Fiastra

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Fiastra
comune
Fiastra – Stemma
Fiastra – Bandiera
Fiastra – Veduta
Fiastra – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Marche
Provincia Macerata
Amministrazione
SindacoSauro Scaficchia (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate43°02′09.24″N 13°09′22.32″E / 43.0359°N 13.1562°E43.0359; 13.1562 (Fiastra)
Altitudine732 m s.l.m.
Superficie84,48[1] km²
Abitanti632[2] (31-7-2021)
Densità7,48 ab./km²
FrazioniAcquacanina, Collesanto, Polverina, San Lorenzo al Lago, Cicconi, Fiegni, San Martino di Fiastra, Trebbio (sede comunale)
Comuni confinantiBolognola, Camerino, Cessapalombo, San Ginesio, Sarnano, Ussita, Valfornace, Visso
Altre informazioni
Cod. postale62035
Prefisso0737
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT043017
Cod. catastaleD564
TargaMC
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona E, 2 496 GG[4]
Nome abitantifiastrani
Patronoconversione di San Paolo
Giorno festivo25 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Fiastra
Fiastra
Fiastra – Mappa
Fiastra – Mappa
Posizione del comune di Fiastra nella provincia di Macerata
Sito istituzionale

Fiastra è un comune italiano di 632 abitanti[2] della provincia di Macerata nelle Marche.

È comune sparso con capoluogo in località Trebbio. Nelle vicinanze è situato il Lago di Fiastra lungo le cui sponde si sono sviluppate alcune attività ricettive come la pesca.

Lame Rosse.

Il 1º gennaio 2017 ha incorporato l'ex comune di Acquacanina, che è divenuto sua frazione.

Monumenti e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Paolo

La chiesa, dedicata al patrono della comunità, risale al V secolo, ma fu riedificata nel VII secolo e, per una seconda volta, dai conti Negalotti fra il 1170 e il 1259, in stile romanico. Il terremoto del 2016 ha causato gravi danni all'edificio ed un primo finanziamento per i restauri è stato erogato nell'ottobre 2023.[5]

L'edificio sacro presenta una pianta pressoché quadrangolare, sostenuta da tre navate suddivise da sei colonne non perfettamente regolari: «le colonne e gli archi di destra, che poggiano su capitelli, sono in mattone, mentre, quelle di sinistra e le absidi sono state costruite in pietra squadrata bianca alternata da conci in calcare rosa». L'esterno ha una facciata a capanna caratterizzata da un portale a tutto sesto sormontato da una piccola croce.[6] L'interno ha ospitato la Conversione di San Paolo del Baciccio, del 1700 circa, oggi presso il Museo Diocesano di Camerino, mentre all'altare maggiore era un polittico rubato nel 1904, firmato da Antonio Sparapane da Norcia e realizzato probabilmente nel 1487-88 circa.[7] Nella cappella di sinistra è collocata una statua in legno raffigurante la Madonna in trono col Bambino, forse proveniente da Norcia e databile ai primi decenni del Cinquecento, che ha nel basamento una tavola più antica, duecentesca.[8] All'altare della cappella sulla destra, decorata con stucchi settecenteschi, è un Crocifisso in legno intagliato e dipinto della fine del XV o dei primi decenni del XVI secolo, attribuito a Lucantonio Barberetti.[8]

Il Castello Magalotti

Chiamato nell’antichità Castrum Flastrae, è un insieme di edifici costruiti sul colle di San Paolo prima del IX secolo. È un esempio di abile ingegneria militare dei Longobardi, all'interno di tipiche fortificazioni di difesa concentriche. Esso apparteneva al Brevi Medii, una delle quattro unità amministrative dotate di propri statuti e regolamenti, nelle quali era suddiviso il comune di Fiastra a quel tempo. Le altre erano: Brevii Sancti Laurentii, Brevii Campibonihominis e Brevii Canonice.[6] Il castello si conservò perfettamente e non subì interventi durante i secoli successivi, che tramandarono fino all'età odierna anche le regole della vita economica e sociale dell'epoca. Intorno al XVI secolo raggiunse un'estensione di 21.000 metri quadri, corrispondente alla fase del suo massimo sviluppo, prima del declino provocato dalla diffusione della polvere da sparo.
Nel 1436, furono pubblicati in gotico latino i quattro libri degli Statuta cois castri Flastrae condita anno MCCCCXXXVI, ai quali nel 1643, furono aggiunti ulteriori 49 capitoli. I relativi manoscritti sono esposti nel museo comunale di Fiastra.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[9]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
3 giugno 1985 25 maggio 1990 Mauro Angelo Blanchi Partito Repubblicano Italiano Sindaco [10]
26 maggio 1990 23 aprile 1995 Giancarlo Gorini Democrazia Cristiana Sindaco [10]
24 aprile 1995 13 giugno 1999 Giorgio Piccioni Centro Sindaco [10]
14 giugno 1999 12 giugno 2004 Mauro Angelo Blanchi Lista civica Sindaco [10]
13 giugno 2004 7 giugno 2009 Claudio Castelletti Lista civica Sindaco [10]
8 giugno 2009 25 maggio 2014 Claudio Castelletti Uniti per Fiastra Sindaco [10]
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Claudio Castelletti Uniti per Fiastra Sindaco [10]
27 maggio 2019 in carica Sauro Scaficchia Uniti per Fiastra Sindaco [10]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fino al 31 dicembre 2016 Fiastra aveva una superficie di 57,67 km²; poi è stato incorporato Acquacanina.
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 luglio 2021.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ San Paolo, intervento sulla chiesa benedettina di Fiastra, su regione.marche.it.
  6. ^ a b Fabio Mariano e Leonardo Petetta, Restauro e conservazione delle architetture fortificate allo stato di rudere. Il caso del Castrum Flastrae (PDF), in Restauro Archeologico, vol. 24, n. 2, Firenze University Press, 2016, DOI:10.13128/RA-19509, ISSN 1724-9686 (WC · ACNP), OCLC 8349146931 (archiviato il 15 febbraio 2020). Ospitato su archive.is.
  7. ^ Romano Cordella, Nuovi dati su alcuni pittori della Valnerina nel secondo '400, in Dall'Albornoz all'etá dei Borgia. Questioni di cultura figurativa nell'Umbria meridionale, Atti del Convegno Amelia, Teatro Sociale, 1 - 2 - 3 ottobre 1987, Todi, 1990, pag. 247.
  8. ^ a b Matteo Mazzalupi, Lucantonio Barberetti, Crocifisso, in Lorenzo de Carris e i pittori eccentrici nelle Marche del primo Cinquecento, a cura di Alessandro Delpriori, catalogo di mostra, Perugia, 2016, pagg. 106 - 109.
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  10. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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