Alabastro

L'Alabastro

L'alabastro è una roccia dal colore variabile (diffuse sono le varietà di colore giallo-chiaro e bianco-avorio) e traslucida, di origine calcitica o gessosa. Il suo nome deriva dal greco "alabastron", termine indicante un vasetto di alabastro per profumi.

Sia la varietà gessosa sia la roccia calcarea sono adoperate in qualità di materiale artistico: l'uso è davvero remoto e coincide con il periodo in cui il marmo non era ancora conosciuto. Creta, Micene e l'antico Egitto facevano dell'alabastro uno degli elementi principali per i vasi funebri o per rivestire le pareti.

Prendiamo come esempio l'alabastro orientale che venne sfruttato in Egitto a partire dal III millennio a.C. per realizzare oggetti di vario tipo quali vasi, scatole, piatti e statue.

In realtà esso trovava impiego anche come materiale da costruzione in santuari e camere: si pensi a quello di Ramesse II oppure ai santuari dei templi di Sesostri I.

Il successo dell'alabastro è giustificato dalla sua facile lavorazione e dagli ottimi risultati estetici in grado di garantire; ecco perchè in Mesopotamia si era soliti usufruirne per ottenere vasi e statuette e nei territori circostanti per la statuaria di culto.