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Il percorso formativo all’interno della Geometria dell’Infinito è un’avventura che si articola profondamente in tutti gli aspetti della vita quotidiana. Fin dalla notte dei tempi, le strutture geometriche dell’ Universo sono state le principali protagoniste della Creazione. In principio era Uno, successivamente le manifestazioni della Divina Unità si sono rese molteplici. Come le innumerevoli sfaccettature di un poliedrico cristallo, l’Universo si è mostrato a noi con le sue forme, affascinanti e misteriose. Tuttavia, in queste forme, risiede una “matrice” unica, uno stampo “divino”, secondo il quale tutte le manifestazioni seguono determinate regole, obbediscono a leggi ben precise.

Le opere dei filosofi greci, in particolare quelle inerenti alla scuola pitagorica, sono intrise di meravigliose trame di consapevolezza geometrica che si cristallizzano in musica, arte, scultura e pratica nella vita di tutti giorni.

Il parallelismo tra conoscenza antica occidentale e conoscenza orientale, delinea un percorso molto interessante, tale da attirare l’attenzione di tutti coloro che intendono evolvere la propria consapevolezza.

Credo che in ogni istante della nostra vita, noi interagiamo con tutto ciò che appartiene al mondo del Non Essere; e tutto ciò che noi “compiamo” nella nostra vita, non è nient’altro che il frutto dell’interazione che sussiste tra Essere e Non Essere. 

Tutte le nostre azioni, il movimento in sé di un’intera vita di ogni essere umano, è paragonabile a quello di una particella elementare; essa infatti può esistere unicamente in quanto frutto di interazioni e interdipendenze fra altre particelle subatomiche. Ogni interazione tra Esistenza e Non Esistenza, si manifesta quindi contemporaneamente su due piani fondamentalmente diversi: quello fisico (reale) e quello extrafisico (spirituale). 




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