martedì 18 novembre 2014

Trim & Buoyancy

Sono tante le abilità che un diver DIR deve acquisire ed allenare costantemente ma fra queste le due più importanti sono sicuramente Trim & Buoyancy. Guadagnare una perfetta posizione orizzontale in acqua ci permetterà di minimizzare lo sforzo necessario agli spostamenti anche quando sarà necessario contrastare una corrente contraria.
Ginocchia ben alzate schiena arcuata petto in fuori e soprattutto testa alta, questa è la posizione da assumere durante il nuoto.



Non meno importante è il controllo della galleggiabilità (Buoyancy), per ottenerlo dovremo per prima cosa regolare la zavorra evitando di sovraccaricarci di inutile piombo, una maggiore quantità di piombo infatti si tradurrà in una gestione della galleggiabilità più difficoltosa dato che dovremo gestire una maggiore quantità d'aria.
Regolata la zavorra ad ogni cambio di quota si dovrà cercare di raggiungere l'obbiettivo di un'assetto neutro in modo da restare sospesi in acqua come se per noi la forza di gravità non esistesse più, questo si raggiunge con la corretta gestione del GAV della muta stagna e della respirazione e soprattutto con tanto allenamento,ecco un paio di esercizi che potreste fare.
La Colonna:
Posizionatevi a 12 metri di profondità in assetto neutro, fate un bel respiro profondo, inizierete a salire, iniziate ad espirare lentamente verso i 10 metri in modo da rallentare la velocità di risalita, ai 9 metri scaricate il GAV (poco mi raccomando) e alzate il braccio sinistro per scaricare un po' d'aria dalla muta stagna una volta fermi in assetto neutro a 9 metri ripetete tutte le manovre per la tappa dei 6 e dei 3 metri.
Passamano:
Consiste nel mettersi in assetto neutro a 6 metri e passare da un sub all'altro una cintura di zavorra con 4 Kg , buon divertimento.

giovedì 13 novembre 2014

Wannabe ovvero i cattivi imitatori

Dieci dodici anni fa il metodo DIR era quasi sconosciuto ed era difficile sentirne anche soltanto parlare, oggi nel 2014 grazie anche alla rete la diffusione del nostro modo di andare in acqua è molto più capillare, le idee girano e purtroppo, molto spesso, in assenza di un corso di una didattica veramente DIR oriented, vengono recepite ed applicate in modo totalmente sbagliato.
Vedi il tizio che va in acqua pinneggiando a rana con delle assurde pinne spaccate a metà oppure quello che spende fior di soldi per un GAV Halcyon e poi non sa montare l'imbrago, questo potrebbe anche passare, quello che da veramente fastidio sono le didattiche ricreative che tentano di aggiornarsi imitando male la configurazione Hogartiana, così capita di vedere fruste assurdamente lunghe accoppiate a bibombola con retine e fondelli, decompressive imbragate male e chi ne ha più ne metta.
Il mio consiglio per tutti quelli che si vogliono avvicinare al nostro metodo di immersione è molto semplice: "Non Fatelo Da Soli". Se volete saperne di più non basta cercare notizie in rete, meglio cercare in zona qualcuno che ha già un brevetto GUE, UTD o di altre didattiche DIR oriented, confrontatevi e consigliatevi con lui, potreste decidere di frequentare un corso Fundamental di GUE o di altre didattiche DIR.
Il vostro percorso di Diver DIR partirà da questa esperienza e cambierà per sempre il modo con cui andate sott'acqua. Non aspettatevi niente di facile, non è come prendere un brevetto in un villaggio vacanze ma è una esperienza che si rivelerà utilissima per godere appieno del vostro sport preferito.

domenica 9 novembre 2014

La posizione del Cavalluccio Marino

La posizione del Cavalluccio Marino chiamata anche del "Palombaro Ciclista" è la classica posizione di nuoto usata dal Sub ricreativo alle prime armi o mal addestrato secondo vecchie concezioni didattiche. Testa in alto, pinne in basso, una quantità spropositata di zavorra e via a pinneggiare furiosamente per mantenere la quota, praticamente un completo disastro.

Questo modo di nuotare, estremamente inefficace, comporta un enorme dispendio di energie e diventa praticamente ingestibile in presenza di una corrente anche leggera, appartiene al passato, quando il metodo Dir non era ancora nato. 
Ricordiamo la "nostra" Posizione di nuoto,Testa alta pinne in alto schiena arcuata per portare le ginocchia più in alto possibile, molto simile a quella che assume un paracadutista in caduta libera.


La nostra posizione di nuoto è studiata per offrire una resistenza minima al movimento orizzontale e quindi favorire gli spostamenti ed una notevole inerzia allo spostamento verticale, favorendo così il mantenimento della quota.


venerdì 7 novembre 2014

Procedure e ancora Procedure

Se vi è capitato di assistere un qualsiasi problema in immersione sarete d'accordo nell'ammettere che c'era tantissima confusione in acqua, nessuno sapeva bene cosa fare e tutti rischiavano di intralciarsi a vicenda.
Per gestire un problema in immersione servono delle procedure Standard, tutta la squadra deve sapere cosa fare e quando va fatto. Non è facile ma se si acquisisce con l'allenamento, il rispetto delle procedure, renderà le nostre immersioni molto più sicure. Facciamo il caso di un safety drill (una condivisione d'aria tramite la frusta lunga) tutti e due i Sub sanno esattamente cosa fare e quando farlo, questo avviene perché hanno imparato la corretta procedura è si sono allenati ad utilizzarla. Adesso chiariamo un'altro concetto: se vi immergete con qualcuno che non conosce le corrette procedure state rischiando inutilmente la vostra vita. 

giovedì 6 novembre 2014

A proposito di Stroke

Ho deciso di riprendere ad aggiornare il Blog che era rimasto on line come pagina "Fossile".
L'argomento di oggi sono gli "Stroke" persone con cui non vorresti mai avere a che fare in acqua.
Cominciamo con una nota di G. Irvine:

Cosa è uno Stroke ?

Uno Stroke è semplicemente una persona che non vorresti mai come compagno in una immersione. E' qualcuno che può procurarti dei problemi e che non può esserti di nessun aiuto, se ti capita un qualsiasi problema in acqua. Normalmente questa è una riflessione sulle capacità di uno Stroke, ma che può essere inerente alla personalità dell'individuo o alle cose che gli hanno insegnato. Per esempio, se qualcuno viene insegnato che l'immersione è uno sport "ognuno per sé" che non puo fare niente per il suo buddy in profondità che il mio Gas è mio e soltanto mio e che bisogna sapere quando abbandonare il tuo compagno e pensare a se stessi questa è una persona con cui non vorresti mai stare in immersione. Ci sono persone che sono Stroke naturali ma molti, troppi Stroke vengono creati. Purtroppo le persone credono a quello che gli viene insegnato all'inizio della loro carriera di sub e grazie alle didattiche sub di basso livello molti Stroke sono il risultato di un pessimo addestramento e sono difficili da correggere. Comunque gli Stroke sono facili da riconoscere e da evitare. Spesso puoi evitarli grazie alla loro configurazione ed alla scelta dell'attrezzatura. Se vedi qualcosa che è un disastro completo, non ha senso, non è ottimale o è progettato per assecondare qualche fobia stai certo che hai a che fare con uno Stroke. Se lo Stroke si mette a pontificare su come riesce a gestire una immersione profonda con aria o è ossessionato dalla profondità o cerca di esorcizzare le sue paure devi semplicemente evitarlo. Gli Stroke più insidiosi sono quelli che pretendono di essere ben preparati, ma fanno questo sport per ragioni del tutto sbagliate. Normalmente cercano di provare qualcosa a loro stessi ed agli altri o cercano di superare delle paure interiori, questi tendono a cercare di fare cose che non sono pronti a fare, e quando qualcosa va storto, fuggono per salvarsi la vita. La Subacquea non è uno sport intuitivo, le reazioni naturali che gli esseri umani hanno sulla terra ferma non funzionano sott'acqua. Per essere un buon subacqueo, è necessario controllare le vostre reazioni naturali, e sapere che possono solo farti del male, non aiutarti. Uno Stroke non può farlo. Uno Stroke è guidato dalla paura, l'ego, e da stronzate e di auto-preoccupazione.

In questa nota G.I. ci spiega una cosa importante, la genesi degli Stroke, che sono perlopiù prodotti da cattivi istruttori sub, gente con una concezione totalmente sbagliata della subacquea.
Comunque l'importante è riconoscerli ed evitarli.

Rule: D'ont dive with the Strokes

martedì 13 settembre 2011

La Torcia

La luce in immersione è fondamentale per la nostra sicurezza e per quella di tutta la squadra, un Diver senza torcia mette a rischio se stesso e tutti gli altri che saranno costretti a cercarlo. Sicurezza a parte una torcia potente e di lunga durata ci consentirà godere appieno l'immersione e soprattutto di vedere i colori. Il sistema DIR comprende una torcia principale e due torce di backup.
La luce principale:
È una torcia formata da un canister stagno, che serve a trasportare la batteria, collegato con un cavo alla testa illuminante della torcia. La torcia deve avere una autonomia adeguata al tipo immersione, per questa ragione si utilizzano lampade a scarica di gas HID (high intensity discharge) questo tipo di lampada produce una luce bianca molto penetrante che sfonda letteralmente la sospensione in condizioni di visibilità limitata.
Le luci di backup:
Sono due torce da usare in caso di emergenza, sono disposte lungo gli spallacci dell'imbrago, devono essere estremamente semplici per evitare malfunzionamenti, quindi: non devono usare batterie ricaricabili e non devono usare interruttori ma si devono accendere avvitando la parabola sul corpo della lampada.


domenica 8 maggio 2011

Le tecniche di nuoto

Nuotare con la classica pinneggiata "Alternata" è da sempre stato l'unico modo di spostarsi in immersione. Il metodo DIR introduce ben 6 tecniche di pinneggio da usare in situazioni diverse. Prima di descrivere in dettaglio le varie pinneggiate DIR parliamo del ritmo di nuoto e del nuoto in squadra. Quante volte in immersione ci è capitato il classico Pippone o Stroke che dir si voglia che parte in quarta pinneggiando furiosamente inseguito da tutto il gruppo. Nuotate lentamente, il relitto o le gorgonie non scappano via, nuotando lentamente ridurrete i consumi di gas e rilassati vi godrete meglio l'immersione.


Ricapitoliamo le tecniche di nuoto viste nel filmato:

Frog Kick
E' la tecnica più usata serve per i lunghi spostamenti in acqua libera
Modified Frog Kick
La stessa tecnica da usare in spazi ristretti
Flutter Kick
Si usa per immersioni su fondali di fango o sabbia sottile per evitare di alzare sospensione
Modified Flutter Kick
La stessa tecnica da usare in spazi ristretti
Back Kick
La nostra "Marcia Indietro" utilissima per tenere la posizione in squadra
Reverse Back Kick
Da usare per andare indietro in uno spazio limitato.