Belfiore

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Belfiore
comune
Belfiore – Stemma
Belfiore – Bandiera
Belfiore – Veduta
Belfiore – Veduta
Municipio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Verona
Amministrazione
SindacoAlessio Albertini (PD, eletto con lista civica Belfiore domani) dal 5-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021)
Territorio
Coordinate45°22′46.64″N 11°12′32.31″E / 45.379623°N 11.208976°E45.379623; 11.208976 (Belfiore)
Altitudine26 m s.l.m.
Superficie26,45 km²
Abitanti3 330[1] (31-8-2023)
Densità125,9 ab./km²
Comuni confinantiAlbaredo d'Adige, Arcole, Caldiero, Colognola ai Colli, Ronco all'Adige, San Bonifacio, Soave, Veronella, Zevio
Altre informazioni
Cod. postale37050
Prefisso045
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT023007
Cod. catastaleA737
TargaVR
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 340 GG[3]
Nome abitantibelfioresi
PatronoNatività di Maria
Giorno festivo8 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Belfiore
Belfiore
Belfiore – Mappa
Belfiore – Mappa
Posizione del comune di Belfiore all'interno della provincia di Verona
Sito istituzionale

Belfiore (Belfior in veneto[4]) è un comune italiano di 3 330 abitanti[1] della provincia di Verona in Veneto.

Nel 2014 è stata valutata la fusione con Caldiero, Colognola ai Colli e Illasi per formare un unico comune[5].

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Belfiore è posizionato circa 20 chilometri ad est di Verona. Sorge sulla riva nord del fiume Adige. Ha un territorio totalmente pianeggiante tipico della Pianura Padana. Gran parte del comune è stata occupata fino alla metà del XX secolo dalla palude della Zerpa, ora bonificata, che si estendeva tra i fiumi Adige e Alpone.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Chiamato Porcile (poiché sorto sulla strada imperiale Porciliana[6]) la storia/leggenda narra che al passaggio di un'importante personalità il suo nome diventa Belfiore. Nel 1796 faceva parte (come tutto il veronese e il Veneto) della Repubblica di Venezia neutrale e fu retrovia e luogo di passaggio delle truppe francesi che si avvicinavano ad Arcole nei giorni precedenti del 13 - 15 novembre 1796, famosi per la battaglia della vicina isola Arcole, dove si scontrarono i francesi con gli Austriaci. Il territorio venne abitato in epoca preromana dai Veneti antichi: reperti di tale presenza sono stati trovati nella zona di Gombion e Castelletto. Nel medioevo si svilupparono tre centri urbani principali: i comuni di Porcile e Zerpa e la Parrocchia di Bionde. Si svilupparono lungo l'asse della strada imperiale Berengaria, realizzata nel X secolo da re Berengario I. Ben presto la strada Berengaria assunse il nome popolare di Porcilana, per il fatto che attraversava il Comune di Porcile. Le principali famiglie benestanti del paese fecero istanza al Consiglio dei Dodici di Verona il 13 gennaio 1547 per cambiare il nome da Porcile in Belfior, toponimo di una contrada del paese. La richiesta venne accolta solo in parte, poiché accanto a Belfior doveva rimanere l'attestazione "di Porcile". La battaglia del nome si protrasse sino alla venuta di Napoleone Bonaparte tra il 1796 e il 1812. Napoleone fece la riforma amministrativa che sezionava il territorio in dipartimenti. Rientrando nel dipartimento dell'Adige, Belfiore divenne d'Adige, perdendo Porcile. Il cambio del nome in BELFIORE avvenne ufficialmente per regio decreto dell'11 Agosto 1867, firmato dal re Vittorio Emanuele II, su proposta del Ministro dell'Interno che aveva recepito la delibera dal consiglio comunale di Belfiore di Porcile il 20 Maggio precedente.

La via imperiale Porciliana univa la via Postumia con la via Emilia Altinate, passando per Isole Belfiore, Isole Desmontà, Isole Veronella, Isola Strà, Isola Olmo, Isola Presana, Isola S. Zenon e Montagnana. È dunque possibile che la Porcilia seguisse il corso dell'Adige accompagnandolo nelle numerose anse e che sia rimasta in funzione fino all'età feudale, allorché fu intensiva la trasformazione idrogeologica dell'antico paleoalveo dell'Adige.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma è stato riconosciuto con DCG del 18 febbraio 1934.[7]

«Di rosso, a tre fiori di ninfea aperti di cinque petali d'argento, gambuti di verde, due decussati e uno in palo attraversante. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Santuario della Madonna della Strà[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Santuario della Madonna della Strà.

Il monumento più significativo di Belfiore è sicuramente il santuario della Madonna della Strà, che risale all'anno 1143. Nel territorio belfiorese, collocati in aperta campagna, si possono trovare vari capitelli dedicati alla Madonna o ad altri santi minori.

Ex chiesa parrocchiale dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia (Belfiore).

Dal 1622 al 1947 è stata la chiesa parrocchiale di Belfiore.

Chiesa della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1947 è la chiesa parrocchiale di Belfiore.

Villa Cipolla[modifica | modifica wikitesto]

A Belfiore, in località Panterona, si trova Villa Cipolla, detta appunto Panterona, eretta nel 1692.

Altre notevoli costruzioni di interesse artistico, dei conti Cipolla si ritrovano nel territorio veneto: a Castion di Costermano ricordiamo la splendida villa settecentesca opera dell'architetto Pellegrini edificata sulla base di un precedente edificio del XV secolo e a Tregnago Villa Cipolla Pellegrini.

Palazzo Moneta[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo Moneta è un imponente fabbricato costruito nel 1563 e lodato da Giorgio Vasari. Da segnalare la curiosa scala "dei muli": è a forma elicoidale in mattoni disposti a coltello e a spina di pesce. Serviva per far salire ai granai i muli che trasportavano i frutti dei campi.

Chiesa parrocchiale della Natività[modifica | modifica wikitesto]

Eretta nel 1947 per volere di Mons. Luigi Bosio, curandone la struttura e la disposizione interna in ogni particolare, è in romanico moderno. Sono degni d'ammirazione i bassorilievi dell'altare maggiore e degli altari laterali, e il battistero.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

È un paese di campagna che tra le principali tradizioni tramanda il dialetto veronese.

Santuario della Madonna della Strà

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

  • ultimi venerdì e sabato di giugno - Palio delle Contrade
  • la prima domenica di settembre - Sagra della Madonna della Strà
  • la prima domenica di ottobre - Festa della Mela

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Pur essendo il paese caratterizzato da un'intensa attività agricola, a Belfiore sono presenti piccole e medie industrie e un numero non trascurabile di artigiani. La principale coltura è la mela.
Il territorio fa parte della zona di produzione del vino Arcole DOC.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il comune fa parte dell'Unione di Comuni Verona Est. I comuni che ne fanno parte sono: Belfiore, Caldiero, Colognola ai Colli, Illasi e Mezzane di Sotto. Inoltre aderisce al movimento patto dei sindaci[9]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
maggio 1985 maggio 1990 Gianfranco Carbognin Democrazia Cristiana Sindaco [10]
maggio 1990 aprile 1995 Gianfranco Carbognin Democrazia Cristiana Sindaco [11]
aprile 1995 maggio 1996 Gianfranco Carbognin Lista civica Sindaco [12]
maggio 1996 novembre 1996 Rose Maria Machinè Commissario prefettizio [13][14]
novembre 1996 maggio 2001 Giovanni Angiari Centro Sindaco [15]
maggio 2001 maggio 2006 Gianfranco Carbognin Lista civica Sindaco [16]
maggio 2006 maggio 2011 Gianfranco Carbognin Lista civica Sindaco [17]
maggio 2011 giugno 2016 Davide Pagangriso Lista civica "Per Belfiore" Sindaco [18]
giugno 2016 ottobre 2021 Alessio Albertini PD, eletto con lista civica "Belfiore domani" Sindaco [19]
ottobre 2021 in carica Alessio Albertini PD, eletto con lista civica "Belfiore domani" Sindaco

Sport[modifica | modifica wikitesto]

La squadra principale è la Polisportiva Dilettantistica Belfiorese che attualmente milita nel Campionato di Eccellenza.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Provincia In - Storia e curiosità dei 97 Comuni de la Provincia Veronese, su larenadomila.it, La Rena Domila, l'informassion veronese. URL consultato il 26 novembre 2011.
  5. ^ Quattro Comuni studiano per diventare uno
  6. ^ Belfiore e la sua storia Archiviato il 28 novembre 2012 in Internet Archive.
  7. ^ Belfiore, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 24 marzo 2024.
  8. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  9. ^ [1]
  10. ^ amministratori.interno.it - 1985, su amministratori.interno.it. URL consultato il 7 ottobre 2013.
  11. ^ amministratori.interno.it - 1990, su amministratori.interno.it. URL consultato il 7 ottobre 2013.
  12. ^ amministratori.interno.it - 1995, su amministratori.interno.it. URL consultato il 7 ottobre 2013.
  13. ^ amministratori.interno.it - 1996 prefettizio, su amministratori.interno.it. URL consultato il 7 ottobre 2013.
  14. ^ amministratori.interno.it - 1996 straordinario, su amministratori.interno.it. URL consultato il 7 ottobre 2013.
  15. ^ amministratori.interno.it - 1996, su amministratori.interno.it. URL consultato il 7 ottobre 2013.
  16. ^ amministratori.interno.it - 2001, su amministratori.interno.it. URL consultato il 7 ottobre 2013.
  17. ^ amministratori.interno.it - 2006, su amministratori.interno.it. URL consultato il 7 ottobre 2013.
  18. ^ amministratori.interno.it - 2011, su amministratori.interno.it. URL consultato il 7 ottobre 2013.
  19. ^ amministratori.interno.it - 2016, su amministratori.interno.it. URL consultato il 7 ottobre 2013.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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