Stasera, la nostra strada è bloccata ancora una volta, qualcosa a che vedere con un tubo di piombo antico che non regge più l’acqua, e mi diverto a guardare un’immensa colonna di auto ferme.
Cerco di capire cos’è successo, mi presento nei negozi come uno del Comitato Tutela San Frediano, ma la donna che crea oggetti di stoffa con le sue mani, mi dice, “non voglio sapere per non starci troppo male”, e il Nanni che allena calciatori e cani e porta in spalle una microscopica bimbetta, non ne sa nulla, e la fioraia mi dice, “e non lo vedi da te icche c’è?”
In una microscopica bottega, c’è un’inaugurazione, con tanto di palloncini.
E’ un nuovo barbiere.
A nemmeno cinquanta metri dal ragazzo marocchino che ha appena aperto una bottega, e mi chiedo come la prenderà, ma il barbiere è un mestiere che per qualche anno reggerà ancora: potranno tagliare i capelli ai musicisti che non vendono più dvd, ai traduttori annientati da DeepL. Basta chiedere di meno, e infatti il marocchino chiede dieci euro contro i diciotto che chiede il fiorentino da cui vado di solito.
Davanti alla barberìa, vedo L., che vende le case in tutto San Frediano.
Che è un quartiere dove si fanno un sacco di soldi con il saccheggio turistico, però L. non è esattamente il vostro normale venditore di case.
Ha preso di mira un ragazzo, presumo un amico del proprietario della nuova bottega.
“Ma tu sei musulmano?”
“No, sono cristiano!”
E intervengo, “anta masiihi?” che in arabo vuol dire, sei un messianico/cristiano?
Il ragazzo mi risponde che viene dal Quds. قدس
Che significa qualcosa, come il luogo sacro e vietato, per noialtri, Gerusalemme.
E mi trovo a cercare di parlare in arabo con quattro palestinesi cristiani di Gerusalemme, che vogliono diventare fisioterapisti.
Ma L. lo spacciatore di case e di sogni è partito, e ai ragazzi che capiscono appena l’italiano, dice…
“Io mi occupo della scrittura che c’era prima della scrittura… di quando Dio iniziò tutte le cose… perché sapete, noi siamo batteri, innumerevoli esseri viventi, che guardiamo il mondo attraverso una coscienza che non comprendiamo…
io sono uno che si guarda attorno e parla con la voce del futuro che gli altri ancora non conoscono…
come faccio a far capire, che Dio ha inventato la scrittura ancora prima che ci fosse, era nei nostri lobi cerebrali… anche la scrittura araba che è la cosa più bella del mondo… ecco perché il primo versetto del Corano dice, tu lavorerai…”
E sento un certo imbarazzo perché il primo versetto del Corano non dice proprio tu lavorerai.
Dice, casomai, iqra’!
Iqra', il comando iniziale, combina inestricabilmente molti concetti: collegare quei lobi del nostro cervello che sono dediti alla visione a quelli dediti alla parola; ma anche qualcosa di più inafferrabile, la cammella che nel proprio grembo ricopre il feto, le mestruazioni, il calare delle stelle sull'orizzonte, il costruire rime...
I fisioterapisti cristiani di Gerusalemme guardano con una certa confusione L. e gli dicono, “scusa imparo italiano puoi parlare più lento?“
Uno dei palestinesi che conosce meglio l’italiano cerca di tradurre in arabo qualche frammento del discorso dello spacciatore di case, ma capisco che non rende quasi nulla.
Però restano tutti colpiti, dal fatto che c’è un messicano di passaggio per Borgo San Frediano che parla frammenti di arabo, e dicono che io parlo la Lingua Alta, solo che non so come un cristiano viva la lingua che l’Arcangelo Gabriele avrebbe rivelato a Muhammad, e allora dico che mi confondo con il dialetto egiziano.