Noi e l'endometriosi

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Molte donne mi hanno chiesto se esiste una terapia per l’endometriosi…beh…se intendete una terapia risolutiva, quella no….non esiste ancora.
Le terapie di cui disponiamo attualmente noi donne affette da endometriosi, mirano unicamente a ridurre la sintomatologia e a favorire la fertilità e di conseguenza molto spesso, dopo una terapia medica o chirurgica, le donne si ritrovano a fare i conti con gli stessi sintomi che avevano prima di intraprendere una cura.
Curare l’endometriosi significa essenzialmente tenere sotto controllo i sintomi e più precisamente il DOLORE.


Nei confronti dell’endometriosi si hanno a disposizione due tipi di terapie: quella medica e quella chirurgica.
Prima di intraprendere una terapia medica il medico,dovrebbe considerare diversi fattori quali: stato di salute generale della donna, età, sintomatologia e in particolare il grado del dolore che la donna prova, valutazione delle lesioni endometriosiche e infine desiderio della donna di procreare entro poco tempo.
Se l’endometriosi è molto lieve si può anche instaurare una cosiddetta CONDOTTA DI ATTESA, ovvero il medico consiglia alla donna di farsi visitare frequentemente e di prendere dei comuni antidolorifici qualora provasse dolore.
Spesso alcuni medici propongono come soluzione curativa una gravidanza, ma la gravidanza non lo e’ ….

La gravidanza migliora unicamente la sintomatologia a causa della mancata ovulazione che rende meno attivi i focolai di endometriosi. Appena la gravidanza si conclude c’e’ una probabilissima ripresa di malattia.
Senza contare che, spesso, il consiglio di avere una gravidanza non e’ sempre attuabile poiché a volte la donna non ha un partner o puo’ avere progetti di vita diversi per se’ stessa in quel determinato momento

L’unico motivo per cui la donna dovrebbe prendere in considerazione una gravidanza e’ che più tempo passa, più l’endometriosi potrebbe danneggiare ilsuo apparato riproduttivo, ma non, e lo ripeto, per l’ipotetica scomparsa dei sintomi.

Quando i dolori pero’, diventano invalidanti al punto di interferire con le attività quotidiane come lavorare o anche semplicemente il potersi concedere una serena passeggiata, allora il medico potrebbe consigliarvi una terapia medica ovvero farmacologica e/o chirurgica.

Ecco le terapie farmacologiche:

* NESSUN TRATTAMENTO (CONDOTTA DI ATTESA)

Non si assumono farmaci (se non gli antidolorifici qualora ce ne fosse bisogno) e non si sottopone la paziente a nessun intervento chirurgico.

Pro: poiché la donna non assume farmaci, non ci sono effetti collaterali
Contro: i sintomi e il dolore potrebbero perdurare e peggiorare con il passare del tempo

* ESTROPROGESTINICI

* Pillola (estroprogestinici orali)
* Cerotto (estroprogestinici per via transdermica)
* Anello (estroprogestinici rilasciati da un anello vaginale)

Estroprogestinici orali (pillola):
contiene un estrogeno, generalmente l’etinilestradiolo, e un progestinico, cioè un ormone con effetti simili a quelli del progesterone. Somministrando ormoni sessuali, si inibisce l’ovulazione. In assenza di ciclo mestruale avviene una sorta di atrofizzazione delle lesioni endometriosiche e il miglioramento della sintomatologia.

Pro: la pillola spesso riduce il dolore
Contro: effetti collaterali quali aumento di peso, ritenzione idrica, emicrania, riduzione della libido, secchezza vaginale, etc; sintomi e il dolore potrebbero non migliorare

Estroprogestinici per via transdermica (cerotto):
si tratta di cerotti da applicare sulla pelle e da cambiare una volta alla settimana.

Pro e contro:
sono gli stessi degli estroprogestinici per via orale.

Estroprogestinici rilasciati da un anello vaginale (anello vaginale):
gli estroprogestinici sono rilasciati da un piccolo anello in materiale plastico che deve essere inserito nella vagina una sola volta al mese.

Pro e contro: sono gli stessi degli estroprogestinici per via orale.

* PROGESTINICI

Minipillola
Si tratta di una pillola da prendere tutti i giorni, contenente un progestinico.Deve essere presa senza fare pause. Il meccanismo d’azione e’ lo stesso della pillola estroprogestinica cioè inibisce l’ovulazione

Pro: Può essere utilizzata anche da donne che non tollerano o non possono prendere gli estrogeni
Contro: Il ciclo quasi mai é regolare ovvero si alternano perdite ematiche irregolari a periodi di amenorrea (assenza di mestruazioni); nausea, cambiamenti di umore, cefalea, tensione al seno, secchezza vaginale,acne,ritenzione idrica,aumento di peso etc.

* ANALOGHI DEL GnRH

GnRH sta per Gonadotropin Releasing Hormone ed e’ un ormone secreto dall’ipotalamo che regola la secrezione di FSH (ormone follicolo stimolante che induce la maturazione del follicolo ovarico nel quale e’ contenuto l’ovulo) e di LH (ormone luteinizzante che induce l’ovulazione cioè la fuoriuscita dell’ovulo dal follicolo e determina la trasformazione del follicolo in corpo luteo).
FSH e LH sono dette gonadotropine
Il GnRH e’ quindi responsabile del ciclo mestruale.
Dapprima il farmaco, determina un rilascio massivo di gonadotropine, per poi arrivare all’effetto finale di bloccarne la produzione.
Gli analoghi GnRH provocano pertanto una menopausa farmacologica reversibile bloccando la produzione delle gonadotropine e quindi del ciclo mestruale

Pro: netta riduzione della sintomatologia, se non addirittura una sua scomparsa
Contro: effetti collaterali fastidiosi quali cefalea, aumento di peso, vampate di calore e sudorazione notturna, sono talvolta legati a questo farmaco.
Importanti effetti collaterali limitano il loro impiego a lungo termine

* ANTAGONISTI DEL GnRH

Gli antagonisti bloccano subito la produzione GnRH e di conseguenza si blocca anche la produzione delle gonadotropine. Con il blocco delle gonadotropine si frena lo sviluppo dell’endometrio e quindi si induce una “menopausa artificiale” reversibile

Pro:
riduzione della sintomatologia
Contro: con l’induzione di una menopausa artificiale si avvertono gli stessi sintomi di una menopausa naturale e cioè vampate, sudorazioni, irritabilità, insonnia etc.

* DANAZOLO (derivato del testosterone)

E’ un ormone che determina uno stato di menopausa artificiale con blocco dell’ovulazione e delle mestruazioni.
Agisce inibendo il rilascio delle gonadotropine ; inibendo questo rilascio l’endometrio si inattiva e si atrofizza e cio’ consente la regressione dei focolai endometriosici, che in molti casi possono scomparire

Pro: Spesso determina la scomparsa dei sintomi, che tendono però a ricomparire entro un anno dalla sospensione della terapia.
Contro: effetti collaterali fastidiosi quali cefalea, aumento di peso, ipertricosi (aumento dei peli), vampate di calore e sudorazione notturna, sono talvolta legati a questo farmaco.

* SPIRALE MIRENA

E’ un dispositivo che viene inserito nella cavità uterina contenente un progestinico.
Può essere utile se è giustificato da bisogni contraccettivi e sintomatologia.

* INIBITORI DELL’AROMATASI

Agiscono riducendo o bloccando la produzione di estrogeni circolanti, non si conoscono ancora pienamente gli effetti collaterali.

Pro: ridurrebbero l’intensità della sintomatologia dolorosa associata alla presenza di endometriosi
Contro: poco si sa sui possibili effetti collaterali a lungo termine.

In conclusione:

La terapia medica induce un miglioramento apparente piuttosto che l’eliminazione della malattia: dopo la ripresa dell’attività ovarica, gli impianti endometriosici riprendono la loro attività provocando infiammazione sui tessuti circostanti e tornano ad essere visibili

Siete in cura per endometriosi?
Inviatemi le vostre esperienze.

Buona serata da


Photobucket

L’endometriosi è una grave malattia causata dalla presenza di tessuto di tipo endometriale (solitamente presente solo nell’utero) al di fuori della cavità uterina.
Tale tessuto può svilupparsi in tutti gli organi del corpo femminile anche al di fuori degli organi genitali (vescica, reni, intestino, polmoni, diaframma) con gravi conseguenze quali sanguinamento interno, dolore pelvico severo e cronico, dolore durante e dopo l’atto sessuale, dolore mestruale, dolore lombare e dolore vescicale.
Negli stadi più avanzati la malattia diventa cosí invalidante da essere spesso causa di astensioni frequenti dal posto di lavoro con il conseguente imbarazzo di dover spiegare che si deve stare a casa per una patologia che riguarda una sfera cosí intima come la sfera genitale e con il pericolo di perdere il lavoro e, cosa ancor più grave,diventa causa di ripetuti e assai invasivi interventi chirurgici.
Gli interventi sono atti a rimuovere il tessuto, ma non a guarire poichè l’endometriosi è una patologia recidivante nella maggior parte dei casi e a tutt’oggi non esiste nessuna cura risolutiva.Nel 40 % delle donne affette l’endometriosi è anche causa di infertilità.
L’endometriosi colpisce, secondo stime dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, 3 milioni di donne in Italia, 14 milioni nell’Unione Europea, 5,5 milioni nel Nord America e complessivamente 150 milioni nel mondo, con un’incidenza della malattia che si attesta intorno al 7 – 10% di donne in età fertile.
Per tutti questi importanti motivi è stata creata una proposta di legge che intende attuare un quadro di misure per affrontare l’endometriosi quale patologia dai gravi risvolti fisici, psicologici, sociali e lavorativi.
La proposta di legge consta dei 5 seguenti articoli:


Proposta di legge


Art. 1
(Dichiarazione dell’endometriosi come malattia sociale)


L’endometriosi è dichiarata malattia sociale. Essa è inserita nell’elenco delle patologie per le quali si ha diritto all’esenzione dalla partecipazione al costo per le prestazioni di assistenza sanitaria a mezzo dell’attribuzione dello specifico codice identificativo ai sensi del D.M. 28 maggio 1999, n. 329.

Art. 2
(Osservatorio Nazionale Permanente sull’Endometriosi)


1) È istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Osservatorio Nazionale Permanente sull’Endometriosi, di seguito denominato “Osservatorio”.
2) La composizione dell’Osservatorio è la seguente:
• un rappresentante del Ministero della Salute;
• un rappresentante del Ministero dei Diritti e delle Pari Opportunità;
• un rappresentante del Ministero delle Politiche per la Famiglia;
• un rappresentante del Ministero del Lavoro;
• un rappresentante del Ministero dell’Ambiente;
• un rappresentante dell’INPS;
• un rappresentante dell’INAIL;
• un rappresentante dell’IIMS;
• un rappresentante di ciascuna delle Associazioni nazionali per l’endometriosi maggiormente rappresentative;
• tre esperti di chiara fama in materia;
• un rappresentante delle principali associazioni ambientaliste che hanno dedicato attenzione specifica al fenomeno.

Art. 3
(Compiti dell’Osservatorio Nazionale Permanente sull’Endometriosi )


1) L’Osservatorio individua le linee guida e la programmazione della ricerca scientifica relativa alla diagnosi e alla cura della malattia e dell’infertilità ad essa associata.
2) L’Osservatorio ha il compito di monitorare quantitativamente e qualitativamente i casi di endometriosi tramite la creazione di un Registro Nazionale; di coordinare ricerche e statistiche sulla fenomenologia e ricerche epidemiologiche sulle cause; di individuare azioni ed iniziative per la prevenzione in generale e sui luoghi di lavoro; di elaborare e coordinare l’attuazione di campagne di informazione alla classe medica e alla popolazione potenzialmente a rischio; di coordinare le attività svolte dai centri esistenti di diagnosi, cura e ricerca multidisciplinari e di individuare quelli idonei a divenire centri di eccellenza.

Art. 4
(Giornata Nazionale per la Lotta all’Endometriosi).


È istituita la “Giornata Nazionale per la Lotta all’Endometriosi” per il giorno 2 aprile di ogni anno. In tale data le amministrazioni pubbliche, anche in coordinamento con le associazioni e gli organismi operanti nel settore, assumono, nell’ambito delle rispettive competenze, iniziative volte a promuovere campagne di sensibilizzazione sulle caratteristiche della patologia, sulla sintomatologia e sulle pratiche di prevenzione.


Art. 5
(Copertura finanziaria)


1)
L’INAIL e l’INPS, su delibera dei rispettivi consigli di amministrazione, destinano annualmente una quota dei fondi, stabilita con decreto adottato di concerto tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze ed il Ministero del Lavoro, per le finalità della presente legge.
2) Per la parte residua, agli oneri derivanti dall’applicazione della legge si provvede mediante corrispondente riduzione delle risorse assegnate al fondo sanitario nazionale.


Per appoggiare questa causa ,firmate e fate firmare, a chiunque voglia manifestare la propria solidarietà il modulo per sostenere la promulgazione di questa legge che tutela i diritti delle donne affette da endometriosi e che potrete scaricare al seguente link:

http://www.endoassoc.it/Modulo_raccolta_firme_AIE_legge.pdf

Inviate il modulo, completo di firme, all’Associazione Italiana Endometriosi Onlus entro il 30 novembre 2007.
Il modulo va inviato solo via posta cartacea e non via fax e nemmeno via email al seguente indirizzo :
Associazione Italiana Endometriosi Onlus Casella postale 11420014 Nerviano – MI

Purtroppo l’endometriosi non risparmia nemmeno le celebrità !

Ha colpito la bellissima Marilyn Monroe …lo sapevate?

e la graziosissima Emma Bunton (ex Baby Spice)


Conoscete altri personaggi famosi affetti da questa malattia ?
In caso affermativo fatemelo sapere che aggiungerò i loro volti sul blog.
Buon pomeriggio da



Uno degli aspetti più complessi dell’endometriosi è la diagnosi.
La diagnosi dell’endometriosi non è cosi’ immediata e semplice.
In Europa intercorrono più di 8 anni tra l’esordio della malattia e la sua diagnosi.
Tradotto in parole povere significa che una donna prima di ottenere una diagnosi corretta incontra moltissimi medici di ogni branca specialistica e tutti questi medici,rilasciano una diagnosi sbagliata con conseguente perdita di denaro, tempo e salute della donna che a loro si rivolge.
Secondo l’Associazione americana di endometriosi il 38 % delle ragazze manifesta i primi dolori a 15 anni; il 21 % dei medici esclude l’endometriosi; nel 24 % dei casi l’endometriosi viene scambiata con una sindrome del colon irritabile e nel 9% delle volte si pensa che la donna abbia problemi psicologici; nel 10% dei casi la definizione che viene data è “lei è una donna isterica”.



Pensate al paradosso: non solo una donna soffre ,ma in più deve sentirsi dare dell’isterica ….mah !!!


Purtroppo ………..




i mezzi diagnostici sono di scarso aiuto al medico.

Vediamo quali sono questi mezzi :

1.COLLOQUIO MEDICO PAZIENTE : è la cosiddetta anamnesi, in altre parole una raccolta di informazioni sul proprio stato di salute che la donna racconta al medico e che il medico poi utilizza per avere un quadro più chiaro della situazione

2.VISITA GINECOLOGICA
: attraverso la visita si possono apprezzare alcuni focolai endometriosici specialmente al fornice vaginale, nel retto, e nei legamenti dell’utero. Ricordate che tuttavia, un esame ecografico negativo, non esclude la presenza di un’endometriosi.

2.ECOGRAFIA TRANSVAGINALE : si tratta di un’ecografia della pelvi eseguita con sonda transvaginale. E’ utile soprattutto a livello ovarico

3.CLISMA TAC : è una tac associata ad enteroclisma (introduzione di liquidi nell’intestino attraverso il retto) ed è utile nella diagnosi dell’endometriosi intestinale

4.RISONANZA MAGNETICA: può aiutare in determinati casi ad evidenziare focolai endometriosici, soprattutto se crescono nei legamenti o nella muscolatura dell’utero (adenomiosi).

5. Ca125: è un marcatore non specifico dell’endometriosi (si usa anche per la diagnosi ed il follow-up del carcinoma ovarico), ma quando è positivo può confermare la presenza della malattia poiché è indicativo di alto livello infiammatorio. Si esegue facendo un prelievo di sangue

Purtroppo pero’ l’unica diagnosi di certezza viene fatta con la sesta opzione:
6.la LAPAROSCOPIA in anestesia generale

Durante la laparoscopia si possono visualizzare direttamente gli organi interni e nello stesso tempo si possono rimuovere i focolai di endometriosi e le possibili aderenze. Il tessuto rimosso viene fatto poi analizzare per dare la conferma di endometriosi (analisi istologica).

Se mi sono dimenticata qualche mezzo diagnostico me lo farete sapere,va bene?

Ciao da





Accomodatevi e servitevi !

Come potrete capire il mio blog e’ essenzialmente rivolto alle donne,ma sarebbe bello che lo leggessero anche i signori maschietti che spesso sanno tanto poco di noi donne.

A proposito ..questo e’ un piccolo omaggio per voi amiche mie con la speranza che il mio blog vi aiuti a conoscere meglio la mia malattia che purtroppo non e’ solo mia,ma coinvolge nel mondo ben 150 milioni di donne e molte altre che nemmneno sanno di averla…

da :http://www.manualedimari.it/blog/autori/category/donne/


Regine
vorrei fossero tutte le donne
consapevoli e sicure
come querce ampie ed ombrose
della propria forza
flessuose e gentili
con chi di loro abbisogna
come fronda di salice
l’acqua accarezza
acute ed attente
come aquile a scrutar dal cielo
ogni vibrar dell’erba
e come volpi
astute nell’evitar l’inganno.

Regine senza paura
ché paura ogni virtù cancella.

Regine d’amore
che sanno
loro cuor donare
con infinita dolcezza
ma
senza mai obliar saggezza.

Cecilia

Oggi volevo parlarvi degli stadi dell’endometriosi.
Ci sono varie classificazioni dell’endometriosi, ma attualmente la più utilizzata è la CLASSIFICAZIONE dell’AMERICAN SOCIETY OF REPRODUCTIVE MEDICINE (ASRM, 1997).
Tale classificazione individua quattro stadi della malattia, ma ….

UDITE UDITE …



Spesso non c’e’ correlazione tra sintomi e stadio della malattia anche se i sintomi, particolarmente negli stadi più precoci della malattia, possono essere completamente assenti.

….anche donne con impianti endometriosici profondi e diffusi possono non presentare sintomi (anche se più’ raramente) e quindi non c’e’ alcuna regola matematica che ci aiuti ad interpretare quanto l’endometriosi sia diffusa dentro di noi.
L’unico modo rimane eseguire una laparoscopia per appurare “ dal vivo” cosa sta succedendo, ma di questo parlerò prossimamente.

Ritorniamo ai nostri stadi ..come ho detto sono quattro:

Stadio 1: GRADO DI MALATTIA MINIMA con pochi impianti superficiali

Stadio 2: GRADO DI MALATTIA LIEVE con più impianti leggermente più profondi

Stadio 3: GRADO DI MALATTIA MODERATA con molti impianti profondi e cisti endometriosiche su una o entrambe le ovaie e alcune aderenze sottili e tenaci

Stadio 4: GRADO DI MALATTIA GRAVE CON MOLTI IMPIANTI PROFONDI e voluminose cisti endometriosiche su una o entrambe le ovaie e alcune aderenze tenaci talvolta con il retto che aderisce alla faccia posteriore dell’utero

Beh..per oggi basta,che ne dite?
Rilassiamoci e ricordate …..


Vi aspetto per un the !
Chicca

Bentornati nella mia stanza,la nostra stanza…


Sono state proposte varie teorie per spiegare come mai alcune donne siano affette da endometriosi, ma di fatto nessuna e’ accettata universalmente e non e’ valida per tutti i diversi casi di endometriosi.

So solo che a volte leggendo queste spiegazioni mi capita di sentirmi cosi’ :


Leggete anche voi …

1.TEORIA DELLA MESTRUAZIONE RETROGRADA : durante il flusso mestruale parti di tessuto endometriale si muovono verso le tube per poi impiantarsi nel peritoneo. Secondo alcuni ricercatori questo femoneno si verifica probabilmente in tutte le donne , ma solo in quelle affette da endometriosi, a causa di difetti immunitari e/o ormonali,l’aumento di attività infiammatoria nel liquido peritoneale favorisce l’impianto e lo sviluppo di tessuto

2. TEORIA LINFO-EMATICA :il tessuto endometriale si diffonde attraverso le vie linfatiche e/o ematiche nei vari distretti e in questi si impianta

3. TEORIA GENETICA : alcune pazienti hanno una predisposizione genetica , e quindi trasmettono la malattia alle donne di una stessa famiglia.

4. TEORIA DEL TESSUTO RESIDUO DEL PERIODO EMBRIONALE : la presenza di tessuto residuo dal periodo embrionale si trasforma ad un certo punto in tessuto endometriosico

5.TEORIA CHIRURGICA : durante un intervento chirurgico sull’utero è possible disseminare cellule endometriali con conseguente impianto in corrispondenza di cicatrici addominali post-chirurgiche.

6. TEORIA DELL’INQUINAMENTO : l’inquinamento da diossina faciliterebbe lo sviluppo dell’endometriosi anche a bassissime dosi. Vi sono inoltre altri inquinanti ambientali quali prodotti chimici sintetici e residui di prodotti industriali che mimerebbero l’azione degli ormoni estrogeni e in donne predisposte favorirebbero lo sviluppo dell’endometriosi.

E voi cosa ne pensate ?Qualcuna di queste teorie vi convince di
piu’ ? Ne conoscete altre? Scrivete dai…

Oggi sono piena di dolori…
I dolori da endometriosi ti annientano e ti sfiniscono perché sono continui e giornalieri.
Mi raccomando donne ..fate attenzione a questi campanelli d’allarme:

  • Dolore pelvico cronico accentuato durante il ciclo mestruale o qualche giorno prima dello stesso
  • Dolore all’evacuazione
  • Dolore durante e dopo l’atto sessuale
  • Affaticamento cronico
  • Periodi di stitichezza alternati a diarrea
  • Gonfiore addominale
  • Infertilita’
  • Dolori che interessano l’apparato urinario
  • Dolori che interessano l’apparato intestinale
  • Dolori o senso di peso nel retto
  • Perdite ematiche intermestruali
  • Dismenorrea
  • Dolore nella regione lombare o lungo un arto inferiore



  • Non sottovalutate mai questi sintomi!

    Spesso alcuni di questi sintomi porteranno il vostro medico a darvi una diagnosi di colon irritabile e in alcuni casi vi sentirete dire che soffrite di stress e che un po’ di serenità e una vacanza metteranno a posto tutto.
    Se sentite dentro di voi che non siete sicure insistete !

    Cambiate medico e non arrendetevi !

    E voi quali sintomi avete?
    Ditemi se ne ho dimenticato qualcuno ….li aggiungeremo tutti!

    Vi aspetto …..

    Un blog tutto mio , ma che vorrei diventasse anche vostro.
    Sono Chicca e ho l’endometriosi,una patologia-nemica-amica-compagna..boh..quello che volete!

    Immaginate il mio blog come una stanza con tanti cuscini morbidi e tappeti caldi e confortevoli su cui sdraiarsi e parlare insieme dei nostri malanni quotidiani,ma anche una stanza in cui potremo postare tutto cio’ che riguarda l’endometriosi: notizie,foto, scoperte,ricerche e qualsiasi cosa serva a far conoscere questa malattia.
    Cio’ che piu’ io vorrei pero’, e’ che il mio blog diventasse la stanza delle nostre sensazioni,dei nostri sentimenti.
    Se siete d’accordo possiamo cominciare,ok ?
    Accomodatevi pure…


    Photobucket
    Se vuoi raccontarmi la tua storia in modo che io la pubblichi in forma anonima o vuoi inviarmi suggerimenti e critiche : bernay71@libero.it 

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