«Togliendo l’obbligo del bollino blu, il decreto semplificazioni avrà certamente snellito la burocrazia, sgravato gli automobilisti di un onere mal digerito, ma ha certamente aperto la strada ad un maggiore inquinamento atmosferico cui nei prossimi anni bisognerà porre rimedio. Probabilmente aumentando anche a Ferrara le giornate senza auto e allargando le zone a traffico limitato». É l’allarme lanciato da Sergio Soffiatti, responsabile del dipartimento ambiente di Confartigianato all’indomani dell’abolizione del bollino blu, strumento di controllo delle emissioni in atmosfera – introdotto a Ferrara capoluogo nel 2003, era stato poi recepito da tutte le amministrazioni del territorio -.
Toccati dal decreto saranno circa 170 mila autovetture (esclusi taxi, tir e camper), i cui proprietari non saranno più obbligati alla verifica annuale ma solamente alla revisione periodica del veicolo. «Un finto beneficio» secondo Soffiatti, perché a fronte del risparmio attuale di 14 euro – tanto costa il bollino – ci saranno non pochi problemi.
«A farne le spese – sintetizza Soffiatti – sarà l’ambiente, perché senza un monitoraggio costante e continuo delle emissioni, il livello di inquinamento potrebbe aumentare». E la soluzione non potrà che essere «l’adozione di nuovi strumenti che limitano la circolazione», facendo ‘arrabbiare’ i cittadini.
«In questo modo si va a vanificare lo sforzo finora fatto dagli enti, che sul nostro territorio hanno adottato tutte le misure a salvaguardia dell’aria. Si va inoltre a rinnegare la politica di incentivi finora attuata, penso ad esempio alla conversione dei veicoli con alimentazione Gpl o metano». La chiosa di Soffiatti: «per semplificare oggi abbiamo creato i problemi di domani».
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