Rufina

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Rufina
comune
Rufina – Stemma
Rufina – Bandiera
Rufina – Veduta
Rufina – Veduta
Il Comune
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Città metropolitana Firenze
Amministrazione
SindacoVito Maida (lista civica Democrazia e solidarietà) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate43°49′N 11°29′E / 43.816667°N 11.483333°E43.816667; 11.483333 (Rufina)
Altitudine115 m s.l.m.
Superficie45,88 km²
Abitanti7 104[1] (31-8-2022)
Densità154,84 ab./km²
FrazioniCasi, Casini, Castiglioni, Contea, Falgano, Masseto, Pomino, Rimaggio, Scopeti, Turicchi, Pinzano
Comuni confinantiDicomano, Londa, Montemignaio (AR), Pelago, Pontassieve, Pratovecchio Stia (AR)
Altre informazioni
Cod. postale50068
Prefisso055
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT048037
Cod. catastaleH635
TargaFI
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 939 GG[3]
Nome abitantirufinesi
Patronosan Martino
Giorno festivo11 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Rufina
Rufina
Rufina – Mappa
Rufina – Mappa
Posizione del comune di Rufina all'interno della città metropolitana di Firenze
Sito istituzionale

Rufina (comunemente La Rùfina, con l'articolo; pronuncia con l'accento sull’u, /la ˈrufina/[4]) è un comune italiano di 7 104 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana. Appartiene alla Comunità montana Montagna Fiorentina.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Si trova nella Valdisieve sulla riva sinistra del fiume Sieve, lungo la Strada Statale 67 Tosco-Romagnola, circa a metà strada tra Pontassieve e Dicomano.

Famoso centro di produzione vinicola: è ubicato infatti al centro della sottozona di produzione del vino Chianti chiamata appunto Rufina e delle DOC Pomino.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le prime testimonianze di un complesso abitativo nel territorio di Rufina risalgono al IX secolo a.C., successivamente hanno abitato questi luoghi sia gli etruschi sia i romani.
In epoca alto medievale le sole tracce di insediamenti importanti nel territorio rufinese riguardano le frazioni di alta collina di Turicchi, Castiglioni (sede di un castello dei conti Guidi) e di Pomino (sede di una pieve millenaria dedicata a san Bartolomeo). Nell'XI secolo, quindi, la zona fa capo ai Conti Guidi mentre nel secolo successivo il controllo del feudo passa ai vescovi di Fiesole. Nel XIII secolo a questi ultimi viene riconosciuta la possibilità di formare la Contea di Turicchi diventandone i relativi conti. Tale diritto fu riconosciuto fino al XVIII secolo dopo che era stato avallato da Cosimo I de' Medici. Sempre nel XIII secolo parte del territorio di Rufina è in possesso dei Cerchi e dei Donati.

I primi insediamenti documentati nell'area di Rufina risalgono alla fine del Seicento con l'insediamento di un convento di frati al Poggiolo; i frati costruirono argini, operarono una serie di bonifiche lungo il corso del fiume Sieve e incrementarono la coltivazione della vite. Successivamente la zona vide un'espansione demografica con l'edificazione di fattorie e ville padronali.

L'abitato di Rufina ebbe origine nel 1760 da un nucleo di case sorte nei pressi del ponte sul torrente Rufina, lungo la strada che collegava il Mugello e la Romagna Toscana con Firenze. Nel triennio seguente al 1783 è costruito il ponte sul Rufina che contribuì a sviluppare i collegamenti con Dicomano e San Godenzo. Il 30 giugno 1819, con il contributo della famiglia Casini, è consacrata la chiesa dedicata a san Martino; al santo era dedicata anche l'antichissima chiesa, secondo fonti storiche, presente nel luogo attorno al XIII secolo, di cui oggi non rimane alcuna traccia.

Rufina, fece parte dell'antica podesteria di Pontassieve e divenne comune autonomo con decreto luogotenenziale il 2 dicembre 1915 a seguito di un referendum sulla separazione dal comune di Pelago.

Nel corso della Seconda guerra mondiale, il 17 aprile 1944, in località Berceto presso la frazione di Pomino, truppe tedesche e fasciste della RSI nel corso di rastrellamento catturarono e giustiziarono immediatamente due partigiani, Guglielmo Tesi e Mauro Chiti, successivamente trucidando 9 civili colpevoli di averli ospitati.[5]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Un primo stemma venne concesso al Comune con regio recreto del 13 ottobre 1927[6]: partito: al 1° d'azzurro, all'aquila dal volo abbassato, posta su di un fascio littorio orizzontale, il tutto d'argento; nel 2° d'oro, a due tralci di vite fruttati di quattro, al naturale, decussati e ridecussati con una stella [a sei punte] d'argento, in alto sulla partizione. Questo stemma venne modificato una prima volta dopo la caduta del regime, togliendo il fascio littorio dalla prima partizione. Alla fine degli anni Cinquanta la figura dell'aquila venne sostituita da tre spighe di grano d'oro, legate d'argento, mantenendo il colore azzurro del campo, e la stella d'argento a sei punte venne modificata in una rossa a cinque punte.[7]

Lo stemma attualmente in uso è stato concesso, assieme al gonfalone, con decreto del presidente della Repubblica del 4 giugno 1987.[6]

«Partito: nel primo di rosso, a due chiavi d'oro affiancate, poste in palo con gli ingegni all'ingiù, volti verso i fianchi dello scudo, con le impugnature legate con laccio d'oro formante un cerchio nel quale è racchiusa la lettera "T" dello stesso; nel secondo d'oro, a due tralci di vite fruttati di quattro, di azzurro, decussati e ridecussati. Ornamenti esteriori da Comune.»

Per la prima partizione venne assunto come riferimento storico il simbolo della contea di Turicchi, anticamente infeudata ai vescovi di Fiesole e successivamente inglobata nel comune.

Il gonfalone è costituito da un drappo di azzurro.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia di bronzo al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Nel corso del secondo conflitto mondiale la popolazione della cittadina toscana, animata da fiera ostilità nei confronti del regime fascista, per aver favorito la lotta partigiana venne fatta oggetto di una feroce rappresaglia. La frazione di Berceto fu teatro di una atroce strage, nella quale furono uccisi undici civili, fra cui donne, bambini ed anziani. Nobile esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio. 17 aprile 1944 / Berceto frazione di Rufina (FI)»
— 30 novembre 2012[8]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

La villa di Poggio reale

Ville[modifica | modifica wikitesto]

Teatri[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[9]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 422 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Rufina sotto le stelle, organizzazione di mostre ed eventi presso la villa di Poggio Reale).

Jazz In fattoria concerti ed eventi nelle fattorie del Chianti Rufina

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

L'istruzione è assicurata da un unico istituto scolastico, denominato "Istituto Comprensivo di Rufina". Esso comprende: le scuole per l'infanzia Carroll e Rodari, le scuole primarie Mazzini e Falcone, la scuola secondaria (di primo grado) Da Vinci.[10]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Le attività sportive sono assicurate da un unico impianto sportivo, la polisportiva Remo Masi. Gli sport che quest'ultimo ospita sono pallavolo, danza e karate. Inoltre la squadra calcistica principale di Rufina è l'Audax Rufina, che ebbe la sua nascita nel 1921.[11]

Biblioteca[modifica | modifica wikitesto]

La biblioteca comunale di Rufina "Gian Carlo Montagni" è situata in piazza Trieste al numero 13 ed è stata recentemente ristrutturata.Scuola comunale di MusicaGeografia antropica

Scuola comunale di musica presso il CIAF in via Guido Rossa

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Pomino, Rimaggio, Selvapiana: sono frazioni la cui economia è basata sulla produzione di vino e olio.

Casini, Contea, Scopeti sono le frazioni ubicate lungo il corso del fiume Sieve.

Due particolari curiosità riguardano la frazione di Montebonello del comune di Pontassieve che di fatto costituisce un unico agglomerato con l'abitato di Rufina da cui è separata solo dal ponte sul fiume Sieve e la frazione di Contea anch'essa divisa tra i comuni di Rufina e Dicomano dal ponte sul torrente Moscia.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

La risorsa principale della zona rimase sempre quella agricola: la vocazione vitivinicola del territorio venne abilmente sfruttata dalle famiglie Albizi, Frescobaldi e Liccioli che portarono alla notorietà internazionale i vini di Pomino grazie alle esposizioni internazionali della metà e fine 1800. Nel 1932 fu riconosciuta la denominazione tipica di Chianti Rufina per i vini rossi prodotti nella zona e questo contribuì alla valorizzazione e alla commercializzazione del prodotto anche all'estero.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Rufina è attraversata dalla SS 67. Per quanto riguarda il trasporto pubblico, il paese dispone di una propria stazione ferroviaria mentre il servizio autobus è effettuato dalla società consortile Autolinee Mugello Valdisieve.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
13 luglio 1985 15 giugno 1990 Emilio Rombenchi Partito Comunista Italiano Sindaco [12]
21 giugno 1990 24 aprile 1995 Anna Maria Bigozzi Partito Democratico della Sinistra, Partito Comunista Italiano Sindaco [12]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Annamaria Bigozzi lista civica Sindaco [12]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Anna Maria Bigozzi lista civica Sindaco [12]
15 giugno 2004 8 giugno 2009 Stefano Gamberi lista civica Sindaco [12]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Mauro Pinzani lista civica: Democrazia e solidarietà Sindaco [12]
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Mauro Pinzani lista civica: Democrazia e solidarietà Sindaco [12]
27 maggio 2019 in carica Vito Maida lista civica: Democrazia e solidarietà Sindaco [12]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Rufina", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  5. ^ Episodio di Berceto Rufina 17.04.1944 (PDF).
  6. ^ a b Rufina, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 12 gennaio 2023.
  7. ^ Rufina, su araldicacivica.it. URL consultato il 12 gennaio 2023.
  8. ^ Comune di Rufina, Medaglia di bronzo al merito civile, su quirinale.it. URL consultato il 12 gennaio 2023.
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  10. ^ Copia archiviata, su istitutocomprensivorufina.gov.it. URL consultato il 12 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2018).
  11. ^ Storia della squadra del mio paese, su L'Ultimo Uomo, 21 dicembre 2021. URL consultato il 28 dicembre 2021.
  12. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cooperativa Servizi Culturali Sigma, Firenze. Montagna Fiorentina Montagna di Meraviglie. Regione Toscana-Apt

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN133792287 · WorldCat Identities (ENlccn-n88019318
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