Un grande GRAZIE a tutti!

Vorremmo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al Workshop di ieri.
Tutti i professionisti che sono intervenuti con i loro preziosissimi contenuti.
Il Dipartimento CORIS della Sapienza.
Nicola Mattina e il suo team di ‘Elastic’.
La Ferpi e Ferpi Lazio.
I tecnici video e audio della Sapienza.
I ragazzi del “lab media” che hanno documentato la giornata sui social network.
Tutti i presenti e coloro che non sono riusciti ad esserci.
Tutte le persone che hanno creduto nel nostro progetto e ci hanno sostenuti.

Un grande GRAZIE a tutti!

Quando le RP diventano social: il live blogging ufficiale dell’evento

Se non riuscite ad essere con noi al Centro Congressi Coris, potete seguire l’evento in diretta su questo post grazie al live blogging dei ragazzi del Laboratorio Social Media! Potete anche partecipare alla conversazione su Twitter grazie all’hashtag #uniferpisocial.

Vi aspettiamo!

17.35 Simonetta Pattuglia “Social media marketing: consumatori, imprese, relazioni
La comunicazione tramite i social media permette in primo luogo ad ottimizzare le spese di un’azienda a favore di un profitto maggiore. E’ evidente che la comunicazione va gestita in due diversi modi, il primo, tradizionale, quello del vecchio marketing, il secondo tramite i social media. Nasce, oggi, un terzo ambito, quello che ibrida i due modi, nascono figure professionali nuove,di confine a cavallo fra le due discipline chge agiscono in questo senso.
La creazione dell’affidabilità di una azienda non è solo ad appannaggio dei social media, rimane importante il vecchio passaparola, che viene alimentato dalla nuova comunicazione che tende a creare una sorta di moralità del prodotto.

17:13 Vincenzo Cosenza: ci spiega il Social Media ROI, la misurazione degli obbiettivi di business e i risultati della comunicazione social. Gli obbiettivi possono essere molteplici e svariati dai servizi ai prodotti. Scendendo una sorta di piramide ci vengono in soccorso le ”metriche di business” che studiano le tecniche per misurare numericamente il profitto. Attraverso la ”social network analysis” è stato possibile analizzare i poli di attrazione della comunicazione in rete (come nel caso del terremoto di questi giorni in Emilia). Le notizie sono nate dal basso direttamente dagli interessati e non da enti istituzionali come la Protezione Civile, non presente nei social network. Lo studio dei flussi della comunicazione permette di avere un modello semantico di riferimenti.
Si passa dal contare il numero dei fans all’utilizzo di strumenti che permettono di comprendere il flusso delle comunicazioni.

17.12 Lezione di Joseph Sassoon con “Web storytelling e viralità”, anche sul web e sui social network è possibile raccontare con gli stessi schemi narrativi che fanno riferimento alla semiotica della scuola francese e al viaggio dell’eroe americano

16:20: Giancarlo Fontana e Giuseppe G.Stasi sono dei video makers che ci parlando di come hanno conosciuto la notorietà partendo da un video che, riprendendo la linea di Inception, ironizzava sulle “insperate dimissione dell’allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Il video ha riscontrato un notevole successo anche in virtù delle numerose condivisioni e visualizzazioni sui social netwok. In pratica il video si è autopubblicizzato.

16.15 E’ tempo di ringraziamenti e di saluti. Grazie anche a tutti voi per essere stati con noi, la programmazione prosegue!

16.05 Spazio alle domande, anche dal web, per i relatori.

16.00 Il sito del Governo (creato nel ’99), dopo un periodo non facile fatto di pochi accessi, dato probabilmente anche dal periodo storico-politico, sta attuamente avendo molto successo. C’è stata recentemente anche un’impennata di 26.000 messaggi. Il sito del Governo, anche se è forse inadeguao al web 2.0 (non è infatti presente sui social network) ed è mancante anche di trasparenza, ha però la cosa principale, e cioè le informazioni, che sono corrette e sempre puntuali. La macchina della pubblica amministrazione è enorme e pesante e per questo l’impegno quotidiano è cercare un approccio alla pari, quindi acnhe dal basso, per governare quella struttura complessa che è l’amministrazione pubblica. Rossella Rega ci invita inoltre a contribuire al miglioramento del sito che risulta comunque inadeguato a nuovo tipo di comunicazione anche a causa della mancanza da parte dei vertici di una certa sensibilità nei confronti di questo tema.

15.55 Parla ora Rossella Rega. Ci invita a riflettere sul tempo che impieghiamo tutti i giorni sulla rete. L’80% viene occupato dall’utilizzo di social network innescando così un modo di stare sul web attivo e non passivo, un rapporto alla pari tra mezzi e fruitori.

15. 45 Dal 2009 al 2011 sono state molte le innovazioni create. Hanno infatti ideato gli sms gratuiti dal sito, per inviare agli utenti abilitati e iscritti alla lista di utenza, notizie rilevanti per la cittadinanza. Gestiscono il TelevideoRai, dove ci sono poche notizie ma importanti. Hanno creato il Fondo Edifici di Culto che costituisce una significativa testimonianza delle vicende storico-culturali del nostro Paese nel corso dei secoli ed è una realtà del tutto particolare del Ministero dell’Interno. Costituito da un patrimonio ricco e variegato, gestisce molte opere d’arte italiane e permette di entrare in molti eventi importanti rendendoli fruibili a tutti. Il Ministero dell’Interno non è quindi solo contrasto alla criminalità o difesa del cittadino ma anche situazioni di leggerezza che possono dare un quid in più ai cittadini. In occasione del terremoto a L’Aquila, il Ministero mandò una giornalista sul luogo per riprendere quanto era accaduto e fare interviste alla cittadinanza, tutto questo anche per far vedere cosa avevano fatto i VIgili del Fuoco per i cittadini del posto. Fu anche loro l’idea della web conference al Ministro dell’Interno come prima esperienza di interazione con il cittadino ad un livello differente: il politico rispondeva ai cittadini, come fossero presenti.

15.40 La grande sfida, anche col Ministro Amato nel 2007 è stata il restiling del sito. La ristrotturazione non riguardava solo gli aspetti grafici ma soprattutto contenuti. Il primo obiettivo è stata la semplificazione, per dare moda anche a chi non è competente e anche per gli stranieri, la possibilità di comprendere e trovare le informazioni che si necessitano. La parte sinistra, dove si trovano i temi, è ricca e completa di tutti i contenuti. I molti premi vinti sono una prova dell.

15.35 Maria Virginia Rizzo prosegue il suo discorso ricordando che grazie all’intervento del Ministro Enzo Bianco di allora, è riuscita a creare un team proveniente da diversi dipartamenti, dando vita a una vera e propria redazione giornalistica. La grande scommessa per gestire un sito internet è proprio l’organizzazione basata sulla motivazione che deriva dalla conoscenza.

15.30 Maria Virginia Rizzo prende la parola e spiega le motivazioni per cui è stato creato nel 2000 il sito del Ministero dell’Interno. L’obiettivo era ristabilie una dimensione eucativa della cittadinanza e guidare l’opinione pubblica verso comportamenti socialmente corretti. Sono state presenti il lei e nel gruppo che con lei ha collaborato al sito, le tre ‘E’ cardini e guide della pubblica amministrazione: efficenza, efficacia, economicità. Il sito nel 2000 era vetrina e laboratorio di idee e delle tre ‘E’. All’epoca internet non era ancora presente nella vita dei cittadini e quindi già da allora spiccava per la sua differente modalità di comunicazione, dato che nn seguiva il classico modo di scrivere le notizie, simile a quello dei comunicati stampa.

15.20 Per orientarsi nel mare magnum della comunicazione e oggi dei social media, Giancarlo Panico ha pensato di creare un alfabeto della comunicazione, molto esemplificativo: A come ascolto e accountability; B come bilancio e beyond (the line); C come conversazione, coinvolgimento e consenso; D come disintermediazione e diversità (dato che la comunicazione è multi stakeholder); E come envisioning (che significa l’aver chiari gli obiettivi e i valori guida della mìnostra comunicazione), engagement (per spiegare il tipo di rapporto che ci deve essere con la parte con cui si comunica) ed etica; F per fiducia (che è l’elemento più importante quando si instaura un rapporto con i pubblici); G come governing e governance, differenti e separati perchè ora le persone non devono essere più considerate come ogetti ma come persone in grado di comunicare loro stesse; H come hype (perchè nei comunicati stampa le notizie vengono sempre gonfiate); I come informazione e interazione; L come licenza di operare e licenza di guidare; M come mutually beneficial e multitaskeholder; N come networking e network society; O come opinione pubblica; P come pubblici, passaparola (wom) e partecipazione; Q come qualità; R come relazioni, rendicontazione e responsability; S come semplificazione e sostenibilità; T come trasparenza; U come understatement; V come valore e infine Z… come z!

15.15 Giancarlo Panico prosegue la sua analisi riflettendo sulle relazioni e sulla loro finalitò, che è quella di essere un beneficio reciproco per le parti in causa (nello specifico della sua analisi: cittadini e amministrazione pubblica). Le recenti ricerche hanno rilevato che le persone ora, specialmente i giovani, passano molto tempo on line, ovviamente la maggior parte del tempo viene passato sui social network ma cresce il tempo dedicato alla lettura. Informazione e Comunicazione quindi, e questo influisce molto sulla sfera pubblica, perchè entrambe contribuiscono a creare le opinioni.

15.10 Giancarlo Panico prende spunto da due eventi recenti per spiegare il suo intervento: la quotazione in borsa di FaceBook, quotata circa 100 miliardi di dollari e le ultime elezioni amministrative. Queste sono effetto della network society, che si esprime in interconnessione, partecipazione e connessione dei cittadini.

15.05 Sono presenti in sala per parlare della comunicazione digitale nelle istituzioni pubbliche: Giancarlo Panico, vicepresidente Ferpi; Maria Virginia Rizzo, direttore del portale Web del Ministero dell’Interno; Rossella Rega, Dirigente della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Prende la parola Giancarlo Panico.

14.35 Stiamo per ricominciare, la pausa pranzo è finita! Rimanete con noi!

13.57 Tania Valentina ci presenta il suo vecchio blog “A Bagnomaria” spiegandoci il suo piano editoriale secondo cui le ricette devono essere molto collegate al periodo dell’anno. Molto interessante il progetto “I love beer” che ridefinisce il “target” della birra orientandolo più al mondo femminile. Nel 2011 da vita a “Spylong” il nuovo personal blog.

13.50   Tania Valentini – flood bloger- ci spiega come nasce questa nuova professione-passione: gli utenti desiderano dispensare consigli o creare un quaderno di ricette on line o semplicemente per fare delle segnalazioni su locali. I food bloger italiani più famosi sono Il cavoletto di Bruxelles, Sorelle in pentola, Un tocco di zenzero e Giallo Zafferano.

13.42 Jacona passa in rassegna quattro casi eclatanti di nuovi influencer. L’evangelista Robert Scobble, blogger della microsoft, è il primo a parlare di corporate blogging, ovvero l’uso dei blog per la comunicazione aziendale, ed è lui a riuscire a salvare l’immagine di Microsoft nel momento in cui l’azienda aveva una reputazione pessima. Scott Monty, responsabile della comunicazione Ford, è stato il primo a portare la dimensione social in un mercato che non fosse quello della tecnologia. Jeff Jarvis scrive un post contro la Dell e in poco tempo diventa il più grande e duraturo focus group online. Infine il caso di Kryptonite: un video pubblicato online riesce a demolire un’azienda che era stata florida per vent’anni.

13.36 Alessio Iacona ci spiega i 5 stadi del dolore aziendale
– diniego: le aziende negano i reali danni che i commenti negativi di semplici utenti posso generare;
– rabbia: aziende intraprendono azioni legali contro gli influencer;
– contrattazione: iniziano i tentativi di comprare il favore di coloro che li criticavano. Ciò funziona solo su un piccolo gruppo, ad esempio, giornalisti di settore;
– depressione: in questa fase si cominciano a creare le situazioni favorevoli al cambiamento. Va ristrutturato tutto il piano di comunicazione nella direzione della rapidità d’azione;
– accettazione:  si crea il terreno fertile per il vero cambiamento attivo.

13.25 Alessio Jacona afferma che gli influencer sono visti come dei messia  dagli utenti, ma come dei “barbari” dalle istituzioni, prima abituate a controllare ogni passaggio della diffusione delle notizie. Gli influencer sono persone comuni che hanno un seguito e quindi un impatto forte sul pubblico.

13.20 Stefano Epifani illustra il case di VolksWagen per dimostrare l’avvento dei crown influencer -ognuno di noi può essere un’influente – e di come le aziende debbano imparare a relazionarsi. Le aziende si pongono nuove domande: Li posso controllare? Quando agiscono? Dove sono? Come li contatto? Come li valorizzo? Quali sono le regole di ingaggio in questo momento? In realtà non ci sono regole, perché i social network sono sitemi fluidi e non c’è modo di tracciarli se non per grandi linee. I veri nuovi influencer sono  quelli che vengono dal basso perché non sono realmente classificabili e identificabili

13.12 Non si può parlare di “nuovi influencer” ma cambia il modo in cui essi si manifestano e questo porta le aziende ad affrontare una nuova sfida. Ora gli influencer si dividono in super influencer e social influencer. L’esempio di una social influencer Clio Make up

13.02 Epifani spiega come  la rete non si usa ma si è dentro la rete, si è rete.

12.54 Stefano Epifani – docente presso la facoltà di Organizzazione e marketing per la comunicazione d’impresa – ci parla dei nuovi influencer

12.35 Emanuela Zaccone – Telecom Italia – racconta la sua esperienza di neo-laureata in cui, tramite i Social Network ed un’argomento interessante per la tesi di laurea, ha trovato opportunità, notorietà ed interessanti proposte di lavoro.

12.10 Paola Bonini – Director Hagakure – sottolinea l’importanza dei social media  anche nel marketing, che sono stati sfruttati con successo da molti brand affermati, come la Danone che ha creato un nuovo gusto in base alle richieste degli stessi consumatori.

12.03 Il mercato è conversazione tra brand e consumatore. Analizzare e capire queste conversazioni può fare la differenza. La Netnografia individua i trend delle narrazioni degli utenti online, consentendo alle imprese di attuare le strategie più appropriate.

11.53 Alessandro Giordano – Founder Ninjamarketing – racconta il suo metodo di ricerca, definito “Netnografia“, che analizza e aiuta a mappare le communities online.

11.40 Non ha senso pensare ad una separazione tra ufficio stampa reale e digitale. Gli uffici stampa oggi devono necessariamente sapere come funzionano i social. Si tratta di portare a sé il consenso del pubblico.

11.30 Waroncash è il blog di riferimento dell’evento No cash day, che si è tenuto nel 2011 e che si ripeterà anche nella prossima estate.

11.29 Il contante è costoso, inquina, è falsificabile, non è tracciabile, è sporco e si può essere esposti a rapine.

11.26 Il target di questo tipo di operazione è molto ampio: dalle banche, al volontariato.

11.21 No cash day – La giornata contro il denaro contante, l’obiettivo è sensibilizzare il pubblico all’uso di strumenti di pagamento elettronico, ponendo l’accento sugli aspetti negativi del contante.

11.18 Geronimo Emili racconta di come ha deciso di acquistare una pagina sul quotidiano “Repubblica” per rispondere alla provocazione lanciata da Berlusconi “non date pubblicità a Repubblica”. Si è trattato della prima attività di crowdsourcing.

11.05 Le relazioni pubbliche oggi: trasparenti, veloci, dirette.

10.55 Nuovi strumenti e nuovi linguaggi: i social experience, ossia i miliardi di commenti, discussioni, recensioni che ogni giorno passano attraverso i social network creando un esperienza, mobile in Italia 25 milioni di persone hanno uno smartphone, internet quindi ci accompagna ovunque, geolocalizzazione, tutti i nuovi strumenti combinano info geografiche e internet.

10.57 Ugo Zambuto – Media FS – “Disintermediare l’informazione”, ossia il cambiamento degli interlocutori e non solo, di un ufficio stampa all’interno di un azienda, che non sono esclusivamente i giornalisti, ma anche i blogger.Il one to one è ormai nell’era del web 2.0 il one to all.

10.45 Il lavoro dell’on-line media relations è a monte, in quanto se si costruisce una solida reputation aziendale, poi il lavoro del digital marketing è facilitato.

10.46 La base della comunicazione on-line è la presenza, il coinvolgimento e l’ascolto.

10.43 Nell’on-line media relations sono gli interlocutori, i luoghi, i tempi, il ciclo della notizia, i paradigmi comunicativi e gli strumenti a cambiare, l’ufficio stampa on-line deve quindi adattarsi ai nuovi cambiamenti per pianificare la comunicazione aziendale.

10.30 Daniele Chieffi – Relazioni Media on-line Gruppo Unicredit – Uno dei pochi giornalisti nelle aziende a lavorare esclusivamente con i media on-line. L’importanza dei mezzi di comunicazione on-line e l’importanza per le gli uffici stampa di gestirli ci è stata dimostrata da un video caricato sul social media Youtube, il cui protagonista era l’allora AD di Unicredit Profumo, mentre si divertiva ballando con un suo dipendente ad una convention, solo un anno dopo la banca è entrata in crisi, i blogger hanno esordito con: “Profumo balla, Unicredit cola a picco”.

10.25 I saluti ed i ringraziamenti di Vittorio Cino, rappresentante Ferpi Lazio, e Giovanna Fabiano, coordinatrice nazionale UniFerpi.

10.20 Il direttore CORIS – Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Comunicazione – Mario Moricelli da il benvenuto ai partecipanti al convegno “Quando le RP diventano social”.

10.10 Il convegno sta per cominciare! Tra poco partirà il live blogging, seguiteci! 🙂

Laboratorio: chiusura prenotazioni

Desideriamo ringraziare tutti i ragazzi che si sono iscritti ed hanno espresso il desiderio di far parte di questo importante progetto.
Ovviamente, avendo raggiunto i 20 posti disponibili, le prenotazioni sono chiuse.

Ricordiamo a tutti i partecipanti al laboratorio che sarà necessario presentarsi muniti di notebook e smartphone personale.
Vi aspettiamo mercoledì mattina, alle ore 9:00 per inziare insieme questa esperienza!
In bocca al lupo!

Accredito online

In considerazione delle molte iscrizioni pervenute, abbiamo creato un area di accredito online per semplificare le operazioni di registrazione dei partecipanti.
Ti invitiamo pertanto ad utilizzare questo modulo per inoltrare la tua richiesta di partecipazione.
Ti ringraziamo per la collaborazione e ti diamo appuntamento a mercoledì!