per più di una potenza navale."
  14. ^ [1]
  15. ^ Museo della Nave Romana di Comacchio: il carico — Ferrara Terra e Acqua
  16. ^ Museo della Nave Romana di Comacchio
  17. ^ Fortuna Maris, dopo trent'anni l'oblio
  18. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  19. ^ demo.istat.it, https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it.
  20. ^ San Cassiano (principale), Immacolata Concezione di Maria, Santa Maria in Aula Regia, San Carlo Borromeo, San Francesco d'Assisi, San Giacomo Apostolo, San Giovanni Bosco, San Giuseppe, San Guido, San Paolo e Santo Rosario.
  21. ^ Fonte:http://www.comacchio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=6&Itemid=2 Archiviato il 27 febbraio 2009 in Internet Archive.
  22. ^ Deceduto in carica.
  23. ^ Comacchio - Elezioni Comunali 2005 - la Repubblica.it
  24. ^ Comacchio - Ballottaggio - Elezioni Comunali 2010 - la Repubblica.it
  25. ^ Decaduto in seguito alle dimissioni della maggioranza dei membri del consiglio comunale.
  26. ^ Comacchio - Ballottaggio - Elezioni Comunali 6-7 maggio 2012 - la Repubblica.it
  27. ^ regionali - I consiglieri ferraresi che entrano in assemblea regionale - telestense.it
  28. ^ [2]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Comune di Comacchio, a cura di Aldo Berselli, Storia di Comacchio nell'età contemporanea, 2 voll., Este Edition, Ferrara, 2005.
  • (EN) Catholic Encyclopedia, Volume II. New York 1907, Robert Appleton Company. Nihil obstat, 1907. Remy Lafort, S.T.D.
  • Silvia Veneti, «La nostra piccola Venezia», La Voce di Romagna, 15 marzo 2010.
  • Sauro Gelichi, L'isola del vescovo. Gli scavi archeologici intorno alla Cattedrale di Comacchio. The Archaeological Excavations nearby the Comacchio Cathedral, Firenze, 2009, All'Insegna del Giglio (ISBN 978-88-7814-406-4)
  • Cesare Fogli, Degli uomini illustri della città di Comacchio, Bresciani, Ferrara, 1900 (Ristampa an. Forni, Bologna,1972);
  • Cesare Fogli, Comacchio nel Risorgimento Italiano, Nutini, Prato, 1915;
  • Giovan Francesco Bonaveri. Piccolo vocabolario di Comacchio, testo e commento linguistico a cura di Franca Strocchi, IBACN dell'Emilia-Romagna - Comune di Comacchio - Nuova Alfa Editoriale- Bologna, 1990.
  • Ludovico Antonio Muratori, Piena esposizione de i diritti imperiali ed estensi sopra la città di Comacchio, in risposta alle due difese del dominio, e alla dissertazione istorica, 1712.
  • Giusto Fontanini, Il dominio temporale della Sede Apostolica sopra la Città di Comacchio, 1709.
  • «Archivum Bobiense», rivista annuale degli Archivi storici Bobiensi (1979-2008). Bobbio
  • Eleonora Destefanis, Il Monastero Di Bobbio in Età Altomedievale, Ricerche di Archeologia Altomedievale e Medievale, 27, Firenze, 2002, All'Insegna del Giglio (ISBN 88-7814-207-7)
  • Bruna Boccaccia Bobbio Città d'Europa - Ed. Pontegobbo 2000 ISBN 88-86754-33-7
  • Michele Tosi Bobbio Guida storica artistica e ambientale della città e dintorni - Archivi Storici Bobiensi 1983
  • Valeria Polonio Felloni:
    • Il monachesimo nel Medioevo italico, in G. M. Cantarella - V. Polonio - R. Rusconi, Chiesa, chiese, movimenti religiosi, Roma-Bari 2001 (Manuali Laterza 149), pp. 81–187.
    • Il monastero di San Colombano di Bobbio dalla fondazione all'epoca carolingia, Genova 1962, pp. 136 (Fonti e studi di storia ecclesiastica, II)
  • C. Cipolla - G. Buzzi Codice Diplomatico del Monastero di S. Colombano di Bobbio fino all'anno MCCVIII (Ponti per la Storia d'Italia 52,53,54), Roma 1918 (ristampa Torino 1966-70)
  • Gustavo Cristi, Storia del Comune di Ariano Polesine - Padova, 1934; ristampa Ariano nel Polesine 2008, contiene riferimenti ai Comuni del Basso Ferrarese.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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