martedì 17 aprile 2012

Strudel alle mele

Lo strudel è un dolce tipico del Tirolo, che nella sua versione classica vede nelle mele del Trentino il proprio ingrediente principale. Poi ci sono innumerevoli varianti, ma io ho cercato di aderire alla versione base, adattandola ai gusti di famiglia (mio marito non ama l’uvetta, che invece è prevista nel ripieno nella ricetta base).

Ingredienti:
  • un rotolo di pasta sfoglia (meglio se rettangolare);
  • due mele piccole (scegliete un tipo croccante, come le Granny Smith o le Fuji);
  • due cucchiai di zucchero;
  • due manciate di pinoli;
  • cannella q.b.;
  • una manciata di pangrattato;
  • un uovo;
  • zucchero a velo per decorare.

Pulire le mele e tagliarle a spicchi e poi a cubetti.

Metterle in una ciotola capiente ed aggiungere i pinoli, lo zucchero e la cannella, mescolando.
Stendere la pasta sfoglia (mantenendo la carta da forno che trovate nella confezione), versare sopra il composto, aggiungere il pangrattato (che assorbirà l’acqua che le mele rilasceranno in cottura) e chiudere lo strudel.

Per facilitare la chiusura, ripiegare i lembi del lato lungo dello strudel e congiungerli, sigillandoli con una leggera pressione delle dita; poi richiudere su se stessi i lati corti dello strudel, sempre sigillandoli; infine, girare lo strudel sul lato superiore, facendolo rotolare delicatamente sulla carta da forno.

Spennellare lo strudel con l’uovo sbattuto e praticare dei tagli in diagonale, per facilitare l’evaporazione del ripieno.

Cuocere in forno caldo ventilato a 180 gradi per 20-30 minuti (finchè la superficie non sarà ben dorata).

Dopo aver fatto raffreddare lo strudel, potrete, se vorrete, cospargelo di zucchero a velo.

Ecco il risultato finale:

martedì 3 aprile 2012

Ristorante Positano Da Gaspare a Milano: pesce a volontà di buona qualità



A Milano, se si sceglie di cenare o pranzare a base di pesce, le soluzioni oscillano tra posti che propongono pietanze cosiddette di mare, a prezzi accessibili, ma utilizzando materia prima congelata o di scarsa qualità e posti che offrono ottimi piatti, ma che, al momento del conto, ci fanno rimpiangere di non essere rimasti a casa. La virtù, ovviamente, sta nel mezzo.

Diciamo anche che, se si pretende uno standard qualitativo apprezzabile, bisogna inevitabilmente salire di prezzo, senza ovviamente spendere cifre folli.

Ecco che, se siete a Milano per lavoro o per diletto, viene in vostro aiuto il ristorante Positano Da Gaspare: il primo punto a favore è che questo locale esprime davvero la tradizione della ristorazione milanese. Per molti anni, infatti, è stato posizionato in via Losanna, lato dei numeri pari, all'angolo con via Piero della Francesca, in zona Sempione; poi, un paio di anni fa, ha lasciato la sua location tradizionale per spostarsi momentaneamente in via Ravizza e di recente è ritornato sul luogo del delitto, sempre in via Losanna all'incrocio con via Piero della Francesca, ma dal lato dei numeri dispari (il civico è il numero 11).

Rispetto al locale originario, questo è più piccolo (motivo per cui conviene sempre prenotare e se il locale è molto pieno si avverte una certa confusione): tuttavia, è rimasta la stessa offerta di sempre, che spazia da prelibatezze a base di pesce alle più tradizionali (ed economicamente più abbordabili) pizze napoletane.

Da segnalare l'opportunità (non sempre garantita nei ristoranti milanesi, ma tipica di quelli del sud) di scegliere come antipasto il misto di mare, che, sebbene costi intorno ai 17 euro a persona, contempla almeno 7 portate diverse e a scelta anche un assaggio di pesce crudo. Ottimi e abbondanti anche i primi (a partire dai 10 euro), che sono un perfetto mix tra cucina mediterranea e rivisitazioni in chiave moderna (da segnalare il risotto ai frutti di mare e gli spaghetti con gli scampi e i pomodorini), mentre non abbiamo ancora assaggiato i secondi, che comunque sembrano promettere bene.

Unica pecca, se vogliamo essere puntigliosi, sono i dolci: a parte, infatti, la pastiera napoletana, gli altri sono i comuni dessert confezionati che oramai troviamo anche nei bar.

Quanto all'approccio con i clienti, abbiamo riscontrato un'accoglienza gioviale e calorosa, ma mai invadente, che sicuramente ci ha determinati a ritornare nel locale più volte.

Volendo quantificare la spesa, noi abbiamo speso per un ricco antipasto misto di mare, due primi di mare e un dolce diviso in due circa 70 euro: non abbiamo conteggiato il vino, perchè si sa che la scelta è molto soggettiva e condiziona inevitabilmente e spesso pesantemente il conto: se anche non è un importo economico, è sicuramente giustificato dalla buona qualità del cibo.

Ecco i dettagli del locale:
Ristorante Positano Da Gaspare
via Losanna 11
Milano
Tel. 023319946
Sito web: http://www.positanodagaspare.com/

mercoledì 8 febbraio 2012

Organizzare il viaggio a New York dall'Italia

Se avete deciso di partire per la Grande Mela con un certo anticipo rispetto alla data effettiva del viaggio, un consiglio irrinunciabile è quello di organizzare la maggior parte delle vostre escursioni dall'Italia.

Se avete un minimo di confidenza con la lingua inglese e con il mondo del web, non sarà difficile prenotare visite guidate, tour, crociere e persino uno spettacolo a Broadway dall'Italia. Attenzione perchè, anche se avrete acquistato il New York Pass o il New York City Pass, è possibile dover effettuare delle prenotazioni e, in tal caso, è suggerito dagli stessi siti in cui effettuate l'acquisto di portarvi avanti con il lavoro.

Io mi limito a segnalare i siti che ho utilizzato io, con i loro pregi (molti) ed i loro difetti (pochissimi), semplicemente perchè sono "testati"... a voi il piacere (o la fatica) di trovarne altri!



Il vostro transfer dall'aeroporto: sia che arriviate al JFK, sia che atterriate a LaGuardia o a Newark, potrete approfittare di uno dei comodissimi servizi shuttle che curano il trasferimento dei viaggiatori dall'aeroporto a tutti i più rinomati alberghi di Manhattan. In pratica, è un servizio di taxi collettivo su dei mini van, che vi preleva dall'aeroporto inseieme ad altri turisti e vi scodella direttamente davanti all'albergo. Tra i vari servizi, il più affidabile mi è sembrato Go Airlink: con 37 dollari in due abbiamo percorso il tragitto Jfk-Manhattan (i taxi prendono 50 dollari come tariffa standard per lo stesso tragitto).



La Statua della Libertà: attualmente l'interno della statua non è visitabile ed acquistare in loco il biglietto del traghetto che da Battery Park vi porta a Liberty Island e poi ad Ellis Island non è un problema. Se però doveste capitare a New York quando i preannunciati e costosissimi lavori di ristrutturazione saranno terminati, sappiate che potete scegliere anche di visitare l'interno di The Lady: in particolare, potrete scegliere se visitare il solo piedistallo e fermarvi lì oppure se salire fino alla Corona (The Crown). Noi personalmente non ci siamo stati, ma in merito l'opinione pubblica è divisa tra chi decanta la meravigliosa vista che si ammira dalla Corona e chi dice che lo spazio è angusto, i gradini da percorrere sono tanti e i controlli di sicurezza particolarmente gravosi. In ogni caso, se decidete di non fare il tour standard, ma volete entrare nella Statua, portatevi avanti: qui potrete acquistare i vostri biglietti (per la Corona occorre un anticipo di qualche mese).



Le Crociere della Circle Line: sono un appuntamento irrinunciabile per i turisti e consiglio a tutti di fare una di queste crociere, per la vista suggestiva della città che potrete ammirare. In base alle vostre esigenze, potrete acquistare:
  • la crociera da tre ore, che fa il giro completo dell'isola di Manhattan;
  • quella da due ore, che vi fa vedere solo la parte bassa dell'isola;
  • quella da due ore, ma al tramonto, con la quale potrete ammirare il momento in cui si accendono le luci della città (che vi consiglio, sopra trovate un esempio di quello che potrete vedere!);
  • quella limitata a Liberty Island, che dura solo 75 minuti.
C'è poi la possibilità (durante la bella stagione) di fare tour con musica dal vivo e cena a bordo, ma io ve li sconsiglio, perchè costano molto e non offrono nulla di più delle crociere che vi ho indicato. Per l'acquisto dei vostri biglietti, ecco il sito!



Gli spettacoli di Broadway: anche se il vostro viaggio dura solo pochi giorni, non rinunciate a vedere un musical a Broadway, è un'esperienza unica, che non ha confronti qui in Europa (forse solo Londra offre un analogo livello di cura e professionalità nella preparazione degli spettacoli musicali). Se non volete sprecare tempo prezioso al botteghino (con il rischio di non trovare prezzi scontati e soprattutto di dovervi accontentare di un posto poco decoroso), muovetevi prima ed acquistate il vostro biglietto su uno dei tanti siti on line: Applause Tickets è quello che applica i prezzi più vantaggiosi (in pratica, che fa la cresta più bassa sui già salati prezzi di botteghino!). L'acquisto è semplicissimo: c'è un agent in linea, con il quale comprerete i vostri biglietti via chat. Perfezionato l'acquisto, vi invierà via e-mail una ricevuta, che dovrete esibire presso la sede dell'agenzia, che si trova vicinissima a Times Square. Arrivati a New York, vi recate in agenzia e - tempo totale tre minuti - ritirate i vostri biglietti (con un piccolo sovrapprezzo, potrete comunque ricevere i biglietti a casa).



I tour fuori New York: se avete la fortuna di potervi spingere fuori dalla City e fare addirittura delle gite e volete ottimizzare i tempi, vi consiglio di scegliere un tour organizzato. Se fate un giretto su internet, troverete moltissime agenzie, anche con siti in italiano, per prenotare le vostre escursioni. Noi ne abbiamo utilizzate due (semplicemente perchè su una delle escursioni, c'era un'agenzia che offriva un prezzo molto più conveniente e che poi si è rivelata la più professionale). Quella che vi consigliamo è la Volatour: noi l'abbiamo utilizzata per andare alle Cascate del Niagara e l'organizzazione dell'escursione è stata inappuntabile! Con la NewYorkWelcome, invece, siamo stati a Boston e a Washington e, nella prima escursione, abbiamo avuto la brutta sorpresa di trovare una guida che non parlava italiano (anche se poi è stato gentile ed ha cercato di darci ugualmente tutte le informazioni). Sempre con quest'agenzia, inoltre, avevamo prenotato il Sex and the City tour, per visitare i luoghi del celebre telefilm, ma a causa di un ritardo della guida l'escursione non si è tenuta ed abbiamo dovuto insistere un po' per ottenere il rimborso dei biglietti! Dunque, ve la consigliamo meno!!!!

lunedì 23 gennaio 2012

Ancora consigli per lo shopping a New York

Rileggendo i miei precedenti post dedicati all'argomento (quelli sui consigli e quello sugli outlet), ho notato che, nella mia entusiastica narrazione dello shopping newyorkese, ho dimenticato di dare qualche suggerimento su alcuni marchi, magari da noi poco conosciuti o del tutto ignoti, che invece vi consiglio di acquistare.

E' il caso di sfruttare, infatti, la fortunata circostanza che questi marchi siano poco conosciuti nel nostro Vecchio Continente, perchè si tratta di prodotti caratterizzati da un buon rapporto qualità prezzo, che possono dare ancora più carattere al nostro shopping "made in USA", perchè avremo la soddisfazione di tornare in Italia con qualcosa di diverso dalle banali Nike o dai gettonatissimi Levi's.

Partiamo quindi alla scoperta del vero shopping metropolitano newyorkese.


Aèropostale è la prima catena di abbigliamento non nota che incontrerete, ne sono certa: store molto spaziosi si possono trovare sia in Time Square che sulla 34ma, vicino all'Empire, anche se i punti vendita sono disseminati un po' ovunque. Si tratta, in estrema sintesi, di una Abercrombie infinitamente più economica (se date un'occhiata ai famosi stand con scritto "Clearance", troverete t-shirt a 8 dollari e felpe a 16 dollari) e il vantaggio è che prevede un reparto maschile e uno femminile (ed anche uno per bambini), così che il vostro accompagnatore non resterà inoperoso ad asperttarvi, ma potrà darsi da fare anche lui.


Express è un'altra catena di abbigliamento ed accessori, sempre unisex, ma a differenza di Aèropostale molto di tendenza: immaginate Zara in una dimensione meno piatta e più sciccosa ed avrete l'idea. Qui i prezzi non sono stracciati come da Aèropostale, però con 20 dollari potete portarvi a casa una t-shirt da grand soiree, che farà impallidire le grandi firme (e se capitate in negozio in periodo di saldi troverete l'offerta del compri 1+1, in cui il primo prodotto si paga a prezzo pieno ed il secondo al 50% del prezzo di cartellino).


U.S. Polo Assn. è uno di quegli acquisti non fatti di cui ci siamo pentiti al nostro ritorno in Italia: le polo e le t-shirt di questa marca, infatti, costavano pochissimo, ma noi le abbiamo ignorate, pensando fossero una grossolana imitazione della Ralph Lauren...e invece quando eravamo già ritornati alla base abbiamo scoperto che era un marchio di tutto rispetto....quindi la prossima volta non ce lo faremo sfuggire!


Per l'alta moda, non disdegnate abiti e tailleur (ma anche scarpe e borse) di Michael Kors: è uno stilista americano molto noto e pregiato, che a prezzo pieno è tutto fuorchè economico, ma negli outlet si possono trovare allettanti occasioni.


Venendo al settore beauty, occhio al marchio TIGI: in Italia lo trovate solo dai parrucchieri (e costa un patrimonio), mentre oltreoceano è facilmente reperibile in outlet e supermercati molto forniti...quindi tenete gli occhi aperti e se trovate un barattolo di shampoo da 750 ml a 15-18 dollari, state pur certe di aver fatto l'affare della vostra giornata!!!!


Sempre nel settore beauty, puntate la vostra attenzione sui prodotti Australian Gold: leader nel settore dei prodotti abbronzanti e doposole, in Italia, il marchio si trova (peraltro con qualche difficoltà) nei centri estetici e solo l'anno scorso si è guadagnato un espositore tutto suo in Rinascente qui a Milano. Negli Stati Uniti, è "uno dei tanti" marchi del settore e potrete trovare dei prezzi infinitamente più contenuti (e confezioni maxi ancora più convenienti).

Che dire? Adesso non avete scuse per non fare affari quando varcherete la soglia del JFK o di Newark!!!

venerdì 20 gennaio 2012

La Torre a Trastevere: il gusto della cucina romana ad un prezzo più che accessibile

Siete stati a pranzo a Trastevere e vi hanno spennato? Nulla di sorprendente: purtroppo, anche quella che un tempo era la zona popolana della Roma capoccia degli stornellatori e dei venditori ambulanti è oramai migrata verso una una connotazione turistica, nel senso più negativo del termine, ovviamente.

Noi (io e mio marito) siamo stati a Trastevere di recente ed abbiamo potuto sperimentare che -eliminando i posti squisitamente turistici (quelli con il menu bilingue esposto, per intenderci, dove il piatto forte è sempre la lasagna...nota specialità EMILIANA!)- in quelle che si possono considerare dall'aspetto esteriore delle trattorie tipiche c'è una variazione di prezzi spaventosa: un esempio è la coda alla vaccinara, il cui costo a Trastevere oscilla dai 7,50 ai 18 (avete letto bene: DICIOTTO) euro.

Questo aspetto, unito al fatto che la cucina romana è per antonomasia una cucina povera (basti pensare alle puntarelle, all'amatriciana e alla carbonara, tutti piatti squisiti, ma dagli ingredienti semplici ed economici), ci ha fortemente impressionato, tanto da imporci di seguire il nostro istinto e di girare per trovare un posto veramente autentico e dai prezzi non esorbitanti.

Piccola precisazione: a Trastevere c'è anche un famoso mercato del pesce, quindi è facile che i ristoranti propongano anche pesce...quindi non temete "sòle", ma tenete sempre gli occhi aperti sui prezzi.

Ma bando alle divagazioni e veniamo al posto che abbiamo scelto per il nostro pranzo romano: dopo un po' di giri (ma passeggiare a Trastevere è sempre un bel modo di trascorrere il tempo e soprattutto di bruciare calorie, proprio in vista delle abbuffate romanesche), il nostro occhio è caduto sul ristorante "La Torre", situato in via Natale del Grande, proprio a due passi da Viale Trastevere.

L'esterno è proprio indicativo della tipica osteria romana (anche se, per completezza di informazione "La Torre" è anche -dicono- un'ottima pizzeria): pochi fronzoli, tavolini all'aperto per gli irriducibili dell'en plein air e soprattutto un grande menu affisso tipo cartellone all'ingresso del ristorante. Già questo ci è piaciuto, sembrandoci un sintomo di grande onestà: della serie, questo abbiamo e questi sono i prezzi, se volete accomodarvi siete i benvenuti.



E proprio il menu, che recava tutti i piatti tipici della cucina romana ad un prezzo abbastanza accessibile, ci ha indotti a decidere di consumare il nostro pasto proprio lì, a due passi da Piazza San Cosimato (ma rigorosamente all'interno, visto il clima!).

L'interno ha una sala molto ampia (che però a pranzo viene sfruttata solo in parte, evidentemente per preservarla per la sera, quando la zona di Trastevere è decisamente più animata) ed una zona soppalcata: noi abbiamo pranzato lì, un po' strettini, ma accolti da un ambiente molto caloroso, senza alcuna esasperazione a scopo turistico della romanità (un cameriere era romanissimo, ma non piacione, mentre l'altra persona che ci ha serviti al tavolo era straniero).

Abbiamo ordinato 4 supplì di riso (1 euro l'uno),  4 fiori di zucca fritti (1,50 euro l'uno), una pasta alla carbonara (5 euro) e una coda alla vaccinara (7,50 euro), una bottiglia d'acqua (1,50), due caffè (1 euro l'uno): per un costo complessivo, coperto incluso, di 29 euro. Davvero onesto, non c'è che dire: se poi si aggiunge che tutto era ottimo e veramente casereccio (se proprio vogliamo essere precisini, giusto il sugo della coda era un po' salato), non possiamo che consigliarvi questo posto, in cui contiamo certamente di ritornare nel corso del nostro prossimo soggiorno romano.

Per chi ne avesse bisogno, ecco i dettagli: Ristorante-Pizzeria La Torre, via Natale del Grande, n. 10/11, tel. 065812048. Il locale è chiuso il lunedì e, naturalmente, non ha un sito internet (altrimenti che posto casereccio sarebbe?). Consigliamo la prenotazione di sera, mentre a pranzo non sembra ce ne sia bisogno.

sabato 10 dicembre 2011

Hotel Hilton New York: una soluzione pratica al centro di Manhattan

Se andate a New York per la prima volta, come è capitato a me e a mio marito per il viaggio di nozze, l'idea migliore per l'alloggio è quella di scegliere un hotel in zona centrale: potrete così visitare la città muovendovi moltissimo a piedi per le vie del centro (sicuramente il modo più bello per vivere New York e la sua aria davvero cosmopolita e moderna) ed avrete nello stesso tempo i mezzi pubblici a portata di mano per andare ovunque vogliate.

La prima considerazione che farete leggendo sarà: ma quanto costa un albergo al centro di Manhattan? La risposta è: dipende. Il suggerimento, infatti, è, una volta decise le date del soggiorno, di cominciare a cercare su internet offerte per il vostro hotel: il sito che utilizzo sempre quando viaggio e che ho utilizzato anche per il mio viaggio di nozze a New York è Booking e devo dire che finora non mi ha mai tradita.

Proprio cercando e ricercando su Booking, mi sono imbattuta in questo fantastico albergo, situato in 1335 Avenue of Americas (la Sixth Avenue, per intenderci), tra la 53ma e la 54ma strada, a due passi da Central Park, dalla Fifth Avenue e dal grande circo di luci di Times Square.

Il nostro soggiorno all'Hilton New York è stato davvero piacevole: abbiamo richiesto ed ottenuto, senza alcun sovrapprezzo, di alloggiare in una camera a piano alto (35mo), contattando direttamente l'albergo poco tempo prima del nostro arrivo ed abbiamo per tutto il nostro soggiorno potuto riscontrare un elevato standard di pulizia (camera pulita tutti i giorni e asciugamani cambiate ogni due).

Certo: l'albergo è molto grande e la sola hall sembra un aeroporto, ma se siete dall'altra parte del mondo avere la sicurezza di una catena alberghiera riconosciuta a livello mondiale è senz'altro una fonte di grande tranquillità. La grandezza dell'albergo (45 piani, di cui tre di servizio, e almeno una quarantina di stanze per piano) non pregiudica la piacevolezza del soggiorno, al di là della rumorosità della hall: il check in è stato molto rapido e non abbiamo mai atteso l'ascensore più di cinque minuti.

La struttura, inoltre, offre una palestra, un business center, un servizio di prenotazione di escursioni ed anche di biglietti per gli spettacoli di Broadway (che noi non abbiamo utilizzato, perchè avevamo già prenotato tutto dall'Italia) ed ha anche un ristorante, in cui però non siamo mai stati e sul quale quindi non posso esprimere giudizi.


Per ogni eventualità, il servizio taxi è disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 esattamente davanti all'albergo (come nei migliori film americani, il concierge vi chiamerà il taxi con un fischio e questo magicamente arriverà dopo qualche secondo).

La zona di collocazione dell'albergo non necessita di ulteriori commenti: siete al centro del cuore pulsante degli affari della Grande Mela, a due minuti dal Rockefeller Center ed a dieci minuti a piedi da Times Square, cosa volete di più?

Le stanze sono enormi, in piena sintonia con lo stile di grandeur (ma non assolutamente di boriosità) americano: tutte dispongono di ampie vetrate, di collegamento wi fi a pagamento (14,95 dollari al giorno, ma gratuito se scegliete una sistemazione in camera executive), di bollitore con bustine di tè, di frigo bar, di bagno con vasca e servizio completo per la toelette, di asciugacapelli vero (non quei surrogati da muro da albergo), tv a schermo piatto e zona living, con poltrona e ampia scrivania.

Noi abbiamo scelto una sistemazione in camera King, con letto letto matrimoniale large, con soluzione "solo bed" (esclusa quindi la colazione) ed abbiamo speso per il periodo di fine settembre-inizio ottobre (classificato come alta stagione) una media di 340 dollari a notte (circa 254 euro): dal prezzo sono escluse le tasse e la quota giornaliera di soggiorno a New York, pari rispettivamente al 14,75% ed a 3,50 dollari al giorno. Noi abbiamo scelto la possibilità di cancellare gratuitamente la prenotazione fino al giorno prima della partenza, che prevede un piccolo sovrapprezzo, ma se preferite la prenotazione non rimborsabile potrete risparmiare ulteriormente (attenzione, però, ad optare per questa soluzione solo se siete realmente certi di poter partire, altrimenti in caso di mancata partenza perderete l'intero importo del vostro soggiorno).

Per un giorno, abbiamo anche provato la ricca colazione continentale, che prevedeva (al prezzo di circa 30 dollari incluse tasse), tra le altre cose, bacon and eggs, uova strapazzate, salsiccia, vari tipi di formaggi, vari tipi di pane, frutta fresca, pancake e waffel preparate al momento dallo chef, latte, yogurt, cereali, caffè, succhi di frutta, torte e biscotti, nonchè una fornita zona con cibi orientali.

Al momento (triste) del check out, abbiamo utilizzato la TV della stanza per pagare il conto e così non abbiamo fatto neppure la fila in reception ed abbiamo anche utilizzato il servizio di deposito bagagli (anche questo a pagamento...se non ricordo male, 2 dollari a bagaglio).

Noi nel complesso siamo rimasti molto soddisfatti: magari per un prossimo viaggio a New York sceglieremo una location meno centrale o anche un appartamento, ma certamente posso consigliare questo albergo, senza timore di smentite.

giovedì 24 novembre 2011

Soggiorno a Roma in pieno centro alla Casa del Capitano

Siete di passaggio a Roma per un week end di piacere o per un viaggio di lavoro? La Casa del Capitano è un'ottima soluzione per il vostro alloggio.

La Casa del Capitano è un bed and breakfast, che oramai, soprattutto in città molto battute dai turisti, come appunto Roma, si propone come la sistemazione migliore per il pernottamento.

Il punto di forza di questa struttura è, innanzi tutto, la location: è, infatti, situata in pieno centro, in piazza Barberini, n. 2, al terzo piano (senza ascensore) di Palazzo Soderini, un antico palazzo romano. Dalla vostra stanza potrete ammirare la meravigliosa piazza e quel capolavoro architettonico della Fontana del Tritone di Gian Lorenzo Bernini.



Altro punto a favore è dato dalla gentilezza e dall'estrema cortesia dei proprietari, che sono disponibili ad accogliervi anche se arrivate a tarda ora (peraltro la Stazione Termini - dove arrivano anche i treni navetta dall'aeroporto di Fiumicino - è davvero vicina) e che sono pronti a darvi suggerimenti per il vostro soggiorno, senza essere troppo invadenti.

Un ulteriore aspetto che ho apprezzato durante il mio soggiorno è stato il fatto che, a differenza che in altri bed and breakfast, dove la colazione resta sempre un aspetto sacrificato e spesso delegato a striminziti ticket per bar convenzionati, qui ci è stata servita una ricca colazione direttamente in camera, che comprendeva latte caldo, caffè, cappuccino, succo di frutta ed un'ampia selezione di brioches di pasticceria: insomma, diciamo che sia che vi troviate nella struttura per piacere, sia che vi troviate per lavoro, l'inizio della giornata sarà decisamente positivo.

La stanza che ci ha ospitati era una piccola suite: in pratica, si entra nell'appartamento  e ci sono due ali separate. Quella che abbiamo abitato noi era delimitata da una porta scorrevole e composta da un bagno ampio e ristrutturato di nostra esclusiva pertinenza, da una zona salotto (dove abbiamo consumato la colazione, ma che abbiamo utilizzato anche per lavorare al pc) e dalla camera da letto vera e propria. Sia la camera che il salottino avevano una finestra che si affacciava sulla suggestiva piazza Barberini.

Per essere un po' critici, gli ambienti non sono particolarmente luminosi e l'arredamento è d'epoca (il che può magari non piacere), ma la struttura è pulita e ben tenuta e inoltre a disposizione degli ospiti cìè anche una cucina condivisa con frigorifero che se vorrete potrete utilizzare.

Venendo al lato economico, a metà maggio (periodi di alta stagione) abbiamo speso 120 euro a camera per notte: un prezzo di tutt onestà, considerando la zona e il buon livello qualitativo della struttura. E aggiungo che siamo rimasti così soddisfatti che ci torneremo a gennaio per la Befana...