Una minaccia concreta
“Il fumo uccide”, una frase scioccante riportata per legge su ogni pacchetto di sigarette, tanto per ricordare che i danni provocati sono definitivi. Eppure il tabagista sembra notare poco le parole minacciose e purtroppo veritiere. Si calcola che ogni anno oltre 5 milioni di persone al mondo perdono la vita a causa del tabacco e solo in Italia la media è di oltre 80 mila persone. Un numero impressionante che ha avuto una leggera flessione negli ultimi anni dall’introduzione dello stop al fumo nei locali pubblici e un deterrente ulteriore man mano che sale il prezzo del pacchetto, e ora anche del tabacco sfuso su cui i giovani avevano ripiegato un po’ per moda un po’ perché più conveniente.
Diminuisce l’età della prima sigaretta
Sempre più in diminuzione l’età della prima sigaretta, con parità tra i sessi, e si tratta sempre più spesso di baby fumatori al di sotto dei 14 anni. Un dato estremamente pericoloso poiché l’uso del tabacco influenza negativamente lo sviluppo, esattamente come l’uso dell’alcol, anche questo sempre più alla portata di ragazzi appena adolescenti. Un cocktail che rappresenta una miscela micidiale per l’organismo ancora in crescita.
Effetti devastanti
Gli effetti a medio e lungo termine sono devastanti: il cancro al polmone è il risultato più diffuso. La dipendenza da tabacco crea danno in ogni canale del suo passaggio attraverso il corpo: dai tumori alla bocca e alle corde vocali, alle patologie ai seni nasali, e via via lungo l’esofago e la faringe, per scendere fino alla vescica e reni, stomaco e pancreas. Inoltre le sostanze chimiche contenute nella sigaretta vengono immesse nel sangue e condotte ad ogni parte dell’organismo, con ripercussioni gravi sul sistema circolatorio: dalle malattie coronariche all’infarto, arteriosclerosi e trombi. Anche l’infertilità e l’impotenza risultano conseguenti al consumo del tabacco. E ancora, vanno ricordati i danni alla tiroide, alle giunture e alle ossa, ipertensione, affanno, russamento e fenomeni di apnee. Le scorte di vitamina A e C, di cui si ha bisogno ogni giorno, vengono bruciate letteralmente dal fumo, con conseguente invecchiamento precoce e indebolimento del sistema immunitario.
Fumo passivo
Altrettanto insidioso il fumo passivo, per il quale in Italia ogni anno perdono la vita oltre 1000 persone. Un genitore fumatore avrà probabilmente un figlio che svilupperà asma e respiro sibilante, nel migliore dei casi. Delicata la situazione per le mamme in gravidanza, che corrono seri rischi per la salute del bambino. In un contesto già molto inquinato per cause industriali e di iper sviluppo in cui viviamo, si comprende che la scelta di fumare non fa che rendere ancora più avvelenata l’aria che si respira.
Stop alla nicotina
I danni elencati sono ottime ragioni per smettere di fumare e non è
un caso che spesso è proprio la malattia già conclamata a far decidere
lo stop alla nicotina. Sarebbe opportuno invece una continua opera di
prevenzione attraverso l’informazione dei danni causati dal fumo,
soprattutto tra i giovani che seguono più ingenuamente modelli errati.
Conoscere le conseguenze aiuterebbe a scegliere azioni più sane. Per
chi invece è ormai preso nella trappola del tabagismo, è necessario
tener conto che questo tipo di dipendenza non è dissimile da quella
causata da altre droghe. Talvolta basta la volontà, tuttavia nei casi
più difficili si dovrà ricorrere a psicoterapie di aiuto, come avviene
per gli alcolisti.
Ps. ricordiamo che la nicotina è presente anche in molti liquidi (detti anche e-liquid) fumati attraverso la sigaretta elettronica (detta anche e-cigarette).
Soluzioni e alternative
Ogni giorno nel mondo 15 milioni di persone tentano di lasciarsi il
fumo alle spalle, ma solo il 3% riesce nell’impresa. Il miglior modo
per smettere di fumare è pianificare la lotta al fumo, decidendo in
modo preciso quali sono i motivi per i quali si vuole abbandonare il
vizio: ringiovanimento della pelle? Disintossicazione? Migliori
prestazioni fisiche? Un migliore stato di salute generale? Più motivi
si individuano meglio è. E se la buona volontà non basta, prima ancora
di ricorrere allo psicoterapeuta, si può ingannare il bisogno con
prodotti appositamente creati, come la sigaretta elettronica o la
sigaretta alle erbe. Il mercato in questo senso offre diverse strategie
e il farmacista ci può aiutare nella scelta. In palio c’è la salute,
nient’altro; la vita insegna che non c’è nulla di più importante che
possiamo desiderare.
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