L’io e la preghiera sono una cosa sola.

Il cantore abita la propria voce.

Quando canta compie un atto generativo: anima le parole.
Quando canta nella liturgia lo Spirito Santo, in lui, anima la Parola.

Musica per l'Anima

Attività Liturgica dell'anno

La Cappella Musicale canta alle celebrazioni episcopali nella Cattedrale di Lodi e ogni domenica, dal mese di settembre al mese di giugno, alla messe delle ore 11:00.

La Musica

Vivere il confronto con Dio

La funzione della musica è di aiutarci a vivere con intensità il momento del confronto con la presenza di Dio, ad aprirci a lui nella lode, nell’esame critico di noi stessi e, nella speranza.

Avvertire lo Spirito

Cantare vuol dire avvertire e affermare che lo Spirito è reale e la sua gloria è presente. Il canto liturgico è anche un modo di far discendere lo spirito dal cielo sulla terra. La preghiera è canto.

Importanza di Dio

La musica ci conduce sulla soglia del pentimento, alla percezione della nostra vanità e fragilità, della terribile importanza di Dio.

Musica al servizio liturgico

La musica del cantore è anzitutto musica al servizio della parola liturgica. La voce del cantore non deve né sostituirsi alle parole né interpretare malamente lo spirito delle parole.

L'anima del linguaggio

La musica è l’anima del linguaggio. Il segreto di una frase armoniosa sono un ritmo e una musicalità che corrispondono al significato delle parole. Ciascuna parola ha un’anima e dobbiamo imparare come entrare nella sua vita con gli occhi ben aperti. Le parole sono impegni, non solo oggetto di riflessione estetica.

Una guida alla Preghiera

La musica non è il fine ultimo e nemmeno quello più elevato. Il fine ultimo è Dio e il mezzo è la parola. Il cantore riuscirà a guidare altri alla preghiera non con l’imponenza della voce, non grazie al suo talento soltanto, ma col senso del sacro timore e tremore, con la contrizione e la consapevolezza di inadeguatezza. Il canto è l’espressione dell’intimità dell’uomo. Quando cantiamo esprimiamo e confessiamo tutti i nostri pensieri. Quando un musicista suona, egli riversa all’esterno tutto quello che ha fatto.

La Musica per il Periodo Liturgico

“Mi invocherà”, una pregevole raccolta di canti di Introito per l’Anno liturgico – nata dalla collaborazione fra don Pietro Panzetti e Mariano Suzzani – si arricchisce dei brani dedicati ai tempi di Quaresima e Pasqua. Contributo musicale basato sui testi della nuova traduzione del Messale Romano.

La musica nella Liturgia
Riti d'introduzione

In occasione della pubblicazione del fascicolo musicale “Mi invocherà” (Paoline), un incontro per riscoprire significato e valore dei canti d’Introito nei Riti d’introduzione.

 

La Vocazione del Cantore

È compito del cantore creare la comunità liturgica, trasformare una pluralità di individui che stanno pregando in comunità orante.
I cantori dedicano le loro esistenze all’arte di guidare il nostro popolo nella preghiera; occorre così rendersi conto delle difficoltà che deve affrontare.

Il compito del cantore è guidare alla preghiera. Deve identificarsi con l’assemblea.
È compito dell’uomo rivelare ciò che è nascosto, essere la voce della gloria, cantare il suo silenzio, formulare in parole quello che è nel cuore di tutte le cose. Il cosmo è un’assemblea che ha bisogno di un cantore.

Diventare Cantore

Per diventare cantore della Cappella musicale della Cattedrale di Lodi, dopo che il Maestro del Coro avrà accertato la buona intonazione del candidato/a, sono richiesti i seguenti requisiti:

Imparare

Disponibilità ad imparare la lettura della musica.

Partecipare

Disponibilità a partecipare alle prove.

Presenziare

Disponibilità ad essere presenti agli impegni liturgico-musicali indicati nel Calendario.

Le prove si svolgono ogni Giovedì alle 20.45 oppure al Sabato alle 15:00 presso la sala del coro della Cattedrale di Lodi.