Da diversi anni si trova sul mercato sempre la stessa frutta: le stesse varietà di mele (golden, renette, deliziosa, fuji…), di pere (kaiser, william…), di susine (goccia d’oro, regina claudia…) e così via per ogni tipo di frutta. Pochi tipi, sempre quelli: frutta grossa, appariscente, ma sapori sempre più insignificanti.
Andando in giro per vivai mi sono resa conto che anche lì gli alberi in vendita sono sempre gli stessi. Ma dove sono finite le vecchie varietà, le varietà antiche? Le profumatissime mele annurche, ad esempio, quelle che secondo mia nonna erano le uniche adatte a fare lo strudel: nel mio campo c’era un vecchio albero che ogni anno produceva annurche brutte, storte e di una bontà infinita; l’anno scorso è improvvisamente morto prima che potessimo fare un innesto. E le pesche piatte a polpa bianca, ricordi di infanzia di Mario, che solo una volta abbiamo trovato in vendita in un mercato al mare, possibile che siano scomparse?
Finalmente, dopo lunghe ricerche, abbiamo trovato un vivaio vicino a Firenze che è specializzato proprio in frutti antichi: vende (a prezzi accessibilissimi) alberi rustici e di elevata vigoria che producono i frutti che stiamo dimenticando. Abbiamo ordinato diversi alberi per impiantare un piccolo frutteto, arriveranno tra pochi giorni.
Se verrete a trovarci nei prossimi anni potrete gustare la frutta di una volta, tanti sapori diversi come ormai non si sentono più!