venerdì 2 aprile 2010

Cosa rispondere quando vi dicono che l' Islam è a favore della violenza

“Il migliore dei credenti è colui che ha il carattere migliore e i migliori di voi sono coloro che trattano meglio degli altri le loro mogli”. “Trattate con delicatezza la donna, poiché essa è stata creata dalla costola dell’uomo e la costola è fragile, se la trattate ...malamente si frattura, perciò comportatevi con delicatezza nei loro confronti”. "Sebbene questa fosse una pratica molto comune in quei tempi, e specialmente nell’Arabia pre-islamica, il Profeta (S) mai alzò le mani su una donna. Egli insegnò che soltanto i vili picchiano le donne[14]. " "Che siate uomini o donne, voi siete membri l'uno dell'altro. Ognuno è l'amico, il guardiano e il protettore dell'altro

sabato 20 marzo 2010

... Quando DIO ti AMA ti da quello che LUI ama ...

Dunque Dio ama i soldi??? la risposta è NO, Dio ama il materialismo della vita terrena??? la risposta è no. Allora perchè tutta questa tristtezza che hai attorno??? ho capito tutti siamo in un periodo di crisi, tanti di noi sono rimasti senza lavoro altri con un lavoro precario ecc e se abbiamo appena detto che DIO nn ama i soldi perchè tu ed io le dobbiamo amare.DOMANDA: Cosa ama DIO???RISPOSTA:1. Ama se stesso (datuh), e le sue caratteristiche (sifatuh);2. Ama il suo profeta SALALAHO 3ALAYHI WA SALAM3. Ama il suo libro ossia la sua parola il CORANO4. Ama la preghiera5. ..... in generale ama la sua sciari3a o meglio la giurisprodenza islamica in modo generico...

Specchio dell’Universo


Per il cuore e la coscienza musulmana, il Corano è lo specchio dell’Universo. Ciò che fu tradotto con “versetti” dai primi traduttori occidentali, riferendosi al vocabolario biblico, significa in arabo, letteralmente, “segno” (âyah). Anzi il Libro rivelato, il Testo scritto, è composto da segni (âyât), nello stesso modo in cui l’Universo è come un Testo che si dispiega davanti ai nostri occhi, colmo di questi stessi segni (âyât). Quando è l’intelligenza del cuore che legge il Corano e il mondo, e non la sola intelligenza analitica, i due Libri si parlano, si fanno eco, e ciascuno di essi parla dell’altro e dell’Unico. I segni ricordano il Senso…. Di nascere, di vivere, di sentire, di pensare e di morire.Ma l’eco è ancora più profondo e chiama l’intelligenza umana alla comprensione della Rivelazione, della Creazione e della loro armonia. Come l’Universo possiede delle leggi fondamentali e un suo ordine regolare (sunan al-kawniyya), che l’essere umano deve rispettare quando agisce sul proprio ambiente (in qualsiasi posto egli si trovi), allo stesso modo il Corano sancisce delle leggi, un codice morale e una pratica che la musulmana e il musulmano debbono rispettare qualunque sia l’epoca e l’ambiente. Sono le invariabili del cosmo e del Corano. Gli ulema utilizzano il termine “qa‘yt” (definitivo, non soggetto a interpretazione), quando si riferiscono a dei versetti coranici (o a delle tradizioni profetiche autentificate, ahadith), di cui l’enunciato è chiaro, esplicito e non offre alcun spazio per una interpretazione figurativa. Allo stesso modo la Creazione poggia su delle leggi universali che non si possono ignorare per vivere. La coscienza musulmana si volge verso i cinque pilastri dell’islam come verso la legge della gravitazione: sono una realtà, al di là del tempo e dello spazio, ieri come oggi, qua o laggiù.Ma, come l’universo è costantemente in movimento, ricco di una infinita diversità di specie, di esseri, di civiltà, di culture e di società, allo stesso modo il Corano, attraverso l’ampiezza di possibilità di interpretazione offerta dalla maggior parte dei versetti, nel carattere generale dei principi di azione che promulga riguardo agli affari sociali, nei silenzi che lo attraversano (ponendo così il principio primario del permesso nell’ordine dell’agire umano), allo stesso modo, dicevamo, il Corano permette all’intelligenza umana di percepire le evoluzioni della Storia, la pluralità delle lingue e delle culture e di iscriversi così nelle sinuosità del tempo e nei paesaggi dello spazio.Tra l’Universo e il Corano, tra queste due realtà, tra questi due Testi, l’intelligenza deve imparare a distinguere le leggi fondamentali ed universali (ath-thawâbit), dalle regole e modelli circostanziali e storici (al-mutaghayyirât). Essa deve dar prova di umiltà davanti all’ordine, la bellezza e l’armonia della Creazione e della Rivelazione e, contemporaneamente, deve gestire con responsabilità e creatività le proprie realizzazioni o interpretazioni, che producono straordinari successi, ma anche ingiustizie, guerre e disordini. Tra il testo e il contesto, l’intelligenza del cuore e l’intelligenza analitica determinano delle norme, riconoscono un’etica, producono il sapere, nutrono la coscienza e sviluppano l’iniziativa e la creatività, in tutti i campi dell’azione umana. Così, lontano dall’essere una prigione o un legame impedente, la Rivelazione è un invito fatto all’Uomo a ricollegarsi al suo essere più profondo, per trovarvi, insieme, il riconoscimento dei propri limiti e lo straordinario potenziale della propria intelligenza e immaginazione. Sottomettersi all’ordine del Giusto e della Sua eternità e sapersi liberi e autorizzati a riformare le ingiustizie che abitano gli ordini o i disordini dell’umana temporalità.Il Corano è un Libro per il cuore come per l’intelligenza. Nella sua vicinanza, la donna o l’uomo che possieda una scintilla di fede sa il suo cammino e le sue insufficienze. Non c’è bisogno di uno Shaykh, di un sapiente o anche di un confidente, in fondo il cuore sa…. Il cuore sa già. Questo era il senso della risposta del Profeta (pbsdl) quando fu interrogato sul sentimento morale. Alla luce del Libro egli rispose: “Interroga il tuo cuore”. E se per caso l’intelligenza dovesse lanciarsi nei meandri complessi dei differenti livelli di lettura, dall’etica applicata alle regole della pratica, allora non bisogna mai dimenticare di rivestirsi di questo pudore intellettuale che solo rivela i segreti del Testo… perché non sono gli occhi ad essere ciechi ma i cuori celati nei petti”.

PREFAZIONE DEL CORANO

Il Verbo e i suoi SegniPer i musulmani, il Corano è il Testo di riferimento, la Fonte e l’Essenza del Messaggio che il Creatore ha voluto far giungere agli uomini. E’ l’ultimo evento di una miriade di Rivelazioni rivolte agli esseri umani attraverso la storia. E’ il Verbo di Dio... ma, allo stesso tempo, questo Verbo non è Dio. Il Corano rivela, svela e orienta : è una luce (an-Nûr) che risponde alla domanda di senso iscritta dalle origini (al-fitra) nell’intimità di ogni cuore. Il Corano è Ricordo (adh-Dhikr) di tutti i messaggeri, di Noé e di Abramo, di Mosè e di Gesù : come loro, ricorda e insegna alle coscienze che la Vita ha un senso, che i fatti sono dei segni. Il Corano è una iniziazione al discernimento (Al- Furqân).E’ Il Libro (al-Kitâb) per le musulmane e i musulmani del mondo intero, ma paradossalmente non è il libro che si deve leggere per primo quando si voglia conoscere l’islam. Esso è contemporaneamente estremamente semplice e profondamente complesso e la natura degli insegnamenti spirituali, umani, storici e sociali che se ne può ricavare si coniugano, a differenti livelli, in rapporto al Trascendente, alla relazione con gli uomini, all’etica o all’azione. Il Testo è uno, ma le sue letture sono molteplici ed è assolutamente necessario non confonderle. Il Corano e il cuore: un dialogo A colei o a colui che ha riconosciuto la Presenza dell’Altissimo e il cui cuore ha aderito al messaggio dell’islam, il Corano parla in modo del tutto singolare. Esso è la Voce della Via: Dio parla al suo essere, alla sua coscienza, al suo cuore e gli mostra il cammino del Suo Compiacimento, della Sua conoscenza e del Suo incontro : « Questo è il Libro su cui non ci sono dubbi, una guida per i timorati… ». Più di un testo è un compagno di strada che viene salmodiato, cantato, ascoltato: dappertutto nel mondo musulmano, nelle moschee, nelle case e nelle strade, si odono voci magnifiche diffondere nell’aria la Parola del Divino. E i cuori, a volte distratti, a volte attenti, più sovente meditativi, rispondono a questo Richiamo, che è un invito al dialogo lanciato dal Creatore di Tutto, al cuore di ciascuno. Qui, non c’è distinzione tra il sapiente (al-‘âlim) e l’essere comune, il Corano parla a ciascuno nella sua lingua, alla sua portata, alla sua intelligenza, al suo cuore, alle sue domande, alle sue gioie come alle sue ferite. E’ ciò che gli ulema hanno chiamato al-qirâ’a at-ta’abudiyya, la lettura o l’ascolto destinato all’adorazione. La musulmana o il musulmano legge o ascolta il testo cercando di impregnarsi della dimensione spirituale del messaggio: al di là del tempo, al di là della storia e dei milioni di esseri viventi sulla terra, Dio le (gli) parla, la chiama e le ricorda, la invita e la orienta, consiglia e comanda... Dio gli risponde, a lui, a lei, al suo cuore, senza intermediari, intimamente.

venerdì 5 marzo 2010

Qual è il significato della parola Islam?

Il termine arabo Islam significa semplicemente sottomissione e deriva da una parola che significa pace. Nell'ambito religioso, significa completa sottomissione alla volontà di Dio ed il credente viene definito Musulmano. Maomettano è quindi un termine erroneo in quanto induce a credere che i Musulmani adorino Muhammad piuttosto che Dio. Allah è il nome di Dio in lingua araba, usato dai Musulmani come anche dai Cristiani arabi.

Chi è Muhammad?

Muhammad nacque nella città della Mecca nel 570, in un'epoca in cui il Cristianesimo non si era ancora pienamente stabilito in Europa. Poichè il padre morì prima della sua nascita e non molto tempo dopo venne a mancare anche la madre, Muhammad fu allevato da uno zio della stimata tribù dei Quraysh. Crescendo si fece notare per il suo grande amore per la verità, per la generosità e per la sincerità, tanto da essere spesso consultato per la sua abilità nel dirimere le dispute. Gli storici lo descrivono come un uomo calmo e riflessivo. Muhammad era una persona profondamente religiosa, e detestava la decadenza dei costumi. Di tanto in tanto aveva l'abitudine di ritirarsi a meditare nella Grotta di Hira, nei pressi della vetta di Jabal al-Nur, la Montagna della Luce, vicino alla Mecca.All'età di quarant'anni, mentre si trovava in ritiro spirituale, Muhammad ricevette da Dio la prima rivelazione, attraverso l'Arcangelo Gabriele. Tale rivelazione, che continuò per ventitré anni, è nota come il Corano. Non appena iniziò a recitare le parole che aveva udito da Gabriele, e a predicare la verità che Dio gli aveva rivelato, subì, insieme al piccolo gruppo dei suoi seguaci, una serie di persecuzioni, che divennero così dure che Dio impartì al gruppo l'ordine di emigrare. Questo evento, l'Hijra, che significa letteralmente migrazione sta a indicare il momento in cui Muhammad e i suoi seguaci lasciarono la Mecca per recarsi nella città di Medina, circa 400 chilometri a nord e segna l'inizio del Calendario Musulmano. Dopo parecchi anni, il Profeta e i suoi seguaci poterono far ritorno alla Mecca, dove perdonarono i loro nemici e posero le basi dell'Islam. Prima che il Profeta morisse, all'età di 63 anni, gran parte dell'Arabia era musulmana, e già a un secolo dalla sua morte, l'Islam si era diffuso in Spagna e in Occidente, in Estremo.
Che cosa è l'Islam?

Islam non è una religione nuova, bensì è la stessa verità rivelata da Dio a tutti i suoi profeti dalla creazione del mondo. Per un quinto della popolazione mondiale, Islam è sia religione, sia stile di vita. I Musulmani professano una religione di pace, misericordia e perdono che nulla ha a che vedere con le gravi vicende erroneamente associate all'Islam.


In che cosa credono i Musulmani?

I Musulmani credono in un Unico Dio; negli Angeli da Lui creati; nei Profeti, grazie ai quali il suo verbo è stato rivelato all’umanità;nel Giorno del Giudizio quando ciascuno di noi verrà giudicato individualmente a seconda del proprio operato; nell’autorità suprema di Dio sul destino degli uomini, e nella vita dopo la morte. I Musulmani credono nella concatenazione dei profeti che inizia con Adamo e comprende Noè, Abramo, Ismaele, Isacco, Giacobbe, Giuseppe, Giobbe, Mosè, Aronne,Davide, Salomone, Elia, Giona, Giovanni Battista, e Gesù. Ma il messaggio finale di Dio all’uomo, conferma del messaggio eterno e compendio di tutto ciò che è stato, fu rivelato al Profeta Muhammad (Maometto), attraverso l’Arcangelo Gabriele.

giovedì 4 marzo 2010

In particolare le madri Emotiva evocano una reazione molto forte di affetto tra i Musulmani. Paradiso, Il Profeta Aveva detto, si trova sotto i piedi

Quando cammino di notte da sola, nel wadi in profondità dei suoi singhiozzi nel wadi in profondità dei Suoi singhiozzi o quando so che ogni volta che guido veloce O Quando so che Ogni Volta Che guido veloce o ritardare la risposta alla sua lettera o ritardare la risposta alla sua lettera quando so che a mezzanotte Quando so che a mezzanotte lei si siede a pregare il suo Dio LEI SI Siede a pregare Il suo Dio per tenermi caldo e complesso, per tenermi caldo e complesso, quando so che lei sarà ancora mi benedica Quando so che lei Sarà ancora mi benedica anche se mi danno i suoi occhi motivo di lacrime anche se mi danno i Suoi occhi motivo di Lacrime quando so che tutte le mie verruche e modi Quando so che tutte le mie verruche e modi si trasformerà in oro al suo semplice tocco si trasformerà in oro al Suo semplice tocco poi vedo attraverso di lei il Dio siede ruotando il rosario a poi vedo Attraverso di lei il Dio Siede Ruotando il rosario uno e poi so che il suo Dio E poi so che il Suo Dio sarà sempre lì per me per toccare con mano. Sarà sempre lì per me per toccare con mano.
Quando cammino di notte da sola, Quando cammino di notte da sola, nel wadi in profondità dei suoi singhiozzi nel wadi in profondità dei Suoi singhiozzi o quando so che ogni volta che guido veloce O Quando so che Ogni Volta Che guido veloce o ritardare la risposta alla sua lettera o ritardare la risposta alla sua lettera quando so che a mezzanotte Quando so che a mezzanotte lei si siede a pregare il suo Dio LEI SI Siede a pregare Il suo Dio per tenermi caldo e complesso, per tenermi caldo e complesso, quando so che lei sarà ancora mi benedica Quando so che lei Sarà ancora mi benedica anche se mi danno i suoi occhi motivo di lacrime anche se mi danno i Suoi occhi motivo di Lacrime quando so che tutte le mie verruche e modi Quando so che tutte le mie verruche e modi si trasformerà in oro al suo semplice tocco si trasformerà in oro al Suo semplice tocco poi vedo attraverso di lei il Dio siede ruotando il rosario a poi vedo Attraverso di lei il Dio Siede Ruotando il rosario uno e poi so che il suo Dio E poi so che il Suo Dio sarà sempre lì per me per toccare con mano. Sarà sempre lì per me per toccare con mano.