• Individualismo e desiderio di legami

ECONOMIA E TECNOLOGIA
CAUSA O RIMEDIO DELLE DISUGUAGLIANZE?

Dal 11 ottobre 2023 al 29 maggio 2024

I processi di globalizzazione, dovuti in buona parte al progresso tecnologico, sembravano costituire una via per superare il gap tra popoli e gruppi sociali all’interno degli stessi popoli. Non si può negare che la tecnica, nativamente partecipativa, abbia offerto nuove opportunità per migliorare le condizioni vitali delle persone: lo si riscontra osservando le possibilità di cura che la medicina alcuni decenni orsono non avrebbe immaginato, la condivisione di beni di prima necessità finora mai esperimentata, gli scambi culturali resi possibili da spostamenti veloci. Si deve però anche riscontrare che il gap, anziché scomparire, si è allargato: in molti Paesi la classe media sta quasi scomparendo, aumenta la distanza tra i relativamente pochi che possono fruire di tutti i vantaggi offerti dallo sviluppo scientifico e tecnologico e le classi povere che non hanno accesso agli stessi vantaggi, si ripropongono nuove forme di colonialismo.

Accusare acriticamente l’economia e la finanza di questi fenomeni sarebbe semplicistico. Occorre piuttosto una lettura critica di essi, che comporta anche una considerazione delle prassi politiche incapaci di orientare le scelte economiche dei grandi gruppi industriali e finanziari. Questi sembra non siano, a volte, soggetti ad alcuna legge, in nome di una concezione liberista degli scambi economici. Le conseguenze ricadono soprattutto su popoli e su strati all’interno dei popoli che non hanno potere politico perché non hanno potere economico. Le migrazioni, i disastri ecologici, i conflitti, la diffusione di malattie, possono essere visti come epifenomeni di un’economia e di una finanza a servizio dei gruppi più potenti, che peraltro posseggono anche gli strumenti di comunicazione e di controllo che i poteri politici non sono in grado di regolamentare.

Si tratta quindi di riflettere criticamente sulle cause e sui possibili rimedi alle disuguaglianze che si registrano e denotano una visione riduttiva dell’umano, che crea scarti – per usare le ripetute parole di papa Francesco – e sembra dare per scontato che non sia possibile un’umanità diversa.
Lezioni interattive guidate

RESPONSABILE SCIENTIFICO
Prof. Mons. Giacomo Canobbio
Direttore Scientifico Accademia Cattolica




29
Mag
2024

Pier Davide Guenzi - Etica del mercato o etica per il mercato?

Mercoledì 29 Maggio 2024 - 18:00

Mercoledì 29 maggio vi aspettiamo alle 18, in Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, via Trieste 17, per la conferenza dal titolo “Etica del mercato o etica per il mercato”. Pier Davide Guenzi, professore ordinario di Teologia morale del matrimonio e della famiglia presso il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II

Abstract della relazione

L’intrigo delle preposizioni che connettono etica e mercato, presente nel titolo di questa relazione, impone una considerazione sulla presenza interna al sapere (e all’operare) economico di una dimensione etica [etica del mercato], o dell’emergenza di quest’ultima quale “correttivo” inteso come una sorta di “esternalità” rispetto a un sistema omogeneo e coeso che definisce obiettivi e procedure efficienti rispetto allo scopo o, al più, come elemento funzionale al miglioramento della performance del mercato [etica per il mercato].

Per uscire dall’alternativa prospettata occorre delineare un modello comprensivo di etica, entro il quale collocare anche lo specifico contributo del pensiero sociale cattolico. Tale modello si evidenzia per un rapporto di reciproca istruzione tra sapere scientifico economico e sapere umanistico in quanto: svolge una riflessione critica sulla ragione economica e sulla sua base normativa; ne ricostruisce i fondamenti normativi in termini antropologici ed etici; allarga la razionalità economica in una dimensione sociale e di legittimazione all’interno della società.

Muovendo dalla necessità di ricomporre il gap o le persistenti reciproche diffidenze tra scienze economiche e pensiero filosofico-teologico, ma anche per favorire una reale e condivisa riflessione interdisciplinare, nella relazione si evidenziano alcuni nodi tematici attorno a cui sviluppare una prospettiva etica comprensiva: la tensione tra ordine del dono e regime degli scambi utilitari; il denaro con la sua ambigua simbologia; i limiti della accountability a fronte della prospettiva della responsabilità morale; l’integrazione tra sostenibilità “finanziaria” e sostenibilità “integrale” (socio-ambientale); la questione della giustizia sociale, dei beni non negoziabili e di quelli relazionali.