Riteniamo interessante riportare questa informazione apparsa su linee future.

SERRAVALLE. Con il D.L. 90/2014, convertito in Legge 114/2014, i Comuni non capoluogo per poter procedere all’acquisizione di beni e servizi dal 1 gennaio 2015 devono obbligatoriamente costituire un apposito accordo consortile tra comuni medesimi oppure ricorrere ad un soggetto aggregatore o alle Province; a partire dal 1 luglio 2015 la stessa cosa deve avvenire per l’acquisizione di lavori.

Ciò significa che per indire i relativi bandi di gara gli Enti comunali non sono più autonomi, ma sono tenuti a stipulare convenzioni con altri Enti per dar vita ad uffici associati oppure a rivolgersi a centri di committenza o alle Province in qualità di Stazioni Appaltanti.

Nella seduta del Consiglio Comunale del 16 dicembre scorso è stata proposta e approvata la convenzione con il Comune di Monsummano. Il Sindaco e la Giunta hanno caldeggiato questo consorzio adducendo come motivazioni la contiguità territoriale del Comune di Serravalle Pistoiese con quello di Monsummano, nonché le affinità dal punto di vista culturale, sociale ed economico.

Avendo fatto notare che Monsummano non è l’unico comune confinante con Serravalle e che il suo profilo ha poco in comune con le caratteristiche del nostro territorio, la sottoscritta ( accusata tra l’altro di ostracismo e di pregiudizio) in quella sede propose all’Amministrazione di avvalersi della Provincia per gli acquisti, poiché, in virtù dell’esperienza pregressa e del ruolo riconosciuto ad essa dalla nuova normativa, e considerato il carattere transitorio attribuito alla Convenzione stessa, tale opzione sembrava offrire maggiore garanzia e sicurezza.

La proposta fu subito liquidata dalla maggioranza, la quale fece notare che la sottoscritta era male informata poiché la Provincia non si sarebbe costituita nell’immediato come centro di committenza.

Ecco, secondo documenti pubblici e consultabili da tutti sul sito istituzionale dell’Ente, il Consiglio Provinciale nella riunione del 16 gennaio 2015 (cioè dopo 30 giorni esatti dalla seduta del Consiglio Comunale di Serravalle Pistoiese) ha approvato lo schema di convenzione per l’affidamento alla Stazione Unica Appaltante della Provincia di Pistoia in funzione di Centrale di Committenza delle acquisizioni di beni, servizi e lavori di competenza dei Comuni non capoluogo di Provincia.

A ciò ha fatto seguito il Decreto Presidenziale n. 31 del 9/02/2015 avente come oggetto l’istituzione della Stazione Unica Appaltante della Provincia di Pistoia. La domanda è d’obbligo: la maggioranza ignorava questo iter procedurale, rivelando quindi negligenza e noncuranza, oppure sapeva e – qualunque ne sia la motivazione – al fine di forzare l’approvazione della associazione con il Comune di Monsummano, ha mentito? In entrambi i casi si tratta di un comportamento a nostro avviso inammissibile in una Amministrazione.

Elena Bardelli,


A nostro parere basterebbe unficare tutti questi regolamenti con uno solo in vigore !!! che valgano per tutti i comuni d’italia ,, quanto tempo si precherebbe in meno e quanto denaro si risparmierebbe…

SERRAVALLE. Dal 9 di febbraio sarà in vigore il nuovo Regolamento Edilizio del Comune di Serravalle Pistoiese con alcune modifiche approvate, a maggioranza, durante il Consiglio Comunale del 21 gennaio. Il documento integrale può essere consultato anche dal sito del Comune, dalla pagina “Servizi on line”, cliccando sulla voce “Casa e assetto urbanistico“.

Le variazioni, rispetto al testo precedente, riguardano principalmente l’adeguamento a nuove normative regionali intervenute recentemente, quali le nuove “Norme per il Governo del Territorio” (Legge 65/2014) e il “Regolamento per l’unificazione dei parametri urbanistici ed edilizi” (D.P.G.R. 64/R).

“In particolare sono state modificate alcune procedure per la presentazione di pratiche edilizie, mentre sono state individuate opere, interventi e manufatti privi di rilevanza edilizia, per i quali, in caso di interventi che non ricadono in zone soggette a vincoli, non occorre presentazione di alcun titolo, ma solo rispettare eventuali limitazioni e prescrizioni dei regolamenti comunali – ha spiegato il geometra Federico Salvadeo, responsabile dell’Area Pianificazioni Territoriale del Comune di Serravalle Pistoiese – Inoltre, per i frazionamenti di fabbricati senza opere di ristrutturazione, basta una semplice comunicazione di inizio lavori (Cil)”.

L’unificazione dei parametri è uno strumento necessario per uniformare tutte le definizioni urbanistiche (es. calcolo dei volumi, delle superfici, definizioni di elementi costitutivi o di corredo delle costruzioni etc…) sull’intero territorio della Toscana.

Oltre a queste modifiche, l’Amministrazione Comunale ha voluto introdurre alcune novità: “come le agevolazioni per chi costruisce o ristruttura in classe energetica A o superiore (con una riduzione percentuale degli oneri di urbanizzazione secondaria, da versare per Legge) o per piani di recupero degli edifici esistenti” ha spiegato il sindaco Patrizio Mungai.

Queste ultime agevolazioni saranno applicate per i lavori iniziati entro, e non oltre, il 31 dicembre 2017.

[comune serravalle]


CASALGUIDI. Riceviamo e pubblichiamo da Ermanno Bolognini:

Il Consigliere Gorbi dimostra ancora una volta di essere distratto e noioso.

Sono costretto replicare a sciocchezze scritte con la supponenza del tuttologo. Ma davvero non ha niente di meglio che occuparsi del sottoscritto? Diceva di avere le rose, potrebbe tornare alla loro cura?

Forse l’elio utilizzato per gonfiare i palloncini del Sindaco, gli ha confuso le idee. Se ha la bontà di rileggere il mio intervento, con le conoscenze acquisite in tanti anni di studio, prenderà atto che non ho scritto che il consigliere Rafanelli Patrizio era Assessore, perché in quel periodo era già stato dimesso. Ho solo scritto “facente parte” a pieno titolo del sistema Serravalle. In periodi precedenti da Assessore aveva votato le seguenti delibere: n. 196 del 19.10.2004, n. 130 del 31.12.2004, n. 102 del 09.11.2006,  n. 125 del 11.12.2007. Prima di scrivere sciocchezze si informi.

Per quanto riguarda Berlusconi, non credo sia interessato a un perdente come lui.

Gli ricordo che è stato eletto nel Consiglio Comunale di Serravalle Pistoiese come candidato a Sindaco di una lista civica in contrapposizione non ad una coalizione ma ad un sistema di potere che dura da 60 anni. Gli ricordo che in uno dei primi consigli comunali ha sollevato il problema che la Giunta del Comune di Serravalle Pistoiese era l’unica o tra le poche della provincia a non essersi tagliata indennità e rimborsi.

Patrizio Rafanelli, il successore

Se adesso si ritrova a gonfiare i palloncini al Sindaco e a votare tutto quello che propina la maggioranza, è un problema suo e dei suoi elettori (circa 53), non mio. Ciascuno esplica l’azione politica come meglio crede. Se gli soddisfa l’essertsi ritagliato un ruolo per le bischerate all’interno della maggioranza ed è felice, anche io lo sono per lui. Dopo l’inutile bidone per la raccolta degli olii, gli suggerisco di occuparsi della varietà dei fiori per le aiuole o delle lampadine dei lampioni. Questa è la sua dimensione politica. D’altra parte la storia non si cambia e insegna.

Dalla Democrazia Cristiana a Forza Italia, all’Udc a stampella del Pd. Nel Comitato di controllo della discarica non è rimasta traccia della tua attività. Alle elezioni comunali a Quarrata dell’anno 2002 è entrato Papa e uscito Cardinale. Gli amici di Forza Italia, ancora si chiedono come sia stato possibile perdere quelle elezioni. Probabilmente per il candidato Sindaco: Federico Gorbi. Come consigliere della provincia ha rappresentato il nulla. In qualità di segretario provinciale dell’Udc, dopo le ultime elezioni, si è reso conto che erano rimaste solo le dimissioni. Forse è l’unico caso al mondo in cui i voti erano meno dei candidati in lista.

Sono d’accordo che la politica è una passione, ma dopo questi risultati Gorbi potrebbe considerare altre passioni.

Federico Gorbi

Se non ritiene di essere incoerente con quanto ha raccontato in campagna elettorale, continui a fare l’alzapaletta in consiglio comunale assieme ai compagni della maggioranza e a gonfiare i palloncini per il Sindaco. Inoltre, conoscendo che il Sindaco e il consigliere Patrizio Rafanelli (consigliere nel suo gruppo) sono appassionati di caccia, a tal proposito si faccia raccontare quando andavano a sparare ospiti in riserva; lo invito sin da adesso a preparare, oltre ai palloncini, delle pistoline ad acqua con le quali potrete giocare nella bella stagione.

In generale, cercchi di non deludere Eugenio, perché prima o poi si ricorderà di lui. I padroni hanno sempre un occhio di riguardo verso i servitori fedeli, credo che il Sindaco non voglia fare eccezione. Vedremo, non ci resta che aspettare.

Gli rinnovo l’invito ad ignorarmi, come io faccio con lui, essendo totalmente disinteressato ai suoi salti della quaglia, ma voglio concludere con qualche banalità, come quelle che contraddistinguono i suoi interventi politici: Francia o Spagna basta che si magna, non ci sono più le mezze stagioni, senza lilleri non si lallera, meglio un uovo oggi che una gallina domani.

Consigliere Ermano Bolognini


Mense scolastiche senza problemiSERRAVALLE. Con il voto contrario della maggioranza e dei due consiglieri di “Serravalle Popolari e Riformisti” è stata respinta durante la seduta dell’ultimo Consiglio la mozione presentata dalla sottoscritta a favore dell’istituzione di una Commissione Comunale di Refezione Scolastica. Non è la prima volta nel mio mandato che ho avanzato una simile proposta; il recente episodio del malore della bimba celiaca al Polo Scolastico, che purtroppo si è ripetuto in questi giorni, mi ha convinto e sollecitato a presentare una mozione per impegnare il sindaco e la Giunta a istituire, mediante apposito Regolamento che disciplini il suo funzionamento, una Commissione Comunale composta da rappresentanti dei genitori, dei docenti, dell’Amministrazione comunale e dell’azienda fornitrice dei pasti, con il compito di proposta, controllo e segnalazione delle eventuali irregolarità del servizio mensa agli organismi competenti e alle autorità preposte.

Nel nostro Comune la refezione scolastica non è gestita direttamente dall’ente, ma è affidata tramite gara di appalto ad una azienda esterna che si occupa della fornitura e dello sporzionamento dei pasti. Per questo, a mio avviso, l’Amministrazione ha il dovere di controllare la gestione e la qualità del servizio, come la ditta, da parte sua, ha il dovere di rendere ragione del suo operato e di eventuali irregolarità al Comune che gli affida il servizio e ai genitori e alla scuola che usufruiscono del servizio stesso.

Per il principio di democrazia e rappresentatività, di cui tanto la Giunta si fregia, tutti gli attori coinvolti hanno diritto ad essere rappresentati all’interno della Commissione; il servizio mensa non è un “affare” che riguarda solo l’Ente Comunale e l’azienda di ristorazione.

Le argomentazioni portate a sfavore dalla maggioranza in quasi due ore di discussione fanno sorridere: esiste già una commissione “mensa” all’interno del Polo Scolastico, in cui sono rappresentati genitori e docenti, con funzione di proposta e controllo; la presenza di un amministratore nella Commissione determinerebbe una “ingerenza” politica nella scuola; l’Azienda non dovrebbe essere rappresentata perché costituisce la “controparte”.

Elena Bardelli

Precisando che la commissione “mensa” non è nata per iniziativa del Comune o dell’istituzione scolastica, ma esclusivamente per volontà del Comitato Genitori, le affermazioni dell’Assessore Querci in merito non collimano con quanto sostengono i genitori: la rappresentanza dei docenti in questa commissione figurerebbe solo sulla carta e il controllo si limiterebbe a visite occasionali alla scuola durante l’orario di refezione. I controlli da attribuire alla Commissione Comunale, invece, come previsto dai Regolamenti di altri comuni, dovrebbero essere dei veri e propri sopralluoghi nei locali adibiti alla refezione e alla cucina, con la possibilità di valutazione scritta da parte di ciascun componente da far pervenire alla scuola e all’Amministrazione. Il rappresentante dell’Amministrazione, poi, non commette nessuna ingerenza nell’ambito di competenza della scuola, perché la Commissione non coincide con l’istituto scolastico: anzi la sua figura è sinonimo di garanzia, in quanto l’Ente deve esigere che il servizio affidato venga svolto nel miglior modo possibile. Anche l’Azienda deve essere rappresentata: proprio perché è la “controparte” deve ascoltare le esigenze di tutti per rendere sempre più efficiente il servizio e fornire spiegazioni, davanti agli interessati, su eventuali disservizi.

La maggioranza avrebbe fatto migliore figura ad ammettere fin da subito la mancanza di volontà ad accogliere la richiesta per la paura del “controllo” dall’esterno, per il timore di ben altra “ingerenza”, quella dei genitori e del personale scolastico nel rapporto tra Ente e azienda di ristorazione, che, a quanto pare, deve restare di esclusiva competenza di queste due parti. Meglio lasciare una commissione interna alla scuola per accontentare le famiglie, ma che serve a ben poco non avendo alcun potere di intervento. Quando ci si ispira al principio di trasparenza e non si ha niente da nascondere, non si esclude nessuno; al contrario si facilita democraticamente la partecipazione. Chi ha votato contro la mozione si è assunto la propria responsabilità di fronte ai genitori, che davvero sanno valutare se in questa decisone il bene dei bambini è la priorità, come più volte ha rassicurato, senza però convincere i presenti, l’Assessore Querci.

Elena Bardelli


fonte : LInee Future

CASALGUIDI. Sulle casse di espansione di Casalguidi (vedi) Ermanno Bolognini replica a Federico Gorbi (vedi) con la lettera che segue:

L’ex consigliere di Serravalle Futura Gianni Manigrasso ha seguito il tuo consiglio e mi ha chiesto spiegazioni in merito alle casse di espansione, deliberate con il voto favorevole della Giunta di cui io facevo parte.

Immagino che anche che tu avrai fatto lo stesso con l’altro componente del tuo gruppo consiliare Patrizio Rafanelli.

In quel periodo anche lui era facente parte, mentre tu forse eri ancora in Forza Italia o forse no, perché gli amici di Berlusconi mi ricordano sempre la straordinaria performance alle elezioni comunali di Quarrata dove in pochissimo tempo (6 mesi?), avete compiuto l’impresa di passare dal 60% al 40%. Complimentoni! A dire il vero, non è che anche l’Udc sotto la tua guida abbia sfigurato nel giocare alla meno.

Comunque, ho provato a spiegare a Gianni Manigrasso, con parole prese in prestito, non essendo dottore, che un Assessore esprime un voto politico, non avendo competenze tecniche circa la valutazione del progetto.

Non avrei immaginato che fior di tecnici non fossero a conoscenza che l’acqua incontra non poche difficoltà a salire, o che la gestione degli espropri fosse gestita a random!

Purtroppo, Gianni Manigrasso non aveva ben chiaro il ruolo dell’Assessore all’interno di una Giunta e mi sono permesso di fare questo paragone, non so se condividi. Un assessore è come un promotore finanziario che vende prodotti lasciando immaginare performance straordinarie e poi si ritrova a dover giustificare performance risibili o addirittura perdite di capitale. Che colpa può averne? Mica è il promotore a gestire l’investimento.

Lo stesso vale per l’Assessore il quale presenta ai cittadini delle grandi opere pubbliche. Ma se la realizzazione delle opere è carente dal punto di vista tecnico, che c’entra l’Assessore? Non ha le competenze tecniche per valutare il progetto e nemmeno per gestire la realizzazione. È un soggetto passivo come il promotore finanziario. In caso contrario, avremmo solo ingegneri e architetti all’urbanistica, ragionieri al bilancio, contadini all’agricoltura, disagiati al sociale, ect. ect.

Tutto ciò è avvenuto, immagino, perché con l’inverno hai smesso di dedicarti alle rose e vuoi occuparti di nuovo del sottoscritto.

Lascia perdere e continua a porgere palloncini al Sindaco in “versione Kim Jong-un” circondato dagli scodinzolatori.

Con rinnovata stima.

Ermano Bolognini, Consigliere Gruppo “Serravalle Futura”

TELEFONAMI TRA VENT’ANNI

Casse di espansione di via Rinascita. 1

INTANTO sembra che la Giunta Mungai abbia (e non sarebbe nuova) intenzione di ricorrere contro la sentenza del Tribunale delle Acque.

La motivazione? Che, ricorrendo e andando avanti, per almeno 20 anni (i tempi della giustizia italiana sono questi, nonostante i lusinghieri apprezzamenti dell’Europa…) tutto resterà così com’è: poi vedremo.

Non siamo in grado di poter dire se queste voci siano o meno vere: ma nel caso che lo fossero, c’è da riflettere assai sul modo di operare della politica e dei politici e – concedeteci – di certi politici democratici e popolari.

Perfino nell’ipotesi di una prognosi favorevole per il Comune, tra venti ipotetici anni, a quanto sarà salito il danno (se non altro psico-morale) per la collettività di Serravalle?

Se questo è ritenibile giusto da parte di una Giunta, allora c’è da chiedersi – molto seriamente – che tipo di elettori possano esprimere degli amministratori-007: con licenza di uccidere.


fonte Linee Future

CASALGUIDI. L’ex Consigliere Manigrasso scrive:

Salve, dottor Bianchini.
Leggo la notizia relativa alle casse di espansione (vedi), e interrompo il mio silenzio stampa, per chiedere a tutti i consiglieri di minoranza e maggioranza che abbiano un minimo d’amor per questo comune di far richiesta al Sindaco di  formalizzare in consiglio comunale, e nelle sedi istituzionali opportune, le dovute spiegazioni di  come sono andate realmente le cose.

Se vi sono delle responsabilità oggettive di qualcuno che nell’ambito dell’amministrazione non abbia fatto fino in fondo il suo dovere  “creando  formalmente un danno” , sia individuato e chiamato a pagare i danni economici e giudiziari se vi sono tali estremi.

E di non far pagare questo ulteriore danno ai cittadini che non ne possono più di questa cattiva amministrazione della vecchia e nuova giunta: forse è per questo che in campagna elettorale il Pd presentava il Sindaco Eugenio Patrizio Mungai dell’usato sicuro? Forse perché doveva gestire tutte queste magagne che stanno emergendo?

Spero che sia accolta questa mia richiesta.

Gianni Manigrasso, ex Consigliere


SERRAVALLE-CASALGUIDI. Non più di una specie di foto-notizia. Stiamo parlando della zona di via Rinascita a Casalguidi, nel comune di Serravalle.

Le casse di espansione che vedete nelle foto, stanno per diventare il teatro di una battaglia che si è aperta tempo addietro ma che ora è arrivata alla prima stazione e inizia a segnare il passo.

Se non andiamo errati, il Tribunale delle Acque ha deciso di dare la ragione a uno dei proprietari dell’area e ad altri cittadini di Casalguidi che si erano opposti alla decisione dell’amministrazione comunale, irremovibile nella volontà di realizzare, nella zona che vedete, delle casse di espansione per creare spazi di messa in sicurezza del territorio.

«Ma se osservate bene la foto aerea – ci ha detto Ermanno Bolognini, consigliere di minoranza – non potrà sfuggirvi che il torrente Stella si trova a nord rispetto alle casse stesse, e per giunta in posizione più bassa. Dunque, siccome l’acqua va alla china e non sale, non credo, e con me molti altri cittadini, che la scelta della Giunta serravallina sia stata felice…».

Casse di espansione di via Rinascita. 3

Bolognini ci dice di più. Aggiunge che l’opera costò 2 milioni di euro, ma, proprio perché l’acqua scorre verso il basso, il comune fu costretto a prevedere delle idrovore di una certa potenza per sollevare l’acqua stessa. Idrovore che sarebbero costate 90mila euro l’una: due o tre pompe a ritmo continuo. Bolognini non sa dire di più con precisione.

È certo che, dopo la sentenza, si crea un bell’impiccio per Eugenio Patrizio Mungai e per i suoi compagni di Giunta. Il terreno dovrà tornare al proprietario o cos’altro? E chi dovrà rispondere di tutto un lavorìo che sembra non aver portato da nessuna parte ed essere stato solo una inutile spesa?

Per il momento non siamo in grado di aggiungere altro, ma siamo convinti che il 2015 per la Giunta di Serravalle non sia iniziato sotto la migliore stella…

Casse di espansione di via Rinascita. 2 Casse di espansione di via Rinascita. 4

Via Europa

CASALGUIDI. [a.b.] Percorrere il tratto di via Europa a Casalguidi in direzione Quarrata sarà più sicuro una volta terminati i lavori di realizzazione dei marciapiedi. Un intervento atteso da tempo. In questi giorni il Comune ha proceduto ad aggiudicare l’appalto dei lavori mediante procedura negoziata.

I lavori sono stati assegnati in modo definitivo il 22 dicembre scorso (con determina n.887/2014) secondo il criterio del prezzo più basso.

Su tre offerte presentate è risultata più conveniente per l’amministrazione comunale come risulta dalla gara espletata il 2 dicembre quella della ditta “Costruire srl” di Montecarlo (Lucca). L’appalto è stato aggiudicato per € 81.771,39, oneri per la sicurezza inclusi.

Come avviene in questi casi “chi vi ha interesse” può proporre ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale di Firenze entro 30 gg. dalla pubblicazione dell’avviso (22 gennaio 2015).


“Sasso. Buca. Buca con sasso. Buca con sasso e acqua” per il Comune di Serravalle

SERRAVALLE-CASALGUIDI. Il 31 luglio dell’anno scorso, prima della crisi e della spaccatura di “Serravalle Futura”, la storia dei campi da tennis di Casalguidi non aveva affatto convinto il terzetto Gorbi-Bolognini-Manigrasso.

Ne nacque l’esposto che segue e che ha portato, di conseguenza, a varie irruzioni della Guardia di Finanza al Comune della rocca (vedi anche qui).

Proponiamo, in prima battuta, l’esposto in versione integrale – anche se estesissima – perché i cittadini di Serravalle ne abbiano notizia certa e chiara. E ci riserviamo, ovviamente, di tornare ancora sull’argomento.

Ecco il testo:

Alla PROCURA REGIONALE DELLA CORTE DEI CONTI
Sezione Giurisdizionale
Viale Mazzini n. 80 – 50132 Firenze
e, p.c. Al Comando della Guardia di Finanza
Via N. Machiavelli n. 11 – 51100 Pistoia
Oggetto: Comune di Serravalle Pistoiese (PT)

I sottoscritti:
Gorbi Federico, ***;
Bolognini Ermano, ***;
Manigrasso Gianni, ***;
[…] nella loro qualità di Consiglieri Comunali del Comune di Serravalle Pistoiese (PT)

espongono
quanto segue

nell’espletamento della loro funzione di Consigliere Comunale del Comune di Serravalle Pistoiese (in seguito anche “Comune”) sono venuti a conoscenza di fatti e circostanze relative ai rapporti contrattuali ed economici intrattenuti dal Comune con il Casalguidi Tennis Club (inseguito anche CTC), che intendono sottoporre all’attenzione di codesta Procura.

Con deliberazione del C.C. n. 50 del 28.07.2000, esecutiva, il Comune deliberò di procedere alla costruzione di un’opera costituita da campo polivalente da tennis e calcetto coperto, adiacente ai campi da tennis esistenti in frazione Casalguidi e di concedere in gestione a terzi il complesso sportivo sito nella citata frazione, composto da 2 campi da tennis e spogliatoi ed in futuro integrato con l’opera da realizzare in questione, mediante affidamento in concessione sia della costruzione che della gestione.

Il palazzo comunale di Serravalle Pistoiese

A seguito di gara risultò affidataria della concessione la Società Casalguidi Tennis Club, che propose il ribasso dell’0,48% sia sul canone annuo di gestione di Lire 40.000.000, sia sul contributo finanziario a carico del Comune di Lire 120.000.000. Cosicché, il Comune in data 1° giugno 2001, stipulò l’atto “Disciplinare di concessione del servizio di gestione dei campi da tennis con costruzione di campo polivalente da tennis e calcetto coperto da doppia membrana in PVC su struttura ad archi metallici” con la Società sportiva Casalguidi Tennis Club (allegato 1), avente durata di 10 anni, e precisamente dal 01/06/2001 al 31/05/2011.

Per il contenuto, gli obblighi contrattuali e i rapporti economici si rinvia direttamente al Disciplinare, che non è parte di questa nostra segnalazione, se non per un aspetto tecnico giuridico che sarà affrontato solo brevemente nell’ultima parte. In quanto si presume e si spera che i lavori siano stati regolarmente eseguiti nei tempi e nelle misure previste dalla procedura di gara e dal richiamato disciplinare.

Senza, appunto, entrare nel merito di quanto accaduto in passato, ma di quanto avvenuto successivamente, in considerazione di quanto appreso dalla documentazione acquisita (seppur con grossa difficoltà e a più riprese) e dalle risposte fornite dal Comune, molto particolari e discutibili, ci preme preliminarmente riportare qui di seguito, anche se in maniera sintetica, la sequenza dei fatti avvenuti supportati dalla documentazione allegata che è parte integrante ed inscindibile del !presente documento.

* * *

Nel marzo 2010, ben 16 mesi prima della naturale scadenza del Disciplinare il CTC ha avanzato una proposta di rinnovo della convenzione per ulteriori 10 anni, impegnandosi a realizzare altri interventi strutturali per la somma di Euro 147.200, entro 15 mesi dalla sottoscrizione della nuova convenzione, chiedendo, in contropartita al Comune un nuovo contributo per la realizzazione delle opere per Euro 61.677 e un canone annuo per la gestione dell’impianto di Euro 20.559,12 (allegato 2).

Le procedure per il rinnovo si mettono immediatamente in moto e già nel giugno 2010 (allegati 3 e 4) la proposta del CTC viene ritenuta favorevole dall’Amministrazione, ma con la “novità” del pagamento di un canone “simbolico” annuo di Euro 2.000 per l’uso dell’impianto.

A fine luglio, come costante abitudine di questa Amministrazione, viene pubblicato l’avviso per le eventuali manifestazione di interesse da parte di terzi, dal 22 luglio al 23 di agosto 2010 (vedasi allegato 5).

Durante il discutibile quanto inopportuno periodo di pubblicazione dell’avviso, nessun’altra proposta viene presentata e quindi a fine settembre del 2010, ben 9 mesi prima della scadenza del primo Disciplinare, viene approvato dal Consiglio Comunale il nuovo schema di convenzione (allegato 6).

Il 26 ottobre 2010, il Funzionario dell’Area Contabile determina:

  • – di affidare in concessione al CTC l’impianto sportivo, con decorrenza 1° giugno 2011 fino al 31 maggio 2021;
  • – di procedere alla stipula della convenzione;
  • – di assumere in bilancio le varie uscite;
  • – di stabilire i pagamenti che dovranno avvenire dietro presentazione di fattura “ritualmente vistata dal Responsabile dei Servizio preponente” (allegato 8).

In data 3 dicembre 2010, 6 mesi prima della naturale scadenza, viene sottoscritta la nuova Convenzione (allegato 10).

Essa prevede, come nella precedente, tutta una serie di obblighi, tra i quali l’obbligo di terminare i lavori non oltre 15 mesi dalla sottoscrizione della Convenzione e quindi non oltre il 3 marzo 2012.

Tutta questa fretta e la procedura adottata ha suscitato la nostra curiosità ed attenzione, tant’è vero che il 20 agosto 2012 è stata protocollata la prima interrogazione scritta (allegato 18).

treno a serravalleAppare particolarmente e stranamente tempestiva, dopo un periodo di assoluto silenzio dalla scadenza dei termini dei lavori da eseguire (03/03/2012), la richiesta di proroga dei lavori presentata dal CTC con lettera datata 11 agosto 2012 (allegato 19) – ma protocollata il 30 agosto 2012 – nella quale si chiede la proroga dei lavori fino al 30 settembre 2013, quindi a tempo ampiamente scaduto.

Detto questo, dobbiamo intanto evidenziare queste prime circostanze che destano perplessità sulla condotta del Comune:

  • > La proposta di rinnovo è arrivata 16 mesi prima della scadenza naturale della prima convenzione;
  • > La procedura di rinnovo è iniziata immediatamente;
  • > I lavori sono iniziati prima della stipula della nuova convenzione (vedasi allegati 7 e 9 );
  • > Le fatture che ci sono state consegnate dal Comune non risultano “vistate dal Responsabile del Servizio”, come previsto sia in Convenzione come nella Determina n. 719 del 26 ottobre 2010 (allegato 8).

***

Dalla documentazione appare che il CTC, si sia reso ripetutamente inadempiente ed abbia avuto un comportamento di assoluta libertà, proprio come se si sentisse libero di agire indisturbato, probabilmente sapendo di non essere, per qualche motivo, controllato, in quanto:

  • 1. Ha eseguito i lavori prima della stipula della Convenzione;
  • 2. Ha eseguito i lavori prima stipula della polizza assicurativa prevista ai sensi dell’art. 15 della convenzione ritenuto grave inadempimento proprio nel medesimo articolo;
  • 3. Non risultano presentati i consuntivi dell’attività svolta previsti dall’art. 7 lettera K) della Convenzione;
  • 4. Le fatture di spesa non risultano vistate, mentre i pagamenti da parte del Comune sono iniziati;
  • 5. I lavori non sono stati eseguiti nei termini previsti.

In relazione a questo ultimo punto, dobbiamo far presente che l’art. 16 della Convenzione prevede delle “penali” contrattuali in caso di ritardo nell’ultimazione dei lavori in base ai termini stabiliti nel capitolato.

Proprio perché è stato messo il “naso” nella Convenzione, si ritiene che il CTC si sia precipitato a presentare domanda di proroga dei lavori dopo la nostra prima interrogazione. Ed il Comune è corso ai ripari, intendendo “sanare” tutta la questione con una modifica alla convezione deliberata recentemente dal C.C. (vedasi allegati 35 e 36) “rinunciando” a qualsiasi richiesta di penale contrattuale.

Palazzo Comunale a Casalguidi

Nella proposta di modifiche dell’U.O. Acquisti – Sport alla convenzione da portare alla discussione del C.C. (allegato 34) vengono fatte affermazioni che confermano il nostro assunto, e precisamente:

  • i lavori dovevano essere ultimati entro il 03.03.2012;
  • la mancata realizzazione di parte degli interventi fissati in convezione;
  • – solo il 1° giugno 2013 è stata presentata la SCIA Antincendio;
  • – che solo il 19 giugno 2013, il Presidente del CTC ha presentato una nota di chiarimento (allegato 29);
  • – viene riconosciuta l’inadempienza contrattuale (dopo oltre un anno e senza che fosse mai sollevata alcuna eccezione e senza che fosse mai stata inviata intimazione scritta al rispetto della convezione) ma al contrario viene addirittura menzionato “VALUTATA la conduzione ultradecennale della gestione dell’impianto sportivo in maniera più che soddisfacente, avendola espletata con cura e diligenza secondo i dettami fissati nella citata convezione”

Sempre nello stesso documento viene fatto ripetutamente riferimento al pubblico servizio, alla pubblica utilità ad esigenze di pubblica utilità, ma l’argomento si affronterà successivamente.

***

Ma, sono anche altre le questioni che hanno destato la nostra perplessità. In particolar modo, le risposte fornite alle nostre interrogazioni, che si sono moltiplicate per la curiosità crescente nata proprio da tali risposte, e che ci hanno portato a sottoporre all’attenzione di codesta Procura della Corte dei Conti le varie questioni.

Interrogazione del 20.08.2012 prot. 12351 (allegato 18)
Risposta alla prima interrogazione del 11.09.2012 (allegato 20)

Il Comune nel fare il riepilogo dei fatti afferma, che la proposta anticipata di rinnovo della Convenzione al CTC è stata approvata “per evidenti ragioni di convenienza e pubblico interesse” questione che, come già detto, sarà affrontata in seguito.

Poi, il Comune fa delle affermazioni che confermano quanto prima riportato e precisamente: “/a verifica dei costi sostenuti è stata fatta attraverso la presa d’atto dell’installazione della copertura pressostatica del terzo campo da tennis, effettuata subito dopo la sottoscrizione della convenzione” quindi viene confermata la circostanza che i lavori sono stati eseguiti prima della stipula della convenzione, in violazione dell’art. 15 e dell’art. 19 della convenzione e nessun richiamo o intimazione scritta è stata rivenuta nei documenti del Comune.

Interrogazione del 18.09.2012 prot. 13591 (allegato 21)
Risposta alla seconda interrogazione del 01.10.2012 (allegato 22)

Il Comune scarica subito ogni responsabilità sugli Uffici preposti, limitandosi ad affermare che il pagamento dei contributi semestrali “è stato autorizzato dall’Ufficio Sport che ha proposto e seguito l’intero iter del rinnovo della convenzione” senza peraltro far menzione della presentazione dei consuntivi dell’attività svolta previsti dall’art. 7 lettera k) della convenzione.

Interrogazione del 10.10.2012 prot. 14901 (allegato 23)
Risposta alla terza interrogazione del 05.12.2012 (allegato 24)

Alle precise richieste il Comune si è limitato a riconfermare che “/a verifica del rispetto della convezione in merito agli obblighi e diritti del concessionario spetta all’Ufficio Sport

Viene risposto che lo scrivente Assessore allo Sport ‘ha verificato alcune incongruenze rispetto agli obblighi previsti in convenzione” ma nulla viene riportato, in relazione ad eventuali iniziative intraprese, limitandosi a far presente che si son tenute alcune riunioni con il gestore dell’impianto, invitato a fornire ufficialmente tutta la documentazione tecnica ed amministrativa per verificare le eventuali inadempienze ed adottare i provvedimenti che saranno necessari.

Inutile e strumentale richiesta, essendo previste nella convezione stessa le condizioni per l’esecuzione dei lavori, gli adempimenti amministrativi e quant’altro.

Non c’era necessità che fosse fornita documentazione.

In ogni caso non abbiamo notizia di documentazione ufficiale presentata dal CTC e di provvedimenti presi dal Comune, quando a questa data vi erano già state numerose violazioni contrattuali.

Interrogazione del 13.12.2012 Prot. 18207 (allegato 25)
Risposta alla quarta interrogazione del 25.01.2013 (allegato 26)

Nella risposta si rimanda tutto a richieste di informazioni, peraltro dopo quasi un anno dalla scadenza prevista per il termine lavori e sempre dopo tale periodo si afferma.. quindi non sono in grado di fornirti una risposta precisa e puntuale sul grado di inadempienza “

Risposta veramente assurda…

Interrogazione del 18.01.2013 Prot. 1035 (allegato 27)
Risposta alla quinta interrogazione del 22.03.2013 (allegato 28)

Sintetizzando… probabilmente senza le nostre interrogazioni i pagamenti dei contributi sarebbero continuati a prescindere dalle spese effettivamente sostenute.

Serravalle Pistoiese. Castello

Ma, con questa interrogazione entriamo in un altro argomento, finora non affrontato, le spese sostenute per la fornitura ed il consumo dell’acqua.

Tra gli obblighi del concessionario è prevista, alla lettera h) dell’art 7 della convenzione, anche “l’assunzione di tutti gli oneri per canoni, diritti e tariffe per “tutte” le utenze ed i servizi, ivi compresi i relativi allacciamenti, nonché quanto altro necessario per il completamento e l’esecuzione di tutti i lavori e per la successiva gestione del complesso sportivo.

Alle domande poste sull’argomento, sono state date le seguenti risposte:

“L’utenza con intestazione al Comune di Serravalle Pistoiese è stata attivata in data 25 maggio 2011; dal 12 maggio 2012 l’utenza è stata volturata al Casalguidi Tennis Club. Le bollette intestate al Comune venivano recapitate al Presidente della società che provvedeva al pagamento. Ad oggi i pagamenti sono regolari “Non è stato chiesto nessun rimborso perché, come detto in precedenza, le bollette, seppur intestate al Comune, venivano materialmente pagate dalla società sportiva”

Le risposte fomite hanno destato ulteriormente la curiosità e per questo sono state presentate successivamente altre e più puntuali interrogazioni.

Viene da chiedersi, se contrattualmente il consumo dell’acqua, come tutte le altre utenze, era a carico del CTC, perché il Comune si è intestata la bolletta ?

Risposte che ci limitiamo a definire assurde oppure la conseguenza di una gestione confusionaria, per non dire “particolare” non rispecchiante le condizioni contrattuali.

Interrogazione del 11.06.2013 Prot. 9244 (allegato 31)
Risposta alla sesta interrogazione del 09.07.2013 (allegato 39)

Alla richiesta di copia della risposta del Funzionario alla lettera di richiesta di proroga del CTC del 11 agosto 2012 viene affermato che “non è stata fornita alcuna risposta’. Evitiamo ogni commento a tale affermazione.

E viene chiusa la risposta con la conferma che il C.C. ha prorogato il termine dei lavori non più alla data richiesta dal CTC (30.09.2013) bensì al 30 giugno 2014.

Interrogazione del 11.06.2013 prot. 9245 (allegato 32)
Risposta alla settima interrogazione del 09.07.2013 (allegato 40)

Alla richiesta dei documenti fiscali relativi alla prima convezione sono stati fornite semplicemente le copie delle fatture, non vistate, senza alcun conto consuntivo.

Interrogazione del 11.06.2013 Prot. 9243 (allegato 30)
Risposta alla ottava interrogazione del 09.07.2013 (allegato 38)

E veniamo all’ultima interrogazione presentata le cui risposte destano veramente ilarità.

Domanda 1:

Perché il 25 maggio 2011, è stata attivata dal Comune di Serravalle Pistoiese un’utenza dell’acqua per fornitura al CTC?

Risposta 1:

Da informazioni assunte presso i vari uffici sono venuto a conoscenza che. molto probabilmente, l’utenza in questione prima del 25.05.2011 non era intestato a nessuno (e chi la paga?) e che Publiacqua. Da controlli effettuati, abbia intestato direttamente l’utenza al Comune in quanto l’impianto servito era di proprietà del Comune.

Domanda 2:

Tra il 25 maggio 2011 ed il 12 maggio 2012 (periodo di intestazione delle utenze e quindi le bollette al Comune) sono state contabilizzate dall’Amministrazione Comunale ? Risulta stanziate la spesa relativa ? È corretto che una bolletta intestata al Comune venga consegnata per il pagamento ad un terzo ?

Risposta 2:

Nessun stanziamento era stato previsto per questa utenza in quanto !’Ufficio Sport era conoscenza che il consumo dell’acqua era a carico dell’a.s.d. che gestisce l’impianto; più volte era stata contatta Publiacqua per la voltura dell’utenza, nel frattempo, comunque, le bollette, pur intestate al Comune venivano pagate dall’a.s.d. Casalguidi Tennis Club.

Nonostante, !’Ufficio Sport, fosse stato a conoscenza non risultano mai sono state inviate richieste di volturazione. Per quanto a nostra conoscenza le volture devono essere richieste e fatte dall’utente consumatore, in questo caso il concessionario, come potevano essere richieste dal Comune ?

In tema di stanziamento non abbiamo possibilità di accertarsi di tali affermazioni, mentre è assolutamente strano che il pagamento sia affidato ed effettuato da terzi, procedura del tutto inusuale, tanto più, se vi è interessato un Ente pubblico, come se proprio fosse tutto gestito in famiglia, visti anche i rapporti familiari coinvolti.

Domanda 3:

Nel periodo dal 01/06/2001 (inizio prima convezione) fino al 25 maggio 2011, le bollette dell’acqua a chi erano intestate ?

Risposta 3:

La risposta a questa domanda è insita nella risposta 1) ed è che l’utenza, come altre che erano seguite al passaggio della gestione acquedotti e fognatura a Publiacqua, non avesse nessuna intestazione. Comunque la matricola contatore è 2011000212 e la ricerca, pur lunga, come comunicato dal numero verde di Publiacqua, è possibile tramite richiesta scritta a Publiacqua stessa.

Appare veramente strano che una fornitura di acqua non abbia una intestazione oppure come più probabile, possa essere, che tale fornitura sia ricompresa in altre bollette intestate e pagate dal Comune.

Serravalle paese

Infine, ci corre anche l’obbligo di far presente che il Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale (allegato 48) recita all’art. 20 numero 15) “Quando i consiglieri proponenti richiedono risposta scritta, la stessa viene data dal Sindaco entro dieci giorni dalla richiesta, salvo i casi d’urgenza, e l’interrogazione non viene iscritta all’ordine del giorno del Consiglio”, mentre il Regolamento sul diritto di accesso alle informazioni ed ai documenti amministrativi (allegato 50) e lo Statuto Comunale (allegato 49) prevedono che le risposte siano date entro 30 giorni dalla richiesta.

Tali termini non risultano rispettati.

***

A questo punto, dopo aver descritto in maniera certamente semplice, ma con l’intento di rendere leggibile e comprensibile a chiunque il contenuto dell’esposto, ci preme affrontare con altrettanta semplicità alcuni argomenti della vicenda che appaiono quantomeno dubbi e degni del vaglio da parte degli Organi competenti.

***

Requisito della Pubblica utilità e dell’interesse pubblico

Sia nella prima che nella seconda convezione si fa riferimento ad una attività di pubblico interesse. Stiamo parlando di attività tennistica, attività che è sempre stata abbastanza elitaria, tant’è vero che il Casalguidi Tennis, ancorché associazione sportiva, si è costituita sotto forma di “club”.

Vero è che nella convenzione è previsto che il Concessionario riservi in particolari orari l’uso degli impiantì sportivi alle scuole locali, ma da quanto a conoscenza l’uso è sempre stato minimo se non addirittura assente, e quindi, non si vede l’interesse pubblico. Non appare una attività di pubblico interesse diretta alla generalità della collettività. Tant’è vero che per poter accedere all’impianto occorre diventare soci e non pagare un semplice biglietto.

Nell’allegato 20 si legge:

*… per evidenti ragioni di convenienza e pubblico interesse”

Nell’allegato 34 si legge:

“… funzionari dell’Ente e rappresentanti dell’a.s.d. hanno tenuto vari incontri per stabilire un percorso atto a non interrompere il pubblico servizi’ “Riconosciuto, parimenti, che le opere realizzate, già acquisite per accessione al patrimonio dell’Ente, hanno una pubblica utilità perché permettono al Comune di non interrompere un servizio particolarmente importante perla comunità locale”

“… sempre per esigenze di pubblica utilità”,

***

Nell’esposizione dell’argomento in discussione in Consiglio Comunale del 25 giugno 2013, punto 7, (allegato 36) per stessa ammissione del Sindaco, mentre ricorda i fatti del 2001, afferma che era un’attività “che non funzionava, aveva pochissima utenza” e quindi non si comprende dove si vedeva, già allora, tutto questo “pubblico interesse”.

Quando non c’è una diffusa e generalizzata domanda di un servizio da parte della cittadinanza non si può definire lo stesso di pubblico interesse o un’attività di !

[pubblica utilità.

Quando è riservato a pochi, e tra l’altro soci, non ci può essere la pubblica utilità.

Non si tratta di trasporto pubblico, scuolabus, mensa o asilo nido, senza tennis si può condurre comunque una vita regolare senza avere disagi.

Decadenza “automatica” del primo Disciplinare

Come abbiamo visto il primo atto Disciplinare con il quale veniva affidata la gestione dell’impianto sportivo del tennis alla CTC è stato stipulato il 1° giugno 2001 con scadenza prevista per il 31 maggio 2011.

Durante il periodo di vigenza del Disciplinare, è stata approvata e ritualmente pubblicata sul BURT il 4 giugno 2005, la Legge Regionale 3 gennaio 2005 n. 6, la quale prevedeva all’art. 5, comma 3, che le convenzioni già stipulate ed aventi scadenza 24 mesi dopo l’entrata in vigore della legge, cessassero di produrre effetti.

Quindi, in sostanza sarebbe decaduta automaticamente il 4 giugno 2007 perdendo ogni effetto.

Conclusioni

Voglia codesta Procura verificare:

  • – Se ricorrono i requisiti di pubblica utilità ed interesse pubblico per l’attività di tennis data in concessione al Casalguidi Tennis Club;
  • – Se è stata regolare la gestione ed i rapporti contrattuali ed economici per l’uso dell’acqua durante le 2 convenzioni e se questa ha causato un danno economico all’Ente;
  • – Se è corretto che il Comune non abbia mai sollevato le inadempienze contrattuali alle violazioni commesse e se queste hanno causato un danno economico all’Ente;
  • – Se è corretto che le risposte alle interrogazioni siano state fomite tutte oltre i limiti previsti dal Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e molte anche oltre i limiti previsti dallo Statuto Comunale e dalle altre normative L. 241/90;
  • – Se è corretto che il Disciplinare del 1° giugno 2001 non sia stato, a suo tempo, rinnovato, avendo cessato per legge tutti i propri effetti giuridici e quindi anche economici.

Serravalle Pistoiese, 31 luglio 2013

Con ossequi.

Federico Gorbi
Ermano Bolognini
Gianni Manigrasso

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Comunicato Stampa CCS

Amianto

 Serravalle Pistoiese, 21 Novembre 2014

Interveniamo a proposito degli articoli di stampa apparsi in questi giorni , in cui l’assessore Santucci annunciava l’avvio dei lavoro per la sistemazione del tetto della palestra di Casalguidi , come è noto è coperto da lastre di eternit .

Ci disgusta vedere una conclamazione del suo egocentrico modo di porsi e totalmente fuori luogo . 

Volgiamo ricordare al saccente saputello Assessore  ,che Serravalle Futura in una sua nota del Sabato 21 Dicembre 2013 aveva fatto presente “In merito all’entrata in vigore della Legge Regionale n° 51 del 19 Settembre del 2013, che indica nuove norme per la protezione e bonifica dell’ambiente dei pericolosi derivati dell’amianto il gruppo consiliare Serravalle Futura ha diramato un comunicato dove si denuncia per l’ennesima volta la presenza di amianto sulla copertura della palestra comunale di Casalguidi. Il gruppo consiliare in particolare avanza alcune richieste all’amministrazione comunale presieduta da Patrizio Eugenio Mungai .

“Come l’Amministrazione – si legge – intende risolvere la questione della presenza di amianto nella palestra Comunale sita in Casalguidi, dove tutti i giorni mandiamo i nostri figli a fare ginnastica tramite la scuola, dove associazioni sportive organizzano mille iniziative con presenze giornaliere di centinaia di persone ?”.”

In tale occasione il gruppo accuso l’amministrazione di avere speso dei soldi per la messa in sicurezza della torre di Vinacciano quando vi erano delle priorità come la sistemazione della palestra.

Ma ovviamente vi erano dei progetti così fumosi e privi di fondamento come quelli di dismettere degli immobili del comune e di rifare , palestra , compi di calcio costruzioni ecc. per 8.000.000 di Euro , ma la crisi del mercato edilizio e tutti i clamorosi episodi di indagini sull’edilizia in generale ,ha fatto si ché vi fosse una contrazione sulle offerte mai arrivate .

Sull’argomento Serravalle Futura era già intervenuta più volte e a più livelli , ma le risposte erano sempre vaghe e confusionarie come il solito da parte di quest’amministrazione.

Nel nostro ultimo comunicato si fece chiara la posizione nostra o si rivolve o parte una denuncia all’USL e sanno loro a valutare questa questione.

Come al solito l’amministrazione a seguito delle nostre minacce che sanno che dopo hanno seguito , si è mossa  tanto che  con nota 4275 il 19 Marzo 2014  e nota n° 5880 del 17 aprile 2014 , faceva richiesta di procedere con la valutazione dello stato di conservazione della copertura in eternit  della Palestra pubblica .

In data 22 Aprile 2014 è stato fatto un sopraluogo e in quella sede è stato fatto un campionamento della controsoffittatura teso a determinare la tipologia del materiale e alla verifica della presenza dell’amianto . “ la Valutazione è stata che l’amministrazione nel caso di manufatto a luoghi con presenza di persone e/o in vicinanza di scuole o luoghi di cura è previsto la bonifica entro 1 anno”.  Per tanto ci sentiamo soddisfatti del fatto che l’amministrazione abbia dato seguito a sistemare la palestra come Serravalle Futura aveva chiesto da diverso tempo e minacciando la stessa di denuncia all’USL, forse avranno saputo che sia il consigliere Ermano Bolognini e ex Capogruppo Gianni Manigrasso aveva fatto diverse visite all’USL per sapere come procedere per fare la richiesta e la formulazione della denuncia , come già successe per la messa in sicurezza del Polo Scolastico .

Per tanto quando L’assessore Santucci racconta le vicende le racconti con tutti i fatti precisi e non solo la facciata che gli torna comodo o peggio infanghi la minoranza per averlo  svegliato del suo sonno di grandezza e riportandolo ai suoi dovere di Assessore .

E non dica che l’’amministrazione aveva in agenda tale attività perché non era assolutamente vero , vi era un progetto di alienazione “ state diventando come alcuni politici al governo tante balle …..”

E dica chiaramente che siete stati costretti per due motivi , perché Serravalle Futura stava partendo con una denuncia in merito … e che USL ve lo ha imposto , se no voi con il cavolo che vi ponevate questo obbiettivo … perché non siete riusciti a vendere la palestra ..

E con i soldi che avete speso per i professionisti per presentare e proporre il famoso progetto faraonico ne facevate due di tetti …… ma i cittadini pagano e quest’ultimi fino a quando saranno prosciugati fino all’ultimo centesimo allora capiranno tutti gli sprechi e soldi buttati e finalmente potranno prendere in seria considerazione di mandarvi a casa ………….

Si ricordi caro assessore prima o puoi conti andranno fatti e noi e gli unici che posso perdere qualcosa siete voi .

Ci deve spiegare una cosa che sinceramente ci ha lasciati perplessi , come sia stato possibile fare un progetto iniziale con 30.000 di costi preventivati e dopo modificarlo con il doppio di lavoro e quantificarli i soliti soldi ???????? 

con la DELIBERA GIUNTA COMUNALE n.145 del 13/08/2014,E’ Stato approvato il progetto definitivo .

Con DETERMINAZIONE DEL FUNZIONARIO n.489 del 13/08/2014 LAVORI DI BONIFICA DELLA COPERTURA IN CEMENTO-AMIANTO DELLA PALESTRA COMUNALE DI CASALGUIDI – APPROVAZIONE PROGETTO ESECUTIVO E ASSUNZIONE IMPEGNO DI SPESA. 30.000 €

Con la DELIBERA GIUNTA COMUNALE n.159 del 13/09/2014 è Stato approvato il progetto definitivo con alcune modifiche , non più una copertura superiore ma con un incapsulamento “ CIOE’ UN LAVORO MOLTO PIU’ AMPIO” Considerato che a seguito di successivi rilievi e valutazioni eseguiti dall’Ufficio Tecnico  Comunale e sentito il parere dell’Azienda USL 3 di Pistoia, è stato ritenuto necessario  modificare il suddetto progetto, al fine di prevedere anche un intervento che possa  garantire un rivestimento incapsulante di tipo “B” del controsoffitto esposto  internamente alla palestra”  PROGETTO ESECUTIVO E ASSUNZIONE IMPEGNO DI SPESA. SEMPRE  30.000 €

E con la  DETERMINAZIONE DEL FUNZIONARIO AREA CONTABILE NR. 665 DEL 15 OTTOBRE 2014, viene aggiudicata la gara , partendo sempre dai 30.000 di base d’asta iniziale .. MA!!!!

VOGLIAMO FAR PRESENTE CHE GLI OPERAI SUL TETTO FANNO I LAVORI IN SICUREZZA , MA NELLA ZONA CIRCOSTANTE VI SONO BAMBINI , GENITORI , SOTTOPOSTI ALLE POLVERI DELLA LAVORAZIONE , FORSE NON SONO SBAGLIATI I TEMPI PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI ?