29 marzo – Radio 3
Venerdì 29 marzo,
alle 16,
sono a
Fahrenheit
a parlare di
Una notte al
Museo Russo
Venerdì 29 marzo,
alle 16,
sono a
Fahrenheit
a parlare di
Una notte al
Museo Russo
Martedì 16 aprile,
in libreria,
esce
il Discorso su Puškin
di Dostoevskij,
per gli Oscar Mondadori
Martedì 23 aprile,
in libreria,
esce l’edizione
tascabile di
Pancetta
(per Feltrinelli)
Ci son dei giorni che mi ricordo alle 23 e 06 che non ho scritto niente sul blog, allora apro il blog e scrivo che ci sono dei giorni che mi ricordo alle 23 e 06 che non ho scritto niente sul blog.
Dmitrij Nikolaevič Ljubimov, che era presente, quel giorno, alla seduta degli amanti della letteratura russa, racconta: «Credo che le pareti del Circolo dei nobili di Mosca non siano mai state investite, né prima né dopo, da un tale entusiasmo. Gridavano e battevano le mani praticamente tutti, in sala e sul palco. Aksakov è corso a abbracciare Dostoevskij, Turgenev, trascinandosi come un orso, correva verso Dostoevskij a braccia aperte. Dostoevskij sul palco si asciugava il sudore con un fazzoletto, e il presidente ha suonato la campanella con vigore e ha ricordato che il convegno doveva continuare, e ha invitato sul palco Ivan Sergevič Aksakov. Aksakov è corso al podio e ha gridato: «Signori, non voglio e non posso parlare dopo Dostoevskij. Dopo Dostoevskij non si può parlare. Il discorso che abbiamo sentito, è un avvenimento. Turgenev è d’accordo con me».
Esce il 16 aprile, per gli Oscar Mondadori, il discorso di Dostoevskij su Puškin tradotto da Sofia Ballan, Antonella Castria, Claudia Coppola, Asia Mariancini, Sophia Simo, Monica Triglia e Andrea Vercelli, studenti della specialistica Iulm. Ci sono anche l’introduzione di Dostoevskij, una risposta, sempre di Dostoevskij, alle critiche di un giornalista, Gradovskij, e il discorso che, nella stessa occasione, ha tenuto Turgenev. Preordinabile qui: clic
Qual è il ruolo dell’intellettuale?
Scrivere cose belle.
Iosif Brodskij
Quando ho cominciato a scrivere, nel 1996, per un paio d’anni, la domanda che mi facevo più spesso, nella mia testa, era Ma quello che scrivo io, è bello?
Dopo, ho trovato un modo per capirlo. Sabato 18 maggio, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30, e domenica 19, dalle 10 alle 13, al Teatro delle Moline, a Bologna, c’è un corso per chi ha cominciato a scrivere ma non ha ancora capito se quello che scrive è bello. Lo tengo io, che mi chiamo Paolo Nori.
Clic
E i lettori di Dostoevskij si arrampicavano su per le scale fino all’ultimo piano e i muri delle scale erano pieni di scritte, e di graffiti, come quelli della casa dove abitava Bulgakov a Mosca, e dicono che ci fossero stati degli studenti che avevano scritto, sulla porta della soffitta di vicolo dei Falegnami, al numero 5: «Raskol’nikov, abbiamo una vecchia che, per favore, valla a trovare, si chiama Irina Dmitrievna, abita in ulica Rubinštejn, al numero 12 interno 21, è la nostra insegnante di letteratura russa, alle sette di sera è sempre in casa; vai, per favore, e non dimenticarti la scure. Grazie!».
Venerdì 29 marzo, alle 16, sono a Fahrenheit a parlare di Una notte al Museo Russo
Viktor Šklovskij ha scritto: «Se invece di cercare di fare la storia, cercassimo semplicemente di essere responsabili per i singoli eventi che la compongono, forse non ci renderemmo ridicoli. Non la storia si deve fare», ha scritto Šklovskij, «ma una biografia».
Domenica 24 marzo, a Roma, alla Liberia Panisperna, alle 18, firmacopie di Una notte al Museo russo
Lunedì mattina, considerando che è lunedì mattina, che noi partiamo mercoledì mattina, che dalla direzione del Museo non ci han detto niente, che di aspettare ci siamo anche stancati, decidiamo di metterci in fila, di comprare il biglietti e di andare al Museo Russo.
[Sullo sfondo, Il’ja Repin, La seduta solenne del consiglio di stato del 7 maggio del 1901]
E una signora ha commentato «Ma davvero ci son dei turisti, in Russia?».
Un’utente ha spiegato a quella signora che io vado in Russia tutti gli anni e che di solito, sui social, racconto quello che faccio. E quella signora ha risposto «Ma è opportuno?».
Che bella domanda.
Domani, alle 16 e 30, a Libri come
Il sito della Scuola Karenin ha dei problemi, copio tutto qua:
La battaglia contro la coglionaggine comincia da se stessi
un corso su Raffaello Baldini
Questo corso online, tenuto da Paolo Nori, su zoom, si compone di otto incontri di due ore e mezzo; leggeremo, in queste otto settimane, La naiva, Furistir, Ciacri, Intercity, Ad nota, Carta canta, Zitti tutti, In fondo a destra e La fondazione, e proveremo a scrivere qualcosa a partire da quei testi lì.
Gli incontri, su zoom, dalle 21 alle 23 e 30, si terranno il 9, il 16, 23 e il 30 aprile, il 7, il 14, il 21 e il 28 maggio. Ogni volta agli iscritti sarà assegnato un compito, che verrà letto ad alta voce la volta successiva.
Costa 300 euro, non sono richiesti prerequisiti, non c’è limite di età, i primi 25 che si iscrivono hanno il posto, se non si raggiunge il numero minimo di 15 il corso non parte (chi è iscritto a Trovare la sedia 3 ha diritto a partecipare come uditore).
PER INFO E ISCRIZIONI PUOI MANDARE UNA MAIL A federica@scuolakarenin.it
Nel caso in cui un partecipante si ritirasse dal corso, non ha il diritto a rimborsi di nessun tipo, né parziali né totali.
Ieri, presentavo Vi avverto che vivo per l’ultima volta, ho detto una cosa del tipo «Mi piace l’aria che c’è qui a Rovereto», che sarebbe stata una cosa anche gentile, non fossimo stati a Bolzano.