Riflessioni ai tempi del Coronavirus

Dalle pagine dei nostri diari…

Sabato 7 marzo

Oggi sono voluto uscire perché ero triste (di nuovo), ma tornato in casa, la tristezza mi è passata perché ho mangiato il cioccolato, che fa produrre una sostanza nel nostro corpo che dà felicità. Stavolta non sono andato a fare la solita passeggiata; ma ho cercato la… o meglio, le mie figurine panini. A domani! Ciao!!!!!!! 

Martedì 10 marzo

Oggi mi sono svegliato abbastanza presto mi sono vestito, ho fatto colazione, sono andato dai miei cugini e poi abbiamo mangiato dai miei nonni. Finito di mangiare sono riandato dai miei cugini abbiamo guardato la TV dalle 16:30, 17:30 poi è arrivata sera abbiamo mangiato tutti insieme e poi abbiamo guardato un film. RIFLESSIONE: Io penso che il Coronavirus è una cosa brutta e chi l’ha preso sia molto sfortunato poi mi lavo spesso le mani e sto lontano dagli altri.

Giovedì 12 marzo

In questo periodo siamo a casa da scuola, non per le vacanze, ma per l’emergenza Coronavirus chiamato anche “Covid 19”. Io e la mia famiglia guardiamo i telegiornali per essere informati sulla situazione. L’epicentro dell’epidemia mondiale (che adesso è diventata una pandemia) è Whuan in Cina. L’Italia purtroppo è il paese più colpito d’Europa, per l’emergenza Coronavirus sono state fatte delle regole molto semplici che le persone devono rispettare e sono: 

1) restare a casa e uscire solo per motivi di lavoro o per fare la spesa.

2) tenersi a distanza di sicurezza c’è un metro da una persona all’altra.

3) evitare luoghi affollati.

4) lavarsi spesso le mani.

5) non toccarsi occhi naso e bocca con le mani.

Ieri sera ho ascoltato il discorso del Premier Giuseppe Conte che secondo me ha parlato molto bene. Si è congratulato con la Protezione Civile e con le persone che stanno rispettando le regole. Conte ha ringraziato anche il personale medico che sta lavorando duramente e ce la sta mettendo tutta per salvare le persone ammalate. Io spero tanto che nessuno della mia famiglia si ammali di Coronavirus.

Venerdì 13 marzo

Oggi, inizio giornata abbiamo fatto colazione. Dopo la colazione abbiamo giocato e dopo pranzo siamo andati al campetto, con nostro zio. C’erano più o meno 10 persone. Dopo abbiamo mangiato la pizza. Anche se è molto noioso restare a casa è giusto, perché se no se stiamo in luoghi affollati, ma soprattutto al chiuso, rischi di attaccare, prendere il Coronavirus. 

Domenica 15 marzo

Oggi è domenica e c’è una bella giornata di sole, ma allo stesso tempo è molto triste: abbiamo ricevuto la notizia che è morta una persona che conoscevamo molto bene per il Coronavirus. Era una persona molto simpatica che scherzava sempre. Era un volontario dell’Assistenza Pubblica ed era anche un alpino. C’era anche lui quando abbiamo fatto l’incontro con gli alpini Il 20 gennaio a Corniglio. Siamo veramente molto tristi e questo fatto ci fa capire che siamo tutti in grave pericolo. 

Lunedì 16 marzo

Oggi per la seconda volta nella mia vita ho visto mia nonna piangere perché il Coronavirus ha ucciso un suo amico; oggi la giornata è passata volando: ho giocato a calcio con mio cugino, ho fatto i compiti e mia mamma mi ha aiutato.

Martedì 17 marzo

Oggi ho pensato cosa mi potrebbe succedere se prendessi il Coronavirus o se lo prendessero i miei familiari e se morissero quasi tutti quelli che sono ancora in vita. Oggi anche se giocavo con mio fratello se guardavo i cartoni animati non riuscivo a smettere di pensare al Coronavirus ho fatto le stesse cose che faccio ogni giorno e di solito mi diverto ma oggi ho passato un giorno di tristezza totale, ciao!

Mercoledì 18 marzo

Oggi mia mamma ha tagliato il prato col trattore… o meglio, col trattorino. Poi siamo andati a piedi (faticosissimo? non tanto) da Antonio al negozietto… sapete dove… non importa. Il fatto importante è che ci siamo distratti un po’. Quando è arrivato il mio papà siamo andati fuori in giardino a giocare a calcio. Il gioco è semplice, chi fa gol va in porta. Io non dovrei stare tanto in porta, ma dato che mio papà ha fatto solo due gol e io centoventotto parate, sono stato in porta tanto tempo. Ho fatto gol anche io, per carità, sì sì… li ho fatti anche io, figuratevi se non li faccio.

Giovedì 19 marzo

Oggi è la festa del papà e quindi gli ho fatto un biglietto d’auguri. Oggi ero triste perché: uno, non posso vedermi con nessuno (a parte col telefono, ci chiamiamo sempre con Skype io, i miei cugini e i miei nonni), due, non possiamo divertirci (col telefono sì, ma non sto parlando di quello), tre, (la cosa che odio di più) non si può andare da nessuna parte (se almeno si potesse andare dalle persone a cui vuoi bene…). È inutile che lo dica sempre che tutte le volte vado fuori a giocare a pallone! (ci siamo capiti?! Yes!). 

Lunedì 23 marzo

Finalmente mi… wuaaaa (sbadiglio, ops…  mia nonna, ops) mi sono svegliato…wuaaaa. Oggi mamma e io abbiamo giocato in giardino a calcio. A un certo punto la maestra ha chiamato la mamma, che è andata dentro e io sono andato a caccia di quadrifogli. Trifoglio, trifoglio (eh, non vi avevo visto, hi, hi, hi) trifoglio… no! Sì lo è? Sì è proprio un quadrifoglio!!! Sono andato dentro ( eccì, eccì! Br, Br, me… meglio, br, meglio ritornare dentro. C’era abbastanza freddo, br, br) a farlo vedere a mia mamma e poi ai nonni! E quando è arrivato, anche al papà!!

Martedì 24 marzo

Og… wuaaaa… Oggi il mio quadrifoglio ha già fatto effetto. Oggi stavo attaccando le figurine dell’album e ho trovato: Piatek (anche se ora è nel Herta Berlino, e non più nel Milan), la coppa che mi mancava (la supercoppa italiana), il simbolo del Milan e la maglia del Torino e dell’Udinese (anche se sono due squadre debolette). Ma quando trovo le maglie sono sempre contento. Erano proprio le cose… e seh, le figurine (era ovvio) che volevo; forse, invece del Torino avrei preferito il Milan, e invece dell’Udinese avrei preferito la Lazio. Va beh, è così la vita!

Giovedì 26 marzo

A me il Corona non piace perché ti fa rimanere a casa senza vedere nessuno. Io vorrei tanto riprovare la sensazione di andare a scuola o al parco giochi o il pigiama party e andare a giocare con i miei amici e di visitare i posti del mondo.

Mercoledì 1 aprile

Oggi è il primo giorno di aprile e quindi è il pesce d’aprile; se fossimo stati a scuola ci saremmo fatti qualche scherzo. Oggi non si fa la video lezione, ma riprenderemo domani. Oggi è un bel giorno di sole e nel prato di casa mia è venuto uno scoiattolo. Io l’ho osservato per un bel po’ dalla finestra senza uscire perché avevo paura di farlo scappare. Questo scoiattolo probabilmente ha la sua tana qui vicino perché è da tanto tempo che lo vediamo. Mio papà aveva cominciato a mettergli delle castagne e delle noci in una ciotola e così lui si è abituato a venirle a prendere. Mi piacerebbe molto riuscire a fargli una foto. 

Sabato 4 aprile

Un’idea è di mettere ogni volta che qualcuno esce una multa di 150 euro è solo un’idea. E dovrebbero far venire l’esercito nel mio paese.

Mercoledì 8 aprile

Stasera il nonno mi ha detto di guardare la superluna. Io l’ho guardata, ma non sembrava rosa e grossa. Era piccola (non piccolissima eh) e bianca. Forse era troppo presto, ma non credo sia diventata rosa. Io non so neanche come fa a diventare rosa, da bianca a rosa. Io e mamma (dato che neanche lei lo sa) lo cercheremo su internet. Io ieri ho inventato una storia… volevo dire, ho iniziato a scrivere un libro. Allora, il protagonista è Alex (che è un ragazzo di ventun anni  e è anche molto sportivo); poi c’è Livia (che è la moglie di Alex e, a volte, questa Livia è un po’ pazza), Marcello (che il figlio di Livia e Alex), Sebastiano (che è il cugino di Marcello) e Gianmarco (che l’altro cugino di Marcello). Il libro parla anche di calcio, quindi… volevo dire, però non l’ho ancora finito punto potrebbe cambiare l’argomento da calcio a basket, oppure in un altro sport, o nessuno sport, o semplicemente rimanere sul calcio.

Giovedì 9 aprile

Oggi sono andato in bici col nonno. Io avevo la mountain bike, mentre il nonno la city bike… almeno credo che sia una city bike e il nonno mi ha detto: “Domani se c’è bello rifacciamo altri giri in bici”. Il mio vicino di casa con la bici riesce pure a fare l’impennata. Ah, ultima cosa, Ieri sera avevo guardato la luna e mi sembrava più grossa dell’altro ieri. 

Venerdì 10 aprile

Le mie giornate in questi giorni sono un po’ tristi insomma… perché mi mancano i miei amici, i miei parenti: nonni, cugini,zii, … Sopra tutto mi manca fare il mio sport preferito andare a cavallo. Infatti quando saremo usciti da questa situazione la prima cosa che vorrei fare oltre rivedere: amici, parenti… andare subito a cavallo e il mio venerdì è passato così. 

Domenica 12 aprile

Oggi è Pasqua e al mattino ho guardato i video sul telefono e la TV e poi al pomeriggio ho giocato alla playstation con mamma e papà e dopo cena ho guardato un film con mamma e papà. Oggi ero felice che era la Pasqua però ero triste perché non c’erano i miei nonni, zii. 

Lunedì 15 aprile

“Wuaaaa, ciao mamma, ciao papà…” Oh, scusate non vi avevo riconosciuto: “Scusa mamma, scusa papà, ma non posso fare aspettare i miei fan. Allora, alle 09:00 (orario) ho fatto la video-lezione di mate. Papà mi aveva detto: “Fai il bravo a scuola, eh!”  E io: “Magari nel video, che volevi dire?! Scuola o video?” Lui mi ha risposto che voleva dire “video”. Tutto questo è successo mentre papà stava andando in ufficio. Alle 11:00 (altro orario) toccava a ing… ma che sciocco, inglese, ih, ih, ih. In re… ih, ih, ih.  In realtà era it… ih, ih, ih… italiano.  Ih, ih, ih… ma e-era… ih, ih, ih… era sto-storia… ih, ih, ih… he sospiro)! Alla sera sono andato dal mio vicino di casa per giocare a calcio… Finalmente, ma non pensate che il tempo del Coronavirus sia finito, eh! Ero veramente “moltissimisimo felicisimisimissimo” perché era da tanto tempo che non giocavo con qualcuno.

Sabato 18 aprile

Ad ogni giorno che passa la noia aumenta. Al mattino ho fatto i compiti. Prima di pranzo ho fatto il mio libro sul computer, poi ho pranzato e poi rifatto il libro. In effetti sto andando molto veloce con il libro, verso sera sono andato a giocare con i miei vicini, per fortuna!! E’ già la seconda volta che ci vado in questo periodo, oggi non solo mi sono divertito, ma è cambiata anche una cosa. Come potete vedere oggi è un’eccezione per la noia. Guardate, abbiamo giocato a calcio e a pallavolo… ah, mi sono scordato, sul saltarello!

Giovedì 23 aprile

Questa è stata la mia prima notte di dormiveglia. Poi sono andato a dormire dai miei genitori perché avevo fatto un brutto, bruttissimo sogno. Nel lettone ho portato George, così quando il papà si fosse svegliato si sarebbe spaventato. E infatti ha urlato: «Aaaaa!!!!!!» Al mattino Il papà ha detto: «Sapete che mi sono spaventato?! Mi ero girato e ho visto George» Fate finta che il secondo dialogo non l’ho ancora specificato. Non mi sono alzato presto, ma tardino. Okay, ora potete considerare il secondo dialogo. Poi ho giocato a subbuteo col mio papà. Dopo sono andato dai miei vicini a giocare. 

Lunedì 27 aprile

Caro diario scusa se non ti ho scritto per molto tempo però facevo sempre le stesse cose quindi oggi sono andata dalla mia vicina di casa per aiutarla con i cavalli e ne ho tenuto uno e i cani, mentre li mollava. E ho girato in bici, con la bici di mia sorella e poi ho aiutato mio papà a fare qualcosa in garage.

Giovedì 30 aprile

È ufficiale: non si tornerà a scuola, ma ci sono le videolezioni. Sono dispiaciuto perché non si va a scuola. Ieri insieme a mia mamma ho fatto le crostatine e i biscotti. Sabato ho tagliato l’erba e poi mi facevano male le braccia. Ho voglia di rivedere i miei nonni e le mie cugine. Le giornate sono tutte uguali e non ho molto da raccontare.

Domenica 3 maggio

Oggi è domenica tre maggio, quindi provate ad indovinare il numero delle lezioni (video) che farò oggi… zero. Oggi c’è solo una cosa in particolare da fare… riposarsi; semplice, no? Sìì che è semplice; dite anche voi “sì che semplice”. Bravissimi! Il 2 maggio (ieri) avevo tagliato il prato; ma ho detto anche che (forse) il giorno dopo mi sarei tagliato anche i capelli. Infatti me li sono fatti tagliare dalla mamma. Ah, c’è una cosa in particolare che ho fatto di diverso dal solito… il pranzo: trallallero, trallallà, che divertimento che c’è qua… oh, è ora di pranzo (e ora arriva il punto); dobbiamo andare a pranzare dai nonni! Capito? Okay. Andiamo avanti. Grinch… ah, scusate tutta la frase me la sono immaginata, ma non l’ho detta. Ripartiamo. Mia cugina era ancora dai nonni mi ha chiamato con skype. Ad un certo punto ci siamo messi a guardare “il Grinch”: non ci siamo scollegati, ma rimanendo collegati abbiamo potuto vedere il film (il film, non il cartone) del Grinch. Poi (ultima cosa) ho giocato a calcio col papà. Hello!!!!! (ciao!!!!!)

Lunedì 4 maggio

Ciao diario oggi è il 4 maggio e sono contenta perché sono andata dalla mia cavalla che non la vedevo da due mesi. Ero stracontenta!!

Martedì 5 maggio

Si sta avvicinando il giorno in cui andrò dai miei cugini… speriamo. Perché la zia (avendo ragione) avendo lavorato nei reparti di Coronavirus, vuole essere sicura di non avere il Corona. Oggi (come quasi sempre) ho fatto due video-lezioni: italiano e inglese. Una bibliotecaria (che ovviamente co=sco ci ha mandato… mi ha mandato dei video in cui lei legge dei libri. Si chiama Silvia e il libro che mi è piaciuto di più è quello dei pastelli e ha detto che quello era dedicato a me, perché si ricorda dei miei disegni. Poi (non so perché. Boh!) sono improvvisamente diventato triste; ma la mamma ha letto il mio libro e io mi sono consolato.

Giovedì 7 maggio

Ciao! Diario! Come stai? Spero bene perché io no! Sento molto molto ma davvero molto la mancanza dei miei amici! Mi mancano davvero molto!! Non vedo l’ora di rivederli. Sì adesso li vedo ma solo in videolezione, delle volte un po’ sfuocati.

Venerdì 8 maggio

Oggi è stata una bella giornata… anche divertente, perché (visto che la mamma ha usato il decespugliatore) alla mamma è caduto tre volte il sugo, una volta il caffè e si è dimenticata di togliersi gli occhiali nella doccia… era proprio “fusa”. Mentre la mamma tagliava l’erba, io ero dai nonni e (solo dopo) la mamma (che era venuta a vedere che mangiavo) si è accorta che ho mangiato la macedonia alle 07:00 di sera! “Un minuto” (si fa per dire) prima di andare a letto, ho visto (e ascoltato) una favola di quelle mandate dalla Silvia. Buo… wuaaaa… Buona not… beh, prima di andare a letto vi dovrò raccontare la storia. Che ne dite? «Siiiii!!!» Dicono i miei fan: le campanule, vicino alla tana dell’orso cominciarono ad appassire. L’orso cercò (e poi trovò) un secchio per innaffiarle. Poi decise di andarlo a riempire al lago. Al lago (arrivato sul posto, ovviamente) l’orso si accorse che nel secchio c’era un buco. Poi, arrivò un riccio che gli disse: «Ti aiuterò io! Per tappare il buco devi soltanto metterci un po’ di paglia!» Visto che la paglia era troppo dura, il riccio andò a casa sua a prendere un paio di forbici; solo che non tagliavano. Poiché arrivò una pioggerellina fine, fine; le campanule si rialzarono. L’orso disse al riccio prendendo una campanula: «Per te riccio, che mi sei stato di grandissimo aiuto». Il riccio: «Grazie, appena arrivato a casa, lo metterò subito nell’acqua!» «Bella idea riccio! Ce l’hai un recipiente?» Disse l’orso «Sì, a casa ho un secchio nuovo di zecca!». Disse il riccio. Ma!!! Buona nottata. Vi aspetto domani!

Domenica 10 maggio

Oggi è la festa della mamma! Quando mi sono alzato le ho fatto gli auguri e le ho chiesto scusa per tutte le volte che la faccio arrabbiare. Lei mi ha abbracciato e mi ha detto che fa lo stesso è che per lei sono la cosa più bella del mondo. Ieri la mamma ha fatto una bella torta decorata con la frutta e io l’ho aiutata un po’. Lei è molto brava a cucinare e anche a fare le torte: infatti per il mio compleanno mi fa sempre delle torte bellissime. Per esempio l’anno scorso l’ha fatta con disegnato il campo da calcio e le porte fatte con la pasta di zucchero. Abbiamo portato una bella fetta di torta anche alla nonna e abbiamo fatto tanti auguri anche a lei. 

Lunedì 11 maggio

Questa non è stata una giornata fatta da cose uguali. Per compito, di geografia, dovevamo disegnare un reticolo geografico; sul quaderno, però. Questa cosa l’ho fatta qualche giorno fa; ma poi ho pensato: “E se disegno un altro reticolo su una palla di Natale mettendoci l’equatore, il tropico del cancro, il tropico del capricorno, il circolo polare artico, il circolo polare antartico e il meridiano di Greenwich, le cose da sapere a memoria le imparerò?” Quindi, io mi sono posto questa domanda e così l’ho fatto con la mamma. La seconda cosa è questa: la mamma mi ha chiesto: «”Stelin”, se prima della lezione di mate facessimo un po’ di origami?» «Ok!» Le ho risposto io. Poi ho scritto il mio libro sul computer. Mi piace molto scrivere il mio libro; infatti, sono già arrivato alla ventisettesima pagina! Ahe, questa cosa me la devo assolutamente dire: ho visto due arcobaleni oggi!!! Davvero bellissimi. Alla prossima!!!!!!! 

Mercoledì 13 maggio

È da un paio di giorni che mi sento stanco. È già da un mesetto che mi danno fastidio gli occhi… sentito Conte?!!!! Fastidio!!!!! Capito?!!!!! Quando posso andare dall’oculista?!!!!!! eh!!!!!!! Oggi ho fatto poco. La mia batteria è quasi scarica, ora le chiedo una cosa: «Batteria, quanto puoi sopportare ancora questo Corona?!! Solo io la posso sentire. Ha risposto «poco tempo». Allora, ho fatto vedere al nonno come si fanno gli origami… e, si, anche al papà, non dirò più che sto facendo il libro sul computer; semmai dirò quando non lo faccio, dato che lo scrivo sempre. A domani!

Mercoledì 20 maggio

Era molto che non ti scrivo. Oggi è il 20 maggio, oggi ho iniziato a svegliarmi presto per andare dai miei conigli. Mi sveglio alle 7:00 del mattino anche per le videolezioni. Il mio cane aveva una zecca e mia mamma ce l’ha tolta. Oggi sono andata a cavallo.

Domenica 24 maggio

Oggi, per la prima volta dopo tanto tempo, siamo andati a trovare mio zio e i miei cugini. È stato molto bello, però con la mascherina si fa un po’ fatica a respirare, mi è sembrato tutto un po’ strano.

Sabato 23 maggio

Oggi per me è stata una bella giornata perché sono andato con mio papà sul trattore a imballare il fieno. Anche se so che per qualcuno dei miei compagni è una cosa un po’ stupida, a me non interessa, perché questa è una mia grande passione che ho avuto fin da piccolo. Infatti come ho detto tante volte, da grande vorrei fare l’agricoltore. È una cosa che mi dà entusiasmo, anche se è un lavoro faticoso e spero di riuscire a farlo, per la grande gioia di mio nonno. 

Martedì 2 giugno

Oggi è il giorno della festa della Repubblica che è nata nel 1948. In questa occasione ogni anno si fa la parata militare, e c’è la sfilata di tutte le forze armate lungo i Fori Imperiali a Roma e c’è anche l’esibizione delle frecce tricolore. Quest’anno invece tutto questo non si è potuto fare, sempre per colpa del Covid 19. Il Presidente Mattarella ha solo deposto la corona di alloro davanti all’Altare della Patria e poi è andato a Codogno, dove è cominciata l’epidemia. qui è andato a visitare l’ospedale e poi anche al cimitero per onorare tutti i morti del coronavirus. Speriamo che l’anno prossimo si possa rifare la festa come prima. 

Venerdì 5 giugno

Oggi è l’ultimo giorno di scuola e per me anche la fine delle elementari, anche se noi di quinta continueremo ancora un po’ con le videolezioni. Purtroppo in questo anno ci siamo persi tanti divertimenti, come il carnevale, la visita al museo, la gita al mare, la tendata con gli alpini, la festa di fine anno. Questo mi dispiace molto perché non potrò più farlo con tutti i miei compagni, visto che l’anno prossimo non saremo tutti insieme alle medie. Con le videolezioni almeno ci siamo potuti rivedere, anche se non è la stessa cosa che essere a scuola e sono state anche divertenti. Un’altra cosa positiva è che ho imparato a usare di più il computer, non solo per giocare. Mi dispiace molto anche per le mie maestre che non rivedrò più: sono state molto brave e simpatiche anche se a volte non ero contento per i tanti compiti e per i “brodi” piuttosto caldi! Spero comunque di poterle rivedere per salutarle di persona.

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Se il testo diventa un disegno…

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Cos’è per me la libertà?

Fino a qualche mese fa, era normale uscire, andare a scuola, giocare con gli amici, andare in bici. Poi quasi all’improvviso, un virus sconosciuto fino ad ora, che sembrava non potesse raggiungerci, è arrivato e ci ha costretti a stare in casa per evitare di contagiare o essere contagiati. Tutto quello che mi sembrava normale e scontato adesso non lo è più. Qualcosa più grande di noi ci ha tolto la libertà. Guardo dalla finestra e vedo gli uccelli volare, penso che siano fortunati, possono andare dove vogliono, vedo il mio gatto correre dietro gli uccellini, penso che anche lui sia fortunato, ma loro lo sapranno di essere liberi? Oppure se ne accorgerebbero solo se venissero messi in gabbia? Questo periodo che mi ha costretto a stare in casa, con i miei genitori si è parlato spesso di libertà, ci siamo chiesti ad esempio come possono avere resistito le persone  durante la guerra, a scuola avevamo parlato di Anna Frank che solo perché era ebrea era stata costretta a rimanere rinchiusa e nascosta per non essere catturata. Sono tante le cose che ci possono togliere la libertà, ma una libertà che nessuno ci può togliere è quella di pensare e di sognare. 

Alessia

 

La libertà ci manca, solo ora abbiamo capito il significato di libertà che non è non avere regole ma poter uscire di casa senza la mascherina. E’ circa tre mesi che non abbiamo più la libertà di dare un saluto, un abbraccio a una persona con la quale passavamo la giornata, quello che per me è un fratello che invece è un semplice compagno di classe con il quale però dalla mattina alle 8:00 fino al pomeriggio trascorri  la tua vita. Siamo compagni fin dal primo giorno di asilo poi si è aggiunto qualcuno, ma noi siamo legati gli uni agli altri e il fatto di passare l’ultimo anno insieme così è strano e brutto. Ognuno è libero in maniera diversa e la mia libertà per liberarmi e sentirmi libera è pitturare e pitturarmi dalla testa a piedi, sfogandomi senza una logica, in un campo verde pieno di fiori. Ci sono persone che non hanno la libertà di vivere bene: di scrivere, di parlare, di ascoltare…….ma combattono tutti i giorni per essere liberi di avere una vita come gli altri. Ci sono persone invece che a caso decidono di uccidere le persone togliendogli la libertà di vivere senza un motivo preciso solo perché a loro piace, che bello essere bambini, litighi,  chiedi scusa e amici come prima invece gli adulti sono un mondo a parte.  La libertà è un diritto, quindi tutti hanno il diritto di essere liberi.

Alice

 

La libertà è una delle cose più importanti che ci sono, perché senza non si può vivere bene. Libertà vuol dire che siamo tutti uguali e quindi possiamo scegliere ed esprimere le nostre idee senza essere condizionati. Noi siamo fortunati perché abitiamo in un paese democratico, cioè libero ma non è così per tutti, purtroppo. Infatti ci sono tanti paesi nel mondo dove le persone non sono libere e devono fare tutto quello che gli viene imposto, altrimenti potrebbero anche venire uccise, come per esempio nei paesi Islamici. Anche andare a scuola è una forma di libertà, mentre a noi sembra solo un obbligo. Infatti oggi ci possiamo andare tutti, mentre anticamente solo i più ricchi potevano studiare e anche oggi in alcuni paesi poveri i bambini non possono andare a scuola e invece di giocare sono costretti a lavorare. Per la libertà, nella storia sono state fatte tante guerre perché alcuni popoli volevano sottomettere altri e questi si ribellavano. Questo è successo fino alla seconda guerra mondiale, quando anche in Italia si è combattuto per avere la libertà dal nazismo e proprio il 25 aprile si festeggia “ La Liberazione”. Avere la libertà però non vuol dire che si può fare tutto quello che si vuole, senza seguire delle regole, perché altrimenti ci sarebbe confusione e vincerebbero sempre i più forti. Quindi anche se siamo liberi dobbiamo sempre rispettare gli altri. Proprio in questo periodo ci siamo un po’ resi conto di cosa vuol dire non avere la libertà. Infatti a causa del Covid 19 siamo stati costretti a restare a casa e abbiamo dovuto rinunciare a tante cose, per esempio vedere i parenti giocare con gli amici, andare a fare qualche giro e anche andare a scuola. A me è mancato molto non poter andare dai miei nonni, ma penso di essere anche fortunato perché ho una casa isolata con un grande prato e mi sono potuto sfogare a girare con la bici e con il quad. Facendo queste cose mi diverto molto e provo delle belle sensazioni: questo mi fa sentire libero.

Leonardo

 

In questo periodo di emergenza “Covid”  libertà vuol dire poter uscire di casa e andare a fare una passeggiata, ma sarebbe più bello andare al parco giochi con i miei amici. Se tutti rispettiamo le regole saremo ancora più liberi e potremo tornare a viaggiare. Nel nostro paese tutti hanno il diritto di voto ma per questo diritto molte persone sono morte. Dal 2018 in Arabia Saudita le donne possono prendere la patente di guida, anche in questo caso molte donne hanno lottato per ottenere questo diritto. Purtroppo non tutti i paesi del mondo hanno gli stessi diritti, bisogna aiutare quelli che si battono per le libertà senza aver paura. Per me la libertà è tutto: poter viaggiare, poter visitare nuovi posti, conoscere gente nuova e vedere i miei amici. Mi sento libero quando: non devo fare i compiti, posso dormire quanto voglio, non devo fare videolezioni e posso giocare alla Play con i miei amici.

Federico

 

Secondo me la libertà è una cosa che per possederla o averla non c’è bisogno di fare molto sforzo; non possono darti la libertà devi lottare per averla ma devi lottare non solo per te stesso  ma anche per i tuoi figli e per i tuoi parenti. La libertà è una cosa che non puoi vedere la ma te la devi sentire dentro: in questo momento ci rendiamo conto che dire: <Io oggi esco e vado in quel posto!!> non è possibile perché appena esci ti trovi un muro che ti dice: <Tu non ci vai> ma il muro non te lo dice per lui, ma lo dice per superare questo momento molto difficile: la cosa più importante è non mollare mai. In una scala da uno a dieci un uomo che la possiede la libertà  la valuta uno, invece chi non ce l’ha la valuta dieci, ma non perché lui è più intelligente ma perché non la possiede. La libertà è una delle tante cose che se non c’è l’hai  non puoi farne a meno. La libertà è una cosa che devi averla per forza come l’acqua come il cibo e tutte le cose che formano una scacchiera che equivale alla vita. La libertà se la possiedi te ne accorgi solo quando cresci, quando hai diciotto anni e vai a vivere da solo e invece da piccolo non riesci a capire cosa è e perché è così importante. Ma se noi oggi possediamo più o meno la libertà dobbiamo dire grazie a tutti quei  cittadini che hanno perso la vita per noi quindi grazie.

Christian

 

Per me la libertà  vuol dire poter pensare, avere idee, amicizie, poter esprimere le mie opinioni senza essere giudicata, criticata o esclusa. Allo stesso tempo nel rispetto di quello che pensano gli altri, che non sempre è uguale a quello che penso io. Ognuno dovrebbe aver la libertà di essere se stesso per ogni differenza. Non credo che la libertà voglia dire che non bisogna avere nessuna regola ma solo che nel rispetto delle regole ognuno si possa esprimere liberamente. Soprattutto in questo periodo mi sono accorta di quanto era bello poter uscire con gli amici, giocare andare a pallavolo e fare soprattutto  equitazione che è la mia passione più grande. Quando potevo fare tutto per me era una cosa  scontata  e sottovalutata, solo adesso mi sono accorta che era così importante e adesso mi manca tanto.

Beatrice

 

In questo momento penso, che molte persone sappiano il significato, della  parola libertà,(a causa del COVID-19). La parola libertà ha  tre significati: natura,diritto,schiavo. Quando penso alla parola libertà mi viene in mente un campo ďerba dove gli animali corrono liberi, e i Romani, quando lasciavano la libertà a uno schiavo. Essere liberi ha dei vantaggi es: salute. La salute è essenziale per sentirci liberi, senza salute perdi la libertà e la forza. La libertà è un diritto importantissimo.

Manuel

 

La libertà è una cosa che piace a tutti e che vorrebbero tutti ma bisogna sapere che la nostra libertà finisce dove toglie la libertà agli altri. Secondo me ci sono tante libertà e, per esempio, nella normale vita possiamo: avere tanto cibo, giocare, andare a scuola, avere l’acqua, andare in vacanza, fare una gita, curarsi ecc. Queste sono libertà perché nel mondo ci sono  moltissime persone che non possono avere tutte le cose di una vita normale. La libertà senti che ce l’hai quando ti manca, come adesso con l’epidemia del Coronavirus che ha costretto tutti di rimanere in casa e persino la spesa è un problema. La vera libertà secondo me è sognare e immaginare e fantasticare. La mia farfalla è la libertà perché è delicata molto bella e colorata con fantasia.

Marianna

 

La libertà è una cosa fondamentale per noi. Se ci pensate, provate ad andare solo quarantanni fa, pensate che c’era la guerra, le persone non erano libere, di dire qualcosa se no venivano uccise. Pensate anche ai giorni d’oggi, stiamo superando  tipo “la terza guerra mondiale”. Pensate a tutte quelle persone che sono morte a quelle persone che rischiano la vita per salvare quella di altre persone. In questo periodo non siamo stati molto liberi le persone che abitano nei paesi sono libere tipo noi, ma quelle in città non so come fanno a resistere.

Chiara

 

In questi giorni ho capito che cosa è la vera libertà. In questo periodo sono stata a casa per molto perché c’è un virus che si chiama Corona-virus (Covid-19). Non sono mai uscita, però nel giardino ci sono andata, ma questa non era la libertà che volevo: io volevo andare a trovare i miei nonni, amici insomma tutti…Col passare dei giorni e delle settimane siamo usciti un po’ da questa situazione ma  non del tutto siamo ritornati a girare per le strade. Ma solo chi può andare a lavorare ,o fare la spesa…Questa è la libertà di tutti !!! Però c’è un’altra cosa che mi fa sentire libera: è quando vado a cavallo. Io il mio cavallo non l’ho visto per due mesi e quando l’ho rivisto mi sono accorta che la libertà era andare a cavallo, stare in mezzo ai cavalli. Quando vado a cavallo e galoppo in mezzo ai campi mi sento un uccellino libero che vola in mezzo al cielo tra le nuvole. Queste sono le mie libertà!!!

Elena

 

Cos’è la libertà? Essere liberi significa fare quello che si vuole oppure essere liberi di poter decidere con la propria testa? Esistono tanti tipi di libertà (di pensiero, di religione, di studio ecc.) che a volte però manca: pensiamo agli schiavi oppure alle donne in Arabia Saudita. Anche noi in questo periodo non siamo liberi a causa del Corona Virus, perché per la nostra salute ci obbligano a stare in casa, quindi non possiamo fare quello che vorremmo. Per me essere liberi non significa non rispettare le regole ma bensì poter decidere con la propria testa, esprimere le mie opinioni anche se a volte potrei sbagliare. Libertà significa anche rispettare la libertà altrui, perché ognuno di noi ha il diritto di avere il proprio pensiero, le proprie opinioni. La libertà è un diritto di tutti gli essere umani e dobbiamo lottare per continuare ad avere questo diritto.

Luca

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Dalla mia finestra io vedo…

Io abito in un piccolo paesino di collina circondato dai monti. Se guardo fuori dalla mia finestra in primo piano vedo il mio bel prato verde tutto fiorito e tre alberelli. A sinistra ci si sono degli alberoni, una rete, tanti fiori e un campo (forse coltivato). A destra c’è un tubo dell’acqua, la serra e la casa dei nonni. Sullo sfondo vedo un cielo nuvoloso, un miliardo di alberi e una montagna. A me piace questo paesaggio perché (soprattutto perché questi sono i tempi del Corona) c’è un prato verde, ci sono gli uccelli che cinguettano. La cosa che non mi piace non c’è, cioè, non c’è niente che non mi piace di questo paesino nel verde.

 

Io abito in un piccolo paese di collina circondato dai monti. Se guardo fuori dalla mia finestra in primo piano vedo una casa, un lampione e degli alberi. A sinistra ci sono una strada, un cancello e una casa abbandonata. A destra vedo una casa, una pianta e un campo coltivato. Sullo sfondo vedo una collina e tante piante. A me piace questo paesaggio perché mi piacciono le case, non mi piace la casa abbandonata perché è molto vecchia.

 

In questo momento io abito in una grande città. Se guardo fuori dalla mia finestra in primo piano vedo un edificio dove lavorano legna e tre tipi di alberi, a sinistra c’è un palazzo, il garage di mio zio e il nostro cortile dove giochiamo a calcio e un’azienda. A destra vedo tre palazzoni e dopo trenta metri il duomo di Milano, che è molto bello, però non ci vado spesso. Sullo sfondo vedo tre alberi e poi una carrozzeria. A me piace questo paesaggio perché c’è il duomo, ci sono tanti bar e in uno di questi ci lavorava mia mamma. Però non mi piace il palazzo con le crepe, perché sono tutti intatti tranne quello.

 

Io abito in un piccolo paese di collina circondato dai monti. Se guardo fuori dalla mia finestra in primo piano vedo un salumificio. A sinistra ci sono degli alberi e una casa. A destra vedo un campo vuoto, ma fiorito e con serpenti, almeno io penso che ci siano, e strade. Sullo fondo vedo una collina, case e alberi. A me piace questo paesaggio perché ci sono colline con case e quindi lo voglio esplorare. Non mi piace la casa del mio vicini perché mancano tegole e mattoni.

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Festa del papà 2020

San Giuseppe

San Giuseppe vecchierello,

cosa avete nel cestello?

Erba fresca e fresche viole,

nidi, uccelli e lieto sole!

Nel cantuccio più piccino

ho di neve un fiocchettino,

un piattino di frittelle

e poi tante cose belle.

Mentre arriva primavera

canto a tutti una preghiera,

la preghiera dell’amore

a Gesù nostro Signore.

 

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Io sono così…

Mi chiamo Linda e ho 7 anni. Voglio parlare di me perché sono una bambina allegra e simpatica. Sono una bambina normale con i capelli castani, abbastanza alta e il viso rotondo. Di solito mi vesto sportiva per andare a scuola, ma mi piacciono anche gonne e vestiti. Certe volte indosso anche dei costumi di Carnevale coloratissimi. Io gioco sempre con ogni cosa, sia in casa che fuori e con tutti.

Mi chiamo Sofia e ho 7 anni. Voglio parlare di me perché voglio farmi conoscere. Sono una bambina alta e paffuta. Ho i capelli ricci e lunghi. Di solito mi vesto con i pantaloni, maglietta e con le scarpe da ginnastica. Certe volte però indosso dei bei vestiti. Mi piace giocare e andare in bici. Io non sopporto stare in casa quando piove. Mi sento brava quando aiuto la mamma a fare i lavori. Molti mi dicono che sono una bambina brava, dolce e carina. La mamma dice però che sono pigra.

Voglio parlare di me perché mi piace. Sono un bambino, ho gli occhiali, sono alto 1 metro e 20. Di solito mi vesto bene e sportivo, certe volte però, indosso una felpa rossa. Mi piace giocare a palla. Non sopporto i fiori, sono bravo a leggere e molti mi dicono che spesso non dormo.

Mi chiamo Matilde e ho 7 anni. Voglio parlare di me perché mi voglio far conoscere. Sono una bambina dal fisico esile, non sono grassa, il mio viso è piccolo e il mio colore della pelle è scuro. Di solito mi vesto in modo sportivo, certe volte però indosso vestiti eleganti. Mi piace camminare e stare all’aria aperta. Non sopporto chi mi stuzzica e chi non mi ascolta. Mi sento brava a scuola e nello sport.

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#iorestoacasa

Ecco i nostri disegni per rispondere con ottimismo, in modo originale e colorato alla paura e alla psicosi da contagio di Coronavirus.

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Pixel art a quadretti

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Le parti dell’albero

Classe prima

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Il mondo intorno a noi…

Intorno a noi esistono esseri viventi e non viventi. Le piante, gli animali, le persone sono esseri viventi. Il sole, le nuvole, i sassi sono esseri non viventi. Gli esseri viventi si differenziano da quelli non viventi perché crescono, danno vita a nuovi esseri, cioè si riproducono. Per vivere hanno bisogno di nutrimento (cibo), ma anche di aria e acqua.

Classe prima

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