iridio

martedì 24 febbraio 2009

Atlantide

Mi faccio risentire dopo mille anni.senza scuse.forse perché non avevo vestiti abbastanza puliti per
attaccare i miei sogni sui finestrini sigillati dei treni,per mandarli
chissàdove.Ti parlo di milioni di cose,di miliardi di cose.neanche fossi il
MINISTERO DELLE FAVOLE.e mentre c16h17n30 sarà il nostro nuovo codice genetico,
nuvole mascherate da mercanti in fiera ti vendono panico e prudenza in siringhe
insanguinate.lo stereo da rottamare con gli incentivi del governo e il letto in
ferro dove l'estate arriva con 2 mesi di ritardo.andiamo a comprare maglioni da
6 euro e 90 ad atlantide insieme ai miei 25 capodanni passati dentro una
caldaia in cerca di qualcosa che non ricordo più neanche il nome.
cercavi i biglietti per Madrid ma non stavi per niente bene.
ho dieci accendini nelle tasche (quasi tutti finiti) e non riesco a trovarne
neanche uno.e agli alieni dicevi sempre tutto.che sapevi metabolizzare...
soprattutto... il tutto.

domenica 8 febbraio 2009

Pozzanghere

E-45.centotrentamilaottocentocinquanta chilometri per vedere una macchinetta del caffè che vomita pensieri con cubetti di zucchero di seconda mano.le bottiglie di acqua minerale usate per chiamarci quando sei a quattrocentocinquanta chilometri da qui.e le tue scarpe che sono come catrame.ho scritto con le pozzanghere non vorrei averti qui.i cieli dei nostri pomeriggi messi in provetta e lavati con del detersivo per piatti al limone.avevo 1350 motivi per volerti bene.avevo 2324 motivi per gettarti nell'universo come rifiuto spaziale.il mio cellulare da 35 euro.le mie nuove foto ma ormai vecchie.i tuoi monologhi lunghi come la transiberiana.i miei mal di gola cosmici e tuoi raffredori terresti.quando preferivi il silenzio telecomandato.e penso che uscirò da qui con la solita scusa collaudata:vado a regalare a saturno e uranio i miei occhi e il mio sorriso ormai passato di moda.

martedì 20 gennaio 2009

blu (cara catastrofe)

bagni nuovi di zecca.la musica di Vasco e Ligabue sono un rifugio per piccoli innamorati.
pompe di benzina costruite con le lego.pronte per l'implosione.
camion e macchine parcheggiate.sopra di loro lacrime riflesse di una sera dove ho provato a strappare ansie e sistemi nervosi dalla mia lavagna verde bottiglia scagliata nel mezzo.fari della macchina rotti.
l'unica cosa che mi è rimasta sono io ed esclusivamente io.
finestrini chiusi.finestrini neri.notte tranquilla e alberi rimasti squarciati dai nostri discorsi.dovevamo andarcene da qui.l unica che se ne andata sei TU.il vento ci ricorda che i nostri capelli sono alghe senza pace.mi dicevi che dovevamo andarcene da qui.l unica che se ne andata sei TU.
nei nostri cuori ci sono 45 altiforni.rumori sordi dicevi.dalle nostre orecchie esce marmellata di prugne dolcissima.l'unica cosa che mi è rimasta sono io ed esclusivamente io.
le nostre mani che si guardano. partita a scacchi.sembra di essere a GROUND ZERO.pensieri lisergici.fare l'amore e come distruggere l'amore.
mi dicevi che questa città ci sarebbe morta tra le braccia.mi dicevi che foligno era una specie di laboratorio oncologico per malati terminali.
cara catastrofe.vorrei tanto rivederti per portarti con me in posti dai sogni deportati.
cara catastrofe.accordi bilaterali per non farci male.notturni.tappezzerò la mia stanza di ansie planetarie.
cara catastrofe.non capisco più niente.cammino verso tramonti ormai bruciati dagli scarichi delle automibili e se i palazzi crescono e solo per trattenere le nostre lacrime.
cara catastrofe non ti preoccupare se il verde sparisce e gli amici svaniscono.non ti preoccupare se prima ero diverso e adesso sono cosi.TU non ti preoccupare.non ti preoccupare.