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LUTTO NELLA POLITICA

Morto l'ex ministro Tremaglia
Sua la legge per il voto agli italiani all'estero

La scomparsa è avvenuta a Bergamo, sua città Natale. Storico esponente della destra, aveva aderito alla Repubblica sociale. Esponente del Msi, poi di An, fu eletto nel 2008 con il Pdl. Era infine passato al gruppo di Futuro e Libertà. Fini: "Perdo un grande amico". Terzi: "Difensore italianità nel mondo"

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BERGAMO - E' morto, nella sua casa di Bergamo, l'ex ministro Mirko Tremaglia, storico esponente della destra italiana. Aveva 85 anni. Ex ragazzo di Salò, esponente del Msi, poi di An, Tremaglia è stato ministro per gli Italiani all'Estero. Eletto con il Pdl nel 2008 era poi passato al gruppo di Futuro e Libertà. Sua è la paternità della legge che ha riconosciuto il diritto di voto degli italiani residenti all'estero. La sua vita fu segnata dalla scomparsa del figlio Marzio, dirigente giovanile del Fuan, a soli 42 anni.

Gli esordi politici. All'età di 17 anni aderì alla Repubblica sociale italiana. Catturato dagli Alleati, scontò un periodo di reclusione. Poi si iscrisse all'università Cattolica di Milano, da cui fu allontanato quando si scoprì il suo passato di ragazzo di Salò. Successivamente si laureò in giurisprudenza e divenne avvocato. Entrò nel Movimento sociale italiano già nel 1948, dove è stato tra i più stretti collaboratori di Giorgio Almirante. Per la prima volta fu eletto in Parlamento, come deputato, nel 1972.
 
Le "svolte". Dopo la svolta di Fiuggi, nel 1995, scegli di aderire al progetto di Alleanza nazionale. Ed è l'organizzatore del viaggio di Fini negli Stati Uniti. Nel 2001 fu eletto con la Casa delle libertà e ricoprì l'incarico di ministro per gli italiani all'estero fino al 2006. A questo periodo risale la sua battaglia politica per l'estensione del diritto di voto agli italiani che vivono all'estero, che ha comportato la modifica di tre articoli della Costituzione. Norme che debuttarono nelle politiche del 2006.
 
Sempre vicino a Fini, Tremaglia seguì il presidente della Camera in Futuro e libertà nel luglio del 2010. Già da tempo esprimeva giudizi molto critici nei confronti di Berlusconi.

Le reazioni.
"Perdo un grande amico, politico e personale", dice il Presidente della Camera Gianfranco Fini, "un italiano generoso e appassionato, parlamentare esemplare e rigoroso, uomo politico coerente e dinamico".
"La comunità nazionale deve molto a Tremaglia, a partire dalla legge che ha consentito l'esercizio del diritto di voto dei nostri connazionali all'estero". "Tremaglia - prosegue Fini - ha offerto alla politica italiana il contributo della sua forte idealità, del suo alto rigore morale, della sua intensa dedizione ai valori della Nazione e della libertà.

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato un messaggio alla famiglia di Tremaglia: "Con lui  ho condiviso lunghi anni di impegno nel Parlamento italiano e nell'Assemblea parlamentare della Nato. Le diverse esperienze e posizioni ideali non ci impedirono mai di sviluppare rapporti di sincera stima reciproca sul piano umano e nello svolgimento delle nostre funzioni".

"Dall'altra parte, una persona per bene", ha scritto su twitter Walter Veltroni. "E non riesco a dimenticare la sua sofferenza quando Marzio se ne andò", ha aggiunto ricordando la prematura scomparsa del figlio dell'ex ministro.

Per il ministro degli esteri, Giulio Terzi, Tremaglia "si era interamente dedicato alla causa degli italiani nel mondo, alla  difesa ed alla proiezione dell'italianità  nel  mondo, della cultura e dei valori del nostro paese. Si era affermato come insostituibile  punto di riferimento delle nostre comunità all'estero in tutti i continenti contribuendo attivamente, con la promozione delle necessarie modifiche normative, all'attribuzione agli italiani all'estero del fondamentale diritto di voto. Una figura storica che ha espresso e difeso nel modo più alto e significativo  i valori dell'italia positiva, lavoratrice ed orgogliosa di sè". 

Per il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, "per tutti coloro che hanno vissuto la storia della destra è stato un esempio di amore per l'Italia, di senso istituzionale ed è colui che ha dato voce e dignità a tutti gli italiani nel mondo. Oggi tutti gli italiani, a prescindere dal colore politico, non possono non piangere la sua scomparsa".

Per Futuro e libertà interviene il vicepresidente, Italo Bocchino: "Tremaglia è stato un esempio di coerenza per
intere generazioni e in Parlamento ha saputo ottenere rispetto e ascolto da parte di tutte le forze politiche, anche in periodi in cui era ancora forte la contrapposizione ideologica". Per il leader Udc Pier Ferdinando Casini, "la politica sentirà la mancanza di un uomo scomodo".
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