Anima bella

Tag

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Coricata sul letto accanto a te

Mi tuffo nei tuoi immensi occhi verdi

Ripercorro momenti magici della vita passata

Ti guardo

Il cuore batte forte

Mille domande echeggiano nella mia mente

Le risposte fuggono lontano

Ti guardo

Ti accarezzo dolcemente la pelle

Ti stringo forte a me

Vorrei che quello che sento fosse vero

Anima bella tu sei

Ad ascoltare la mia mente che racconta

Tu guardi e sorridi

Timidi e impauriti

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Timidi e impauriti

Vi guardo negli occhi

Vi parlo

come foste piccoli cuccioli di uomo

Timidi e impauriti

Mi scrutate da lontano

Vi chiedete chi sono io

Timidi e impauriti

Crescete ogni giorno di più

E io vorrei coccolarvi

Ma voi fuggite ancora da me

Voglia di te

Tag

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Occhi chiusi

Cuore in ascolto

Labbra socchiuse con una piccola smorfia abbozzata

Voglia di te…

Sole che splende

Pioggia torrenziale

Un manto di morbida neve

Voglia di te…

Tubino nero

Jeans e maglietta

Perizoma di pizzo rosso

Vogliadi te…

Sogno ad occhi aperti

Poesia d’autore

Incubo che ti sveglia di notte agitata e sudata

Voglia di te

Dialogo con me stessa

Ho imparato con gli anni ad apprezzarmi e a volermi bene, semplicemente per ciò che sono.

Ho capito che se qualcuno mi vuole diversa da come sono, non vuole me. Per anni ho pianto per fidanzati che mi volevano diversa. Per anni ho lottato contro amicizie che mi succhiavano la mia linfa vitale e che mi volevano una del branco. Poi, ho imparato a circondarmi di gente positiva che mi fa stare bene.

Ho imparato a guardarmi allo specchio e a vedermi bella, purché la bellezza di ognuno di noi viene da dentro di noi.

Ho imparato a vestirmi secondo il mio stile, seguendo la mia moda. Indosso abiti e vestiti che esprimono la mia personalità e le mie passioni. Non mi importa se gli altri non si vestirebbero così.

Ho imparato a fondermi con la mia casa che esprime me stessa. I suoi colori e il suo stile un po’ vintage come me.

Ho imparato ad accettarmi come donna indipendente e single anche se la storia che il mio Dio ha previsto per me non era quella che ho sempre sognato.

Ho imparato a viaggiare da zingara come la mia anima, circondandomi di natura e affetti sinceri.

Ho imparato a essere serena anche se chi mi circonda non crede alla mia verità. La vita é la mia e chi vuole giudicare senza ascoltare faccia pure.

Scrivere

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Scrivere è tornare un po’ a me, dopo che i miei pensieri in fuga si sono scontrati con ansie e paure.

Scrivere é la mia ancora di salvataggio in una vita in tempesta.

Scrivere è mettere su carta le emozioni del mio cuore e della mia mente.

Scrivere é dare un senso a ciò che sono.

Scrivere è un dialogo con me stessa.

A un giorno Amico mio 

A un giorno amico mio

In cui ascolterò ancora la tua voce e leggerò ancora le tue parole 
A un giorno amico mio

In cui le tue foto faranno da colonna sonora ai racconti che ci hanno fatto compagnia in questi anni 

A un giorno amico mio

In cui le nostre anime faranno capriole nell’aria
A un giorno amico mio

In cui ci sarà solo luce e pace

È ora

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Di chiudere gli occhi

Guardare il colore dei pensieri 

Che volteggiano in capriole di emozioni

É ora
Di aprire il cuore

Fare entrare aria fresca

Che cacci i brutti pensieri 

É ora
Di fermarsi per un istante

Davanti alla Sua Bellezza

Lasciandosi trasportare dal Suo immenso amore 

È ora
Di dire basta alla vita di sempre

Che ci allontana dall’amore vero dell’Altissimo

Che dobbiamo riscoprire nella semplicità delle piccole cose

È ora

AnimA

Tag

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Nuda e pallida

Sdraiata su freddo marmo bianco

Giace 

In balia del tempo che inesorabile scorre

AnimA

Sola e vuota

Vestita di frivoli suppellettili 

Lotta

Contro un mondo ostile che mai la comprese

Anima

Rossa e caliente

Piena di passione

Ama

Corpi inerti che fuggono emozioni profonde 

  • AnimA

Lontano da me

Pregavo Dio che ti tenesse lontano da me

Mi mordicchiavo le labbra per paura che tornassi 

Ripetevo come mantra ad alta voce che ti volevo lontana

Lontano da me ora e sempre

Non tornare nemica mia

Lasciami libera di respirare 

Lasciami libera di pensare

Lasciami libera di essere sempre quella che sono

Ti amo

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  • UP DATE 01.01.2017: non mi era mai successo, ma non mi riconosco più  in questi versi. Ho versato lacrime, ho urlato, mi sono posta domande dure e mi sono data risposte di speranza e futuro. Nuovo anno. Nuovi propisiti.  Un nuovo sentiero da percorrere con entusiasmo e coraggio

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6.09.2016

TI AMO

come non pensavo si potesse amare qualcuno
ti amo

ancora più di me stessa

ti amo

anche se mi hai fatto soffrire

ti amo

anche se hai deluso chi mi vuole bene

ti amo

ma sento il fiato del tempo che passa sul collo

ti amo

ma vedo i miei sogni a colori ingrigirsi

ti amo

ma sento il mio cuore piangere disperato

ti amo

e ti vorrei accanto a me

ti amo

e vorrei che tu dividessi la tua vita con me

ti amo

ma io arrivo sempre tardi e per me non c’è posto

ti amo

ma sento che è il momento che le nostre strade si dividano ancora

 Pensieri nella notte

Fredda e umida la notte

Luci che la illuminano

Buia rimane

Timidi e fragili i pensieri nella notte

Si stringono all’anima

La paura è come vento che spinge il coraggio lontano 

Tinti di colore pastello i pensieri nella notte

Anima

Dentro di me

la mia ANIMA vado cercando
tra raggi di sole e gocce di pioggia

tra un allenamento in palestra e un monologo con il mio Dio

tra un sorriso di bimbo e un sorriso del cuore

tra una mail di lavoro e una chat

Dentro una mente in rivolta

la mia ANIMA vado cercando 

La mia anima grigia

Tag

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Come una dama dell’ottocento
La mia anima grigia
si veste a festa
Sì incipria il naso
Sì acconcia i capelli
E in punta di piedi entra al ballo di corte

Come un bambino che corre nel prato
La mia anima grigia
Raccoglie margherite
Gioca con la palla
Sale sull’altalena
Cerca rifugio tra le braccia della mamma

Nonostante il sole della vita
La luce della vita
L’amore della vita
La mia anima è grigia

E la mia anima grigia
Sì siede davanti all’immensita’
A cercare una pennellata di colore

Dentro di sé

I miei occhi sereni e rilassati
Come gabbiani planati sull’acqua

Sorride il mio volto
Come un bimbo sulla giostra

Gioisce il mio cuore
Come un vulcano in eruzione

La gioia nasce dentro di noi
ma si percepisce in ogni angolo del nostro corpo

È dentro di noi che si raggiunge l’equilibrio e la pace
Gli altri sono compagni di viaggio per un istante o per una vita

Voi

Tag

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Mi specchio nel mare
Scaldato dal sole
Sole che scalda la mia anima

Attraverso il mare vedo i vostri sorrisi
Siete pieni di gioia che viene dal cuore
Brillate come solo lui può

Passaggiando sulla spiaggia
Sono stata avvolta da emozioni di un tempo ormai lontano
Ma che dentro di me sempre sarà

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All’improvviso

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La mia magica nonna diceva che quello che non succede in una vita succede in un attimo.
Tu non sai spiegare come m

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ai hai deciso di seguire la rotta del vento di un pomeriggio di inizio estate. L’hai seguita ascoltando una voce che viene da dentro.
Il cuore ti batte forte e gli occhi brillano di felicità nuova. Felicità delle semplici cose.
La tua città ti appare ora diversa. Sorride mentre la osservi. Città che appare diversa solo ai tuoi occhi.
Le emozioni che hai sognato sin da bambina, le emozioni che affiorano nelle tue poesie ora prendono sembianze umane e ti prendono per mano. Non fuggi da ciò che ti appare nemico, ma lo affronti con cuore e sorriso.

Angelo tra gli angeli

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Angelo tra gli angeli
volgi il tuo sguardo
su noi esseri in fuga verso l’oblio

Angelo tra gli angeli
proteggi le vite di chi hai amato
adesso che non sei più con noi

Angelo tra gli angeli
ti penso sempre
come tu sia ancora fra di noi

Angelo tra gli angeli
a volte vorrei chiamarti
ma poi realizzo che tu sei sempre con noi

…già otto anni sono passati ma non riesco mai a realizzare fino in fondo che non ci sei più.

Voglia di un sorriso a colori

Tag

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La sveglia suona
non ho voglia di sentirla
il mio cuore batte come il ticchettio di un orologio

voglia di un sorriso a colori

Apro gli occhi
fuori è ancora buio
l’aria frizzante del mattino

voglia di un sorriso a colori

Penseri che corrono
prendono per mano il sonno
e lo conducono alle segrete della mia fantasia

voglia di un sorriso a colori

Emozioni leggere e travolgenti
come il vento che soffia sul mare
come il vento che soffia in vetta

voglia di un sorriso a colori

Nella mia anima

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Nella mia anima
ricordi in bianco e nero
come boccioli in fiore

nella mia anima
speranza per un domani
che forse un giorno verrà

Nella mia anima
la tua bellezza ingannatrice
come bolle di sapone

Nella mia anima
un cuore che arde
di inganni e sorrisi

Nella mia anima
una mano tesa
come ponte sul nulla

Nella mia anima
frammenti di vita
nel mare dei pensieri

Nella mia anima
strade che corrono parallele
senza incontrarsi mai

E come un fantasma

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E come un fantasma
volteggi nella giostra dei desideri
con sorriso malizioso e fascino latno

E come un fantasma
compari nel mio cielo
nel susseguirsi delle nuvole

E come un fantasma
non prometti nulla
ma fingi di essere reale

E come un fantasma
penetri nel mio cuore
annullando le mie difese

E come un fantasma
sparisci al calar della sera
non lasciando tracce

E come un fantasma
lasci un alone di mistero
nella buia notte

Sogno impossibile

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Fata sognatrice

dagli occhi grandi e sorridenti

pieni di speranza

che dal cuore sgorghi

un sentimento sincero

 

Fata sognatrice

di foto in bianco e nero

che si tingono di magia

 

Fata sognatrice

che da cassetti polverosi

nascosti nelle segrete del nostro cuore

fa riemergere fantasmi del passato

sogni impossibili che si sgretolano

come carta bruciata al vento

Sei sempre con me

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Sento il tuo profumo
in questa stanza vuota
vedo il tuo viso segnato dal tempo
in questo spazio invisibile
sento la tua mano sulla mia spalla
in questo correre verso chissà cosa
il mio cuore straborda di felicità
per la tua presenza piena di luce e di profumo
Avevo paura fossi andata via per sempre
e invece tu sei sempre con me

La via degli Alberi

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La via degli alberi

conduce alla porta della nostra anima

apre le porte più segrete dei nostri pensieri

dona energia nuova

rigenera sogni assopiti

La via degli alberi

è un tuffo in un cielo colorato

è una corsa di bambino in un prato di margherite

è mangiare manna caduta dal cielo

è acqua fresca che sgorga da fonte di montagna

La via degli alberi

è la strada verso il domani che verrà

è l’oggi che sorride

è il passato con cui abbiamo fatto pace

è un biglietto sola andata verso di noi

Le persone importanti

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Le persone importanti

sono compagni di viaggio

fosse per un’ora

fosse per tutta la vita

Le persone importanti

sono il sole che sorge al mattino

sono l’aria che sospende il nostro pensiero

sono il sole al tramonto

Le persone importanti

hanno tanti nomi

hanno tanti volti

sono sempre vicino a noi

Le persone importanti

accolgono il nostro grido

prima ancora che noi possiamo immaginare

di emettere un grido

Le persone imporanti

sorridono ora

che sorrido io

e il mio cuore sorride con loro

Insalata tiepida di farro con zucchine e gamberetti

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Vi propongo una ricetta gustosa, nutriente e sfiziosa che è diventata un mio must. Se ne trovano tante di simili ma questa è una cannonata. E’ nata da varie prove sul campo e rielaborata. Ve la consiglio. Chi l’ha provata ha gradito. L’ho proposta recentemente in una cena informale ed è stata gradita anche da vegetariani. Buon appetito!!!

Ingredienti per 4 persone:

  • 300 gr di farro perlato (generalmente si conta 70 gr a persona poi si arrotonda un pò)
  • 1 cipolla di medie dimensioni
  • 4/5 zucchine medie
  • 1 confezioni di gamberetti o mazzancolle
  • sale
  • pepe
  • succo di limone

Procedimento:

  • lessare a parte il farro e farlo raffreddare
  • far passare in poco olio la cipolla tagliata fine
  • ggiungere le zucchine tagliate a rondelle e farle rimanere croccanti.
  • quando le zucchine sono quasi pronte aggiungere i gamberetti o le mazzancolle tagliate a pezzetti
  • aggiustare di sale
  • aggiungere a poco a poco il farro e farlo scaldare
  • una volta pronto aggiungere una salsina fatta con poco olio, succo di limone, sale e pepe ben mixata

Varianti:

  • al posto del farro si può usare anche l’orzo o si può fare metà e metà – io attualmente opto per questa versione (21.08.12 )
  • si può far lessare tutta la confezione di farro e poi condirne solo una parte
  • con le mazzancolle risulta più sfizioso

Raggio di sole

Tag

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Raggio di sole

ti posi sul mio volto

mentre cerco tra mille pensieri

la chiave per l’enigma della vita

 

Raggio di sole

mi scaldi il cuore

quando un vento forte e gelido

aggredisce la mia anima

 

Raggio di sole

mi guardi e mi sorridi

mentre corro nel cielo

cercando una risposta a mille perchè

 

Raggio di sole

mi tieni per mano

tra nuvole e  nebbia

tra ogggi e domani

Pensieri di oggi

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Emozioni che scaladano il cuore

pensieri che fanno capriole nel cielo,

sorrisi che vestono il volto

oggi

rallento la mia corsa verso la luna

alzo gli occhi al cielo di inizio aututnno

e sorrido per la gioia che un incontro può portare

…Pensieri di oggi e non pensieri del cuore, ma sempre dal cuore provengono…

Sogno trasparente

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Un sogno, fatto la scorsa notte, diventato adesso poesia. I sogni spesso sono condizionati dai nostri pensieri, dalle nostre ansie, dalle nostre aspettative. Forse quel lui nel mio sogno esiste e un giorno lo incontrerò o forse lo conosco già. Sogni…

Intensamente tu mi guardi

serio e impassibile come sempre

Io al centro di una grande stanza trasparente

Il tuo sguardo si fa più dolce

e accenni lentamente un sorriso

Io al centro divento trasparente come la stanza

Mi guardi

tra serietà e sorrisi

Io al centro divento un tutt’uno con la stanza

Allungo una mano verso di te

come per saggiare se è realtà o sogno

E tutto diventa trasparente

Cuore a colori

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In ginocchio davanti alla Sua potenza, a capo chino, con il cuore pieno di gioia per i doni di vita e di luce che ci fa ogni giorno. Non c’è bene più grande del suo potente amore. Lungo, il cammino da noi a lui, ma splendente la via che ci fa percorrere. Non c’è polvere che non diventi oro. Non c’è fango che non diventi pietra. Non c’è peccato che non diventi perdono. Il mio cuore si veste di colori, come la tavolozza di un pittore. Il mio cuore danza al suo cospetto. Il mio cuore brilla per una serenità di luce.

Riflettendo oggi

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Riflettendo oggi. Maggiore consapevolezza di se. Gli altri sono stelle nel nostro cielo. Noi, piccole grandi stelle, nell’immensità del cielo. Stelle ci tengono la mano. Stelle ci sorridono. Stelle ci abbracciano forte. Noi con loro. Stelle, nell’immensità del cielo. Senza le altre stelle noi non siamo nulla. La vita è un lungo cammino e quante stelle abbiamo incontrato. Un sorriso. Una carezza. Ed è già domani.

Dedicato A Worrior

Perla di luce

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Perla di Luce

donata ad anime erranti

nel buio del loro viaggio terreno

Perla d’amore

energia vitale

del focolare domestico

Perla di felicità

che rallegra con spensierati sorrisi

alternarsi di giorno e notte sempre uguali

Dono

della sua potenza immensa

sgorgato da un vortice di preghiere

da amore sincero e semplice

di uomo e donna

che hanno creato una famiglia

fondata su semplici e forti principi

Gioco d’amore

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Poesia è creatività. Gioco d’amore nasce come esercizio creativo in un corso di marketing ieri 7.03.11.

Due parole date, ACQUA & BAMBINO. Otto parole che noi abbiamo dovuto abbinare ad acqua e otto a bambino. Ogni parola di acqua doveva essere abbinata ad ogni parola di bambino e le combinazioni più interessanti alla nostra mente e al nostro cuore dovevano essere fonte creativa di posia.

Acqua: POTABILE – PURA – FONTE – MINERALE – FRIZZANTE – H2O – BERE – SUPERMECATO – FONTE

Bambino: FAMIGLIA – ADOZIONE – UNICO – AMORE – DONO – CONCEPIMENTO – ABORTO – CAMMINO NEOCATECUMENALE

Ops, ne ho messe nove da entrambe le parti.

Ho riflettuto su:

FAMIGLIA PURA – FAMIGLIA FRIZZANTE – AMORE PURO – AMORE FRIZZANTE – AMORE FONTE – DONO FONTE –

Questa la mia poesia: Gioco d’amore

Puro

l’amore

 a cui anelo

Frizzante

l’amore nel mio cuore

Amore

fonte

di famiglia

Amore

puro

Amore

frizzante

amore

fonte di un dono

famiglia

fonte

di amore

Torta alla Ricotta e Cioccolato

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Vi propongo la mia creazione di stanotte. Stamattina ne ho sbranate due fette, anche se non è una torta da colazione.

Ingredienti:

  • Mezzo bicchiere di olio di oliva
  • 300 gr di ricotta
  • 300 gr di farina
  • 3 uova intere
  • 100 gr di cioccolato fondente sbriciolato
  • ½ dose
  • 150 gr di zucchero
  • Due cucchiaini di cacao sciolto nel latte
  • Amaretti a piacere

Procedimento:

  • Amalgamare le uova con lo zucchero e poi aggiungere l’olio, la farina, il cacao sciolto nel latte e il cioccolato sbriciolato. Se l’impasto risulta troppo duro abbondare con il latte facendo attenzione che non sia troppo freddo o aggiungere un uovo. Alla fine setacciare la metà dose e mescolare ancora.
  • Mettere l’impasto in una teglia precendemente unta e sbriciolare gli amaretti facendo attenzione a coprire uniformemente.
  • Infornare a forno caldo per  40-45 min a 170/180  gradi, abbassando quando la torta prende colore.
  • Buon appetito a tutti e grazie Marzia per l’ispirazione.

Torta salata Patate e Mortadella

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La settimana scorsa girovagando in internet alla ricerca di una torta salata a base di patate ho trovato una ricetta niente male che io ho rimaneggiata. Ve la propongo nella mia versione. E’ semplicemente fantastica. 

Ingredienti:

  • 250 gr di pasta sfoglia fresca o surgelata
  • 3 patate grandi
  • 1 cipolla piccola
  • 3 cucchiai abbondanti di grana gratuggiato
  • 3 uova intere
  • 150 gr di formaggio tipo gouda o fontina o emmenthal (da tagliare a dadini)
  • 150 gr di ricotta
  • 6 fette di mortadella (mortadella a pezzi da tagliati a dadini)
  • sale
  • timo o erba cipollina
  • olio extravergine di oliva

 

Procedimento:

  • In un padella rosolare la cipolla tagliata a pezzettini e poi unire le patate a tocchetti piccoli. Dopo aver fatto saltare le patate fate cuocere aggiungendo acqua fino a che le patate risultano morbide, ma non disfatte. A fine cottura ggiungere un goccino d’olio, salare e far saltare ancora con una fettina di mortadella tagliata a cubetti. Lasciare raffreddare.
  • Sbattere le uova con un pizzico di sale, unire la ricotta, il parmigiano, le patate ormai fredde, la mortadella tagliata a dadini,  il formaggio a cubetti, timo o erba cipollina. Mescolare il tutto finché il composto risulterà ben omogeneo.
  • Stendere la sfoglia bucherellandola con una forchetta, fare il bordo ben alto, versare il composto e livellare. Ricoprire quindi con un disco di pasta sfoglia e sigillare le giunture.
  • Informare a forno caldo a 200° per circa 40 minuti, facendo attenzione che non si colori troppo.
  • E’ ottima calda appena sfornata, ma anche a temperatura ambiente.
  • Buon appetito.

A te

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A te

alzo lo sguardo

in questo mio buio  vagabondare

in cerca di Luce

A te

volgo i miei pensieri

in questo mio confuso pensare

in cerca di un pensiero di luce

A te

dono il mio cuore

in questo amare confuso e vuoto

in cerca del Tuo sommo amore

A te

affido

la mia umile vita

in cerca della tua consolazione

A te

dico grazie

per ciò che sono

in questa mia piccolezza

A te

dedico

il mio sorriso

nell’amato grigio dei miei pensieri

Caro Maestro

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Caro Mastro,

alzo lo sguardo verso il cielo grigio che tanto amo e mi vieni in mente tu. Avverto un brivido e una forte emozione. Il  brivido prende il sopravvendo e la lettera si compone da sola. Ripenso al fiore di cui ti ho scritto ieri. Oggi, più che mai, è forte il pensiero di quel piccolo fiore.  Il fiore ondeggia ad un vento inesistente. Tutto è immobile. Solo il piccolo fiore ondeggia. Cerca con tutta la sua forza di rimanere immobile, ma non ci riesce. Il piccolo fiore si sente senza energia e appassito. Il piccolo fiore urla disperatamente e chiede aiuto al grande mondo. Il mondo non riesce ad ascoltare la sua richiesta di aiuto. Diverse le lingue parlate dal piccolo fiore e dal grande mondo. Una lacrima scivola sul volto del piccolo fiore. Poi, un pianto a dirotto. Il piccolo fiore alza lo sguardo verso il grande cielo grigio e il cielo lo abbraccia con un manto di soffice nebbia. Il piccolo fiore si addormenta stremato in un sonno ristoratore. Domani è un nuovo giorno e il grande mondo forse comprenderà la richiesta di aiuto del piccolo fiore.

Caro Maestro,

quanti piccoli fiorni in questo grande mondo. Ogni tanto anch’io mi sento piccolo fiore.

Un abbraccio di amicizia.

Piccola Luce

P.s. Maestro, la tua mail è un raggio di sole per questo piccolo fiore.

Adesso è

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Adesso è

una folle corsa contro il tempo

che si scontra contro montagne di ghiaccio

Adesso è

sole a mezzanotte

in sogni di gelido inverno

Adesso è

lacrime che sciolgono il trucco

mentre guidi sotto una pioggia dirompente

Adesso è

un sorriso nel cuore

mentre parlo a quel piccolo angelo

Adesso è

il suo caldo abbraccio

appeno mi risveglio al mattino

Adesso è

la sua luce

nelle mie notti

Adesso è

sapere che tutto può

lui che tutto sa

Adesso è

piccola sagoma

nel buio della notte

Buio e Pensieri

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Buio, ho scritto poco fa al mio maestro. E lui mi ha risposto che il buio è l’altra faccia della luce. Sorriso, è stata la mia risposta.

Pensieri che si ricorrono e si guardano imbronciati in un cielo grigio e pieno di nuvole. Cielo grigio, a me tanto caro.

Pensieri che si scontrano come guerrieri a cavallo che in fondo hanno lo stesso sangue che scorre nelle vene.

Buio e Pensieri.

Buio nella notte che ci avvolge con il suo manto incantato.

Pensieri che si rannicchiano dentro di noi e non ci lasciano mai soli.

Buio e Pensieri

in questa giornata grigia.

Buio e Pensieri

in questo mio correre verso la sua luce accecante.

Buio e Pensieri

ma in fondo la sua luce.

Vola via

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Vola via

ansia di un attimo che non c’è più

paura di occhi disperati

lacrime per un amore svanito

vola via

con il vento del mattino

con la nebbia della sera

con la pioggia che purifica il cielo

vola via

sorriso di primavera

speranza del cuore

sogni dell’anima

vola via

sulla strada dell’amore

per cucciolo di mamma

per donna di una vita

vola via

dal mio amore infinito

dal mio cuore ferito

dal mio orgoglio errante

vola via

verso la luce

verso il vostro domani

verso i suoi disegni

Dedicato a Paolo e ad Eleonora

Un sogno di nome Tobia

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Viaggiatrice errante tra pensieri colorati e arcobaleni leggiadri.

Viaggiatrice sorridente tra paesi lontani e pensieri, sospesi tra fantasia e realtà. 

Sogni, compagni di viaggio morbidi e candidi, dalla fanciullezza all’età adulta.

Sogni che scaldano il cuore e che a volte si scagliano contro la realtà quotidiana di gelidi e svettanti grattacieli, ma quei sogni profondi e sinceri rimangono rannicchiati nel mio cuore.

Uno di questi sogni si chiama Tobia e solo se Dio vorrà questo sogno potrà diventare realtà.

Sogno vibrante ed emozionante che mi accompagna nei miei giorni di luce e nelle giornate grigie  che tanto amo, per pensare e riflettere, nelle mie notti solitarie. Sogno che si corica con me la sera e si risveglia scattante al mattino.

Un sogno di nome Tobia

Il senso della vita

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In questo cielo di azzurro vestito un timido sole irradia una luce di speranza e di domani. Non ci sono nuvole e il grigio che tanto amo è lontano. L’aria è leggera. La vorrei afferrare. Apro le mani, quasi per prenderla, ma l’aria non si lascia toccare. Un timido sorriso spunta sul mio volto. I miei pensieri sono tranquilli, quasi tristi perchè oggi nulla di grigio davanti a me. Non ci sono nuvole. Non c’è nebbia. La mia anima danza leggiadra come fanciulla ad un ballo reale. Grigio non è tristezza; non è malinconia, ma un vortice di pensieri alla ricerca di un sole splendente, sole che illumini il senso della vita, il senso delle cose. Non basterà la mia semplice vita per capire chi sono e da dove vengo. Non basterà questa mia vita terrena per raggiungere il senso di ogni cosa. Con determinazione, coraggio e tanto amore cercherò di non abbondanare il sorriso in questo mio lungo viaggio. Alzo lo sguardo al Cielo, dove qualcuno più forte, più buono, più splendente di me conosce la via. Lo ringrazio ogni istante della mia vita per il dono più bello che poteva farmi: la vita.

Dedicato ad Alan che mi ha fatto riflettere su IL SENSO DELLA VITA

Chiudi quella porta

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La notte è ormai scesa

il suo magico buio

avvolge anima e corpo

Chiudi quella porta

l’ora è giunta

porta che separa il nostro ieri dal nostro oggi e dal nostro domani

La notte è ormai scesa

non sorgerà il nuovo giorno

se quella porta non verrà chiusa

Non ci saranno più sorrisi

ma solo lacrime

e odore di chiuso nella tua stanza

Chiudi quella porta

e lascia che aria fresca entri

dalla finestra che aprirai sul mondo

lascia che il nuovo giorno

entri dentro di te

Ricordi rimarranno nel tuo cuore e nella tua mente

ma il nuovo giorno entrerà dentro di te

con tutto il suo splendore

La luce risplenderà dentro di te

Grigio nel grigio

Tag

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Nel grigio di questo oggi

che con forza si schianta contro di me

come porta che sbatte al vento

come porta che non non c’è fermo che tenga

Nel grigio di questo oggi

che mi inghotte nel suo vortice

non c’è resistenza che mi tenga ancorata a terra

non c’è resistenza che non mi faccia inghiottire

Nel grigio di questo oggi

silenzioso nel suo rumore assordante

luminoso nel suo essere grigio

luminoso nella sua solitaria immensità

Nel grigio di questo oggi

abbraccio con forza i miei amici alberi

ricerco le certezze della mia vita incerta

ricerco certezze come briciole di verità

Nel grigio di questo oggi

inchiostro nero su una nuova pagina di vita

vita che gira come giostra di bimbo

vita che mi guarda dritta negli occhi

Nel grigio di questo oggi

una piccola luce torna

a scrivere pensieri di vita

a scrivere emozioni in poesia

Corpo

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Chiudo la porta

verso i rumori

di questa civiltà

Chiudo gli occhi

per un lungo istante,

esca buio

ed entri luce

Respiro profondamente

aria fresca di libertà

e ascolto

quello che il mio corpo

mi dice,

corpo che per troppo tempo

non ho voluto ascoltare,

corpo che per troppo tempo

ho solo finto di ascolare

Silenzio

profumo di fiori di campo

odore intenso della terra

pioggia

il sussurrare del vento

fuori e dentro di me

e il mio corpo mi parla

E poi

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E poi

ti risvegli

dal sogno di bimbo

ed è già mattino

e il nuovo giorno ti abbraccia

come ali di chioccia

E poi

il profumo del caffè

in un questo nuovo giorno

invade i pensieri di mezza estate

E poi

ti ritrovi abbigliata a festa

come cenerentola

che corre verso la carrozza

E poi

ti guardi allo specchio

e sorridi

perchè sei li

come ogni giorno

ma ogni giorno è un giorno nuovo

E poi

Strade

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Una difronte all’altra

si sorridono con dolcezza

si scrutano

si sfidano con gli sguardi

Strade

una difronte all’altra

corrono parallele

in mezzo a mille pensieri

allungano la mano

ma non si prendono mai

strade

che non si incontreranno mai

strade di città

strade di campagna

strade di paesi lontani

strade

come mondi lontani

Buio e luce

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Nel buio cerco luce

Nella luce cerco luce

Buio e luce

lontani e vicini

ora e sempre

ieri e mai

Luce e buio

come due amanti

che non si ameranno mai

luce nel buio

buio nella luce

tutto e il contrario di tutto

oasi nel deserto

giostra di pensieri

capriole di emozioni

buio  e luce

e l’anello nuziale

Lei

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Immersa nella profondità della mia anima

rannicchiata dentro il mio cuore

lei

è amica fedele di questi miei giorni.

Per ore paralizzata dalla paura.

Forse sono pazza” dicevo fra me.

Ora, non la temo più.

Non ho più paura di lei.

Si sveglia con me al mattino,

mi tiene compagnia durante la mia giornata,

e si corica con me la sera.

Non capisco cosa lei mi dica,

ma lei mi parla.

Non so da dove provenga

e perchè abbia scelto questa sua dimora

ma confido in te

per capirlo presto.

Pensieri in viaggio

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Splende il sole nel cielo azzurro e l’aria si fa calda. Proseguo il mio viaggio avvolta dalla magica nebbia. Una pioggia leggera scandisce i miei passi. Tanti volti sorridenti e risa di gioia mi circondano. Solo silenzio di meditazione dentro di me. Ripiegata su me stessa, come un bambino nel ventro materno. Tante mani tese verso di me, ma io proseguo da sola il mio viaggio. Non è un viaggio di separazione, ma un viaggio di ricerca. Forte la luce che brilla davanti a me. Volti smarriti. Cuori abbandonati. Lacrime sui loro cuori. Non sto scappando dai loro visi e dai loro cuori, ma sto ascoltando una voce che forte si fa dentro di me. Forte la voce, forte la luce. Vengo a te o luce e illumina la mia via. E’ un viaggio di pace. E’ un viaggio di speranza. E’ un viaggio di sorrisi. Splende il sola, ma la mia nebbia non mi lascia sola e il cielo grigio mi infonde speranza.

Dedicato all’amico Arthur e al mio maestro.

Pensieri in volo

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Pensieri in volo

come gabbiani a primavera

come aquiloni colorati nel cielo d’estate

come bambini in gioco sull’altalena

Pensieri in volo

come schiavi liberati dalle catene

come bambini che corrano lontano dagli sguardi delle mamme

come adolescenti in fuga per la libertà

Pensieri in volo

come parole che prendono forma nei nostri sogni

come sogni che descrivono castelli

come castelli che diventano scrigno per i sogni

Pensieri in volo

sulla via verso di me

sulla via della della vita

sulla via del futuro

Nel buio della notte cerco rifugio

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Up date: 27.05.2010

Grigia e piena di pioggia la giornata di oggi. La mia anima aleggia felice dentro di me. La pioggia e il colore grigio del cielo contribuiscono a rendere riflessivi e sereni i miei pensieri. Una persona che credevo amica mi ha gettato contro le sue insoddisfazioni personali e i miei pensieri sono corsi a questo scritto, vivo nella mia memoria, anche se scritto un pò di tempo fa. L’amicizia, così come l’amore, non è detto che vada, ma non per questo dobbiamo rovesciare i nostri insuccessi contro chi non si è rivelato come noi ci aspettavamo. Ognuno è semplicemente come è. Lo scritto di questa persona mi ha fatto davvero male, ma forse qualche scossa ogni tanto ci tiene vivi e con i piedi per terra. La notte è magica. Ci avvolge con il proprio buio e con i propri silenzi. Le voci della notte parlano per lei. Nel buio di questa notte da sempre ho cercato rifugio, rifugio dalle miei lacrime e rifugio dai miei sorrisi. In questo giorno grigio e pieno di pioggia sorrido alla notte, amica mia da sempre.

02.07.2009

Nel buio della notte

di questa notte

cerco rifugio

abbracciata a me stessa

stretta ai miei pensieri.

Chiudo la porta

che mi separa da questo giorno

con le sue lacrime e i suoi sorrisi.

Nel buio della notte

di questa notte

cerco quelle orme

che sono disperse nella nebbia

di anni lontani.

Cerco il sorriso di una bambina

che freme in un mondo che le sta stretto,

cerco le lacrime di una bambina

che vuole solo essere com’è,

libera.

Nel buio della notte

di questa notte

ritrovo quei sorrisi e quelle lacrime,

ritrovo le orme che conducono

a quella bambina.

La storia di Francesco – ragazzo di strada

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Up date: 25 maggio 2010

Un anno è passato da quando scrissi di Francesco. Più di un anno è passato da quando Francesco se n’è andato. Ricordo all’obitorio, chinata sulla sua bara, le lacrime che mi scendevano e il cuore che mi scoppiava. Ricordo quando lo chiamavo e lui mi rispondeva: cosa vuoi da me? e io ridendo gli dicevo: ti voglio bene. E lui aggiungeva: io della tua amicizia non so cosa farmene. Era duro, era schietto, ma io gli volevo bene davvero. Amicizia è un bene grande. Non sempre si può amare qualcuno, ma se qualcuno ci ama non si accontenta del nostro bene amico. Oggi scrivo queste parole perchè vedo Franceso davanti a me. Lo vedo ma lui non mi parla. Lo vedo di giorno e lo vedo nel sonno, ma lui non mi parla.

Signore ti prego rendilo felice almeno accanto a te.

6 giugno 2009

Questa è la storia di Francesco. Francesco era uno di noi, anche se da noi era distante, perso tra i suoi sogni infranti.

Nato in una famiglia povera, ma dai solidi principi morali, nella sua amata Sicilia. Inizia a lavorare ancora ragazzino, non finendo nemmeno la scuola dell’obbligo. Si trasferisce al nord, dove si sposa e ha due figli, ora adolescenti. Una storia come tante. Matrimonio che finisce. Conti da pagare. Soldi che non bastano mai.

Ma un giorno la sua vita cambia. Un giorno, su quel treno, che prendeva da anni, una luce ad illuminare il suo sentiero. Una luce che gli ha riempito il cuore. Una luce che gli ha disegnato sogni e progetti. Voglia di costruire ancora qualcosa. Un bambino insieme. Condividivere un nuovo domani, loro, che uscivano da matrimoni falliti, con figli ormai grandi.

Un giorno quella luce è stata ofuscata per sempre. Un giorno, uno sparo, e quella luce è diventata tenebre. La tua luce non c’è più. La tua parte mancante non c’è più. L’unica persona che hai amato più di te stesso ti è stata portata via per sempre, in modo violento, in modo ossessivo da chi non si rassegnava che quell’amore fosse finito per sempre. Quel giorno i suoi sogni si infrangono al vento. Quel giorno il suo cuore smette di amare. Quel giorno Francesco smette di essere Francesco.

I giorni passano, tra lavoro e un mondo nuovo, fatto di nuovi amici che avevano la metà dei suoi anni. Vive alla giornata, senza fare progetti. Solo l’amore per i suoi figli e per i suoi genitori l’aiuta ad andare avanti con un cuore a pezzi e mille difficoltà. Poi, all’improvviso, diventa sempre più debole, fa fatica a fare ogni cosa, il respiro diventa difficoltoso. Non dice niente a nessuno e in punta di piedi si allontana. Lui che era già lontano. Non ha voluto condividere con nessuno questo suo nuovo dolore. Lui, che non chiedeva niente a nessuno. Lui, ragazzo di strada.

Davanti alla sua bara, ho pianto. Ho pianto perchè il Dio in cui credo l’ha portato via troppo presto, ma forse il suo viaggio era concluso. E sua madre, che in chiesa è persino svenuta, ha detto: Ora Francesco è felice. Lei l’ha preso per mano.

 

Stella ha conosciuto Francesco ad una scuola di ballo. Ma Stella e Francesco era due mondi differenti e mai sarebbe potuta essere cosa. Due stili di vita completamente diversi, due culture diametralmente opposte, due ambienti sociali antitetici. Per Stella Francesco era un amico. Per Franceso Stella cos’era? Era la speranza che quel cuore tornasse a battere, era la voglia di ritrovare un motivo per vivere, ma Stella ha troncato quella speranza perchè per lei non era così. Stella gli voleva bene, come amico, ma a Francesco quello non bastava e le loro strade si sono divise. Poco prima di andarsene lui le ha scritto chiedendole perdono per averla esclusa dalla sua vita, ma lui si era innamorato di lei. Stella non voleva ferire Francesco, ma sapere che Francesco alla fine aveva capito ha ridato il sorriso a Stella. Stella sa che ora Francesco è felice.

  

 

Quella ragazzina

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Up date: 19 maggio 2010

Oggi come ieri in questo cielo grigio i miei riccioli svolazzano disordinati al vento dei miei pensieri. Ho provato emozione nel rileggere questo pezzo e ancora di più nel ripensarmi adolescente. Ho abbracciato forte quella ragazzina ribelle e le ho sorriso.

10 dicembre 2009

Grigio, il cielo dei giorni scorsi. Leggera ed impalpabile la sottile nebbia. Aria pungente. Mi sono ritrovata spesso a pensare a me ragazzina, con i lunghi capelli disordinati, il viso sorridente e l’animo sotto sopra.

Ho visto una ragazzina dai riccioli disordinati, vestita a tutto punto, che in classe non smetteva mai di chiacchierare e che non faceva gruppo, ma era una gran casinista. Lei era lei. Non aveva bisogno di spalle o di adepti.  Lei che dettava le sue regole e le sue mode. Leggeva Leopardi. Ascoltava Tozzi e Guccini e scriveva ovunque, sui libri, sulla carta igenica e perfino sul banco. Ricordo quel giorno che la prof. di Italiano le fece togliere con l’alcol a cui era allergica tutti i proverbi scritti sul banco con l’uniposca in tedesco. Ricordo i vari scioperi della fame che faceva per dimostrare che lei era forte.

Oggi in questa giornata di sole vedo quella ragazzina seduta sulla spiaggia, con un quaderno sulle ginocchia e una penna colorata, davanti al mare, con il cielo grigio a scrivere. Vedo quella ragazzina correre all’alba sulla spiaggia e poi tornare in albergo a piedi nudi e a fare la doccia quando gli altri dormono ancora. Vedo quella ragazzina sorridere per un regalo trovato sotto l’albero di Natale. Quel regalo era un diario, in cui scrivere tutti i suoi pensieri.

Ricordo quella ragazzina ridere tanto da non respirare più, sul pavimento della cucina con sua mamma e suo fratello, con le urla del padre dalla stanza accanto che non sopportava le sue risa e lei, che rideva ancora più forte. Quella risata e quel sorriso sono stati donati alla donna di oggi.

Se oggi avessi la possibilità di vedere quella ragazzina le sorriderei e le direi di non mollare. E se lei avesse la possibilità di incontrare me, sono sicura che mi farebbe un sorriso grande e poi mi direbbe: sei mitica.

Lei è li davanti a me, con un sorriso grande come la sua voglia di fare, rotto da una lacrima che le scende sulla guancia. Lei è li davanti a me e mi abbraccia forte.

Pensieri di oggi

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Davanti al mio amato cielo rifletto. Riflessioni nell’aria fresca di questa primavera molto autunnale. Riflessioni sotto la pioggia che scandisce le mie giornate. Riflettevo sui miei compagni di viaggio in questa mia vita stellare. Riflettevo sulle parole di Alan che fugge da fiumi di parole che inondano il suo esseere. Parole, solo parole, a mia disposizione per descrivere i miei pensieri, le mie paure, i miei sogni. Parole che ci abbracciano come cuori di mamma. Parole che ci trafiggono come spade taglienti. Paole, solo parole per esternare la nostra anima. Riflettevo, sui confini da rispettare nei rapporti a due. I confini sono però da entrambe le parti. Entrambe le parti possono aver subito un torto. Non ci sono vinti o vincitori. Riflettevo in seguito da un pensiero esternato da colei che credevo amica. Spesso non si ferisce intenzionalmente, ma si ferisce lo stesso. Riflettevo sulla libertà di censurare i pensieri di chi ci legge che non condividiamo completamente. Non sono d’accordo. Nel mio cielo non si leggono solo pensieri che mi lodano, ma pensieri di chi mi legge che possono anche andare contro il mio pensiero. Riflettevo tra un raggio di sole e una goccia di pioggia. Pioggia che tanto amo e che porta con se tanti cambiamenti. Questi i miei pensieri di oggi.

Frammenti di cielo

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Davanti a me una distesa di cielo, grigio e bianco. Le nuvole  danzano, le une con le altre, alzandosi la gonna come damine dell’ottocento. Il vento soffia e soffia ancora e le nuvole continuano a danzare. Ondeggiamo gli alberi, al vento che soffia, vestiti a primavera che sboccia in questa coda di autunno. Il rumore delle macchine che sfrecciano sulla statale fa da sottofondo a questa danza lenta. Un giro tondo di nuvole e di alberi, in questo cielo grigio e bianco che sembra sorridere di sole. Una danza di nuvole e alberi in questo cielo grigio e bianco.

Due cuori e quattro mani

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Up-date: 11 maggio 2010

Che emozione nel rileggere questo pezzo che ho scritto con un amico speciale, una di quelle persone che lasciano il segno quando passano, anche se credono di essre invisibili come fantasmi. A questo amico che si è dissolto nel buio della propria anima dedico un pensiero di luce.

Luce di maggio

25 settembre 2009

Piove. Fortissima cade la pioggia. Nebbia intorno a me.

I tergicristallo non riescono a lasciare puliti i vetri.

Guido tra la nebbia e la pioggia. Surreale l’ambiente intorno a me

Mi sento leggera, quasi a confondermi con la nebbia intorno a me.

Fantasia e realtà si prendono per mano.

Fantasia e realtà diventano uno, come il pensiero che adesso scompone le mie idee e le tritura nella macina di un unico sogno quello di stringerti a me

Sentire la tua pelle sulla mia pelle, il tuo cuore battere all’unisono con il mio.

Ti sfioro le labbra, morbidi frutti di stagione, come quelli rossi che mordemmo insieme, quando le fragole furono mature e il nostro amore fu all’apice e ridemmo di una rondine appena nata che non sapeva volare, simile al nostro amore quando ci guardammo negli occhi la prima volta adesso abbiamo imparato a volare insieme un’ala ciascuno tu e io nell’immenso. E adesso questa nebbia ci protegge da sguardi indiscreti e di te voglio tutto in questo luogo che è solo nostro su questa strada che conosce altri amanti. Voglio accarezzarti fino a consumare mani e vita, voglio guardarti fino a non avere più occhi, voglio baciarti fino a quando la mia bocca non sarà consunta.

Voglio le tue carezze nella mia anima. Voglio i tuoi sguardi nel mio cuore. Voglio i tuoi baci nei miei sorrisi. Voglio che la tua anima si fonda con la mia e danzino insieme tra la pioggia e la nebbia. Voglio che il mio cuore si lasci avvolgere da un mando avvolgente per nascondere il suo forte battito.

I tuoi sguardi saranno solo i miei. Le tue mani accarezzeranno solo me. I tuoi pensieri scopriranno di essere in una solitudine eterna senza il pensiero di me.

I nostri sguardi si fonderanno insieme e i tuoi occhi porteranno nel cuore il ricordo di me. Le tue mani stringeranno le mie in una capriola di vibrazioni. I miei pensieri non esisteranno senza il pensiero di te. I miei pensieri nella notte buia ti cercheranno, ma tu sarai lontano dalle mie fantasie solitarie.

E la notte non sarà più buia ci sarà luce e luce e ancora luce a illuminare la nostra futura esistenza.

Nelle mie notti buie il pensiero di te a rischiararle e sarà una luce che non si spegnerà. Si rafforzerà di notte in giorno e di giorno in notte e ogni volta che i nostri sguardi si incontreranno, tra la nebbia e la pioggia, nuova energia sgorgherà come acqua a dissetare la sete di noi.

E saremo la fonte. Fonte per il nostro e l’altrui amore, esempio unico di unità e perseveranza. Non serviranno ali per volare

I nostri pensieri ci sosterranno nel volo leggero verso di noi e la nostra energia illuminerà questo volo e il cielo si tingerà di sole e di luna e di stelle e noi non vedremo più nulla accanto a noi. Non sentiremo alcuna voce tra la nebbia e la pioggia.

L’eternità dividerà le nostre molecole e gli atomi dei nostri corpi apparterranno all’immenso e l’immenso seminerà dove nessuno ha mai osato un altro amore. Una speranza. L’idea per una nuova esistenza e noi vivremo d’anima impalpabili ed eterei, come la nebbia di questo giorno. Nebbia nella nebbia. Cuore nel cuore. Occhi negli occhi. Io in te. Tu in me.

Il tuo cuore allora non sarà più pietra, ma sarà tornato a battere, a battere forte per me e tu ti butterai a capofitto tra la nebbia e la pioggia e riderai di gioia. Riderai di felicità. Le tue risate arriveranno in ogni dove e i tuoi occhi saranno pieni di luce.

(Stellasolitaria & xxxxxxx)

Parole come lame

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Parole come lame è un dialogo con me stessa, in una giornata di pioggia come oggi. Pioggia che io adoro. Alcuni rapporti sono difficili da gestire, nonostante un lungo studio su se stessi, nonostante un cammino di luce, nonostante un cammino di fede. Le parole però non fanno male solo a chi le riceve, ma sopratutto a chi le lancia contro coloro a cui vuole bene. Riflettevo su Parole come lame. Rifletto ora con il vento e la pioggia che agitano gli alberi difronte a me. Finchè c’è una luce, c’è una speranza che quel vento cessi, che la pioggia porti un raggio di sole e le ferite si cicatrizzino e tornino sorrisi. Sorrisi nuovi e pieni di luce e di gioia nuova. Il sole splende sempre. Dentro di noi prima, nel cielo poi.

Parole

come lame

che lacerao

la carne

di chi

viene trafitto

e ti chi trafigge

Parole

come lame

che bruciano

il fuoco che arde

nella pioggia

che cade

nel buio profondo

Parole

come lame

che interrompono

il cammino di luce

Chiudo gli occhi

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Chiudo gli occhi

guardando il cielo

azzurro e grigio

con la sua aria leggera

che mi accarezza il viso.

Chiudo gli occhi

cercando

dentro di me

quel cielo

azzurro e grigio

e quell’aria leggera.

Pensieri che si rincorrono

tra luce e buio,

Pensieri che si danno la mano

in un giro tondo

di allegre risate,

Pensieri che si rannicchiano in angolo.

Dentro di me

continuo a cercare

quel cielo azzurro e grigio

con la sua aria leggera

Dedicato a Kate: e così la mia vita è cambiata

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Carissima Kate,

quello che tu credi essere il momento sbagliato è quello più giusto per chiedere aiuto a Lui. Solo Lui ti potrà aiutare. Solo Lui sa cosa ci sarà in serbo per te.

Tutto avevo, non mi mancava nulla. Una famiglia splendida a cui sono legatissima. Un fratello che adoro, pur scontrandoci oggi come sempre, ma i viaggi se non sono insieme, che viaggi sono? Amici che mi hanno accettato semplicemente per la piccola grande folle, quale sono. Un lavoro che ho scelto e che mi dà tante soddisfazioni: se non sono in forma i miei clienti lo scoprono in un attimo. Tantissimi hobby e passioni. Una vita sempre in movimento, senza nemmeno il tempo per respirare. La fede sempre con me, ma era una fede bambina e non una fede adulta quale io sono oggi. L’andare a messa, il pregare, non mi bastava più. Avevo bisogno di qualcosa di molto più forte.

Lui i segni ce li dà ogni giorno, ma spesso a noi fa più comodo non ascoltare la sua voce. Quando Lui chiama noi però dobbiamo andare. La sua chiamata è quel quid che fa la differenza, è quel quid che rende la nostra una vita speciale. Lui ci sceglie uno ad uno, sceglie noi così come ha fatto con i suoi discepoli. Li sceglie nel buio, li sceglie nel peccato.

La mia vita era bellissima e io avevo tutto. Ma, mia carissima Kate, si può essere al buio anche nella fede e nella felicità. Prima nella mia vita inizio il cammino di Luce con il mio maestro, alla ricerca di me stessa e poi arriva il cammino di fede. A febbraio la chiamata a Lourdes e il pellegrinaggio. La mia vita cambia. Torno a casa e ritorno alle catechesi per le comunità neocatecumenali. Le finisco e a metà marzo il ritiro. Entro in comunità, sono una delle corresponsabili e proprio in quel ritiro scopro l’amore. Un amore forte e luminoso, che solo dopo pochi giorni ti fa dire: Ho trovato il mio pezzo mancante e voglio passare con lui tutta la mia vita.

La comunità è un impegno, ma le poche ore che dedichi a lei sono più che duplicate in felici giorni.

Un abbraccio di Luce per te, Luce

Corre il tempo

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Corre il tempo

corre lontano.

Vorrei abbracciarlo,

ma corre via.

Vorrei mettere la mia mano come sbarra

e trattenerlo qui,

ma è come vento

che mi scompiglia i capelli,

è come acqua

che mi piove addosso

mi lascia bagnata

ma non riesco a trattenerla,

è come sole

che mi scalda l’anima,

ma non riesco a reggerlo nella mia mano.

Il tempo corre

e io corro con lui,

corriamo insieme verso la luce,

corriamo insieme nella luce.

Il tempo corre

e il tempo è con me luce

e io sono con il tempo

Luce

Sento vedo

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Dedicato a Michela perchè quando l’ho chiamata qualche giorno prima di scrivere questo pezzo mi prendeva in giro e mi diceva:”Come quello la ha scritto Le mie prigioni tu puoi scrivere nella mia cameretta (pazza)” e così ho fatto. La settimana scorsa, ricoverata in ospedale, ho scritto per Michy la meravigliosa morosa dell’alieno questo pezzo:

 

Sento

voci perse nel buio

che cercano un contatto di Luce

Vedo

nel buio della notte i tetti della città

come fossero alieni di luce dispersi nel buio

Sento

un calore di luce dentro di me

che illumina la mia mente buia

Vedo

una luce nella notte

che cancella ogni mia paura buia

A Nanda

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Come farfalla leggiadra dai colori pastello

ti sei posata su questo piccolo fiore

e lo accompagni con calore di gioia nel suo cammino di luce

Dolce e sensibile la tua anima

nel silenzio della notte

nei rumori del giorno

Un segno luminoso tu hai lasciato nel cuore di questo piccolo fiore

che il Signore ha ora deciso

di far sbocciare nel suo giardino

A te amica magica che Dio mi ha donato nel mio pellegrinaggio e che hai portato luce nei miei occhi e nel mio cuore

Luce Nuova

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Di gioia e serenità la luce che arde dentro di me.

Arde come fosse un fuoco.

Scalda come il più caldo degli abbracci.

Oggi sono serena, come non mai.

Oggi sono felice, come non mai.

Leggo con la gioia che ho nel cuore.

Leggo una spledida poesia granelli di sabbia e la gioia che è in me, che si chiama Luce Nuova, scrive questo commento. Non c’entra nulla con quello che l’autore aveva nel cuore, ma Luce è la Regina dei fuori tema

Lo specchio riflette
la luce che è dentro di noi
Lo specchio guida
la luce
e la proietta verso la meta
Lo specchio
non cambia le cose
le cose sono e saranno

lo scorrere inosorabile della vita
non ci trascina via
noi abbiamo una meta
e verso quella meta
nuotiamo
anche se le correnti sono avverse
voliamo
anche se il vento ci porterebbe a terra
corriamo
anche se il sentiero è pieno di ostacoli

La luce ci indica la vita
lo specchio riflette la luce che in noi

Un abbraccio di luce Luce

Oggi sono Luce nella Luce.

NEVE e grigio

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Davanti a me NEVE caduta in abbondanza. Intorno a me NEVE che bianca e magica ci abbraccia come un’amica, come un’amante. NEVE che mi fa riflettere in questa giornata grigia. Bianca la NEVE in contrasto con il grigio dei miei pensieri, con il grigio delle mie riflessioni. Non sono donna da bianco e nero, ma grigio è il colore della mia anima in riflessione. Il grigio delle giornate di pioggia in cui è iniziato qualcosa di importante. Grigio il giorno che verrà in cui qualcosa di importante per la mia vita succederà. Anime che si incontreranno con altre anime e sarà un trionfare di colori nonostante il grigio del cielo. Grigio a me tanto caro. Il grigio delle giornate di pioggia. Il grigio della nebbia, amica e nemica, sottile e subdola ma che per me è mistero, magia, incanto. NEVE che in città è vista come impiccio. NEVE che in montagna cade sui miei amici alberi con cui dialogo per riconcigliarmi con me stessa. NEVE e grigio

Parole nell’anima

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Parole nell’anima quelle che vagano dentro di me, cercando un porto per attraccare.

Fogli stampati stropicciati nel letto, tra pigiama e piumino. La finestra aperta e il vento che li solleva lentamente e li fa tornare dov’erano. Troppo stropicciati per poter volare.

Quelle parole mi hanno fatto pensare, sorridere, scendere una lacrima e ancora pensare.

In una giornata di pioggia ho seguito una luce e quella luce oggi brilla come mai nessuna luce ha brillato.

Noi siamo anima, siamo corpo, siamo un cuore che batte, siamo pelle che si increspa, siamo occhi spalancati, siamo un cervello pensante.

Noi siamo il mondo e siamo solo un granello di polvere.

Parole nell’anima che mi fanno capire che quando vedi una luce la devi seguire. Io quella luce l’ho seguita e ora tutto è rischiarato intorno a me. Una luce in cui è comparsa un’altra luce, più calda, più morbida più soffice. Le due strada si sono così incontrate, uno scambio di sorrisi e io oggi vedo con occhi nuovi.

La vita è fatta di strade, di sentieri, di gradini, di pozzanghere. La vita è fatta di sole e di pioggia, di vento e di afa. Nella vita si cade e ci si rialza.

Parole nell’anima come dono prezioso di chi ha filtrato luce, di chi ha incamerato nuvole e ha emanato sole, di chi c’era sotto la pioggia e c’è ancora oggi sotto il sole.

Parole nell’anima che conserverò tra i miei ricordi più preziosi.

Luce illuminata

 

 

 

Penso

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Il mio ufficio è un piccolo gabbiotto senza finestre in un grande open space, la cui vetrata dà sulla strada statale. Il cielo è grigio ed è un grigio reale, non un grigio poetico. Grigia la ditta difronte a noi. L’aria è pesante. Auto e camion sfrecciano veloci. Piatto il paesaggio circostante di questa pianura di massa.

China sulla mia scrivania, penso. Penso a chi sono, a chi sono nata e a chi sono diventata. Penso al cammino di luce che ho iniziato tante nuvole fa. Penso al cammino di fede che sto portando avanti tra lacrime e sorrisi.

Spesso ci fermiamo a guardare l’esteriorità delle cose. Tutto ha cuore, vivo e battente. Anche il mio ufficio, anche il paesaggio davanti a me, ha un suo perchè. Soffermandosi un pò più a lungo si può scorgere un sorriso tra il grigiore della strada, del cielo, delle costruzioni.

Penso, alla bambina che ero ieri e alla donna che sono diventata oggi. La mia parte bambina dà ogni giorno la mano ad una donna forte e determinata, che crede in un mondo di fate, ma vive in un mondo reale. I sogni ci fanno sorridere anche quando dovremmo piangere. Il sorriso mi accompagna ogni giorno. Sorridere è regalare a se stessi è gli altri una luce di stelle.

Penso a ciò che ho e a ciò che non avrò mai. Forse non era scritto nel grande libro.

Penso è un frammento di vita. Un frammento in bianco e nero, ma non per questo un frammento triste.

Penso è un guardarmi dentro per cercare di tirare fuori energia e luce nuova.

Il pezzo mancante

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Up date 21.01.2011

Il pezzo mancante è quello che pensavi di aver incastrato all’ultimo e poi, scopri, che non è perfettamente incastrato. E’ quello che pensavi di aver trovato dopo una vita di ricerca e invece, è lui che sta cercando te. Spesso quello che sembra non è esattamente quello che è. Se ci fermiamo un attimo vediamo ciò che è davvero.

Up date: 17.02.2010

Pensi che solo uno sia il pezzo mancante e poi, all’improvviso ti accorgi, che forse uno è il pezzo conquistato. o forse neanche quello. Tutti i tasselli che credevi di aver conquistato volano via. Il vento ti scompiglia i capelli, ma un sorriso risplende su di te. Tu non sei triste. Tu respiri un’aria nuova. Non stai campendo fino in fondo quello che ti sta succedendo ma sei felice come mai prima. Il vento soffia, soffia e tu voli leggera nell’aria.

Data di pubblicazione originaria: 21.10.2009

Il puzzle sembrava completo nella sua immensa vastità, ma non era completo. Un pezzo, un unico pezzo mancante. Così la vita. Sembra perfetta, tutto sembra incastrarsi perfettamente, ma un unico pezzo mancante. Corriamo come pazzi per arrivare. Vite frenetiche. Giornate massacranti. Un unico pezzo che manca. Manca oggi, illuminato dal sole. Mancherà domani, inumidito dalla nebbia. Quel pezzo mancherà finchè non avremo compreso il motivo per cui manca. Siamo sempre di fretta, sempre di corsa. Uno scoglio per trovare quel pezzo mancanti. Lo scoglio è dentro di noi. Lo scoglio impedisce ai nostri occhi di vedere, al nostro cuore di battere ancora, alle nostre orecchie di udire. Quante volte il sole dovrà ancora sorgere, quante volte il sole dovrà ancora tramontare prima che noi riusciamo a trovare quell’unico pezzo mancante?

Un segno di luce

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Mi sento leggera

come se dovessi volare.

I miei occhi sorridono,

il mio cuore sorride.

La mia voce è calma e tranquilla

come se la luce la modulasse.

Le mie mani tremano

e sul mio volto un sorriso del mio cuore.

Era notte

e io scendevo a lei.

Non ho visto bagliori

non ho sentito voci

ma nel mio cuore profumo di serenità.

Una serenità leggera, trasparente, magica.

Un segno di luce su di me

Tu

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Tu

che hai chiuso la tua fede nel cassetto

e ti lasci portare via dal vento

che soffia minaccioso e cattivo

Tu

che hai lasciato il tuo sorriso

per le lacrime del cuore e della mente

Tu

che non credi più nell’oggi e nel domani

Tu

che ti stai lasciando morire piano piano

Tu

che hai lasciato che i sogni svanissero

come bolle di sapone

Tu

che hai messo buoni e cattivi

nel baule del passato

e ti sei rinchiuso nella tua solitudine

Tu

che non ascolti

l’energia che è in te

Tu

ormai hai deciso

e il mondo non sei che tu.

Poesia viaggiando

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Ieri mi hanno dato della markettara per aver fatto pubblicità al nuovo super fashion magazin e adesso la markettara la faccio per me stessa…

Da oggi parte una nuova avventura, poesiaviaggiando, il mio nuovo blog in cui metterò tutte le emozioni dei miei viaggi:

 

Quante volte mi sono detta:”adesso scrivo un racconto di viaggio“, ma poi mi sono sempre lasciata cullare dalle emozioni e dalle emozioni dei miei viaggi.

Un racconto di viaggio può aiutare qualcun altro ad organizzare un viaggio” mi hanno sempre ripetuto, ma per me viaggio non è solo organizzazione, ma poesia, magia, emozioni e proprio non è il mio stile un racconto di viaggio senza poesia. E alla fine ho sempre lasciato perdere. Tanti appunti disordinati, tante idee dentro di me, ma la voglia un giorno di fare qualcosa che sentivo davvero mio.

Così sistemando le guide dei miei viaggi nella mia libreria è nata dentro di me l’idea di creare un luogo di emozioni, sensazioni, tra poesia e realtà, con dettagli pratici, ma senza dimenticare che il filo conduttore è POESIA VIAGGIANDO.

Poesia viaggiando è l’amore per posti nuovi, è l’amore per la libertà di pensiero e di viaggio, è l’amore per la poesia, è l’amore per ciò che siamo e per ciò che eravamo.

Poesia viaggiando è quello che un viaggio è per me e quello che sono diventata grazie ai miei viaggi.

Poesia viaggiando è un week end sugli sci, una visita in una città d’arte o un viaggio avventura.

Poesia viaggiando è evasione, è sogno, è magia, è poesia.

Semplicemente, poesia viaggiando

 

P.s. il cielo di stella rimane, eh certo che rimane….qui poesie, racconti, frammenti di vita, la i miei viaggi tra magia e poesia.

un bacio a tutte le mie nuvolette

Le cose più belle

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Le cose più belle succedono sempre per caso. Non sono nè cercate nè programmate. Le cose più belle sono quelle che semplicemente accadono. Le cose più belle sono quelle che appaiono magiche e fatate e sono semplicemente le cose più belle. Semplicemente semplici. Semplicemente le cose più belle.

Ne parlo con le lacrime agli occhi, ma sorridente, perchè ogni tanto succedono cose che non penseresti succedano. Non ho trovato un nuovo amore e non sono riuscita nemmeno a trasferirmi a vivere su Marte, ma semplicemente mi sono resa conto di come la presenza di una persona nella mia vita abbia cambiato la mia vita.

Ma quando cambia una vita? Nel mio caso è cambiata lentamente e velocemente. E’ cambiata quando ho iniziato a dialogare con me stessa, come non avevo fatto mai. Dialogare con me stessa è una cosa che faccio fin da piccola, ma ho sempre preteso molto da me stessa. Ho sempre imposto molte regole e sforzi massacranti a me stessa. Poi, un giorno, per caso mi sono ritrovata davanti a me stessa. Ho iniziato ad abbracciare gli alberi e loro hanno iniziato a donarmi energia nuova. In mezzo ai boschi da sola ho iniziato a cogliere l’energia che le foglie mi donavano e la libertà che solo il cielo riusciva a regalarmi. Ho imparato a godere del silenzio e della solitudine della mia casa per parlare con me stessa, per ascoltare me stessa. “Ma io ho sempre ascoltato me stessa” mi ripetevo. “Ma io ho sempre parlato con me stessa” aggiungevo. Ho imparato ritmi nuovi. Ho imparato a capire che il vuoto non esiste, se non per essere riempito. Ho capito che il buio esiste per essere illuminato. Ho riscoperto l’amore per la nebbia e per la pioggia che avevo da ragazzina e mi sono chiesto dove era finita la mia parte melanconica e pensierosa. La mia parte adolescenziale. C’era ancora, ma nascosta dentro di me. Aveva prevalso la parte irruente e iperdinamica. La parte che deve per forza fare se no si sente insoddisfatta. Ho imparato ad ascoltare i piccoli segnali che da anni il mio corpo mi dava, ma che io non volevo cogliere.

Non sono diventata oracolo della verità e non ho nemmeno trovato una sfera di cristallo. Ho incontrato per caso lo specchio di me stessa e ho iniziato a fidarmi di questo specchio. Non avevo paura di lui, perchè lui non aveva niente da guadagnarci. Ero affascinata dal mi specchio perchè giorno dopo giorno scoprivo parti di me prima sconosciute. Quando avevo bisogno di energia lo specchio mi aiutava a tirarla fuori da me. Il mio specchio mi vede luce anche in giornata di buio totale.

Le cose più belle sono quelle che ci fanno svegliare con un sorriso al mattino ed addormentare con un sorriso. Le cose più belle sono quelle che ci lasciano una carezza sul cuore.

Grazie Maestro di essere entrato nella mia vita.

Stella luminosa 

Riflessioni

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Up date: 22 gennaio 2010

Se c’è una cosa che non tollero è la polemica, perchè la considero inutile e sterile. Amo invece il dialogo e questo è sempre stato presente in questo mio cielo, anche se sono consapevole del fatto che sia molto più facile dialogare in un blog di discussione rispetto ad un blog intimistico. Ringrazio per questo tutte le mie nuvolette.

Ho chiamato questo scritto RIFLESSIONI perchè è un susseguirsi di pensieri dopo aver letto il post di Arthur. Non l’ho chiamato in altro modo perchè questo era il mio pensiero. Il mio pensiero deve essere così accettato.

Piacere a tutti è impossibile, ma la cosa certa è che prima di tutto dobbiamo piacere a noi stessi e accettarci semplicemente per quello che siamo.

Leggendo oggi il post di Arthur mi sono resa conto che una ferita profonda non passa solo perchè non la vuoi vedere.

Una ferita profonda tra cuore e anima, che cerco di non vedere e di non sentire, ma c’è,  pronda e profonda batte dentro di me. 

Avevo deciso di sepellirla dentro di me, perchè altro non potevo fare. Non puoi chiarti con chi ha gettato polvere su di te, con ti ha eretto muri da qui al cielo, con chi ti ha cancellato come un colpo di vento.

La sofferenza rimane per non essere stata accettata per quello che sei. Un individuo dovrebbe essere accettato semplicemente per quello che è: un individuo, con i propri pregi e i propri difetti. Noi non siamo verità unica. Noi percepiamo la nostra verità, ma dove sta scritto che la verità di un altro è meno vera della nostra?

Una ferita profonda che fa piangere lacrime tristi, per quello che credevo fosse e in realtà non è stato. Per la polvere gettata su di me che mi fa lacrimare gli occhi e piangere il cuore. Per essere stata cancellata come non fossi mai esistita.

Un giorno qualcuno mi disse: ma tu sei quella che scrive con il cuore in mano. E oggi, lacerata da una ferita profonda, sorrido al mondo e sono felice per non aver mai smesso di ascoltare il mio cuore. Io sono semplicemente quella che sono, non ho maschere o doppi volti, non ho una vita reale contrapposta alla mia vita virtuale, io sono semplicemente io.

Una ferita profonda che non posso far finta che non esista, perchè c’è. Tempo fa ricordo di aver scritto che se fosse stato paradiso non sarebbe andato perduto e ancora oggi lo credo. La ferita però c’è e fa male.

 

Io sono qui, io sono qui

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Questa pioggia che cade copiosa sopra di me e mi avvolge

questa pioggia che mi circonda di sola acqua

questa strada che diventa acqua

e con l’acqua diventa un tutt’uno

io sono qui, io sono qui…

Questa nebbia che mi avvolge leggera

e con l’acqua diventa schermo per i miei occhi

questa strada che non riesco più a vedere

e con la nebbia diventa buio

io sono qui, io sono qui,

Nella notte

sotto la pioggia

avvolta dalla nebbia

su questa strada

io sono qui, io sono qui…

Urlo

ma le mie urla come inghittite da un vortice di pioggia, nebbia e strada

io sono qui, io sono qui…

La vita è una questione di stile

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Ho deciso di riassumere i miei pensieri con una semplice frase:

LA VITA è UNA QUESTIONE DI STILE

Riassunte in questa frase tutte le mie emozioni delle ultime 72 ore.

P.s. la mia vita non è solo blog, quindi le ultime 72 ore erano le ultime 72 ore della mia VITA…(questo per amor di precisazione)

Caro 2009

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Caro 2009,

prima di salutarti volevo ringraziarti per non avermi mai portato via il mio sorriso. Ci sono stati giorni pieni di nuvole, anche se pochi. Ci sono stati giorni in cui avrei voluto scappare sulla luna. Ci sono stati giorni in cui ho chiesto a Dio perchè, ma ti ringrazio per essere ora qui a parlare con te.

Porto nel 2010 il mio sorriso, la mia tenacia, la mia determinazione, il mio non mollare mai, la mia curiosità, la mia simpatia.

Lascio qui a farti compagnia tutti i fantasmi che mi hanno fatto soffrire in questo anno e in quello precedente. Ti lascio anche il loro numero di telefono perchè a me non serve più.

Porto nel 2010 la mia mamma e il mio papà, mio fratello e la sua fidanzata, perchè sono le cose più preziose che ho. Anche lei è preziosa perchè contribuisce a rendere mio fratello felice.

Lascio qui con te tutti i parenti che non sanno cosa voglia dire famiglia o amore. Non abbiamo bisogno di gente opportunista.

Porto con me tutti i parenti buoni a cui voglio tanto bene.

Porto con me gli amici preziosi senza i quali non riuscirei ad immaginare la mia vita, Alessandra, Cristiano, Michelle, Franco, Lara e la piccola Lucrezia, Marisa.

Porto con me Daniele e tutto quello che in pochi giorni mi ha insegnato.

Porto con me i miei specialissimi blog amici, Diemme con cui si è instaurata una splendida amicizia anche se lei crede che io mi sia allontanata da lei: Diemme non è così. Arthur, amico importante e presente, anche se lui crede che io non lo ascolti mai: Arthur, non è così. Alfonso, amico speciale nel mio cuore: Alfonso, io ci sarò sempre. Giovanni, la cui amicizia mi accompagna ormai dall’inizio del mio blog: grazie di esserci sempre, anche quando non ti sento. Il mio maestro che vede in me luce anche quando io penso di essere nel buio più totale: grazie Drago di essermi stato vicino e di esserci sempre. Balibar, a cui spesso dico che mi snobbi: lo so che hai affrontato momenti difficili, ma grazie di non avermi mai lasciata sola. E con un ringraziamento speciale Alan, che ho fatto fatica a comprendere e che ora sento legatissimo ai miei pensieri: non rinuncerei mai e poi mai ai nostri dialoghi. Sorrido pensando a Solindue, a cui dico: ci sono, ci sono, e come potre non esserci? Kate, amica cara, io sono sempre me stessa, anche se a volte faccio fatica a riconoscermi, sono sempre io e per te sarò sempre qui anche quando non mi vedrai. Liviana, che non vede la sua bellezza: sei davvero splendida. E poi nuovi amici come Lulù, Luciano, o la delicata e preziosa Ambradorata, o Pani scoperto da poco, o amici che mi snobbano un pò come Fra che abbraccio forte forte, o la mia sorellna, o Miss francina che ogni tanto si ecliassa. Anime importanti che ogni tanto passano a farmi visita come Spaziocorrente, Kia, Aquilotta.

Lascio qui con te ogni forma di polemica, perchè non porta da nessuna parte.

Lascio qui con te tutta la gente che vorrebbe essere quello che non è.

Lascio qui con te chi si nutre delle energie degli altri.

Lascio qui con te la cattiveria che aleggia nell’aria, l’aridità dell’animo.

Porto con me un cuore nuovo e il sorriso del Signore.

Caro 2009,

ti abbraccio forte forte e ti ringrazio per avermi donato tanti sorrisi. Ti tiro un pò le orecchie per avermi portato via un affetto prezioso, anche se so che la è di nuovo felice.

Un abbraccio di cuore,

Stellina, o Stella, o Dinastrino, o Monica, ma sempre io sono.

Era il 25 dicembre

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Era il 25 dicembre di quest’anno. Era, perchè è passato e non c’è più. Ero appena tornata dalla messa di mezzanotte, e dopo aver augurato buon natale ai miei genitori sono andata a dormire a casa mia. Era il 25 dicembre di quest’anno. Qualcosa c’era nell’aria per renderlo un Natale diverso. Dall’una e mezza alle 5 di questa mattina sotto il piumino, sul mio divano bianco, qualcosa di profondo è successo in questa notte di natale, passata ma che rimarrà sempre dentro di me. La storia di Daniele, uno come noi, uno diverso da noi, mi ha fatto piangere, mi ha fatto emozionare. Mi ha fatto ringraziare Dio per ciò che ho avuto per ogni istante della mia vita, per tutte quelle cose che io come tanti diamo per scontato, un tetto mio sopra la testa, vestiti belli e puliti tutti i giorni, persone amate vicine, un piatto caldo. L’ho sentito vicino, come se fosse stato li, sul mio divano bianco davanti all’albero di Natale con le palline viola. Ho capito quello che non avevo capito in 37 anni della mia vita. Hai tutto su un piatto d’argento e non gusti niente e poi, all’improvviso perdi tutto, e allora apprezzi anche l’aria che respiri perchè potresti non averla più. Questo io ho capito in questo 25 dicembre . Era, perchè è passato e non c’è più, ma quello che ho capito rimarrà con me per sempre.

Avrà avuto vent’anni

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Curiosando nel comodino della mia vecchia stanza tanti quaderni disordinati con tanti miei scritti. Rileggendoli, questo mi ha colpito. Non ricordo quanti anni avevo. Il testo originale era già stato gettato ed è rimasta una stampa recente.  L’ho letto e ho rivissuto quella scena. Dal tedesco forzato ero sicuramente bambina. Ho rivissuto l’emozione, ma non sono riuscita a rivivere i nostri volti. Non ho cambiato nulla per non frantumare quell’emozione.

 

Avrà avuto vent’anni

il ragazzo che suonava la chitarra

in mezzo alla strada

di una via del centro

durante le feste di natale…

I suoi occhi erano tristi e freddi,

ma allo stesso tempo impauriti,

emanavano tanta voglia di avere un pò d’affetto,

tanta paura di non farcela più…

Le sue mani erano gelate e rosse,

ricoperte di tante piccole piaghe.

Il suo abbigliamento era transandato e sporco,

e troppo leggero per quella stagione fredda…

Una ragazza gli si avvicinò per fargli i complimenti,

ma egli reggrinzò la fronte e disse in fretta:

“wie bitte?”

e allora io mi diressi verso di lui e gli dissi:

“Brav! Du bist jung und du glaubst, alles machen zu koennen”

e me ne andai, dissolvendomi nel nulla,

nel freddo e nel buio della nostra mente…

Non chiedermi di cambiare perchè non cambierò

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Non chiedermi di cambiare

perchè non cambierò

nè oggi, nè domani, nè mai…

Non chidermi

di credere

in qualcosa di diverso

da quello in cui credo

perchè non cambierò

nè oggi, nè domani, nè mai…

Non chiedermi

di sorridere

se ho voglia di piangere

o di piangere

se ho voglia di sorridere

perchè non cambierò

nè oggi, nè domani, nè mai…

Non chiedermi

di fermarmi

perchè non mi fermerò

perchè la mia folle corsa

verso me stessa

non è finita

nè oggi, nè domani, nè mai…

Non chiedermi

di non essere

come sono

perchè non cambierò

nè oggi, nè domani, nè mai…

Alberi

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Alberi neri

alberi nudi

alberi dai rami sottili

infreddoliti

nel freddo del mattino

indifesi

davanti al vento

indifesi

davanti all’inverno che sopraggiunge

senza foglie e senza colori

senza un sorriso

Alberi

 come un’anima

senza un sorriso

senza un sogno

senza una speranza

Alberi

soli al vento

Ornella, la stella più bella

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Ieri ho ricevuto una mail e come sempre sono contentissima quando c’è posta per me.

La lettera iniziava con Cara Ornella e io ho sorriso, chiedendomi: “Avrà solo sbagliato nome o sarà veramente per Ornella?” Poi, proseguendo nella mail era veramente per me, ma io non mi chiamo Ornella, obiettavo leggendola. Ma chi sarà Ornella? mi chiedevo.

Non potevo non fargli notare che la mia mamma aveva deciso di chiamarmi Monica e non Ornella, che tra l’altro poco ci azzeccava con me.

Oggi ho ricevuto una lettera con mille scuse, ma la cosa più bella è la foto di Ornella, che da oggi diventa la mascottina del mio cielo.

Ornella la stella più bella

Ornella è troppo carina e poi, il suo musino un pò imbronciato, è troppo tenero.

Ornella, la stella più bella.

(Dedicato ad Alberto, ogni promessa è debito, e come vedi Ornella sta pensando come vendicarsi….)

Torta all’arancia

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Ecco una ricetta semplicissima, poco grassa, ma davvero ottima. Prima di assaggiarla non credevo che fosse veramente fatta con così poco:

Ingredienti:

  • 200 gr di zucchero; (2 bicchieri)
  • 300 gr di farina; (3 bicchieri)
  • 1/2 bicchiere di latte;
  • 1/2 bicchiere di olio;
  • 1 bicchiere di succo d’arancia o di clementine;
  • 3 uova intere;
  • 1 dose; 

Procedimento:

  •   Si mettono tutti gli ingredienti insieme nella zuppiera e si lavora.
  • L’impasto deve essere morbido. Eventualmente aggiungere ancora un pò di latte e un pò di succo ed eventualmente un uovo. (io li ho aggiunti tutti e tre)
  • Versare l’impasto in una teglia unto e infonare a 180 gradi per circa 45 minuti
  • Io per renderla un pò diversa ho usato lo stampo della ciambelliera e sopra l’ho cosparsa con granella di zucchero.
  • E’ un tipo di impasto adatto per essere farcito. Ha la consistenza simile al pan di spagna. Ottima anche per la colazione.

Variante: (con yogur ed eventualemente mele)

  •  Esiste una variante di questa ricetta nota come torta dei vasetti che parte dal vasetto di yogurt. Solo che in questo caso c’è un vasetto di yogurt, tendenzialmente naturale, un vasetto di olio e a piacere le mele tagliate a pezzetti da unire all’impasto. Manca il succo d’arancia.

Sono ricette che sono abbastanza flessibili e possono essere combinate e modificate a piacere.

Buon appetito e si accettano varianti gustose…

—-

A proposito di varianti, ecco la variante di Arthurino:

Eccu ‘na ricetta semplici, pi ‘nnenti grassa e veramenti ottima. Non cridiva che fussi stata fatta cu così pocu, prima d’assaggiarla.

Chiddu chi ci sta ddintra:
• 200 gr di zucchero; (du’ bicchieri)
• 300 gr di farina; (tri bicchieri)
• Un bicchieri e mezzu di latte;
• Un bicchieri e mezzu di olio;
• un bicchiere di succu d’arancia o di clementine;
• tri uova intere;
• una dose;
Chiddu chi sava a fari:
• Mettiri tutti i cosi ‘nta zuppera.
• Mi raccumannu, l’impastu ava esseri morbidu. Mettiri si ssevvi ‘na pocu du latti o di succu e magari un ovu. (iò ni misi tri)
• Mettiri tuttu ‘nat teglia e infonare a 180 gradi pi’ 45 minuti
• Iò pi essiri chiù scaccra, picchiai u stampu da ciambelliera eci isi supra granelli di zzucchero.
• Po’ essiri farcitu, se unu voli e avi a consistenza comu o pani di Spagna.. Mizzica, è bona pa’ colazioni.
Non c’è nudda varianti, picchì ammia ‘un mi piaci u yogurt…

 

Io sono semplicemente Monica

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P.s.

Io sono Monica e questo è il mio grandissimo e bellissimo cielo e io sono come una stella, brillo, brillo e brillo di più, ma la mia luce viene da molto in alto.

Un bacio a tutte le mie magiche nuvolette e un bacio speciale all’amico che mi ha mandato la mail.

(e chi lo dice che i p.s. vanno alla fine…Monica è una ribelle nata

—–

Stamattina ho ricevuto una mail da un amico. Ero contentissima, perchè è un pò che non lo sentivo. Ieri gli ho mandato un semplice UN BACIONE MI MANCHI e oggi la sua splendida lettera. Mentre la leggevo, appena arrivata in ufficio, piangevo. Leggevo le parole di chi non mi conosce nel mio essere Monica tutti i giorni, ma era riuscito a leggermi dentro. Non voglio entrare nei dettagli della lettera, ma mi sono fermata un attimo a pensare al messaggio che fino ad oggi ho trasmesso a chi mi legge, a chi percepisce il mio essere Stella. Stella non è in contrapposizione a Monica. Stella è la parte sognatrice e poeta di Me. Stella è un sorriso che si pone sul mio viso, ma non è che Monica sia triste o annullata. Monica è una lottatrice. Non si ferma mai. Lotta per quello in cui crede. Monica è reale e fisica, ma l’intento del blog era quello di creare un cielo, impalpabile e leggero, soffice e morbido. Non rinnego il mio essere Monica. Non rinnego la vita che faccio. Cercherò di manifestare il mio essere fisica e reale, facendo partecipe il mio cielo della fisicità dei miei pensieri, pur non allontanandomi dal motto del mio cielo: SORRIDI, ANCHE SE IL TUO SORRISO è TRISTE, PERCHè ANCOR PIù TRISTE DEL TUO SORRISO TRISTE è LA TRISTEZZA DI NON POTER SORRIDERE.

Un’amica recentemente mi ha detto: “E’ difficile per chi sta attraversando un periodo problematico venire nel tuo cielo, tu che sei sempre felice.” Io voglio trovare sempre uno spazio per il mio sorriso, ma non crediate che io non abbia i miei problemi. Non è nel mio DNA fare l’elenco delle cose che non vanno, ma io sono reale come siete reali voi, ho i conti da pagare a fine mese, un conto corrente sempre in rosso, un cesto della biancheria pieno di panni da lavare, clenti che non sono mai contenti nonostante io ci metta anima e corpo per aiutarli, un mare di intolleranze e di allergie e cose che non posso mangiare, tendini lesionati che si fanno sentire, la stanchezza che si manifesta sul mio volto, un papà anziano che non vuole accettare gli anni che ha, e forse tutti noi con lui. Non è realtà questa? Certo che la è, ma non era l’intento del mio blog. I problemi li affronto, ma con il sorriso. Non mi fermo in un angolo a piangere. Vado in un bosco e urlo a più non posso e poi raccolgo l’energia degli alberi. Io sono fatta così.

Non c’è una linea di demarcazione fra dove finisce Monica e dove inizia Stella. Non c’è fantasia in quello che scrivo. I sogni fanno parte della mia anima, ma io credo fortemente in quello che faccio.

Ho tratto spunto dalla lettera del mio amico per dirlo a tutto il mio cielo, visto che già qualcuno me l’aveva accennato.

Io sono semplicemente Monica. Stella è la mia parte magica, quella parte misteriosa e magica che tutti noi conserviamo nel cuore e nell’anima.

A tutti un bacio stellare, Monica

 

La Dama dai due volti

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Non saprei dire quante volte ho letto il post del mio maestro

ma solo oggi sono stata in grado di lasciare segno del mio passaggio.

Ho assimilato le sue parole,  ho chiuso gli occhi e ho visto due donne una difronte all’altra…

Dama affascinante vestita di nero, lungo vestito con lo strascico,  pizzo e seta, e viso di porcellana. Scende le scale nel buio della notte e il suo volto brilla di luce. E i pensieri riaffiorano. Tu che parli con il tuo io, e non vedi l’ora che questa dama scenda la scala. L’attendi vigile e con un sorriso di speranza.

Dama fredda e silenziosa. Ossa di pelle vestite. Negli occhi la paura. Sul viso il terrore. Scende dentro di te e paralizza i tuoi pensieri e le tue idee. Arriva quando meno te l’aspetti ed entra dentro di te.

Una difronte all’altra. Fascino e mistero, terrore e paura.

Giornata grigia

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Oggi è una giornata grigia.

Grigio il cielo. Grige le nuvole nel cielo. Grigia l’aria che entra, fresca, dalla finestra.

Grigi i volti dei camionisti che sfrecciano sulla provinciale davanti ai miei occhi. Io seduta alla mia grigia scrivania. 

Oggi è una giornata grigia, ma diversa da ogni altra giornata grigia.

Nulla è uguale a qualcos’altro. Nulla è la fotocopia grigia di un’emozione. Le emozioni sono sempre a colori.

Il cielo grigio di oggi ha sfumature diverse e magiche, che ieri, forse, non ero riuscita a percepire. I miei occhi oggi non sono gli occhi di ieri e sicuramente nemmeno quelli di domani.

In questa giornata grigia i miei pensieri colorati.

Sono li, accanto a te

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Up date 21/7/14
Un sogno ad occhi aperti.
Un’ode all’amore, quello che ieri come oggi vado cercando.
Quell’amore che tutti sogniamo.
Anni sono passati da quando la scrissi, ma potrei riscriverla oggi.
Oggi come ieri sognatrice che crede nell’amore e in Dio che tutto ha scritto
—-

Sono li, accanto a te
la luce è soffusa
le nostre anime fanno capriole nel cielo
i nostri pensieri sono come una giostra di cristallo colorato
Sono li, accanto a te
la tua presenza mi increspa la pelle
E’ come un sogno che ora prende forma e colore
una musica dolce e melodiosa
iirregolare il battito del mio cuore
Sono li, accanto a te,
le nostre anime si abbracciano come acqua fresca che sgorga nelle dune del deserto
I nostri dialoghi attraverso la luce dei nostri occhi
Sono li, accanto a te
accenni un sorriso
mi accarezzi il viso
un brivido dai miei pensieri al mio cuore
un brivido a colori mi attraversa il cuore
e un abbraccio di dolci emozioni mi stringe a te
Sono li, accanto a te
realtà e fantasia
come stelle che brillano nel cielo di un pomeriggio d’estate
Sono li, accanto a te
e per un istante ti percepisco vicino a me
il mio cuore danza con te
una danza lenta e veloce
magiaca e misteriosa
Sono li, accanto a te

Felice di vederti

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Davanti a me

ora

felice di vederti.

Mi sei mancata,

ma forse qualcuno aveva più bisogno di me.

Mi sei mancata

volevo raccontarti

come sta andando la mia vita,

cosa mi piace fare,

ma tu mi guardi

come se già lo sapessi.

E’ un pò che non ci parliamo,

ma tu lo sai già,

mi hai letto nel cuore,

hai acoltatato la mia anima

E

Voglio raccontarti

i pensieri che mi tengono compagnia

e che non mi lasciano mai sola,

finché i miei pensieri

saranno con me

io non sarò mai sola.

E tu,

avrai sempre

un posto nel mio cuore.

Lo sento, devi andare via,

è troppo presto,

tante cose avrei voluto dirti,

ma io lo so,

tu sei sempre con me.

Preghiera per chi soffre

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Un messaggio ricevuto da un carissimo amico. Una persona vicino a lui sta male. Appena uscita da messa. Carica per la parola di Dio. Mi fermo un instante e butto giù qualche parola. Nulla in confronto al dolore di chi soffre, di chi sta male. Nulla in confronto alla vastità del mondo.

La tua luce

brilla

nel buio della notte

nel chiaro del giorno.


La tua luce

scalda

i nostri cuori freddi.


Che la tua luce

avvolga

il suo cuore

e continui a farlo battere

nel buio della notte

nel chiaro del giorno.


Volgi

il tuo sgurado luminoso

a questo cuore

che sta male.

Stella

Polvere di Stelle: a tutte le anime belle del mio cielo ciao

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Oggi piove e c’è freddo. L’aria è sottile. Il cielo ondeggia tra il bianco e il grigio. Da oggi una Stella brillerà solo lassù nel cielo. Nulla di grave è successo, ma il mio essere Stella ha fatto il suo tempo. Tutto muta e anche il mio io è arrivato alla sua meta. Quale meta l’io di Stella abbia raggiunto, questo io non lo so ancora, ma solo ascoltando il mio cuore e la mia anima io lo scoprirò. Lascio polvere di Stelle per tutte le anime belle del mio cielo.

Non amo le lettere fotocopia. Quando scrivo penso alla persona a cui sto scrivendo. Ho scritto quattro lettere, pubblicate nei rispettivi blog, tra i vari commenti. Una per Alfonso, amico speciale, anima rara e preziosa che mi emoziona con le sue parole e il suo sorriso; una per la magica amica Diemme, che da sempre è la sorella maggiore che ho sempre desiderato; Arthurino, amico a cui sono legatissima, amicizia vera e sincera nata in un angolo grazie ad uno scontro; al mio maestro, il Drago, perchè grazie alla sua luce ho trovato la mia via e quella via sto seguendo.

A tutte le anime belle del mio cielo un grazie di cuore per le emozioni che ci siamo regalati, per i sorrisi che ci siamo scambiati:

A Fra Puccino, al quale siamo stati vicini nel suo periodo buio e che è stata un’anima costante di questo cielo. Forse ultimamente non ci siamo commentati come prima, ma io so che tu hai letto me e io ho letto te. Ti auguro Fra che il tuo cuore un giorno batta ancora e questo battito ti illumini lo sguardo;

Al mio amico Gio, conosciuto a casa Diemme con il quale è nata una splendida amicizia. Lui che con il suo libro ha emozionato me e tante altre anime belle di questo cielo. Gio, lo so che ci sei.

A Nunzy, grazie alla quale il mio cielo è diventato un mare di vibranti emozioni (ho rubato le parole che Arthur ha utilizzato per descrivere il mio blog)

A Kate, che si è affezionata a me, a Diemme, ad Alfonso, forse per la nostra semplice spontaneità. Nessuno di noi ha la verità in tasca, ma tutti noi ascoltiamo il nostro cuore. Ti aguro che la strada che tu hai scelto abbia un cuore e un sorriso, e che superi anche la prova dello specchio.

A Liviana, che il tuo specchio riesca un giorno a parlare la tua lingua o tu a comprendere la sua. Sei anima rara e sensibile, e spero che Lui ricambi tutto il tuo amore, e che i suoi sorrisi asciughino le lacrime del tuo cuore.

A Balibarino, amico sincero e vero, che ringrazio per i suoi scambi, sul mio blog, sugli altri blog amici e in mail private. Se un giorno deciderai di aprire un blog ti auguro che ti dia tutte le emozioni che il mio mi ha regalato.

A Riccardo, amico scrittore, con cui spesso abbiamo riflettuto su problematiche reali, anche se le nostre esperienze di vita sono diverse, e forse il suo viso ha qualche lacrima in più del mio, dedico un grande sorriso.

A Poesilandia, auguro un giorno di riuscire ad accettare il suo dolore e da quel dolore di riuscire a ripartire per un domani a colori.

Ad Aquilotta, che secondo Bruno è la mia amica ideale, e leggendo i tuoi scritti e i tuoi commenti devo dire che Bruno ha ragione e che abbiamo molto in comune.

Ad Alan Ford, autore di uno splendido Blog, che ho scoperto tardi, ma che ringrazio per le riflessioni fiume che ci siamo scambiati. Dialogare con te Alan è stato un profondo arricchimento.

A Spazio che con le sue poesie ha arricchito la nostra anima

A Soloindue, a cui auguro che la sua esperienza di blogger, sia luminosa come la mia, anzi di più. Ho imparato tanto, confrontandomi con realtà diverse dalla mia. Ho conosciuto persone splendide. Si sono creati degli equilibri che davano stabilità, ma come mi ha detto ieri un amico gli equlibri stabili non esistono. Rimarrai una new entry già molto entry e che questa esperienza ti porti tanti sorrisi.

Ad Alberto La Rocca, che ha lasciato tanti contributi nel mio blog e che grazie alla passione comune per la cucina spesso penso. La vita frenetica di tutti i giorni l’ha portato lontano dai blog, ma so che ha noi tutti nel cuore.

A Kristalia, che da un pò non lascia segno del suo passaggio, ma so che ci legge, auguro nella trasgressione di ritrovare un giorno se stessa.

A Pensierieperline, la mia sorellina e una delle guardie del mio cielo. Sorellina ti auguro tanta luce e tanta forza nella vita. Un abbraccio di luce per te;

A Eppi, che da quando ha cambiato piattaforma faccio una fatica terribile a leggere, perchè ogni volta il blog si pianta, e come spesso succede con riccardo i commenti si perdono. Salutami Uby, ti manderò una foto del mio ALbero, so che a Uby piacerà molto.

A Cosetta, che la vita sorrida e che le dia la forza di affrontare i momenti più bui. Se è amore darà i suoi frutti ne sono sicura. E a Coso dico: Bata farla soffire, falla sorridere sempre.

Ad Apolide che voleva che la nostra amicizia fosse qualcosa di diverso ma questo non era nel mio cuore, a te auguro di trovare un giorno la tua strada, senza bivi nè a destra nè a sinistra e che il tuo cuore ti sorrida;

A Miss Francina e a Dawn, che la vita sorrida sempre come oggi e che riescano a realizzare i loro sogni;

A Bruno, a Elle, a Fede, ad Irish, a tante anime belle che sono passate per il mio cielo e che forse ogni tanto mi pensano.

Per ora mi separo da questo mondo magico, forse un giorno, che sia fra cinque minuti o fra una vita, tornerò con un nuovo bagaglio di emozioni e di sorrisi.

Un bacio stellare per tutti voi, Monica

Lo specchio

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Da quando sono piccola, la sera, prima di andare a dormire mi guardo allo specchio e mi sorrido. Ogni sera della mia vita mi sono sorrisa. Non ricordo sera, fosse stata una giornata di pioggia o una giornata di sole, un periodo bello o un periodo cupo, che io non mi sia regalata quel sorriso.

Ogni scelta e decisione della mia vita ha sempre avuto un cuore e un sorriso, e ha superato la prova dello specchio.

Quante volte avrei potuto fare cose che non mi avrebbero permesso di guardarmi allo specchio e sorridere. Non era la mia strada. Se anche nella nebbia intravvedevo un mezzo cuore e un accenno di sorriso, quella decisiva era la prova della specchio. Guardarsi e sorridersi, fiera di quello che avevo fatto.

Poi, quando sono andata ad abitare da sola, nel mio bagno verde uno specchio immenso. Narcisista, ha pensato qualcuno. Esibizionista, ha pensato qualcun altro. Lo specchio della mia anima, la verità.

Non ho paura di guardarmi allo specchio. La mia anima è lo specchio di me stessa, e lo specchio mostra la mia anima. Semplice ed essenziale, complessa e sovrabbondante. Semplicemente me stessa, con un sorriso davanti allo specchio.

Ho visto l’amore vicino da poterlo toccare (by Giovanni Frenda)

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Mesi fa un sondaggio sul blog di Giò, racconti del cuore, su quale fosse la copertina più gradita dai suoi lettori per il nuovo romanzo. Poi, finalmente l’uscita, ma solo scaricabile su internet, poi finalmente acquistabile, ma solo su internet. Ho aspettato per poter acquistare la mia copia cartacea, ma la scadenza della mia carta di credito era troppo vicina. Ci sono rimasta male, ma non ho detto nulla. Metà settimana scorsa mi arriva un msg sul cellalure: ma tu hai letto il mio romanzo? e io a spiegargli i miei problemi con la carta di credito. Lunedì la postina mi ha consegnato il libro. Mi sentivo come una bambina. Tornata tardi dalla palestra mi sono immersa nella lettura e l’ho finito ieri sera prima di andare ad allenarmi. Ero in palestra e mentre mi allenavo scrivevo nella mia mente di quel libro. Le emozioni che mi aveva suscitato mi avevano fatto venire i brividi.

Scrittura semplice. Stile vivace ed intrigante. Una storia d’amore reale. I protagonisti, Laura e Luca, sono due di noi, come potresti essere tu, come potrei essere io. Una lettura scorrevole che ti prende dalla prima all’ultima pagina. E’ una storia d’amore. L’amore che tutti vorremmo ricevere e che tutti vorremmo provare. Un amore sincero, che ti fa battere forte il cuore, che ti fa increspare la pelle. Un amore che ti da brivido e passione. Un amore che ti fa percepire ogni bacio, ogni carezza un bacio e una carezza unici ed indimenticabili. Un amore che fa riscoprire un nuovo volto, una nuova anima, un nuovo cuore. Un amore che ti fa sorridere sorrisi pieni di luce. Un amore che ti fa piancere lacrime amare. Un amore che ti fa urlare al vento: l’amore esiste. E così, il protagonista si ritrova su una giostra che gira alla velocità della luce in un cielo colorato, e poi catapultato in una profonda solitudine.

L’ho letto tutto ad un fiato, con le lacrime che mi scendevano sul viso e sul cuore. Poi, sull’ultima pagina ho pianto, pianto come non avevo mai pianto prima. Ho preso il telefono e ho scritto a Gio:

“L’ho volato via. Sono una fontana di lacrime.E’ un amore vero e sincero. L’amore che tutti vorremmo provare. L’amore che tutti vorremmo ricevere”

Io mi sono rivista nel cuore di Luca, anima errante, anima graffiata, ma che crede ancora nell”amore. Nelle lacrime di Luca ho rivisto le mie. Nella donna che ha amato, e che amerà per ogni suo istante di vita, ho rivisto i miei fantasmi. Luca sorriderà ancora alla vita, all’amore, ma Lei rimarrà dentro di lui.

Non è semplicemente un libro, ma una meravigliosa storia d’amore. Uno di quegli amori che almeno una volta nella vita tutti vorrebbero vivere, e sperare che durino per più di un attimo. Per un attimo è stato davvero paradiso. Ma anche se l’attimo svanisce nel cuore rimane la magia di quell’attimo.

Giovanni, amico mio speciale, è semplicemente fantastico e tu sei uno scrittore del cuore. Che il tuo piccolo grande sogno diventi realtà domani, perchè oggi è diventata realtà grazie a questo emozionante e vibrante scritto.

Ti voglio bene, Monica

 (con il consenso di Gio pubblico)

Il compli Mondo di Arthur

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Sabato sera tardi. C’è freddo e un accenno di nebbia. Salgo in macchina per andare a dormire nella mia casa di campagna. Sono ancora in città, quando mi viene in mente che domenica il mondo di arthur compierà un anno. Me l’ha accennato al telefono, quando dopo 30 secondi di telefonata mi ha scarpato lasciandomi in compagnia di una bistecca, la sua. Ancora adesso mi interrogo sulla presenza o meno di patate arrosto e insalata a farci compagnia. Rimarrò in campagna fino a lunedì mattina e poi andrò direttamente al lavoro. Non posso aspettare fino a lunedì per fargli gli auguri, allora poco prima della mezzanotte gli mando un messaggio con i miei auguri stellari.

Lunedì mattina, la prima cosa che faccio è scrivere un pensiero ad Arthur:

Carissimo Arthur,

sabato sera prima di rifugiarmi tra gli alberi, le foglie e la terra che tanto amo e che mi serve per riprendere energia, eri nei miei pensieri. I miei auguri poco prima della mezzanotte te li ho inviati con un sorriso di luce e polvere di stelle. Mi sono messa avanti, perchè come ti avevo anticipato, non avrei potuto scriverti qui sul blog fino a stamattina.

Il mio incontro con te, che ricorderò sempre come uno dei momenti più preziosi della via blog vita, non è avvenuto nel mondo di Arthur, ma a casa Diemme, e da quel giorno abbiamo imparato a conoscerci e a volerci bene. Dure le tue parole, forse hanno fatto scendere qualche lacrima, ma poi sono spuntati tanti sorrisi.

Se all’inizio non riuscivi a capirmi fino in fondo poi sei diventato una delle persone in questo mondo a cui io sono più legata. E mi viene in mente soloindue, e sorrido quando l’ho chiamata new entry ma già molto entry, che tra l’altro le è piaciuto come nomignolo. Quando io e te siamo entrati in contatto è stata più o meno la stessa cosa. Stellina mi sa che è venuto da Piemme. Il marchietto registrato invece è opera tua, e spesso ci penso e sono convinta che ci azzecchi molto. Io sono Stellina, Disastrino e Solitaria.

In questo anno hai scritto pezzi (so che la parola post non è nelle tue corde) emozionanti, altri avvincenti e comunque sempre molto Arthuriani. In un periodo pur sentendoti per mail o nel mio cielo, pur leggendoti, non lasciavo segno del mio passaggio perchè non mi sentivo a mio agio. Ne abbiamo parlato spesso in privato, ma non per questo la nostra amicizia si è arenata, anzi è decollata più che mai in seguito a un piccolo fraintendimento nel mio cielo.

Rimane la mia convinzione che Stellina ogni tanto venga snobbata, ma venerdì hai snobbato anche la tua bistecca, quindi ero in buona compagnia, sperando che la bistecca fosse in compagnia di patate arrosto e insalata…..

Per questo importante giorno ti mando un bacio di luce (e le stelle di luce ne hanno tanta) che illumini i tuoi giorni e le tue strade buie; un abbraccio di stelle che ti illumini il cuore e tanta polvere di stelle per rendere più caldi solari e accoglienti i tuoi pensieri.

Luminosamente Stella

P.S. Disastrino rimane disastrino!!!

Polvere di riflessione

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Ieri sera polvere di riflessione è caduta su di me. Gli alberi hanno assorbito chi me l’ha lanciata, ma la polvere ha scatenato il vento e gli alberi e le foglie intorno a me si sono sollevati per sostenermi. 

Ho riflettuto sulla mia anima che cerca la sua parte mancante. La tristezza struggente che serve per completarmi. Quella tristezza misteriosa ed affascinante che serve a luce di stella per brillare sempre di più.

Io ho sempre creduto che se è amore, è per sempre. Per questo non credo nel paradiso perduto, perchè se paradiso fosse stato, paradiso sarebbe ancora oggi.

Ora vedo una rosa, splendida e profumata. Lei è oggi, ma il suo ricordo e il suo profumo saranno in noi anche domani. I miei pensieri si abbracciano stretti e crescono insieme alla mia anima.

La mia anima osserva, la mia anima annusa, la mia anima ricerca se stessa.

 Non ho mai visto il finire di un amore correlato all’evoluzione della nostra anima. Un tassello mancante trovato e quella persona che credevamo di amare non collima più con la nostra anima. Ma il Dio in cui credo ha sempre detto Amore è per sempre. E allora mi immergo come stessi tuffandomi tra pensieri e riflessioni, tra frammenti di vita o sogni di bambina. Mi immergo tra e il rosa e il blu alla ricerca di una risposta. Quante volte la mia anima dovrà immergersi in questo mare di rami e di foglie, di vento e di aria, di acqua e terra per trovare una risposta. Polvere di riflessione è stata lanciata su di me.

 

 

Giornata d’autunno

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Seduta sui gradini

aria fresca

alberi vestiti d’autunno

alle mie spalle

davanti ai miei occhi

il cielo

sembrava una lunga distesa di mare

la campagna sembrava leggera

rallegrata dai raggi del sole

i miei pensieri

nelle foglie cadute a terra

nelle api

che ancora cercavano cibo nei pochi fiori rimasti

nei colori tenui del cielo

nei verdi della natura intorno a me

i miei pensieri

fra gli alberi

dietro le mie spalle

Impossibilità

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Ora, io sono qui. La sera sta scendendo. La nebbia si fa leggera. Ha smesso di piovere. Le luci delle macchine illuminano il buio che sta arrivando come ogni sera, come ogni giorno. Io sono qui, ma i miei pensieri sono come farfalle che si posano sul fiore più bello del loro giardino. I miei pensieri sono come gli sguardi che si posano sul diamante più bello della vetrina. Io sono qui e i miei pensieri sono ora posati su un diamante, prezioso, importante, irraggiungibile. Il diamante brilla, ma non sa di brillare. Il diamante adorna collo di donna rendendola unica, senza sapere di essere prezioso e unico. Il diamante non ha sorriso, non ha cuore, non ha nome. Il diamante dei miei pensieri ha un cuore buono, un volto d’angelo, uno sguardo triste, ma un’anima ancora bambina. Il diamante più prezioso lo sogni e lo desideri, ma non è in vendita. Non sarà mai tuo. Il mio cuore batte, ma è un battito senza domani, è un battito senza ora. E’ un’illusione che mi fa sorridere mentre la penso, ma poi si schianta contro i muri della mia stanza, lasciando polvere di stelle nell’aria. Ma io sorrido e il mio cuore è pieno di gioia perchè nella vita ci sono tanti modi di amare. Amare non vuol dire possedere. Amare vuol dire nutrire un sentimento forte e pulito per un’anima bella. Le strade spesso si osservano, come due persone che si sono appena conosciute, si sfiorano per una frazione di secondo, ma non si incroceranno mai. La vita è sole e pioggia, è lacrime e sorrisi. La vita è come un’altalena.

Ora, io sono qui, e vorrei stringerti forte a me. Non è possibile. Mai lo sarà. E’ come toccare la luna con un dito e sapere che non la toccherai mai. E’ bianco e nero, adesso. E’ una metà del sogno. E’ una musica che si interrompe. Non sono triste perchè il mio cuore batte ancora. Non sei un fantasma. Non sei uno spirito. Sei l’impossibilità del mio amore. Sei tutto e non sei niente. Sei reale e irreale. Non ti ho sognato. Tu esisti, ma solo nel mio cuore. Tu esisti, ma solo per la mia anima.

Ora, io sono qui, e tu chissà dove sei. Forse la tua storia è già stata scritta o forse è ancora nel cuore di chi la scriverà. Io ti percepisco carne e anima, ma sei intrappolato nei miei pensieri e la mia paura di amare ancora non ti ha ancora fatto vedere la luce.

Solo una piccola stella

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Nei meandri bui e confusi della tua mente vaga la tua anima ancora bambina. E’ un’anima colorata, con occhi sognatori e un cuore con tanta voglia di amare.

La nebbia sopraggiunge da lontano, con il suo fascino e il suo mistero.

La tua anima cerca di non lasciarsi abbracciare dal suo soffice manto. La nebbia sopraggiunge veloce e la tua anima è immersa in un mondo surreale.

Lo scorrere inesorabile del tempo come  ruga su viso di neonato.

Il cuore è come trafitto da spada di guerriero nemico. Sgorga ancora sangue e diventa nebbia di sangue. Quel sangue diventa pietra e il cuore non vuole più battere.

La trappola di cristallo diventa bara per la tua anima.

Una piccola stella cade su questo giaciglio e come ali di farfalla la tua anima accenna un lieve sorriso.

Il cielo si fa chiaro. La nebbia sembra allontanarsi. Dal terreno di pietra sboccia una rosa. Un uccellino si intravvede nel cielo. L’aria si fa fresca.

Una piccola stella, solo una piccola stella.

Ora la stella può tornare nel cielo.

Un lieve sorriso renderà più bello il tuo viso.

La luce della stella illuminerà il tuo cammino e scalderà il tuo cuore, che ha tanta voglia di battere forte.

Una piccola stella, forse, una piccola stella, amica fantastica e fatata della tua anima. E’ solo una piccola stella, niente di più.

Davanti a noi la strada

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Davanti a noi la strada da seguire, tra gocce di pioggia e raggi di sole,

Davanti a noi la strada, autostrada, sterrato o irto sentiero di montagna,

Davanti a noi la strada che ci porterà verso di noi

Davanti a noi, tra lacrime e sorrisi, la strada con un cuore e un sorriso,

quella è la strada

 

Non mollare, non mollare proprio adesso,

è li davanti a te, davanti a noi,

la strada

 

(dedicata a tutte le anime belle del mio cielo che stanno soffrendo, a voi è dedicata)

Se fosse stato paradiso

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Se fosse stato paradiso

non sarebbe perduto

se fosse stato paradiso

non ci sarebbero state lacrime

ma solo sorrisi

se fosse stato paradiso

non ci sarebbero anime erranti

alla ricerca di qualcosa di perduto

se fosse stato paradiso…

Primi istanti

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Questo racconto lo pubblicai mesi fa e poi l’ho tenuto privato. E’ un peccato. Voglio ripubblicare tutti i racconti che avevo scritto, perchè non è giusto che qualcuno mi chieda di tenerli riservati. Sono racconti del mio io fantastico. Lei posso essere io, puoi essere tu. Lui può essere chiunque e nessuno…

 

Quella sera si stava allenando come ogni sera, non curante di chi le stava intorno. Era tranquilla e rilassata nel suo completino rosa della Nike. Calzoncini corti e canottinera super attillata. I suoi lunghi capelli castani erano raccolti in due codini che le davano un aspetto sbarazzino. Fascino che trapelava dalla sua pelle, dai suoi occhi, dal suo sorriso serio.

Stava facendo gli addominali nella saletta dello stretching quando sentì occhi indiscreti su di lei. Non curante continuo’ ad allenarsi. Quando si alzò per sedersi sulla panca e fare i pesini per le braccia lui le si avvicinò.

Erano sere che lui cercava di avvicinarsi a lei, ma lei non sembrava interessata. Lei sembrava essere un gradino sopra a tutti coloro che le stavano intorno.

Quella sera invece lei, super effervescente, rimase a lungo a chiacchierare. I minuti volarono, ma poi, in un momento di timida emozione vedendo che qualcuno aveva bisogno della panca si volatilizzo’ salutando quell’incontro particolarmente piacevole.

Dopo averlo frettolosamente liquidato cercò di ricordarsi gli argomenti della conversazione ma era successo tutto così infretta che non le sembrava reale. Quanto sarà stata li con quell’uomo così affascinante? Si sorrise e cercò di toglierselo dalla testa.

La sera seguente entrò in sala pesi solo per salutare la sua amica Ilaria. Lei voleva andare in piscina. Lo cercò, ma non lo trovò. Delusa si recò nello spogliatoio.

Erano quasi le sette quando stava per lasciare la piscina, ma dalla vetrata che separa piscina e idromassaggio un volto misterioso la salutò. Dopo qualche istante era già sul lettino nel termarium a chiacchierare con questo uomo misterioso.

Lo sconosciuto era stato colpito dalla sua bellezza e dal suo fisico avvenente. Dopo aver chiacchierato con lei fu attirato anche dalla sua cultura e dalla sua simpatia.

Lei sembrò essersi completamente dimenticata che era già in terribile ritardo per un appuntamento e quando lui le chiese il numero di telefono lei  rispose:

“Io non mi ricordo mai nessun numero, ma se mi ricordassi il tuo è destino che io e te usciamo insieme”

Lui glielo diede e lei cercò di ricordarselo. Ci sarebbe riscita? Non c’era numero che sapesse a memoria…il prefisso tim più diffiuso, l’età pensionabile delle donne, l’età del papà di lei, e per finire l’affito che pagava lui al mese…piccola grande sfida…

Era l’una e mezza di notte quando appena arrivata a casa lei gli scrisse: “ci sono riuscita?” e nel giro di un attimo lui le rispose:”pensavo che non mi avresti mai scritto”

e lei:”uomo di poca fede” e tra un messaggio e la’ltro si addormentarono.

 

Questa scena era ancora nitida nella mente di lei. Anni erano trascorsi da quel giorno, ma l’emozione di quei primi momenti era dentro di lei. Non l’avrebbe mai scordato.

Solo una piccola luce illuminava quella stanza colorata

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Questo racconto lo pubblicai mesi fa e poi l’ho tenuto privato. E’ un peccato. Voglio ripubblicare tutti i racconti che avevo scritto, perchè non è giusto che qualcuno mi chieda di tenerli riservati. Sono racconti del mio io fantastico. Lei posso essere io, puoi essere tu. Lui può essere chiunque e nessuno…

 

Solo una piccola luce illuminava quella stanza colorata. Ombre la rendevano misteriosa. Due anime erranti si erano incontrate, per caso, per gioco, quel giorno come un giorno anni prima.

Seduti sul divano bianco si cercavano e si respingevano. Tutto è il contrario di nulla. Due anime erranti ancorate alle proprie paure. Due anime erranti che avrebbero voluto ancorarsi l’una all’altra, ma forse quello non era il giorno.

Lei, apparentemente sicura di sè, in realtà terribilmente fragile, cercava un segno negli occhi di lui. E poi, all’improvviso lei chiese a lui: ma tu sei felice?

E lui, sconcertato da quella domanda, così diretta, così vera, così disarmente le rispose: no, non lo sono. I suoi occhi erano umidi. Il suo viso si voltò dall’altra parte come in cerca di una protezione, da lei, dal male che lei gli stava facendo.

E lei, con una semplicità un po’ bambina, con un grande sorriso disse: allora prendi la tua vita a due mani e cerca la tua felicità.

Ma lui era sempre più disorientato, e con lo sguardo perso in un mare di dubbi e di incertezze disse: e come faccio?

Solo una piccola luce illuminava il loro mondo. L’uno era la luce dell’altro, ma nessuno dei due se ne rendeva conto.

Quella sera, come ogni volta si incontrassero, erano vicini, vicini come non mai, sapendo che un attimo di vicinanza li avrebbi spinti lontano per sempre.

Lei capì, quella sera, che lui si era perso davvero. Si era perso tanti anni prima e questo non c’entrava con lei. Si era perso per strade oscure, si era perso in strade buie e mal odoranti. Si era perso e in fondo, gli faceva comodo non ritrovarsi e non ritrovare la via verso se stesso. Lei capì, quella sera, che le sue parole, in poesie, in racconti, in messaggi lo uccidevano parola dopo parola. Lei capì, quella sera, che per essere luce doveva diventare buio, che per essere parola doveva diventare silenzio, che per diventare compagnia doveva diventare solitudine. Lei capì, quella sera, che nulla era perduto, ma doveva lei dimenticarsi di lui e di tutto cio’ che lui era stato per lei.

Solo una piccola luce illuminava quella stanza colorata, e lei decise di spegnerla per sempre.

Emozione

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L’emozione di sentire la tua voce.

L’emozione di parlare con te.

L’emozione di emozionarmi confrontandomi con te.

 

E poi qualcuno dice che un’amicizia, stretta, speciale, particolare, non è meglio di un amore?

 

Quando ti penso mi emoziono, ma è un’emozione bambina, un’emozione pura e innocente.

 

I miei pensieri sono in sintonia con i tuoi, pur avendo modi di pensare diametralmente opposti.

 

Sapere che ci sei mi fa svegliare al mattino con un sorriso nuovo.

Sapere che per te sono una piccola luce fa splendere quel sorriso.

Nuvola

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Ieri dopo aver letto il post bellissimo di Alfonso ho scritto qualche riga, che lui ha definito Preghiera Toccante. Parole che ho scritto di getto e poi rileggendole le ho chiamate Nuvola.

Nuvola

Nuvola
che ti sei posata
davanti ai suoi occhi

nuvola
che hai ofuscato i suoi pensieri

nuvola
che ti sei messa
davanti al suo cuore

nuvola
bianca e morbida
sofficie e dolce
ma così sottile e pungente

nuvola
che la luce
riesca a scioglierti

nuvola
che un soffio di vento
ti allontani
dai suoi occhi

nuvola
a te sono così legata
ma lascialo vedere ancora

Stasera, rileggendola, la percepisco magica. Respiro aria di paesaggio surreale.

Un giorno

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L’aria è fresca, pungente contro il mio viso. Il cielo è sereno. Il sole è tornato a splendere. Dietro le nuvole il sole ha lottato per essere luce, per essere guida, per essere speranza.

Tu, o amico mio, sei nascosto dietro una nuvola. Sei rannicchieato nel tuo angolo, con la tapparella abbassata, e la testa appoggiata contro le ginocchia. Seduto per terra.

I tuoi pensieri sono sospesi tra realtà e fantasia, tra cielo e terra, tra la notte e giorno.

Un giorno ti sentirai leggero, indosserai ali di farfalla e volerai su questo mio cielo. Solo sorrsi mi donerai, sorrisi d’amore, sorrisi di pace, sorrisi a colore.

Un giorno le nuvole saranno solo in ricordo sbiadito e il sole sarà la luce del tuo cielo.

Un giorno ti prenderò per mano e ti condurrò nel meandri della mia mente.

Carissimo amico mio

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Carissimo amico mio,

il destino ha voluto che le nostre strade si incrociassero, in una giornata di pioggia, e dopo poco il sole ha iniziato a splendere nell’universo. I nostri pensieri ci hanno tenuto compagnia in giorni di sole, in serate di pioggia. La cosa certa e che io e te c’eravamo.

L’amicizia va oltre lo stare bene o lo stare male. Amico è colui che sa farsi invisibile quando è necessario, ma l’altro sa percepire la sua presenza. Lui è li.

Nei momenti difficili si tende ad allontanare chi ci vuole bene. Il mondo sembra sgretolarsi e noi siamo dentro quel mondo.

Una luce, se pur flebile, splende sempre. L’amore, l’amicizia, la fede, la speranza, la tengono viva. Quella luce ti scalda il cuore.

Io sono qui. Non voglio imporre la mia presenza, ma sappi che io ti sono accanto.

Un sorriso di luce al mio amico speciale.

P.s. l’amicizia vera è meglio di ogni amore…

“Dove sei? Dove sei?”

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Nel silenzio della notte una voce che non conosco: “Dove sei? Dove sei?”

Mi sono svegliata all’improssivo, sudata e con il cuore che batteva fortissimo. Sono sobbalzata sul letto e ho acceso tutte le luci della casa.

Quella voce continuava: “Dove sei? Dove sei?”

Non c’era nessuno in casa, ma quella voce continuava senza accennare a smettere. Sono scesa in strada, ma la voce continuava. Con le lacrime agli occhi sono andata sotto la doccia. Gelata l’acqua che scendeva sul mio corpo e sui miei pensieri. Mi sono lasciata scivolare a terra e mi sono addormentata, tra le lacrime.

Mi sono risvegliata con un sorriso di gioia, asciutta nel mio letto, e aprendo gli occhi ho esclamato: “Sono qui”!!!

Semplicemente Stella

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Semplicemente Stella, tra una nuvola e un sorriso, tra una foto a colori e polvere di Stelle. Semplicemente Stella, una passeggiata con l’amica del cuore. Un commento sul mio blog, scritto da un sorriso di luce. Una sera trascorsa ad allenarmi in palestra. Emozioni, tra i muri colorati della mia casa. Un’escursione in montagna, con il vento che ti increspa la pelle. Semplicemente Stella, voler chiarire quando un amico si allontana per un semplice malinteso. Una blog amica che ti sta vicino nei momenti difficili. Il tuo maetro, che ti tiene la mano nel lungo viaggio. Semplicemente Stella. Notti passate a dipingere. Notti passate a scrivere. Semplicemente Stella. Tra un sogno e uno scontro con un cliente. Due genitori splendidi. Viaggiare con lo zaino in spalla in paesi dove nessuno andrebbe mai a fare una vacanza. Semplicemente Stella, sognare mentre sto facendo altre mille cose. Sognatrice in scarpe da trecking. Semplicemente Stella, semplicemente me stessa.

Oggi al telefono con un amico. Emozianata a parlare con lui. Poi, mi sono fermata a riflettere su chi è Stella. Stella è la mia anima. Stella è un insieme di sogni e di emozioni. La parte sognatrice di me.

Un abbraccio al cuore di tutte le anime belle che mi hanno fatto compagnia fino ad ora. Un sorriso di luce che illumini le vostre giornate più nere, anche quando io non sarò con voi.

A presto, Stella

Frammenti di un’emozione a colori

La sera ci avvolge come ali di chioccia. Il cielo si fa scuro. Il sole si è ritirato per riflettere sul nuovo giorno che deve illuminare. I lampioni illuminano la città. Le luci delle macchine nel traffico della sera. Si intravvedono dalle finestre con le tende tirate frammenti di vita. Dentro di me, frammenti di un’emozione a colori.

Giallo, la luce che l’emozione ha suscitato nel mio cuore. Rosso, come il calore che quella voce ha emanato, come il calore che esce da una stufa a legna. Blu, come il mistero legato a quella voce.

Quella voce racconta istanti di vita, e quei racconti trasmettono un’emozione a colori. Non è un’emozione categorizzabile, è un’emozione di luce, di sole e di stelle, di giorno e di notte, di terra e di cielo, di sabbia e di neve. E’ un’emozione con cuore e sorriso. E’ un’emozione di vita.

Quella voce si avvicina a me, mi guarda nel cuore, mi abbraccia i pensieri, mi sorride di luce e mi dà un bacio di sintonia.

Dentro di me, frammenti di un’emozione a colori.

Io blogger

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Come promesso a Balibar, (ma è davvero dura mantenere la promessa, essendo io una blogger ribelle, scrivo seguendo il cuore) cerco di pubblicare nel mio cielo tutti i pezzi di me che regalo ai miei blog amici.

..giorni fa leggendo a casa Diemme nella pagina ANIME BLOGGHE, http://donnaemadre.wordpress.com/anime-blogghe/il post di Splendidi Quarantenni ho promesso a Diemme di scrivere qualcosa di mio. (Ma quanto prometto in questo periodo???) Ieri in pausa pranzo ho scritto un pezzo davvero arrabbiato, io Blogger. Ero arrabbiata con chi blogger non è, con chi non frequenta la blog sfera, con chi non hai mai letto un blog in vita sua ma sputa sentenze. Ero arrabbiata con chi si è permesso di giudicare la mia vita, solo perche scrivo con amore e passione il mio blog. Ero arrabbiata con chi si ferma all’esteriorità delle cose. Voi non blogger e non frequentatori del nostro mondo fermatevi un istante a leggere un qualsiasi blog, non necessariamente il mio, ma un signor blog e poi, allora, ne possiamo parlare. Sono arrabbiata per le offese gratuite di chi non va oltre quel muro.

 

Io Blogger

Io Blogger vengo dal pianeta terra, e vivo tra il pianeta terra e la blogsfera. Mi alzo tutte le mattine alle 6 e tra lavori di casa in silenzio e viaggio arrivo alla mia scrivania terrestre alle 8.

La prima cosa che faccio è accendere il pc e controllare se qualche blogamico ha scritto qualche commento. I commenti sono qualcosa di importante per noi blogger, ci danno possibilità di confrontarci, di riflettere ancora su quello che abbiamo scritto, ci danno un senso di appartenenza e di approvazione. Il mio blog è un cielo, con tante nuvolette. I miei blog amici sono anime belle, sensibili, molte graffiate nel profondo e erranti, alla ricerca di se stessi.

La seconda cosa che faccio è controllare sui blog amici se c’è qualche post nuovo o qualche seguito di commento. Il risveglio totale di neury avviene nella blog sfera, poi il lavoro terrestre decolla.

Tra un lavoro terrestre e l’altro un salto sul mio cielo, e qualche volta anche a casa di uno o dell’altro. Sulla terra sembra che noi blogger facciamo dei gran parti, a casa di uno, a casa dell’altro, e che non lavoriamo. Gli altri forse perdono più tempo di noi, e la pausa caffè, e la pausa sigaretta, e la pausa telefono. Noi blogger addidati perchè poco terrestri e molto celesti.

Noi blogger abbiamo una vita reale, e io Blogger parlo per me, molto piena e molto soddisfacente (anche se Maestrisia mi boccerebbe l’italiano, ma io ho fatto le scuole basse!!!) Tra lavoro (e viaggio per il lavoro), hobby e passioni varie, casa, amici, e poi chi magari ha anche un marito o una moglie e dei figli, ma siamo terrestri. Il blog è una passione e un vero impegno. Va curato come un orticello, e come l’orticello ci vuole sole e acqua e amore se no non cresce nulla.

Noi blogger sorridiamo ad altri blogger e sorriso dopo sorriso nasce una blog simpatia, da una blog simpatia può nascere una blog amicizia (e io di blog amici ne ho qualcuno niente male, anzi più che qualcuno), una blog storia (io però non ne ho mai avute, in chat si, ma questa è tutta un’altra storia), una blog conoscenza (e ne ho qualcuna che magari si trasformerà in blog amicizia o blog assenza), una blog delusione (ma proprio come nella realtà).

Io blogger non sono aliena, e non ammetto che qualcuno mi venga a dire che la mia vita (domenica pomeriggio 27 settembre in un’escursione in montagna il fidanzato della mia migliore amica, a cui poi posto il link di questo blog) che è basata su futili motivi perchè ho un blog. Un blog non è una cosa futile o frivola, e tanto meno lo è il mie cielo o le case e i salotti dei miei blog amici. Io posso essere una persona frivola o non frivola indipendentemente dal blog.
Spesso i non blogger non capiscono le blog amicizie, le blog sintonie, non capiscono la nostra blog sfera. Tempo fa l’innominabile mi disse che se avevo bisogno di un blog per confrontarmi ero messa davvero male. Ma io mi chiedo se non sanno nulla di noi e del nostro modo di comunicare cosa caspita parlano a fare?

Io blogger mi emoziono, mi arrabbio, sono felice o sono triste, come sulla terra.

Io blogger sono semplicemnte me stessa.

Io blogger.

 


L’altra parte di me

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Pensieri che scorrono liberi come acqua che sgorga da un monte. Pensieri freschi, leggeri e colorati. Nel mio cielo e in ogni dove. Ho promesso a Balibar di racchiudere in questo mio cielo tutti i miei pensieri. E’ come scalare una montagna innevata a mani nude. Difficile racchiudere qui pensieri liberi, pensieri ribelli, che lascio in ogni dove come segno del mio passaggio.

Sognando tra le pagine del mio maestro http://gourishankar.splinder.com/post/21382891/L%27altra+parte+di+te ho lasciato che il mio io nascosto prendesse il sopravvento.

L’altra parte di me, l’altra parte di noi,

è quella nascostra

tra paure, insicurezze, rabbia, risentimento.

E’ quella parte

che la luce che ora brilla forte sulla mia strada

sta facendo emergere.

“Non ti riconoscerai” mi disse un giorno un amico.

“Non ti riconoscerà nemmeno tua madre” mi disse sempre lui.

Io ascoltavo le sue parole e mi chiedevo come potesse una luce cambiarmi.

“Non si cambia” dicono tanti.

La luce che è dentro di noi,

la luce che un tramite riesce a tirar fuori,

illumina d’immenso la nostra anima.

Noi siamo ora,

ma a breve saremo diversi

e domani saremo ancora diversi.

L’altra parte di me, l’altra parte di noi,

è quella che si incastrerà con quello che io, con quello che noi siamo adesso.

Un sorriso

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Pensieri verso sera.

Aria fresca sulla mia pelle.

Una foto davanti a me: un sorriso.

Chiudo gli occhi per un istante e scrivo.

 

Un sorriso.

Un sorriso è una carezza sul viso,

un sorriso è un abbraccio per il cuore,

un sorriso è una speranza per chi soffre,

un sorriso è una mano tesa verso chi ha bisogno,

un sorriso è colore per chi vive in un mondo in bianco e nero,

un sorriso è una sinfonia di musiche per chi vive in un mondo silenzioso,

un sorriso è dire grazie a Dio per ciò che siamo e per come siamo.

 

Sono a casa.

La sera è ormai scesa.

L’aria è fredda.

Nella mia mente: un sorriso.

Cerco fra le pagine dei mei pensieri e ritrovo uno scritto, mio, di mesi fa: un sorriso.

Parole diverse, ma parole che sento mie:

 

https://stellasolitaria.wordpress.com/2008/07/22/hello-world/

 

 

Antico

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E ancora una volta rispondo ad un pezzo in prosa di Alfonso, con una poesia. Non è una cosa voluta. Ma le cose più belle sono quelle che capitano senza particolare motivo, anche se un motivo c’è sempre. Non per forza dobbiamo capirlo, però. Questo il post che mi ha ispirato e per mantenere una promessa fatta a Balibar, che poi dice che lo cito per dire solo che mi snobba (che poi è vero, che mi snobba) condivido questa posia con tutte le anime belle del mio cielo…

(Tratto dalla Promessa a Balibar) Come sai, penso che ci sia sempre spazio per migliorarsi e quindi prendo spunto da questa tua precisazione per cercare di far tornare tutti i conti sul mio blog. Se lascio importanti parti di me su blog amici, e questo continuerò a farlo per il modo in cui concepisco la blog amicizia e il commentare, cercherò anche di indicarli anche da me, in modo che chi non frequenta costantemente i miei blog amici non si perda nulla di me. Non pensavo fosse una limitazione del mio blog, ma se me lo fai notare chissà quante anime belle hanno lasciato il mio cileo per lo stesso motivo.

 

Antico

Antico ricordo
nella nostra memoria
di uomini

Antico sapore
di quel pane
cotto nel forno a legna
il suo profumo
oggi è un’emozione lontana

Antica sensazione
di giochi di sole
e di complicità di gocce di pioggia

Antico il ricordo
dell’io bambino

Antico il ricordo
di un sogno a colori
di musiche di progetti
di sensazioni lontane

Antico il ricordo
di un sogno a colori

Stato d’animo

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Anima

di lingue di fuoco

che danzano

sotto la pioggia

aspettando l’alba

 

Pensieri

che fanno capriole

nel cielo

e si infrangono contro gli scogli

 

Passato

di dune si sabbia

che fanno cerchi

di felicità

nell’aria

 

Sogni

per un domani

di sole e di stelle

che ci avvolgono

con un manto di magica felicità.

In quella goccia di pioggia

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Leggendo il bellissimo post di Alfonso  ho commentato con questa poesia, che sento talmente mia che volevo condividere con il mio cielo:

In quella goccia di pioggia
il mio mondo fatato

In quella goccia di pioggia
intravvedo la mia anima bagnata
dagli eventi della vita
dal dolore che contengo dentro di me
rischiarandolo con la mia luce

In quella goccia di pioggia
vedo me bambina
che urla davanti alla finestra
perchè con la pioggia non si usciva

in quella goccia di pioggia
cerco un amante
per fare l’amore
nel romanticismo di tante gocce che cadono

In quella goccia di pioggia
ritrovo il mio sorriso
perchè la pioggia
è come la lacrima del cielo
prima di sorridere
con un tenero sole

In quella goccia di pioggia
un gioco con un amico
tra sorrisi di sole
e lacrime di pioggia

In quella goccia di pioggia
la mia anima

La nostra energia

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Lunga la via verso me stessa. Lunga la via in giorni di pioggia e nebbia, come oggi. L’inverno sembra già sceso su di noi, con il suo soffice manto grigio. Ma la luce è sempre qui, basta volerla vedere. Basta crederci, oggi come ieri, oggi come domani. Una luce c’è sempre ad illuminare la nostra via.
Diffido di chi si nutre della mia linfa. Diffido di chi si ciba delle mie idee. Diffido di chi vuole portarmi via il mio sorriso ed il mio entusiasmo. La mia energia è mia e mi serve per andare avanti, nel mio viaggio verso me stessa. Io posso decidere di cederne una parte in dono, ma nessuno può rubarmela. Lontano da me i fantasmi, i parassiti, i vampiri.
Il sole brilla dentro di me in questa giornata di pioggia. La luce scalda il mio corpo e la mia anima.
Un amico mi scrive:
Ho trascorso anni a “regalare” la mia energia a chiunque chiedeva, ho passato anni a negarmi il minimo indispensabile per sopravvivere, ho passato anni a chiedermi se la mia esistenza potesse appartenermi o ero stato creato solo per gli altri. Oggi raccolgo i cocci di questo, frammenti sparsi dappertutto e non so se, quando avrò terminato, ci sarà ancora tempo per vivere. Chissà se mi sarà dato di sorridere spesso, chissà se il cuore potrà ancora sostenere il macabro succhiare l’anima degli altri“.
A questo amico io rispondo:
Lascia o amico qualche coccio per terra e sorridi a te stesso. Donati uno dei tuoi grandi sorrisi pieni di luce, uno di quei sorrisi che tu hai donato al tuo mondo. Noi siamo stati creati, questo è il punto. Amare gli altri, donarsi agli altri, fare felici gli altri. Questo è quello che Dio ci ha insegnato, ma ora è ora che tu ami te stesso e viva con gioia e felicità questa tua vita. Sorridi anche se il tuo sorriso è triste perchè più triste del tuo sorriso triste è la tristezza di non poter sorridere (motto del mio blog). La stanza sarà bella anche se qualche coccio giace qui e la, perchè sarà la tua stanza. Il tuo cuore batte, batte forte, sei tu che non vuoi sentirlo battere.

 

Tenerezza

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Domenica pomeriggio attendevo che dessero l’autorizzazione di scendere dal traghetto ed ero appoggiata alla mia macchina.

Un signore siciliano di bell’aspetto, sui sesant’anni, mi si avvicina e mi dice: “L’ultima volta abbiamo aspettato due ore”.

Davvero? Così tanto?” chiedo io.

Eh si” risponde lui.

Ma lei va spesso in Tunisia?” domando incuriosita.

Almeno due volte al mese” risponde lui sorridendo. “Ho la ragazza la e i figli qua

Bellissimo” esclamio io, e così mi ritrovo immersa nei suoi racconti, tra drammi di un matrimonio senza amore e la gioia ritrovata.

Il suo volto era pieno di luce e di gioia. Due anni fa, un suo cliente tunisino, gli presenta l’amica di sua figlia, entrambe hanno frequentato economia a Tunisi. Si scambiano i numeri di telefono e poi per caso si incontrano in un supermercato. Mi mostra la foto. Classica bellezza araba, per me molto affascinante.

Lui, sposato con tre figli, tre anni fa è stato lasciato dalla moglie e lui mi dice: “Per tanti anni l’ho sopportata, prima l’amavo tantissimo, ma poi la sua freddezza glaciale mi ha fatto passare ogni poesia. Quando ero all’estero le facevo mandare dalla sua amica un mazzo di rose rosse tutte le domeniche. Appena potevo la portavo in viaggio da qualche parte e lei non apprezzava nulla” e poi sorridendo dice: “Un giorno è venuta da me e mi ha chiesto la separazione. Da li sono rinato”. “Tante avventure in Tunisia e poi ho incontrato Tenerezza e la mia vita è meravigliosa

Ancora due anni e poi potranno sposarsi e avere due bambini. Fra qualche mese lei verrà in Italia e inizierà a lavorare per lui. Ora è in Tunisia, nella casa di lui.

Sono estasiata da questo racconto. All’improvviso squilla il suo telefono. E’ Tenerezza che è triste perchè lui è lontano.

La vera Felicità è addormentarmi la sera abbracciato a Tenerezza“. “Se forse all’inizio ho dubitato che potesse essere una situazione di comodo, adesso ho la certezza che è davvero innamorata. Me lo dimostra in ogni istante

La ringrazio per la bellissima storia che mi ha raccontato“, dico stringendogli la mano.

—-

Alfonso,

la dedico a te: ai sogni non bisogna mai smettere di credere!!!

Il risveglio dei sensi

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Ieri sera, appena tornata dal mio viaggio splendido, con le emozioni ancora da elaborare. Leggo un 

http://gourishankar.splinder.com/post/21284432/il-risveglio-dei-sensi

Chiudo gli occhi e lascio che le emozioni evocate corrano libere. Stamattina rileggendo ciò che ho scritto ho deciso di pubblicare qui nel mio blog le mie vibranti parole. La vibrazione echeggia ancora nei miei pensieri. Ho deciso di utilizzare il titolo del racconto che ha ispirato queste parole.
Tunisi, 12 settembre 2009

E il ramadan risveglia la Medina dopo l’ora del pasto
la voglia di fare festa insieme coinvolge anche anime erranti fra i vicoli
anime erranti che come me si chiedono perchè
tu che passeggi accanto a me
anni sono passati
da quando il sogno di ragazzina si è infranto sugli scogli
e come come un gabbiano è volato via
ma polvere di stelle cristallina nei nostri cuori
e ora tu accanto a me
voglia di sentire l’odore della tua pelle
voglia di sentire il battito dei nostri cuori
i nostri sguardi fuggono
come per paura di cio che potrebbe succedere
e i sogni si disperdono
tra i vicoli della medina

The Honest Scrap Award!

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Che emozione oggi quando ho letto che Eppi mi ha insignito di questo meravigliosamente meraviglioso premio. Anche le Stelle si emozionano e si commuovono. Di solito interrompo sempre le catene, ma stavolta ho deciso di lavorarci su un pò, come preparazione alle vacanze.

Condizioni del premio

Raccontate ai vostri lettori 10 cose che si sappiano o meno di voi, ma che sono vere. (Ma qui, nel cielo di Stella, sapete tutto di me, ma cercherò di scovare tra le mie nuvolette qualcosa che non sapete ancora.

Indicate dieci persone che hanno diritto al premio (ma i miei blog amici sono così tanti che non so da dove iniziare) e siate sicuri di far loro sapere che sono stati contrassegnati (un breve commento sul loro blog andrà bene). Non dimenticate di collegarvi di nuovo al blogger che vi ha premiato.

Allora iniziamo con le regole del premio:

1) Il mio nome significa solitaria, dal greco, e oggi è il mio onomastico. E’ considerata una santa minore, ma è diventata santa per aver sopportato le tribolazioni causate dal figlio, il famoso san Agostino.

2) Stella è il mio nome preferito, e per ora si chiama così la mia macchina, la mia fantasmagorica Megane due, blu viola con il copricinture rosa di hallo kitty. Un giorno, se Dio lo vorrà, si chiamerà così la mia bimba.

3) Il mio nick è nato dall’unione del significato del mio nome e del mio nome preferito. La contrapposizione che si è creata di descrive appieno. La luce di ogni Stella, sempre al centro dell’attenzione. Non passa inosservata. Il bisogno di rifugiarsi in se stessa e ritrovarsi.

4) Sono nata con il mio angelo custode accanto, e da allora è sempre con me.

5) Sin da piccola ero piena di energia e per questo sono sempre stata circondata da persone che si cibavano della mia energia. Ora, dopo anni, me ne sono accorta e diffido da chi è poco luminoso e tende a nutrirsi con la mia luce e la mia energia. L’energia non è inesauribile e quindi  va usata nella giusta direzione.

6) Ho iniziato a fare yoga da ragazzina, per superare un momento di crisi. Mi si è aperto un mondo nuovo davanti. Ho imparato a canalizzare la mia forza nella direzione giusta. Sono ancora molto affezionata al mio maestro di yoga. A quindici anni entrare il contatto con lo yoga è stata un’esperienza sensazionale e ancora oggi mi addormento con la respirazione che ho imparato allora.

7) Credo nella medicina alternativa. Credo nella malattia causata dal conflitto emotivo. Credo che se non siamo in pace con noi stessi non saremo mai in pace con gli altri. Credo nello speriementare per ritrovarsi.

8) Se un giorno sarò madre voglio avere come esempio la mia, che è ancora oggi una bellissima donna, dentro e fuori, e se sono quella che sono lo devo in gran parte alla sua dolcezza e comprensione, che unita alla determinazione e alla forza di mio padre ha fortificato il mio io e nutrito la mia anima.

9) Sono felice per quello che sono, per quello che ho, e per quello che potrò essere e potrò avere.

10) Sono sicura, Dio esiste, se no oggi non sarei qui a scrivere. Dio esiste e mi da segnali ogni giorno. Spesso io non li voglio vedere. Il mio corpo mi parla e io spesso non  lo ascolto. E poi, lui si ribella, e io sto male. Dio è qui e mi sorride.

Se il mio cielo è sempre più luminoso lo devo alla mia talent scout, che conservo nel cuore. Ogni tanto nella vita le strade si separano e non c’è un motivo apparente, ma si separano. Lei rimane una persona speciale che mi ha scritto parole speciali e con cui ho condiviso momenti particolari: www.nunzyconti.wordpress.com

Quando le nuvole invadevano il mio cielo Lei c’era, con parole dure a volte, o comprensive altre, ma c’era. Una mail, una telefonata, un sorriso del cuore, una poesia, Lei c’era. Lei sa che per me l’amicizia richiede la frequentazione, ma con lei è un’eccezione. Lei è una persona speciale a cui sono legata da amicizia vera e sincera. Spero un giorno di poterla incontrare: www.donnaemadre.wordpress.com

Una sera, lui è entrato nella stanza e mi ha scrollato il mio mondo di dosso. Il cuore mi si è fermato. La stanza era fredda, ma io sono rimasa li, ad ascoltare. Il mio cuore piangeva, ma mi sono fermata ad ascoltare. La nebbia ha iniziato a riassorbirsi e lui si è avvicinato a me. Così è nato Disastrino che io porto nel cuore, e so, sempre in cuor mio, che davvero sono un disastrino, ma lui per me sarà sempre il grande blogger, ora guardiano del mio cielo: www.ilmondodiarthur.wordpress.com

Sulla mia via è apparsa una luce che illumina la mia via. Lungo il mio viaggio, ma avevo bisogno di un maestro che mi indicasse la via, la via verso me stesso. Quel maestro per ora è la mia luce. Nutre la mia anima. Scopre alla luce la mia anima. Incontrato per caso, sulla mia via, con tante anime erranti. Lui, il mio maestro, lui la mia luce: www.gourishankar.splinder.com

Un giorno, guardando le ruote, ho incontrato sempre sulla via un animo semplice e complesso, che con il suo interlocutore immaginario mi ha conquistato. Mi sono rivista un po’ io, che parlo con Stella in terza persona. Interlocutore spesso pungente, ma nella vita spesso è importante esserlo. www.riccardo-uccheddu.blogspot.com

Lui, è un amico speciale, un amico sincero, un amico con cui da subito sono entrata in sintonia. L’amicizia per essere tale deve essere un rapporto disinteressato. Ed ecco lui, conosciuto leggendo un suo commento da un’amica comune. Ci sentiamo spesso, anche se ultimamente un pochino meno. Ma la nostra luce brilla nei rispettivi animi. www.raccontidelcuore.wordpress.com

Un cielo che si rispetti deve avere almeno due guardiani, e accanto al grande blogger, un altro amico che gli sta soffiando sul collo per portargli via lo scettro. Anima graffiata approdata in mezzo a noi, amici di blog, e ora è guardiano sincero del mio cielo. Tanti momenti abbiamo condiviso, cercando di rendergli le sue gocce di tristezza un pò meno tristi. Tanti gradini ha già percorso e sono sicura che vede già la luce: www.scientificamente.wordpress.com

Ho sempre sognato di avere una sorellina, ma solo l’alieno mi è stato recapitato dal cielo, in una giornata di caldo soffocante. Poi, sulla via, tra due guardiani speciali è comparsa lei, la guardiana in gonnella, la mia sorellina. Allegra, positiva e sempre dolcissima. Amica recente ma brilla qui nel mio cielo: www.pensierieperline.wordpress.com

Il suo cuore piange ancora, ma lei ha deciso di aprilo a noi. Il suo dolore la sta uccidendo e forse è quello che il suo io vorrebbe per raggiungere il suo amore. Lui la vorrebbe felice, ma lei questo non lo ha ancora capito. Un giorno lui brillerà accanto a lei e lei sorriderà felice: www.poesilandia.wordpress.com

Anima bella che poi così bella non si vede. Di una dolcezza strabiliante, tanto più per me che tutto sono tranne che dolce. Ogni suo commento è sensibile e delicato e sono felice di averla qui, tra le mie anime erranti. ww.livyxb.wordpress.com

Ma quante anime erranti nel mio cuore? Ho premiato anche persone che l’avevano già ricevuto ma per me era giusto così.

Un bacio stellare a tutti voi. Stella

Tristezzza

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Notte che cala su di me.

Sdraiata sul letto, con gli occhi stanchi.

Al telefono, un amico e le sue gocce tristi di vita.

Un senso di tristezza mi invade.

La vita è luce, è amore, è amicizia, è sole.

Tristi gocce di un buttarsi via. Tristi gocce di sofferenza inferta a chi innocente ama.

Mi addormento con questa tristezza nel cuore.

Mi risveglio con questa tristezza negli occhi.

La mia buona stella oggi ha brillato di una luce fortissima

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Ore 7.00 suona la sveglia. Mi sono addormentata in diagonale sul letto di mia mamma a casa dei miei che sono in campagna. Già un caldo soffocante al mattino presto e la finestra è spalancata. Oggi ho potuto dormire mezz’ora in più perchè la mia collega andava su prima lei. Cerco tra i vestiti stirati, già pronti per portare a casa, qualcosa da mettermi. Ieri sera ho parlato a lungo con l’alieno tornato domenica sera dal Portogallo e poi abbiamo mangiato insieme gnocchi ai formaggi e non avevo voglia di andare a casa da sola e allora mi sono fermata li. Sapere che almeno lui di notte dorme nella stanza accanto mi dà un senso di sicurezza.

Dopo essermi preparata una bella tazza di te e preso su il pranzo sono scesa. Appena arrivata davanti alla megane e allungato la mano per aprirla il sensore non dà alcun segno. Cerco nella borsa per vedere se la scheda è dentro, ma non la trovo. Già in ritardo risalgo le scale e mi viene in mente che l’alieno ha prestato la Honda al papi perchè è rimasto a piedi domenica sera e quindi mi immagino che avesse preferito prendere la mia macchina al posto della moto e così è. Riscendo per salire in macchina. Sono le 7.50.

Dopo qualche minuto mi trovo sulla tangenziale direzione Cremona. Corsia di sorpasso, forse un pò troppo forte, ma sempre meno rispetto alle altre mattine. I miei occhi sono sbarrati. Il mio cuore accellera sempre di più. Una berlina bianca, grande, dalla targa gialla procede verso di me. Suono e suono ancora, ma la berlina non accenna a fermarsi o a spostarsi. Nella paura e nel battito accellerato un’estrema forza e lucidità. Senza nemmeno guardare se nella corsia accanto veniva qualcuno mi sono buttata con un gran  colpo di sterzo sulla destra. Ho aperto il finestrino perchè non respiravo più. Non trovavo il cellulare per chiamare la polizia. Ho iniziato a sudare e sono arrivata in ditta che dista 36 km da casa mia tutta tremante. Poco prima di entrare in ufficio ho chiamato mia mamma che dopo aver sentito il mio racconto ha detto: amore mio, ringrazia Dio per essere ancora qui. Oggi ti è stato davvero vicino.

Ho visto la morte davanti a me. L’impatto di un frontale è terribile e io andavo di molto oltre i 90 all’ora consentiti e la berlina bianca anche. Oggi la mia stella ha brillato di una luce fortissima.

La luce del mio cuore

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Percorrevo la buia strada

verso me stessa

quando una luce

 mi ha accecato gli occhi…

non vedevo più nulla

solo la strada davanti a me

appariva lucente e magica

e io sono andata avanti…

quella luce

mi ha fatto vedere

quello che per anni

non avevo voluto vedere,

mi ha fatto ritrovare

quella parte di me

con i capelli davanti agli occhi e il dito in bocca

che avevo nascosto in libri impolverati dal tempo.

Ora che ho trovato quella luce

me la tengo stretta

e continuo il mio viaggio…

A.A.A. DIEMME CONSOLATORE DI LACRIME CERCASI

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ATTENZIONE ATTENZIONE:

CERCASI DIEMME CONSOLATORE DI LACRIME (anche se in questo momento le lacrime non sono tante) (ma io aggiungo: troviamo un consolatore poi le lacrime ti aiutiamo noi a contarle….)

—-

REQUISITI TASSATIVI SARANNO INDICATI DA DIEMME STESSA

Ed ecco il primo requisito che arriva:

Requisito numero 1: caricare la Diemmuccia su un aereo e portarla a fare un viaggio indimenticabile, possibilmente con ritorno a casa.

Non so se ne arriveranno altri, ma gli aspiranti al trono dichiarino quello che sono disposti a offrire (spalle larghe e fazzolettino in primis), poi aggiustiamo il tiro! (parole di Diemme)

Forza maschietti….

Requisito n. 2: non essere farfalloni come un tA_le di mia conoscenza, né invitare a cena le mie amiche con vaneggiamenti di baci (anche perché i baci sono in forse, le mazzate sicure)

continuaimo con i requisiti:

Requisito n.3: Vediamo un po’: siccome non ho troppe lagrime da asciugare, come dicevo prima, e dando come scontato che lui non me ne faccia piangere altre (beato chi ci crede), direi che può andare bene anche una parentesi (purché sia con fiocchi, controfiocchi e suoni di campane a festa), ma se intende che la storia sia duratura, deve abitare a non più di un isolato di distanza, oppuramente munirsi di pied-a-terre in loco.

Requisito n. 4: libero ma non libertino (riassorbibile dal 2)

Requisito n. 5: deve cantare in macchina mentre guida, anche se è stonato.

Quello che conta è che gli canti il cuore!

—-

E ora passiamo agli optional:

1) Deve costringermi a lunghe scarpinate e non assecondare in nessun modo la mia pigrizia.

2) Non si deve alleare con mia madre, mia figlia, o addirittura Attila contro di me.

3) Gradito il caffè a letto la mattina

Il ritorno di Nausica

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Nausica è tornata. Ma Nausica, non è mai andata via. Nausica è stata messa da parte, anche se Nausica non se lo meritava.

La paura mi ha paralizzato il sangue. Pesnavo di morire, li, sotto il sole cocente. La febbre che mi ha colto all’improvviso. Il sudore che mi colava sulla fronte. Il corpo che mi tremava tutto. Io, per terra che non riuscivo nemmeno a parlare, e la poca gente che passava in macchina non si preoccupava di me che stavo male. La campagna, l’estate, il sole di mezzogiorno, e io, per terra e il telefono che non prendeva. Mi sono trascinata fino a dove sono riuscita a mandare un messaggio a mio papà per farmi venire a prendere. E lui, è arrivato.

Nausica è la mia bicicletta.

Non ricordo se fosse l’estate di due o tre anni fa. Un brivido di freddo mi attraversa. Rivivo quegli attimi.

In questi anni sono andata raccontando che ho iniziato a fare escursionismo, e recentemente anche le marce, e che non avevo più tempo per la mtb, ma non era così. All’idea di riprenderla in mano tremavo. Io, che nei due anni che ci andavo, ero sempre da sola alla scoperta di nuovi sentieri. Io che in sella alla mia bicicletta ero leggera e felice.

Avevo già fatto quasi quattro ore di sterrato, quando sono arrivata davanti alla casa dei genitori di una mia vecchia amica. La signora gentilmente mi ha fatto entrare, e io, che avevo finito l’acqua delle mie due borracce sono entrata. Abbiamo chiacchierato, bevuto e anche mangiato. L’acqua del pozzo era forse troppo fredda; la signora mi ha offerto della focaccia al formaggio appena sfornata, i muscoli si sono raffreddati e mi sono dimenticata anche i guantini. Sotto il sole dell’una di inizio agosto io sono crollata.

Ricordo il mio stato di malessere improvviso, la paura, il panico e la tristezza perchè nessuno si fermava. Era un paesino abbastanza fuori mano, non lontano dalla mia casa in campagna. Ancora oggi mi chiedo cosa passi nella testa delle persone. La mia bici per terra. Io rannicchiata, vestita tecnicamente da bici. Si vedeva che ero solo una ciclista che stava male, e non una tossica. E poi, anche se tossica fossi stata, bastava chiamare il 118. Non era difficile.

E’ da tutta settimana che programmavo di riprenderla e ho colto l’occasione che il mio best friend fosse 10 giorni in montagna. Sabato brutto tempo e una parte di me era felice. Ieri dopo essere stata a messa ci ho ripensato. Dicevo a mia mamma che ero preoccupata per il tendine del piede, ancora infiammato, ma la mia paura era un’altra.

Stamattina, quando rispondevo a un commento di Liviana, avevo in mente un altro post, ma poi, le parole mi sono uscite da sole, di getto. Non era quello che avevo intenzione di scrivere. Avevo bisogno di tirare fuori la mia paura, ieri riprendendo Nausica, oggi scrivendo.

 

 

Poche parole che mi scaldano il cuore

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Poche parole

che mi scaldano il cuore…

poche parole

che mi fanno capire

che in tanti mi volete bene,

e a tutti voi

miei fantastici blog amici, amici nuovi e amici storici,

a tutti dico grazie,

grazie per le vostre magiche parole!!!

Il cielo

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TRAOMONTO SICILIA 06.09.05Pensieri disordinati al vento.

Poesie che vengono direttaemente dal cuore.

Sogni colorati e profumati.

Un baule di ricordi, da aprire nei momenti più tristi.

Un lungo viaggio, con sorrisi e lacrime, giorni di sole e giorni di pioggia.

Il cielo…

Le foto più belle sono le foto del cuore, quelle che conserveremo sempre dentro di noi, quelle che nessuno mai ci potrà portare via.

Questo cielo, tra le mie foto del cuore.

Una vacanza in Sicilia, qualche anno fa, il sole che mi illuminava l’anima, il caldo che mi scaldava il cuore e poi, questo cielo, come il cielo di Stella, tra le nuvole e uno spiraglio, passo dopo passo il viaggio continua.

Come compagni di viaggio fedeli la voglia di andare avanti, la voglia di ritrovare se stessi, la voglia di trovare quella parte di noi sconosciuta, ma che è li per farsi trovare. E poi amici, reali e di blog, fantasmi del nostro passato, esseri reali, anime graffiate come noi, anime buone, anime cattive, anime generose, anime assetate di nutrimento. Tante le persone che si incontrano su questa lunga strade.

In questo cielo io ho cercato riparo, in un mondo parallelo sospeso tra realtà e fantasia.

In questo cielo io mi rifugio quando ho bisogno di isolarmi dal mondo che mi opprime.

In questo cielo io vivo il mio splendido oggi, e so nel mio cuore che il mio domani sarà ancora più splendente del mio oggi, perchè Lui sarà sempre accanto a me, e Lui ha deciso la mia strada.

L’alieno

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Up date: 8 ottobre 2009

Stamattina ho visto che uno dei post più letti era quello dell’alieno e allora l’ho riletto e ho sorriso.

So che lei, la fidanzata dell’alieno, quando l’ha letto voleva buttarmi giu da un burrone. IO lo trovo delizioso, il post intendo…

beh se ricapiti tra le nuvole del mio cielo ti mando un abbraccio stellare…

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10052009474Questo è l’alieno e questa è la folle che da qualche anno sopporta l’alieno.

 

Caratteristiche dell’alieno:

1) Bellissimo: ho scelto intenzionalmente una foto dove  sia venuto male!!! (alla faccia della foto venuta male)

2) Stronzo: tutti i suoi problemi sono attribuili a sua sorella, anche se lei non c’entra nulla. Lui ha sofferto tantissimo a causa di fidanzate egoiste e cattive e ora lui non vuole più legarsi e soffrire. (Questa mi sembra di averla già sentita)

 

Suoi sogni nel cassetto:

1) Voleva restare figlio unico: non riesco a capirla questa, considerato che è nato ben tre anni dopo sua sorella. (adesso ho capito!!!)

2) Avere una casa piena di giornalini, macchinine, robot, libri fantasy. (Temo che presto si realizzerà.)

 

Suoi amori:

1) La donna folle della foto, che apparentemente è simpatica, carina, solare, allegra, di compagnia e persino inelligente, ma deve avere qualche tara x’ è da qualche anno che ama follemente l’alieno.

2) il cuginastro, ossia il suo gemello diverso

3) se stesso.

 

I suoi odi:

1) sua sorella: e proprio non riesco a capire come mai, è così adorabile.

 

L’alieno proviene da un mondo parallelo, e per caso (proprio non me ne capacito) è caduto su questa terra, si ed è piombato proprio sulla mia testa. Se abbaiasse meno sarebb anche quasi, e dico quasi, simpatico. Deve essere la stanchezza, no non potrebbe essere simpatico l’alieno, se no non sarebbe lui.

 Ops, nella foto Alieno e fidanzata sono a Parigi….;)

Siediti un istante

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Siediti un istante

accanto a me,

dammi la mano,

fatti toccare.

 

Siediti un istante

e parla con me

è tanto che non vieni

è tanto che non ti sento.

 

Siediti un istante

e dimmi cosa c’è oltre quel muro

che mi separa da quello che sto cercando.

 

Siedi un istante

vicino a me

e fammi sentire il calore del tuo amore.

 

No, non andare via

sei appena arrivata

e senza di te mi sento persa.

 

Ti prego,

non andare via!

 

E lei si allontana, adesso come sempre. E lei si allontana perchè io voglio che si allontani, anche se non me ne rendo conto. Vorrei sentirla, adesso come sempre, lei c’è, lo so, sono io che sono distante.

…e quel sottile filo incandescente

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E tu mi chiedi: “””ma che cos’è? Ma non dirmelo! Aitami ad arrivarci”””

 

E quel sottile filo incandescente

davanti me…

sono leggera

ma ancora troppo pesante,

sono bella,

ma ancora troppo brutta,

sono buona,

ma ancora troppo cattiva…

 

e quel leggero filo incandescente

è li

davanti a me

e attende ancora,

quanto no so,

ma attende…

 

e io mi preparo.

Ancora una volta il mio blog

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Ancora il mio blog è un tuffo in me stessa, è un tuffo nella mia anima, è un tuffo nei miei pensieri.

Mesi fa avevo pubblicato un post dal titolo: il mio blog

https://stellasolitaria.wordpress.com/2009/02/23/il-mio-blog/

e ora mi ritrovo a doverlo/volerlo linkare e a ritornare sull’argomento.

Un blog è come una persona, non può piacere a tutti. Un blog è vita, è emozioni, è sensazioni, è paure. Non ho mai avuto la presunzione di piacere ad ogni costo, nè fisicamente, nè mentalmente. Non ho la presunzione che il mio blog piaccia a tutti. E così non deve essere.

In questo blog parlo di me, come un giorno mi disse un amico in forma un po’ romanzata ma sempre di me. Metto a nudo la mia anima, tra prosa e poesia, tra coraggio e follia. In punta di piedi tanta gente è entrata nel mio cielo, con delicata amicizia, con misterioso intrigo, con determinazione, con magia. Uomini e donne che mi hanno aiutato a crescere. Uomini e donne che mi accompagnano giorno dopo giorno in questo mio viaggio.

E poi, c’è CHI entra violentemente nel mio cielo sbattendo la porta ed urlando le cose più folli, le cose più offensive e senza senso. A questi CHI dico: “Se qualcuno entrasse in casa vostra con arroganza e maleducazione a voi piacerebbe? Il mio cielo è la mia casa e chiedo solo un minimo di educazione e rispetto, per chi scrive e per chi legge”.

Non ho mai messo la moderazione perchè accetto i commenti di tutti, positivi e negativi, ma non TOLLERO la maleducazione, la cattiveria, l’ignoranza. Questo assolutamente no. Non accetto offese gratuite.

Qualche settimana fa un mio articolo su Allah aveva creato una serie di cattiverie e questo mi aveva fatto riflettere. Poi una serie di commenti di persone che non sanno nulla di me che scrive e di chi mi legge e commenta, e quindi li ho censurati, per non innescare un nuovo flusso di polemiche e di malumore.

C’è chi entra, si mette sulla porta del mio cielo a giudice senza nemmeno interrogarsi su quello che legge.

Ancora una volta il mio blog, per Stella, per gli amici di Stella e per chi si vuole mettere in ascolto e capire chi è Stella.

E’ caduta una foglia

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E’ caduta una foglia

sulla mia mano.

Non tira vento,

non c’è il temporale.

non c’è una pianta sopra di me.

 

E’ caduta una foglia

sulla mia mano

e io non so da dove venga.

 

“Benvenuta foglia”

anche se non so

chi sei e dove vieni,

benvenuta foglia nel mio cielo.

Sorrisi tra blogger e sintonia

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Stavo rileggendo uno dei primi post che ho scritto, quasi un anno fa, e per le strane circostanze della vita parlava proprio di sorrisi. Il post è questo:

https://stellasolitaria.wordpress.com/2008/07/22/hello-world/

Proprio ieri sera dando un’occhiata al mio blog roll il mio pensiero era corso ad Apo, uno dei miei primi amici di blog, l’unico che ho incontrato nella vita reale. Sono andata sul suo blog a lasciargli un saluto. Stamattina mi è arrivato un messaggio che mi ha fatto sorridere. Il concetto base è che non sono mai sintonizzata sulla sua sua frequeza. Poi, per caso mi sono ritrovata a leggere i commenti di questo post. Tutti suoi.

Ho ripensato all’intesa nata tra le pagine del blog e a come sia maledettamente vero che io non sia sintonizzata sulla frequenza, non solo sulla sua, ma su nessuna altra frequenza compatibile. Ci siamo visti un paio di volte, come amici. Ma lui non voleva la mia amicizia. La vita è strana. Retorico dire, non era il momento giusto, ma proprio così era. E poi Stella è incompatibile con catene strette, gelosie, e paletti restrittivi. Stella è aria. Stella è luce. Stella è colore. Stella è davvero solitaria.

Sorrido, perchè tanto abbiamo parlato di quel bacio che mai ci siamo dati, e che mai ci daremo.

La vita è proprio strana e io auguro all’amico Apo tanta serenità e tanti sorrisi. I sorrisi più belli sono quelli del cuore.

Da bambina sognavo di dire: LO VOGLIO!!!

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Ero piccola, ero grande. Andavo alle elementari. Lunghi capelli ricci, scuri, e sempre disordinati dal vento. Bambina elegantemente vestita, monellaccio dentro. Amavo giocare con le macchinine e i robot di mio fratello. Qualsiasi cosa toccavo magicamente si distruggeva e io, ero sempre sporca. Ero una piccola teppista dal viso d’angelo. Mi perdevo guardando Candy Candy, sognando vestiti da principessa.

Ero piccola e sognavo di essere grande. Sognavo di incontrare, un giorno, come nelle fiabe, il mio principe. Non aveva un volto. Non aveva un nome. Era alto, dalla pelle abbronzata, con i capelli cortissimi neri e gli occhi verdi. Era bellissimo.

Un giorno, nel mio mondo incantato, lui arrivo’ a cavallo della sua splendida Harley (il mio sogno sin da piccola), mi prese per mano e mi condusse al suo splendido castello. In un parco da favola un mare di invitati. Erano i miei amici, i miei parenti, le persone a cui volevo bene. E io, davanti a loro, sognavo di dire: LO VOGLIO!!! Ed ero, per magia, la moglie del mio principe.

Il mio volto era quello di me bambina, ma in un corpo da grande. I capelli erano sempre lunghi e ricci, e disordinati dal vento. Il vestito da vera principessa: pizzo e seta, colore ecru, fasciante per terminare in un lunghissimo strascico. Le spalle, ben definte, erano nude. Il corpetto ricchissimo, tra pizzi e pietre preziose. Sul mio viso un grande sorriso.

Ero piccola, ero grande. Amavo giocare come fossi un maschiaccio, ma sognavo il giorno in cui avrei incontrato il mio principe.

Tanti anni sono passati. Ricordo, con emozione, quei sogni. Quei sogni, ancora oggi, vivono dentro di me.

Mia nonna diceva: quello che non succede in tutta una vita succede in un attimo.

Forse un giorno incontrerò il mio principe. Quel sogno è ben custodito nel mio cuore.

Un amico un giorno mi disse: nei sogni bisogna crederci, a volte ci vuole tempo, ma prima o poi si realizzano.

Vedo ancora quella bambina seduta in un angolino della sua camera…

Tu, o mia città

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Grigio il cielo,

oggi come mille giorni nella mia memoria,

forte il vento che mi scompiglia i capelli,

vento che solleva la polvere che mi fa stare male.

Caldo, umido e soffocante

pelle, umida ed appiciccaticcia

zanzare che ti torturano il corpo.

 

Tu, o mia città,

sorgi timida difronte a me.

 

Da bambina sognavo di vivere in una grande città,

sognavo Milano a due passi da qua,

sognavo il mare per correre libera sulla spiaggia,

sognavo le montagne per camminare libera tra i pini.

 

Tu, o mia città,

dalle mille chiese,

dai mille palazzi con splendidi giardini nascosti agli occhi dei passanti,

dagli affascinanti paesini  lungo il Trebbia,

dall’ottimo cibo e dai vini doc.

 

Tu, o mia città,

con il Po che ti attraversa ma hai sempre considerato nemico

mentre Cremona ne ha fatto un alleato

 

Tu, o mia città,

non sei nel mio cuore,

non sei nella mia anima,

ma sei nella mia vita

I frivoli motivi per cui ho votato

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Ore 6.00 e la sveglia suona in tutta la sua potenza. Non trovo scuse e scendo immediatamente dal letto perchè stamattina appena i seggi aprono vado a votare. La scuola nuova l’ho già identificata per le votazione di qualche settimana fa. Esco di casa pronta per andare al lavoro, con tanta di borsa per il pranzo e confezione famiglia di acqua naturale e salgo in macchina. Parcheggio dietro alla scuola. Carta d’identità e scheda elettorale in mano, entro nel seggio e l’aula è deserta. Tutti in corridoio a chiacchierare: intanto non viene nessuno. E io mi domando: e io, chi sono???
 
Dico alla scrutatrice che mi sono trasferita da poco, così mi trova subito. Entro nella cabina con le mie tre schege, voto e uscendo metto le schede nell’urna. Mi guardano come fossi una marziana perchè faccio tutta da sola, ma anni da scrutatrice a qcs saranno serviti.
 
Ed ecco i miei frivoli motivi per cui sono andata a votare:
 
1) volevo avere tutti i timbri sulla scheda elettorale
2) visto che era previsto molto astensionismo non volevo essere uno dei tanti numeri (uno dei tanti astensionisti)
3) con tutti i problemi da risolvere non volevo che questo denaro venire sprecato con un flop, anche se non sarà il voto di stella a far riuscire il referendum
 
Eh si il motivo primario era il timbro sulla scheda elettorale. Che motivazione!!! Da oscar, direi.
 
E’ il primo ed unico articolo che scrivo di politica. Non ne parlo mai, perchè per principio non voglio parlare di politica. Per coerenza non commento articoli di politica.
 
Ho sentito tanta gente dire: ma per cosa si vota?
 
Sapevo benissimo perchè i referendum erano stati indetti, avevo ed ho un mio pensiero (che non ho intenzione di esternare perchè non è la motivazione che mi ha portato a scrivere il post). Ritengo però che con tutti i problemi che il paese ITALIA dovrebbe affrontare e tra tutte le spese che deve sostenere questo non lo metterei certo fra i primi 10 e nemmeno fra i primi 20. Qualsiasi banalità la metterei prima di queste.
 
Rifletto su un’altra problematica: è significativa che tantissima gente non era informata sulle tematiche dei referendum. Questo è inamissibilie. Non do la colpa a noi cittadini, ma a chi sta al governo e al loro interfacciarsi con i media. Dei gossip sul premier sono informati tutti. Dei referendum non sa niente nessuno.
 
Ed è pure emblematico su quella che è la mia motivazione per aver votato.

Controtradimento propedeutico al perdono???

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Up date: 18 giugno ore 14.09

come dice Diemme, non è nelle sue corde, ma  nemmeno nelle mie, anche se ho scritto questo lunghissimo post (ma in tema di tradimento mi lascio prendere da tanti sentimenti tutti insieme, e quindi concedetemi un bel punto di domanda nel titolo. L’ho scritto di getto, non l’ho riletto, ma il punto di domande ce lo devo mettere, se no a leggere sta cosa altre che senso di nausea che mi viene. 🙂 🙂 🙂

Beh facciamo 3!!!

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Da diversi giorni, grazie ai nostri voli pindarici tra blog e tra i vari post, si parla di tradimento. Un amico nei giorni scorsi mi ha scritto: ma a te proprio non va giù? e no, che non mi va giù. E da li si è arrivati a questa frase

controtradimento propedeutico al perdono

e appena l’ho letta gli ho promesso un post con questo titolo.

Il suo commento era:

In linea teorica, di fronte al tradimento rompo; il controtradimento servirebbe invece proprio a restare insieme, propedeutico al perdono, diciamo

Sin da piccola non ho attenuanti per chi tradisce. Sono cresciuta in una famiglia tradizionale, con genitori praticanti, ancora oggi insieme (e felicemente aggiungo) e metterei la mano sul fuoco che non c’è mai stata nemmeno l’ombra di un tradimento (anche perchè l’ho chiesto a tutti e due e se non fosse così ci sarebbe anche la menzogna)(ma io credo ai miei genitori). Io, che mi vendo come persona forte e sicura di se, uno spettro nell’armadio ce l’ho che ha condizionato sicuramente tutta la mia vita di coppia: IL TERRORE DI ESSERE TRADITA

Ma, nel momento in cui scopro di essere stata tradita i miei neuroni sono come impazziti: l’unica cosa che riescono a fare è rompere, mollare, tagliare il filo dell’aquilone (anche se vorrei rompore l’aquilone, ma accontentiamoci di tagliare il filo). La persona che mi ha tradito (fidanzato, marito, compagno, convivente, amico/a è morto per sempre (e all’inferno per me può marcire). Mi immagino anche il girone dei traditori: tanto caldo, lingue di fuoco, un caldo allucinante e poi all’improvviso il gelo, il freddo e la neve che cade. Tante cose belle da fare e da mangiare, tante donne, tanti uomini, tante possibili balle da raccontare ma il clima te lo impedisce, o troppo caldo o troppo freddo e anche i neuroni non riescono a connettere (un vero genio del male)

Alla luce di questo mio pensiero mai potrei riprovarci, nè con il mio uomo nè con la mia migliore amica. Per me tradimento è nel senso più ampio del termine, includendo amore e amicizia.

Perdonare? Si, il Dio in cui credo così mi insegna, ma mi conosco troppo bene. Anche se in preda a qualche effetto magico potessi perdonarlo, appena la magia passa non risponderei di me, quindi meglio rompere per sempre con la persona.

Non credo nelle vendette o nelle ripicche. Non farei mai a qcn altro quello che non vorrei fosse fatto a me. Quando ho letto il commento di Fra ho riso, forse una risata di rabbia, perchè mi sono vista la scena:

Lui tradisce lei. Lei magari lo becca a letto con un’altra. Lei all’inizio è furente. Non sa più cosa fare, poi una strana tranquillità la invade. Lei, con il camasutra sul comodino, (anche questa è presa in prestito) iniziando da pagina 1 gli serve la vendetta su un piatto d’argento.  1 volta si fa trovare a letto con il migliore amico di lui, una volta con il fratello di lui e una volta con il papà di lui. (altro che piatto d’argento)(il 3 l’ho preso sempre dai commenti) e poi lui e lei prenotano una vacanza da sogno su qualche isola da sogno e si dichiarano per la seconda volta davanti a un pastore locale, magari sulla spiaggia, il loro amore eterno.

Come trama di un filmetto da 4 soldi andrebbe bene, ma nella vita non vedo i riscontri che potrebbe avere. Si accettano varianti sul tema: magari lei lo viene a sapere da qcn o li becca direttamente (escludo che lui lo confessi a lei) o magari non lo tradisce con tre persone e magari non così vicine a lui. Ogni variante è ben accetta.

Ciò che non ACCETTO è il controtradimento, nemmeno come ipotesi. Poi, IL CONTROTRADIMENTO COME TERAPEUTICO AL PERDONO lo trovo assurdo, divertente (e infatti ho riso quando l’ho visto scritto e ho deciso di scrivere questa tramina macchinosa, ma non porta a nessuna parte. E poi, se qcn non crede e non accetta il tradimento anche questa sua variante non lo porterebbe da nessuna parte, sempre che trovi la forza, il coraggio, la voglia di farlo. Alla fine si finisce di fare del male solo a se stessi. Nemmeno il sesso fatto così sarebbe un gran che. La voglia di vendicarsi sarebbe al primo posto e alla fine sarebbe un flop. E poi il sesso senza amore che sesso è? sarebbe un sesso alla vendetta, o una vendetta al sesso. La magia sparirebbe nel momento in cui si è fatto, e sarebbe una finta magia legata a questa voglia insaziabile di fargliela pagare.

Non so se sono mai stata tradita. Non lo so davvero.

Davanti a me ho però tanti casi di gente tradita. C’è chi ha scoperto che il marito l’ha tradita perchè i figli l’hanno beccato a letto con un’altra, o chi ha il marito che le tradisce abitualmente (e a loro sta bene così), o chi ha il marito che x anni fa ha perso la testa per una ma ora è il marito da copertina (contenta lei), o chi era innamorata pazza (e bellissima) lui l’ha tradita (e poi gliel’ha confessato) e lei ora è insieme a lui per i bimbi piccoli e fingono di andare d’amore e d’accordo o chi fa il coglione con la bella e la moglie a spupazzarsi i figli (dormono nella stesso letto ma lei ha chiusa la saracinesca)

Diemme tempo fa aveva scritto un post dove lei prima lo perdonava e poi x anni dopo lo mollava. La discussione era: ha senso perdonare adesso e rinfacciarlo domani? Ma il vero succo del discorso è che queste cose non si possono perdonare e chi dice che è tutto come prima non è vero, e nel profondo fanno male. Tradire per sentirsi meglio è mettersi sullo stesso piano di chi ci ha fatto stare male. Se volete la vendetta, vendicatevi, ma non fatemi credere che vi sentite bene e che l’avete perdonato/a e che tutto è meglio di prima. vivo si nel mondo di Alice ma questo sarebbe troppo anche per lei.

Come promesso agli amici diemme e Fra il post doveva essere scritto tra le 13.00 e le 14.00, e dato che sono le 13.55 anche se l’ho iniziato alle 13.23 è ora di concludere.

Aspetto tutte le vostre testimonianze. Vediamo se mi fate cambiare idea 😉

Stella.

Lettera immaginaria ad un amico triste – up dated 23.08.12

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Ricordo quando scrissi questa lettera immaginaria, che poi è molto reale, solo che non l’ho mai spedita. L’amico a cui mi riferisco è realissimo e ancora oggi ci lega una profonda e sincera amicizia.

Questo pezzo risulta da sempe il più letto e spesso mi sono chiesta il perchè. Non è poesia. Non è racconto. E’ una lettera che avrei potuto spedire, ma che non ho mai spedito.

Ho riletto dopo tanti anni l’altro pezzo in cui parlavo di lui. Sono emozioni che rimangono.

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Carissimo amico mio,

vorrei abbracciarti forte, asciugare le lacrime del tuo cuore e donare un sorriso alle tue domande. Vorrei avere il coraggio di alzare quella cornetta, ma ti conosco e so che la tua timidezza creerebbe un gelo. Noi, che nella nostra diversa diversità, siamo così vicini.

Lo so che tu mi chiederesti perchè il Dio in cui credo porta malattia e morte in questo suo regno. Perchè porta sofferenza tra questi suoi figli. E io ti risponderei: Non è lui che semina sofferenza, morte, dolore. Lui però ci dono la forza e l’energia per andare avanti, con dignità e sorriso. E tu mi guarderesti con quell’aria dubbiosa.

Oggi, quando ho ricevuto il tuo messaggio, avrei pianto. Mi sono messa nei tuoi panni e ho provato una tristezza infinita, un senso di vuoto, un senso di qcn che è rimasto senza una parte di sè. E’ la sensazione che proverò un giorno, spero lontanissimo, quando quel messaggio lo manderò io a te.

Non so amico se avrò il coraggio più tardi di chiamarti. Forse a me farebbe piacere se tu lo facessi, ma non so se io ce la faccio.

Ti abbraccio amico mio e ti sono vicino.

Questo è il mio amico:

 

Fatti mandare dalla mamma ad incastrare un miliardario

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Domenica pomeriggio. Aria di campagna. Verde e tranquillità intorno a me. Seduta sul dondolo tra le pagine di un romanzo di Jefery Deaver e uno degli ultimi numeri di A, vengo attirata dal titolo di un articolo:

Fatti mandare dalla mamma ad incastrare un miliardario

Io, sarò un’inguaribile romantica, che vive nel mondo di Alice ma il cuore mi si è riempito di tristezza.

Storie di giovani donne a cui le madri hanno insegnato a scegliere le amicizie e gli amori giusti, dove giusto equivale alla classe sociale, al conto in banca. Storia di una studentessa di 24 anni che appena adolescente era autorizzata a frequentare un dentista con il doppio dei suoi anni. Eh si perchè se lei usciva con lui poteva star fuori tutta notte, se usciva con i suoi coetanei doveva rientrare per le dieci. Storia di una ragazza che poteva anche farsi le sue scopate in giro e lei, la madre, la copriva, ma il fidanzato era il dentista. Ora, questa ragazza, frequenta un fantino, ma nel fine settimana se la fa con un giocatore di serie B. E il fantino nell’we gareggia. E poi, questa ragazza, dice che le ipocrite sono le ragazze come me, che dicono di avere dei principi rigidi. E quando le conoscenti le dicono che è una zoccola sei è orgogliosa di quello che fa e compatisce le persone come me.

Ancora più triste la storia di una ragazza oggi 29 enne che da ragazzina molla scuola e famiglia. Cerca di andare avanti con le sue forze quando un giorno incontra un ricchissimo libanese che le fa regali mozzafiato: casa a Roma, BMW, viaggi e carte di credito. Un tacito accordo: lui crede alle bugie di lei, lei non fa storie se lui ha figli o è sposato. Tutto fila liscio fino a quando lei lo molla. La madre di lei complotta con lui per farli tornare insieme (e si i favori di lui sono tanti, ha persito fatto assumere il padre architetto della ragazza) facendo il doppio gioco con la figlia. Lei torna con lui il tempo necessario per far licenziare suo padre e poi rompe definitivamente i rapporti con la famiglia. Fidanzato libanese ufficiale e poi flirt a destra e a sinistra. La vera tristezza è: la gente mi critica, ma io non capisco x’? Datemi un buon motivo per smettere e fatemi capire cosa c’è di sbagliato.

Noi siamo quello che i nostri genitori ci hanno insegnato ad essere. Noi siamo lo specchio del nostro cuore e della nostra anima. Noi siamo i principi in cui crediamo.

Ringrazio Dio di avere i genitori che ho. Ringrazio Dio per essere quella che sono oggi (con ampio margine di miglioramento)

Questo articolo mi ha fatto rabbia, per i cuori aridi che vi ho letto, per la cattiveria che leggo in parole dure e crude. Questo articolo mi ha fatto male per lo squallore che ci circonda. Questo articolo mi ha fatto riflettere su quello che sono io.

Fuori tema

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Mi sono spesso ritrovata in questi giorni a dire che, se fossi a scuola, ciò che scrivo sarebbe un classico  FUORI TEMA. Questo perchè i vari temi sono interessanti e una volta che si entra nel discorso i temi di discussione si moltiplicano. I voli pindarici proliferano e alla fine ci si ritrova in un mare di parole:

 

Parole che ogni tanto feriscono, forse, perchè recepite nel modo sbagliato.

Parole in poesia, parole in prosa.

Parole che ci avvolgono come un mantello.

Parole che fanno da barriera tra noi e chi ci sta intorno.

 

Quando scrivo lo faccio con cuore.

Le poesie sono scritte con il cuore e con il sorriso. Sono poesie di luce e di aria.

I racconti, a volte, sono scritti con le lacrime, ma sempre col cuore.

Scrivo di me, di quello che mi dà sicurezza e di quello che mi fa paura. Scrivo di ciò che mi ha fatto piangere e di quello che mi ha reso felice. Racconto i miei sogni e le mie speranze. Raconto di una Stella che vive in un suo cielo, ma ama confrontarsi con chi le sta attorno. Qcn un giorno mi disse che se il blog mi serve per riflettere e confrontarmi allora sono messa male. In un primo momento sono rimasta senza parole, esterefatta poi ho capito che lui di me non aveva compreso nulla.

Per capire chi è Stella (sempre che interessi capirlo) è necessario leggere le righe che non sono mai state scirtte, chiudere gli occhi e vedere quello che appare ai nostri occhi, sentire la musica del cuore. Stella va al di là delle regole, perchè le regole sono dentro di lei. Stela ha bisogno di sorrisi, di abbracci, di strette di mano. Stella crede, ma la fede va coltivata.

Anche qui  sono riuscita ad ANDARE FUORI TEMA

Il primo passo

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Addio del passato by Flordelys

Addio del passato by Flordelys

 

Nel cielo brilla una nuova Stella

che illumina questo nuovo cielo.

 

La notte cala su di noi

e ci avvolge con il suo manto

di buio e fascino.

 

La Stella vorrebbe essere ancora più luminosa

per fare capire al sole che lei è li.

 

La Stella vorrebbe che il sole notasse

che lei è Stella

Lei, che brilla di luce propria.

 

La Stella ha versato tante lacrime

ora disperse nel cielo,

ma ora la Stella ha solo sorrisi,

anche se non sa come far capire al Sole che è li.

 

Lei è Stella…

****

L’uscita di questo post in concomitanza con uno di uguale titolo e uguale foto sul blog di Diemme è concordata.

Questa è la triste storia di un angelo bellissimo

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Up date 17.02.10

Certe cose rimarranno dentro di noi per ogni istante della nostra vita.

Questa è la storia triste di un angelo che ora veglia su di noi, di un angelo che in cielo ha riconquistato il sorriso e ha capito cosa voglia dire FELICITà.

Fine anni ’60. Marina di Carrara. Famiglia normale: padre camionista, madre casalinga e due figli piccoli. Casa in affitto e debito per comprare il camion. Improvvisamente il vuoto: il padre scompare dall’oggi al domani, lasciando la famiglia in una situazione economica disastrosa: debiti da pagare, bollette arretrate, due figli ancora piccoli da crescere. Ma il padre non è morto. Il padre abbandona la sua famiglia per trasferirsi a vivere in Australia con la figlia sposata del nuovo compagno della madre. Questo crea un senso di inadeguatezza nel mio piccolo angelo. Ha poco più di dieci anni e si sente responsabile per la sorellina e per la mamma. Il sorriso gli scompare dal volto, e pensare che quando sorrideva era bellissimo!!! La mamma trova lavoro come bidella in una scuola, i figli vanno a scuola e quando il nonno materno viene a mancare si trasferiscono nella casa indipendente della nonna. La famiglia è unita e sono tutti molto legati gli uni agli altri, ma il mio piccolo angelo ha una tristezza che lo accompagnerà fino alla fine. Tristezza che io riesco a percepire e mi destabiliizza.

Il giovane angelo cresce. Frequenta una scuola professionale per due anni e poi inizia a lavorare come operaio in un’azienda locale. Conosce gente, ma non riesce ad instaurare un rapporto profondo o anche quelle che crede amicizie profonde si spezzano, come una fune sotto sforzo eccessivo. Conosce una ragazza, stanno insieme anni e si sposa. Non so nulla di lei, perchè l’aveva rimossa dal cuore e dalla mente. Si sposano con un sacco di sogni, e un anno dopo nel giorno del suo compleanno lei lo lascia per un tossico dipendente che si sente in dovere di aiutare. Quel giorno un altro pezzo di muro si sgretola. So che qualche anno dopo lei torna da lui, ma lei aspetta un bambino dal nuovo compagno e lui non ne vuole più sapere. Il suo cuore piange. Il suo viso diventa di ghiaccio.

Una sera, con amici, conosce una ragazza che dopo poco rimane in cinta di un bimbo. E’ felice per la nascita di questo bambino, anche se è l’inizio di un nuovo precipizio. Lei è una ragazza ricca e viziata, che ha già una bimba più grande che cresce senza papà. Si era innamorata di un uomo molto più grande e credeva in quell’amore. Poi lui si è dimostrato quello che era e lei ha scelto la bimba. Ma nemmeno questa storia le da la stabilità di cui ha bisogno. Due esseri fragili e sensibili, ma profondamente insicuri. La convivenza nella casa di lei è ingestibile. L’interferenza umana ed economica della famiglia di lei lo fanno sentire un ospite in casa e mette fine a questa storia. Un grandissimo amore lo lega al bambino, che cresce tra la casa della mamma e del papà. Essere padre gli ha dato la stabilità e fiducia in se stesso di cui aveva bisogno. Ma il mio angelo è  solo e ha voglia di un nuovo grande amore.

Il mio bellissimo angelo conosce Stella e nasce una bellissima storia. Stella si ricorda con emozione l’incontro, sul lungo mare di Marina di Massa. Stella si ricorda i dolci messaggi e i forti abbracci. Stella lo ama, ma Stella va in crisi. Stella capisce che sono due mondi diversi e lei non vuole lasciare la sua città per lui. La situazione familiare è complicata. Lui vive in una mansarda sulla casa della nonna, che non è completamente indipendente e Stella che ha una casa sua nella sua città non vuole indebitarsi per comprarne una nuova. Stella non è pronta al grande passo. Stella vuole solo magia. Non è pronta alla routine di tutti i gioni. All’angelo non basta vedere Stella una volta a settimana e vuole una compagna accanto a se per iniziare una nuova vita. Stella fugge nel suo mondo parallelo, fatto di sogni e poesie. L’angelo cade in una nuova crisi profonda. Inizia a frequentare gli amici di un tempo, si allena in bici come un dannato, si mette con una ragazza che abita vicino a casa sua ma non riesce a dimenticare Stella.

Una sera di luglio tornando verso casa Stella chiacchiera a lungo al telefono con lui. L’angelo è appena stato in vacanza all’Elba e ha deciso di lasciare la ragazza che frequenta da poco:”Lei non è come te. Non ha mai voglia di fare niente. Mi manchi. Senza di te non riesco a vivere”…queste sono le parole che Stella conserva negli anni.

Stella va in vacanza in montagna. E’ il 12 agosto 2006.

A fine agosto stella va per un week end in Versiglia e gli manda un msg per chiedere informazioni su una trattoria che Stella amava. Le risponde sua sorella. Stella va  subito da lei e apprende cosa è successo.

La notte tra l’11 agosto e il 12 agosto, Lungo mare di Marina di Massa. Aveva riportato il bimbo a casa, era con lo scuter, piove e c’è bagnato, cade. Si rialza, viene portato in ospedale, ma i carabinieri avvertono i familiare la mattina dopo. Muore da solo in ospedale. Il tribale che aveva al collo scompare nel nulla come i suoi sogni. Trauma cranico e il mio angelo non c’è più.

Al funerale ci sono amici, parenti, ma non c’è Stella perchè Stella non lo sa.

Nessuno la cerca, nessuno la chiama. Nessuno sa il nome di Stella.

Stella cerca un rapporto con la sorella, ma la famiglia di questo angelo pensa che sia tutta colpa di Stella. Stella chiede una cosa appartenuta al suo angelo, le viene detto di si, ma ancora oggi non ce l’ha. Sulla sua tomba xo’ c’è la poesia che Stella un giorno ha lasciato su un mazzo di fiori. Quella poesia è stata conservata.

Oggi ho deciso di raccontare questa storia triste perchè è inutile sentirsi in colpa per qualcosa che non è dipeso da noi. Stella non se l’è sentitia di vivere da donna e ha scelto di rimanere bambina. Questa è stata l’ultima storia di Stella e poi ha iniziato a rincorrere fantasmi. Stella non crede nella storie di sesso o nelle avventure. Forse Stella ha deciso di inseguire fantasmi perchè così stava da sola. Da sola con i suoi hobby e le sue passioni, le sue insicurezze e le sue paure. Ora Stella ha capito, che i fantasmi non esistono e se il suo angelo non c’è più non è colpa sua. Stella è pronta per vivere da donna e non più da bambina. Stella è diventata grande. Stella non ha più paura perchè i fantasmi non esistono e gli angeli dal loro cielo ci proteggono. Prima ero riuscita solo a dire questo:

https://stellasolitaria.wordpress.com/2008/09/18/ti-ricordero-sempre-cosi-bellissimo-3/

 

Sempre nel mio cuore

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Oggi, dopo aver letto il post di Diemme e aver percepito il suo dolore, mi sono ricordata di una persona a cui ho voluto bene e che non c’è più. Mesi fa, ho pianto, ma ho tenuto dentro quello che provavo, non ho scritto nulla sul mio blog, solo queste semplici parole pubblicate tra le note di face book, che ora voglio conservare tra i miei ricordi piu’ cari. Il signore ha voluto portare via da questa terra quest’anima errante alla continua ricerca del suo vero io. Tante sono le persone che incontriamo in questo nostro lungo viaggio. Tante sono le persone a cui vogliamo bene, uomini o donne che siano. Tante sono le persone che lasciano un segno indelebile nella nostra anima.
 
 
lacrime sul mio viso
lacrime nel mio cuore

il mondo piange
il mondo è tirste

tu
forse solo ora
che noi piangiamo
sei felice
lei ti prende per mano
e non ti lascera’ mai

sempre nel mio cuore

forse lo sentivo
forse te lo sentivi anche tu
i nostri pensieri erano vicini
per l’ultima volta

lontani ma vicini

sempre nel mio cuore

(oggi 5 febbraio 2009)

 
  
Veronica: alle 13.12 del 05 febbraio 
è bellissima, veramente bella…
Giovanni Frenda
 
Gio: alle 20.41 del 05 febbraio 
Ciao Monica il mondo è strano spesso in questi momenti ci chiediamo il perchè e non troviamo una ragione. Il dolore è grande e ci deve insegnare l’importanza della vita, l’importanza di essere qui in questo momento, l’importanza di vivere ogni secondo con forza, con gioia, con presenza.
L’importanza di un abbraccio, di una carezza, di un bacio, l’importanza di un amico che ti asciuga le lacrime.
Ti abbraccio
 
Marina: alle 22.20 del 05 febbraio 
complimenti , la trovo molto bella
  
Stella: alle 8.37 del 06 febbraio
Signore accoglilo tra le tue braccia
Signore fai che si ricongiunga a lei
tu l’hai chiamato a te
sono sicura adesso è felice!!!
 
Stella: alle 8.45 del 06 febbraio
Veronica, Marina, è stata scritta dal cuore…qdo vuoi bene a qcn uomo, donna, giovane, anziano vuoi bene e basta…felice che vi piaccia…
Fra ti abbraccio…adesso sei felice…mi mancherai, ma so adesso sei con lei e sei felice…
 
Stella: alle 8.46 del 06 febbraio
Gio, ieri non me la sentivo di rispondere al telefono. Quando qcn vicino a me se ne va x sempre chiedo al mio Dio x’…forse un giorno capiro’…x ora solo un senso di vuoto…
ti abbraccio e grazie per la tua presenza…
 

Fiducia

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Tra le lacrime che mi coprono il viso penso alla parola FIDUCIA.

Mi fermo un attimo, mi asciugo le lacrime e mi chiedo: cosa vuol dire tradire la fiducia di qcn?

FIDUCIA è aprire il proprio cuore a chi crediamo amico

FIDUCIA non è negare la possibilità a qcn altro di renderci ed essere felici.

FIDUCIA non è dubitare sempre di qcn altro

FIDUCIA non è stare sempre sulla difensiva

“Tu hai tradito la mia fiducia” – non mi dimenticherò mai queste parole

sono come lame d’acciaio per la mia anima

Non parlerò più di te, non scriverò più di te, non citerò nulla di quello che mi hai scritto, ma non posso essere diversa da quella che sono.

Qualsiasi cosa io ti scriva o scriva qui ti allontana da me

perchè tu mi vuoi lontana da te

tu mi vuoi strega e non più fata

FIDUCIA è credere nella buona fede di qcn altro

Tu non credi nella mia buona fede

Tu vuoi credere che io ti abbia fatto male intenzionalmente

FIDUCIA è accettare la mano di chi ci vuole bene e saltare nel vuoto

Tu quella mano non l’hai mai voluta accettare

e ora mi rileghi a strega cattiva

Io nei cattivi ci posso anche stare ma sappi che non la sono

Lo so, che nel profondo del tuo cuore sai, che io fata rimarrò.

 

FIDUCIA

Rispetto

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Una parola spesso dimenticata è RISPETTO.

Entrare nel blog di qcn altro, insultare e offendere non è RISPETTO.

Non mi sembra che questo blog sia mai stato volgare o offensivo, quindi non accetto che qcn si dimentichi di portare RISPETTO. Rispetto per il blog, rispetto per il padrone di casa, rispetto per chi lo frequenta.

Non accetto offese a nessuno.

Non accetto bestemmie.

Io credo in un Dio al di sopra di me, ma porto RISPETTO per chi crede in un Dio diverso dal mio o per gli altri Dei.

RISPETTO.

Non trovo corretto continuare ad offendere in assenza del padrone di casa e ringrazio pertanto gli amici che hanno fatto le mie veci in mia assenza.

I commenti sono stati nascosti per RISPETTO.

Torta di mele morbida (Signora Luisa)

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Ingredienti:

  • 3 uova intere
  • 300 gr di farina
  • 150 gr di zucchero
  • 1 bicchiere di latte
  • 1 bicchiere di olio
  • 1 dose
  • 1 kg di mele

Procedimento:

Lavorare tutti gli ingredienti insieme e infine aggiungere la dose.

Versare l’impasto, che deve essere morbido, nella teglia unta.

Disporre le mele a fette e infornare a 180 gradi per circa 40 minuti.

Prima di tirare fuori la teglia accertarsi che sia ben dorata, se no lasciarla ancora in forno.

Scegliere una tortiera piccola, così la torta viene alta.

 

E’ una delle torte di mele che preferisco, è alta e morbida. E’ semplicemente fantastica.

…ancora su quel pino

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Il cielo è di un nero minaccioso e il vento sembra portare via l’intera città.

Il mio sgurdo, oggi come ieri, cade ancora su quel pino.

 Il vento soffia sempre più forte e il pino oggi non ondeggia.

Sorrido incredula.

Sembra oggi un anziano ometto che si è ripreso dopo lunga malattia e nonostante le difficoltà della vita lui continua ad andare avanti.

Ancora su quel pino cade il mio sguardo. Io, seduta al pc lo guardo dalla porta finestra, oggi come ieri. Vorrei correre verso di lui e abbracciarlo forte come fosse il mio anziano nonno.

E quel pino

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Sta scendendo la sera. Il vento soffia forte. La porta finestra è aperta e forte entra il profumo dei gelsomini. Mi volto velocemente verso il terrazzo e il mio sguardo è catturato da un pino.

Alto, sottile, terribilmente storto. Il vento lo spinge a destra e poi a sinistra. E lui è li, dall’aria triste, dall’aria sola. Lo vedo triste e solo. Io lo vedo così.

In cima un piccolo spiraglio di luce, in questo cielo grigio.

Mi sembra un vecchietto che non riesce a stare dritto, ma cerca con tutto se stesso di camminare, in questa città fatta di cemento.

Sensazione di una dolce tristezza. Sensazione di una tristezza metropolitana, dove nessuno si accorge dell’altro.

E quel pino è li,

come tanti di noi e nessuno si accorge dell’altro.

E quel pino

puoi essere tu, posso essere io, ora o fra cent’anni.

E quel pino…

Verso me stessa

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E’ ancora primavera, ma sembra di essere già  ferragosto. In cielo non c’è una nuvola. La pella è appiccicosa e il mio vestitito rosa mi sembra anche troppo pesante. Tra un ordine e l’atro pensieri come schegge che non possono essere controllate.

La mia vita a colori mi appare come le sequenze di un film. Sono serena. La mia vita è bella e poi quando sento le difficoltà che colleghi e amici devono affrontare ogni giorno mi sento una privilegiata. Spesso però mi arrabbio quando la mia vita viene definita facile e senza problemi. Nulla è facile nella vita. Nulla è senza problemi.

L’altro giorno ne parlavo con la mia mamma che diceva: “Sei una ragazza bellissima dentro e fuori, la vita ti ha dato tutto…ti manca solo un uomo accanto, ma un uomo vero come sei vera tu, non fantasmi che lasciano il tempo che trovano.

Un amico un giorno mi scrisse: “i fantasmi esistono solo nei cimiteri, lasciali la.”

Ormai è sera, ma l’aria è ancora calda.

Un proverbio cinese a cui sono molto legata dice:”Se non sai dove stai andando arriverai sicuramente in altro posto

Ma io so dove sto andando e sono sicura che un giorno ci arriverò.

La mia casa: lo specchio di me stessa

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Rileggevo semplici pensieri sul mio piccolo e bellissimo regno. Mi sono emozionata nel rileggere ciò che io e un amico speciale abbiamo scritto mesi fa. Sicuramente entrambi siamo due anime erranti, alla ricerca di qualcosa che anche noi stessi non sappiamo. Comunque ripensare al nostro gioco, alle emozioni di questi momenti mi ha fatto commuovere.

Nel mio regno la mia arte, l’amore per me stessa, il sapore di un passato a me caro, l’odore della fatica e del lavoro di chi non c’è più, il calore di un nido, il colore dell’allegria e di una primavera che non ha stagione.

Un luogo caldo ed accogliente, spazioso e intimo, che accolga me e chi vuole condividere momenti speciali con me.

Non voglio chiusure e  oggetti pesanti. Voglio leggerezza e continuità. Voglio armonia di stili e personalità, la mia, che si riscontri in ogni oggetto e in ogni angolo.

Una farfalla

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Una farfalla

che si posa su un fiore

 

colori, profumi, emozioni…

 

Una farfalla dalle mille sfumature

 

mille i pensieri che affollano la mia mente…

 

una farfalla

che ho dipinto sulla mia maglietta

con glitter e colori forti…

 

una farfalla dal fascino misterioso e nascosto

come misteriosa e nascosta è la mia anima

anche se visibile e descritta…

nascosta tra mille pensieri

tra un mare di certezze

e una marea di dubbi

 

come una farfalla

che si posa su un fiore

ma non è un fiore a caso

è quel fiore…

Il sole splenderà di nuovo

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Ci sono dei giorni

che non sapresti dove prendere…

ci sono dei giorni

che vedi tutto nero…

ma non bisogna mollare mai…

una luce splende sempre,

basta volerla vedere

e gli amici di blog

servono per riaccendere quelle fiammella…

Un grazie speciale a tutti gli amici speciali di blog

e un DAI FORZA CE LA FARAI

a tutti gli amici di blog che vedeno ancora il cielo nero

il sole splenderà al più presto

basta crederci davvero

Dentro di noi

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Dentro di noi

il perchè delle nostre lacrime…

Dentro di noi

il dividersi delle strade…

dentro di noi

il perchè della pioggia…

si, dentro di noi,

perchè da ricercare nel nostro cuore, nel nostro io,

perchè che sono dentro di noi…

 

Il sole splenderà di nuovo

oggi o domani,

ma splenderà di nuovo

e noi dovremo essere pronti per cogliere un nuovo sole

che illumini il nostro nuovo cielo

 

Domani puo’ essere fra cinque minuti,

domani può’ essere fra un mese,

domani puo’ esser fra anni,

ma un nuovo sole sorgerà di nuovo

e ci scalderà il cuore,

ma prima dovremo trovare dentro di noi

i perchè che ci ofuscano il sorriso,

i perchè che ci fanno annegare nelle nostre lacrime…

 

Si, dentro di noi….

 

(dedicata ad un amico)

(p.s. il motto di questo blog è: sorridi anche se il tuo sorriso è triste x’ piu triste del tuo sorriso triste è la tristezza di non poter sorridere, e te lo dice un’anima graffiata che combatte con le unghie e con i denti per far splendere ancora il sole, anche se so che è difficile)

Ci sono persone che…

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Ci sono persone

che hanno paura di vivere emozioni troppo forte

e si rinchiudono nella loro routine…

ci sono persone

che hanno paura di una vita colorata…

ci sono persone

che si nascondono dietro un dito

e non ascoltano il forte battito del cuore…

ci sono persone

che non sanno come gestire le situazioni complicate…

 

Nella vita le emozioni sono tutto e

quando c’è magia la magia andrebbe vissuta e vedere dove ti porta…

La vita

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La vita è il dono più grande che abbiamo mai ricevuto e che mai riceveremo.

La vita è un dono che crea altri doni e ce li regala in ogni istante.

La vita ci regala sorrisi, ci regala abbracci, ci regala emozioni, ci regala sensazioni, ci regala brividi.

La vita ci guarda negli occhi in ogni istante della nostra vita.

La vita ci prende per mano e ci conduce nei nostri minuti, nelle nostre ore, nei nostri giorni.

La vita si addormenta con noi la sera e si risveglia come un nuovo giorno al mattino.

La vita è magia che noi dobbiamo vivere.

La vita è poesia che ci deve aiutare a vivere meglio.

La vita siamo noi, il nostre cuore, il nostro animo, il nostro oggi, il nostro domani…

A te chiedo perdono

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Le mie parole

ti hanno allontanato per sempre da me

ferendoti,

facendoti piangere lacrime fredde e amare.

Le mie parole

ti hanno allontanato da me

nel momento in cui ti sei avvicinato a me.

A te chiedo perdono

per averti voluto a tutti i costi nella mia vita.

A te chiedo perdono

per essere diventato una sfida.

A te chiedo perdono

per aver offeso la tua sensibilità.

Non volevo che le mie parole

facessero male a te

per poi disintegrare il mio animo.

A te chiedo perdono

per parole che volevano essere parole di fata

e sono risultate parole nemiche.

A te chiedo perdono

con l’animo trafitto dalla tua sofferenza

Parole di Diemme, amica sincera e presente 12 maggio 2009

Non è che l’aiuto che ti posso dare sia poi molto. Del tuo blog abbiamo già parlato, tu puoi esporti, ma non hai diritto a esporre anche gli altri benché… lui l’ha letto, ci si è riconosciuto, ma dubito che qualcun altro possa essere a conoscenza dei suoi fatti privati. Io per esempio non ho mai capito a fondo tutte queste storie, soprattutto all’inizio parlavi tre te e te, inseguendo il filo della tua memoria e delle tue emozioni, e non era facile starti dietro.

Se lui quindi si è sentito spogliato ed esposto al pubblico (e questo, non neghiamolo, l’hai fatto), è a un pubblico spesso distratto, che per forsa di cose, del mezzo, vede appannato. Questo di internet è un mondo strano: uno si espone, si espone, ma in realtà non gliene frega un tubo a nessuno. Ha paura di aver detto troppo di sé, ma è esattamente come nel mondo reale ma… nella fisicità quotidiana, capita spesso che quello che tu confidi, lungi dall’essere capito, venga usato contro di te, forse qui pure. Che dirti adesso, fai tesoro di quest’esperienza, e se tu vuoi metterti a nudo, non dare per scontato che gli altri siano disposti a fare altrettanto, specie se lo fa qualcun’altro a loro insaputa.

Confida nel tempo che è un gran medico. Passata la mortificazione (perché quella indubbiamente c’è stata, e ingenua tu a dargli il link sapendo di avere scritto della sua vita più privata), probabilmente capirà che per chi legge i blog è come quando su un giornale si legge una lettera di qualcuno che si lamenta che la suocera così, i figli colà, non si accosta al marito da tre anni, il capo ci prova… insomma, sono cose assolutamente di tutti i giorni, e assolutamente anonime per il lettore persino quando c’è nome e cognome, figuriamoci quando non c’è.

…e i sogni

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Un amico un giorno mi disse che i sogni rimangono vivi dentro di noi, ma a volta ci vuole tempo per realizzarli.

I sogni sono speranza. I sogni sono il sole che splende in piena notte. I sogni sono il cuore che sembra ti scoppi, ma in realtà stai benissimo.

Oggi, calda giornata di primavera. Dalle vetrate davanti a me il verde degli alberi, il vento leggero, il cielo azzurro.

La lotta contro i fantasmi sembra lontana. E’ lontana la speranza che il nostro amore svincoli le persone dal passato in cui sono intrappolate.

E’ viva dentro di me la voglia di godere dei sorrisi, degli abbracci, delle carezze, degli sguardi di un nuovo sole che vorrà illuminare un giorno il mio cielo.

Un’amica un giorno mi disse che non esiste regina e regno se non c’è qcn con cui condividere. Ho riflettuto sulle sue parole. Regina del mio regno è la consapevolezza di quanto valgo. E’ la consapevolezza che i veri principi non fuggono davanti alla loro principessa. E’ la consapevolezza che i silenzi valgono più di mille parole, di mille promesse mai mantenute. E’ la paura di soffrire ancora. E’ la voglia di riprovare emozioni forti, ma al contempo di essere felice. E’ tirare una linea con una lotta effimera e senza risultato. E’ affacciarsi ad un nuovo cielo, sapendo in cuor nostro che un giorno un nuovo sole lo illuminerà. Forse non oggi, e nemmeno domani, ma forse un giorno. E’ la consapevolezza che le cose non vanno forzate, perchè se deve esssere cosa, cosà sarà.

Oggi mi sono svegliata con un sorriso e un forte abbraccio.

Regina solitaria del mio regno

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Non smetterò mai di credere che le emozioni nella vita sono tutto, ma a volte si corre il rischio di farsi intrappolare nel vortice delle emozioni.

A volte è necessario tinare un linea, e che la linea diventi muro, e che il muro ci separi dal vortice delle emozioni.

A volte è necessario rendersi conto che non è cosa, e se non è cosa mai sarà.

Mesi fa ho deciso di rimanere da sola, ma in cuor mio speravo che i fantasmi diventassero reali.

Voi fantasmi siete sono aria, siete parole al vento, siete sentimenti calpestati e ora voi, a vostra volta, calpestate quelli di persone innocenti. Voi fantasmi non siete nulla.

E che la linea sia tirata e che il muro sorga alto, altissimo tra di noi.

Rimango una stella, rimango una fata, rimango una pazza, rimango una cucciola, ma cerco rifugio nel mio mondo dove io sono unica regina incontrastata.

Giorno di fine aprile

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Giorno di fine aprile, dal cielo grigio e dal forte vento. Le tende e gli alberi, verdi entrambi, ondeggiano. Scuri i tetti. Pesante e umida l’aria. Un giorno di fine aprile, dall’apparenza triste. Un giorno di primavera che sembra un giorno d’autunno.

Mai fermarsi alle apparenze. Ciò che sembra in realtà non è.

Questo giorno, dall’apparenza triste, potrebbe nascondere colori di gioia e allegria.

Che i nostri occhi vedano al di là della linea di confine tra ciò che è e ciò che potrebbe essere. Che i nostri occhi vedano al di là dei tetti che si intravvedono all’orizzonte. Che i nostri occhi vedano al di là dei bianchi e neri.

Lui è qui ora

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Lui è qui, ora, mi guarda, mi ascolta, ma io vorrei che mi parlasse con voce forte. Lui non parla così. Vorrei che mi scrivesse in caratteri cubitali, lui non scrive così. Lui è qui ora, e il suo sorriso si è posato sul mio volto. Oggi piove, c’è vento, nebbia e freddo, ma il mio cuore è in ascolto. Lui è qui.

Ho voluto partire da una parte di un commento che ho scritto qualche giorno fa nel blog di Riccardo

per parlare di Lui, entità grande, grandissima, superiore, magnifica…e dalle parole di Riccardo:

Mi piace molto la conclusione del tuo commento: mi ha ricordato un proverbio portoghese che ho letto in un libro: “Dio scrive diritto attraverso le linee storte del tempo.”

Che bello Riccardo questo proverbio…è un po’ quello che dicevi tu nel tuo commento, quando dici che vuoi pensare che i fatti che ti sono successi sono un mix tra le tue azioni e il suo volere…l’immagine resa dal proverbio è forte e bellissima….

Ieri sera mia mamma mi ha detto:…ti manca solo una cosa, se quello che sta lassu in alto vorrà…

Ma vorrà quello che sta lassù in alto??? e vorrà quello che sogno io o vorrà qualcosa di diverso???

Noi vogliamo segnali grandi come montagne. Noi vogliamo che lui ci urli e ci scriva sui tabelloni che ci vuole bene e che lui esiste…ogni giorno invece ci sussurrà, scrive dolcemente nel nostro cuore, ci sorride tra una nuvola e un raggio di sole…

…il mio cuore è in ascolto…e la sua luce illumina il mio cammino…

L’ora è giunta

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Ed ecco

i rintocchi delle campane

che segnano che l’ora è giunta.

 

Si è fatto sera,

si è fatto tardi,

il sole sta per tramontare.

 

E’ primavera

nel cuore e nell’aria,

ma ormai è sera.

 

I sorrisi sono svaniti,

i battiti accelerati sono diventati regolari,

leggera la brezza della sera.

 

Nel cuore sono scritti pensieri di speranza.

Nella vita sono scritti pensieri di realtà.

Nella sera ogni sorriso svanisce.

 

Ed ecco

i rintocchi delle campane

che segnano che l’ora è giunta

Ho aperto la porta…

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Ho aperto la porta di casa ad una donna allegra, dagli occhi grandi e sorridenti…

Ho aperto la porta di casa alla primavera, che con i suoi colori avvolge ogni singolo oggetto…

Ho aperto la porta della libertà ad un animo errante, che trovi così la sua via…

Ho aperto la porta del cuore ad una donna che ha paura di amare ed essere amata…

Ho porta la porta del sorriso ad una donna che crede che bisogna sorridere anche quando si è tristi, perchè sorridere è vita…

Ho aperto la strada del mondo ad una donna che sta cercando se stessa…

Ho aperta la porta del mio mondo a chi mi sta accanto…

Poesia giocosa per Stella (by Diemme)

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Madame Disastrino
col suo yogurtino,
e molta insalata
ha una linea da fata.

Col corpo conquista
lei sì a prima vista,
ma l’uomo ammaliato
è “quasi” ammogliato.

Lui dice che è in crisi,
e da lei vuol sorrisi,
ma gatta ci cova,
lui mira all’alcova.

Lei parla di cuore,
lui sembra ascoltare
ma ho un certo sentore
che ha altro da fare.

Che dirti Stellina,
non crederci troppo,
che al cuor che s’incrina
penoso è il rattoppo.

Se lui è un pappamolla,
non dargli i tuoi sogni,
non è pastafrolla
la vita che agogni.

E ora ti lascio,
mia cara stellina,
e a letto mi accascio
fino a domattina.

Diemme

Questo nuovo sole

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E’ notte e il cielo è quasi nero

L’aria è pungente, ma leggera

Gli alberi colorano di primavera in arrivo

Sorrido

Domani il cielo sarà blu come il mare

e il sole risplenderà

su un nuovo giorno

 

Vorrei tuffarmi nell’aria e fare capriole nel cielo

Vorrei essere un tutt’uno con questo cielo

Cupo e misterioso

 

Chiudo la finestra

Mi rannicchio sotto le coperte

Chiudo gli occhi

E un sonno avvolgente mi racchiude

I miei pensieri si fanno leggeri

 

I miei occhi sorridono

Per un nuovo sole che brilla

Anche se questo nuovo sole non brilla nel cielo

Questo nuovo sole brilla in un cielo parallelo

I miei occhi si rattristano

Perché il sole nel cielo non brilla

 

 

Una voce nella mia notte mi sveglia

E i miei occhi tornano a sorridere

Per quel nuovo sole che brilla

Pensieri disordinati al vento

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Vento e pioggia mi hanno accompagnato nel mio sonno. E oggi, un nuovo giorno, un sole fioco nel cielo grigio. Non piove più. Suona la sveglia, ma la vorrei distruggere. Devo alzarmi, farmi la colazione, ma vorrei stare a letto. Non ho sonno, ma non ho voglia di alzarmi.

Nella mia mente un susseguirsi di immagini. Pensieri che si inseguono. Tanti volti, alcuni amici, alcuni cattivi. Parole che mi hanno fatto male. Io, che cerco sempre la strada che ha un cuore. Paura di ferire, e fare male. Gente cattiva. Egoismo allo stato puro. Gente che cerca di categorizzare tutto e tutti. Io mi ritrovo stretta in ogni gruppo. Io sono come il vento, come il cielo, come il mare. Non riesci a contenerli. Loro sono loro e basta.

I miei pensieri non hanno una sequenza. Nessun filo logico. Un susseguirsi di scene, di emozioni, di sensazioni.

Sorrisi su volti sconosciuti. Lacrime su volti amici. I miei sorrisi. Le mie lacrime.

Vorrei stare a letto. Nessuna voglia di gettarmi nel mondo che mi attende.

Ripenso alle parole di un amico sabato mattina. Sorrido e mi alzo.

Erano solo pensieri disordinati al vento.

Pagina di diario

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Ore 6.15: Tut tut tut. Un sibilo infermale penetra nei miei pensieri, leggeri e colorati. No, non può essere, è gia ora di svegliarsi. Ma io sto così bene qui, sotto il mio morbido e caldo piumino. Ancora cinque minuti, mi dico, e mi giro dall’altra parte.

Ore 6.30 – Non posso tirare oltre e con malavoglia mi alzo. Aria fresca e il sole di primavera entrano nella stanza.

Accendo il riscaldamento, metto su il bollitore dell’acqua e intanto tosto il pane e tiro fuori la marmellata dal frigorifero. Vado in camera, chiudo le finestre, sistemo il letto e passo al volo l’aspirapolvere, dopo aver scrollato i tappeti di cucina, bagno e lavanderia. “Non sarà troppo presto per passare l’aspirapolvere” mi domando, ma ormai ho già fatto.

Torno il cucina, il te è pronto, bevo il te e mangio il pane mentre sciaquo coltelli e piattini e pulisco il top della cucina.

Chiudo al volo le altre finestre, abbasso le tapparelle ma non prima di aver tolto la polvere dai comodini. Mi lavo denti e faccia, mi vesto nella camera armadio e mi pettino al volo. Infilo scarpe e giacca, prendo borsa e pranzo, spengo la luce ed esco.

Ore 7.15 – accendo la macchina e vado al lavoro

Sono felice perchè è la quarta notte a fila che dormo NELLA MIA CASA ED è BELLISSIMO!!!

La porta della mia camera è aperta e non ho paura. Il telefono è spento, e non ho paura.

Se non fosse per la promessa fatta a te sarei ancora a casa dei miei.

Sei tu  che hai teso la mano a me, e io l’ho presa.

Ho superato il primo gradino di una lunga scala.

Voglio essere donna podrona di me stessa e del mio destino. La mia vita nelle mie mani.

Mi stavo perdendo dei momenti bellissimi della mia vita e ti ringrazio per avermi chiamato ancora una volta al mondo vero e reale.

Hai ragione non era solo mondo di Alice, era mondo bambino e viziato.

Tanti sono i gradini che devo ancora salire, ma come tu mi hai detto, uno alla volta.

 

Promessa

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Parole di ghiaccio le tue

che si sono schiantate contro il mio animo di tessuto

lasciando mille brandelli di stoffa.

Io travestita da donna,

ma in fondo ancora bambina

e tu mi vuoi donna che sa di essere donna,

donna che vuole prendersi il suo uomo

ma per farlo deve lasciare il mondo di Alice.

La paura mi paralizzava

ma Tu mi hai fatto promettere

e io mantengo ciò che prometto.

Pensieri che si sono inseguiti nella notte,

paure che devono cacciare paure.

Tu mi vuoi donna che sa di valere

Tu mi vuoi donna che sa di potere,

dolce, ma dura

veramente e non per finta,

padrona di se stessa e della propria vita.

Le valige del cuore

non si abbandonano facilmente

ma io ho promesso

e ce la devo fare

per me stessa,

per me stessa,

per me stessa.

Tu Londra

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Passeggiare senza meta

tra vie che un tempo

sono state amiche,

vie che trasudano un passato

che tengo stretto.

 

L’aria è impalpabile e leggera,

è aria di colorata fantasia,

aria di adoloscenza lontana,

aria di un futuro qui e adesso.

 

Tu Londra

con le tue vie piene di negozi sfavillanti

di musei ricchi di storia

di ristoranti con profumata etnia

di piazze, di fontante, di palazzi

di ieri e oggi.

 

Tu Londra

con visi e lingue di pace e uguaglianza

di guerra e diversità.

 

Tu Londra

amica conosciuta

sconosciuta appena incontrata

 

Tu sei Londra

e le mie emozioni sono di inquieto pensare

a me, a te,

e a quello che sarà di me.