delusa….

delusa....

Verrai sempre deluso da quelle persone che avevano fatto di tutto per convincerti che erano diverse. Da quelle persone che tu, dopo tanto, eri riuscito a considerare speciali. Un’eccezione, ecco. Verrai sempre deluso da quelle persone di cui te penserai “ah, questa è quella giusta”. In amicizia, amore. Semrpe. Quando arriverai a pensare che quella sia la volta buona, quando sarai convinto che tutto può iniziare ad andare per il verso giusto. Eccola. La pugnalata al petto! Ti colpisce. Così forte che rimani senza fiato. Senza parole. Senza forze.

E’ SBAGLIATO TRATTARE UNA PERSONA COME SE UN GIORNO POTRESTI
FARNE A MENO..XKE’ IL TEMPO CONSUMA LE ANIME..E FORSE UN GIORNO POTRESTI
SENTIRTI MORIRE DENTRO SENZA DI LUI AL TUO FIANCO..

…….BUONA NOTTE……

L’amore virtuale…..

 Avete mai avuto la sensazione che quell’amore anche se finito non morirà mai?! Che quell’amore rimarrà sempre vivo e presente nei    vostri cuori?! Perché a volte certe coppie vanno oltre il rapporto fisico o la storia d’amore finita,certe volte questi amori finiscono,ma mai sentimentalmente. Nel cuore di entrambi rimane un sentimento forte, indissolubile nel tempo. Non rimarrà mai l’amore degli splendidi giorni condivisi assieme, ma certamente rimarrà qualcosa di bello e importante che non può finire. Rimane quella sensazione di appartenenza l’uno all’altro, che un pochino sarà cosi per sempre. Perché se voi condividete  3 anni della propria vita con una persona, poi vi portate dietro tanti piccoli gesti che appartenevano a lui, che non riuscirete a dimenticare e ricorderete con piacere. E sapete come si riconoscono questi amori speciali?! Semplice. Se voi lo incontrate per strada e vi sentite un nodo in gola, il cuore vi batte a duemila e vi comportate come una bambina in un negozio di giocattoli, beh allora è proprio questo il caso in cui dovete  vita. E allora quell’amore ricordatelo, onoratelo e non rinnegatelo mai. Anche quando lui sarà lontano e magari vi farà del male    comprendetelo, non odiatelo mai e ricordatevi di ciò che quell’uomo vi ha fatto provare e dei momenti che vi ha regalato. Celebratelo perché lui vi ha permesso di vivere un sogno…!

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Dal profondo della notte che mi avvolge nera come il più profondo abisso, da un polo all’altro, io ringrazio quali che siano gli dei per la mia anima invincibile. Nella morsa delle circostanze, non mi sono tirato indietro, nè ho gridato a squarciagola, sotto i colpi di maglio della sorte il mio capo sanguina, ma non si china. Oltre questo lido di ira e lacrime non giace altro che l’orrore dell’ombra e tuttavia la minaccia degli anni mi trova e mi troverà senza timore. Non conta quanto sia stretta la porta, quanto sia piena di castighi la vita. Io sono il padrone del mio destino. Io sono il capitano della mia anima.

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treno della vita.jpgLa vita è come un viaggio in treno: Spesso si sale e si scende, ci sono incidenti, a qualche fermata ci sono delle sorprese piacevoli e a qualcun’altra profonda tristezza. Quando nasciamo e saliamo sul treno, incontriamo persone, in cui crediamo, che ci accompagneranno durante buona parte del nostro viaggio: i nostri genitori. Capita spesso che loro scendano in una stazione prima di noi lasciandoci un grande vuoto in termini di amore e affetto, senza più la loro amicizia e compagnia. Ma altre persone salgono sul treno; e qualcuna sarà per noi molto importante, sono i nostri fratelli e sorelle, i nostri amici e tutte le persone meravigliose che amiamo, e qualcuna di queste persone che sale, considera il viaggio come una breve passeggiata.
Altri trovano, invece, una grande tristezza nel loro viaggio. E poi ci sono altri ancora, sul treno, sempre presenti e  sempre pronti ad aiutare coloro che ne hanno bisogno, qualcuno lascia, quando scende, una nostalgia perenne… Ci sorprende che qualcuno dei passeggeri, a cui vogliamo più bene, si segga in un altro vagone e che in questo frangente ci faccia fare il viaggio da soli. Allora facciamo in modo di trovarlo spingendoci alla sua ricerca negli altri vagoni del treno. Purtroppo, qualche volta, non possiamo accomodarci al suo fianco, perché il posto vicino è già occupato. Così è il viaggio: pieno di sfide, sogni, fantasie, speranze e addii… Cerchiamo di compiere il ns. viaggio nel miglior modo possibile. Il grande mistero del viaggio è che non sappiamo quando scenderemo definitivamente, e tantomeno quando i nostri compagni di viaggio lo faranno; neanche colei (o colui) che sta seduta (o) proprio vicino a noi. Mettiamocela tutta per lasciare, quando scendiamo, un posto vuoto, che trasmetta nostalgia e bei ricordi in coloro che proseguono il loro viaggio.

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Dettagli

La bambina ha nascosto il suo cuore e un biglietto nel tombino vicino alla casa. Niente di grave è solo che un giorno le cose sono cambiate. Un mostro ha cambiato le cose ed allora del cuore rimanevano i cocci e la bambina pensò che a far vedere i cocci del cuore non si fa una bella figura. Ha nascosto il suo cuore dentro un tombino e, lì, vicino, un biglietto, di poche parole: “ Son qui. Sono a pezzi se qualcuno mi vuole”. E intanto la bimba fa fiori di carta, di cui a nessuno importa. Ma è sempre meglio di prima perché a lei piace vivere in quel mondo di carta velina. Carta colorata, carta preziosa. E a volte le persone viste da fuori sembrano meno vere di quei suoi poveri fiori. La bambina ha una storia che non può raccontare. E allora parla dei fiori di carta preziosa, di tutti i colori. Parla del fiore di campo che se lo cogli appassisce in un lampo. Lì, lungo la strada nessuno pensa a comprare. Un fiore di carta. Non vale nemmeno una monetina. Mia povera bambina che non piange per non sciupare la velina. Perché la sua è una velina leggera, non troppo e non poco. Delicata si direbbe, le manca solo il profumo. Una semplice questione di dettagli. Nella vita si fanno degli sbagli, dicono: “ E’ una semplice questione di dettagli”.

La principessa perfetta.

La principessa perfetta

E’ delle volte davvero ti ci senti così. Vorresti ricominciare tutto quanto. Come se questa fosse stata solo la prova generale. E non ti spieghi come tu sia potuta diventare quello che sei invece di quella che volevi essere. E allora vorresti tornare indietro. Non di molto. Capire l’errore. O meglio tentare l’altra strada. Magari quella dove ti saresti persa del tutto. E’ come trovare il Principe Azzurro. E hanno ragione a dire che occorre stare attenti a ciò che si desidera perché potrebbe avverarsi. Una volta che il bello sul cavallo bianco ti ha salvata non hai più scelta. Sei salva e nessuno salva una principessa due volte. La principessa perfetta, la vita perfetta e tu che lì dentro ti si senti morire ogni giorno di più.  Ma non è del Principe e della vita perfetta che stai parlando. Usi sempre le metafore per parlare, giusto per scansare un po’ di più il discorso da te. Qui di principi non ce ne sono e non ne servono per salvare questa principessa. Esiste una favola dove la principessa si salva da sola? Dove si salva da se stessa? E’ come quando da piccola ti facevano finire tutto il piatto perché: “ sai quanti bambini muoiono di fame?”. E probabilmente quello è facile da scoprire ma non so quanto facile sia scoprire quanto questa bambina sta morendo di fame. E’ golosa della vita che vorrebbe mangiare lei e che invece vede sbocconcellare a qualche amico che magari ha pochi sogni ma tanta fortuna. La fortuna di non avere bisogno di sentirsi perfetto. Sempre.

parole non lette…..

Oggi stavo ascoltando una canzone bellissima e leggevo un libro, istintivamente l’ho chiuso ed ho iniziato a pensare… Quante parole che ci sono state dette, scritte e che non abbiamo ascoltato o non abbiamo letto.Vi siete mai chiesti se ci fossimo fermati un attimo ad ascoltare, a leggere, come avrebbero cambiato la nostra http://blufiles.storage.live.com/y1pTuhxNFt31Ip0iHceymmZ4_gU5af0X6w7AN-Z6k6r0T8FAvrnPYFz2Qdp9xJIeI26cWLVI-dvwU8vita? E quante parole invece abbiamo ascoltato o letto con superficialità, senza capirne il vero significato, senza dargli il giusto peso. E ancora a quante parole abbiamo dato il significato che avremmo voluto avessero, ma forse non lo avevano.Come avrebbero cambiato la nostra vita? E quante parole non abbiamo detto e scritto e le portiamo dentro di noi come piccoli macigni. Riusciremo mai a dirle quelle parole, riusciremo mai a scriverle e se ci riuscissimo ci sarà qualcuno che le leggerà o le ascolterà? Come cambierebbe la loro vita se le leggessero e le ascoltassero?

destiny…..

 

Stasera è una di quelle serate tranquille, dove ti senti rilassata, anche se dovresti fare tutto, tranne che guardare un film romantico, con lieto fine -l’opposto della vita di questi giorni- lo guardi lo stesso, perché in fondo nonostante tutti i colpi trafitti al cuore, rimani sempre una sognatrice… E allora una si chiede se la vita a volte assomiglia ad un film, oppure se è solo spietata e cinica…rifletto sul destino, sulle scelte che cambiano il futuro, sui rimedi. Se cerco una definizione su wikipedia sotto la voce destino, trovo questa spiegazione: “Con destino o fato ci si riferisce all’insieme di tutti gli eventi inevitabili che accadono in una linea temporale. Può essere concepito come l’irresistibile potere o agente che determina il futuro, sia in termini generali che di singolo individuo. Il concetto è basato sul credo che esista un ordine naturale prefissato nell’universo.” Molte persone ci credono, altre no, io faccio parte di questi ultimi, sono la tipica persona che pensa sempre alla causa prima dell’azione, Non riesco a pensare che se ora smetto di scrivere e non pubblico queste parole, è perché il destino l’ha voluto, se davvero fosse così, ogni tentativo di fregarlo porterebbe a un risultato che comunque sarebbe ciò che il destino ha preposto…e un mondo così credo non lo voglia nessuno…mille battaglie e morti per essere liberi, per poi scoprire che la tua vita è un libro che stai leggendo dove il finale è già scritto. Tante parole per dire che ci sono determinate scelte da fare in una vita e che anche un unico gesto crea un risultato diverso, figuriamoci una parola o una frase sbagliata…ormai rivedo attimo per attimo ogni istante di questi ultimi 4 anni, e capisco che gli errori sono stati tanti e hanno portato a un solo risultato, io qui immobile, a sfogarmi su questo pezzo di carta, neppure reale. Però come ogni sognatrice, spero nel colpo di scena, credo al bivio, dove due persone si possono separare, ma credo anche che le due strade si possono ricongiungere un giorno e quel lasso di tempo servirà per pensare il perché si è camminato da soli e per non sbagliare in un futuro. Allora io CREDO che la vita sia una scelta, a volte si sbaglia a volte bisogna girare pagina, ma credo che non tutto finisca e se una persona lo vuole veramente il destino se lo può creare a piacere, io spero solo che qualcuno dall’alto mi dia giusto una occhiatina, tanto per non fare cazzate, sarebbe bello ritrovare più avanti la persona che ha preso l’altra strada e stretti per mano affrontare il percorso che ci riporta dal boss e se saremo completamente diversi sarà più bello stare insieme perché ognuno darà all’altro ciò che non ha….

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Prenderò la tua mano quando sarai caduto per terra, e con i miei baci curerò le tue ferite. Asciugherò le tue lacrime con le mie carezze e con il mio sorriso allevierò il tuo dolore. Ti prenderò in braccio quando sarai stanco di camminare e poi ti adagierò su un letto di sogni per farti riposare. Vedrai il mio viso nei momenti di paura, per poterti dare serenità e pace. Sentirai le mie parole nei tuoi momenti di sconforto, perchè esse tuoneranno dentro la tua anima per farti reagire. Sarò severa e imponente, dolce e comprensiva. Forte e delicata, seria e sorridente. Ti darò certezze e realtà, e scaccerò l’inverno dentro di te per regalarti la primavera. Vedrò il sorriso sbocciare dalle tue labbra e le stelle brillare nei tuoi occhi… Vedrò la luna riflessa sui tuoi capelli, e sentirai le mie mani accarezzarli. Sarò lì, accanto a te, quando rinascerai. E quando guarderai nei miei occhi, quando leggerai dentro la mia anima, solo allora io ti dirò chi sono. Solo allora tu capirai cosa sono. Solo allora tu saprai il perchè io, perchè tu…perchè noi!

… un ricordo… Niente… non puoi vederlo,non puoi toccarlo, non puoi udirlo. Ed è così grande che non puoi  distruggerlo.  E’ come un soffio di vento nell’aria. Ti prende e ti porta via in un altro mondo, come una macchina del tempo che ti riporta al passato. E’ un’emozione forte che rimane nel cuore per sempre e mai potrai dimenticarlo ed ogni volta che ci ripenserai  ritroverai le emozioni di allora. Un ricordo è un tesoro preziosissimo, unico ed intenso. E’ una delle poche cose che nessuno ti potrà togliere. Non c’è mai un perchè ad esso. Arriva all’improvviso,  senza  chiedere permesso. infondo è una parte di noi che sembra piccola ma è enorme soprattutto  per un ricordo bellissimo e ci viene da piangere perchè sappiamo che quel momento magico non tornerà. Un ricordo non puoi cancellarlo neanche se clicchi sul tasto… e oggi avrei voluto tanto avere quel tasto!

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“ Viviamo nell’attesa di un estraneo a cui consegnarci. A cui saremmo capaci di sacrificare gli affetti più cari,  se necessario. Anche se sappiamo benissimo che al momento opportuno ci tireremo indietro  attaccandoci alla più ignobile delle scuse.  Conta, però, il momento in cui siamo disposti a tutto. " e poi … Lui tornerà ad essere un estraneo dopo che avremo mischiato le nostre vite in una sola, dopo esserci confidati i segreti più nascosti e avremo abbattuto il muro di qualunque pudore. dopo esserci amati. Saremo due estranei anche se conosceremo la posizione  del nostro sonno, i nostri odori, le nostre abitudini. Due estranei che si conoscono meglio di chiunque altro e le cui vite non si incroceranno mai più  nemmeno per caso.

 

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Per un’ottimista cronica come me non è facile accettare questo momento in cui non ho voglia di dire niente, nè di aspettare, nè di continuare a sperare che qualcosa cambi. Vivo e mi immergo nel vuoto del presente, che mi accoglie come una calda coperta in un mese  fuori dal tempo e dalla realtà mi sento trascinare dal tutto e dal niente e non mi faccio più domande, ma lascio che tutto scorra….Panta Rei.

 

Dopo tanto ma non troppo tempo, dopo la pioggia, dopo la tempesta, dopo tuoni assordanti, dopo fiumi in piena, dopo tante nuvole… finalmente sembra che in cielo  si stia cominciando a rivedere un delicato e scintillante bagliore d’azzurro… un arcobaleno regna nel cielo, con colori più o meno vivaci, un po sbiaditi in verità, ma che vanno ad accendersi sempre di più  ad ogni raggio di sole che attraversa quelle nuvole  che ormai sembrano piccoli batuffolini di cotone… D’avanti a me, un giardino verde, qualke foglia secca ancora ai piedi di qualche albero, rugiada sulle foglie che scivola su di esse, e cadono gocciolina per gocciolina sulla terra ancora umida e morbida… Intorno, la quiete… qualche soffio di vento rompe questo silenzio assordante, e lo rende più delicato, più carezzevole, più vivo… Allungo un braccio con la mano rivolta verso il cielo, come per verificare se davvero la pioggia ha cessato di cadere… Solo qualche impercettibile goccia arriva su di essa… Tendo ancora la mano come per accarezzare il vento, come per acchiappare quei caldi e luminosi raggi ancora un po flebili… Sento il calore… Sento il vento che raffredda quel calore… Ma sento che quel calore c’è… E allora capisco… L’inverno nel mio cuore..sta piano piano andando via..

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Vi sono guerre che non hanno nè vinti nè vincitori e non lasciano cadaveri sul campo di battaglia…Ciò nonostante, la terra resta impregnata del sangue di chi, su questa terra ostile, ha lasciato ogni speranza. Vi sono guerre che non hanno nè vinti nè vincitori ma hanno logorato nel tempo cuore e anime, hanno consumato e sparso al vento parole avvelenate ed il silenzio che lasciano grida più dei colpi sparati. Vi sono guerre che non avranno mai nè vinti e nè vincitori solo profonde ferite che attendono di diventare cicatrici che, pur non toccandole, non smetteranno mai di fare male…perchè nè vinti nè vincitori potranno mai dimenticare!!!

puzzle…..

A volte mi manca un pezzo. Non sò cos’è, oppure lo sò ma non sono disposta ad ammetterlo. Non che non si possa vivere anche senza un pezzo, però il quadro generale non è lo stesso. Magari osservo un quadro e non ci bado, che c’è quel tocco di giallo o quella punta di verde o quella sfumatura arancione. Però se non ci fossero il quadro mi parrebbe ben diverso. Così a volte mi manca un pezzo. Posso ridere ugualmente, certo. Poi però capita il momento in cui mi chiedo se il pezzo che mi manca è nascosto in fondo ad un cassetto o se l’ho perso per non trovarlo più, così ci penso, faccio un bel respiro e mi tiengo ben stretti i pezzi che mi rimangono… Parole svanite nel tempo ricordano momenti passati e felici in cui io sorridevo fra le tue braccia protetta e credevo che il mondo fosse tutto in quegli attimi mi mancava l’aria quando non sentivo la tua presenza non ascoltavo il suono del tuo cuore e non sentivo il tuo profumo, mi mancava una parte di me, come se in quell’istante, qualcuno mi strappasse piccoli brandelli di me. E la tua freddezza man mano cresceva e con essa il mio dolore e la mia felicità moriva. Non hai saputo farmi capire quello che provavi, hai solo tentato e poi lasciato perdere… Hai abbandonato il mio destino, stressato dai miei urli  disperati, di tristezza che bruciava dentro. Eppure solo con te mi sentivo completa,come non ero stata mai. Ora che non accetterei mai più di stare con te, non sei tu che non riesco a sopportare di aver perso, tu non meriti di mancarmi mi odi non avendoti fatto nulla… avendoti semplicemente amato
e sentendomi sempre più allontanata dal tuo cuore… mi manca semplicemente la sensazione di sentirmi completa. Un puzzle in cui non mancano pezzi. Le carte si rimescolano.  Il gioco si riapre. Sono solo io e lotto per sentirmi intera. Ma nessuno riesce a darmi questo neanche colui… che mi rende serena.Che mi regala ancora quel pezzetto di speranza, non completa. E ho troppa paura. Forse ne eri solamente tu capace. Mi sento smarrita, sola, indifesa. Continuo a combattere, non mi arrenderò mai, ma ogni sera lo smarrimento torna. E non so più chi sono, cosa sono.
E ho paura, paura che non sarò più, quel puzzle intero.

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Nulli se dicit mulier mea nubere malle
   Quam mihi, non si se Iuppiter ipse petat.
Dicit: sed mulier cupido quod dicit amanti,
   In vento et rapida scribere oportet aqua.

La mia donna dice che non vuole sposare nessun uomo
   Piuttosto di me, neppure se Giove stesso lo volesse.
Lo dice: ma ciò che dice la donna all’amante appassionato,
   Si deve scrivere sul vento e sull’acqua che rapida scorre!

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Ai versi di Catullo aggiungo: Non promettere ciò che non puoi mantenere, l’illusione è delusione per chi lo fa e per chi lo riceve. Impariamo a leggere nel fondo del nostro silenzio apparente; se non siamo in grado di mantenere le nostre promesse! Chi illude è a sua volta disilluso, e gli verrà reso quello che non ha dato o quello che non ha avuto il coraggio di dare!

 

leggere che passione

"…lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà un giorno una donna che, da sempre, è la sua donna. Ogni tanto si rammarica che il destino si ostini a farlo attendere con tanta indelicata tenacia, ma col tempo ha imparato a considerare le cosa con grande serenità. Quasi ogni giorno ormai da anni, prende la penna in mano e le scrive. Non ha nomi e non ha indirizzi da mettere sulle buste: ma ha una vita da raccontare. E a chi se non a lei? Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle in grembo una scatola di mogano piena di lettere e dirle: "ti aspettavo!"
Lei aprirà la scatola e lentamente quando vorrà leggerà le lettere una ad una e risalendo un chilometrico filo di inchiostro blu, si prenderà gli anni, i giorni gli istanti, che quell’uomo prima ancora di conoscerla le aveva regalato.
O forse, più semplicemente, capovolgerà la scatola e attonita davanti a quella buffa nevicata di lettere sorriderà dicendo a quell’uomo: "tu sei matto!"… e per sempre lo amerà!"

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Amo questo luogo e non rinnego nulla del mio blog, confermo in tutto quello che ho scritto….anche perchè l’incoerenza è un difetto che non mi appartiene. Fra delusioni varie e prese di posizione altrui, nel mio piccolo cerco di essere me stessa e nello stesso tempo mi pongo agli altri come effettivamente sono nella realtà! Forse alcuni diranno che sono presuntuosa e storcono il naso presi dallo scetticismo; ma è normale che sia cosi, ognuno è libero di pensarla come gli pare… Solitamente non amo ripetermi ma molte persone conosciute mi hanno profondamente delusa… sotto tutti gli aspetti. Forse molti preferiscono la falsità, mi dispiace ma io non sono cosi, e forse questa cosa mi ha danneggiato senza volerlo. Ma fa nulla preferisco essere odiata per i miei difetti anzichè essere amata indossando una maschera; tanto alla fine le maschere cadono giù e insieme a loro anche la dignità. La felicità ha vita breve, è solo un utopia, qualcosa d’irraggiungibile ed impalpabile. E’ l’illusione di essere felici che getta fumo negli occhi e ci fa credere che gira tutto per il verso giusto, che ci fa adagiare, ma non è sempre cosi. A volte è meglio soffrire per sperare di stare bene in futuro, anzichè arrampicarsi sugli specchi di un’esistenza senza nessuna sostanza. Per raggiungere un pizzico di felicità spesso basta poco, uscire dal guscio e provare a cambiare il proprio modo di essere. Forse non è una formula matematica infallibile ma provarci almeno non ci farà sentire in colpa per non aver avuto il coraggio di osare. Adagiarsi è nocivo, combattere per stare meglio ci dà la speranza di un futuro migliore, anche se poi non raggiungiamo tutte le nostre mete. Bisogna avere il coraggio di cambiare, di abbattere la quotidianità; combattere per la nostra felicità non è mai una battaglia persa, cullarsi e lasciarsi andare è la nostra sconfitta e quel giorno che ce ne renderemo conto forse sarà troppo tardi!

malinconia

Un giorno la felicità bussò alla porta della malinconia, sorrideva, sprizzava gioia da tutti i pori. Perchè tu non sorridi disse alla malinconia; non ho mai sorriso in vita mia, non so neppure come si fa! E semplice, lasciati andare e pensa in positivo. Se fossi in grado di fare ciò non mi chiamerei malinconia, rispose! Per essere felici basta poco, un gesto, tendere una mano, amare e sentirsi amati. La malinconia diventò ancora più cupa, ancora più triste. Io non so amare e nessuno mi ha mai amata, quando m’incontrano scappano tutti. Anche io sono stata triste certe volte..proprio come te, ma poi mi sono aperta, ho preso coraggio, ho imparato a volere bene al prossimo. La malinconia ascoltava in silenzio, quasi con invidia. Vorrei essere come te, almeno provare per una volta cosa si prova ad essere felici. Io e te possiamo coesistere rispose la felicità, a patto che a prevalere sia io. Io vivo in un mondo fatto di sofferenza, di stenti, di angoscia, di dolore…sono le uniche cose che conosco. Vienimi a trovare più spesso disse la malinconia, bussa alla mia porta quando vuoi. Porta un po di gioia anche a me, anche solo per un giorno; almeno saprò che sapore ha essere felici! La felicità si fermò a pensare, lei aveva conosciuto la tristezza ma l’aveva sconfitta! Voglio restare con te disse, insieme possiamo farcela…ora non mi fai più paura..ora non cadrò più nel baratro perchè ho imparato ad amare!

imperfetta…..

Chi si crede perfetto ha sicuramente dei grossi limiti. La perfezione sta nell’ammettere le proprie imperfezioni, nel riconoscere i propri limiti. Personalmente sono una miniera di errori, fatti un po per autodifesa e un po perchè la perfezione è una dote che non mi appartiene. Preferisco sbagliare tenendomi i miei errori anzichè apparire perfetta (con uno sforzo immane) evidenziando ipocrisia. Nell’imperfezione c’è la semplicità e la spontaneità, l’essere diretti, l’essere se stessi nel bene e nel male. Chi ostenta perfezione alla fine è quello più imperfetto di tutti, perchè indossa una maschera, perchè recita, perchè si prende gioco degli altri ma prima di tutto si prende gioco di se stesso. Non cercate di apparire, cercate di essere sempre voi stessi; chi vi vuole bene vi accetterà per quello che siete!!!

Ghiaccio….

Intorno a me c’è il gelo, il gelo dell’ assenza, che impedisce al sole di scaldarmi il cuore. Intorno a me c’è il gelo; ghiaccio che neanche fa più male, ghiaccio che è quasi una carezza, per me… Ma l’amore m’imprigiona, l’amore mi circonda. Allontana il freddo dalla mia pelle e dal cuore. Avvolta da un manto di splendido calore, mi accorgo che nel dolore più grande si diventa forti, ed è per questo che adesso io lascio ghiacciare il mondo intorno a me, tanto il mondo non sa che il ghiaccio non mi fa più paura, da quando sei andato via… Da quando non mi avvolgi piu di amore dolcissimo.

Ascoltalo: non è così difficile. Per esempio, quando cerca di attirare la tua attenzione in uno di quei fatti che chiami coincidenza, ma che in realtà è semplicemente il suo richiamo per te.
Ascoltalo, ascoltalo quando cerca di mostrarti una strada, quella che sa essere giusta per te: hai dentro l’indecisione, è lui che lotta per portarti via dalla ragione e verso i sentieri del cuore…
Ascoltalo quando ti accarezza, mentre credi sia il vento.
Se sapessi che il tuo angelo sei tu… forse allora gli daresti ascolto.
Dentro di te c’è sempre qualcuno che ti guida, o che tenta disperatamente di farlo: ascoltalo.
Quel qualcuno è la tua anima..che "sa". Quel qualcuno è il tuo angelo, che "conosce". Quel qualcuno sei tu, che hai dimenticato.

ANIME……

L’eterno è quello che resterà sempre, che la morte non potrà mai dividere, distruggere, dimenticare, contaminare… Ed è eterno quel vero legame, che sento ancora vivere dentro di me. E c’è, perchè mi sveglio felice e mi chiedo perchè? C’è, perchè sento ancora dentro qualcosa che conobbi solo attraverso te. E c’è, perchè mi avvolgono misteriose sensazioni che mi fanno respirare gioia, una gioia che mai avevo conosciuto. A volte mi domando perchè sia successo proprio a me. Ma la risposta è sempre quella: quando la tua anima avverte certi segnali, vuol dire che ha capito. E quando l’altra parte di te arriva nella tua vita, vuol dire che è giunto il momento di raccogliere i frutti che un tempo, nel giardino dell’amore, si erano seminati. Le mie lacrime hanno costruito un piccolo paradiso. Ed io non posso distaccarmi poichè tu eri l’altra parte di me, l’eterno amore che non ho potuto vivere, ma che è rimasto incontaminato, puro, come la legge divina ha voluto…

il mio castello….

 

Voglio andare da Ikea per comprarmi un bel castello di sabbia. Pur essendo un castello non dovrebbe costare molto; lo sanno fare in molti e i più bravi sono certamente i bambini, questione di fantasia. Dopo di che vorrei trovargli un posto nella mia nuova casetta quasi finita, in modo da averlo sempre davanti agli occhi per ricordarmi le mie illusioni, i miei sogni, quelli di una che non voleva crescere mai, e che in fondo ci è riuscita, (questione di altezza)…
ma i miei sogni son sempre lì, per la maggior parte son rimasti tali, e forse li ho perfino dimenticati.

calamità…..

Spesso ti annoiano talmente che fuggi da loro, delle volte invece ti coccolano, ti fanno sentire sicura. E’ difficile perderle, o liberarsene quando sono cattive, è difficile farne a meno quando sono buone e ti fanno stare bene, sorridere o ridere di cuore, fino alle lacrime.
In questo periodo ne ho perse molte, come per esempio quella di dormire con un respiro profondo, e in quella posizione fetale che amo così tanto. Ho perso anche il sonno a dir la verità. Ho perso quella che forse non sono mai riuscita ad avere in fondo, e cioè l’idea, il pensiero x2, invece che per me sola. Ho perso non solo l’abitudine, ma anche la voglia di fare progetti a lungo termine che, ho capito, non si incastrano mai con il mio bisogno di esprimermi, di essere, magari anche sbagliata, ma pur sempre me stessa. I progetti che tutti vorrebbero realizzare, sono anche i miei, ma li voglio senza troppa fretta, senza i castelli di sabbia tra le mani, o peggio ancora per aria. Voglio stare con i piedi ben piantati a terra, meglio se scalzi  e con la voglia di arrivare, non necessariamente lontano, magari tutto ciò di cui ho bisogno per essere felice è a un passo da me. Occhi aperti, occhi chiusi. Ho perso tanto, ma questa volta non ho avuto paura di perdere, forse per la prima volta in vita mia. Ho ritrovato anche. Alcuni miei vecchi affetti che sono rimasti esattamente dove io li avevo lasciati, nel mio cuore non ho mai voluto allontanarmi da loro, proprio perchè grazie a loro avevo delle dolci abitudini che mi facevano stare bene, e nel decidere se lasciarli o perdere, ho preferito perdermi io, spegnermi. Ho capito che per essere felice devi "incastrarti" con una persona che ti somiglia molto, il detto " gli opposti si attraggono" è una cazzata, può sembrarti vero all’inizio, ma poi, quando si tratta di incastrare 2 vite molto diverse è dura, a volte troppo. Sono troppe le rinunce da fare, e tutto quello che sono stata prima? Tutte le persone che ho amato io? Che fine fanno? Tutto quel poco che ho costruito? Cosa è giusto e cosa è sbagliato. L’amore, la vita, è un gigantesco puzzle. Alla fine resta in piedi ciò che riesci ad incastrare bene con il tuo cuore pazzo (il primo pezzo), il resto è cornice, sottofondo, a volte un amorevole ricordo.

PER QUEL CHE MI RIGUARDA….

"Scrivere poesie non è difficile, è difficile viverle." (Charles Bukowski)

Affannosamente cerco in impossibili anfratti, ma incontro polvere e ragni.
Ritrovare vorrei quei sopiti ricordi, ma scovando e scavando altro non
c’è che ruggine. Sembra nascosta la strada del passato, sentieri e
indicazioni la mente ha cancellato. Poi, un improvviso incanto, ecco
un profumo o un ritornello e per magia riemergono fantastiche visioni,
tristi sensazioni, momenti cancellati. Sono lì, mimetizzati quegli attimi
di ieri pronti a venire fuori quando cercarli non vuoi…

 

 

Questa è la sintesi della vita, inevitabilmente è così, i ricordi belli o brutti che siano all’improvviso ritornano prorompenti a segnare un epoca, un giorno, una data, giungendo da soli nella nostra mente cosi’ per un input misterioso. I ricordi in genere non vanno cercati perchè riaprono quasi sempre delle ferite e fanno male al nostro animo, basta un profumo, un ritornello, una voce e tutto si presenta chiaro come una volta; queste sono realtà della vita dalle quali non si può sfuggire.

per me stessa… me lo devo ora!!

Non perdere mai la speranza nell’inseguire i tuoi Sogni, perche’ c’e’ un’unica creatura che puo’ fermarti, e quella creatura sei tu. Non smettere mai di credere in te stessa e nei tuoi sogni. Non smettere mai di cercare, tu realizzerai sempre ogni cosa ti metterai in testa. L’unico responsabile del tuo successo o del tuo fallimento sei tu, ricordalo… ogni pensiero o idea pronunciata a voce alta viaggia nel vento, la voce corre nell’aria, cambiandone il corso. Se sei brava da udire abbastanza, tu potrai ascoltare l’eco di saggezze e conoscenze lontane nel tempo e nello spazio. Tutto il sapere del mondo e’ a disposizione di chiunque sia disposto a credere e a voler ascoltare. La liberta’ e’ una scelta che soltanto tu puoi fare: tu sei legata soltanto dalle catene delle tue paure. Non e’ mai una vera tragedia provare e fallire, perche’ prima o poi si impara, la tragedia e’ non provarci nemmeno per paura di fallire. Mentre noi possiamo orientare le nostre mosse verso un obiettivo comune, ognuno di noi deve trovare la sua strada, perche’ le risposte non possono essere trovate seguendo le orme di un’altra persona… Se tu puoi compiere grandi cose quando gli altri credono in te, immagina cio’ che puoi raggiungere quando sei tu a credere in te stessa.

….

Alla continua ricerca di un attimo eterno che non c’è..
l’attimo che sfugge…
l’attimo che non ritorna…
l’attimo infinito e durevole…
l’attimo di gioia e di dolore…
Alla continua ricerca di un attimo eterno che non c’è…
ma poi penso…
l’attimo è bello perché ha rinunciato all’eternità…
non posso chiedere che duri…
non posso chiedere che sia infinito…
non posso chiedergli di tornare…
non posso chiedergli di non sfuggire…

ma posso godermelo tutto!!!!!

nulla è in regalo…..

Nulla è in regalo, tutto è in prestito. Sono indebitata fino al collo. Sarò costretta a pagare per me con me stessa, a rendere la vita in cambio della vita. E’ cosi che è stabilito, il cuore va reso e il fegato va reso e ogni singolo dito. E’ troppo tardi per impugnare il contratto. Quanto devo mi sarà tolto con la pelle. Me ne vado per il mondo tra una folla di altri debitori. Su alcuni grava l’obbligo di pagare le ali. Altri dovranno, per amore o per forza, rendere conto delle foglie. Nella colonna Dare ogni tessuto che è in noi. Non un ciglio, non un peduncolo da conservare per sempre.  L’inventario è preciso, e a quanto pare ci toccherà restare con niente. Non riesco a ricordare dove, quando e perchè
ho permesso che aprissero questo conto a mio nome. La protesta contro di esso la chiamiamo anima. E questa è l’unica voce che manca nell’inventario.

Il tempo cambia le cose come bisogna cambiare anche il vestito che portiamo addosso, altrimenti quello vecchio finisce per essere troppo pesante, troppo pieno di ricordi,  sconfitte, lacrime e risate, ma troppo pesanti da portarsi dietro. Fare spazio, ecco: io voglio fare spazio. Ho sistemato le mie ali, già tante volte rattoppate e ho ricucito le mie vele. Non ho più paura di prendere il largo e di tornare a navigare il mare. E sono stanca di desiderarlo così tanto rimanendo sempre a riva per paura. Mi butto. Non so dove arriverò, ma ovunque sia è meglio che conoscere sempre e solo il porto. Tempo fa, la mia amica Dorly mi scrisse sul diario una frase presa da la Gabbianella e il Gatto:”Vola Solo Chi Osa Farlo”. Ora voglio volare. Voglio osare. Voglio riempirmi le mani,  le narici, le labbra, la pelle e il cuore di cose nuove, di nuovi profumi, di nuovi sapori. Di cose morbide, sensuali, inebrianti, di zucchero e cannella, di profumo di vaniglia e di prati infiniti, di cieli sterminati e dell’odore del Mare. L’ho promesso a Me stessa….

le mie ali di sale…

Riprendo tra le mie mani fili di vita annodati. Li lascio lì senza voglia di srotolarli. Ho ascoltato tra i silenzi del cuore grida mute che squarciavano dentro. Echi di tempesta nel vuoto dell’Anima Mia. Ho consumato pensieri al vento in scaglie di vetro rotto. Toglievano voce e versi dalle dita. Ho capito abbagli ed illusioni di giochi a rubarmi la vita. Inseguo ora l’Infinito. Ho ricercato il mio respiro dolce  a cullarmi rialzando piano e fiera il volto. Si dispiegano le mie ali dal sale impastate. Stringo forte nuovi sogni di antiche stelle cadenti ad illuminarmi lo sguardo. Posso e voglio volare ancora.

troppi ricordi stasera…

La nostalgia, ha il profumo della speranza, mani che scrivono ricordi, che riportano immagini della mente
su di un foglio bianco. A volte escono dai confini e si aprono verso avvenimenti del passato, momenti vissuti cosi tangibili che leggi dentro al cuore, sono così chiari che la loro orma resta nell’anima. Ogni volta che sento questo odore di nostalgia una sottile vibrazione percorre lungo la schiena arrivano i brividi indefinibili della speranza. Non me ne rendo conto subito ma nel rileggere, ciò che la penna ha scritto, leggo tutto l’emozione della mia nostalgia. Un profumo che mi porta indietro, nel tempo, in quel tempo dove due anime
si regalavano sogni. Dove i sogni avevano il sapore fresco e dolce di una vita all’insegna dell’amore.

i ricordi….

Ho sognato, ma ho capito che mi potevo solo nutrire di illusioni… tu là io qua… ma era cosi bello sognare ad occhi aperti,  ma è sempre cosi, quello che vuoi è quello che non potrai mai avere… Il mio sogno era tutto quello che avrei voluto di buono oltre alla realtà che in un modo o nell’ altro sono riuscita a disegnare e dipingere. Il mio sogno era quando mi brillavano gli occhi al solo pensiero che le nostre idee potessero superare i confini della vita e diventare verità. Il mio sogno era un  cuore, era una vita. Il mio sogno era la base di ieri per un castello che avrei tanto voluto poter  costruire domani. Il mio sogno era grande e piccolo: ma era mio. Il sogno si è trasformato in una lacrima, quando ho capito che era sinonimo di impossibile; ma il mio sogno è credere all’impossibile. Il mio sogno è tenersi per mano e crearsi il proprio mondo. Il mio sogno è lasciare le mani e capire di essere vicini. Il mio sogno è guardare oltre le stelle e vedere tutti quelli che sognano. Il mio sogno è crederci sempre. È chiudere gli occhi e immaginare qualcuno accanto a me, mani, carezze. Il mio sogno è credere per davvero alla magia, tu che hai preso il mio tempo, tu che hai preso la mia voglia, tu che hai preso il mio meglio, tu che hai preso il mio spazio….

….

Scrivere per me è importante, dare sfogo alla creatività mi da un senso si appagamento che poche altre cose possono darmi. E’ una droga, una liberazione, un’ evasione dal mondo che ho attorno, a prescindere se il mondo che ho attorno mi piaccia o no. Un tempo evadevo con i fumetti. Iniziai a evadere di più con Salgari i vari cicli dai pirati della Malesia a quello dei corsari, dalle avventure indiane a quelle sull’Atlante. Poi il mio amore per la fantascienza. Ora, il mio tempo è il tempo di una donna che accetta i suoi anni, ora è scrivendo che riesco ad evadere a realizzare una parte di me.
Ogni cosa che scriviamo rimane nel tempo, ci sopravvive. Il concetto di sopravvivenza, di immortalità è quello che più mi affascina. Tutti occupiamo in questo modo più spazio di quanto ci è stato concesso avere dal destino. Scrivere è forse più importante di amare? Il concetto di amare o di amore, il vivere, la quotidianità sono su un livello diverso, un piano esistenziale di un …altrove. In questo senso forse scrivere è più importante di amare o forse questo stesso concetto indica il grado di follia di chi scrive con lo pseudonimo di azhariel, psicopatici o malati di invidia del web permettendo.

chi ci delude…

Come è stato detto “ nessun uomo è un’isola” e anche l’individuo più isolato e solitario ha pur sempre la necessità di misurarsi e confrontarsi con gli altri, e sia pure, solo da lontano e indirettamente, come può essere il caso di un detenuto alla pena dell’ergastolo. Una riflessione. Hanno diversi nomi ma sono tutte guaribili: mancanza di amore, mancanza di autostima, abbandono, invidia, gelosia, e molte altre. Io penso che parte della vita consiste nel guarirle. A forza di sanguinare, esse saranno sempre più evidenti, e ad un certo punto, probabilmente quando il dolore sarà intollerabile, le “vedremo”. Nel momento, spesso doloroso, in cui prendiamo coscienza del fatto che le persone che ci hanno fatto soffrire non hanno fatto altro che stuzzicare una piaga già esistente, la nostra vita cambia, e inizia il processo di guarigione, una strada meravigliosa, anche se talvolta difficile, che porta alla pace. Quando qualcuno ci fa del male, noi soffriamo, e spesso il dolore che proviamo è talmente forte che non possiamo gestirlo. Abbiamo bisogno di farlo uscire, per evitare che ci tormenti. Quando il dolore esce da noi, assume le forme di rabbia, odio, rancore, vendetta, fastidio. Questi sentimenti distruttivi vengono spesso percepiti come le uniche armi di difesa contro i nostri aggressori. Quante volte sentiamo dire con rabbia “dopo tutto quello che mi ha fatto, sto bene solo se non lo vedo! Guarda come sto male, e tutto per colpa sua o, peggio, per colpa mia. Mi ha rovinato la vita, che possa provare sulla sua pelle quello che sto passando io per causa sua!”. Proiettiamo all’esterno i nostri sentimenti negativi perché non ne sopportiamo il peso, e ci sembra che questo ci dia sollievo. Invece, chi ha provato odio nei confronti di qualcuno, sa che questo gli ha portato solo molta amarezza, tanta rabbia, e lo ha allontanato dalla pace. La pace non nasce dalla vendetta o dal vedere riconosciute le proprie ragioni, queste sono piccole soddisfazioni che durano poco, e che hanno un prezzo altissimo: dire addio per sempre alla serenità. Finchè c’è rabbia c’è ancora legame. Allora dico, la pace nasce solo dal lasciare andare ogni nostro conflitto, ed è raggiungibile tramite l’indifferenza. Alla lunga tutto ciò paga…

Dorly, Luxia, Candida… questo post è per voi.

La vera amicizia è una delle cose più rare che possano capitare. quando sai di avere un’amica accanto ti senti bene, felice, protetta, amata. Perchè LEI è la migliore medicina contro le ferite della vita. LEI è quel tuo pensiero che ti fà alzare la mattina e addormentare la sera. Pensate che io abbia sempre voglia di svegliarmi o addormentarmi ad un orario indecente, soprattutto nel gelido inverno? certe volte pensavo di fingermi ammalata e di restare sotto le coperte a dormire ancora un pò, però poi mi ricordavo di loro, che ogni giorno mi aspettano qui davanti a questo monitor e mi salutano con un bacio o un abbraccio virtuale. E quando sono stata tradita dalla vita loro c’erano sempre, non hanno mai perso la pazienza anche se le torturavo circa 30 volte al giorno.  Con tutto questo voglio dire una cosa: chi ha una vera amica è la persona più fortunata del mondo… e io ne ho 3 🙂

il salto nel baratro….

Ed eccomi qui… davanti a questo GRANDE STRAPIOMBO, QUESTA GRANDE    VORAGINE… L’unica cosa che si prova, l’unica emozione che mi dà è SOLO UN GRANDE senso di disorientamento… è così incredibile come esso possa farmi cambiare di umore così FRETTOLOSAMENTE, fino a pochi minuti prima si sognava, si sperava si credeva in qualcosa di perfetto di unico di quasi irreale; ed un minuto dopo… LA GRANDE SOFFERENZA, L’ABBANDONO, IL DISORIENTAMENTO! forse non si dovrebbero provare queste sensazioni ma non sono una macchina… un robot… purtroppo noi esseri umani NON SIAMO privi di sentimenti, di sensazioni (pur se c’è sempre chi è ha di più e chi meno) e questi, sono gli unici che proprio il genere umano non può nascondere, non può camuffare; quando arrivano si devono vivere sia se si ha voglia sia se non la si ha! L’IMPORTANTE E’ NON RIMANERE PER SEMPRE IN UN MONDO DI FAVOLE, DI SOGNI… PERCHE’ POI QUANDO SI INCIAMPA E SI ARRIVA A FARE I CONTI CON LA VITA "VERA" ALLORA POI NIENTE E NESSUNO CI POTRA’ SALVARE DALLE TANTE SCELTE DA PRENDERE! ...E’ ARRIVATO IL MOMENTO DEL GRANDE SALTO… tuffarsi oppure no?!  QUESTA E’ UNA SCELTA CHE SPETTA SOLO A ME!

 

..Per chi credeva che l’amore fosse prendere e scappare
per chi ancora d’ora in poi ci crederà
Per chi credeva che concedersi significa essere forti
dico no, niente affatto
Perché chi fugge non sarà per niente un vero vincitore
vince solo chi non si nasconderà.
Mimetizzare il proprio amore può soltanto fare male
quindi non va mai fatto..

lettera a mia madre…..

Cara mamma, sai quante volte ho dovuto domare questo cuore, che avrebbe voluto uscire fuori dal petto per gridare al mondo intero, la sua rabbia, la sua sofferenza, il suo immenso amore per te, eppure è dovuto sempre rimanere là al suo posto in silenzio e continuare nonostante tutto a pompare perchè sa di doverlo fare senza esitare; così ricaccia il suo immenso dolore nel buco nero, ma esso riaffiora sempre. Il cuore si ribella, incomincia a scalpitare, è furioso non vorrebbe più soffrire, ma sa che non può perchè è un cuore e il cuore è tutta una vita, è dolore, amore, nostalgia, rabbia, quale emozione non lo sfiora, quale sentimento non lo colpisce, quale sensazione non lo rende partecipe. Ecco vedi quante sensazioni attraversano un cuore, il mio, il tuo, il nostro cuore! Ora immagina il mio, con quale ferocia scalpita, perchè in esso affiorano e muoiono, le mie sofferenze, le mie emozioni, adesso prova ad immaginare le onde del mare in tempesta infrangersi nella roccia, non provi un tumulto, un tonfo, ecco è questo che provo io nel pensarti, mi s’infrange il cuore al pensiero di non poterti neanche sfiorare le mani, darei la vita se questo bastasse a farti capire quanto ti amo veramente, sinceramente, darei la vita se questo ti aiutasse ad amarmi.   Questo mamma, è l’amore incondizionato e non corrisposto, di me, una figlia che non potrà mai più essere una bambina, ma a cui basterebbe essere una figlia.   Ma che importanza ha scrivere tutto questo se tu non ne verrai mai a conoscenza?  Ma che importanza ha del resto tu non sei a conoscenza di tante cose, cose che avrei voluto dirti, eppure ho dovuto sempre tacerle anche a me stessa.        Perchè perdonare e continuare ad amare te che continui a farmi soffrire, in un modo così incondizionato, cercando di elemosinare un pò del tuo amore? Questa è una domanda a cui non saprò dare mai una risposta, l’unica cosa certa che ti amo da morire.  Con tutto il cuore tua figlia Daniela.

….

Nessuno m’ha mai detto " volerai ". Nessuno m’ha promesso " non morirai ". Eppur senz’ali ho già volato tanto e ora senza alcun rimpianto di promesse mancate, di cose incompiute, senza pena aggiunta o tolta mi preparo a volare un’altra volta… Volere Volare è un modo di essere…è voglia di andare sempre oltre… è la capacità di non chiudere mai la porta…è voglia di Amare sempre e in ogni caso…non esistono "MAI PIU"  ne "BASTA"… esiste la voglia di sperare e di credere che valga sempre la pena allargare le braccia e lanciarci per un nuovo volo e affidarsi all’ebbrezza e all’eccitazione che solo un salto nel vuoto può regalarti… IO ADORO VOLARE… Carpe Diem… Per me che vivo solo d’Amore… Amicizia e Viaggi di ogni genere e natura per me che vivo di emozioni e rispetto per il prossimo… per me che VIVO…per farmi Vivere 1000 e più occasioni…

Cummings…

Completamente pazzo e colui
che dice di essere stato innamorato un’ora.
E non perché l’amore declini cosi presto
ma perché in minor tempo puo divorarne dieci.
Chi mai mi credera se io vi giuro
che quella piaga mi e durata un anno?
Chi mai di me non riderebbe
se affermassi di aver visto una fiasca di polvere
bruciare un giorno intero?

  Ah che balocco e un cuore
una volta caduto nelle mani dell’amore!
Tutti gli altri dolori fanno posto ad altri dolori
e solo un po’ ne chiedono per sé.
Essi vengono a noi, ma Amore ci trascina
ci inghiotte e non mastica mai!
A causa sua, come da palle incatenate
intere schiere muoiono.
Egli e il tiranno luccio
e i nostri cuori sono pesciolini.

  Se non fosse cosi
cosa avvenne del mio cuore quando ti vidi la prima volta?
Portavo un cuore entrando nella stanza
ma uscendo dalla stanza non lo avevo piu.
Fosse andato da te, lo so bene,
il mio cuore forse avrebbe insegnato al tuo cuore
a mostrarsi verso di me piu pietoso.
Ma l’amore, ahimé, al primo soffio
lo infranse come vetro.

  Eppure nulla puo accadere al nulla
né alcun luogo puo essere vuoto.
Per questo penso che il mio petto
conservi ancora quei frammenti
benché non siano piu uniti.
E cosi come ora gli specchi infranti
mostrano centinaia di volti minori,
cosi i frammenti del mio cuore possono
   scegliere,
   desiderare
   e adorare
ma dopo un tale amore
non possono piu amare.

…..

Così lei cominciò a dimenticare ogni parola. Ogni suo desiderio d’essere amata. Ogni istante in cui guardare due occhi. Si scoprì senza quel bisogno di sentirne ad ogni abbandono la mancanza o la voglia di stringerne ancora le mani. Ritornarono distanti come un tempo,
Amanti perduti tra i ricordi di foto invecchiate da giorni che passavano come anni….

il mio arcobaleno….

Ognuno di noi ha un arcobaleno nel cuore. Spesso però noi guardiamo in bianco e nero. Il grigiore delle nostre città ormai ci impedisce di assaporare il gusto dei colori. A cercare bene invece l’arcobaleno c’è, e possiamo anche percorrerlo, salire i suoi gradini per poi ridiscenderli, per cercare il nostro tesoro. Ho camminato sul mio arcobaleno, sporcandomi i piedi… Ho lasciato impronte rosse: amando e combattendo. Ho lasciato impronte arancio: desiderando e ricercando. Ho lasciato impronte gialle: sfidando e scoprendo. Ho lasciato impronte verdi: sperando e perseverando. Ho lasciato impronte azzurre: sognando e comunicando. Ho lasciato impronte indaco: immaginando e riflettendo. Ho lasciato impronte viola: trasformando e aprendomi al  CIELO. Perennemente alla ricerca di qualcosa, in attesa di arrivare alla meta. Orme lasciate ogni giorno, ogni momento, chiodi battuti nel muro della vita. Sono arrivata alla fine e mi sono ritrovata a tornare indietro, scoprendo che il vero tesoro è quello che ho, che sono: una donna… che sà ancora guardare al cielo, ricercando il proprio arcobaleno per incastrarlo nel mio cuore….

vorrei….


Vorrei… oggi vorrei riuscire ad aprire la mia testa e svuotarla di tutti quei pensieri che appesantiscono il mio cuore e rabbuiano la mia anima… Vorrei tornare indietro nel tempo e ritrovare quei pezzetti di puzzle perduti, rimetterli a posto, cambiare rotta e navigare in acque che non avevo scelto, o percorrere strade che avevo deviato… Vorrei ritrovare la mia strada bianca che mi portava al giardino dei girasoli e ritrovare il mio sorriso e la mia spensieratezza… Vorrei sciogliere il nodo di questa fune che trascina stretto il mio passato e …rinascere a nuova vita. Vorrei non averti mai incontrato perchè adesso non mi sia così difficile doverti lasciare… Vorrei…

l’amore per me….

L’amore, quello vero, quello che riscalda il cuore e mi fa sentire i miei passi leggeri sulla strada che percorro è destinato a rimanere immutabile nel tempo che scorre… L’amore non è come una nuvola che muta forma e colore a seconda del vento, io lo ritrovo sempre uguale, lo ritrovo ovunque vado, lo ritrovo sempre aprendo e chiudendo cassetti che contengono i miei ricordi, lo ritrovo nella voce di mia figlia che quando apro e chiudo insistentemente quei cassetti mi dice“Ma cosa cerchi?” e io le rispondo Niente… non sto cercando niente… lo ritrovo quando cammino nelle strade della mia terra piene di un profumo che non trovo altrove, alla ricerca delle mie radici, delle emozioni che mi hanno fatto battere forte il cuore. Oggi il mio amore è come ieri, con la consapevolezza che ieri l’ho vissuto e oggi è solo un ricordo di ciò che ho vissuto ma mi regala la stessa identica intensità… L’amore per me è quel “niente”che cerco e ritrovo sempre…

lettera al mio cuore…

Com’è il risveglio, mio povero cuore? Sotto questo sole scintillante e senza velo che illumina impietoso tutte le superfici e gli angoli senza ombre, senza l’alibi del buio nel quale ti rifugi volentieri ultimamente… Hai ascoltato le parole del cuore che credevi gemello che spontanee e senza rancore ancora ti suonano dentro, rivelarti che davvero è gemello di un altro. Hai capito che non sono tue le impronte che affiancano i suoi passi nè lo saranno mai. Hai capito?
Quanto ti ha allontanato infine il suono crudo della verità, il tintinnio diverso da quello che tu, chiuso nella tua stanza dorata, continui a voler sentire anche quando tutto tace? Più che la rabbia, il rimpianto, la disperazione
ha potuto la calma dolcezza di un momento di verità. Mio povero cuore, piccolo muscolo essenziale caricato di angosce e pensieri come se già non fosse abbastanza il fardello di dovermi tenere in vita giorno dopo giorno ma da sempre ogni cuore si tiene il destino di essere a torto chiamato rifugio del nostro sentire… A dura prova ti ho sottoposto, ma mai voluta.  Anch’io mi ritrovo stupita a fissare stamane l’azzurro cristallino del cielo, nella testa parole, pacate parole di un amore che, pur grande, non è quello che ci aspettavamo, io e te,  non è questo che chiedo, che chiedi
non questo hai creduto di avere, per un lungo momento e forse nemmeno l’hai perso, forse non l’hai mai avuto.
C’è un solo posto per il passeggero nel cuore che credevi gemello, e lo scopri occupato… è occupato, accidenti, da tempo lo è. Era dietro che stavi seduto, mio stupido cuore è dovuta arrivare la quiete dopo la tempesta per fartene rendere conto…. Ed il  posto che hai vuoto, che vuoto rimane, quel posto ricolmo di cose da dare così uniche sotto la polvere che pensavo di aver tolto. Si richiude pian piano sull’eco dei propri sospiri. Passeranno stagioni e stagioni,
le foglie secche dell’autunno lo copriranno. Poi verrà la neve e forse, ibernato, dimenticherai che esista. Com’era prima dell’autunno, dell’inverno passato. Perdonami, cuore mio…

angelo…

L’unico segreto di un amore senza confini e senza tempo è il riso. Ridere continuamente, di sé e del mondo. Sì, è un TdC. Eppure, ciò lo rende affascinante. A miei occhi, s’intende. Era’ la mia strada…perché abbandonarla? Tutto ha un suo perché. In qul momento èra la mia ragione di esistere, secondo solo alla mia sete di vivere, a prescindere dalle sofferenze. Tutto ha una sua ragione, e se era Destino che andasse così…io non sono nessuno per cambiare una strada che mi èra stata già predestinata. Io l’ho amato. Come si ama un Sogno o un Ideale. L’ho amato con tutte le mie forze. Di notte mi accarezzava, di giorno mi confortava. Sulle mie preghiere aleggiava come una Fenice. E come una fenice ogni sera rinasceva dalle sue ceneri dorate e le sue lacrime guarivano i miei dolori. La sua era una luce che mi riempiva il corpo. Mi nutriva. Lui c’era. Era. Non era un’allucinazione. Mi ha ispirata, mi ha voluta bene, perché io l’ho creato così. Affascinate, energico. Con quel sorriso… Avete mai avuto un angelo custode? Di quelli per cui si lascia un pezzo di sedia vuoto affinché vi sieda accanto? Avete mai creduto e adorato il Nulla tanto da credere che fosse Tutto? I miei giorni trascorrono lenti, perché angosciati, amari. Si sprecano in una ricerca vana, impossibile per ora. E’ come provare l’Estasi per la durata di un granello di sabbia che scivola nelle curve di una clessidra, nascosta fra altri granelli…E’ un attimo infinito. E poi, di nuovo la vita che sei costretta a vivere: troppo breve e meschina, e nessuno… nessun’anima, ahimè, può riempirti il cuore di calore, non con quella vorace intensità che ti acceca. La mia tragedia è stato diventare adulta e scoprire che ad amare l’Amore, si soffre per l’Eternità.

le bugie sono gratuite o no?

Quante volte vi è capitato di scoprire delle bugie dette da chi vi era vicino? Quante volte avete mentito perchè pensavate che la verità avrebbe fatto più male di una piccola menzogna? Quante volte siete ricorsi a delle mezze verità tanto per non essere accusati di non aver detto niente… orbene, cosa è la bugia… e quando diventa pericolosa? per me, sempre, e questo perchè la considero una maschera inutile… in quanto la verità non può essere nascosta neanche a noi stessi,  figuriamoci agli altri che ci osservano con occhi disincatati… e poi perchè mentire? se prima o poi passeremo davanti allo specchio che rifletterà la nostra immagine… come è senza finzioni… Chiediamoci allora cosa è che ci spinge a mentire… prima che agli altri a noi stessi.. creandoci una realtà che non è… io so personalmente che la verità fa più male di una bugia bianca… ma certe volte bisogna avere il coraggio di rompere i nostri schemi mentali e fare spazio alla verità sopratutto se veniamo a conoscenza di fatti che ledono la felicità… in quel caso non bisogna star lì a guardare… tacendo… (almeno io la penso così!!!) anche io qualche volta ho falsato la realtà… ma poi mi sono detta che è più facile affrontare (anche se a volta fa male) la pura realtà delle cose che un castello bellissimo ma finto… mi chiedevo quando si impara a mentire? e come si impara… queste domande me le sono posta mentre scrivevo il post….ho vari ricordi spezzetati di me che dico bugie a mia madre… quindi si impara a mentire sin da piccoli? quelle che da piccoli vengono considerate bricconagini possono diventare da grandi delle vere bugie! quelle dette a fin di bene posso anche accettarle, ma quelle dette per incasinare e rovinare la vita di una persona….!!!! io cmq associo le bugie ad una piccola arma a favore della cattiveria e tutto cio che si associa ad essa!

il sapore disgustoso dellaq minestra riscaldata….

Avrei già dovuto capirlo tempo fa quanto è disgustosa una "minestra riscaldata" ma anche questa volta è venuta fuori la mia colossale ingenuità e mal riposta fiducia. Fiducia in chi mi aveva illusa e ingenuità nel non dare ascolto al mio istinto che, guarda caso, ogni volta che non ho seguito, mi ha sempre portato dolori e delusioni. Pensavo di aver ritrovato una persona speciale ma mi sbagliavo. Ho trovato un’ altra persona: superficiale, ipocrita, falsa. Una persona che mi ha mentito, purtroppo senza sapere che io sapevo che mi stava mentendo. E non ne capisco il perchè. Non capisco perchè all’inizio pareva che fosse il Grande Caldo Ritorno e poi invece si è trasformato nel Grande Gelido Allontanamento. Non capisco perchè parla tanto, dice molte cose, si accalora e poi fa esattamente l’opposto di quello che dice. Non capisco ma soprattutto non mi è permesso capire perchè ogni volta che mi avvicino ha tante altre cose da fare… Non capisco anche se vorrei capire e non mi è dato di capire e questa la ritengo la vigliaccata peggiore di tutte. Allora, come questa persona mi disse tempo fa, "le foglie vecchie vanno tagliate". Che sia così: io speravo di cuore che l’albero potato potesse dare nuove foglie verdi e tornare ad essere una pianta rigogliosa ma evidentemente non è così. Allora fa agii di istinto. Oggi agisco in coscienza e volontà. Perchè, vedi, avevo anche io bisogno. Ma quei tempi non ci sono più. L’ho capito oggi.Quella persona non c’è più. Oggi c’è un’altra persona, cinica, falsa e vigliacca. Bello come era bello lui ma trasformata in qualcosa che non è più lui. Preferisco non pensare a cosa sei diventato. Sto provando un dolore che non è facile esprimere nè sopportare quindi piuttosto che sentirmi così, preferisco il dolore dell’eutanasia di una grande e stupenda amicizia. Stacco la spina, con la coscienza tranquilla. Se penso a come mi sono sentita quel giorno e se penso a come mi sto sentendo ora… Affranta, arrabbiata e menomata ma con una forza e una marcia in più che tu non hai e della quale, prima o poi, inizierai a sentirne il freddo vuoto. Forse ti scriverò una lettera che forse ti spedirò e che forse pubblicherò qui ma non per sputtanarti, cosa che non mi interessa. Non ne hai bisogno, ci riesci benissimo da solo. La pubblicherò per me: per poterla leggere ogni volta che mi verrà la tentanzione di resuscitare i fantasmi del passato, per ricordarmi, d’ora in avanti, che ogni minestra riscaldata fa solo male. Con immenso dolore ti dedico questa canzone: è dei Fleetwood Mac e si chiama GO YOUR OWN WAY (Vattene per la tua strada)….

un lento risveglio…..

Laggiù, più lontano di quello che un cuore può sopportare, in un’altra casa, in un’altra città, in un altro stato o anche semplicemente solo a pochi metri da noi… Laggiù c’è quel nome che amiamo chiamare, c’è qualcuno che vorremmo vedere, che riempie i nostri pensieri, che non ci lascia in pace prima di dormire o appena alzati. L’amore resta anche quando le pareti, le strade, le distanze o un divieto lo tengono fermo, ad aspettare nel nostro cuore. Resta, ed è questa la sua forza. All’infinito ti ridurranno il cuore in briciole e appena riattaccherai i pezzi te lo distruggeranno di nuovo e cosi via… quante lacerazioni può sopportare un cuore prima che smetta di battere? nel frattempo la mente ti abbandona, ti adagi lentamente nel tuo letto, le forze ti mancano, le persone che ti amano ti sono attorno ma tu non le puoi sentire, sei sola. Il finale però non sempre è uguale. Nella realtà, la bella addormentata può anche non lasciare più quel letto… ma… Il cuore non sa dire “mai più”. Ci prova, s’illude e magari si convince anche d’esserci riuscito. Gli raccontiamo un mare di storie, costruiamo mille barriere per proteggerlo, gli mettiamo la maschera di un sorriso quando ha voglia di piangere. Poi, un giorno, quando meno te lo aspetti, ecco: un battito più forte, l’inizio di un ritmo nuovo. La musica del tuo cuore ricomincia a suonare. E tu, balli con lui… perche c’è un PER SEMPRE che nessuno può toglierci. Quello dei ricordi. In quella dimensione noi siamo padroni assoluti, signori di tutto quello che il nostro cuore decide di tenere del passato, per affrontare meglio il futuro. E poi, tra quei ricordi, alcuni hanno una forza straordinaria. Sono quelli di due che, diversi, hanno saputo sentirsi uguali per amore… ma alla fine è solo una storia e finalmente la bella addormentata SI E’ SVEGLIATA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Tutto passa……