Sorghum

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Sorghum
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Commelinidi
Ordine Poales
Famiglia Poaceae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Sottoclasse Commelinidae
Ordine Cyperales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Panicoideae
Genere Sorghum
Moench, 1794
Specie

vedi testo

Il sorgo (Sorghum Moench, 1794) è un genere di piante della famiglia delle Poaceae (o Gramineae).

Il genere Sorghum è costituito da specie coltivate per la produzione di foraggio o di granella utilizzata soprattutto come nutrimento per il pollame e altri uccelli (Sorghum vulgare) o esclusivamente di foraggio (Sorghum gentile); sono in commercio anche ibridi tra le due specie, adatti alla produzione di foraggio, oppure di fibra a scopo industriale.

Il sorgo è un cereale privo di glutine.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

L'origine del nome è incerta. Potrebbe derivare da una parola indiana[1] oppure, più probabilmente, da una deformazione medievale della parola syriacum (siriaco, della Siria)[2][3][4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il sorgo è una pianta annuale di altezza 1-1,5 m nelle varietà da granella e oltre 2 m in quelle da foraggio, con foglie spesse e rivestite di cera. Il culmo porta una pannocchia compatta o spargola a seconda della varietà; la cariosside è arrotondata nei sorghi da granella, affusolata in quelli gentili.

Il sorgo viene utilizzato da secoli soprattutto da parte di alcune popolazioni africane come primo alimento nella loro dieta, il suo sapore neutro e corposo lo rende adatto ad una grande varietà di piatti. Può essere consumato integrale, oppure decorticato per la preparazione di zuppe, oppure macinato per la produzione di farine per ottenere polente o porridge, piadine, focacce, pane e prodotti da forno, grissini, torte, biscotti, ecc. In alcune zone è utilizzato per la produzione di birra. La granella di sorgo può essere arrostita, fioccata, bollita, e servita come il riso o il couscous. Il sorgo ha un contenuto di grassi molto basso e dopo averlo mangiato lascia un piacevole senso di sazietà e di leggerezza. Grazie ad alcune ditte specializzate, che hanno intrapreso, da diversi anni, la lavorazione del sorgo bianco, è possibile trovare il sorgo bianco decorticato e in farina da agricoltura biologica per alimentazione umana e per celiaci anche negli Stati Uniti e in Italia.

Esistono diverse varietà di sorgo: non tutte sono adatte all'alimentazione umana, solo alcune varietà sono destinate a diventare sorgo alimentare, per questo vengono scelte varietà testate gradevoli con gusto leggermente dolce. Una caratteristica del sorgo è la sua piacevole gommosità che lo distingue da tutti gli altri cereali.

Un'alimentazione a base di sorgo porta un notevole benessere ambientale. Il sorgo infatti è un cereale che resiste molto bene alla siccità, in caso di lunghi periodi di siccità infatti la sua attività vegetativa si riduce al minimo arrivando ugualmente alla maturazione finale della pianta; a differenza degli altri cereali che non avrebbero nessuna possibilità di sopravvivenza, non richiede un forte dispendio di acqua e tanta energia come ad esempio riso e mais. I terreni non devono subire forti concimazioni e interventi di diserbi, in quanto la pianta sovrasterà le malerbe prendendo il sopravvento, inoltre dopo la coltivazione il sorgo lascerà un buon arricchimento di sostanze nutritive sul terreno per il raccolto successivo.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Molte delle varietà coltivate sono di origine africana. Alcune specie si trovano anche spontanee in India. Tra l'VII e il XIII secolo il genere vede un'amplissima diffusione, ad opera dei popoli arabi, in Medio Oriente, Nordafrica ed Europa.[5]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Comprende una ventina di specie:[senza fonte]

Le specie di Sorghum presenti in Italia sono: il Sorghum halepense (L.) Pers. o sorgo selvatico, presente e comune in tutto il territorio nazionale ed il Sorghum vulgare (L.) (sin.:Sorghum bicolor) che è la specie coltivata soprattutto nelle zone collinari dell'Emilia-Romagna ed in Toscana.

La sottospecie Sorghum bicolor bicolor è di grande importanza per i paesi tropicali e sub sahariani, in quanto viene impiegata nell'alimentazione umana. Appartengono a questa sottospecie sia il sorgo rosso che quello giallo. Nel IX secolo si diffonde la coltivazione anche in Europa, soprattutto Francia e Italia (Pianura Padana, Veneto e Toscana) con varietà rosse, bianche e rosate. Le varietà di sorgo bianco sono preferite perché presentano valori nutrizionali più interessanti.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

I maggiori produttori di sorghum nel 2018[6]
Paese Produzione (tonnellate)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 9.271.070
Bandiera della Nigeria Nigeria 6.862.343
Bandiera del Sudan Sudan 4.953.000
Bandiera dell'Etiopia Etiopia 4.932.408
Bandiera dell'India India 4.800.000
Bandiera del Messico Messico 4.531.097
Bandiera del Brasile Brasile 2.272.939
Bandiera della Cina Cina 2.192.032
Bandiera del Niger Niger 2.100.190
Bandiera del Burkina Faso Burkina Faso 1.929.834
Bandiera dell'Argentina Argentina 1.563.445
Bandiera del Mali Mali 1.469.688
Bandiera del Camerun Camerun 1.416.116
Bandiera dell'Australia Australia 1.257.219
Bandiera della Bolivia Bolivia 1.023.314

Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]

Campo di sorgo ibrido

Il sorgo non è particolarmente esigente in fat[7]to di terreni, anche se preferisce quelli ricchi di sostanza organica e di elementi minerali. La tecnica colturale è simile a quella del mais. Il sorgo viene seminato nella prima decade di maggio, essendo più del mais suscettibile ai ritorni di freddo. Si distribuiscono 15–25 kg/ha di seme, con investimenti che vanno da 25-30 piante/m² in ambienti asciutti a 30-40 in zone in cui si può intervenire con l'irrigazione. La distanza di semina è di 45–50 cm tra le file e di 4-4,5 cm sulla fila. La raccolta si effettua con mietitrebbia in settembre-ottobre, ottenendo produzioni variabili da 4-6 t/ha di granella, nei terreni collinari e asciutti, fino a 8-9 t/ha e oltre nelle migliori condizioni.

Il sorgo rappresenta una valida alternativa al mais, nella produzione di granella e foraggi insilati, in quelle aree non irrigue e con scarse precipitazioni estive in cui è arduo condurre una buona coltura di mais.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Chambers's Twentieth Century Dictionary, Sorghum - Etymology, su Fine Dictionary. URL consultato il 14 settembre 2014.
  2. ^ sorgo, su Treccani - vocabolario. URL consultato il 14 settembre 2014.
  3. ^ (EN) sorghum, su Online Etymology Dictionary. URL consultato il 14 settembre 2014.
  4. ^ (EN) sorghum, su Merriam-Webster Dictionary. URL consultato il 14 settembre 2014.
  5. ^ Watson, Andrew M. Agricultural Innovation in the Early Islamic World: The Diffusion of Crops and Farming Techniques, 700–1100. Cambridge: Cambridge University Press, 1983. ISBN 0-521-24711-X.
  6. ^ (EN) Food and Agriculture Organization of The United Nations, FAOSTAT, su fao.org. URL consultato il 7 agosto 2020.
  7. ^ Revista Brasileira de Milho e Sorgo, Revista Brasileira de Milho e Sorgo. URL consultato l'11 maggio 2023.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 53117 · LCCN (ENsh96008991 · BNF (FRcb12450468w (data) · J9U (ENHE987007563779705171
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